LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 18/09/2010
Libertazzi e Giannetti: la Primavera vince 2-0 a Piacenza Fonte: Juventus.com Bella partita della Primavera che vince in trasferta a Piacenza per 2-0. La prima rete è di Libertazzi e arriva al 22’ del primo tempo. Il raddoppio è del neo bianconero Giannetti dopo cinque minuti dall’inizio della ripresa. La prossima partita della Primavera è in programma mercoledì 22 settembre a Vinovo (ore 15) ancora contro il Piacenza, ma questa volta è la Coppa Italia. |
Leggete queste parole riportate da alcuni quotidiani e risalenti al 2005 e pronunciate da Rumenigge: "Non voglio avere più niente a che fare con Luciano Moggi". Non sono gentiluomini questa è mafia". Tema del contendere riguardava lo sfogo di Rummenigge per i tentativi di approccio della Juventus nei confronti del francese Willy Sagnol, terzino destro del Bayern in scadenza di contratto nel giugno 2006. In Germania la vicenda sta avendo un incredibile clamore, in ogni caso non una buona pubblicità per il club. Il Bayern ha chiesto chiarezza e una posizione ufficiale sulla vicenda anche perchè la Uefa ha confermato che, ad oggi, non esiste alcuna prova di combine e che pertanto nessuna accusa è stata o sarà formulata nei confronti della squadra bavarese, dell'FC Zenit St. Petersburg o di alcuno dei loro rappresentanti. A noi interessa, una volta per tutte, ribadire come anche in questo caso, come già successo in Spagna con l'Hercules di Alicante, si stia predicando prudenza e si facciano analisi certe, approfondite senza fretta senza voler affondare niente e nessuno. A differenza del caso di Calciopoli qui si parla di soldi e di cifre non ipotetiche, ma reali, cosa già ipotizzata anche nel caso dell'Hercules di Alicante. |
Altra partita del Wolfsburg, altro gol di Diego, questa volta in rovesciata....su cross indovinate di chi? Dzeko... Il Wolfsburg questa volta vince e convince pure. Qualcuno si starà mangiando la mani? Non so, il sottoscritto sicuramente ha terminato i polpastrelli, non tanto come detto in passato per la partenza di Diego, che si sapeva in Germania era ed è un fenomeno (ma in Italia ha stentato), quanto per il mancato arrivo di una punta da 20 gol a stagione. Impossibile sapere se Diego e Dzeko avrebbero funzionato alla Juventus. Sicuramente funzionano al Wolfsburg e il gol di Diego di oggi, ripeto in rovesciata è un'ulteriore prova. Domani ci aspettiamo un gol non in rovesciata, ma sicuramente un gol da chi è rimasto, anche se a dir la verità i problemi della Juventus di oggi non sembrano essere davanti.... |
Il tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani pomeriggio allo stadio "Friuli" contro l'Udinese. Ecco la conferenza stampa integrale a cura della redazione di Tuttojuve.com: |
Il difensore e l’esterno le note positive di questo inizio stagione. Uno della vecchia guardia, l’altro dei nuovi. Simboli di chi non molla. L’azzurro: «La doppietta passa in terzo piano...». Il serbo: «Inserimento ok» TORINO, 18 settembre - Il guerriero e lo sprinter, la vecchia guardia e il nuovo che illumina, la testa quasi pelata e la zazzera bionda. Diversi in tutto, Giorgio Chiellini e Milos Krasic, uniti dalla spirito, dalla capacità di reagire e di trascinare la squadra. Nel giovedì nero del pari contro il Lech Poznan all’Olimpico, rappresentano le poche liete note (insieme all’inossidabile vena di bomber di Alessandro Del Piero) in casa Juventus ed è da loro che la squadra deve ripartire per invertire la rotta. LA CARICA - Gladiatore lo è sempre stato, Chiellini. Con la sua stazza, l’irruenza e l’agonismo che mette in campo, il difensore ha dimostrato di essere uno che non molla mai, tanto più adesso che rimane uno dei pochi sopravvissuti della vecchia guardia e vuole essere d’esempio per i compagni. E’ vero, contro i polacchi, in quanto rappresentante del reparto arretrato, non è esente da critiche per gli errori commessi dalla difesa, per le amnesie che si rincorrono, per le disattenzione che fanno molto male, ma almeno Chiellini ha cercato di reagire, si è improvvisato goleador puntando la porta di Kolorowski e centrandola per ben due volte. La rimonta che ha dato speranza e fiducia. Una storica doppietta, la prima in Europa, per il centrale con il vizio del gol, ma anche con una carica esplosiva che dovrebbe essere contagiosa per il resto della squadra. «Eravamo riusciti a rimettere le cose a posto e a ribaltare il risultato, ma quel gol nel finale ci ha tolto una vittoria che era importante sia per la classifica sia, soprattutto, per il morale - si rammarica Giorgio -. In questi casi, la soddisfazione per i miei due gol passa in terzo piano, non in secondo... » . Prima viene la squadra, poi il tornaconto personale. E in questa ottica Chiellini cerca di dare la sveglia ai compagni: «Dobbiamo reagire, altrimenti si rischia di rovinare tutto». |
Del Neri può scegliere in attacco: a Udine i Fantastici 4. Ma perde De Ceglie. Il brasiliano d’Italia scatenato. Quagliarella riposato, Del Piero tonico, Iaquinta rodato. Grygera a sinistra. Martinez osservato speciale VINOVO, 18 settembre - Il giorno dopo, testa bassa e lavorare. Senza evadere dalla realtà e dal buon umore, che serve per recuperare morale. La Juve fermata sul 3-3 dal Lech Poznan si è ritrovata in tarda mattinata, si è suddivisa in gruppi di lavoro e ha ripreso subito la concentrazione con Udine nel mirino. ALTALENA - Buone e cattive notizie, dal centro sportivo zebrato. Intanto, Amauri è abile e arruolabile per la sfida di domani al Friuli, magari a gara iniziata. E il parco attaccanti si completa. Poi, nel mezzo si segnala un Marchisio in crescendo e un Aquilani alla ricerca di un varco. Di contro, il tecnico Del Neri perde De Ceglie, come si temeva. Sottoposto a esami strumentali, è stata evidenziata una distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba destra, con prognosi «valutabile in circa 15 giorni». Quindi, a sinistra Grygera, con Motta a destra e al centro Bonucci e Chiellini, per una difesa rimescolata. GOLASSI - Il sorriso, comunque, è quello di Amauri, letteralmente scatenato nell’allenamento. Prima, acrobatico nelle prove con i cross confezionati di Salihamidzic e Grosso. Lui, terminale offensivo con Quagliarella bello riposato e motivato, quasi una prova del nove della coppia del futuro, della coppia ideale. Tuffi e contro-tuffi con palla a gonfiare la rete. E poi la partitella, all’insegna del gol in libertà, diviso dal gemello. Da una parte, Costantino, Bonucci, Grosso, Aquilani e Quagliarella; dall’altra, Storari, Rinaudo, Salihamidzic, Marchisio e appunto il brasiliano d’Italia. Puro divertimento calcistico, sfide nelle sfide e conclusioni tonificanti. Quagliarella e Amauri, dicevamo. Una tripletta a testa e il manifesto programmatico per il futuro è scritto. Parla Fabio, a Juve Channel: «Arrivare in un top club per qualsiasi giocatore è un’immensa soddisfazione. Ora la speranza è riuscire a ripagare la fiducia. Ho trovato un gruppo eccezionale, composto da molti giocatori nuovi, animati dal desiderio di mettersi in mostra. Del Neri? Il mister sa quello che vuole, tocca noi assimilare le sue idee il prima possibile. Dobbiamo crescere in tutto, ma ci aiuteranno i risultati. Basta una vittoria per prendere la strada giusta. La trasferta di Udine per me è molto speciale, lì ho vissuto due anni stupendi. Servirà la Juve vista nel secondo tempo contro la Sampdoria e contro il Lech Poznan: anche se sono fermi a quota zero punti in classifica, non dobbiamo sottovalutarli assolutamente. Li conosco bene e so che si esaltano contro le grandi squadre. Serviranno grinta e umiltà». |
Le intercettazioni su Moratti e Facchetti già trascritte: lunedì inizierà il lavoro della procura. Fonte: di Guglielmo Buccheri per "La Stampa" Quando, mercoledì scorso, ha annunciato di aver ottenuto (finalmente) dal tribunale di Napoli tutte le intercettazioni (circa 170 mila) su Calciopoli, la Federcalcio ha anche fatto sapere che per ascoltare e trascivere ogni passaggio sullo scandalo scoppiato nell'estate del 2006 occorreranno almeno tre anni. Un tempo lungo, ma necessario per una trascrizione che servirà a togliere le eventuali zone d'ombra che ancora potrebbero gravare sul periodo dei veleni. Tre anni di duro e minuzioso lavoro attendono i tecnici a cui la Figc si affiderà entro pochi giorni. Ma, da Napoli, intanto è arrivata la svolta attesa e che potrebbe tradursi in effetti concreti già prima della fine della stagione. Calciopoli-bis, la primavera scorsa, è nata perché i legali di Luciano Moggi hanno chiesto ed ottenuto che il tribunale napoletano, dove è in corso il processo penale, ammettesse nel procedimento le circa 90 intercettazioni che tirano in ballo Moratti e Facchetti e, quindi, l'Inter. Contatti o telefonate trascritte da un perito del tribunale e, da mercoledì, depositate in cancelleria. «Ieri abbiamo fatto domanda per entrarne in possesso e, lunedì, i nostri legali andranno a Napoli a prenderle...», fanno sapere dalla Figc. Cosa accadrà una volta che le intercettazioni messe in luce dal consulente di Moggi, Nicola Penta, ed, ora, trascritte da un perito non di parte finiranno negli uffici della Figc? Da qui nasce il binario veloce della giustizia sportiva. La Juve ha chiesto, con un esposto ben dettagliato, la revoca dello scudetto del campionato 2005/06 all'Inter qualora dal procedimento penale di Napoli fossero emerse «macchie» anche sul comportamento dei dirigenti nerazzurri. Nelle 90 intercettazioni che, fra poche ore, avrà a disposizione il pm del calcio Palazzi emerge con chiarezza il coinvolgimento dei vertici dell'Inter: spetterà alla procura federale fare le sue valutazioni (per i tesserati incombe la prescizione, per il caso-scudetto no). Se, dunque, per ascoltare e sbobinare le circa 170 mila telefonate su Calciopoli occorreranno anni, gli 007 della Figc, da lunedì avranno gli strumenti per mettersi subito al lavoro e dare risposta alla denuncia, mirata, della Juve. |
glmdj |
In campo Pepe, Quagliarella, Iaquinta e Motta L’attacco è servito. Un vero e proprio poker d’assi. Iaquinta, Quagliarella, Del Piero ed Amauri. Si, proprio così, perché l’attaccante italo-brasiliano dopo quasi un mese dal suo infortunio è pronto a riprendersi una maglia da titolare. Inutile sottolineare che l’attacco bianconero non può fare a meno dell’ex Palermo. Del Piero e Quagliarella non sono attaccanti puri mentre Iaquinta non è ancora al top della forma. Domani, comunque, Amauri partirà dalla panchina, almeno questa è l’impressione. Ad Udine sarà il match degli ex di lusso. La Juventus, nella zona avanzata del campo, dovrebbe schierare Pepe, Quagliarella e Iaquinta. Un tridente che fa tornare in mente l’Udinese di qualche tempo fa senza dimenticare l’altro ex, Marco Motta, passato alla Juventus dopo il rientro dalla Roma. Una gara particolare, dunque, per gli attaccanti juventini che, però, dovranno mettere da parte i sentimentalismi per poter conquistare la prima vittoria in campionato. In panchina, con tutta probabilità, siederanno sia Amauri che Del Piero. Ma passiamo agli undici in campo. Tra i pali tornerà Storari. In difesa mancherà De Ceglie. Al suo posto agirà Zdenek Grygera. Dalla parte opposta Motta. Al centro Bonucci e Chiellini. Linea mediana da valutare con attenzione. Aquilani difficilmente partirà titolare con la coppia Melo-Marchisio in netto vantaggio sull’ex romanista. Sulle fasce Pepe e Krasic. In attacco Quagliarella a supporto di Iaquinta. La gara degli ex, la gara del riscatto, la gara della verità: chiamatela come volete ma per la Juventus il tempo delle “mancate vittorie” deve finire al più presto. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14