LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 28/09/2010
Luciano Moggi è stato ancora una volta il grande protagonista di "Notte Magiche", il fortunato programma condotto da Michele Criscitiello su Sportitalia. L'ex direttore generale della Juventus ha risposto alle pungenti domande del conduttore e dei numerosi ospiti presenti negli studi di Roma e Milano (Xavier Jacobelli, Fabrizio Biasin, Gianfranco De Laurentiis e Silvio Baldini), che lo hanno incalzato sui temi più caldi del momento: il "peso" di Del Piero nella squadra d Delneri, la reazione di Totti, l'importanza di Ibrahimovic, l'esplosione di Krasic, la lotta per lo scudetto e per il quarto posto, il processo ed i veleni di Calciopoli, Inter-Juventus di domenica prossima, eccetera, eccetera. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com: Del Piero è ancora un giocatore fondamentale per la Juventus? L'atteggiamento di Totti come lo inquadri? Le è mai capitato alla Juve un caso come questo di Totti? Come si sarebbe comportato con Totti?
Ma ci sarà Moratti a Napoli?
Però non vi odiate... Questa è la versione juventina, ma la versione interista è completamente diversa. Ci sono stati anche dei provvedimenti della giustizia sportiva che non sono stati ininfluenti. Qui c'è una Federazione che deve stabilire se radiare o non radiare Luciano Moggi. Sarà interessante vedere cosa farà... Ma infatti ho detto sarà interessante vedere che decisione prenderà la Federazione. La FIGC non ha ancora deciso perchè ha paura di prendere questa decisione... L'altra domanda da fare, retorica... come mai quelle intercettazioni che la difesa di Moggi ha prodotto davanti al Tribunale di Napoli, hanno dormito nella cancelleria del Tribunale di Napoli, quando i magistrati inquirenti le avevano messe a disposizione di tutti, Federazione compresa? La Figc si sveglia adesso e ci dice anche che ci vorranno due anni per trascriverle tutte, oltre ad una spesa di 350mila euro. E bisogna chiedersi perchè la dirigenza che è arrivata alla Juve dopo Moggi, Bettega e Giraudo non si è rivolta al Tar, anche a costo di bloccare tutto... Se venerdì ci sarà questo confronto con Moratti, cosa gli dirà? Queste però sono parole tue, manca la versione dell'Inter... Come accaduto con Marotta la settimana scorsa, noi abbiamo invitato le persone, se poi non si presentano non possiamo fare altro... Bisogna dare merito alla dirigenza della juventus che Krasic è un ottimo acquisto... |
Il difensore bianconero ha raggiunto l'accordo per il prolungamento con la società di corso Galileo Ferraris: 3,5 milioni netti a stagione per i prossimi cinque anni. Decisiva la volontà del presidente Agnelli Giorgio Chiellini e la Juventus proseguiranno il loro matrimonio, almeno fino al prossimo giugno 2015. Il difensore della Nazionale ha trovato l'intesa con il club di corso Galileo Ferraris questo pomeriggio, precisamente intorno alle 18:30, quando insieme all'agente Davide Lippi si sono recati nella sede della società bianconera. Chiellini percepirà 3,5 milioni a stagione per i prossimi cinque anni. Un prolungamento tanto atteso e tanto desiderato da entrambe le parti: Chiellini avrebbe potuto trasferirsi al Real Madrid o al Manchester United quest'estate, invece ha preferito rimanere a Torino. Decisiva anche la volontà del presidente Andrea Agnelli, che ha visto in Chiellini le potenzialità per diventare non solo il leader di questa Juventus, ma anche di raccogliere la fascia da capitano per il post Alessandro Del Piero. |
Il primo di ottobre è alle porte; tra tutte le ultime notizie che si stanno inseguendo (l'ultima il crollo di uno dei punti cardine delle tesi dell'accusa sull'arbitro Paparesta), si comincia a fare l'appello sui presenti e sugli assenti. Presente Abete, salvo imprevisti dell'ultimo minuto. Ad Abete va riconosciuto il piccolo cambio di rotta dell'ultimo periodo, fermo restando quelli che sono gli evidenti limiti nella gestione delle "cose di calcio". Collina ancora assente; dalle ultime notizie si attende la sua deposizione al 12 di ottobre. E poi, in elenco, Moratti, Tavaroli, Cipriani, Tronchetti Provera, Franco Baldini, Stefano Antonelli, di cui non si hanno notizie certe sulla data di comparizione. Non si hanno notizie certe perché qualcuno non ha ancora né confermato né smentito la presenza in aula. |
Milos Krasic e i soliti sospetti La Gazzetta dello Sport colpisce ancora. Non si capisce proprio perché un giornale come la Gazzetta dello Sport voglia continuare a cercare di seminare dubbi e malignità anche dove e quando non ce n'è assolutamente la necessità. In un articolo a firma G.B.Olivero (sulla splendida prestazione del Cobra Serbo di domenica sera), a un certo punto si legge testualmente: Link all'articolo: http://i54.tinypic.com/r0qnmd.jpg |
II mistero della morte di Edoardo. All'indomani della puntata de "La storia siamo noi" scoppia il finimondo. Fonte: di Gigi Moncalvo per "Libero" «Adesso si mettono a confutare anche le poche cose sicure. E tra queste ce n'é una che nessuno può e potrà mai contestare: l'autopsia sul corpo di Edoardo Agnelli non venne eseguita. Misteriosamente, incredibilmente, assurdamente. Ci fu solo un sommario esame medico esterno, durato poco più di un'ora. Ed eseguito da un medico che venne chiamato dal Procuratore della Repubblica nonostante in servizio quella tragica mattina ci fosse un altro medico legale». NIENTE AUTOPSIA - Il 23 novembre 2000, otto giorni dopo la morte di Edoardo, il dottor Mario Ellena, genovese che oggi ha 53 anni, medico presso la ASL 17 di Savigliano (Cuneo), viene convocato dal Procuratore Bausone per essere interrogato. Si limita a presentare una breve memoria "a integrazione del verbale dell'esame esterno del cadavere di Edoardo Agnelli". Nel verbale dunque si parla di "esame esterno" e non di autopsia. Il medico nella sua breve memoria, scrive di aver effettuato un primo sopralluogo a Fossano sotto il viadotto della morte «alle ore 14,30 circa». UN'ORA INVECE DI TRE - Il sorprendente dispaccio dell'Ansa parla, addirittura nel titolo, di un'autopsia durata "oltre tre ore". Non è vero. Lo stesso Dr. Ellena in un altro documento, stilato il 15 novembre (giorno della morte di Edoardo) - documento che fa parte del fascicolo della ASL 17 - firma l'"esito della visita necroscopica eseguita sul cadavere appartenuto in vita a Agnelli Edoardo". Il medico scrive che «l'esame esterno del corpo di Edoardo è cominciato alle 15,15 nella camera mortuaria del cimitero. La morte si ritiene risalga alle ore 11,00 e fu conseguenza di trauma cranio-facciale e toracico da grande precipitazione». LE STRANEZZE - Insomma tutti erano convinti del suicidio e non si presero in considerazione altre ipotesi. «Il corpo era apparentemente intatto, a parte una ferita alla nuca». Ed è strano per un corpo di circa 120 kg dopo un volo di 80 metri. Il medico aggiunge di aver notato una sola "stranezza": «Fu data l'autorizzazione alla sepoltura immediatamente». Ma l'autopsia venne eseguita o no? «Questo lo deve chiedere al Magistrato. Il mio compito era quello di eseguire un esame esterno sul cadavere e di fornire, se possibile, una diagnosi di morte». Già, ma lei avrebbe potuto consigliare l'autopsia: perché non lo fece? L'AVVOCATO - Chi, dunque, ha informato l'ANSA che l'autopsia venne eseguita «per espressa volontà dell'Avvocato Agnelli», ha inventato tutto. Se l'autopsia non c'è stata - e lo abbiamo provato - evidentemente non c'era nemmeno una "espressa volontà", o un "ordine" del papà del defunto, affinché ciò avvenisse. Se l'Avvocato avesse chiesto un simile "favore" non è difficile prevedere che sarebbe stato ascoltato. Ma il problema, in questi casi, non è la volontà o meno del padre del defunto: è la volontà o meno di fare chiarezza. E c'è da ritenere che non si volessero aprire i poveri resti di Edoardo ed esaminarne le viscere, non per un rispetto per quel povero corpo non così martoriato come un simile volo farebbe pensare, ma per evitare di scoprire quali sostanze ci fossero nel suo corpo o nel suo sangue. |
Durante il periodo estivo i tifosi juventini si sentivano fiacchi, non avevano molte speranze in questa squadra, non avevano un idolo per cui valesse la pena cantare dei cori. Tutti affermavano che non c'era un campione e le maglie che venivano vendute, erano le solite: Del Piero e Chiellini o addirittura senza il nome. Nell'estate del 2009 le maglie numero 28 e numero 4 di Diego e Felipe Melo erano andate a ruba e tutti ben sappiamo com'è andata a finire. Oggi però i tifosi sembrano aver riposto le proprie speranze in Milos Krasic che, dopo la tripletta contro il Cagliari ha ulteriormente scaldato gli animi. Ora si che i tifosi sanno quale maglia acquistare e quali cori cantare. Quel "Milos Milos Krasic Krasic" sulle note di "Pavel Pavel Nedved" riaffiora mille ricordi alla Scirea ed emoziona la freccia serba quasi da commuoverlo. Ecco le sue parole, riportate stamane da Tuttosport: "Sentire i tifosi che cantano il mio nome è un’emozione alla quale non riesco ad abituarmi. La prima volta mi ha fatto venire la pelle d’oca, ma anche nelle volte successive quando sento che gridano Milos Krasic mi batte forte il cuore. Non mi vergogno ad ammetterlo: mi commuove. Domenica sera, anche prima che facessi gol, cantavano per me: in quel momento ho deciso che alla fine della partita sarei andato sotto la curva e avrei regalato la mia maglia. È il minimo che possa fare per loro". Krasic, che da subito ha mostrato la sua voglia di vestire il bianconero rinunciando alle offerte del City, ha poi voluto precisare che la Juve non dipende da lui come ha detto il suo tecnico Gigi Del Neri: "Assolutamente no, la Juventus non è Krasic dipendente. Anzi, siamo un grande gruppo, giochiamo l’uno per l’altro ed è questa la nostra forza. Segnare una tripletta è stata una grandissima emozione. Voglio ringraziare i tifosi che ci hanno sostenuto durante tutta la gara. La cosa più importante, è che abbiamo vinto". Poi con un commento ha lasciato tutti basiti: "Ci sono state alcune fasi di gioco in cui non ho fatto granché". Speriamo che queste " fasi di gioco" succedano anche domenica a San Siro. Il momento decisivo per entrare nel cuore dei tifosi. |
Calciopoli, così ti smonto Paparesta Cade uno dei punti cardine che ha contribuito alla condanna della Juve. Nuove telefonate dimostrano che l’arbitro non fu fermato dopo gli errori di Reggio. L’accusa sosteneva che il potere di Moggi aveva stoppato il fischietto barese. I fatti invece chiariscono che non è vero ROMA, 28 settembre - Se lo vedete in tv “leggere” i casi da moviola a Mediaset, è colpa/merito di Calciopoli. Gianluca Paparesta, il miglior talento arbitrale italiano dopo Collina, ha di recente vinto la sua infinita battaglia legale: esclusione ingiusta dalla Can. Al suo nome, però, sono legati ancora i destini processuali di Luciano Moggi (e Giraudo in sede d’appello) a Napoli. Perché nell’immaginario collettivo e in quello processuale (sportiva e penale) Calciopoli è il pasticciaccio brutto di Reggina-Juve, 6 novembre 2004, ma anche la grigliata Bergamo-Moggi (innumerevoli i tentativi di imitazione come la Settimana Enigmistica) del 9 febbraio 2005. Nell’oceano di 180 mila telefonate del fascicolo ora acquisito anche dalla Figc sono finalmente emerse (e saranno inserite nel fascicolo processuale) alcune chiamate Pairetto-Paparesta che fanno più chiarezza della deposizione del 16 giugno 2009. NO STOP - Rispondendo al pm Narducci, Paparesta dopo aver negato di essere mai stato chiuso a chiave nello spogliatoio («Lamentele e toni forti, senza parolacce») , poi però parla di uno stop tecnico imposto dalla potente Juve. «Sono stato fermato per uno o due turni, poi sono tornato in B a Torino. Nell’immediato sono stato fermato» . Ecco la telefonata Paparesta- Pairetto del 10 novembre, dopo il turno infrasettimanale in cui nessun arbitro impegnato nel weekend bissò la gara al mercoledì. Pairetto: Magari domenica ti mettiamo in B, giusto per... ma vieni in A in fretta senza fare tanta... Paparesta: Le responsabilità si sanno, l’errore c’è stato, però. Pairetto: Uno va in B, magari quella dopo già torna. Capito... Paparesta: Sì, sì, giusto, se è una gara importante non vorrei che apparisse... O fai la B o seconda fascia in A magari, ancora meglio. So che sarà fatto il meglio, ti ringrazio di tutto veramente per questi giorni. Nel weekend ecco Paparesta inserito in griglia per Toro- Venezia ( furia granata per un gol-non-gol). A Torino l’arbitro porta un pacchetto di carciofini di cui è goloso Pairetto, che lo ringrazia. Poi dopo il match un’altra telefonata. Pairetto: A Raitre dicevano che era dentro, però io non ho... Paparesta: Dal campo non si è avuta nessuna percezione. Poi l’assistente diceva che stava mezzo sulla riga e mezzo dentro. Ho detto: se tu hai visto questo, lui ha fatto segno di giocare. Speriamo che sia giusta, se no ( riferimento a Reggina-Juve, ndr) quest’anno con gli assistenti? Paparesta a Napoli non ricorda che dal 15 novembre scatta la sosta per la nazionale ed eccolo tornare in pista, in prima fascia alla ripresa: il 26 novembre senza preclusioni è sorteggiato con Bertini, Collina, Farina e Rodomonti per la prima griglia che prevede anche l’Inter- Juve delle telefonata Facchetti-Mazzei. A Paparesta tocca Messina- Fiorentina. Telefonata del 25 novembre 2004 Paparesta: Torno alle 12.20 da Lisbona su Roma, poi vado a casa Pairetto: C’è una partita di A anche sabato. Paparesta: In quel caso mi fermo a Roma. Pairetto: Forse sì, meglio di sì. Paparesta: Inutile che venga a Coverciano, arrivo alle 16 Pairetto: L’unico anticipo è Siena-Roma, speriamo non sia quello. Comunque meglio non andare a casa per poi ripartire, fermati a Roma e speriamo non sia quella la gara... ( era Siena- Roma, sorteggio vero, allora... ndr) Poi il 26 novembre dopo il sorteggio: Paparesta: Gigi (...) adesso ho sentito che me ne vado a Messina. Pairetto: All’inizio in quella fascia c’era Siena- Roma e l’abbiamo tolta. Abbiamo tolto il rischio di fare l’anticipo: meglio un giorno di riposo in più. Paparesta: Sono contento, ti ringrazio di tutto. Tra gare internazionali, partite in B e richiamo al secondo turno utile in A, per l’arbitro il danno economico è nullo. E ha “rischiato” di ribeccare la Juve dopo un turno dal fattaccio di Reggio... Chiedere a Racalbuto, fermato per 9 turni effettivi dopo l’arbitraggio ritenuto favorevole ai bianconeri di Roma-Juve. VENERDI’ TORNA - Un salto in avanti: la madre di tutte le intercettazioni e di tutte le griglie. Anche la Caf va giù dura sull’illecito strutturale per il potere di Moggi “grigliare” e sapere in anticipo le mosse di Paparesta. È la chiamata con Bergamo del 9 febbraio 2005 in cui l’ex dg sa che Paparesta torna da un torneo in Turchia il venerdì, in tempo per essere in prima fascia. «L’ha saputo da mio padre Romeo» , diceva a Napoli Gianluca. Ma ci sono tre telefonate del 6, 8 e 9 febbraio a Pairetto che ruotano attorno al rientro al venerdì sera, massimo sabato mattina dalla Turchia. Quanto alle griglie, beh, Calciopoli 2 e le telefonate che - piaccia o non piaccia - testimoniano che le informazioni erano circolari. «Il fatto che il dirigente di una società (Moggi, ndr) sentenzia la Caf nel 2006 interferisca nel lavoro di formazione della griglia, è lesivo della indipendenza ed autonomia della funzione arbitrale e (...) Moggi è in condizione di fare entrare nella lista il nome di un arbitro (Paparesta) che il designatore non aveva pensato di dover indicare, ma anche che egli è a conoscenza dei movimenti» . Ecco la telefonata Pairetto- Paparesta proprio del 9 febbraio Paparesta: Due possibilità alle 6 di pomeriggio per arrivare alle 22.45 a Fiumicino ( di venerdì, ndr). Se no la mattina 7.50 e arrivo alle 9.45 a Milano (di sabato, ndr). Se c’è da tornare prima, prendo un aereo che arriva a Roma. Pairetto: Non mi ricordo gli anticipi di sabato, sai quali sono... Paparesta: Lazio-Atalanta poi Inter-Roma... Pairetto: Eh, Inter-Roma... Per forza Paparesta: Male che deve andare alle 9.40 di sabato sono a Milano. Se devo arbitrare sabato, però parto venerdì. Alvaro Moretti |
Intervenuto ieri sera in diretta su Sky Sport, Davide Lippi, procuratore di Giorgio Chiellini, ha spiegato la situazione contrattuale del suo assistito che, secondo l'agente, sarebbe molto vicino al rinnovo con la Juventus: "Domani (oggi, ndr) ci sarà l’incontro col presidente, Marotta, Blanc e ci saranno quindi dei passi in avanti per il rinnovo. Con la Juventus c’è un accordo di massima e diciamo che è già tutto stato stabilito”. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14