Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30      
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualità segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi del 01/10/2010

NAPOLI: IL VAFFA-DAY!

Post n°2730 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Non solo i grillini perdono la pazienza.
© foto di Federico De Luca

E adesso cosa dovrei scrivere? Cosa dovrei dire? Cosa potrei aggiungere a quelli che sono stati i fatti esposti al tribunale di Napoli? I sorteggi non erano truccati (ci aspettiamo le scuse pubbliche da chi sosteneva il contrario...arriveranno?), gli arbitri non ricevevano pressioni sugli arbitraggi, le famose palline erano tutte gialle, non avevano alcuna differenza di "calore" né di "colore" (se si esclude la normale sbiaditura data dall'usura) e nessun colpo di tosse pilotava le mani che giravano avidamente nelle urne. Insomma, non potevano essere riconosciute né al tatto né alla vista; forse, data la permanenza di Baldini in bagno durante il processo, questa potrebbe essere presa come un'ammissione del fatto che potessero essere riconosciute con l'olfatto, ma supponiamo non sia un'ipotesi credibile. Riassumendo la giornata di Napoli si può dire che tutti i giornalisti hanno detto le stesse cose, e anche la testimonianza di Collina smonta le tesi dell'accusa. Egli non si limita ai soliti "non ricordo", ma aggiunge una risposta precisa e secca, alla domanda diretta se mai fosse stato "invitato" a pilotare una partita.
La risposta, che ve lo dico a fare, è stata: "NO". A proposito di Collina, cade in un'imprecisione, "non ricordando" quante partite arbitrò nella stagione 2004/2005; l'avvocato Morescanti gliene attribuisce 28, egli risponde "Se lo dice lei..." (si parlava di turni di serie A). In realtà, l'ex fischietto arbitrò 27 turni di A e uno di B, in quella stagione, tanto per essere pignoli.
Ma veniamo all'attesissimo "ribaltone" che era stato "promesso" da Baldini.
Baldini viene subito preso in castagna da Prioreschi, il quale, a domande dirette sulla sua conoscenza o meno del maggiore Auricchio, conferma di averlo visto e rivisto nel corso degli anni 2004/2005; l'avvocato gli ricorda prontamente che, nell'ambito del processo GEA, egli aveva dichiarato di non averlo mai visto. Insomma, il buongiorno si vede dal mattino e l'inizio dell'interrogatorio di Baldini è esaltante. No, scusate. Volevo scrivere esilarante.
Baldini si trova costretto ad ammettere di averlo incontrato (insieme anche a una giornalista milanese), dichiarazione in netto contrasto con quanto dichiarato nell'ambito del processo GEA (e perseguibile penalmente come falsa testimonianza), per poi fare nomi di persone che, secondo lui, sono state "maltrattate" da Moggi a livello di intimidazioni, e questi sarebbero Canovi, Antonelli e Nelson Ricci, al secolo procuratori di calcio, tanto per capirci (per cui ancora un riferimento alla GEA, tanto per sottointenderci...); e per chiudere la questione, queste dichiarazioni erano già state smontate da una sentenza di primo grado, ma tant'è...da qualche parte Baldini doveva pure attaccarsi, i rischi che corre sono molto grossi in termini di giustizia, perché... Beh, perché "non ricorda", lui; perché "si è sbagliato", lui; perché "parlava al telefono in modo scherzoso", lui... In sostanza, perché ci sembra che abbia confuso il Processo di Napoli con il Processo di Biscardi.
Questa prima riapertura della questione di Calciopoli (Farsoli-Morattopoli-Baldinopoli...o meglio ancora Monopoli) non fa altro che continuare a sottolineare che delle irregolarità presunte e supposte (sempre in memoria di Totò...!) non c'è traccia alcuna.
Per favore, portateci UNA PROVA CHE SIA UNA, seria, tangibile, non appellabile, e che non sia l'eco dei deliri di certa stampa faziosa e in malafede che, domani, troverà il modo di nacondere-occultare-insabbiare i fatti di oggi, magari mettendo in prima pagina, che ne so, Maicon che aiuta una vecchietta ad attraversare la strada.

 
 
 

Delneri: "Se giochiamo come a Manchester, non ci porremo limiti. Siamo tutti Krasic!"

Post n°2729 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Luigi Delneri, all'indomani del pareggio di Manchester, ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport 24, dove ha parlato della situazione della sua squadra, anche in vista della sfida di domenica a San Siro contro l'Inter: "È stato un periodo di grandi cambiamenti - dice - di grande lavoro, un cantiere sempre aperto, però migliorato molto sotto il punto di vista dell'atteggiamento e della voglia di fare sul campo risultati importanti. Con qualche attenzione in più si potrebbe essere piu sereni, ma il lavoro sta dando i suoi frutti. Cambiamenti radicali non hanno mai portato risultati immediati, ma risultati a tempo, noi ora stiamo ottenendo buoni risultati e siamo fiduciosi per il futuro. Ho trovato grande disponibilità da parte dei rigazzi, voglia di lavorare, dare il massimo c'è sempre, ho visto grande applicazione anche su un cambiamento di mentalità e di gioco dal punto di vista tattico. La Juve trarrà grandi vantaggi da questa annata". Delneri è un veterano della panchina ma, nonostante questo, con l'entusiasmo che mette nel suo lavoro la passione è rimasta intatta: "L'entusiasmo. Alleno con lo stesso entusiasmo dei primi anni, la passione è rimasta, poi l'evoluziione nella tattica, nei campionati c'è stata, ma quello che mi è rimasto è la passione. Penso di essere arrivato per gradi a questo stadio della mia vita calcistica e di aver passato questi 24 anni con positività. Mi ispiro al Milan degli anni '80". Al mister bianconero viene criticata la "fissazione" sul modulo, il suo 4-4-2, ma il tecnico di Aquileia fa notare come il suo non sia un modulo così statico: "Sono rispettoso di tutti i modelli, più che di modulo parlerei di organizzazione di gioco, non c'è un modulo vincente ma un modello di organizzazione di gioco e ogni allenatore ne ha uno. Tutti sono rispettabilissimi. Il mio è il 4-4-2 che poi non è sempre 4-4-2, perché alla fine chi gioca con due ali gioca col 4-2-4, l'importante è che ci sia un'idea di continuità e io non cambio". In campo il tecnico ordina l'attenzione, sia in fase difensiva che offensiva, anche se in questo inizio di stagione la squadra ha subito un pò troppe reti: "13 gol subiti e 21 fatti la dicono lunga sulla potenzialità di questa squadra in attacco, se fossimo perfetti saremmo primi in classifica. Dobbiamo trovare gli equilibri. Speriamo di diminuire i gol presi aumentando quelli fatti. Mi piace capire se i giocatori capiscono dove sbagliano perché vuol dire che siamo a una svolta di mentalità, mi piace discutere con i miei giocatori. Si può migliorare sempre capendo che bisogna passare sopra gli errori". Per la Juve è subito tempo di pensare alla sfida contro l'Inter, ma Delneri non ha paura della corazzata nerazzurra: "Ci sono state tante partite importanti, soprattutto quando ho iniziato ad allenare. È una sfida che interessa a tutta Italia. La Juve è una squadra amata da tutta Italia, siamo consapevoli della nostra voglia di dare il massimo. questa è una sfida importantissima, ma ne ho affrontate altre molto più importanti e difficili per me. La affronto in maniera serena perché devo dare serenità al gruppo, se un allenatore si spaventa per una gara meglio che cambi mestiere". Il tecnico bianconero ha poi analizzato la situazione di alcuni suoi giocatori, come Amauri, Krasic e Del Piero: "Vediamo se Amauri ce la farà, siamo tornati stamattina da Manchester, vediamo come recuperiamo. Nella Juve sappiamo che non c'è nessun titolare. Milos ha ancora molti margini di miglioramento, ne sono certo, un ragazzo generoso con qualità importanti, uno che piace per forza perché è generoso, propositivo. Noi pensiamo di essere tutti Krasic, il gruppo ha questa mentalità. Quello che non voglio si ribalti mai è questa voglia di far bene di approcciarsi in campo con questa intensità, la voglia di non mollare mai. Poi a volte giochi meglio a volte peggio". Parole di grande stima sul capitano bianconero, sempre pericoloso ed in grado di mettere in difficoltà ogni difensore, anche se nessuno nella Juve è indispensabile: "Parlo di Del Piero come tutti gli altri, facciamo parte della Juve, non c'è nessuna titolarità, niente è dovuto. Si è dimostrato un grande professionista finora e ha sempre dato un grande apporto quando ha giocato, in sintonia con quello che ci siamo detti a inizio stagione. Questo è l'anno zero dove dobbiamo essere tutti utili e nessuno indispensabile". L'assenza di Mourinho, secondo Delneri, non cambierà la gara tra Juve ed Inter. Anche perchè all'Inter è arrivato un grande allenatore come Rafa Benitez: "Ho battuto anche l'Inter senza Mourinho. Non sono dipendente dal portoghese. Affrontiamo i campioni d'Europa e d'Italia, è cambiato poco, le qualità non si discutono ma noi vogliamo andare lì, fare la nostra partita a viso aperto. Benitez è un ottimo allenatore ,ha dato serenità all'ambiente, un'ottima risorsa per il calcio italiano, sta portando metodologia diversa. Ho visto che regge bene l'urto, ha giocatori che rendono molto anche cambiandoli di ruolo". Poi una battuta su Andrea Agnelli, neopresidente bianconero, che ha preso la squadra bianconera dopo la disastrosa stagione passata: "Il presidente è una persona fondamentale per noi, ha dato una sterzata di entusiasmo e di forza psicologica perché porta un nome importante che ha dato molto alla Juve. È sempre vicino al nostro gruppo, ho sempre detto che una squadra raggiunge obiettivi se ha una solidità che può reggere nel comando. Noi non intendiamo prendere la nostra linea ma quella del presidente". Il tecnico conclude l'intervista con uno slogan per la sua Juve: "Senza limiti, il che vuol dire interpretazioni diverse: Se la Juve si comporta come a Manchester il no limits può spostarsi più su".

 
 
 

AG.NEYMAR: "La Juve lo vuole ma il Santos rifiuta 35 milioni"

Post n°2728 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Dopo le voci dei giorni scorsi, da oggi è certo: Neymar (18) è un obiettivo di mercato della Juventus. A confermare il forte interesse della società bianconera nei confronti del giovane attaccante brasiliano del Santos è il suo procuratore Wagner Ribeiro che in un'intervista esclusiva rilasciata alla testata carioca Uol Esporte ha chiarito così la situazione riguardante il suo assistito: "Per Neymar la Juventus ha la priorità perchè si è mossa presto ma non è stato abbastanza. Ora il mercato è chiuso ma lo volevano già alla fine dell'anno. Io so che il Santos adesso rifiuta 35 milioni perchè hanno un progetto: vincere la Libertadores. In più, non hanno nemmeno necessità di vendere Neymar perchè lui ha un contratto di più di due anni qui".

 
 
 

LIVE CALCIOPOLI - Il giornalista Fulvio Bianchi: "Sorteggi regolari"

Post n°2727 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

12:40 - E' il turno dell'ex arbitro ed ex designatore arbitrale Pierluigi Collina. E' un'altra deposizione molto attesa.

12: 30 - E' arrivato in aula anche il pm Narducci.

12:20 - Capitolo definitivamente chiuso riguardo alla questione sorteggi truccati. A parlare è il giornalista di Repubblica Fulvio Bianchi che, in aula, conferma la regolarità delle designazioni arbitrali nella stagione 2004/05, ricordando l'episodio che lo vide protagonista. "Sorteggiai Racalbuto per Roma-Juventus del marzo 2005 - spiega Bianchi - è vero che arbitrò male ma l'estrazione fu estremamente corretta e regolare. Non c'erano segni sulle palline ne erano calde o fredde e tengo a precisare che non ci fu alcuna pressione, altrimenti avrei immediatamente denunciato il tutto al notaio li presente. Per assistere ai sorteggi non serviva nessun accredito e potevano entrare tutti. C'erano anche altri colleghi delle agenzie di stampa, che erano subito pronti per il lancio della notizia". Speriamo che ora pure i più restii a questa teoria cedano davanti all'evidenza dei fatti.

12.00 - Abete è chiamato a fornire spiegazioni sulla telefonata del 25/11/2004 tra lui e Mazzini, "in cui si parlava di un suo intervento nei confronti del dottor Lucchesi, dg della Roma, per una questione che riguardava Totti". "Ricordo che c'era un contenzioso - replica Abete - ma non ricordo molto di tale richiesta di intervento". 
Abete parla quindi della telefonata del maggio 2005 tra lui e Mazzini, fatta dopo Lazio-Fiorentina: "C'era stato un episodio clamoroso, non fu dato un rigore alla Fiorentina per un mani (di Zauri, ndr) sulla linea di porta, e questo ebbe una eco clamoroso. L'arbitro? Era Rosetti. Questo aveva determinato una situazione critica sul versante della conclusione del campionato; dopo c'era il raduno della Nazionale a Coverciano, e poteva esserci un clima difficile. Le conversazioni con Mazzini? Lo facevamo dopo tutte le partite che avevano comportato qualche problema, anche solo per l'immmagine della Federazione. Non avevo interesse specifico per la Fiorentina, io riconosciuto come trasparente e trasversale. Amico di Della Valle? Sono amico di tanti presidenti". 

11:50 - Ora è chiamato a deporre il dg della Federcalcio Valentini.

11:45 - L'avvocato Gallinelli interroga Abete in merito ad un contratto di sponsorizzazione tra la Ing Direct e la Federazione Arbitri e chiede con quale criterio fossero stati scelti gli arbitri per tale sponsorizzazione, perchè fu scelto proprio Collina e se quest'ultimo incassò dei soldi. Abete spiega che per questo contratto fu fatta anche un'interrogazione parlamentare e che i soldi furono in parte utilizzati per sponsorizzare le attività del mondo arbitrale, mentre un'altra è confluita alla Federazione. Secondo il presidente federale, Collina fu scelto perchè era l'arbitro più rappresentativo, il migliore arbitro al mondo per sei anni di fila. Tutti ebbero soldi, ha motivo di ritenere Abete, che però non sa se le somme percepite fossero uguali per tutti.

11: 33 - In aula, intanto, non si vede ancora il pm Narducci.

11:29 - Ora tocca all'avvocato Paolo Gallinelli, che difende l'ex arbitro Massimo De Santis.  

11:13 - L'avvocato Prioreschi osserva che secondo l'accusa Abete venne defenestrato dalla cosiddetta cupola. Quindi il legale di Moggi chiede al presidente federale se la sua elezione fosse stata condivisa da tutte le componenti della Federazione. Abete risponde affermativamente: "E' andata così, fu un accordo preso per evitare l'ennesima mortificazione della Federazione con un nuovo commissariamento".

11:05 - Prioreschi, legale di Moggi, incalza Abete e gli chiede come mai si arrivò alla nomina di Carraro al vertice della Federcalcio, ricordandogli che all'epoca era candidato e poi si ritirò dalla corsa. Abete replica che "eravamo al rinnovo quadriennale che avviene di solito dopo i mondiali. Dissi a Carraro che volevo candidarmi. In quell'anno, nel 2004, c'era una norma che prevedeva la clausola di massimo consenso, ovvero sarebbe servito un terzo dei voti di tutte le componenti, perciò non sarebbe bastato neanche il 93% dei voti per essere eletti, mancando il terzo di una delle componenti. Alla luce di questa situazione, c'erano solo due sbocchi: il confronto elettorale, che però non avrebbe ad eleggere nessuno, oppure, un accordo tra le varie componenti, che dava luogo alla cosiddetta staffetta. Questa era la soluzione obbligata, per scongiurare il commissariamento. L'accordo venne firmato da tutte le componenti. Ci furono fu un incontro a Milano in cui Carraro significò l'accordo che era stato raggiunto e fu stilato il documento".

10: 55 - Abete "ricostruisce" sue cariche in Figc, a partire dal suo primo incarico, nel 1988: presidente del Settore Tecnico fino al 1990, poi presidente della Lega di C fino al 1997, quindi vicepresidente della Federazione fino al 2000, ruolo ricoperto nuovamente nel 2001, fino al commissariamento nel maggio 2006. Ancora capo delegazione ai Mondiali 2006, poi una delega amministrativa fino al luglio 2006 e infine presidente federale dall'aprile del 2007.


10: 52 - Ora prenderà la parola il primo teste: il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete.

10: 49 - Prioreschi, legale di Luciano Moggi, chiede l'acquisizione di altre 160 telefonate. Il pm si oppone ("Se continuiamo così in ogni udienza bisognerà chiamare il perito e così non andiamo mai avanti"). Il giudice si riserva di decidere il 12 ottobre, data della prossima udienza.

10: 43 - Il pm replica che le prove erano a disposizione  della difese già da anni, alla chiusura indagini, e considera solo dilatoria la richiesta dell'avvocato di Pairetto.

10:37 - Il legale dell'ex designatore Pairetto spiega che i cd richiesti nel mese di maggio sono stati acquisiti a settembre, precisando però che anche in questi file contenenti i "brogliacci" non si aprivano. E' stata così reperita una chiave elettronica ed è stato possibile visionarli in ritardo, fa sapere l'avvocato, che ha chiesto altri 2 mesi di tempo per leggere i cinque cd.

10:29 - L'udienza è iniziata, nonostante l'assenza del pm Narducci. In aula c'è solo il suo collega Capuano.

10:10 - E' iniziato l'appello.

10:05 - In aula è appena arrivato Luciano Moggi. Presenti anche De Santis, Bertini e Bergamo con i rispettivi avvocati.



10:00 - Riprende oggi a Napoli il processo di calciopoli con un’udienza  fondamentale, destinata a lasciare il segno. La difesa di Luciano Moaggi chiederà di mettere agli atti centosessanta nuove intercettazioni telefoniche. Tra queste alcune vedono protagonisti alcuni teste che oggi saranno presenti in aula: Galliani, Cellino, Abete, Collina, Spinelli, Baldini, Pieroni; altre invece riguardono Petrucci, Rosetti, Facchetti, Nucini e Ghirelli. Non ci saranno solamente volti noti, ma anche uno dei notai che assistevano al sorteggio arbitrale di Coverciano così come alcuni giornalisti chiamati all'epoca a estrarre le palline con i nomi deigli arbitri. Come risaputo, mancheranno Moratti, Tronchetti Provera e Tavaroli.

 
 
 

Agnelli: «Quanti attacchi alla Juve, vittorie tutte meritate»

Post n°2726 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
Il presidente bianconero scrive una lettera ai tifosi prima della sfida con l'Inter, con qualche stoccata al club nerazzurro: «Questa prima parte di stagione agonistica è stata spesso accompagnata da polemiche, da opinioni e in taluni casi da attacchi veri e propri alla Juventus e alla sua storia. Una storia per noi juventini fatta di passione e molto spesso di vittorie, tutte meritate sul campo».
TORINO, 1 ottobre - Andrea Agnelli ha scritto una lettera ai tifosi della Juve attraverso il sito del club bianconero in vista del big match contro i nerazzurri. Il presidente non ha esitato a riservare qualche stoccatina ai rivali dell'Inter, anche se in un tono pacato e con l'intento dichiarato di smorzare le polemiche.

Ecco la lettera di Agnelli:  

Cari tifosi,

questa prima parte di stagione agonistica è stata spesso accompagnata da polemiche, da opinioni e in taluni casi da attacchi veri e propri alla Juventus e alla sua storia. Tra poche ore si aprirà il palcoscenico su una partita che da sempre racchiude gran parte della storia del calcio. Una storia per noi juventini fatta di passione e molto spesso di vittorie, tutte meritate sul campo.

Le chiacchiere degli ultimi mesi hanno contribuito ad alzare i toni, mescolando spesso i ruoli. È venuto ora il momento di occuparsi del presente.

Un tempo in cui gli azionisti e il management sono da una parte impegnati a tutelare e difendere i colori bianconeri in ogni sede, con i giusti strumenti e nel modo più corretto e trasparente, e dall’altra si concentrano quotidianamente per mettere in condizione i calciatori di offrire una prestazione all’altezza dei colori bianconeri.

Un tempo nel quale i tifosi, con senso di responsabilità perfino superiore a quello di alcuni dirigenti, sostengono la propria squadra anche nei momenti di difficoltà, senza cadere in inutili esagerazioni e violenze che macchierebbero l’impegno congiunto di tutti coloro che hanno a cuore la Juventus: calciatori, tecnici, dirigenti, dipendenti e milioni di sostenitori.

Un tempo che dura da 113 anni e continuerà anche dopo questi novanta minuti nei quali tutti dovremo essere tifosi leali per poi tornare al nostro lavoro: la Juventus continuerà a farlo nelle sedi competenti perché le ragioni di tutti siano ascoltate e valutate con pari dignità.

Forza Juve
Andrea Agnelli

 
 
 

Iaquinta: folgore di Manchester...

Post n°2725 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Manchester City vs Juventus: tanti nomi importanti, come chi rappresenta la storia di una squadra e continua a farla, Del Piero, oppure come quello che viene considerato uno dei migliori attaccanti in circolazione, vedi Tevez, e perchè no anche Adebayor. Ti aspetti da loro la scintilla che si trasformi in fiamma, ed anche se Alex quasi quasi ci riesce scagliando contro la traversa un dardo infuocato a fine partita, i gol non sono arrivati dai signori da chi i bookie consideravano favoriti. Al decimo minuto del primo tempo, gli occhi scorgono la prodezza di uno che ormai non è più giovanissimo, il cui nome non è altisonante come quello dei suoi illustri colleghi, di poche parole, ma dotato di grande spirito di sacrificio, e, anche se lo sapevano in pochi, anche di grande qualità. Ci si riferisce alla punta, seconda punta, ala e all'occorrenza anche centrocampista di fascia: Vincenzo Iaquinta. Sì, è proprio il giocatore calabrese a sbloccare il risultato, e mica con un gol banale: siamo al decimo del primo tempo come detto, e Vince riceve palla sulla trequarti sinistra, ad almeno sette-otto metri dall’area del City, in una classica ripartenza; ieri sera era la prima punta della squadra bianconera e quindi ci si atten­derebbe da parte sua una gestione del pallo­ne, in attesa di lasciare l'incombenza di costruire  il gioco a Claudio Marchiso, ed invece la storia è diversa. Ia­quinta sposta in avanti il pal­lone e lascia partire un destro così potente e radente, da sembrare un "Gamebreaker" del famoso gioco di calcio underground per console. D'un tratto il City of Manchester Stadium si ammutolisce, e si vedono omini in bianco e nero in mezzo al campo che si abbracciano tutti come vera squadra. E Vince, solo dopo aver abrracciato tutti i compagni, mostra la maglia della gioia: "Eh no... lo fai tu!". Subito spiegata il significato della scritta. "E’ uno scherzo, ci prendiamo in giro io e due miei amici di un ri­storante torinese". Poi sull' importanza del suo gol: "Ho scelto la partita giusta per segnare. Un messaggio in chiave Inter? Di sicuro abbiamo disputato una grandissima gara. Non era fa­cile tornare a casa con un pun­to. Siamo sulla buona strada". Sui nerazzurri poi dice: "E noi siamo pronti e pensiamo a loro, da ora in avanti. Dobbiamo anche impa­rare a gestire meglio la palla, difatti abbiamo sofferto un po’". Ed in ultimo ovviamente anche un pensiero alla casacca azzurra: "Non lo so. Io vengo da un infortunio, sto recuperando la forma miglio­re. E poi deciderà il mister". Già Vincenzo parla poco davanti a un microfono, ma poco importa: ai tifosi ed agli amanti del calcio interessa che parli sul campo. E pensare che quest'estate doveva essere ceduto allo Zenit, perchè forse solo il suo mentore Spalletti, che lo aveva avuto ad Udine, aveva capito cosa poteva dare Vince...
 

 
 
 

Moggi replica a Moratti e Paolillo: "L'unico scudetto di cartone è quello dell'Inter..."

Post n°2724 pubblicato il 01 Ottobre 2010 da nadir63l
 

L'ex dg bianconero attacca l'Inter nel suo editoriale per Tuttomercatoweb: "Quando la Juve vinceva, i nerazzurri pensavano al passaporto di Recoba. E dovevano usare la calcolatrice...".
Fonte: di Luciano Moggi per Tmw

E' la settimana di Inter-Juventus: la gara che, qualcuno, ha definito dei veleni. Quando mi hanno chiesto di parlare o scrivere della sfida di domenica a San Siro mi sono permesso di dare solo giudizi calcistici ma evidentemente ho sbagliato. Mi hanno riferito le dichiarazioni di Ernesto Paolillo e dell'eco del Presidente dell'Inter, Massimo Moratti. Non volevo intervenire ma penso sia un obbligo. La Juventus deve restituire gli scudetti all'Inter? Quali? Forse quelli conquistati dalla Juve sul campo mentre in sede all'Inter erano costretti a discutere del passaporto falso di Recoba, il pupillo del Presidente. Oppure quando per vedere la classifica dell'Inter bisogna scorrere tutto il televideo e i nerazzurri dovevano usare la calcolatrice e fare la somma con almeno un'altra squadra, per arrivare ai punti conquistati dalla Juve. Il vero scudetto di cartone è uno solo: quello assegnato a tavolino, non scherziamo. Preferisco fermarmi qui, perchè domenica c'è un'Inter-Juve che non merita di essere inasprito ulteriormente. Questa gente non merita di essere definita la banda degli onesti. Poi ci lamentiamo dei toni alti, dei disordini negli stadi e dell'odio tra le tifoserie. Ma se i primi ad eccedere sono i dirigenti come il Signor Paolillo, dove vogliamo andare? Se l'Inter è quella delle ultime settimane il risultato non è affatto scontato; il 4-0 con il Werder potrebbe portare qualcuno fuori strada. All'inizio, l'Inter ha sofferto e se la Juve gioca da Juve può anche pensare ad un risultato positivo, almeno parziale. Eto'o fa reparto da solo ma Delneri deve puntare, come sempre, sulla squadra e non sul singolo individuo. Mi preoccupa, non poco, la difesa dei bianconeri.
Cambio tema: ha destato molto scalpore, nel corso della settimana appena trascorsa, l'atteggiamento che Francesco Totti ha tenuto con il suo allenatore Ranieri durante la sostituzione che il capitano giallorosso ha subito durante la partita di sabato contro l'Inter. L'atteggiamento del "Pupone" mi da' la possibilità di dare il là ad una riflessione che riguarda marginalmente la Roma, ma che può ben aderire alla situazione di un po' tutte le società che vogliano definirsi ben organizzate. Personalmente, mai avrei tollerato nulla di simile da un mio giocatore, anche perchè, qualora una manifestazione anche simile si fosse ripetuta, il soggetto in questione avrebbe smesso di indossare la maglia della squadra per la quale mi fossi trovato a lavorare. Non è ovviamente il caso di Totti, mi ripeto, ma giocatori difficili da gestire, possono capitare a tutti: posso portare l'esempio di Edgar Davids, che di punto in bianco decise di voler mettersi a fare il regista... stava diventando un problema, ed infatti lo abbiamo messo prima in tribuna e poi lo abbiamo venduto.
Tornando alla Juve, è l'impianto di gioco che deve mettere Krasic nelle condizioni di rendere ai livelli che può toccare, ma difficilmente potrà essere lui a trascinarsi i compagni anche di fronte a difficoltà all'apparenza insormontabili. Non sarà mai Nedved, se è questo che qualcuno si sta chiedendo, ma a causa di suoi limiti. Manca un circuito oliato attorno a lui, che possa essere in grado di fargli compiere il definitivo salto di qualità: manca un centrocampista capace di dettare i tempi, ne manca un altro che sia in grado di difendere la difesa e di aiutarla a non prendere tutti questi gol; manca anche un difensore all'altezza di coprire le frequenti sortite offensive dello stesso Krasic. E non sono mancanze temporanee, dovute al fatto che "la Juventus è un cantiere", come sento dire in continuazione. Purtroppo no, la Juve non è altro che una squadra discreta con un giocatore eccezionale a livello agonistico come è appunto Krasic.
Vedremo se il serbo sarà messo nelle condizioni di fare tre gol anche a San Siro contro l'Inter...

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963