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Messaggi del 02/10/2010

FELIPE MELO: "VOLEVO LASCIARE IL CALCIO"

Post n°2737 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Dal sito di Marca e dai media  brasiliani viene riportata un’intervista rilasciata a La Repubblica dal centrocampista verdeoro della Juventus. Il brasiliano confessa che, dopo l’eliminazione dal Mondiale, purtroppo anche, ma non solo a causa della sua espulsione contro l’Olanda, il calciatore ex Fiorentina ed Almeria aveva pensato addirittura di lasciare il calcio giocato.

“Dopo il Mondiale non avevo più motivazioni per giocare. Non avevo allegria e avevo deciso di lasciarlo. Ho giocato un buon Mondiale, ma in Brasile dicevano tutti che si era perso per colpa di Felipe. Non è giusto. Chi ne capisce di calcio, sa che basta vedere gli occhi dei giocatori olandesi prima della mia espulsione per capire come mai hanno vinto. Io non sono un angelo, ma ho capito che posso essere duro, ma senza esagerare. A 27 anni si può ancora cambiare. La fiducia di Del Neri e Marotta? Questo mi ha aiutato a cambiare, ho capito che c’è chi crede in Felipe Melo”.

Le prestazioni di Felipe Melo, la sua ritrovata attenzione, l'amore del suo pubblico sono stati la miglior medicine per Felipe Melo. Il Felipe Melo visto adesso, se saprà evitare gli errori della gara con la Sampdoria è un Felipe diverso. Brighi l'ha definito il "fratello buono". Lo definiremmo il "campione" ritrovato. il Felipe Melo visto negli ultimi minuti di Manchester se riproposto con continuità è potenzialmente uno dei migliori centrocampisti europei. A Felipe il compito di ripetersi... ai tifosi... quello di  sostenerlo...

 
 
 

DELNERI, 21 CONVOCATI PER SAN SIRO: C'È ANCHE AMAURI!

Post n°2736 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Al termine della seduta di rifinitura, l'allenatore della Juventus, Gigi Del Neri, ha diramato i convocati per la partitissima contro l'Inter, in programma domani sera a San Siro alle 20:45. Nella lista è presente anche Amauri, che ha superato il problema alla caviglia accusato nel corso della gara contro il Cagliari. L'attaccante italo-brasiliano potrebbe addirittura partire titolare: lo si evince da due distinte risposte fornite dal tecnico bianconero nel corso della conferenza stampa: "Se sta bene gioca" e "Se non sta bene non lo convoco"; quindi, visto e considerato che il giocatore è stato convocato significa che sta bene e che quindi sarà titolare domani sera. Assenti gli infortunati Buffon e Traorè, oltre agli "epurati" Grosso e Salihamidzic. Ecco l'elenco dei convocati:
 

2 Motta
3 Chiellini
4 Felipe Melo
5 Sissoko
8 Marchisio
9 Iaquinta
10 Del Piero
11 Amauri
13 Manninger
14 Aquilani
18 Quagliarella
19 Bonucci
20 Lanzafame
21 Grygera
23 Pepe
25 Martinez
27 Krasic
29 De Ceglie
30 Storari
31 Costantino
33 Legrottaglie

 

 
 
 

DOVE SONO LE SCUSE DELLA GAZZETTA?

Post n°2735 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

"Così truccavano i sorteggi"?

Solo il Tuttosport di oggi ha in prima pagina "Metti Collina" così come è stato periziato; la Gazzetta pare non fidarsi di un PERITO del tribunale di Napoli (sarà filo-moggiano, supponiamo...) perché i video su youtube sembrano avere un audio contrastante.
Ora, a parte il fatto che un video su youtube è un video su youtube e forse dovrebbero chiedere copia del video originale dall'intercettazione originale (che è disponibile, non ci sono "problemi tecnici" di sorta...), non è che ci stupiamo poi più di tanto se pensiamo al fatto che l'allora maggiore Auricchio aveva svolto le sue minuziosissime indagini consultando...i fogli della rosea; pare quindi prassi comune andare a cercare le prove su files o su testi che potrebbero non essere integri, o "riaggiustati" (non è detto che lo siano, ma potrebbero), anziché andare a prelevare il format originale delle cose.
Piuttosto, non è apparso oggi il titUlo "COSI' NON TRUCCAVANO I SORTEGGI", né c'è traccia di pubbliche scuse per la disinformazione data all'epoca; nonostante le testimonianze di giornalisti, nonostante quelle degli arbitri, NESSUNO della Gazzetta ha pensato che le scuse, per quel titUlo infamante di allora, fossero quantomeno legittime.
Non bastasse questo, neanche la testimonianza di Abete, che fa letteralmente cadere la tesi della cupola, è stata sufficiente alla Gazzetta per riconoscere i propri errori, e tentare di "riaggiustare" un minimo di credibilità, nei confronti di tifosi al di fuori di quel di Milano.
Eppure lo scenario e gli orizzonti sono ormai abbastanza nitidi; la domanda che ci viene da farci è che cosa aspettino a porre rimedio agli sbagli commessi, dato che sono stati errori in buona fede (come quelli arbitrali degli ultimi quattro anni...); pesa come un macigno sulle nostre persone il trovarci a richiamare alle proprie responsabilità dei professionisti del settore che hanno il diritto/dovere di fare informazione trasparente, sollecitandoli sulle questioni etiche del giornalismo e della comunicazione, delle quali non dovremmo essere noi a ricordarne i contenuti. Ci sentiamo del tutto inadeguati a salire sul "cadreghino" per distribuire "lezioni di educazione all'informazione", e preferiremmo di gran lunga essere qui a parlare di tutt'altro, ma così stanno le cose. In questo senso, ci sentiamo di dire che La Gazzetta dello Sport ha un debito quadriennale con i Tifosi della Juventus, e che è giunto il momento di saldarlo.
Non con lo sconto; semmai con gli interessi, com'è logica e norma in ogni stato di diritto.

 
 
 

CHIELLINI: "MAI ALL'INTER"

Post n°2734 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

CHIELLINI: "MAI ALL'INTER"
© foto di Alberto Mariani

Dalle pagine di Tuttosport Giorgio Chiellini ha voluto dare la carica, ovviamente positiva per la partitissima di San Siro contro l'Inter. Una trasferta difficile dove ci saranno da confermare i progressi difensivi visti a Manchester contro un campione come Tevez. A Milano i campioni raddoppieranno infatti ci saranno Eto'o e Milito da fermare. Chiellini fino ad ora e' sempre stato uno dei migliori e anche a Manchester lo ha confermato, purtroppo il pacchetto non ha ancora raggiunto la coesione totale e sui tagli con palla in profondità vedi Biondini per Matri e Toure' per Johnson qualcuno scappa.

Ma ecco le parole di "Re Giorgio" o se preferite "King Kong" vista la sua esultanza.

Dottor Chiellini, buona giornata. Se glielo propo­nessero, accetterebbe di trasferirsi all’Inter?
«Mai. Io la Juve ce l’ho den­tro e non potrei vedermi con quella maglia addosso. E’ la ragione per la quale ho apprezzato la scelta di Burdisso: uno che ha gioca­to nell’Inter e nella Roma non può venire alla Juve. Nella vita ci vuole coeren­za. Amen» .

Del resto, sta per rinnova­re fino al 2015...
«Qui sono cresciuto come calciatore e sono diventato uomo. Lo considero un ge­sto importante da parte della società, dei vecchi e dei nuovi dirigenti, perché la questione del contratto era sotto esame da tempo. " Nella trattativa sono stato assistito da mio fratello gemello Claudio, lui fa l'agente e si occupa dei giovani di 19-20 anni, lo ritengo bravo e affidabile.

Si appresta a sostituire Del Piero come bandiera bianconera...
«Quando avrò 17 anni di Juve alle spalle forse sì. Del Piero era e resta la no­stra bandiera, dopo di lui c’è Buffon. Io sono al sesto anno, ne ho ancora di lavo­ro davanti. Però sto bene e sono felice» .

In estate giravano voci sul Real Madrid: sia schietto, è stato a un pas­so dal diventare galatti­co?
«La verità è che diretta­mente non mi è mai giunta una proposta. So che Ma­rotta ha parlato con qual­cuno, ma per i dettagli do­vete chiedere a lui, non a me. Io sono rimasto alle rassicurazioni del diretto­re generale, concetti chia­rissimi: la Juve non era in­teressata a cedermi. E in­fatti sono vicino al prolun­gamento. Anche se, aggiun­go io, tutti hanno un prez­zo e di fronte a un’offerta folle...» .

Torniamo all’Inter: si sta scatenando la solita bufe­ra...
«Le solite esagerazioni, in­tende? Beh, onestamente certe prese di posizione si possono evitare ma, tanto per essere schietto, a noi la storia degli scudetti non frega più di tanto. A noi giocatori, intendo. Mi sa che si tratta di polemiche più ad alto livello» .

Vorrà mica dire che Inter-Juventus è una partita normale...
«Non lo dico e non lo penso. E’ La Partita. Sotto il pro­filo delle emozioni e dell’or­goglio non è paragonabile alle sfide con Milan e Ro­ma. La rivalità che si respi­ra sul campo è bella e tre­menda» .

Chi vince?
«Non mi riesce proprio di immaginarlo. A volte basta un episodio per indirizzare una gara in un senso o nel­l’altro. La posso ipotizzare molto tattica, con rischi calcolati, con massima at­tenzione. L’Inter ci rispet­ta, vedrete che non scen­derà in campo alla garibal­dina».

 

Eto'o? "Uno degli attaccanti più forti del mondo ma non mi fa paura.Io e Bonucci siamo una buona coppia,a volte ci mancano i tempi giusti non lo nego: possiamo e dobbiamo crescere. Questa Juve mi ricorda quella di Ranieri: serve la scintilla per svoltare".

Chi mi ha stupito di più dei nostri giocatori? "Ovviamente Krasic e poi anche Melo che sta tornando il campione che conoscevamo".

Un Chiellini a tutto campo che conferma l'amore per la maglia e il prossimo rinnovo contrattuale. Chissà se in questa Juventus ci sara' una scintilla o meno. In ogni caso restiamo convinti che Chiellini insieme a Bonucci si toglierà presto delle soddisfazioni. Non so se a partire da quest'anno, ma gia' dal prossimo se la Juventus quest'anno riuscirà ad arrivare tra le prime quattro, potrebbe essere l'anno del rilancio definitivo.

 
 
 

Del Piero "espulso" dallo spagnolo Gonzalez...

Post n°2733 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dal cartellino rosso è meglio stare lontani quanto più possibile, nel calcio per chi lo gioca, come nella vita di tutti i giorni per chi non ha questa fortuna.... Simpatico l' epilogo di Manchester City Juventus, raccontato nel proprio portale da parte di Alessandro Del Piero. Accade tutto alla fine dell' ottimo match disputato dalla Vecchia Signora e 'questa' il nostro capitano, ce la vuole proprio raccontare: una cosa così non gli era mai successa in campo ( e tanto meno fuori ). Siamo a Manchester, la partita con il City è appena finita, uno a uno, partita ruvida ma tutto sommato leale: strette di mano in mezzo al campo, clima di grande correttezza e fair play. I ragazzi vanno sotto la curva dei molti supporters bianconeri giunti oltremanica per ringraziarli del supporto che come sempre sono riusciti a garantire, e altrettanto fanno i Citizens con i loro tifosi. I giocatori, Del Piero in primis, entrano nel tunnel degli spogliatoi, dove 'stranamente' il Capitano viene fermato dall’arbitro, lo spagnolo Eduardo Iturralde Gonzalez, che già aveva salutato in campo dopo il fischio finale. I due si risalutano, da veri uomini d' onore. Lo spagnolo sorride e dice al nostro immenso capitano: “Complimenti, sei un giocatore corretto, gran partita e gran punizione, complimenti. Ti voglio fare un regalo”. In quel momento il fischietto iberico tira fuori il cartellino rosso ( e per ammissione dello stesso Alex, a lui sembra molto più simile a un cartellino arancione... ) e simpaticamente glielo mostra, come se dovesse espellerlo e glielo dona. Il nostro capitano, che non titubò nemmeno nel momento clou della sua carriera, in quel di Berlino nel 2006 al momento del penalty calciato contro la Francia, rimane assolutamente sorpreso, a tratti basito, e altrettanto simpaticamente, carico di emozione, accetta il 'regalo'. Presente sicuramente alternativo, ma che lascia capire l' immagine immacolata della nostra bandiera in tutto il mondo. E' proprio in quel momento che la sua classe e umiltà escono, e prontamente risponde all' arbitro: “Grazie, ma non mi basta. Adesso mi devi fare la dedica”. E allora dedica sia: “Para Alex, grande “, scritto dal direttore di gara sul tanto temuto cartellino rosso. Ancora una volta, semplicemente, grazie Capitano!

 
 
 

Calciopoli, Del Piero e Ibra sono chiamati a testimoniare ...

Post n°2732 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
De Santis prepara una lista testi da finale di Champions: ci sono anche Ledesma, Nesta, Seedorf e Frey, arbitra Tagliavento. Il 12 si riprende con Rosetti e altri
NAPOLI, 2 ottobre - Giornata proficua per la ripresa del processo Calciopoli: qualche defezione, ma anche presenze doc. I legali di Moggi hanno prodotto altre 160 telefonate: la giudice Casoria si riserva di ammetterne un po’ la prossima udienza del 12. Si lavora alle liste testi: le difese hanno rinunciato a Galliani, probabile che per Tavaroli e Cipriani valgano gli atti processuali di Milano sui pedinamenti a Moggi, resta il punto interrogativo di Moratti. Mentre De Santis prepara una lista testi da finale di Champions: Ibrahimovic, Del Piero, Ledesma, Nesta, Seedorf, Frey; arbitra Tagliavento... Il 12 si riprende con Rosetti e altri.

ABETE - La Figc sfila col presidente Abete che ricorda: «Il Patto della staffetta tra me e Carraro fu condiviso», rispon­dendo a chi ricordava come l’accusa pretendesse una coerci­zione politica del Moggi su quell’elezione. Poi sulle telefonate con Mazzini e l’interessamento per la Fiorentina: «Ho letto da un giornale sportivo (Tuttosport, ndr): le conversazioni ci sono state. La svista colossale sul mani di Zauri in Lazio-Fiorentina ci preoccupava in chiave azzurra. Io legato parti­colarmente alla Fiorentina? No, mi ritengo trasparente e trasversale. E con Della Valle sono amico come con molti al­tri presidenti». Il dg Valentini, ma anche i giornalisti Fulvio e Riccardo Bianchi e Nozzoli sui sorteggi praticamente al­l’unisono: «Sorteggi regolari, mai avuto dubbi. E le palline non erano riconoscibili». Collina (ma anche l’assistente Pa­pi, come Tombolini) parla della gestione di Bergamo e Pai­retto: «Non ho mai subito pressioni per arbitrare in un certo senso. Le avrei denunciate. E fu proprio Bergamo a indicar­mi come suo successore come designatore. Quanto a Meani, mai mi sono sentito condizionato dalla sua amicizia: i proce­dimenti Aia e Figc me lo hanno confermato».

 
 
 

La Stampa - Facchetti disse: "Vabbé, metti Collina". Il perito cancella i dubbi.....

Post n°2731 pubblicato il 02 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Fonte: di Guglielmo Buccheri per "La Stampa"
© foto di Federico De Luca

Quando, il 13 aprile scorso, il perito del tribunale di Napoli, Roberto Porto, cominciò a trascrivere le 224 intercettazioni su Calciopoli inedite e «scoperte» dai legali di Luciano Moggi, l'Inter, Massimo Moratti e l'allora numero uno nerazzurro Giacinto Facchetti erano stati già strattonati dentro lo scandalo mai visto. Un coinvolgimento di parte, si disse. Una svolta che provocava scossoni e malumori, ma che, per essere certificata e super partes, doveva attendere il lavoro di un tecnico nominato dal collegio giudicante.

Ora che le fatiche dell'ingegner Porto sono terminate, l'Inter, Moratti e Facchetti si ritrovano ancor più al centro di Calciopoli. Che peso avranno le trascrizioni delle 224 intercettazioni depositate nella cancelleria del tribunale di Napoli? L'Inter e i suoi dirigenti parlavano con i designatori dell'epoca, ma anche con qualche fischietto, ha certificato il lavoro del perito. Fra i colloqui, uno in particolare aveva fatto segnare il punto di non ritorno nel duello verbale a distanza fra le parti: Facchetti e Bergamo vengono ascoltati al telefono il 26 novembre del 2004, una telefonata dove si sente una voce dire «...vabbè, ma metti Collina...» a proposito di griglie arbitrali. È stato il compianto presidente nerazzurro, così i legali di Moggi. «È in atto una strumentalizzazione vergognosa della memoria di mio padre: metti Collina l'ha detto Bergamo, basta con queste falsificazioni inaccettabili. Intervengano gli organi della Figc», tuonò Gianfelice Facchetti, il figlio del grande campione nerazzurro.

A distanza di cinque mesi e mezzo, ecco la verità. Quella frase («...metti Collina...») l'ha pronunciata Facchetti, così scrive il perito del tribunale. La Juve è in attesa di una risposta della giustizia sportiva all'esposto con il quale si chiede alla Figc la revoca dello scudetto della stagione 2005/06. La tesi del club di corso Galileo Ferraris è nota, così come risaputo è il fondamento giuridico alla base dell'assegnazione di un titolo sportivo a tavolino: un campionato può essere assegnato senza averlo vinto sul campo a una società senza macchia. Parlare di griglie arbitrali con i designatori indicando un fischietto che tipo di comportamento configura? Per la Juve non ci sono dubbi, e per il pm del pallone Stefano Palazzi il tempo stringe. Gli 007 della Federcalcio sono al lavoro da una settimana e sul loro tavolo c'è il faldone con le 224 intercettazioni già trascritte, compresa quella con la voce «ma metti Collina...». Dall'udienza penale di ieri a Napoli emergono altre novità. La difesa di Moggi sembra intenzionata a rinunciare alla convocazione di Moratti come teste perché, fanno sapere, «la nostra linea difensiva è già passata». Il 19 prossimo ottobre potrebbero sfilare in aula Alessandro Del Piero e Zlatan Ibrahimovic per ribadire come gli scudetti vinti siano stati regolari. Intanto le difese chiedono la trascrizione di altre 136 telefonate.

 
 
 

     

 

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