LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 04/10/2010
Quale sono le sue impressioni su queste prime giornate di campionato? Si aspettava la Lazio in testa? Anche la Roma è in forte crisi, secondo lei potrà tornare a lottare per lo scudetto? Un'altra squadra in netta difficoltà è la Fiorentina di Mihajlovic. Lei pensa che l'ex difensore dell'Inter sia in grado di allenare una squadra del calibro della Fiorentina o i viola dovrebbe cambiare allenatore? Non possiamo esimerci dal chiederle un commento su Inter-Juventus di ieri. Si aspettava un Felipe Melo così rigenerato dopo la deludente stagione passata? |
glmdj |
Tuttosport riporta altre dichiarazioni rilasciate dal neo-centrale della Juventus, Leonardo Bonucci, che dal ritiro con la Nazionale, ha parlato dei prossimi impegni degli azzurri, e in particolar modo dell’incontro con la Serbia del suo compagno di squadra Milos Krasic: "Non ci aspettavamo che fosse così forte. È capace di decidere una partita anche da solo, faremo quindi di tutto per impedirglielo martedì prossimo. Bisognerà cercare di non farlo girare altrimenti quello ti fulmina. Sarà davvero una bella gatta da pelare, meglio avere Krasic per compagno che per avversario anche se pure a noi non mancano giocatori di livello". Prima però ci sarà da affrontare la gara di venerdì con l'Irlanda: "Due test importanti, se li superiamo facciamo un bel passo in avanti. Non dovremo sbagliare nulla, in Irlanda troveremo un clima ostile, con la Serbia sfideremo una nazionale forte. Ma noi vogliamo altri punti per qualificarci agli Europei". Durante l'intervista una scena simpatica descrive il clima interno alla nazionale: Bonucci riesce a dribblare un gavettone di Cassano e Pepe appostati dietro la finestra: "Tanto la colpa la danno sempre a lui" afferma col sorriso il centrale indicando il talento della Sampdoria apparso particolarmente allegro e su di giri. Allegria che, chissà, presto potrebbe portare in casa bianconera. |
"Quello che dice Agnelli è un’offesa nei confronti del giudice che ha emesso una sentenza. Dire che la Juve ha vinto tutto sul campo è solo un modo per farsi buoni i tifosi". |
Al termine di Inter-Juventus, il capitano bianconero Alessandro Del Piero parla ai microfoni di Sky Sport di una gara difficile e molto sentita dalle due squadre: "Le scarpate non sono mancate, ma tutto è rientrato nei limiti. Siamo stati tutti intelligenti a non finire in altri atteggiamenti, da questo punto di vista è molto positivo. La squadra si è dimostrata solida, abbiamo concesso poco in difesa rispetto al passato e ci sono dei passi in avanti palesi". |
Pavel: «Non so se Krasic sia uguale a me, questo dovete dirlo voi. Però è bravo, e questo è molto importante». L'ufficializzazione dell'incarico in società dovrebbe arrivare a fine mese MILANO, 4 ottobre - Un “convocato” speciale, ieri sera a San Siro: Pavel Nedved. Non titolare, nemmanco in panchina. Ma nei pressi (pressi della panchina, si intende). Intento - nel prepartita - a colloquiare con il presidente Andrea Agnelli, a confrontare impressioni con Alessandro Del Piero, a dispensare consigli ai giocatori juventini. Poi, chiaramente, intento a soffrire, partecipare moralmente, tifare. Un Nedved particolarmente coinvolto, insomma. In veste di ex (giocatore) bianconero, nonché di futuro (dirigente) bianconero. Non di meno, di nerazzurro mancato: visto che al termine dell’ultima stagione alla Juventus, era il maggio 2009 - preso atto delle... difficoltà (chiamiamole così) emerse circa la possibilità di rinnovare di un altro anno il contratto con la società di corso Galileo Ferraris - il ceco decise di declinare gentilmente le lusinghe e le pressioni che faceva Mourinho pur di convincerlo ad indossare la maglia dell’Inter. La risposta fu secca: no grazie, ho troppo rispetto per il popolo juventino. E giù di tripudio della piazza. IL RITORNO - Facile intuire, dunque, quanto Nedved sperasse in una buona prova della Juventus a San Siro. Proprio a ridosso, oltretutto - ormai è questione di poche settimane - del ritorno del ceco nel club, in qualità di consigliere di Agnelli e di “super team manager” potenzialmente in grado di portare al gruppo quella determinazione e quella voglia di non mollare mai che ne hanno caratterizzato la carriera da calciatore. L’ufficializzazione del nuovo incarico arriverà entro fine mese. Anche se lui non si espone: «Quando sucecderà? Non so, Andrea Agnelli è un amico. Per ora posso dire che mi ha fatto immensamente piacere l’invito alla partita». L’EREDE - Poi la classica domanda, vale a dire quanto pesi per Nedved - l’assenza dal calcio giocato. Lui ci scherza su: «Beh, ora che sono qui a ridosso del campo pesa ancora di più il fatto di non poterci entrare...». Infine, ai microfoni di Sky, un riferimento al suo possibile, potenziale erede: «Non so se Krasic sia uguale a me, questo dovete dirlo voi. Però è bravo, e questo è molto importante». |
Prima di Inter Juventus, petardi, insulti e tensione all'ingresso dello stadio San Siro. Come vi abbiamo riferito ieri sera nel corso della diretta, gli agenti di polizia, in tenuta anti sommossa, hanno dovuto effettuare un paio di cariche contro un centinaio di tifosi interisti che cercavano di entrare in contatto con quelli juventini all'ingresso della Torre numero 3 che conduce al settore ospiti. Per motivi di sicurezza sono stati momentaneamente chiusi i tornelli di accesso nelle vicinanze. Secondo quanto hanno riferito alcuni steward, il settore ospiti dedicato ai tifosi bianconeri per l'occasione sarebbe stato sistemato al terzo anello verde, proprio sopra quello occupato di consueto dalla curva nord dell'Inter. |
Un Marotta soddisfatto quello nel post partita di Milano, che ha rilasciato alcune dichiarazioni sibilline che potrebbero mettere di buon umore il popolo bianconero. Bhe, direi che questa è musica per le orecchie dei tifosi, soprattutto la frase "qualcuno che possa fare la differenza". I tifosi aspettano con ansia qualche colpo, quel colpo mancato nell'ultimo giorno di mercato e soprattutto dopo la partenza di Diego. Per il momento, almeno nelle ultime partite segnaliamo i progressi della difesa che ha preso solo un gol da Tevez e Eto'o. Insomma non male, per una squadra che nelle precedenti sfide viaggiava con la media dei due gol a partita incassati. Se la squadra sarà quella di Milano, gli obiettivi potrebbero diventare ambiziosi e di conseguenza il mercato di gennaio interessante per qualche colpo utile a puntare ai primi posti. Stamattina, poi altre dichiarazioni nella trasmissione radiofonica ‘Radio Anch’io lo Sport”: “Se non fosse cambiata la regola degli extracomunitari avremmo fatto di tutto per prendere sia Krasic che Dzeko. Una volta cambiata la normativa alla Juventus si è discusso a lungo sul da farsi, e alla fine è stata decisiva la volontà di Krasic di venire a Torino”. |
TUTTI PAZZI PER LA JUVE Tutti i venerdì su RADIO POWER STATION dalle 22,00 alle 24,00 - a Roma su FM. 100.5 - per il resto d'Italia e del mondo in streaming su www.radiopowerstation.com (anche per Iphone) Fonte: www.tuttipazziperlajuve.com Terminata la pausa estiva, l’aula 216 del tribunale penale di Napoli ha accolto nuovamente le udienze del processo di “Calciopoli”. Venerdì 1 Ottobre è stata una giornata densa di colpi di scena nella quale si è sciolto come neve al sole il castello accusatorio dei PM di fronte alle testimonianze estremamente chiare ed esaustive dei testi chiamati dalla difesa di Luciano Moggi nella persona dell’Avv. Maurilio Prioreschi. Il legale di Luciano Moggi è intervenuto poi telefonicamente, nel corso della popolarissima trasmissione radiofonica “Tutti pazzi per la Juve”in onda su RADIO POWER STATION e vero punto di riferimento per i tifosi juventini. Avvocato bentornato ai microfoni di Radio Power Station. Dopo la sosta del processo, si aspettava una un’udienza così intensa e particolarmente ricca di punti a favore della difesa? “Con estrema franchezza non mi meraviglio dell’esito dell’udienza: se vogliamo usare un titolo calcistico la difesa batte l’accusa 5-0. Era molto atteso l’interrogatorio di Franco Baldini, come valuta il suo comportamento in aula e le sue dichiarazioni? Sarà riascoltato anche il 12 ottobre? “Baldini ha concluso, ma dovrà essere sentito Stefano Antonelli. Alla luce di quanto è emerso in aula fino ad oggi, è corretto affermare che siamo davanti ad un processo basato sul nulla, su voci di corridoio, sul sentito dire? “Il dato oggettivo è che è finita la fase delle indagini preliminari dove il PM la faceva da padrone non avendo confronto con la difesa e quindi i vari Auricchio e quant’altro facevano le verbalizzazioni di opinioni, ipotesi, idee assolutamente vietati dal codice. Quando si viene al dibattimento e ci sono gli avvocati bisogna riferire su fatti concreti, precisi e qui di fatti c’è il nulla, il deserto.” Secondo lei, Franco Baldini è stato sincero o ha tentato di limitare i danni perché consapevole di quanto aveva dichiarato nel processo GEA? “Baldini è furbo: sapendo che al processo GEA aveva detto cose non vere, diciamo che si è informato su quello che era stato l’esito delle dichiarazioni di Auricchio nel nostro processo. In aula sono stati interrogati anche Abete, Collina, Tombolini, Fulvio Bianchi, Valentini, Nozzoli e tutti hanno chiarito in modo esauriente diverse situazioni cavalcate dai PM. “Si sta facendo un processo sul niente. E’ sul niente che è stata rovinata la vita di alcune persone. Altra testimonianza chiave è stata quella del Presidente Abete che ha spiegato con estrema chiarezza, regolamento alla mano, come è avvenuta la propria elezione ed in precedenza quella di Franco Carraro: una staffetta preventivata in accordo con tutte le componenti della FIGC per evitare il commissariamento. “Esatto. Abete ha detto chiaramente che c’è stato un accordo. Ha avuto la sensazione che l’ufficio del Pubblico Ministero abbia continuato le proprie indagini anche a processo in corso nella speranza di trovare finalmente la “prova regina”, qualche “gola profonda” o qualche “pentito” che rendesse fondato il teorema accusatorio? “Si. Credo che l’obiettivo forse era di avere qualche pentito. Il Presidente Agnelli ha detto che la condotta processuale della Juventus a Napoli cambierà e sono circolate voci che l’Avv. Chiappero potrebbe collaborare con lei e con l’Avv. Trofino. Cosa ne pensa? “Posso rispondere con un proverbio: chi fa da sè fa per tre. Io conto sulle mie spalle, che poi la Juve ci affianchi non può che farci piacere però io vado avanti per la mia strada. Per quanto riguarda l’interrogatorio di Collina, perché non ha formulato domande riguardo i suoi rapporti con Meani? “Su Meani sono circostanze che risultano dalle intercettazioni telefoniche. Quando si discuterà questo processo si leggeranno alcuni brani. Non c’è bisogno di chiederlo a Collina”. Il popolo juventino attende l’interrogatorio del presidente dell’Inter Massimo Moratti, come mai non si è presentato in aula? La considera una testimonianza fondamentale? “Si sposava la figlia e bisogna avere rispetto. Comunque, la sua testimonianza non è fondamentale”. Il perito di Pairetto ha chiesto una dilazione di due mesi per trascrivere altre telefonate intercettate perché ha riscontrato dei problemi nell’aprire i files dei bogliacci: questo inciderà sulla durata del processo? “No perché noi andiamo avanti con i testi mentre trascrivono e quindi non c’è alcun problema. Per quanto riguarda le famigerate schede svizzere, cosa può dire? “Le schede svizzere: parliamo sempre di ipotesi, infatti pure su questo argomento non c’è nulla”. Tantissimi tifosi bianconeri le esprimono gratitudine ed ammirazione per la tenacia e la grinta con le quali conduce l’eccellente lavoro in difesa di Luciano Moggi e di conseguenza anche del loro onore. Cosa si sente di dire? “Come difensori sentiamo tutta la responsabilità di difendere una persona che sappiamo essere assolutamente innocente e quindi ci fa piacere sapere che tanta gente ci sta vicino”. Avvocato grazie per la disponibilità, contiamo di riaverla nuovamente ospite nella speranza che nel frattempo anche gli organi di stampa ed i media che stanno mistificando la verità in malafede possano riaddrizzare il tiro dopo la vergognosa campagna diffamatoria del 2006. “Benissimo. Sarà per me un piacere intervenire nella vostra prestigiosa trasmissione per dimostrare che il processo è basato sul niente” |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14