LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 26/09/2010
Delneri a Sky: "La difesa subisce troppi gol? Finchè vinciamo 4-2...." Il tecnico bianconero: "Grande prestazione, dobbiamo però migliorare. Krasic? Grandissimo giocatore e puntiamo su di lui, ma non deve diventare una dipendenza..." "Finchè vinciamo 4-2, per me va bene". Luigi Delneri non fa drammi e si congratula con i suoi per l'ottima prestazione offerta questa sera contro il Cagliari. Difesa ancora sottotono, ma Delneri è convinto di poter migliorare il suo reparto arretrato: "Dobbiamo sempre ricordare che ci sono anche gli avversari. Noi adesso paghiamo sempre duramente ogni errore, comunque dobbiamo stare più attenti. Ma fosse per me vincerei sempre 4 a 2". "Squadra fisica? La fisicità è una dote importante in questo campionato, - spiega Delneri - e Aquilani in mezzo al campo ha grosse qualità di geometria. Dobbiamo lavorare molto, ancora non abbiamo fatto niente. Andiamo avanti domenica dopo domenica, ci sono ancora alti margini di miglioramento". Grande prestazione di Krasic, a cui Delneri non risparmia gli elogi: "Ha fatto un'ottima partita, ma non deve diventare un leader. Noi dobbiamo essere dipendenti dalla Juventus, non dai giocatori. Per diventare una squadra con ambizioni bisogna diventare squadra. Lui si è inserito bene e sono contento. Io credo che questo campionato si deciderà a marzo, noi speriamo di esserci". Discorso attaccanti: "Hanno lavorato da centravanti, devono migliorare, ma io ho gross fiducia in questa coppia di attaccanti". |
Il primo tempo è quasi tutto suo; Milos Krasic corre, sputa fiato, fa dannare la retroguardia del Cagliari, spinge come un martello pneumatico e pressa in ogni zona del campo in cui si trova a transitare il malcapitato avversario con il pallone. La sua doppietta, nei primi quarantacinque, non è casuale; è l'uomo giusto al posto giusto, sempre nei tempi corretti e sempre nel vivo del gioco. Colpisce la prima volta con un siluro al volo di rara qualità balistica e la seconda con un tocco, sempre al volo, degno del miglior attaccante immaginabile. Un cobra, un vero cobra dal morso letale, imprevedibile e veloce. Sul gol del momentaneo pareggio del Cagliari, peccato per lo svarione difensivo in collaborazione Rinaudo (che lascia troppo spazio al diretto avversario, permettendogli di aggirarlo e arrivare al cross) e Chiellini (che si perde Matri, lasciandolo indisturbato di concludere a rete, solo davanti a Storari). |
Il difensore bianconero soddisfatto dopo il 4-2 al Cagliari: «Quando cambi tanti, incidenti di percorso ci possono stare, ma se mettiamo cattiveria e attenzione come stasera poi vinciamo. Krasic ome Nedved? Lo dite perché hanno la stessa capigliatura. Certo, Milos si è integrato alla grande e sta facendo la differenza» TORINO, 26 settembre - Chiellini ai microfoni di Sky a fine gara fa prevalere la soddisfazione dopo il 4-2 sul Cagliari: «Krasic come Nedved? Milos è diverso, questa capigliatura lo fa assomigliare a Pavel, ma ha caratteristiche tecniche differenti. Di certo s’è integrato alla grande nel nostro gruppo e da subito: sta facendo la differenza. Questa vittoria contro il Cagliari e quattro gol fatti alla miglior difesa della serie A dimostrano che la Juve c’è: c’è da lavorare, certo, incidenti di percorso ci stanno quando cambi tanto. Se mettiamo attenzione e cattiveria come stavolta però si vince: certo concediamo tanto, ma creiamo tantissimo. Non è questione di attenzione dietro, serve un po’ più di equilibrio. Quando lo troveremo, saremo continui. Oggi siamo tanti altalenanti: adesso ci sono due gare cruciali con Manchester City in Europa League e contro l’Inter a Milano che forse sono cruciali». |
51' - Arriva il triplice fischio: la Juventus mette in archivio la prima vittoria casalinga grazie a una tripletta di Milos Krasic e a un gol di Bonucci. I bianconeri si portano così a 7 punti in classifica, a 3 sole lunghezze dalle capoliste Inter e Lazio. Dimenticata la sconfitta col Palermo, ci si può ora concentrare sull'impegno di giovedì in Europa League nella tana del Manchester City. Uniche note stonate di serata le incertezze difensive e l'infortunio di Amauri, uscito in barella con le mani sul volto |
46' - Finisce il primo tempo. Bianconeri avanti grazie a un super Krasic, ma in difesa si corrono sempre troppi rischi 45' - Ci sarà un minuto di recupero 44' - Lazzari calcia alle stelle 43' - Fallo ingenuo di Aquilani su Cossu. Punizione per il Cagliari da posizione centrale 41' - Iaquinta a tu per tu con Agazzi gli "spara" letteralmente in faccia, mangiandosi così il 3-1. Bastava soltanto angolare il tiro 37' - Altro gran tiro di Aquilani, soluzione davvero difficile. Palla lontano dai pali, ma il romano c'è 36' - Ammonito Rinaudo per un fallo su Cossu 35' - Nella circostanza lodevole il lavoro di Amauri, che recupera una palla persa e la serve a Pepe. Pessima copertura di Agostini, non impeccabile neppure Agazzi 35' - GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL DELLA JUVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! Pepe in mezzo per Krasic che brucia Agostini e da pochi passi insacca per il nuovo vantaggio 33' - Matri sembra Messi: si beve sulla linea di fondo tre difensori della Juve, ma per fortuna il suo cross non trova compagni pronti alla deviazione vincente 32' - Melo ruba palla a Lazzari ma poi sbaglia completamente il lancio su Iaquinta 29' - Il Cagliari risponde con un paio di angoli in serie che portano a una conclusione di Biondini alta sulla traversa 28' - Bel tiro di Aquilani da 30 metri su una palla rinviata dalla difesa sarda. Nessun problema per Agazzi 27' - Ora è la Juventus a essere in difficoltà e la grinta iniziale si è un po' afflosciata 24' - Il Cagliari prende fiducia e Nainggolan scarica un destro poco potente che Storari blocca a terra 23' - Amauri si gira bene in area e di destro impegna Agazzi 20' - Incredibile difesa juventina: al primo vero affondo saltano le marcature e per Matri è un gioco da ragazzi insaccare 20' - Pareggio del Cagliari: Lazzari dalla sinistra in mezzo per Matri che, lasciato completamente solo in area, fulmina da pochi passi Storari. Tutto da rifare 19' - Iaquinta per Amauri, che però si fa anticipare da Astori appena entrato in area 17' - Il Cagliari accusa il colpo mentre gli uomini di Delneri continuano a correre e pressare gli avversari 13' - Il serbo, al suo primo gol in Italia, corre sotto la curva con il dito in bocca e va a raccogliere l'abbraccio del popolo juventino 13' - GOOOOOOOOOOOOOOOL DELLA JUVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! Krasic raccoglie la respinta della difesa sulla punizione di Pepe e di destro di prima fulmina Agazzi. Bianconeri in vantaggio! 12' - Fallo di Astori su Iaquinta sul limite sinistro dell'area del Cagliari. Pepe sulla palla 11' - Sugli sviluppi dell'angolo bella conclusione di prima di Nainggolan e palla alta 10' - Grygera chiude su Acquafresca. Primo corner anche per il Cagliari 8' - Amauri dalla destra per l'indiavolato Iaquinta, che però commette fallo su Agazzi. Juventus molto aggressiva in apertura di gara 7' - Ancora Pepe da sinistra e ancora Iaquinta, che questa volta può soltanto sfiorare la palla che termina sul fondo 6' - Pepe in mezzo per Amauri che prolunga di testa per Iaquinta che sempre di testa e da due passi manda alto 5' - Cross di Pepe e primo angolo 4' - Krasic serve al limite Pepe, la cui conclusione finisce però alta sulla traversa. Primo squillo dei bianconeri 3' - Cagliari chiude bene, la Juve non trova sbocchi 1' - Partiti. La Juve attacca da sinistra a destra rispetto alla tribuna. Forza ragazzi!!!!!!!
1° TEMPO |
20:10 - Ecco le formazioni ufficiali: JUVENTUS (4-4-2): Storari; Rinaudo, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Felipe Melo, Aquilani, Pepe; Iaquinta, Amauri. Allenatore Del Neri. CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Nainggolan, Lazzari; Cossu; Acquafresca, Matri. Allenatore Bisoli Juventus (4-4-2): Storari;Rinaudo, Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Melo/Marchisio, Aquilani, Pepe; Amauri,Iaquinta .
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Il pilota della Ferrari vince il Gran Premio davanti alle Red Bull di Vettel e Webber. Ora è a undici punti dalla testa della classifica piloti. Massa decimo SINGAPORE, 26 settembre - Fernando Alonso trionfa a Singapore e 'avvicina' il Mondiale. Il pilota della Ferrari vince il Gran Premio davanti alle Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, e ora è a undici punti dalla testa della classifica piloti che vede sempre in testa Webber quando mancano quattro gare alla conclusione del campionato. Decimo posto per Massa. |
Giorgio Chiellini, dalla pagina di Facebook, dà la carica alla squadra in vista dell'impegno delicatissimo di stasera allo stadio Olimpico contro il Cagliari: "Tappa molto importante,c'è tanta voglia da parte di tutti di riscattare la sconfitta di giovedì e ripartire...buona giornata,a stasera!". La Juve deve ripartire appunto dalla sconfitta contro il Palermo di Delio Rossi e lo farà anche grazie al sostegno del pubblico di casa che, nonostante la sconfitta di giovedì, al termine della gara hanno chiamato i giocatori sotto la curva per far sentire il loro sostegno in questo momento difficile per la squadra. E Claudio Marchisio, sempre dal social network, ringrazia i tifosi: "Grazie per esserci sempre vicino". |
Negli alti e bassi di questo avvio di campionato, le problematiche sono state mese in preventivo, ma alcune situazioni negative si ripetono con assurda puntualità. Quattro punti in classifica sono pochi a prescindere, è il peggior inizio degli ultimi decenni. E alle sconfitte non ci si deve abituare, ci mancherebbe TORINO, 26 settembre - Juve, non lo devi fare più. Negli alti e bassi di questo avvio di campionato, le problematiche sono state mese in preventivo, ma alcune situazioni negative si ripetono con assurda puntualità. Risultato? Una sconfitta a Bari, un pari con la Samp facendosi rimontare, un successo pieno a Udine, una sconfitta frastornante in casa con il Palermo giusto giovedì sera. Lo stesso Luigi Del Neri, allenatore di pallone ma non nel pallone, si è infuriato: sempre gli stessi errori. Così, si riparte da zero, o comunque da quota periscopio. Juve, non lo devi fare più. O perlomeno bisogna imparare dalle disavventure. Il resto, è materia per lo staff tecnico e per la testa dei giocatori. La classifica non può essere soddisfacente: quattro punti sono davvero pochi, senza per forza guardare all’Inter...Quattro punti sono pochi a prescindere, è il peggior inizio degli ultimi decenni. E alle sconfitte non ci si deve abituare, ci mancherebbe. Altrimenti, che Juve sarebbe? E allora sotto con il Cagliari, sotto con un’altra squadra che non ha nulla da perdere. Il blasone bianconero va picconato con prestazioni convincenti, senza pretendere la perfezione del gioco. Magari basta vincere qualche gara 1-0, banale ma salutare. 1) L'INIZIO SBAGLIATO - L'inizio è fondamentale. Se parti col piede giusto, è tutta un’altra Juve. Lo ha ammesso anche Giorgio Chiellini, dopo il ko con il Palermo: «Abbiamo avuto un approccio sbagliato alla gara, è mancata quella feroce concentrazione che c’è stata a Udine». Questione di mentalità. Sì, la nuova Juve deve assimilare una mentalità vincente, quella che ha caratterizzato oltre cento anni di storia. Una grande squadra è sempre affamata, concede poco all’avversario, soprattutto non conosce il vocabolo "rilassamento". Sempre sul pezzo, sempre a pancia vuota. Ogni zona del campo va presidiata con cattiveria, con determinazione, con raziocinio. Sbagliare l’approccio, poi, può condizionare l’intero match. Basta un attimo, e ti sfugge Pinilla, ti sfugge Pozzi, ti sfugge Pincopallo. Ora, a costo di ripescare il famoso discorso di Al Pacino-Tony D’Amato in "Ogni maledetta domenica", il concetto è lampante: «Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce». 2) DIFESA TROPPO ALLEGRA - Facile dare addosso a una difesa che ha beccato un gol dal Bari, tre dalla Sampdoria, tre dal Palermo: totale 7 in 4 partite di campionato. Normale ricordare anche che la fase difensiva è affare di tutti, non solo dei quattro in linea. E se non li proteggi, i difensori, li esponi all’uno contro uno. E li metti nella condizione peggiore. Vero è che qualche tempo fa, nel miniritiro di Varese, lo stesso Del Neri aveva specificato: «Voglio una difesa integrata al resto della squadra, dove tutti partecipano. Ma voglio anche una difesa che sappia cavarsela da sola». Rimane impresso il rimbrotto di Bonucci a Motta, giovedì sera, con il centrale che imputa al compagno il fatto di non essere salito tenendo così in gioco Pinilla. Insomma, non proprio quisquilie. Ok, sbagli di un singolo, sbagli di squadra, sincronismi da perfezionare. Nulla di irrimediabile, nulla che possa portare a una bocciatura: sarebbe davvero prematuro dare questo tipo di giudizi trancianti, però è altrettanto vero che non si può continuare a sbandare, perché se finisci nel precipizio. |
Nella serata di oggi, ore 20.45, come posticipo domenicale del 5° turno di seria A, andrà in scena il match che vedrà opporsi la nuova Juventus di Gigi Del Neri contro la scommessa Cagliari di Bisoli ( 1 punto avanti alla Vecchia Signora ). Test importante, che offre notevoli spunti di cronaca: mister Del Neri deve verificare le reali condizioni di salute della Juve dopo il crollo tra le mura amiche contro il Palermo di giovedì, rischia di ritrovare un nuovo cannone nel suo arsenale ( torna dopo l’ infortunio Martinez ) e spera di poter recuperare tre punti alla super odiata Inter, così da poter arrivare allo scontro al vertice del Meazza di domenica prossima, in condizioni più che dignitose. A tutto questo va ad aggiungersi, un altro dato importante, da fermare subito: i gol subiti dalla Juve. Gli uomini di Del Neri hanno sicuramente bisogno dei 3 punti, ma per la squadra l’ imperativo dev’ essere necessariamente, anche quello di non subire gol: 9 gol subiti nelle tre partite casalinghe ufficiali disputate sinora. Un numero esorbitante, se si pensa al fatto che la coppia di centrali bianconeri, è pure la coppia titolare della nazionale italiana. |
Gigi Riva, ex campione, nonchè simbolo del più grande Cagliari della storia, ha presentato sulle colonne di Tuttosport la sfida di stasera che metterà di fronte i rossoblù e la Juventus: "Una gara non più impossibile come un tempo? Eh sì, non è più come una volta. Anche se ai miei tempi, quelli dello scudetto sull'isola, ci siamo tolti delle soddisfazioni - spiega Rombo di tuono -. Da qualche anno i bianconeri attraversano periodi complessi, ma credo stiano lavorando per il futuro. Certo, i tifosi vorrebbero che la Juve fosse sempre la Juve... Diciamo che è un bel dilemma. Contro i rossoblù sarà una partita delicata, delicatissima per mille motivi. I problemi della Juventus? La squadra di Del Neri è un cantiere. Magari il problema è proprio questo. Però i giocatori li hanno scelti con cognizione di causa e il lungo precampionato dovrebbe averli già rodati per bene. Insomma, mi sembrano in ritardo sulla tabella di marcia. Magari è un fatto psicologico, chissà. Devono vincere per forza, è il peso della maglia che portano. nella realtà, poi, la mole di gioco che sviluppano è tanta, e alla fine concretizzano poco. Come vedo il Cagliari? Bisoli sta lavorando molto bene, è uno determinato, che sa cosa vuole. E rende tutti partecipi e funzionali. Penso a Ragatzu come a Lazzari che subentra dalla panchina. Hanno forza e rapidità. Già l'anno scorso imponevano queste caratteristiche. E a Matri si aggiunge Acquafresca in cerca di riscatto. Un impegno particolarmente duro per Chiellini e Bonucci? Ma loro sono bravi. E quando una difesa soffre spesso è perché risulta mal protetta. Con le praterie davanti, soffrono tutti, soffrirebbe anche Beckenbauer. Non possono essere esposti all'uno contro uno. rappresentano il futuro anche della Nazionale, quei due non si possono mettere in discussione. La Juve un gol lo trovare in ogni momento, ma se vai sempre sotto poi diventa difficile sbrogliare la matassa". |
Inviato da: diletta.castelli
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Inviato da: dimariamonicaa
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Inviato da: aldo.giornoa64
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Inviato da: aldo.giornoa64
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