LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 27/09/2010
Sospiro di sollievo per Amauri e per tutti i tifosi juventini. La risonanza magnetica effettuata in serata dal professor Faletti, presso la clinica Fornaca, sull'attaccante "non ha infatti evidenziato alcuna lesione significativa a livello legamentoso della caviglia destra. Il giocatore proseguirà le cure domani ed è ipotizzabile una rapida ripresa dell'attività agonistica, che sarà valutata dallo staff medico e dai preparatori nei prossimi giorni", fa sapere attraverso una nota la società bianconera. |
Fonte: Vecchiasignora.com La redazione di vecchiasignora.com ha contattato Nicola Penta :AD First Sport Consulting ed Esperto di Marketing e Comunicazione, consulente sportivo della difesa al processo denominato Calciopoli. Con il suo aiuto abbiamo cercato di far chiarezza su alcuni punti della vicenda Calciopoli su cui come leggerete ci sono novità legate al famoso caso "Paparesta" Quante telefonate ha ascoltato e sbobinato? Che percentuale dell'intero book di registrazioni acquisite dalla difesa Moggi è stato finora trattato? Lei fa un lavoro a valle o a monte? Ossia ascolta tutto, sbobina ciò che ritiene più utile, e trasmette le trascrizioni, oppure riceve del materiale selezionato e lavora su quello? Ci spiega meglio cosa sono i brogliacci? Si è discusso molto sull'ormai famoso "metti Collina" nella telefonata tra Bergamo e Collina, su possibili "taroccamenti" della telefonata e racconti diversi. Può fare chiarezza? Quella frase è stata pronunciata da Bergamo o da Facchetti. Vista l'abilità nel catalogare, selezionare, sbobinare, riascoltare registrazioni di telefonate mi viene un sospetto: ha per caso mai ricevuto proposte di lavoro da parte di un certo Marco Tronchetti Provera fra la fine del 2005 e l'inzio del 2006? Non si è finora ravvisata, per quanto riguarda le nuove intercettazioni, da parte dei media, quell'enfasi che invece ci fu nel 2006 e che contribuì a far crescere l'indignazione e il giustizialismo, a volte spiccio, nella pubblica opinione. Ritiene che ciò possa influire negativamente sulle vicende di Napoli prima e di una eventuale riapertura di un processo sportivo poi? Il 20 agosto una trasmissione sportiva (su Antenna 3) diede notizia di un incontro casuale avuto da lei e Luciano Moggi con Andrea Agnelli in cui ovviamente si è parlato anche del processo, la notizia per quanto importante non è stata riportata dai media, bufala o verità? Quanto si sente fiducioso per il processo e come giudica il nuovo atteggiamento della Juventus? |
Il mattino dopo il rotondo successo sul Cagliari continuano le discussioni sulla Juventus di Delneri: Dottor Jekyll come ad Udine e ieri o Mister Hyde vista nelle versioni Bari e Palermo? Sembra ancora presto per giudizi definitivi ma su Milos Krasic già si esprime Federico Ferri, giornalista Sky molto vicino agli ambienti juventini. "Paragonarlo a Nedved è ancora azzardato e prematuro - spiega Ferri intervenuto a Sky Sport 24 - però come il ceco lui da spinta e corsa, ha un impatto su compagni e pubblico simili a quelli che Pavel riusciva a trasmettere. Sa esaltare, di certo quello di ieri è stato un grandissimo exploit, servirà la controprova". Sul rendimento del serbo Ferri ha le idee chiare: "Nel Cska Mosca era in grado di fornire prestazioni eccezionali alternandone altre negative, il problema è proprio quando non è in giornata che diventa quasi un fantasma. Di certo sono più le ottime prestazioni che i passaggi a vuoto. Di sicuro possiamo dire che Krasic è il giocatore perfetto per il modulo di Delneri, spesso in passato dobbiamo ricordare che sono stati presi diversi giocatori poi difficilmente compatibili con le idee degli allenatori". Oltre a Krasic secondo il giornalista Sky un altro nuovo arrivato può far fare il salto di qualità alla Juventus: "Per far rendere alla grande gli esterni come ieri serve secondo me Aquilani, nel centrocampo bianconero ha caratteristiche uniche che mancavano dall'addio di Cristiano Zanetti. Non è un regista classico però a differenza per esempio di Marchisio da la palla velocemente. A differenza di giovedì ieri l'ho visto molto bene e in crescita, certo la sua fragilità fisica è una spada di Damocle costante sulla testa di Delneri". Punto focalizzato poi sulla fase difensiva, ancora balbettante anche ieri sera: "Credo che sia normale che una squadra decisamente offensiva come questa Juve abbia delle leggerezze difensive, lo stesso Krasic ieri mattatore fatica nei raddoppi in copertura. Credo che la soluzione scelta ieri, ovvero Rinaudo e Grygera sulle fasce, sarà spesso riproposta dato che danno più sostanza dietro sdoganando le ali a compiti di spinta e basta. Il nocciolo del problema lo vedo ancora al centro, ora come ora la Juve per vincere deve fare quattro gol a partita". Sguardo infine sulle prossime sfide: "Vincere ieri sera era quasi un obbligo, fallire l'appuntamento col successo avrebbe voluto dire addio al treno delle prime. Ora è dura dare un primo giudizio sulla squadra in generale, il rendimento è troppo variabile. Credo che uscire imbattuti da San Siro potrebbe essere uno snodo importante per la stagione bianconera, è anche dura onestamente che l'Inter fallisca due gare di fila. C'è anche da ricordare che i bianconeri giocheranno giovedì a Manchester contro il City rientrando solo nella notte e avendo due giorni scarsi per preparare la gara, non proprio le condizioni ideali per affrontare una gara talmente importante come quella coi nerazzurri". |
Che l’aria di casa Agnelli stia cambiando? Studiamo qualche indizio insieme e tentiamo di dare una interpretazione logica e quantomeno verosimile. Dallo scoppio di calciopoli in avanti non si era mai sentita da parte bianconera una polemica con Moratti, nonostante il petroliere milanese ce l'aveva messa tutta per far saltare la mosca al naso a quelli di Torino, come nel giorno del centenario e altre infinite volte, in cui da Via Durini non si perdeva occasione per ribadire il concetto della unicità dell'onestà nerazzurra. Risposte da Torino? Non pervenute. Gli ordini erano evidentemente chiari per dirigenti e giocatori. Cosa è cambiato ora, visto che talvolta risponde seccato anche John (miracolo!?!)? Non sembra credibile che il nuovo presidente Andrea Agnelli decida da solo la linea. Cosa è cambiato allora? L' interpretazione più logica è che sia terminata la faida in famiglia che, sostengono in molti, ha quantomeno agevolato calciopoli e ha fatto in modo che la proprietà della Juventus non difendesse se stessa, la sua storia ed i suoi manager, da quelle stesse accuse che stanno crollando nel processo di Napoli di fronte ad un dibattimento vero, prove concrete e testimoni che giurano in un tribunale della Repubblica. John è entrato in possesso della eredità dell' Avvocato e la sua leadership non è più minacciata, in famiglia si è trovata una via di uscita alle liti e oggi si può rispondere all' esterno. Eccola, la mia interpretazione. Sbaglierò, ma pare passato un secolo da quando si faceva di tutto di non urtare la suscettibilità dell’ uomo più onesto e vincente del pallone, da quando allo scoppio di calciopoli John disse che i proprietari erano " vicini ai giocatori ed ai tifosi". E i dirigenti accusati? Qualcuno ha chiesto loro se avessero o meno combinato qualcosa di illecito? Oggi tutto è cambiato: pur senza proclami e non provocando mai per primi, in perfetto stile Juve, ora si risponde in modo deciso. Un altro segnale di ritrovata combattività: il rapporto con la Gazzetta dello Sport, quella che anticipava di un mese le sentenze indovinandole in pieno, quella degli editoriali colpevolisti all’epoca di “moggiopoli” e garantisti ora che sono state ritrovate dalla difesa di Moggi le intercettazioni tra i designatori e i dirigenti dell’Inter e di altre squadre. Ebbene, fino a pochi anni fa la Juventus vi stringeva accordi commerciali, oggi, a quanto risulta, le nega la pubblicazione della guida ufficiale bianconera. Chi di noi avrebbe mai potuto immaginare che dopo un immobilismo durato anni su calciopoli, la Juventus decidesse di far sbobinare e periziare a sue spese un centinaio di intercettazioni, così da semplificare il lavoro della FIGC sulla revoca dello scudetto 2006 all'Inter? Prima si diceva di guardare avanti, oggi non più: guardiamo avanti ma il passato non si dimentica anzi forse si riscrive. Conclusione? Facile, solo la pace tra i due rami della famiglia ha potuto permettere un cambiamento così repentino negli atteggiamenti e nei fatti. 17 milioni di juventini lo attendevano con ansia Bienvenue! |
La parola alla difesa. Il dottor Giorgio Chiellini è convinto che il fortino bianconero tornerà ad essere inespugnabile: "Ancora dobbiamo trovare un equilibrio tra le due fasi, ci vuole un pò di tempo. Tutte le squadre del mister hanno avuto bisogno un pò di tempo all'inizio, piano piano ci riusciremo anche noi. Con Bonucci l'intesa va bene e continuerà meglio. Spero di riuscire presto a vincere una gara per 1-0, un risultato perfetto per noi difensori. Giocare sulla fascia? A me non piace perché penso di giocare meglio in mezzo, però non mi rifiuterei se me lo chiedesse il mister", ha spiegato il difensore toscano, ospite negli studi di Sky Sport 24. |
E' una delle stagioni più controverse degli ultimi anni. Da molto tempo non si vedeva una classifica così corta, con ogni squadra, anche la meno favorita, a lottare per la vittoria con qualsiasi cosiddetta big. Queste cinque giornate ci hanno regalato sorprese, come la perla del Cesena al Manuzzi contro il Milan, la vittoria contestatissima del Brescia contro la Roma. La Lazio capolista, dopo un'ultima stagione passata nel lato destro della classifica a lottare per non retrocedere. Il Cagliari di Bisoli, ultima squadra delle serie A a perdere l'imbattibilità in campionato, con la difesa che, prima di ieri sera, aveva subito un solo gol, tra l'altro ininfluente, in quattro giornate. Ma la squadra più strana della stagione é di certo la Juventus, capace di alternare grandi prestazioni, come la vittoria di Udine e il successo interno contro il Cagliari, a sconfitte scottanti, come insegnano Bari e Palermo. La squadra di Delneri ha, inoltre, due primati opposti. Miglior attacco del campionato con 12 reti all'attivo e peggiore difesa, insieme a Roma e Udinese, con 9 gol incassati. E allora, secondo un'inchiesta condotta da Sport Mediaset, per trovare una stagione ''simile'' a quella attuale si deve tornare 40 anni indietro. Ed il paragone con la storia passata del campionato sorride alla Juventus. Infatti l'ultima stagione in cui, dopo 5 giornate, non c'erano squadre imbattute, 1971-72, il titolo andò proprio si bianconeri. E anche la stagione successiva, 1972-1973, ha un filo conduttore con quella attuale. Infatti in quell'anno, per l'ultima volta, Inter e Lazio si trovarono in testa da sole. Ed anche in quell'anno la Vecchia Signora vinse il titolo, sotto la guida di Cestmir Vycpalek. Quelli furono gli scudetti numero 14 e 15 della storia bianconera e portarono la firma di Giampiero Boniperti che, divenuto presidente della Juve il 13 luglio 1971, vinse lo scudetto al primo tentativo, per poi replicare, appunto, l'anno successivo. Anche quest'anno il club di Corso Galileo Ferraris ha cambiato presidenza, con ''l'incoronazione '' di Andrea Agnelli. Le coincidenze sono tante e, anche se non significano niente, lasciano liberi i tifosi per sperare e sognare. |
Pagato per essere fuori rosa, l'avventura alla Juventus di Fabio Grosso (33) potrebe finire a gennaio. Ne è convinto l'ex dg del Napoli Pierpaolo Marino, che a Controcampo ha così affermato: "Grosso andrà al Milan. E' saltato in estate lo scambio con Kaladze, ma troveranno un altro giocatore per definire il tutto". Resta da identificare solamente l'altro giocatore che potrebbe rientrare nello scambio. Antonini (28), desiderato da Marotta e Del Neri, non sarà sicuramente coinvolto, data la massima stima che ha di lui tutto l'ambiente rossonero; possibile invece che lo sia Jankulovski, accomunato con il difensore bianconero non solo dal ruolo e dall'età, ma anche dalla stessa situazione in casa Milan. Scambio alla pari sembrerebbe, e chissà a chi riuscirà il "colpaccio". |
Dopo la bella vittoria casalinga contro il Cagliari, la Juventus si è ritrovata stamane a Vinovo per iniziare a preparare i due delicatissimi impegni in programma questa settimana: giovedì la sfida di Europa League in casa del Manchester City e domenica sera l'attesissimo derby d'Italia contro l’Inter al Meazza. |
Non è al massimo della condizione, ma la prestazione fornita ieri da Alberto Aquilani contro il Cagliari ha fatto ben sperare in ottica futura. Si vede che al centrocampista ancora mancano determinati automatismi per entrare nel pieno degli schemi di Delneri, ma già alcune giocate di prima e alcuni lanci sono stati da talento vero. Al momento Aquilani è il terzo nella rotazione dei centrali, dietro a Marchisio e Melo, ma ciò non vieta di pensare che proprio domenica sera contro gli acerrimi rivali dell'Inter sia proprio l'ex Liverpool ad affiancare Marchisio in mediana, giusto per far tirare un po' il fiato a Melo chiamato in queste settimane agli straordinari. Straordinari che toccheranno invece alla difesa, ancora protagonista ieri sera di preoccupanti passaggi a vuoto. Se in occasione della prima rete di Matri la colpa è tutta di capitan Chiellini, che si è letteralmente scordato di marcare la punta avversaria, in occasione del secondo gol di Matri - stupendamente imbeccato da Lazzari - si può parlare di concorso di colpa tra Rinaudo e Legrottaglie. Morale, due tiri in porta per il Cagliari e due gol subiti. E se si pensa che i prossimi avversari, con tutto il rispetto per Matri, si chiamano Tevez ed Eto'o, è lampante che chiunque scenda in campo con la maglia da titolare dovrà fare di tutto per tradurre sul rettangolo verde i dettami difensivi di Delneri. A iniziare dalle punte. Perché se Nene' sbaglia un gol a 2 metri da Storari, non è detto che succeda la stessa cosa nelle due temibilissime trasferte che aspettano la Juventus in settimana. |
Nel Tg sportivo delle 14, Alfio Musmarra, giornalista di Telelombardia, collegato da Appiano Gentile, ha fatto il punto sugli infortunati in casa Inter: “Per quel che riguarda le condizioni di Milito, lo staff medico nerazzurro è tranquillo, poteva già giocare mercoledì col Werder Brema, ma si preferisce tenerlo buono per la Juve domenica. Invece su Pandev bisogna vedere domani come procede il suo problema con le dovute terapie, il colpo alla caviglia è assai doloroso, e rischia di non farcela per domani”. |
L'italo-brasiliano salterà diverse sfide in campionato e in Europa League, a partire dalla sfide contro Man City ed Inter La sfortuna perseguita Amauri Carvalho de Oliveira(30). Al minuto 92 di uno Juventus-Cagliari 4-2 che ormai attendeva soltanto il fischio finale, l'attaccante italobrasiliano si è procurato una brutta distorsione alla caviglia destra che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno 3 settimane, stando alle prime impressioni. Oggi comunque se ne saprà di più, ma certamente Amauri salterà la sfida di giovedì sera in Europa League contro il Manchester City di Mancini(per Delneri dunque coppia obbligata Del Piero-Iaquinta in attacco) e il big match di campionato in programma domenica sera contro l'Inter. Per il brasiliano naturalizzato italiano avvio di stagione tutto in salita. Infatti Amauri era rientrato da poco in gruppo a causa di un altro infortunio patito ad inizio stagione e quella di ieri era la prima gara di campionato dal primo minuto. La dinamica dell'infortunio contro il Cagliari ha fatto subito capire che le cose erano abbastanza gravi, a partire dall'espressione del volto di Alex Del Piero che ha assistito il centravanti nel momento dell'infortunio. Il giocatore ha poggiato male a terra il piede che è girato in maniera innaturale, con conseguente smorfia di dolore e ingresso della barella che ha portato l'ariete bianconero fuori dal terreno di gioco. Per Delneri, dunque, il parco attaccanti si ridude a Iaquinta, Del Piero e Quagliarella (utilizzabile solo in campionato), chiamati ad un sacrificio maggiore, a meno che non decida di utilizzare "El Malaka" Jorge Martinez, rientrato da un infortunio, come punta, suo ruolo naturale |
Mentre siamo ancora qui a lucidarci gli occhi con la bella prestazione della Juventus e la magnifica dimostrazione di "tutto" del Cobra Serbo, ci rendiamo conto che questa squadra ha superato abbastanza bene l'esame di "riparazione" dopo la scoppola presa con il Palermo; dietro l'angolo, ora, c'è il Manchester City, vera fornace di talenti (anche se ancora non espressi nell'insieme) e dietro la porta l'Inter. |
Giorgio Chiellini si prepara ad affrontare una settimana già cruciale per la stagione della Juventus. Il difensore bianconero, tramite il proprio sito internet, fa un passo indietro ed esprime la soddisfazione per la vittoria contro il Cagliari di ieri sera, con un pizzico di rammarico per i 2 gol subiti. L'impegno non manca, anche se c'è ancora molto da lavorare per la fase difensiva. Però con concentrazione e cattiveria si ottengono i risultati: “Questa vittoria contro il Cagliari, tra l’altro miglior difesa del campionato fino a questa giornata, dimostra che la Juve c’è! Ovvio che ci sia ancora molto da lavorare per crescere ma mettendo attenzione e cattiveria come stavolta alla fine si vince… Ora abbiamo due partite cruciali, prima il Manchester City in Europa League poi l’Inter in campionato, partite in cui servirà la massima concentrazione”. |
Quando l'ho visto la prima volta in azione, nel suo Cska di Mosca, lì, in mezzo al freddo siberiano, rimasi impressionato. Le sue folate sulla fascia mi fecero tornare alla mente quelle ali che non si vedono più da un pò, quasi estinte: quelle brave a saltare secco l'uomo fino a calpestare l'orizzontale di gesso a fondocampo, quelle abili a crossare per le punte posizionate nel cuore dell'area di rigore. |
Finalmente una partita dall'inizio: Alberto Aquilani pian piano sta guadagnandosi un posto al sole. Una partita diligente la sua, giocate semplici abbinate a lampi di classe, ma ancora poco peso in mediana. Sicuramente si è però visto quel centrocampista che può regalare un po' di fosforo e dare geometrie all'azione bianconera. A fine partita il centrocampista romano si è presentato davanti alle telecamere per esprimere la propria opinione: "Dopo un anno sfortunato al Liverpool per me importante era fare minuti e per la squadra la vittoria: doppio obiettivo centrato. Noi possiamo centrare l’aggancio all’Inter domenica: ma non è corsa sui nerazzurri, è corsa alla ricerca dell’equilibrio. Ora è troppo Juve sì o troppo Juve no. I minuti e le gare servono a me per ritrovare condizione fisica e mentale, la nazionale può essere la conseguenza del campo. Dove possa arrivare la Juve non lo so: io penso alla gara contro Mancini e i suoi, una gara difficile dove io non potrò giocare. Non si deve fare la corsa sull’Inter che ha qualcosa in più." |
Risultato fondamentale il 4 a 2 contro il Cagliari. La Juventus infatti non vinceva una partita di campionato in casa dal 25 aprile: 3-0 sul Bari (doppietta di Iaquinta e rigore di Del Piero). D'allorai bianconeri avevano collezionato a Torino appena un punto su nove, subendo ben nove reti: 2-3 col Parma nello scorso torneo, 3- 3 con la Samp e 1-3 col Palermo quest’anno. Abbandonata finalmente la legge del 3, anche se i gol subiti restano un problema da risolvere. |
Il suo rinnovo con la Juventus tarda ad arrivare e così Claudio Marchisio (24) continua a tenere banco come argomento di discussione riguardante il mercato. A tal proposito, pare che il centrocampista bianconero sia tenuto sotto stretta osservazione da alcuni componenti dello staff del Manchester Utd: come si legge sulla testata anglosassone CaughtOffside.com, infatti, pare che il 24enne centrocampista della nazionale abbia attratto le attenzioni dei Red Devils. La compagine guidata da Alex Ferguson rimane attenta all'evoluzione della situazione riguardante il giocatore prodotto del vivaio bianconero ed è pronta a sferrare un'offensiva nel prossimo mercato estivo. |
Giovedì per la Juventus sarà nuovamente ora di ritornare in campo e l'impegno per i bianconeri sarà di quelli tosti: la Vecchia signora, infatti, per il secondo turno di Europa League andrà a far visita ad un Manchester City carico a mille per la vittoria ottenuta sabato in campionato contro il Chelsea. Il tecnico dei citizens Roberto Mancini, oltre che per l'ottima prova della sua squadra, ha un altro motivo per il quale sorridere: nel finale del match contro i blues, ha fatto il suo esordio in maglia biancoceleste il difensore tedesco Jerome Boateng. Uno dei principali acquisti del presidente del City Mansour, pagato circa 13 milioni qualche mese fa all'Amburgo, il tedesco ha recuperato dall'infortunio al ginocchio ed è tornato a disposizione del tecnico jesino il quale non esclude di schierarlo dal primo minuto giovedì. "Forse Boateng potrebbe partire dall'inizio contro la Juventus" ha dichiarato l'ex allenatore dell'Inter ai tabloid inglesi anche se Mancini ha proseguito sostenendo di voler visionare il giocatore di origine ghanese ancora per qualche giorno per valutare meglio se buttarlo nella mischia già giovedì oppure se inserirlo nella prossima partita di campionato che vedrà impegnato il City contro il Newcastle. |
E' relativamente recente la ridda di voci riguardante il difensore dell'Ajax Jan Vertonghen (23): il giovane giocatore belga dell'Ajax è stato accostato solo pochi giorni fa a svariati club europei fra i quali figura anche la Juventus, oltre ad Arsenal e Barcellona. A provare a placare definitivamente queste voci riguardo il suo assistito, arrivano le perentorie dichiarazioni del procuratore di Vertonghen che alla testata internet Zita.be dichiara: "Le voci riguardanti Jan? Voi giornalisti potete scrivere quello che volete..." |
25 gol nelle ultime 29 partite giocate l'ultimo dei quali, dal peso specifico incalcolabile, utile a stendere il Chelsea di Ancelotti reduce da 5 vittorie in altrettante gare di campionato: è questo il recente ruolino di marcia di Carlos Tevez, punta di diamante del Manchester City prossimo avversario della Juventus in Europa League. Ad osannare le prestazioni dell'attaccante argentino concorrono le parole, oltre che della stampa, del suo tecnico Roberto Mancini che, interrogato dai tabloid inglesi sullo stato di forma del piccolo 'puntero' sudamericano risponde così: "C’è un solo aggettivo per definire Tevez: fantastico. Può diventare il nostro Maradona. Con lui possiamo veramente battere chiunque come appunto successo sabato contro la capolista Chelsea". La Juve è avvisata... |
La fotografia della domenica è il volto sorridente di Mauro Zarate. Accende la Capitale biancoceleste, che torna così a sognare nell'anno di maggior disaffezione tra tifosi e società. Le braccia allargate di Ibra sono la dimostrazione che chi lavora bene sul mercato, prima o poi, può passare dalla cassa. Tra lo svedese e Borriello c'è una differenza paragonabile a quella tra una Maserati ed una Bmw. Il Cesena sta tornando ai livelli che avevamo ipotizzato a fine mercato, il Parma è partito male ma risorgerà. Siccome di campionato ne parlano già tutti, vogliamo distinguerci e tornare a parlare sempre del nostro argomento preferito: il mercato. Non pensate che Presidenti e Direttori Sportivi stiano alla finestra durante l'autunno. Qualche anticipazione ve la daremo, qualche consiglio ci permettiamo di darlo, anche sui giovani; dopo l'editoriale di un anno fa (di questi periodi) nel quale indicavamo in Cavanda un baby fenomeno, vogliamo estendere il reggio d'azione. |
Fuori da Torino luci e ombre in Germania e in Spagna. Per un Diego che vince, ma questa volta non segna, c'è a Stoccarda una bandiera italiana che scende un pochino. |
La Juventus si coccola Krasic e pensa al futuro Dopo l’acuto di Udine con un poker d’alta scuola la Juventus cancella il pessimo giovedì di campionato(1 a 3 interno con il Palermo) spazzando via un volenteroso Cagliari. All’Olimpico di Torino solita goleada ma anche solite amnesie difensive. Proprio su questo i bianconeri dovranno riflettere. E’ difficile pensare ad un campionato d’alta classifica se si ha la difesa peggiore del torneo insieme a Roma e Udinese. I bianconeri dovranno lavorare proprio sotto l’aspetto difensivo visto che anche il Cagliari ha bucato per ben due volte la porta di Storari. In attacco, nonostante le condizioni non ottimali di Iaquinta e Amauri, di gol ne arrivano a grappoli. Straordinario l’apporto di Krasic che, dopo sole cinque giornate di campionato, è già entrato nel cuore della tifoseria bianconera. A gennaio, intanto, la società potrebbe decidere di tornare sul mercato. I reparti da “sistemare” sono due: la difesa e l’attacco. Bonucci e Motta, fino ad ora, hanno deluso le aspettative. Del Neri ha spedito in campo Rinaudo da terzino destro rinunciando all’ex Udinese. Bonucci, invece, a dimostrato ancora una volta di mancare di concentrazione nei momenti cruciali del match. Possibile che Marotta decida di puntellare il reparto arretrato con l’inserimento di un altro centrale. Potrebbe tornare in pole position Serdar Tasci. Visti gli ottimi rapporti con lo Stoccarda c’è ottimismo intorno alla trattativa che, però, resta alle fasi iniziali. In attacco, invece, è tutto da decidere. Si guarda in casa Samp ma visto il momento doriano non certo straordinario pare piuttosto improbabile che Garrone decida di dar via uno dei gioielli(Cassano o Pazzini). Gennaio, comunque, resta lontano. Ora, la priorità, ha due nomi: Manchester City e Inter. Due sfide che valgono (quasi) un’intera staggione.. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14