LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 19/09/2010
Neanche il tempo di festeggiare il successo contro l'Udinese, che la Juventus deve già riprendere a lavorare. Domani mattina alle 11, infatti, i bianconeri saranno sui campi di Vinovo per iniziare a preparare la sfida casalinga di giovedì sera col Palermo, posticipo della quarta giornata di campionato (il resto delle gare si giocherà mercoledì). Quindi, domenica prossima, sciopero permettendo, la squadra di Delneri riceverà sempre all'Olimpico di Torino il Cagliari di Pierpaolo Bisoli. |
Fabio Quagliarella e Gigi Delneri hanno risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa tenuta allo stadio Friuli, dopo Udinese-Juventus. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore juventino, trascritte da TuttoJuve.com: Ci dia un giudizio sulla prova di Krasic. E ancora ci dica quanto può ancora migliorare, sia come condizione fisica, sia come inserimento negli schemi. Sentivamo prima il suo discorso prima in televisione, scudetto o non scudetto. Come chiosa? Lei si è molto arrabbiato in occasione dell'ammonizione di Felipe Melo. Lei crede che questo giocatore paghi un pochino la sua fama? Teme che gli arbitri non gli perdonino nulla? E' un po' preoccupato di questo? In questa fase Krasic sembra occuparsi più della fase offensiva, mentre a Pepe spetta il doppio compito, dando magari anche un po' di equilibrio. Sarà così anche in futuro o Krasic dovrà imparare ad aiutare un po' di più il terzino? Un parere sull'Udinese, che oggi ha messo in mostra tutti i suoi limiti. E un giudizio sulla scelta di Di Natale di rifiutare la Juventus... |
La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato da qualche minuto, in esclusiva, l'attaccante della Juventus, Vincenzo Iaquinta in riferimento alle accuse che gli sono state rivolte dal Presidente dell'Udinese, Giampaolo Pozzo: "Voglio rilasciare queste dichiarazioni perchè ciò che ha detto il Presidente non mi è andato proprio bene. Probabilmente Pozzo vuole attirare l'attenzione dei tifosi dell'Udinese sul sottoscritto- continua Iaquinta- per sviare il vero problema. I suoi 0 punti in classifica dopo tre giornate. Non capisco queste dure accuse, rivolte alla mia persona. Assolutamente fuori dalla norma. Sarebbero da Federazione Italiana Gioco Calcio". Iaquinta è nervosissimo e non le manda a dire. "Quando ho giocato con l'Udinese ho sempre dato tutto me stesso, ho fatto il massimo e Pozzo dimentica che dalla mia cessione alla Juve ci ha guadagnato 12 milioni di euro. Ho sempre avuto grande rispetto per il popolo friulano e il mio gesto era rivolto a quei 4 pseudo tifosi che insultavano mia mamma. A caldo ci possono stare certe reazioni. Con questo chiudo la discussione". |
"Sono un istintivo e mi sono già pentito di quanto fatto" Vincenzo Iaquinta ai microfoni di Sky ha commentato la rabbiosa esultanza al gol del 4-0 davanti a quelli che per 6 anni sono stati i suoi tifosi. “Già lo scorso anno – ha detto Iaquinta – mi hanno offeso per tutta la partita e non ho reagito. In questa circostanza, appena entrato in campo hanno iniziato a offendere mia madre e a quel punto non sono riuscito a controllarmi. Non capisco perché da quando sono alla Juve, qui a Udine mi fischiano sempre ogni volta che tocco palla. Ho scritto pagine importanti per questa società e vengo ricompensato in questo modo. Io sono un istintivo e voglio comunque sottolineare il fatto di essermi già pentito per la reazione. Chiedo scusa a tutti, ma anch’io sono un essere umano”. |
glmdj |
I bianconeri battono 4-0 i friulani con Quagliarella, Marchisio, Iaquinta e un autogol di Coda che sblocca il risultato. Incredibile gol per l'ex Napoli che realizza di tacco "alla Bettega". L'Inter espugna Palermo 2-1: doppietta di Eto'o. La rimonta rimontata all'Olimpico da Di Vaio: finisce 2-2. Genoa e Parma 1-1. Brescia 1-0 con Diamanti a Verona. Cesena 1-0 col Lecce e va in vetta alla classifica con i nerazzurri di Benitez
UDINE, 19 settembre - La Juventus tira fuori le unghie e sfodera una prestazione da cinque stelle extra lusso. La squadra di Luigi Del Neri mette in campo tutta la concentrazione e attenzione difensiva mancata nelle uscite precedenti e stende con facilità l'Udinese con un primo tempo sontuoso che basta per chiudere già nei primi 45' la gara. Il secondo tempo è solo un esercizio di stile (e uno spazio in cui può brillare Iaquinta, al ritorno al gol dopo il lungo stop) per una squadra finalmente convincente e tonica che ha messo in mostra geometrie e triangolazioni precise. Anche in difesa la Juve ha mostrato più attenzione e i pericoli corsi da Storari sono stati praticamente nulli. Migliore in campo senza dubbio Milos Krasic che con due assist al bacio ha indirizzato la gara sul binario giusto per gli uomini di Del Neri. LA PARTITA - Pronti via e subito grandi emozioni con la Juve più volte vicino al gol con Del Piero e Quagliarella. Prima dello show offensivo però c'è spazio ad un pericoloso contropiede dell'Udinese fermato in area di rigore in maniera sospetta. L'arbitro decide di non fischiare il rigore anche se il penalty sembrava la soluzione inevitabile. Pochi minuti dopo, al 19', è il tandem Bonucci-Chiellini a creare lo scompiglio nell'area friuliana con Coda che devia di braccio la rete del vantaggio bianconero. La Juve si sblocca e solo 6' dopo è Quagliarella a trovare la rete del 2-0: scorribanda sulla fascia di Krasic che crossa al centro per l'attaccante ex Udinese e Napoli che con un colpo di tacco straordinario, alla Bettega, infila la rete del doppio vantaggio. La squadra di Guidolin non riesce a replicare e la Juve infila alla fine del primo tempo il colpo del ko: ancora Krasic imperversa sulla fascia, ennesimo cross al centro dell'area ed è Marchisio al volo a piegare la resistenza di Handanovic. Fine primo tempo e Juve avanti 3-0. Semplicemente la miglior prestazione dell'era Del Neri. Nella ripresa i ritimi si abbassano inevitabilmente e la rete di Iaquinta al 33' serve solo a riempire il tabellino e a ridare fiducia all'attaccante campione del mondo dopo un lungo infortunio. Dopo questa vittoria Del Neri e il suo staff possono finalmente ridare slancio alla stagione bianconera. LE ALTRE: INTER OK, ROMA RIMONTATA - Nelle altre partite vince l'Inter sul campo del Palermo grazie ad una doppietta di Eto'o che ribalta il gol iniziale di Ilicic. Vittoria fondamentale per il Cesena che in 10 uomini stende il Lecce e vola con i nerazzurri in testa alla classifica con 7 punti. Pari clamoroso in casa della Roma di Ranieri che dopo essere andata in vantaggio per 2-0 si fa recuperare al 90' da Di Vaio che sigla una doppietta incredibile. I giallorossi non vincono in campionato dallo scorso anno quando all'ultima giornata batterono il Chievo. Pareggio in casa per il Parma di Marino che con Zaccardo rimonta nella ripresa il gol di Toni del primo tempo. Bella vittoria del Brescia in casa del Chievo che con Diamanti su punizione punisce l'unica squadra rimasta a punteggio pieno. Nell'anticipo delle 12 scialbo 0-0 tra Bari e Cagliari con Acquafresca costretto ad uscire dal campo fra primo e secondo tempo per un attacco di colite improvviso. Evidentemente il pranzo delle 12 non era andato giù ai giocatori del Cagliari. |
Udinese-Juve 0-3, Marchisio! Roma 1-0 con Borriello Vantaggio bianconero con un autogol di Coda in un'azione in mischia. Poi ci pensa Quagliarella a siglare il 2-0 con un colpo di tacco straordinario su assist di Krasic. Ancora il serbo serve un assist incredibile per Marchisio che al volo fa 3-0. Rigore netto non concesso ai friulani sullo 0-0. Del Neri ha scelto Del Piero in avanti. In difesa per De Ceglie c'è Grygera. Roma avanti con Borriello. Genoa avanti a Parma con Toni. Brescia avanti con Diamanti a Verona. Inter sotto a Palermo con ilicic... |
glmdj |
Fonte: uccellinodidelpiero.com E li chiamano zingari quelli come Ibra. Mafiosi. Un uomo libero non avrebbe avuto tanto coraggio. Tanto sprezzo delle rotture. Fate conto, una memoria d’elefante come l’ha chiosato Moggi che va a posare un mercoled nell’ego di un uomo specchiato. Un elefante in una cristalleria. "Sacchi, parli troppo": ci voleva un cittadino del mondo di incerta provenienza, uno straniero, un apolide per vendicare vent'anni dopo il vecchio calcio all'italiana. E per li chiamano zingari, uguale. Zazzaroni se ne approfitta. Dice che se quello è uno zingaro, sfido che sia un maleducato. Ma cos’è un uomo educato e soprattutto chi li educa. Sacchi ? Ma perché il calcio deve essere una scuola di qualche cosa ? Non bastano i soldi ? Non basta allo scopo successo e insuccesso? Perché il calcio deve insegnare altro dal calcio stesso ? Perché non possiamo saltare il lieto fine e passare direttamente al risultato finale ? Perché mai un giocatore il più bravo del mondo segna due reti nella coppa per i più bravi del mondo e non puo avere altre soddisfazioni, le vere soddisfazioni, non quelle morali, quelle verbali ? Chi gli ha tolto le parole di bocca, chi gli ha detto tu uomo puoi solo segnare e non anche segnartela. Sacchi parla troppo, è vero. Non ne ha colpa nessuno. Definire un uomo alla fine non è cos impossibile. E’ la somma che fa il totale, non il parlarne male. Quando al calcio sommi altre palle, dall’etica alla pedagogia, normale dire che è troppo. Meno, dirglielo all’interessato. |
Fonte: di Fabio Riva per "Tuttosport" Franco Causio - alias Barone, alias Brazil - ne ha giocate parecchie di Udinese- Juventus: sia da una parte, sia dall’altra. Più o meno altrettante ne ha "presentate" tramite intervista, oppure commentate. Ma raramente s’era trovato alle prese con un match sul cui sfondo aleggiava una simile situazione di classifica: un punto la Juve, nessuno l’Udinese alla vigilia della terza giornata di campionato.. «Chiaramente mi aspettavo qualcosa in più, ma resto dell’idea che si tratti di due ottime formazioni, con potenzialità adatte a raggiungere i rispettivi obiettivi. L’Udinese ha avuto molta sfortuna fino ad ora: sia contro il Genoa, sia contro l’Inter non ha sfigurato e credo che meritasse almeno due pareggi. Quanto alla Juventus, invece, è soltanto questione di tempo: i lavori sono ancora in corso, bisogna attenersi alle indicazioni dell’ingegnere che li sovraintende. Appena i giocatori avranno assimilato gli schemi di Del Neri, tutto sarà più semplice». È un buon ingegnere, Del Neri? La persona giusta? Automatismi in difesa, soprattutto... Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Aquilani in mezzo. Eppoi, sulle corsie esterne, i vari Pepe, Lanzafame, Martinez e Krasic. Quest’ultimo, in particolar modo, ha ben impressionato pur essendo arrivato da pochissime settimane. Le ricorda qualcuno? |
Un solo dubbio di formazione nella Juventus di Gigi Delneri, che tra poche ore sarà di scena allo stadio "Friuli" contro l'Udinese. Il nodo da sciogliere riguarda l'attacco, dove sono in due a contendersi il posto accanto a Quagliarella: il ballottaggio è quello tra Del Piero e Iaquinta, con il capitano leggermente favorito, se non altro perchè il bomber calabrese si è appena rimesso da un infortunio e non sarebbe opportuno fargli disputare due partite consecutive nello spazio di tre giorni. Dovrebbe partire dalla panchina anche Amauri, che per dirla con le parole dell'allenatore "è già tanta cosa se è a disposizione". Il centravanti italo-brasiliano, è apparso in formissima negli ultimi test a Vinovo, ma anche nel suo caso è consigliabile un ritorno in campo graduale, onde evitare spiacevoli ricadute, dopo la lesione di primo grado alla coscia sinistra rimediata nella gara di Europa League contro lo Sturm Graz, alla fine di agosto. In casa Udinese, invece, Guidolin dovrebbe cambiare poco o nulla rispetto alla gara persa a San Siro contro l'Inter. Handanovic tra i pali; difesa a tre con Coda (preferito a Benatia), Zapata e Domizzi; a centrocampo tornerà Mauricio Isla, che si posizionerà sulla corsia di destra; in mezzo agiranno Asamoah e Inler, mentre a sinistra Pinzi dovrebbe spuntarla sul diretto concorrente Pasquale. Davanti il pericolosissimo trio Sanchez-Di Natale-Floro Flores. |
Fonte: La Stampa Diciassette anni fa, «il 19 settembre 1993, al Delle Alpi contro la Reggiana», Alex Del Piero segnava il suo primo gol con la maglia della Juve: «una data speciale», che il capitano bianconero ieri ha ricordato sul suo sito, alessandrodelpiero.com. «Per me - ha scritto - non è soltanto il giorno del mio primo gol con la Juve, ma soprattutto la data dell'anniversario di matrimonio dei miei genitori. A ripensarci oggi, quel gol segnato in quel giorno speciale aveva già una dedica scritta: a mamma e papà. Ieri come oggi». Dovrebbe essere in campo, al fianco di Quagliarella, anche se c'è la concorrenza di Iaquinta. Rientra Amauri, in panchina («ma è già tanto che ci sia», ha detto Del Neri). Nessun dubbio a centrocampo: «Giocano Marchisio e Melo», ha annunciato il tecnico. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14