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Messaggi del 19/09/2010

Juve, poche ore di meritato riposo: domani allenamento alle 11, giovedì c'è il Palermo....

Post n°2577 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com

Neanche il tempo di festeggiare il successo contro l'Udinese, che la Juventus deve già riprendere a lavorare.  Domani mattina alle 11, infatti, i bianconeri saranno sui campi di Vinovo per iniziare a preparare la sfida casalinga di giovedì sera col Palermo, posticipo della quarta giornata di campionato (il resto delle gare si giocherà mercoledì). Quindi, domenica prossima, sciopero permettendo, la squadra di Delneri riceverà sempre all'Olimpico di Torino il Cagliari di Pierpaolo Bisoli.

 
 
 

Delneri in conferenza: "Juve no limits, Krasic basilare, Felipe Melo fantastico"

Post n°2576 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Fabio Quagliarella e Gigi Delneri hanno risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa tenuta allo stadio Friuli, dopo Udinese-Juventus. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore juventino, trascritte da TuttoJuve.com:

La Juve ha vinto e convinto, rischiando pochissimo in difesa....
"La Juventus si è coperta bene, ha avuto poche difficoltà a contenere l'attacco dell'Udinese. La strada è quella giusta, noi speriamo di continuare, sapendo che in campionato non bisogna mai abbassare la guardia, bisogna essere sempre molto attenti e andare avanti per la nostra strada, come abbiamo fatto finora, anche nelle difficoltà. Difficoltà, per modo di dire: la Juventus è una squadra che ha perso una partita da luglio fino a metà settembre, non è che ha perso sette partite di fila; solo che magari prendere tre gol non è una cosa usuale da parte della Juventus, quindi si è fatto un po' di negatività su questo fatto. Ma come ho detto l'altro giorno ci sono anche delle cose positive, che si sono viste anche oggi: nel senso che abbiamo creato molto, abbiamo fatto quattro gol e potevamo farne degli altri; la differenza sta nel fatto che la squadra oggi è stata molto più compatta ed è stata molto più attenta in chiave difensiva. Dobbiamo lavorare molto, ma torno a ripetere, non eravamo depressi prima e adesso non ci esaltiamo più di tanto, stiamo sempre a metà via che è sempre quella giusta. Bicchiere pieno e bicchiere vuoto non vanno bene, mentre mezzo bicchiere pieno mi pare che ora sia sufficiente per noi".

Ci dia un giudizio sulla prova di Krasic. E ancora ci dica quanto può ancora migliorare, sia come condizione fisica, sia come inserimento negli schemi.
"Come condizione fisica penso possa avere dei margini d miglioramento, anche perchè lui mi sembra che non si sia mai fermato dai Mondiali: ha continuato la sua attività, senza mai avere una sosta. Adesso ha degli sprazzi di 50-60 minuti molto energici e dei passaggi nei quali la stanchezza gli fa fare delle cose che non sono sue. Però, insomma, averlo così, in questa condizione, mi sembra che dia passo e grande intensità sull'esterno ed è chiaro che lo sfruttamento di questo ragazzo è basilare anche per il rifornimento delle nostre punte. Devo anche dire che mi è piaciuto l'inserimento di Marchisio sul cross, perchè il centrocampista deve imparare ad andar dentro dalla parte opposta rispetto alla posizione della palla; piano piano, con un po' di lavoro, come sempre, si cercherà di migliorare. Oggi la squadra non è stata solo Krasic, è stata una gran bella squadra".

Sentivamo prima il suo discorso prima in televisione, scudetto o non scudetto. Come chiosa?
"No limits".

Lei si è molto arrabbiato in occasione dell'ammonizione di Felipe Melo. Lei crede che questo giocatore paghi un pochino la sua fama? Teme che gli arbitri non gli perdonino nulla? E' un po' preoccupato di questo?
"No, assolutamente. Non penso. Felipe Melo è un giocatore fantastico, è un giocatore che è aggressivo, che ha qualità importanti per noi. Penso che sia una sua caratteristica. L'importante è che sia preso per quello che è, uno che non vuole fare alcune cose, come si pensava in passato. Noi il passato lo abbiamo dimenticato. Il passato dobbiamo cancellarlo, se possiamo. Dobbiamo far tesoro di quel passato, ma non andandoci dentro, ma guardando sempre avanti, guardando al futuro, guardando quello che siamo, quello che vogliamo diventare. Mi sembra che una Juventus così dia molta fiducia per il futuro, nel rapporto tra i giocatori, nel rapporto con l'ambiente. E lo stesso discorso vale per Felipe Melo: un giocatore che si è ritrovato, che fa il suo lavoro, che deve lavorare sempre molto, che deve migliorarsi come gli altri. E' un giocatore completamente diverso e la Juventus ne trae beneficio. Tutti sono importanti. Ad esempio, l'importanza di avere una panchina del genere è vitale per un allenatore: oggi avevamo 18 titolari e altri sono ancora fuori, tipo Martinez, tipo De Ceglie. Quindi noi abbiamo una squadra che deve ragionare da squadra. Una squadra nella quale non ci sono primedonne, ma ci sono grandi qualità. Oggi mi sembra che questo si sia visto, sia nel ricorrere gli avversari, sia nel combattere su ogni palla, sia nel fare il quinto uomo, insomma, oggi ho visto una squadra di calcio e quindi noi su questa squadra puntiamo. Le qualità dei nostri giocatori sono qualità importanti".

In questa fase Krasic sembra occuparsi più della fase offensiva, mentre a Pepe spetta il doppio compito, dando magari anche un po' di equilibrio. Sarà così anche in futuro o Krasic dovrà imparare ad aiutare un po' di più il terzino?
"Ma Krasic sta imparando, non è semplice. Krasic intanto sta imparando l'italiano, sta andando a scuola. Poi vediamo se riusciamo a capirci meglio, però mi pare che, vedendo anche la sua prestazione di oggi, possa farlo. Fisicamente è un giocatore che può reggere il confronto e oggi mi sembra che abbia dato una mano importante a Motta. Lo stesso Motta è stato molto bravo, a parte qualcosa che può migliorare, ma come tutti. E' stato bravo anche chi gli ha dato una mano, perchè non si difende in quattro e non si attacca in quattro: secondo me si difende in undici e si attacca in undici; questo è un passaggio che dobbiamo mettere dentro di noi".

Un parere sull'Udinese, che oggi ha messo in mostra tutti i suoi limiti. E un giudizio sulla scelta di Di Natale di rifiutare la Juventus...
"Diamo anche qualche merito alla Juventus. L'Udinese farà il suo campionato perchè ha giocatori importanti. Conosco la famiglia Pozzo, alla quale sono affezionato, ma da quando eravamo giovani: c'è l'esperienza e la mentalità giusta per poter reggere questi momenti che sembrano difficili. Quando affronti una Juventus di questo tipo probabilmente paghi a caro prezzo quello che sbagli, perchè i giocatori della Juventus oggi hanno veramente concesso poco. Totò Di Natale, ripeto, ha fatto una scelta di vita e questo deve inorgoglire il Friuli. Lui ha fatto la scelta di rimanere a Udine perchè sta bene a Udine, perchè è attaccato all'Udinese, per la moglie, per mettere radici a Udine con la famiglia, quindi mi sembra che la sua scelta sia rispettabilissima. Forse nel calcio di adesso non è usuale e per questo ha fatto scalpore il suo atteggiamento. Di Natale ha dimostrato grande attaccamento a questa squadra ed al Friuli, quindi gli auguro le migliore fortune. Gli faccio un grande augurio, anzi un in bocca al lupo".

 
 
 

Iaquinta: "Pozzo dimentica molte cose..."

Post n°2575 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato da qualche minuto, in esclusiva, l'attaccante della Juventus, Vincenzo Iaquinta in riferimento alle accuse che gli sono state rivolte dal Presidente dell'Udinese, Giampaolo Pozzo: "Voglio rilasciare queste dichiarazioni perchè ciò che ha detto il Presidente non mi è andato proprio bene. Probabilmente Pozzo vuole attirare l'attenzione dei tifosi dell'Udinese sul sottoscritto- continua Iaquinta- per sviare il vero problema. I suoi 0 punti in classifica dopo tre giornate. Non capisco queste dure accuse, rivolte alla mia persona. Assolutamente fuori dalla norma. Sarebbero da Federazione Italiana Gioco Calcio". Iaquinta è nervosissimo e non le manda a dire. "Quando ho giocato con l'Udinese ho sempre dato tutto me stesso, ho fatto il massimo e Pozzo dimentica che dalla mia cessione alla Juve ci ha guadagnato 12 milioni di euro. Ho sempre avuto grande rispetto per il popolo friulano e il mio gesto era rivolto a quei 4 pseudo tifosi che insultavano mia mamma. A caldo ci possono stare certe reazioni. Con questo chiudo la discussione".

 
 
 

Iaquinta a Sky: "La reazione al gol? Hanno insultato mia madre"

Post n°2574 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

"Sono un istintivo e mi sono già pentito di quanto fatto"
© foto di ALBERTO LINGRIA

Vincenzo Iaquinta ai microfoni di Sky ha commentato la rabbiosa esultanza al gol del 4-0 davanti a quelli che per 6 anni sono stati i suoi tifosi. “Già lo scorso anno – ha detto Iaquinta – mi hanno offeso per tutta la partita e non ho reagito. In questa circostanza, appena entrato in campo hanno iniziato a offendere mia madre e a quel punto non sono riuscito a controllarmi. Non capisco perché da quando sono alla Juve, qui a Udine mi fischiano sempre ogni volta che tocco palla. Ho scritto pagine importanti per questa società e vengo ricompensato in questo modo. Io sono un istintivo e voglio comunque sottolineare il fatto di essermi già pentito per la reazione. Chiedo scusa a tutti, ma anch’io sono un essere umano”.

 
 
 

Scusate il ritardo!

Post n°2573 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

glmdj
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le pagelle del nostro Morrison


La Juve finalmente rompe il ghiaccio! largo il 4-0 con cui schianta al Friuli un udinese apparsa oggettivamente poca cosa, anche comunque per una prestazione finalmente convincente, volitiva, a tratti straripante. Ora piano coi voli pindarici, manteniamo un basso profilo, continuiamo a lavorare per migliorarci anche perché il calendario é impietoso, dietro l'angolo ci sono Palermo, Cagliari, Inter e M. City. Sulla partita, Delneri conferma l'11 annunciato e pronti via Del Piero lanciato a rete viene fermato per fuorigioco "immaginario" ma onestamente va aggiunto che pochi minuti dopo Bergonzi lascia correre su un fuorigioco sbagliato, Sanchez solo al limite è maldestramente atterrato dal Chiello; non riconoscerlo sarebbe non da Juventini e noi lo siamo, in ogni caso lo scampato pericolo funge da miccia e di lì a poco Bonucci (anzi..il braccio di Coda) ci porta in vantaggio su punizione-cross del capitano. La forza mentale della squadra si vede ora che finalmente si trova sopra, la ricerca del raddoppio é incessante, come incessante il martellamento di Krasic sul malcapitato Pasquale: assist con scritto sopra "prego spingere" e il Quaglia ci regala un raddoppio da vedere e rivedere centinaia di volte. L'Udinese sbanda, la Juve non molla la presa, a centrocampo la coppia Melo-Marchisio ricama discrete trame, Pepe macina Km in numero assurdo e Krasic, baby Nedved, su una ripartenza innescata da un recupero di Melo e rifinitura del Capitano pesca di prima intenzione il principino in area: sinistro al volo e 3-0. Signori questo é giocare a pallone. Ripresa, la Juve forse molla un attimo e le scorie del giovedì di coppa affiorano, ma l'Udinese è completamente annichilita e i nostri rischiano solo in occasione di un off-side chiamato male, ma sulla conclusione di Sanchez Storari é pronto, si va verso la fine quando Iaquinta, entrato per Del Piero in girata firma il poker, polemizzando coi signori della curva. Onestamente preferisco un esultanza piccata a chi non esulta magari con un pizzico di ipocrisia (non è comunque il caso del Quaglia). Bene così oggi, imperativo: Continuità!

PAGELLE

STORARI 6,5. Pronto su Sanchez e Di Natale, spettatore per gli altri 88 minuti.

MOTTA 6,5. Di Natale finisce per girargli al largo, limita le propulsioni offensive e si applica su diagonali e marcature, un altro rispetto a domenica scorsa.

BONUCCI 6,5. In area avversaria propizia un gol e ne sfiora un altro, in fase di contrasto non perde mai lucidità e la calma (talvolta eccessiva) che lo contraddistingue. Lo vorrei più presente sulle palle aeree.

CHIELLINI 7. Floro Flores non la prende letteralmente mai!

GRYGERA 6. Aiutato da un Pepe inesauribile mette la museruola a Sanchez, brutto cliente, in un paio di sortite offensive arriva anche bene sul fondo e al dialogo con le punte. Oggi affidabile.

PEPE 7. Di media un calciatore di serie A percorre dagli 8 ai 11 Km in una partita, lui alza la media in maniera imbarazzante offrendo appoggio e copertura in difesa e attacco degli spazi in avanti. La qualità non sarà eccelsa ma è dovunque ci sia bisogno di una presenza.

MELO 6. Pretendo che sia più aggressivo quando esce dalla linea in contrasto al portatore di palla friulano, rischiamo ancora troppi tiri facile dalla media distanza, comunque il recupero palla è discreto, come in occasione del gol di Marchisio e la tenuta psicologica, forse, va migliorando.

MARCHISIO 7. Oggi "principino" corsa, trame, filtro e un gol difficile e bello, invoco da tempo per lui il definitivo salto di qualità.

KRASIC 7,5. Ho sentito quest'estate tanti "fini" intenditori di pallone bocciarlo, chiamarlo "mezzo giocatore" et similia, Milos pecca ancora in copertura, ma cambio passo, lucidità nel servire assist, pericolosità dei traversoni, personalità nell'affondo 1 vs 1 nelle zone calde, chiunque gli si pari davanti ne fa al momento il valore aggiunto di questa squadra!

DEL PIERO 6. Ale gioca una partita intelligente, cercando di tenere corte mediana e attacco, guadagnando qualche fallo e ispirando la corsa ora di Pepe ora di Krasic, esce dopo un'ora. Ovviamente utile e prezioso.

QUAGLIARELLA 7. Ecco la specialità della casa, il gol mai banale! Fabio si sacrifica anche in un enorme lavoro sporco in cui prende botte da orbi per un'ora buona senza che un solo friulano becchi un giallo.

IAQUINTA 6,5. Piano, piano recupera condizione fisica e giocatori come lui in condizione in un 4-4-2 "largo" come quello Delneriano possono fare davvero danni. Bel gol e per le polemiche col pubblico, non siamo tutti santi da "porgere l altra guancia".

SISSOKO S.V.

DELNERI 6,5. La fase offensiva comincia a far vedere le sue trame, la Juve in 4 partite ha già segnato 10 gol mandando a rete diversi giocatori, la fase difensiva credo abbia bisogno ancora di qualche registrata soprattutto sulle inattive e sull’uscita della mediana in contrasto. Pensare che comunque il Mister non abbia personalità per guidare questo gruppo e non sia un cultore del lavoro in questo senso, vuol dire davvero capirci poco.

COSA VA. La fase offensiva, ariosa, diverse soluzioni, la verve di Krasic, la condizione atletica di Pepe.
COSA NON VA. Ripeto, vorrei più attenzione sulle palle aeree e la squadra più corta e aggressiva nella propria metà campo.

UOMO PARTITA. A rischio di diventare monotono, 1 ora almeno ad altissima velocità e qualità, 2 assist, migliaia di cross e soluzioni, percussioni in mezzo: Milos Krasic!

 
 
 

La Juve risorge e stende 4-0 l'Udinese: Quaglia che gol!

Post n°2572 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
I bianconeri battono 4-0 i friulani con Quagliarella, Marchisio, Iaquinta e un autogol di Coda che sblocca il risultato. Incredibile gol per l'ex Napoli che realizza di tacco "alla Bettega". L'Inter espugna Palermo 2-1: doppietta di Eto'o. La rimonta rimontata all'Olimpico da Di Vaio: finisce 2-2. Genoa e Parma 1-1. Brescia 1-0 con Diamanti a Verona. Cesena 1-0 col Lecce e va in vetta alla classifica con i nerazzurri di Benitez
UDINE, 19 settembre - La Juventus tira fuori le unghie e sfodera una prestazione da cinque stelle extra lusso. La squadra di Luigi Del Neri mette in campo tutta la concentrazione e attenzione difensiva mancata nelle uscite precedenti e stende con facilità l'Udinese con un primo tempo sontuoso che basta per chiudere già nei primi 45' la gara. Il secondo tempo è solo un esercizio di stile (e uno spazio in cui può brillare Iaquinta, al ritorno al gol dopo il lungo stop) per una squadra finalmente convincente e tonica che ha messo in mostra geometrie e triangolazioni precise. Anche in difesa la Juve ha mostrato più attenzione e i pericoli corsi da Storari sono stati praticamente nulli. Migliore in campo senza dubbio Milos Krasic che con due assist al bacio ha indirizzato la gara sul binario giusto per gli uomini di Del Neri.

LA PARTITA - Pronti via e subito grandi emozioni con la Juve più volte vicino al gol con Del Piero e Quagliarella. Prima dello show offensivo però c'è spazio ad un pericoloso contropiede dell'Udinese fermato in area di rigore in maniera sospetta. L'arbitro decide di non fischiare il rigore anche se il penalty sembrava la soluzione inevitabile. Pochi minuti dopo, al 19', è il tandem Bonucci-Chiellini a creare lo scompiglio nell'area friuliana con Coda che devia di braccio la rete del vantaggio bianconero. La Juve si sblocca e solo 6' dopo è Quagliarella a trovare la rete del 2-0: scorribanda sulla fascia di Krasic che crossa al centro per l'attaccante ex Udinese e Napoli che con un colpo di tacco straordinario, alla Bettega, infila la rete del doppio vantaggio. La squadra di Guidolin non riesce a replicare e la Juve infila alla fine del primo tempo il colpo del ko: ancora Krasic imperversa sulla fascia, ennesimo cross al centro dell'area ed è Marchisio al volo a piegare la resistenza di Handanovic. Fine primo tempo e Juve avanti 3-0. Semplicemente la miglior prestazione dell'era Del Neri. Nella ripresa i ritimi si abbassano inevitabilmente e la rete di Iaquinta al 33' serve solo a riempire il tabellino e a ridare fiducia all'attaccante campione del mondo dopo un lungo infortunio. Dopo questa vittoria Del Neri e il suo staff possono finalmente ridare slancio alla stagione bianconera.

LE ALTRE: INTER OK, ROMA RIMONTATA - Nelle altre partite vince l'Inter sul campo del Palermo grazie ad una doppietta di Eto'o che ribalta il gol iniziale di Ilicic. Vittoria fondamentale per il Cesena che in 10 uomini stende il Lecce e vola con i nerazzurri in testa alla classifica con 7 punti. Pari clamoroso in casa della Roma di Ranieri che dopo essere andata in vantaggio per 2-0 si fa recuperare al 90' da Di Vaio che sigla una doppietta incredibile. I giallorossi non vincono in campionato dallo scorso anno quando all'ultima giornata batterono il Chievo. Pareggio in casa per il Parma di Marino che con Zaccardo rimonta nella ripresa il gol di Toni del primo tempo. Bella vittoria del Brescia in casa del Chievo che con Diamanti su punizione punisce l'unica squadra rimasta a punteggio pieno. Nell'anticipo delle 12 scialbo 0-0 tra Bari e Cagliari con Acquafresca costretto ad uscire dal campo fra primo e secondo tempo per un attacco di colite improvviso. Evidentemente il pranzo delle 12 non era andato giù ai giocatori del Cagliari.

 
 
 

SUPER JUVE....

Post n°2571 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

Udinese-Juve 0-3, Marchisio! Roma 1-0 con Borriello

Vantaggio bianconero con un autogol di Coda in un'azione in mischia. Poi ci pensa Quagliarella a siglare il 2-0 con un colpo di tacco straordinario su assist di Krasic. Ancora il serbo serve un assist incredibile per Marchisio che al volo fa 3-0. Rigore netto non concesso ai friulani sullo 0-0. Del Neri ha scelto Del Piero in avanti. In difesa per De Ceglie c'è Grygera. Roma avanti con Borriello. Genoa avanti a Parma con Toni. Brescia avanti con Diamanti a Verona. Inter sotto a Palermo con ilicic...

 
 
 

Forza Juventus!

Post n°2570 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

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di Roccone

Quando uno tifa per una squadra di calcio perché lo fa? per
passione.
Sono banale vero?
In quei 90 minuti sul campo quella passione si sublima.
Vincere o perdere? "Siamo fortunati, noi sul campo abbiamo vinto molto". Ma vincevamo perché eravamo una società modello, non per grazia divina.

Nel 2006 hanno dovuto abbatterci con l'inganno, altrimenti quella squadra, quello staff tecnico e quella dirigenza chissà quanti altri titoli avrebbe inanellato.
Ci hanno ingannato e tradito soprattutto dall'interno.
Poi coloro che hanno ordito la trama hanno messo i propri uomini a dirigere la Juventus. Dei ciarlatani da quattro soldi che l'hanno fatta diventare una baracca.

Siamo tornati subito in A con due successivi campionati di vertice (lontani dal primo posto però, abbastanza da non disturbare il manovratore), perché comunque piaccia o non piaccia, i del Piero, i Nedved, i Buffon, gli Zanetti, i Trezeguet, i Chiellini, i Camoranesi, insomma i "reduci" erano fortissimi anche se datati.
Chiaro che se col passare del tempo non integri quella rosa con innesti all'altezza, riduci tutto piano piano in macerie…..
I ciarlatani hanno fatto di peggio: hanno ingaggiato dei brocchi pagandoli come campioni legandoli a contratti pluriennali con ingaggi da paura.

Inorridisco nel sentire che un monte ingaggi ridotto è sinonimo di ridimensionamento: il ridimensionamento sta nella mancanza di mentalità, nella programmazione inesistente, nell'incompetenza professionale, nelle balle ciclopiche sparate a tutta pagina sui giornali. Tutti segni distintivi della cooperativa Jelgat (Blinc, Cobol, Sec, Fassion, Miagolino).

Quando torna un Presidente che parla Juventino e si trova con il suo staff a ricostruire da zero, anzi da sotto, senza una lira in cassa e pieno di zavorre dall'ingaggio impossibile, non avendo la bacchetta magica che doveva fare?
Quello che ha fatto: radere al suolo l'esistente.

Si è deciso di partire con Del Neri? Forza Del Neri.
Vivaddio ci sono ancora dei nostalgici del "cantante" che è rimasto a distruggere per 2 anni e mezzo lasciando il deserto dietro di lui (un deserto di mentalità, di cultura del fare, tecnico, di crescita dei giovani, di cultura dell'esempio etc.) e non riusciamo a pazientare con l'attuale più di 2 partite di campionato?

Non lo trovo solo grottesco, lo trovo deleterio e inconcepibile. Proprio per la premessa banale che ho fatto.
Forza Juventus, ora e sempre!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1053

 
 
 

E li chiamano zingari...

Post n°2569 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

Fonte: uccellinodidelpiero.com
© foto di Federico De Luca

E li chiamano zingari quelli come Ibra. Mafiosi. Un uomo libero non avrebbe avuto tanto coraggio. Tanto sprezzo delle rotture. Fate conto, una memoria d’elefante come l’ha chiosato Moggi che va a posare un mercoled nell’ego di un uomo specchiato. Un elefante in una cristalleria.

"Sacchi, parli troppo": ci voleva un cittadino del mondo di incerta provenienza, uno straniero, un apolide per vendicare vent'anni dopo il vecchio calcio all'italiana. E per li chiamano zingari, uguale. Zazzaroni se ne approfitta. Dice che se quello è uno zingaro, sfido che sia un maleducato. Ma cos’è un uomo educato e soprattutto chi li educa. Sacchi ? Ma perché il calcio deve essere una scuola di qualche cosa ? Non bastano i soldi ? Non basta allo scopo successo e insuccesso? Perché il calcio deve insegnare altro dal calcio stesso ? Perché non possiamo saltare il lieto fine e passare direttamente al risultato finale ? Perché mai un giocatore il più bravo del mondo segna due reti nella coppa per i più bravi del mondo e non puo avere altre soddisfazioni, le vere soddisfazioni, non quelle morali, quelle verbali ? Chi gli ha tolto le parole di bocca, chi gli ha detto tu uomo puoi solo segnare e non anche segnartela. Sacchi parla troppo, è vero. Non ne ha colpa nessuno. Definire un uomo alla fine non è cos impossibile. E’ la somma che fa il totale, non il parlarne male. Quando al calcio sommi altre palle, dall’etica alla pedagogia, normale dire che è troppo. Meno, dirglielo all’interessato.
L’impressione è che nelle interviste banali i banali siano i calciatori. La realtà è che magari ci sia un match truccato. Tra chi parla troppo e chi troppo poco. Tra santi per novanta minuti e santoni tutta la vita. Campioni per una notte contro diuturne coscienze del mondo. In pratica, tra una sospetta aristocrazia fatta coi piedi e una insospettabile nobiltà data dalla miseria nel confronto col conto in banca. Gente in campo talvolta e gente in cattedra sempre.
Prezzolati uguale ma comprati per far differenza.
Liberi tuttofare contro gente che deve solo incassare.
Ricchi di domande contro poveri di risposte. Ricchi di ragione contro poveri di ragioni. Ricchi di tutto, dall’esempio al giudizio, ricchi da subito dal primo sguardo dalla prima opinione, ricchi per definizione. Tanto che poi non c’è gara.
Ricchi senza scadenza contro gente che al massimo segna.

 
 
 

Causio a Tuttosport: "Krasic può raggiungere il livello di Nedved"

Post n°2568 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

Fonte: di Fabio Riva per "Tuttosport"
© foto di ALBERTO LINGRIA

Franco Causio - alias Baro­ne, alias Brazil - ne ha giocate parec­chie di Udinese- Juventus: sia da una parte, sia dall’altra. Più o meno al­trettante ne ha "presentate" tramite intervista, oppure commentate. Ma raramente s’era trovato alle prese con un match sul cui sfondo aleggiava una simile situazione di classifica: un punto la Juve, nessuno l’Udinese alla vigilia della terza giornata di campio­nato.. «Chiaramente mi aspettavo qualcosa in più, ma resto dell’idea che si tratti di due ottime formazioni, con potenzialità adatte a raggiungere i ri­spettivi obiettivi. L’Udinese ha avuto molta sfortuna fino ad ora: sia contro il Genoa, sia contro l’Inter non ha sfi­gurato e credo che meritasse almeno due pareggi. Quanto alla Juventus, invece, è soltanto questione di tempo: i lavori sono ancora in corso, bisogna attenersi alle indicazioni dell’inge­gnere che li sovraintende. Appena i giocatori avranno assimilato gli sche­mi di Del Neri, tutto sarà più sempli­ce».

È un buon ingegnere, Del Neri? La persona giusta?
«Dal Chievo in poi ha fatto abbastan­za bene, la scorsa stagione ha com­piuto un miracolo con la Sampdoria. Ancora adesso, posto che anche Di Carlo è un bravissimo allenatore, mi sembra di vedere la mano di Del Ne­ri nella Sampdoria. E, chiaramente, la mano di Marotta: con tutti quei giovani promettenti, la società blu­cerchiata potrà vivere di rendita per i prossimi 10 anni... Ecco perché, di conseguenza, sono ottimista sulla Ju­ventus. Ripeto, serve solo un po’ di pazienza. Non dimentichiamo che lo scorso anno c’è stata un po’ di anar­chia da un punto di vista tattico, toc­ca ricostruire e assemblare i nuovi. È questione di automatismi».

Automatismi in difesa, soprattutto...
«Beh, lo si è visto: da metà campo in su la Juventus è un’ottima squadra. In difesa, invece, qualche carenza c’è. Del Neri sta girando gli uomini per valutarli meglio: ha a disposizione due nazionali come Bonucci e Chielli­ni, si tratta di una coppia con grandi margini di crescita. Qualche proble­ma in più c’è in merito agli esterni, vi­sto che De Ceglie, Motta e Grygera hanno lasciato un po’ a desiderare. Ma non dimentichiamo che se si subi­scono tanti gol, è anche perché a cen­trocampo non c’è abbastanza filtro. Gli uomini, comunque, non mancano: tra Felipe Melo, Sissoko, Marchisio e Aquilani c’è modo di scegliere al me­glio, di volta in volta».

Felipe Melo, Sissoko, Marchisio, Aquilani in mezzo. Eppoi, sulle cor­sie esterne, i vari Pepe, Lanzafame, Martinez e Krasic. Quest’ultimo, in particolar modo, ha ben impressio­nato pur essendo arrivato da po­chissime settimane.
«Sia contro i polacchi sia contro la Sampdoria ha fatto vedere buone co­se. Due partite fotocopia: è partito piano, è cresciuto moltissimo nella ri­presa regalando spunti. Ha anche di­mostrato carattere».

Le ricorda qualcuno?
«Il paragone con Nedved non è sba­gliato. Il modo di giocare, le caratteri­stiche sono simili. Però non dimenti­chiamoci che Pavel è un Pallone d’O­ro, Krasic ne ha di cose da dimostra­re prima di arrivare ai suoi livelli... ».

 
 
 

UDINESE-JUVENTUS, LE ULTIME SULLE FORMAZIONI....

Post n°2567 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Un solo dubbio di formazione nella Juventus di Gigi Delneri, che tra poche ore sarà di scena allo stadio "Friuli" contro l'Udinese. Il nodo da sciogliere riguarda l'attacco, dove sono in due a contendersi il posto accanto a Quagliarella: il ballottaggio è quello tra Del Piero e Iaquinta, con il capitano leggermente favorito, se non altro perchè il bomber calabrese si è appena rimesso da un infortunio e non sarebbe opportuno fargli disputare due partite consecutive nello spazio di tre giorni. Dovrebbe partire dalla panchina anche Amauri, che per dirla con le parole dell'allenatore "è già tanta cosa se è a disposizione". Il centravanti italo-brasiliano, è apparso in formissima negli ultimi test a Vinovo, ma anche nel suo caso è consigliabile un ritorno in campo graduale, onde evitare spiacevoli ricadute, dopo la lesione di primo grado alla coscia sinistra rimediata nella gara di Europa League contro lo Sturm Graz, alla fine di agosto.
Per il resto non dovrebbero esserci sorprese. In porta torna Storari, rimasto a riposo nella sfida di giovedì con il Lech Poznan. In difesa scelte quasi obbligate viste le assenze di De Ceglie e Traorè. Delneri deve giocoforza confermare Motta a destra e dirottare Zdenek Grygera a sinistra, mentre al centro si rivedrà Leonardo Bonucci accanto a Chiellini. Scelte già fatte anche a centrocampo: in conferenza stampa Delneri ha ammesso che Aquilani non è ancora pronto, annunciando l'impiego della coppia Felipe Melo-Marchisio. Sulle fasce scontata invece la presenza di Pepe e Krasic.

In casa Udinese, invece, Guidolin dovrebbe cambiare poco o nulla rispetto alla gara persa a San Siro contro l'Inter. Handanovic tra i pali; difesa a tre con Coda (preferito a Benatia), Zapata e Domizzi; a centrocampo tornerà Mauricio Isla, che si posizionerà sulla corsia di destra; in mezzo agiranno Asamoah e Inler, mentre a sinistra Pinzi dovrebbe spuntarla sul diretto concorrente Pasquale. Davanti il pericolosissimo trio Sanchez-Di Natale-Floro Flores.

 
 
 

Festa Del Piero, 17 anni fa il primo gol....

Post n°2566 pubblicato il 19 Settembre 2010 da nadir63l
 

Fonte: La Stampa
© foto di Federico De Luca

Diciassette anni fa, «il 19 settembre 1993, al Delle Alpi contro la Reggiana», Alex Del Piero segnava il suo primo gol con la maglia della Juve: «una data speciale», che il capitano bianconero ieri ha ricordato sul suo sito, alessandrodelpiero.com. «Per me - ha scritto - non è soltanto il giorno del mio primo gol con la Juve, ma soprattutto la data dell'anniversario di matrimonio dei miei genitori. A ripensarci oggi, quel gol segnato in quel giorno speciale aveva già una dedica scritta: a mamma e papà. Ieri come oggi». Dovrebbe essere in campo, al fianco di Quagliarella, anche se c'è la concorrenza di Iaquinta. Rientra Amauri, in panchina («ma è già tanto che ci sia», ha detto Del Neri). Nessun dubbio a centrocampo: «Giocano Marchisio e Melo», ha annunciato il tecnico.

 
 
 

     

 

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