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Messaggi del 27/09/2010

NIENTE DI GRAVE PER AMAURI....

Post n°2695 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sospiro di sollievo per Amauri e per tutti i tifosi juventini. La risonanza magnetica effettuata in serata dal professor Faletti, presso la clinica Fornaca, sull'attaccante "non ha infatti evidenziato alcuna lesione significativa a livello legamentoso della caviglia destra. Il giocatore proseguirà le cure domani ed è ipotizzabile una rapida ripresa dell'attività agonistica, che sarà valutata dallo staff medico e dai preparatori nei prossimi giorni", fa sapere attraverso una nota la società bianconera.

 
 
 

Calciopoli, Penta a VS: "Ricostruito caso Paparesta"

Post n°2694 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

Fonte: Vecchiasignora.com
© foto di Francesco Maisano

La redazione di vecchiasignora.com ha contattato Nicola Penta :AD First Sport Consulting ed Esperto di Marketing e Comunicazione, consulente sportivo della difesa al processo denominato Calciopoli. Con il suo aiuto abbiamo cercato di far chiarezza su alcuni punti della vicenda Calciopoli su cui come leggerete ci sono novità legate al famoso caso "Paparesta"

Quante telefonate ha ascoltato e sbobinato?
Abbiamo ascoltato circa 40 mila telefonate.

Che percentuale dell'intero book di registrazioni acquisite dalla difesa Moggi è stato finora trattato?
Escluse quelle degli indagati già ascoltate dagli inquirenti, ne rimangono all'incirca altre 40 mila.

Lei fa un lavoro a valle o a monte? Ossia ascolta tutto, sbobina ciò che ritiene più utile, e trasmette le trascrizioni, oppure riceve del materiale selezionato e lavora su quello?
Una volta acquisiti i numeri telefonici che vengono segnalati agli avvocati, Prioreschi nel caso specifico, vengono da me comunicati al perito Ing.Porta, che fà parte del collegio difensivo, il quale dopo aver effettuato gli "incroci" con i telefoni degli indagati, mi restituisce le sole telefonate mirate, che vengono da me contestualizzate e segnalate agli avvocati. Non eseguiamo trascrizioni, ma effettuiamo una sorta di brogliaccio per ricostruire l'accaduto. In questi giorni abbiamo ricostruito la vicenda Paparesta, che è determinante in dibattimento, in quanto fù dichiarato dallo stesso, di essere stato fermato per oltre un mese, dopo aver diretto e danneggiato la Juventus in Reggina-Juventus 2-1 del 06-11-2004; ora dalle telefonate e dai riscontri documentali, siamo in grado di dimostrare che non solo non fù mai fermato neanche per un turno, ma fù subito messo in 1 fascia con Inter e Juventus, cosa che smonta completamente l'accusa dove, qualora veniva danneggiata la Juventus, si procedeva penalizzando l'arbitro economicamente, essendo lo stesso fermato per diversi turni, al contrario, se veniva favorita, aumentavano le uscite ed il relativo riscontro economico. Và ricordato che gli arbitri percepivano per ogni gara diretta in serie A 5 mila euro, in B 2500.. L'arbitro Racalbuto,indagato a Napoli, dopo la direzione di Roma-Juventus 1-2 fù fermato per 9 turni..

Trova corretto che l'imputato di un processo sia costretto ad acquistare le prove che potrebbero scagionarlo? Perchè non sono state messe a sua diposizione gratuitamente?
Lo trovo scorretto, primo perchè la difesa viene penalizzata sin dall'inizio, quando vengono utilizzati i brogliacci che vengono sbattuti in prima pagina come elementi probanti, secondo perchè la difesa è costretta ad acquistare i cd contenenti le intercettazioni e quindi inconsapevole fino a quel momento della veridicità o meno dei brogliacci.

Ci spiega meglio cosa sono i brogliacci?
I brogliacci sono i riassunti delle intercettazioni svolte dalla polizia giudiziaria (che vengono inseriti nelle informative redatte dagli stessi poi consegnate alla Procura), ma che non hanno valore dibattimentale, dove viene nominato un perito dal collegio giudicante che provvede a trascrivere integralmente le telefonate.

Si è discusso molto sull'ormai famoso "metti Collina" nella telefonata tra Bergamo e Collina, su possibili "taroccamenti" della telefonata e racconti diversi. Può fare chiarezza? Quella frase è stata pronunciata da Bergamo o da Facchetti.
Per noi non fà differenza sul chi dice "metti dentro" o "togli quello", avendo contestualizzato la telefonata con quelle precedenti il riferimento è Collina, secondo il mio parere lo dicono all'unisono, ma poco importa..

Vista l'abilità nel catalogare, selezionare, sbobinare, riascoltare registrazioni di telefonate mi viene un sospetto: ha per caso mai ricevuto proposte di lavoro da parte di un certo Marco Tronchetti Provera fra la fine del 2005 e l'inzio del 2006?
Di lavoro faccio il consulente sportivo, quando venimmo in possesso dei cd, la decisione del collegio difensivo( composto dagli avvocati Prioreschi, Rodella di Roma e l'avv. Trofino di Napoli) fù di affidare a me il compito degli ascolti e di contestualizzare il tutto oltre a trovare i vari riscontri oggettivi, perchè comunque conoscitore del mondo del calcio, ma anche per evitare le eventuali fughe di notizie essendone l'unico in possesso e quindi con l'inevitabile responsabilità. Non ho mai ricevuto proposte di nessun genere e non conosco le persone in questione.

Non si è finora ravvisata, per quanto riguarda le nuove intercettazioni, da parte dei media, quell'enfasi che invece ci fu nel 2006 e che contribuì a far crescere l'indignazione e il giustizialismo, a volte spiccio, nella pubblica opinione. Ritiene che ciò possa influire negativamente sulle vicende di Napoli prima e di una eventuale riapertura di un processo sportivo poi?
Vede, nei processi mediatici dove l'accusa è indiziaria, quindi mancante di prove, fà leva sui media per rafforzare l'impianto accusatorio..un esempio importante è il finto sequestro dell'arbitro Paparesta..Tutti i giornali e le Tv, presentarono il fatto come certo ed avvenuto, prendendo spunto dai brogliacci relativi alle intercettazioni di Moggi, dove quest'ultimo sosteneva con il suo interlocutore di aver chiuso nello spogliatoio l'arbitro barese. Nella informativa si dava per accertato il fatto a tal punto che la Procura di Reggio Calabria aprì un fascicolo nei confronti di Moggi e Giraudo per sequestro di persona. Dopo aver svolto le indagini sul caso venne il tutto archiviato perchè il "fatto non sussiste"..nessuno dico nessuno dei media ha mai riportato la notizia, ma un fatto è certo, che chiunque affermerà pubblicamente la cosa verrà denunciato immediatamente.

Il 20 agosto una trasmissione sportiva (su Antenna 3) diede notizia di un incontro casuale avuto da lei e Luciano Moggi con Andrea Agnelli in cui ovviamente si è parlato anche del processo, la notizia per quanto importante non è stata riportata dai media, bufala o verità?
Non c'è MAI stato nessun incontro, il sig.Moggi ha ancora 7 mesi di squalifica, e quindi pur consapevole dell'ingiustizia compiuta ai suoi danni non intende crearne ad altri.

Quanto si sente fiducioso per il processo e come giudica il nuovo atteggiamento della Juventus?
Ricevo centinaia di mail tutti i giorni, dai tifosi che mi incoraggiano ad andare avanti nella ricerca di nuove prove, ma anche per dimostrare l'ingiustizia ricevuta e sconfessare chi ci ha distrutto..da non dimenticare che per 4/5 anni ci sono state delle società di calcio con aventi in partecipazione altre società che poi sono state denunciate e condannate, le quali effettuavano spionaggio industriale, che attraverso pedinamenti ed intercettazioni hanno di fatto carpito segreti e compiuto veri atti criminali nei confronti di tesserati che ora chiederanno il conto..
Il mio accanimento, dovuto in gran parte al mio essere tifoso juventino( anche se da 4 anni ho perso la passione) mi ha portato a lavorare giorno e notte per riuscire a dimostrare che la vecchia dirigenza ha agito nel rispetto delle regole, che tutto questo è nato perchè c'è stata gente che ha insinuato il dubbio, perdenti che per giustificare le loro sconfitte hanno subdolamente ramificato il sospetto nell'opinione pubblica, con la complicità della maggioranza dei media, con tifosi giornalisti e commentatori faziosi...non sò se il nostro lavoro sarà determinante per la restituzione degli scudetti, ma qualcosa di molto importante succederà, ne sono certo, da quando sono venute fuori le prime intercettazioni il processo di Napoli è cambiato radicalmente..da 1 a 10, 7 per il momento..
Penso che la proprietà della Juventus sia stata presa in giro, ed in buona fede abbia agito nel rispetto della legge, ora che si è accertato che non era così come le era stato raccontato chiederà i danni della ingiustizia ricevuta, e si farà sentire nelle sedi opportune..

 
 
 

Federico Ferri: "Krasic trascinatore, Aquilani diventerą fondamentale per questa Juve"

Post n°2693 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il mattino dopo il rotondo successo sul Cagliari continuano le discussioni sulla Juventus di Delneri: Dottor Jekyll come ad Udine e ieri o Mister Hyde vista nelle versioni Bari e Palermo? Sembra ancora presto per giudizi definitivi ma su Milos Krasic già si esprime Federico Ferri, giornalista Sky molto vicino agli ambienti juventini. "Paragonarlo a Nedved è ancora azzardato e prematuro - spiega Ferri intervenuto a Sky Sport 24 - però come il ceco lui da spinta e corsa, ha un impatto su compagni e pubblico simili a quelli che Pavel riusciva a trasmettere. Sa esaltare, di certo quello di ieri è stato un grandissimo exploit, servirà la controprova". Sul rendimento del serbo Ferri ha le idee chiare: "Nel Cska Mosca era in grado di fornire prestazioni eccezionali alternandone altre negative, il problema è proprio quando non è in giornata che diventa quasi un fantasma. Di certo sono più le ottime prestazioni che i passaggi a vuoto. Di sicuro possiamo dire che Krasic è il giocatore perfetto per il modulo di Delneri, spesso in passato dobbiamo ricordare che sono stati presi diversi giocatori poi difficilmente compatibili con le idee degli allenatori". Oltre a Krasic secondo il giornalista Sky un altro nuovo arrivato può far fare il salto di qualità alla Juventus: "Per far rendere alla grande gli esterni come ieri serve secondo me Aquilani, nel centrocampo bianconero ha caratteristiche uniche che mancavano dall'addio di Cristiano Zanetti. Non è un regista classico però a differenza per esempio di Marchisio da la palla velocemente. A differenza di giovedì ieri l'ho visto molto bene e in crescita, certo la sua fragilità fisica è una spada di Damocle costante sulla testa di Delneri". Punto focalizzato poi sulla fase difensiva, ancora balbettante anche ieri sera: "Credo che sia normale che una squadra decisamente offensiva come questa Juve abbia delle leggerezze difensive, lo stesso Krasic ieri mattatore fatica nei raddoppi in copertura. Credo che la soluzione scelta ieri, ovvero Rinaudo e Grygera sulle fasce, sarà spesso riproposta dato che danno più sostanza dietro sdoganando le ali a compiti di spinta e basta. Il nocciolo del problema lo vedo ancora al centro, ora come ora la Juve per vincere deve fare quattro gol a partita". Sguardo infine sulle prossime sfide: "Vincere ieri sera era quasi un obbligo, fallire l'appuntamento col successo avrebbe voluto dire addio al treno delle prime. Ora è dura dare un primo giudizio sulla squadra in generale, il rendimento è troppo variabile. Credo che uscire imbattuti da San Siro potrebbe essere uno snodo importante per la stagione bianconera, è anche dura onestamente che l'Inter fallisca due gare di fila. C'è anche da ricordare che i bianconeri giocheranno giovedì a Manchester contro il City rientrando solo nella notte e avendo due giorni scarsi per preparare la gara, non proprio le condizioni ideali per affrontare una gara talmente importante come quella coi nerazzurri".

 
 
 

Calcio GP - Angelini: "Juve contro l'onesto Moratti"

Post n°2692 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

Che l’aria di casa Agnelli stia cambiando? Studiamo qualche indizio insieme e tentiamo di dare una interpretazione logica e quantomeno verosimile.

Dallo scoppio di calciopoli in avanti non si era mai sentita da parte bianconera una polemica con Moratti, nonostante il petroliere milanese ce l'aveva messa tutta per far saltare la mosca al naso a quelli di Torino, come nel giorno del centenario e altre infinite volte, in cui da Via Durini non si perdeva occasione per ribadire il concetto della unicità dell'onestà nerazzurra. Risposte da Torino? Non pervenute.

Gli ordini erano evidentemente chiari per dirigenti e giocatori.

Cosa è cambiato ora, visto che talvolta risponde seccato anche John (miracolo!?!)? Non sembra credibile che il nuovo presidente Andrea Agnelli decida da solo la linea.

Cosa è cambiato allora? L' interpretazione più logica è che sia terminata la faida in famiglia che, sostengono in molti, ha quantomeno agevolato calciopoli e ha fatto in modo che la proprietà della Juventus non difendesse se stessa, la sua storia ed i suoi manager, da quelle stesse accuse che stanno crollando nel processo di Napoli di fronte ad un dibattimento vero, prove concrete e testimoni che giurano in un tribunale della Repubblica.

John è entrato in possesso della eredità dell' Avvocato e la sua leadership non è più minacciata, in famiglia si è trovata una via di uscita alle liti e oggi si può rispondere all' esterno.

Eccola, la mia interpretazione. Sbaglierò, ma pare passato un secolo da quando si faceva di tutto di non urtare la suscettibilità dell’ uomo più onesto e vincente del pallone, da quando allo scoppio di calciopoli John disse che i proprietari erano " vicini ai giocatori ed ai tifosi". E i dirigenti accusati? Qualcuno ha chiesto loro se avessero o meno combinato qualcosa di illecito?

Oggi tutto è cambiato: pur senza proclami e non provocando mai per primi, in perfetto stile Juve, ora si risponde in modo deciso.

Un altro segnale di ritrovata combattività: il rapporto con la Gazzetta dello Sport, quella che anticipava di un mese le sentenze indovinandole in pieno, quella degli editoriali colpevolisti all’epoca di “moggiopoli” e garantisti ora che sono state ritrovate dalla difesa di Moggi le intercettazioni tra i designatori e i dirigenti dell’Inter e di altre squadre. Ebbene, fino a pochi anni fa la Juventus vi stringeva accordi commerciali, oggi, a quanto risulta, le nega la pubblicazione della guida ufficiale bianconera.

Chi di noi avrebbe mai potuto immaginare che dopo un immobilismo durato anni su calciopoli, la Juventus decidesse di far sbobinare e periziare a sue spese un centinaio di intercettazioni, così da semplificare il lavoro della FIGC sulla revoca dello scudetto 2006 all'Inter? Prima si diceva di guardare avanti, oggi non più: guardiamo avanti ma il passato non si dimentica anzi forse si riscrive. Conclusione? Facile, solo la pace tra i due rami della famiglia ha potuto permettere un cambiamento così repentino negli atteggiamenti e nei fatti. 17 milioni di juventini lo attendevano con ansia Bienvenue!

 
 
 

CHIELLINI: "Dateci tempo, arriveranno anche gli 1-0. Vogliamo la Champions

Post n°2691 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Castellani / De Luca

La parola alla difesa. Il dottor Giorgio Chiellini è convinto che il fortino bianconero tornerà ad essere inespugnabile: "Ancora dobbiamo trovare un equilibrio tra le due fasi, ci vuole un pò di tempo. Tutte le squadre del mister hanno avuto bisogno un pò di tempo all'inizio, piano piano ci riusciremo anche noi. Con Bonucci l'intesa va bene e continuerà meglio. Spero di riuscire presto a vincere una gara per 1-0, un risultato perfetto per noi difensori. Giocare sulla fascia? A me non piace perché penso di giocare meglio in mezzo, però non mi rifiuterei se me lo chiedesse il mister", ha spiegato il difensore toscano, ospite negli studi di Sky Sport 24.
Giorgio è tornato sulla vittoria sfida contro il Cagliari: "Ieri è andata bene, naturalmente eravamo più contenti di giovedì. Abbiamo avuto un approccio diverso, abbiamo disputato un'ottima gara e abbiamo meritato. Abbiamo messo in campo un piglio e una cattiveria agonistica in più che ci era mancata giovedì in occasione della gara con il Palermo".
Il centrale juventino ha fatto quindi il punto sul campionato e ha fissato l'obiettivo minimo stagionale: "C'è molto equilibrio; l'anno dopo il Mondiale in tanti pagano dazio, ma piano piano però i valori verranno fuori. Il nostro obiettivo è arrivare in Champions League perché è troppo importante per noi e per la società. Lo scudetto? Non dipende da noi, perché se Milan e Inter giocano alla loro altezza se la giocano tra loro. Se però dovessero perdere qualche battuta noi cercheremo di essere pronti ad approfittarne".
Nel caso fossero Milan ed Inter a giocarsi lo scudetto, Chiellini farebbe il tifo per il suo concittadino Allegri: "Speriamo che lo scudetto vada a un livornese. Se non devo essere io, allora che lo vinca l'Acciuga (il soprannome di Allegri NdR), livornese come me. Lo conosco da tanti anni, è una gran brava persona".
Il roccioso difensore juventino ha parlato anche del neo presidente Andrea Agnelli: "La differenza con l'anno scorso? E' Agnelli. La presenza del presidente si sente, prima di lui John era abbastanza presente, ma Andrea è anche lui molto presente e il mito dell'Avvocato rimane sempre. Ai tifosi juventini penso scatti qualcosa sempre e si è visto nell'affetto di giovedì dopo la sconfitta pesante casalinga. È stata una piacevole sorpresa dovuta anche dalla presenza di Andrea come presidente".
Chiello ha ribadito di voler restare in bianconero: "Torino sto benissimo, avevo vent'anni quando sono arrivato, mi sento legatissimo alla società e ai tifosi - prosegue Giorgio -. Qui sono cresciuto come uomo e come calciatore. Sono maturato tanto, sono diventato uomo, devo tanto all'ambiente. City? Tante parole ma né col loro né col Real c'è mai stato qualcosa di tangibile. E comunque dovreste chiederlo a Marotta. Io futuro capitano? E' il mio sesto anno qui, per la fascia c'è tempo perché spero che sia Gigi (Buffon) che Ale (Del Piero), ma ne sarei onorato". 
Il centrale toscano si è quindi soffermato sulle imminenti sfide contro City ed Inter: "Contro il City sarà una sfida affascinante. Per noi l'Europa League è importante, sarà un grande banco di prova. E poi domenica c'è la sfida delle sfide".
In chiusura, Chiellini manda gli auguri a Francesco Totti, che oggi compie 34 anni: "Tanti auguri Pupone, annamo a vince', magari in Nazionale".

 
 
 

LA STORIA DICE JUVE...

Post n°2690 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

E' una delle stagioni più controverse degli ultimi anni. Da molto tempo non si vedeva una classifica così corta, con ogni squadra, anche la meno favorita, a lottare per la vittoria con qualsiasi cosiddetta big. Queste cinque giornate ci hanno regalato sorprese, come la perla del Cesena al Manuzzi contro il Milan, la vittoria contestatissima del Brescia contro la Roma. La Lazio capolista, dopo un'ultima stagione passata nel lato destro della classifica a lottare per non retrocedere. Il Cagliari di Bisoli, ultima squadra delle serie A a perdere l'imbattibilità in campionato, con la difesa che, prima di ieri sera, aveva subito un solo gol, tra l'altro ininfluente, in quattro giornate. Ma la squadra più strana della stagione é di certo la Juventus, capace di alternare grandi prestazioni, come la vittoria di Udine e il successo interno contro il Cagliari, a sconfitte scottanti, come insegnano Bari e Palermo. La squadra di Delneri ha, inoltre, due primati opposti. Miglior attacco del campionato con 12 reti all'attivo e peggiore difesa, insieme a Roma e Udinese, con 9 gol incassati. E allora, secondo un'inchiesta condotta da Sport Mediaset, per trovare una stagione ''simile'' a quella attuale si deve tornare 40 anni indietro. Ed il paragone con la storia passata del campionato sorride alla Juventus. Infatti l'ultima stagione in cui, dopo 5 giornate, non c'erano squadre imbattute, 1971-72, il titolo andò proprio si bianconeri. E anche la stagione successiva, 1972-1973, ha un filo conduttore con quella attuale. Infatti in quell'anno, per l'ultima volta, Inter e Lazio si trovarono in testa da sole. Ed anche in quell'anno la Vecchia Signora vinse il titolo, sotto la guida di Cestmir Vycpalek. Quelli furono gli scudetti numero 14 e 15 della storia bianconera e portarono la firma di Giampiero Boniperti che, divenuto presidente della Juve il 13 luglio 1971, vinse lo scudetto al primo tentativo, per poi replicare, appunto, l'anno successivo. Anche quest'anno il club di Corso Galileo Ferraris ha cambiato presidenza, con ''l'incoronazione '' di Andrea Agnelli. Le coincidenze sono tante e, anche se non significano niente, lasciano liberi i tifosi per sperare e sognare.

 
 
 

Pierpaolo Marino rivela: "Grosso a gennaio al Milan"

Post n°2689 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Pagato per essere fuori rosa, l'avventura alla Juventus di Fabio Grosso (33) potrebe finire a gennaio. Ne è convinto l'ex dg del Napoli Pierpaolo Marino, che a Controcampo ha così affermato: "Grosso andrà al Milan. E' saltato in estate lo scambio con Kaladze, ma troveranno un altro giocatore per definire il tutto". Resta da identificare solamente l'altro giocatore che potrebbe rientrare nello scambio. Antonini (28), desiderato da Marotta e Del Neri, non sarà sicuramente coinvolto, data la massima stima che ha di lui tutto l'ambiente rossonero; possibile invece che lo sia Jankulovski, accomunato con il difensore bianconero non solo dal ruolo e dall'età, ma anche dalla stessa situazione in casa Milan. Scambio alla pari sembrerebbe, e chissà a chi riuscirà il "colpaccio".

 
 
 

Juve a lavoro in vista di City e Inter. Ancora a parte De Ceglie e Traorč

Post n°2688 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Dopo la bella vittoria casalinga contro il Cagliari, la Juventus si è ritrovata stamane a Vinovo per iniziare a preparare i due delicatissimi impegni in programma questa settimana: giovedì la sfida di Europa League in casa del Manchester City e domenica sera l'attesissimo derby d'Italia contro l’Inter al Meazza.
I bianconeri scesi in campo ieri contro la formazione sarda hanno svolto la solita seduta defaticante tra campo e palestra. Normale attività per gli altri. De Ceglie e Traore hanno proseguito il loro programma personalizzato.
Amauri, invece, dopo essere uscito anzitempo nella sfida di ieri sera a causa di una distorsione alla caviglia destra, l’attaccante verrà sottoposto ad accertamenti più approfonditi nel tardo pomeriggio.

 
 
 

Aquilani cresce, la difesa chiamata a una settimana di straordinari

Post n°2687 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Non è al massimo della condizione, ma la prestazione fornita ieri da Alberto Aquilani contro il Cagliari ha fatto ben sperare in ottica futura. Si vede che al centrocampista ancora mancano determinati automatismi per entrare nel pieno degli schemi di Delneri, ma già alcune giocate di prima e alcuni lanci sono stati da talento vero. Al momento Aquilani è il terzo nella rotazione dei centrali, dietro a Marchisio e Melo, ma ciò non vieta di pensare che proprio domenica sera contro gli acerrimi rivali dell'Inter sia proprio l'ex Liverpool ad affiancare Marchisio in mediana, giusto per far tirare un po' il fiato a Melo chiamato in queste settimane agli straordinari. Straordinari che toccheranno invece alla difesa, ancora protagonista ieri sera di preoccupanti passaggi a vuoto. Se in occasione della prima rete di Matri la colpa è tutta di capitan Chiellini, che si è letteralmente scordato di marcare la punta avversaria, in occasione del secondo gol di Matri - stupendamente imbeccato da Lazzari - si può parlare di concorso di colpa tra Rinaudo e Legrottaglie. Morale, due tiri in porta per il Cagliari e due gol subiti. E se si pensa che i prossimi avversari, con tutto il rispetto per Matri, si chiamano Tevez ed Eto'o, è lampante che chiunque scenda in campo con la maglia da titolare dovrà fare di tutto per tradurre sul rettangolo verde i dettami difensivi di Delneri. A iniziare dalle punte. Perché se Nene' sbaglia un gol a 2 metri da Storari, non è detto che succeda la stessa cosa nelle due temibilissime trasferte che aspettano la Juventus in settimana.

 
 
 

Musmarra: “Milito giocherą contro la Juventus”

Post n°2686 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Nel Tg sportivo delle 14, Alfio Musmarra, giornalista di Telelombardia, collegato da Appiano Gentile, ha fatto il punto sugli infortunati in casa Inter: “Per quel che riguarda le condizioni di Milito, lo staff medico nerazzurro è tranquillo, poteva già giocare mercoledì col Werder Brema, ma si preferisce tenerlo buono per la Juve domenica. Invece su Pandev bisogna vedere domani come procede il suo problema con le dovute terapie, il colpo alla caviglia è assai doloroso, e rischia di non farcela per domani”.

 
 
 

AMAURI: distorsione alla caviglia, rischia 3 settimane di stop

Post n°2685 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

L'italo-brasiliano salterà diverse sfide in campionato e in Europa League, a partire dalla sfide contro Man City ed Inter
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La sfortuna perseguita Amauri Carvalho de Oliveira(30). Al minuto 92 di uno Juventus-Cagliari 4-2 che ormai attendeva soltanto il fischio finale, l'attaccante italobrasiliano si è procurato una brutta distorsione alla caviglia destra che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno 3 settimane, stando alle prime impressioni. Oggi comunque se ne saprà di più, ma certamente Amauri salterà la sfida di giovedì sera in Europa League contro il Manchester City di Mancini(per Delneri dunque coppia obbligata Del Piero-Iaquinta in attacco) e il big match di campionato in programma domenica sera contro l'Inter. Per il brasiliano naturalizzato italiano avvio di stagione tutto in salita. Infatti Amauri era rientrato da poco in gruppo a causa di un altro infortunio patito ad inizio stagione e quella di ieri era la prima gara di campionato dal primo minuto. La dinamica dell'infortunio contro il Cagliari ha fatto subito capire che le cose erano abbastanza gravi, a partire dall'espressione del volto di Alex Del Piero che ha assistito il centravanti nel momento dell'infortunio. Il giocatore ha poggiato male a terra il piede che è girato in maniera innaturale, con conseguente smorfia di dolore e ingresso della barella che ha portato l'ariete bianconero fuori dal terreno di gioco. Per Delneri, dunque, il parco attaccanti si ridude a Iaquinta, Del Piero e Quagliarella (utilizzabile solo in campionato), chiamati ad un sacrificio maggiore, a meno che non decida di utilizzare "El Malaka" Jorge Martinez, rientrato da un infortunio, come punta, suo ruolo naturale

 
 
 

VIETATO SBAGLIARE!

Post n°2684 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Mentre siamo ancora qui a lucidarci gli occhi con la bella prestazione della Juventus e la magnifica dimostrazione di "tutto" del Cobra Serbo, ci rendiamo conto che questa squadra ha superato abbastanza bene l'esame di "riparazione" dopo la scoppola presa con il Palermo; dietro l'angolo, ora, c'è il Manchester City, vera fornace di talenti (anche se ancora non espressi nell'insieme) e dietro la porta l'Inter.
Servirà la migliore Juventus per affrontare questi esami di "maturità"; l'anno scorso, il problema che più di una volta era stato rinfacciato alla squadra era la mancanza totale di gioco, di corsa, di rabbia agonistica. Quest'anno sembra essere stato superato, e i frutti si vedono, anche quando si fatica a trovare il bandolo della matassa. Almeno si corre, almeno si costruisce, almeno si lotta e, come dicevamo allora, quando i ragazzi escono dal campo con l'erba tra i denti a noi, a prescindere dal risultato, tanto basta. Certo, c'è ancora tantissimo da mettere a posto, ma una squadra capace di viaggiare a una media gol come questa deve "solo" mettere in ordine la retroguardia, soprattutto visto il dato di fatto che non solo gli attaccanti fungono da "bocche da fuoco", anzi. In questa squadra segnano tutti, e questo (va detto) grazie all'impianto di gioco di mister Del Neri, che porta alla conclusione ora i centrocampisti ora i difensori, utilizzando gli attaccanti come "boe" intorno ai quali far ruotare gli avversari per disorientarli. Ottima tattica, ottimi risultati in quanto quantità e qualità. Non più solo gol nati da calci piazzati, ma vere e proprie manovre in cui le ali aprono il gioco e i centrali verticalizzano nei corridoi che inevitabilmente si vengono a creare, uomini piazzati sulla trequarti pronti all'affondo, torri che salgono dalle retrovie e recuperano la posizione con efficacia.
Si sbaglia ancora nelle diagonali, e il problema più concreto sembra essere questo; a prescindere dalle doti individuali, guardando come la squadra si muove dal centrocampo in avanti, si ha l'impressione che forse possa essere sufficiente metabolizzare i movimenti da parte dei terzini, perché quando un Chiellini resta immobile sull'inserimento di un Matri vuol dire che quel pallone non doveva passare, nelle intenzioni dell'impostazione di gioco. L'errore è stato a monte, e non a valle; certo, al buon Giorgione si può "rimproverare" la mancanza di reattività in quel frangente, ma rivedendo con attenzione quell'azione in particolare si nota come non si aspettasse quella situazione, che è probabile si sia creata per la lentezza della chiusura da parte di Rinaudo.
Il Manchester City non perdona; l'Inter nemmeno. Aspettando Traoré (e sperando che sia anche lui un piccolo fenomeno in crescita), Del Neri dovrà scegliere quale "cerotto" posizionare sull'out di destra, dato che Grygera sembra essersi impadronito di quello di sinistra. Servirà il miglior Motta o un migliore Rinaudo, perché in questi due appuntamenti sarà vietato sbagliare.
In chiusura, pensando all'Inter, un piccolo suggerimento al mister e al Cobra Serbo: nelle discese, puntare Chivu, apparso con scarsa luvidità, spesso in ritardo, e abbastanza nervoso nella partita contro la Roma.

 
 
 

CHIELLINI: "La Juve c'č! Ora con City e Inter massima concentrazione"

Post n°2683 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Giorgio Chiellini si prepara ad affrontare una settimana già cruciale per la stagione della Juventus. Il difensore bianconero, tramite il proprio sito internet, fa un passo indietro ed esprime la soddisfazione per la vittoria contro il Cagliari di ieri sera, con un pizzico di rammarico per i 2 gol subiti. L'impegno non manca, anche se c'è ancora molto da lavorare per la fase difensiva. Però con concentrazione e cattiveria si ottengono i risultati: “Questa vittoria contro il Cagliari, tra l’altro miglior difesa del campionato fino a questa giornata, dimostra che la Juve c’è! Ovvio che ci sia ancora molto da lavorare per crescere ma mettendo attenzione e cattiveria come stavolta alla fine si vince… Ora abbiamo due partite cruciali, prima il Manchester City in Europa League poi l’Inter in campionato, partite in cui servirà la massima concentrazione”.

 
 
 

Juventus: si scrive Krasic si legge Nedved

Post n°2682 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Quando l'ho visto la prima volta in azione, nel suo Cska di Mosca, lì, in mezzo al freddo siberiano, rimasi impressionato. Le sue folate sulla fascia mi fecero tornare alla mente quelle ali che non si vedono più da un pò, quasi estinte: quelle brave a saltare secco l'uomo fino a calpestare l'orizzontale di gesso a fondocampo, quelle abili a crossare per le punte posizionate nel cuore dell'area di rigore.
Milos Krasic, il serbo venuto dal nord, fa con la naturalezza del campione navigato quello che tutti gli allenatori chiedono ai propri esterni di centrocampo. Una perla venuta dai Balcani.
Quando l'ho rivisto per la prima volta in Italia, in quel di Villar Perosa, rimasi quasi scioccato quando mi dissero che, per presentarsi davanti ai tifosi in tempo, s'era pagato di tasca propria un volo privato per Torino. Ripeto: un volo privato. Coi suoi soldi.
Poi, l'ho ammirato in campo. A Bari, alla prima stagionale, dopo due allenamenti nelle gambe coi nuovi compagni. E a Torino, allo Stadio Olimpico: le sgroppate contro la Samp, le illuminazioni sfolgoranti del Friuli, le genialate contro il Cagliari. Che gran giocatore, il biondo Krasic. Uno che era già juventinovero prima ancora di essere acquistato da Marotta, tanta era la sua voglia di vestire il bianconero, in tempi difficili come questi.
Ieri sera, contro la squadra di Bisoli, il serbo ha fatto vedere a tutti di valere ogni centesimo di queii 15 milioni di euro del suo cartellino. Stasera, il buon Milos, ha fatto tornare alla mente a tutti gli appassionati del bel calcio il luccichio sfolgorante della zazzera di un certo Pavel Nedved, l'ambrato dei suoi capelli, e il riflesso di un Pallone d'Oro. Gli auguriamo di imitarlo in tutto e per tutto. Nel frattempo, alziamoci in piedi e togliamoci il cappello. Chapeau.

 
 
 

Aquilani: "Bene, ma niente corsa sull'Inter"

Post n°2681 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Finalmente una partita dall'inizio: Alberto Aquilani pian piano sta guadagnandosi un posto al sole. Una partita diligente la sua, giocate semplici abbinate a lampi di classe, ma ancora poco peso in mediana. Sicuramente si è però visto quel centrocampista che può regalare un po' di fosforo e dare geometrie all'azione bianconera. A fine partita il centrocampista romano si è presentato davanti alle telecamere per esprimere la propria opinione: "Dopo un anno sfortunato al Liverpool per me importante era fare minuti e per la squadra la vittoria: doppio obiettivo centrato. Noi possiamo centrare l’aggancio all’Inter domenica: ma non è corsa sui nerazzurri, è corsa alla ricerca dell’equilibrio. Ora è troppo Juve sì o troppo Juve no. I minuti e le gare servono a me per ritrovare condizione fisica e mentale, la nazionale può essere la conseguenza del campo. Dove possa arrivare la Juve non lo so: io penso alla gara contro Mancini e i suoi, una gara difficile dove io non potrò giocare. Non si deve fare la corsa sull’Inter che ha qualcosa in più."

 
 
 

Juve, abbandonata la legge del 3

Post n°2680 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Risultato fondamentale il 4 a 2 contro il Cagliari. La Juventus infatti non vinceva una partita di campionato in casa dal 25 aprile: 3-0 sul Bari (doppietta di Iaquinta e rigore di Del Piero). D'allorai bianconeri avevano collezionato a Torino appena un punto su nove, subendo ben nove reti: 2-3 col Parma nello scorso torneo, 3- 3 con la Samp e 1-3 col Palermo quest’anno. Abbandonata finalmente la legge del 3, anche se i gol subiti restano un problema da risolvere.

 
 
 

Su Marchisio gli occhi del Manchester Utd

Post n°2679 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Il suo rinnovo con la Juventus tarda ad arrivare e così Claudio Marchisio (24) continua a tenere banco come argomento di discussione riguardante il mercato. A tal proposito, pare che il centrocampista bianconero sia tenuto sotto stretta osservazione da alcuni componenti dello staff del Manchester Utd: come si legge sulla testata anglosassone CaughtOffside.com, infatti, pare che il 24enne centrocampista della nazionale abbia attratto le attenzioni dei Red Devils. La compagine guidata da Alex Ferguson rimane attenta all'evoluzione della situazione riguardante il giocatore prodotto del vivaio bianconero ed è pronta a sferrare un'offensiva nel prossimo mercato estivo.

 
 
 

Contro la Juve, il City avrą un Boateng in pił

Post n°2678 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giovedì per la Juventus sarà nuovamente ora di ritornare in campo e l'impegno per i bianconeri sarà di quelli tosti: la Vecchia signora, infatti, per il secondo turno di Europa League andrà a far visita ad un Manchester City carico a mille per la vittoria ottenuta sabato in campionato contro il Chelsea. Il tecnico dei citizens Roberto Mancini, oltre che per l'ottima prova della sua squadra, ha un altro motivo per il quale sorridere: nel finale del match contro i blues, ha fatto il suo esordio in maglia biancoceleste il difensore tedesco Jerome Boateng. Uno dei principali acquisti del presidente del City Mansour, pagato circa 13 milioni qualche mese fa all'Amburgo, il tedesco ha recuperato dall'infortunio al ginocchio ed è tornato a disposizione del tecnico jesino il quale non esclude di schierarlo dal primo minuto giovedì. "Forse Boateng potrebbe partire dall'inizio contro la Juventus" ha dichiarato l'ex allenatore dell'Inter ai tabloid inglesi anche se Mancini ha proseguito sostenendo di voler visionare il giocatore di origine ghanese ancora per qualche giorno per valutare meglio se buttarlo nella mischia già giovedì oppure se inserirlo nella prossima partita di campionato che vedrà impegnato il City contro il Newcastle.

 
 
 

AG.VERTONGHEN: "Le voci su Jan? Potete scrivere quello che volete"

Post n°2677 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico de Luca

E' relativamente recente la ridda di voci riguardante il difensore dell'Ajax Jan Vertonghen (23): il giovane giocatore belga dell'Ajax è stato accostato solo pochi giorni fa a svariati club europei fra i quali figura anche la Juventus, oltre ad Arsenal e Barcellona. A provare a placare definitivamente queste voci riguardo il suo assistito, arrivano le perentorie dichiarazioni del procuratore di Vertonghen che alla testata internet Zita.be dichiara: "Le voci riguardanti Jan? Voi giornalisti potete scrivere quello che volete..."

 
 
 

MANCINI: "Tevez č il nostro Maradona"

Post n°2676 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

25 gol nelle ultime 29 partite giocate l'ultimo dei quali, dal peso specifico incalcolabile, utile a stendere il Chelsea di Ancelotti reduce da 5 vittorie in altrettante gare di campionato: è questo il recente ruolino di marcia di Carlos Tevez, punta di diamante del Manchester City prossimo avversario della Juventus in Europa League. Ad osannare le prestazioni dell'attaccante argentino concorrono le parole, oltre che della stampa, del suo tecnico Roberto Mancini che, interrogato dai tabloid inglesi sullo stato di forma del piccolo 'puntero' sudamericano risponde così: "C’è un solo agget­tivo per definire Tevez: fanta­stico. Può diventare il nostro Maradona. Con lui possiamo veramente battere chiunque come appunto successo sabato contro la capolista Chel­sea". La Juve è avvisata...

 
 
 

Criscitiello: "I 10 gioielli del futuro: questo č un mercato a parte! Scommettiamo che...".

Post n°2675 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

La fotografia della domenica è il volto sorridente di Mauro Zarate. Accende la Capitale biancoceleste, che torna così a sognare nell'anno di maggior disaffezione tra tifosi e società. Le braccia allargate di Ibra sono la dimostrazione che chi lavora bene sul mercato, prima o poi, può passare dalla cassa. Tra lo svedese e Borriello c'è una differenza paragonabile a quella tra una Maserati ed una Bmw. Il Cesena sta tornando ai livelli che avevamo ipotizzato a fine mercato, il Parma è partito male ma risorgerà. Siccome di campionato ne parlano già tutti, vogliamo distinguerci e tornare a parlare sempre del nostro argomento preferito: il mercato. Non pensate che Presidenti e Direttori Sportivi stiano alla finestra durante l'autunno. Qualche anticipazione ve la daremo, qualche consiglio ci permettiamo di darlo, anche sui giovani; dopo l'editoriale di un anno fa (di questi periodi) nel quale indicavamo in Cavanda un baby fenomeno, vogliamo estendere il reggio d'azione.
Prendete appunti, ci riproviamo, male che vada avremo perso una domenica pomeriggio. Prediligiamo sempre l'Italia ed i nostri vivai, ma un occhio all'estero è d'obbligo.
Cesare Prandelli guarda agli oriundi, ma in casa abbiamo quantità e qualità. Nella Capitale stanno crescendo i giovani migliori, peccato che la Lega Calcio non abbia trovato ancora una valida copertura televisiva per il Campionato Primavera. Alberto Bollini, allenatore della Lazio, si è inventato Seyi Adeleke, classe 1991, da terzino sinistro a centrocampista di fascia sinistra; invenzione straordinaria per il nigeriano, il quale nel 2008, dopo un periodo di prova alla Lazio, non riuscì ad essere tesserato per mancanza di documenti assieme ad un altro giovane suo connazionale, Okafor, classe '92: una coppia accomunata, oltre che dall'esperienza biancoceleste, da cognomi cestistici, vista l'omonimia con i centri Kenny (Adeleke) ed Emeka (Okafor). Curioso che a sfornare i giovani migliori sia proprio la Lazio, club che in assoluto spende di meno (700 mila euro all'anno) per il settore giovanile. Lo paragonano al nuovo Alessandro Nesta, ma non crediamo alla reincarnazione di nessuno, quindi, basta chiamarlo con il suo nome ed il suo cognome. Il difensore centrale della Lazio, Luca Crescenzi, ci ricorda il Ranocchia di Arezzo. Classe '92, 185 centimetri d'altezza e la consapevolezza che in Italia, per quanto concerne quel ruolo, siamo messi piuttosto male. Una scommessa: entro due anni esordirà in prima squadra Tommaso Ceccarelli, 1993, trequartista laziale tutto sinistro. I tifosi sognano con i nuovi Nesta e i nuovi Totti? Bene, allora, restiamo nella Capitale, ma da Formello spostiamoci per par condicio a Trigoria. Questa volta, probabilmente, Bruno Conti ci ha visto molto bene. E' un bambino, ma lo erano anche Giovinco e Balotelli qualche anno fa. Si chiama Amato Ciciretti, classe 1993: che non vi stupiate se tra qualche anno dovesse arrivare il Manchester United con una vagonata di soldi e portarsi tutta la famiglia Ciciretti in Inghilterra. Stiamo parlando di un predestinato e chi acquisterà la A.S. Roma dovrà immediatamente blindarlo. Già nel giro della serie B, meritano le copertine Stephan El Shaarawy, 27 ottobre 1992, e Marco Verratti, 5 novembre 1992. Il primo è del Genoa ma gioca a Padova, il secondo è il gioiellino del Pescara che le big sognano. El Shaarawy è italiano a tutti gli effetti, nato a Savona da genitori egiziani, vanta 8 presenze nell'Italia Under 16, 9 nell'Under 17 e 3 nell'Under 18. Per questo motivo sono rimasto un po' perplesso quando sabato pomeriggio, in linea con Simona Ventura a Radio 1, Cesare Prandelli ha confessato di non conoscere El Shaarawy, obiettivo del Milan a giugno. Gli italiani possiamo vederli in campo, gli stranieri dobbiamo spesso accontentarci di seguirli tramite dvd (per i patiti), partite in tv ed al pc. Dall'Argentina un giovane che non scopriamo oggi, ma per chiunque sarebbe un affare acquistarlo: Rogelio Gabriel Funes Mori, attaccante del River Plate. L'agente Fifa, Renzo Contratto, tempo fa lo propose a qualche club italiano. La notizia è un'altra: perché ancora nessuno ha fatto un'offerta seria? Probabilmente perché i nostri Direttori Sportivi hanno una scarsa conoscenza del calcio sudamericano, se escludiamo Pietro Lo Monaco e Walter Sabatini. Da non sottovalutare in Brasile Felipinho, 1992, ex compagno nelle nazionali giovanili verdeoro dell'interista Coutinho. Il suo cartellino è dell'Internacional Porto Alegre, la stessa squadra di Pato, una mezza punta che oggi fatica a trovare spazio in prima squadra; per questo andrebbe ingaggiato prima che finisca sotto i riflettori. Nel San Paolo per anni abbiamo seguito Hernanes, oggi il nome nuovo è Lucas, anche lui del '92, centrocampista di qualità. Si può chiudere la rassegna con la scoperta dell'acqua calda: Vincent Abubakar, attaccante del Valenciennes classe '92, con qualche minuto sulle spalle all'ultimo Mondiale sudafricano con la maglia del Camerun.
Abbiamo finito: su dieci, speriamo di prenderne almeno quattro.

 
 
 

LONTANO DA TORINO C'E' CHI BRILLA DI PIU' E CHI MENO

Post n°2674 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Fuori da Torino luci e ombre in Germania e in Spagna. Per un Diego che vince, ma questa volta non segna, c'è a Stoccarda una bandiera italiana che scende un pochino.
Molinaro non ha giocato e Camoranesi contro il Leverkusen non ha brillato.
Il Bayer Leverkusen ha approfittato del mezzo passo falso dell’Hoffenheim raggiungendolo in classifica grazie al netto 4-1 inflitto a Camoranesi e compagni.
Rappresentante in negativo proprio l'italo argentino che ha lasciato in dieci la propria squadra al 31′ del primo tempo. Un fallo da ultimo uomo sull'avversario lanciato a rete. Forse il fallo non c'era perchè sembra che Camoranesi abbia preso anche la palla. Insomma un inizio non molto fortunato. Sempre in Germania, protagonista Diego che ha confermato che le punizioni le calcia molto bene. Suoi infatti gli assist, sempre su calcio piazzato per le incornate di Grafite. Assist in stile Juventus-Chievo dell'inizio della scorsa stagione, per intenderci...
In Spagna, invece, Trezeguet ha dimostrato, ancora una volta che bomber infallibile è e soprattutto quanto sia stato avventato farlo partire a costo zero, anche se risparmiando l'ingaggio. La sua doppietta al Siviglia ha permesso all'Hercules di ottenere una vittoria importantissima. Insomma, per chi si è allontato da Torino solo un weekend fortunato per il brasiliano e il francese. Per gli altri, invece, solo ombre.

 
 
 

Goleada bianconera. A gennaio pronti due colpi!

Post n°2673 pubblicato il 27 Settembre 2010 da nadir63l
 

La Juventus si coccola Krasic e pensa al futuro
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Dopo l’acuto di Udine con un poker d’alta scuola la Juventus cancella il pessimo giovedì di campionato(1 a 3 interno con il Palermo) spazzando via un volenteroso Cagliari. All’Olimpico di Torino solita goleada ma anche solite amnesie difensive. Proprio su questo i bianconeri dovranno riflettere. E’ difficile pensare ad un campionato d’alta classifica se si ha la difesa peggiore del torneo insieme a Roma e Udinese. I bianconeri dovranno lavorare proprio sotto l’aspetto difensivo visto che anche il Cagliari ha bucato per ben due volte la porta di Storari. In attacco, nonostante le condizioni non ottimali di Iaquinta e Amauri, di gol ne arrivano a grappoli. Straordinario l’apporto di Krasic che, dopo sole cinque giornate di campionato, è già entrato nel cuore della tifoseria bianconera. A gennaio, intanto, la società potrebbe decidere di tornare sul mercato. I reparti da “sistemare” sono due: la difesa e l’attacco. Bonucci e Motta, fino ad ora, hanno deluso le aspettative. Del Neri ha spedito in campo Rinaudo da terzino destro rinunciando all’ex Udinese. Bonucci, invece, a dimostrato ancora una volta di mancare di concentrazione nei momenti cruciali del match. Possibile che Marotta decida di puntellare il reparto arretrato con l’inserimento di un altro centrale. Potrebbe tornare in pole position Serdar Tasci. Visti gli ottimi rapporti con lo Stoccarda c’è ottimismo intorno alla trattativa che, però, resta alle fasi iniziali. In attacco, invece, è tutto da decidere. Si guarda in casa Samp ma visto il momento doriano non certo straordinario pare piuttosto improbabile che Garrone decida di dar via uno dei gioielli(Cassano o Pazzini). Gennaio, comunque, resta lontano. Ora, la priorità, ha due nomi: Manchester City e Inter. Due sfide che valgono (quasi) un’intera staggione..

 
 
 

     

 

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