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Messaggi del 18/09/2010

Libertazzi e Giannetti: la Primavera vince 2-0 a Piacenza...

Post n°2565 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

Libertazzi e Giannetti: la Primavera vince 2-0 a Piacenza
Fonte: Juventus.com

Bella partita della Primavera che vince in trasferta a Piacenza per 2-0. La prima rete è di Libertazzi e arriva al 22’ del primo tempo. Il raddoppio è del neo bianconero Giannetti dopo cinque minuti dall’inizio della ripresa.

La prossima partita della Primavera è in programma mercoledì 22 settembre a Vinovo (ore 15) ancora contro il Piacenza, ma questa volta è la Coppa Italia.

 
 
 

CHI L'AVREBBE MAI DETTO....LE PAROLINE TORNANO INDIETRO....

Post n°2564 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Tommaso Loreto

Leggete queste parole riportate da alcuni quotidiani e risalenti al 2005 e pronunciate da Rumenigge: "Non voglio avere più niente a che fare con Luciano Moggi". Non sono gentiluomini questa è mafia". Tema del contendere riguardava lo sfogo di Rummenigge per i  tentativi di approccio della Juventus nei confronti del francese Willy Sagnol, terzino destro del Bayern in scadenza di contratto nel giugno 2006.
Leggete invece queste, sempre di Rumenigge, in seguito alla pesante accusa mossa da due funzionari della Uefa, Peter Limecher e Robin Boksic, ai danni della formazione bavarese, che sarebbe accusata di aver venduto la semifinale di ritorno della Coppa Uefa 2008 contro lo Zenit per compiacere la mafia russa. "Dobbiamo fare verifiche attente perché le fonti citate dai giornalisti dello Stern sono molto certe che queste accuse da parte dei due funzionari Uefa siano state avanzate in modo ufficiale. Credo che sia dunque opportuno che la Uefa faccia le proprie indagini e chiarisca una volta per tutte la vicenda. Due funzionari del principale organo calcistico europeo parlano di traffico di soldi, o di droga, e coinvolgono i nostri presidenti, o uno dei nostri giocatori: sono cose che non si possono semplicemente ignorare. Nell'articolo uno dei due funzionari sostiene che il presidente della Fifa Blatter abbia truffato un milione di dollari. Sono cose inaccettabili. E comunque da chiarire".

In Germania la vicenda sta avendo un incredibile clamore, in ogni caso non una buona pubblicità per il club.

Il Bayern ha chiesto chiarezza e una posizione ufficiale sulla vicenda anche perchè la Uefa ha confermato che, ad oggi, non esiste alcuna prova di combine e che pertanto nessuna accusa è stata o sarà formulata nei confronti della squadra bavarese, dell'FC Zenit St. Petersburg o di alcuno dei loro rappresentanti.

A noi interessa, una volta per tutte, ribadire come anche in questo caso, come già successo in Spagna con l'Hercules di Alicante, si stia predicando prudenza e si facciano analisi certe, approfondite senza fretta senza voler affondare niente e nessuno. A differenza del caso di Calciopoli qui si parla di soldi e di cifre non ipotetiche, ma reali, cosa già ipotizzata anche nel caso dell'Hercules di Alicante.
In tutti questi casi ci sarebbe un movente e non una Cupola, che secondo gli inquirenti ha mosso tutto senza denaro.
Ci chiediamo quanti altri casi dovremo vedere o sentire, che poi si sciolgono al sole o volano via come bolle di sapone. A volte a dare giudizi si fa in fretta e magari anche Rumenigge si sta pentendo di quella dichiarazione del 2005.
La domanda finale è sempre la stessa: "perchè in Italia e solo in Italia, abbiamo assistito e stiamo assistendo a una giustizia a due velocità?".

 
 
 

FUORI DA TORINO DIEGO FA IL FENOMENO....

Post n°2563 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Altra partita del Wolfsburg, altro gol di Diego, questa volta in rovesciata....su cross indovinate di chi? Dzeko...

Il Wolfsburg questa volta vince e convince pure. Qualcuno si starà mangiando la mani? Non so, il sottoscritto sicuramente ha terminato i polpastrelli, non tanto come detto in passato per la partenza di Diego, che si sapeva in Germania era ed è un fenomeno (ma in Italia ha stentato), quanto per il mancato arrivo di una punta da 20 gol a stagione. Impossibile sapere se Diego e Dzeko avrebbero funzionato alla Juventus. Sicuramente funzionano al Wolfsburg e il gol di Diego di oggi, ripeto in rovesciata è un'ulteriore prova.

Domani ci aspettiamo un gol non in rovesciata, ma sicuramente un gol da chi è rimasto, anche se a dir la verità i problemi della Juventus di oggi non sembrano essere davanti....

guarda il gol in rovesciata di Diego

 
 
 

Delneri: "Amauri disponibile. Aquilani titolare? Giocheranno Marchisio e Melo"

Post n°2562 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani pomeriggio allo stadio "Friuli" contro l'Udinese. Ecco la conferenza stampa integrale a cura della redazione di Tuttojuve.com:

Mister, è preoccupato?
"Mah, se si pigliasse qualche gol in meno staremmo meglio. Le preoccupazioni fanno parte del mondo del calcio, ma anche le sicurezze. Non è che tutto quello che abbiamo fatto fino adesso sia da buttar via. C'è solo da fare, da lavorare, ma questo si sapeva già dall'inizio. Non è che siamo in un momento....'Dio, Dio, ci capita questo...'. Ci capitano delle cose che possono capitare nel mondo del calcio, di subire, di fare degli errori e di cercare di rimediare agli errori, come si fa in tutte le situazioni normali".

Ieri abbiamo visto un Amauri abbastanza in palla. Secondo te è pronto per rientrare dal primo minuto o no?
"E' a disposizione, come tutti gli altri. L'importante è che siano a disposizione, poi che giochino dall'inizio o durante la partita è un affare momentaneo. L'importante è che stiano bene fisicamente, che riescano a migliorarsi e riescano a dare il loro apporto quando vengono chiamati. Amauri è già tanta cosa se lo abbiamo a disposizione".

E' arrivata l'ora di vedere dall'inizio Aquilani?
"Giocheranno Marchisio e Melo domani".

 
 
 

Juve: Chiellini-Krasic, ecco gli esempi .....

Post n°2561 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Il difensore e l’esterno le note positive di questo inizio stagione. Uno della vecchia guardia, l’altro dei nuovi. Simboli di chi non molla. L’azzurro: «La doppietta passa in terzo piano...». Il serbo: «Inserimento ok»
TORINO, 18 settembre - Il guerriero e lo sprinter, la vecchia guardia e il nuovo che illumi­na, la testa quasi pelata e la zazzera bionda. Diversi in tutto, Giorgio Chiel­lini e Milos Krasic, uniti dalla spirito, dalla capacità di reagire e di trascina­re la squadra. Nel giovedì nero del pa­ri contro il Lech Poznan all’Olimpico, rappresentano le poche liete note (in­sieme all’inossidabile vena di bomber di Alessandro Del Piero) in casa Ju­ventus ed è da loro che la squadra de­ve ripartire per invertire la rotta.

LA CARICA - Gladiatore lo è sempre stato, Chiellini. Con la sua stazza, l’ir­ruenza e l’agonismo che mette in cam­po, il difensore ha dimostrato di esse­re uno che non molla mai, tanto più adesso che rimane uno dei pochi so­pravvissuti della vecchia guardia e vuole essere d’esempio per i compa­gni. E’ vero, contro i polacchi, in quan­to rappresentante del reparto arretra­to, non è esente da critiche per gli er­rori commessi dalla difesa, per le am­nesie che si rincorrono, per le disat­tenzione che fanno molto male, ma al­meno Chiellini ha cercato di reagire, si è improvvisato goleador puntando la porta di Kolorowski e centrandola per ben due volte. La rimonta che ha dato speranza e fiducia. Una storica doppietta, la prima in Europa, per il centrale con il vizio del gol, ma anche con una carica esplosiva che dovrebbe essere contagiosa per il resto della squadra. «Eravamo riusciti a rimette­re le cose a posto e a ribaltare il risul­tato, ma quel gol nel finale ci ha tolto una vittoria che era importante sia per la classifica sia, soprattutto, per il morale - si rammarica Giorgio -. In questi casi, la soddisfazione per i miei due gol passa in terzo piano, non in secondo... » . Prima viene la squadra, poi il tornaconto personale. E in que­sta ottica Chiellini cerca di dare la sveglia ai compagni: «
Dobbiamo reagi­re, altrimenti si rischia di rovinare tutto».

 
 
 

Juve: Amauri torna, fate largo...

Post n°2560 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
Del Neri può scegliere in attacco: a Udine i Fantastici 4. Ma perde De Ceglie. Il brasiliano d’Italia scatenato. Quagliarella riposato, Del Piero tonico, Iaquinta rodato. Grygera a sinistra. Martinez osservato speciale
VINOVO, 18 settembre - Il giorno dopo, te­sta bassa e lavorare. Senza evadere dalla realtà e dal buon umore, che serve per recuperare morale. La Juve fermata sul 3-3 dal Lech Poz­nan si è ritrovata in tarda mattinata, si è suddivisa in gruppi di lavoro e ha ripreso subito la concentrazione con Udine nel mirino.

ALTALENA - Buone e cattive notizie, dal centro sportivo zebrato. Intanto, Amauri è abile e arruolabile per la sfi­da di domani al Friuli, maga­ri a gara iniziata. E il parco attaccanti si completa. Poi, nel mezzo si segnala un Marchisio in crescendo e un Aquilani alla ricerca di un varco. Di contro, il tecnico Del Neri perde De Ceglie, come si temeva. Sottoposto a esami strumentali, è stata evidenziata una distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba destra, con pro­gnosi «valutabile in circa 15 giorni». Quindi, a sinistra Grygera, con Motta a destra e al centro Bonucci e Chiel­lini, per una difesa rimesco­lata.

GOLASSI - Il sorriso, comun­que, è quello di Amauri, let­teralmente scatenato nell’al­lenamento. Prima, acrobati­co nelle prove con i cross con­fezionati di Salihamidzic e Grosso. Lui, terminale offen­sivo con Quagliarella bello riposato e motivato, quasi una prova del nove della cop­pia del futuro, della coppia ideale. Tuffi e contro-tuffi con palla a gonfiare la rete. E poi la partitella, all’insegna del gol in libertà, diviso dal gemello. Da una parte, Co­stantino, Bonucci, Grosso, Aquilani e Quagliarella; dal­l’altra, Storari, Rinaudo, Sa­lihamidzic, Marchisio e ap­punto il brasiliano d’Italia. Puro divertimento calcistico, sfide nelle sfide e conclusioni tonificanti. Quagliarella e Amauri, dicevamo. Una tri­pletta a testa e il manifesto programmatico per il futuro è scritto. Parla Fabio, a Juve Channel: «Arrivare in un top club per qualsiasi giocatore è un’immensa soddisfazione. Ora la speranza è riuscire a ripagare la fiducia. Ho trovato un gruppo eccezionale, composto da molti giocatori nuovi, animati dal desiderio di mettersi in mostra. Del Neri? Il mister sa quello che vuole, tocca noi assimilare le sue idee il prima possibile. Dobbiamo crescere in tutto, ma ci aiuteranno i risultati. Basta una vittoria per pren­dere la strada giusta. La tra­sferta di Udine per me è mol­to speciale, lì ho vissuto due anni stupendi. Servirà la Ju­ve vista nel secondo tempo contro la Sampdoria e contro il Lech Poznan: anche se so­no fermi a quota zero punti in classifica, non dobbiamo sottovalutarli assolutamen­te. Li conosco bene e so che si esaltano contro le grandi squadre. Serviranno grinta e umiltà».

 
 
 

La Stampa - Telefonate Inter-arbitri in Federcalcio....

Post n°2559 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

Le intercettazioni su Moratti e Facchetti già trascritte: lunedì inizierà il lavoro della procura.

Fonte: di Guglielmo Buccheri per "La Stampa"
© foto di Image Photo Agency

Quando, mercoledì scorso, ha annunciato di aver ottenuto (finalmente) dal tribunale di Napoli tutte le intercettazioni (circa 170 mila) su Calciopoli, la Federcalcio ha anche fatto sapere che per ascoltare e trascivere ogni passaggio sullo scandalo scoppiato nell'estate del 2006 occorreranno almeno tre anni. Un tempo lungo, ma necessario per una trascrizione che servirà a togliere le eventuali zone d'ombra che ancora potrebbero gravare sul periodo dei veleni.

Tre anni di duro e minuzioso lavoro attendono i tecnici a cui la Figc si affiderà entro pochi giorni. Ma, da Napoli, intanto è arrivata la svolta attesa e che potrebbe tradursi in effetti concreti già prima della fine della stagione. Calciopoli-bis, la primavera scorsa, è nata perché i legali di Luciano Moggi hanno chiesto ed ottenuto che il tribunale napoletano, dove è in corso il processo penale, ammettesse nel procedimento le circa 90 intercettazioni che tirano in ballo Moratti e Facchetti e, quindi, l'Inter. Contatti o telefonate trascritte da un perito del tribunale e, da mercoledì, depositate in cancelleria. «Ieri abbiamo fatto domanda per entrarne in possesso e, lunedì, i nostri legali andranno a Napoli a prenderle...», fanno sapere dalla Figc.

Cosa accadrà una volta che le intercettazioni messe in luce dal consulente di Moggi, Nicola Penta, ed, ora, trascritte da un perito non di parte finiranno negli uffici della Figc? Da qui nasce il binario veloce della giustizia sportiva. La Juve ha chiesto, con un esposto ben dettagliato, la revoca dello scudetto del campionato 2005/06 all'Inter qualora dal procedimento penale di Napoli fossero emerse «macchie» anche sul comportamento dei dirigenti nerazzurri. Nelle 90 intercettazioni che, fra poche ore, avrà a disposizione il pm del calcio Palazzi emerge con chiarezza il coinvolgimento dei vertici dell'Inter: spetterà alla procura federale fare le sue valutazioni (per i tesserati incombe la prescizione, per il caso-scudetto no). Se, dunque, per ascoltare e sbobinare le circa 170 mila telefonate su Calciopoli occorreranno anni, gli 007 della Figc, da lunedì avranno gli strumenti per mettersi subito al lavoro e dare risposta alla denuncia, mirata, della Juve.

 
 
 

Delneri e la corsa contro il tempo...

Post n°2558 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

glmdj
di lucalanc


Immagine IPB

Due partite, un punto: tre gol fatti, quattro subiti.
Ruolino di marcia indegno, roba da intristire anche uno Zeman qualunque!
Penso a mister Delneri, fissato al limite della paranoia sulla fase difensiva e mi vien da sorridere.
Qualche giorno fa ha dichiarato che non siamo da scudetto, che lotteremo per un buon piazzamento.
Facile intuire il bluff, abbastanza semplice capire come il mister la pensi veramente, nonostante la maschera: lui ha sempre quell’ espressione, con quegli occhiali e quei baffetti che non aiutano a capire le vere emozioni e i pensieri che gli passano per la testa!
Cerchiamo di entrare nel suo modo di ragionare, per capire un po’ meglio la sfinge Delneri.
I fatti: lui passa ore e ore a registrare la difesa, durante gli allenamenti, lasciando nel frattempo centrocampo e attacco nelle mani dei suoi collaboratori.
Chi lo ha visto lavorare da vicino dice che i suoi allenamenti sono di una noia mortale, specialmente quando, finita la fase in cui tutto il gruppo lavora assieme, lui si prende i difensori e passa ore a schierarli, a parlare, spiegando ogni singolo movimento, ogni meccanismo, tentando di rendere granitico il reparto.
La cura maniacale del dettaglio difensivo lascia chiaramente intendere quale sia l’ eccellenza di questo allenatore: lui sogna la difesa perfetta!
Dedicando direttamente tutto questo impegno sulla difesa e delegando ai fidati collaboratori gli altri reparti, cosa mostra apertamente? Non già la propria predilezione per la difesa, quanto la priorità di importanza che lui ritiene di attribuire al lavoro della difesa.
Evidentemente tutto parte dalla difesa e Delneri pensa che, una volta perfezionato tale reparto, il resto della squadra possa anche funzionare un po’ meno bene, ma gran problemi non ce ne saranno!
Peraltro dopo Bari tutti si erano già allarmati dicendo che questa juve non segna, che mancando la qualità non riesce a creare pericoli e la risposta è arrivata subito 3 pari con la samp, che non è una squadra nata ieri!
Delneri dimostra quindi di averci visto giusto: il gioco e i gol arriveranno comunque, pertanto la priorità è imparare in fretta a difendere.
Lasciamo perdere le belle chiacchiere sulla fase difensiva e la fase offensiva: è vero che nel calcio moderno si attacca e si difende (quasi) tutti insieme, ma è anche vero che i terminali della fase difensiva son quasi sempre i difensori, quindi lavorando sulla difesa si ha la certezza, almeno nelle situazioni con palla attiva, di prevenire parecchi guai.
Chiaro che avere difensori del calibro di Cannavaro e Thuram, Ferrara e Montero, Zambrotta, Carrera e compagnia bella, aiuta parecchio!
E’ anche vero che oggi noi siamo portati a sminuire il valore dei nostri difensori, perché è da tempo che sono tatticamente “allo sbando”, quindi subiamo valanghe di gol e i numeri non ci confortano.
Se li analizziamo uno per uno, però, i nostri difensori non sono poi così scarsi!
In porta siamo tranquilli, superman-Gigibuffon, l’ ottimo Storari e anche Manninger offrono ampia sicurezza.
Laterale destro: posizione coperta a metà! Motta sembra un giovane valido, magari non un campione, ma forte fisicamente e valido tecnicamente. Manca per ora a livello agonistico: non morde, non ha cattiveria (e il mister lo ha già pubblicamente richiamato all’ ordine, sostituendolo dopo la pessima prestazione anti-samp e bacchettandolo nelle dichiarazioni post partita).
Grygera è un modesto ripiego, che purtroppo ci portiamo ancora dalla prima campagna acquisti gestita da Blanc&Secco. Buono solo per far numero negli allenamenti.
Laterale sinistro: due scommesse! De Ceglie era potenzialmente il miglior giovane a disposizione per quel ruolo e Marotta e Delneri hanno puntato su di lui, infilando definitivamente scarpone-Molinaro e Criscito. De Ceglie ha un gran fisico, gran corsa, è bravo a costruire, ha tecnica, ma a difendere è una disgrazia. Come difensore Del Neri lo deve ricostruire di sana pianta… ci riuscirà? Traorè pare un grande talento, ha fisico, ne parlano bene, ma dobbiamo vederlo all’ opera, in partita nel campionato italiano: potrebbe essere una lieta novella, ma per ora è solo una bella incognita.
Centrali: siamo ben coperti a livello di individualità, avendo Bonucci che probabilmente è il miglior giovane centrale italiano e Chiellini, che è già da moltissimi considerato una sicurezza. Legrottaglie e Rinaudo sono ampiamente all’ altezza del ruolo di rincalzi di lusso.
I centrali bianconeri offrono molta fisicità, Bonucci ha gran classe e Chiello grande agonismo, ma per ora il mix non sembra funzionare. I centrali debbono ancora imparare a conoscersi, ad aiutarsi, a muoversi nel modo giusto.
Insomma, il reparto non è assolutamente un disastro, ma va lavorato tanto.
Delneri è un grandissimo lavoratore, dicono sia testardo come un mulo, quindi non è uno che si arrende di fronte alle difficoltà.
Il problema è un altro: la piazza ha fretta, le aspettative sono tante, la società ostenta pazienza, ma tutti sappiamo come funziona a questi livelli: pochi errori e sei fuori.
Ci sarà abbastanza pista per decollare?
Insomma, ci sarà tempo a sufficienza per Delneri?
Riuscirà a far partire la sua creatura, forgiata con Marotta tra mille dubbi e diffidenze di un popolo bianconero ormai sfiduciato dal dilettantismo Elkaniano?
La grande occasione, la prima occasione per vincere, capitata a sessant’ anni… il fascino e il blasone della vecchia Signora, l’ incredibile attenzione mediatica e popolare…
Una società di prima grandezza, capace di costruirgli la squadra dei sogni, il gruppo ideale per la realizzazione del suo disegno tattico…
Io credo che sia evidente che Delneri creda nel proprio progetto, ma cerchi tempo e crediti sufficienti a realizzarlo in modo compiuto.
Per questo sta alzando una bella cortina fumogena: vuol smorzare le aspettative, attenuare le delusioni della piazza ed alleggerire le pressioni dalla squadra, almeno nel breve termine, ben conscio che l’ unica cosa che gli serve ora è il tempo.
Qualche settimana, forse un paio di mesi e la sua creatura prenderà vita e forza; solo allora mister Delneri potrà permettersi di parlare apertamente di obiettivi e magari di scudetto!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1051

 
 
 

LA GARA DEGLI EX...

Post n°2557 pubblicato il 18 Settembre 2010 da nadir63l
 

In campo Pepe, Quagliarella, Iaquinta e Motta
© foto di ALBERTO LINGRIA

L’attacco è servito. Un vero e proprio poker d’assi. Iaquinta, Quagliarella, Del Piero ed Amauri. Si, proprio così, perché l’attaccante italo-brasiliano dopo quasi un mese dal suo infortunio è pronto a riprendersi una maglia da titolare. Inutile sottolineare che l’attacco bianconero non può fare a meno dell’ex Palermo. Del Piero e Quagliarella non sono attaccanti puri mentre Iaquinta non è ancora al top della forma. Domani, comunque, Amauri partirà dalla panchina, almeno questa è l’impressione. Ad Udine sarà il match degli ex di lusso. La Juventus, nella zona avanzata del campo, dovrebbe schierare Pepe, Quagliarella e Iaquinta. Un tridente che fa tornare in mente l’Udinese di qualche tempo fa senza dimenticare l’altro ex, Marco Motta, passato alla Juventus dopo il rientro dalla Roma. Una gara particolare, dunque, per gli attaccanti juventini che, però, dovranno mettere da parte i sentimentalismi per poter conquistare la prima vittoria in campionato. In panchina, con tutta probabilità, siederanno sia Amauri che Del Piero. Ma passiamo agli undici in campo. Tra i pali tornerà Storari. In difesa mancherà De Ceglie. Al suo posto agirà Zdenek Grygera. Dalla parte opposta Motta. Al centro Bonucci e Chiellini. Linea mediana da valutare con attenzione. Aquilani difficilmente partirà titolare con la coppia Melo-Marchisio in netto vantaggio sull’ex romanista. Sulle fasce Pepe e Krasic. In attacco Quagliarella a supporto di Iaquinta. La gara degli ex, la gara del riscatto, la gara della verità: chiamatela come volete ma per la Juventus il tempo delle “mancate vittorie” deve finire al più presto.

 
 
 

     

 

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