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Messaggi del 13/10/2010

Che altro serve?

Post n°2884 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

il nostro editoriale glmdj



Immagine IPB

di Morrison



Che altro serve mi chiedo, forse nulla, finalmente si dovrebbe essere giunti al capolinea della più infausta gestione azzurra di sempre, quella di Pierluigi Casiraghi alla guida della Under 21, da sempre, almeno fino al suo arrivo, la rappresentativa azzurra più titolata di ogni epoca.

E' di ieri sera, nell’ immediata vigilia della guerriglia di Marassi, la notizia dell'eliminazione nei playoff contro i pari età bielorussi, con i nostri incapaci di gestire il vantaggio (doppio!) acquisito nell'andata di Rieti. Attenzione! non roviniamo tutto! Predicava un inascoltato CT; niente, la sua squadra si squaglia nel giro di 5 minuti, tanti sono bastati per annullare lo svantaggio ai sovietici che poi ci inchioderanno nei tempi supplementari.

Sinceramente non ho granché voglia di dilungarmi; chi mi legge da tempo su questo forum sa perfettamente cosa pensi dell’ormai ex-ct, di come sia stato inopportunamente nominato al posto di un ben più meritevole e vero allenatore, di come la sua scelta fosse stata al pari di quella di Donadoni, figlia di chissà quale situazione, forse amicizia o semplicemente frutto dell'evidente stato confusionale in cui versava (e direi versa tuttora) la Federazione all’indomani dello scoppio di Farsopoli.

Rimangono le macerie, peraltro non figlie uniche nel panorama avvilente del calcio italico da 4 anni a questa parte, come una sorta di biblico rendez-vous con i fatti, i numeri, che per l'ennesima volta dimostrano, impietosi, come competenti non ci si improvvisa, allenatori non ci si inventa e i meriti, i titoli, i gradi, da sempre (o perlomeno fino a 4 anni fa) si sono sempre conquistati sul campo!

Ringraziamo, anzi ringraziatelo se volete il nostro "caro" ct: 2 Europei buttati, un’olimpiade bruciata nei quarti (in vantaggio di 1 gol e di un uomo contro il Belgio), un approdo all’ultimo Europeo fallito e
un' Olimpiade, la prossima, bucata clamorosamente.

Non mi soffermo neanche sui "valori" che aveva a disposizione Casiraghi; a questo livello i giovani europei affermati giocano già nelle nazionali maggiori, i nostri invece nella Under, per cui il gap qualitativo è sempre stato spostato verso i nostri colori.

Personalmente non amo sentenziare "ve l'avevamo detto”, ma perlomeno concedeteci di aver sempre lamentato la scelta inopportuna, immeritata, ingiustificata.

Rimane il solito atavico interrogativo: paga Donadoni la sua inadeguatezza; paga Casiraghi altrettanta inadeguatezza; qualcuno ci può eventualmente informare se e quando pagheranno mai i "saggi" che da 4 anni a questa parte, hanno ridotto il 2° calcio più titolato al mondo, ad un carrozzone pagliaccesco del quale, anche Renato Zero si vergognerebbe?

 
 
 

Fulvio Bianchi: "Altre prove, la Figc che aspetta ad agire?"

Post n°2883 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Parla il giornalista di Repubblica dopo l'udienza di ieri.
© foto di Claudio Sottile

I nuovi sviluppi del processo a Napoli e le ulteriori conferme di una cupola inesistente stan sempre facendo volgere di più il bilancino del successo dalla parte delle difese. Ma a parte questo manca qualcosa, sul piano sportivo perchè la Figc continua a dormire sull'inchiesta sportiva riguardante le nuove intercettazioni? Fulvio Bianchi, giornalista di Repubblica, se lo chiede e nella sua consueta rubrica "Spy Calcio" rivela novità e si pone le solite questioni. "Nei prossimi giorni la procura federale dovrebbe mettersi al lavoro sull'esposto presentato dalla Juventus riguardo alla revoca dello scudetto del 2006 assegnato a tavolino dai saggi (?) - esordisce Bianchi - ora il superprocuratore federale Stefano Palazzi non ha più scuse per continuare a rimandare, ha tutto il materiale disponibile per procedere". Sui tempi dell'inchiesta il giornalista del quotidiano romano non si sbilancia ma vede una dead-line: "Il tutto dovrebbe concludersi entro fine stagione, 30 giugno 2011 massimo per l'inchiesta. Poi il consiglio federale dovrà esprimersi in merito se la revoca debba aver luogo o meno". Stilettata poi all'Inter: "Sappiamo benissimo che i nerazzurri non hanno alcuna intenzione di restituire il titolo assegnato a tavolino, tra l'altro i rapporti tra il presidente Figc Abete e Moratti sono tutt'altro che idilliaci. Sentendo le parole dell'avvocato Paco D'Onofrio riguardo alla rinuncia dell'eventuale prescrizione, in quanto si ritengono onesti, da parte dei milanesi sappiamo benissimo che il presidente Moratti non farà mai un passo del genere". Infine si parla di novità e nuove indagini a supporto della tesi di revoca: "In un brogliaccio dei carabinieri, mai consegnato alla Figc e ritenuto non rilevante dal pool di Auricchio, si è venuto a conoscenza di un colloquio telefonico tra Pairetto e Facchetti in cui si parlava, tanto per cambiare, di griglie arbitrali. Un'altra telefonata invece tra l'ex designatore e Lanese, in merito a Inter-Juventus del novembre 2004, porta a galla un altro elemento: l'arbitro di quella sfida Rodomonti, a detta di Lanese, era pro-milanesi. Per la cronaca in quella gara vi fu la mancata espulsione di Toldo per fallo da ultimo uomo. Per Bergamo era ammonizione, per Collina era rosso".

 
 
 

Quando la non notizia fa notizia...

Post n°2882 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Ennesime montature mediatiche sul processo di Napoli.
© foto di Federico De Luca

La marea di cose successe nell'udienza di ieri nel processo su calciopoli a Napoli han fatto decisamente e ulteriormente volgere la faccenda a favore delle difese, in particolare di Massimo De Santis e Luciano Moggi. Partiamo con ordine dall'arbitro tivolino che di fatto viene scagionato con un documento che prova la falsità della teoria sull'ingresso-uscita dalla cupola dell'imputato in questione. Questione di tempi, il colonnello Auricchio nelle indagini indicò come gennaio 2005 il periodo d'uscita dalla cupola e l'ostilità di De Santis verso la Juventus, la notifica però arrivò a giugno dello stesso anno. Gravi incongruenze, De Santis e la bizzarra teoria della cupola si sbriciolano, Auricchio invece cade nei guai e viene querelato dai legali dell'ex arbitro. Passiamo per Moggi che anche lui querela vecchi nemici, nel suo caso Franco Baldini che tra l'altro finirà sotto indagine per falsa testimonianza. Due notizie succose, che diventano pure tre dato che Rosetti scagiona il duo Bergamo e Pairetto da presunte pressioni. E diventeranno quattro a breve visti nuovi brogliacci che contengono intercettazioni tra Facchetti e l'ex designatore di Nichelino. Diciamo pure cinque con la testimonianza del notaio Tavassi che certificava all'epoca i sorteggi (per l'ennesima volta la conferma pure di quest'ultimo: erano straregolari) e che non fu mai chiamato dai carabinieri all'epoca degli interrogatori. Ci sarebbe tantissimo da scrivere, ma purtroppo pure ieri c'è chi ha come al solito sviato sul bieco ed inutile gossip come il chi ha pronunciato "Collina" nell'intercettazione tra Facchetti e Bergamo del 24 novembre 2004. Il perito Roberto Porto ha cambiato idea dicendo che a dire il nome non fu il defunto presidente interista ma bensì Paolo Bergamo. Notizia tanto futile quanto inutile ai fini dell'inchiesta che però diventa inspiegabilmente una bomba mediatica. Siti di due quotidiani di cui non faremo il nome impazziti (anche se oggi nella versione cartacea uno dei due, quello di colore rosa, ha quanto meno gestito in modo abbastanza consono la vicenda riportando anche le vere news del processo napoletano), un noto tg sportivo satellitare che nella giornata stessa diceva poco o nulla delle notizie che uscivano dall'udienza in questione (eccetto la testimonianza live di Rosetti) con poi i due conduttori con gli occhi sbrilluccianti dalla gioia ne hanno dato ampio risalto nell'edizione delle 20. E con una telefonata di un giornalista di un noto giornale milanese (non faremo il nome di entrambi perchè non ne vale la pena) che intervenendo nel tg stesso parla di "processo decisamente pendente a favore dell'accusa" e di "testimoni, intimoriti dal potere di Moggi, che dicevano per questo il falso". Ora oltre che dichiarazioni di una gravità immane di cui questo signore dovrà rendere conto ci chiediamo una cosa: ma ieri tutti questi dov'erano, su Plutone e son tornati con un viaggio intergalattico proprio in tali istanti? Perchè le notizie di Baldini e Auricchio risultano pressochè non riportate mentre una circostanza che non sposta di una virgola la situazione trae tanto risalto? I tifosi bianconeri sono stanchi di esser presi in giro e pure noi dato che quando abbiamo preso abbagli abbiamo chiesto scusa e siamo tornati sui nostri passi. Ma la pazienza ha un limite e chi tiene questa linea deve dare una spiegazione chiara e precisa. Le vere notizie ieri come il primo ottobre erano altre e clamorose non chi dice "Collina". Purtroppo per qualcuno però ieri dalle udienze "non è uscito nulla di rilevante"...... a parte il "Collina".

P.S. Oggi un noto tg sportivo in onda all'ora di pranzo ha evidenziato come fosse consentito telefonare ai designatori nel 2005. Benissimo, ma allora perchè lo stesso tg insieme a tanti altri quando a finire sotto inchiesta i vari Moggi, Giraudo, Bergamo, Pairetto e De Santis sosteneva, assieme a tanti altri giornali e programmi televisivi ripetiamo, il contrario? Ci piacerebbe sapere proprio la risposta.

 
 
 

Marchisio a JC: "Ripartire dalla prestazione contro l'Inter"

Post n°2881 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Il centrocampista piemontese mette l'accento sull'ottima prestazione offerta a Milano
© foto di ALBERTO LINGRIA

La sosta non giocherà un brutto scherzo alla Juventus in vista della ripresa del campionato che vedrà la squadra bianconera impegnata in casa domenica alle 15 contro il Lecce: parola di Claudio Marchisio che, dopo i soli dieci minuti disputati contro l'Irlanda del Nord e la non prestazione (7 minuti) con la maglia azzurra contro la Serbia, ha una voglia matta di giocare e di affrontare alla grande la sfida contro i pugliesi: "Quella col Lecce sarà una partita importantissima per noi. C’ è stata la sosta che ha spezzato un po’ il ritmo, ma contro l’Inter - afferma Marchisio ai microfoni di Juventus Channel - avevamo giocato una buona gara e dobbiamo ripartire da quella prestazione". Il mediano bianconero indica ai suoi compagni la strada giusta da seguire per ottenere i 3 punti all'Olimpico contro l'undici di mister De Canio: "Era da qualche anno che non ci riusciva di giocare come abbiamo fatto a Milano in casa dell’Inter. Non abbiamo avuto paura dell’avversario e questa è la strada giusta sulla quale continuare". Vincere domenica significherebbe dare un gran segnale al campionato. Un segnale di continuità, dopo gli ottimi progressi contro Cagliari, Man City e Inter. Una vittoria per dire che la quest'anno Juve c'è, per davvero.

 
 
 

Per l'IFFHS Buffon č il n°1 del mondo

Post n°2880 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

L''IFFHS ha stilato una classifica provvisoria dei migliori portieri dal 1987 ad oggi. Come da tradizione la scuola Italina la fa da padrone, infatti, il miglior portiere dell'ultimo quarto di secolo, è il nostro Gigi Buffon (31). Ma a far compagnia all’estremo difensore della Juventus e della Nazionale ci sono anche Angelo Peruzzi, portiere dell’ultima Juventus campione d’Europa, Walter Zenga, Gianluca Pagliuca e Francesco Toldo .
La classifica finale verrà definita nel gennaio del 2012. Attuale portiere della Juventus, si trova in testa con 197 punti, seguito da Peter Schmeichel ex United, e da Edwin Van der Saar, portiere dei Red Devils ma , come annunciato pubblicamente, in procinto di lasciare il calcio giocato.
L'unico in grado di poter contrastare l'egemonia del bianconero è Iker Casillas.

 
 
 

Ufficiale: acquisite le intercettazioni tra Bertini, Bergamo e Facchetti

Post n°2879 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
 
Altro passo importante della vicenda calciopoli.
© foto di Federico De Luca

Un nuovo importante sviluppo sia per l'indagine penale che, specialmente, su quella sportiva è quello emerso ieri al termine dell'udienza per il processo sullo scandalo di calciopoli che si sta tenendo al tribunale di Napoli nell'aula 216. Ascoltando l'intera udienza tramite il sito di Radio Radicale emerge il fatto che il giudice Teresa Casoria ha ammesso agli atti le intercettazioni riguardanti Giacinto Facchetti, Paolo Bergamo e Paolo Bertini avvenute nel maggio 2005 a cavallo della gara d'andata della semifinale di Coppa Italia tra Cagliari ed Inter. Nelle intercettazioni emergono i chiari tentativi di pressione, emersi anche nello spogliatoio dell'arbitro Bertini prima della gara, da parte dell'ex presidente nerazzurro.
Ecco la prima chiamata, tanto per rinfrescare la memoria, avvenuta tra il designatore livornese e Facchetti prima della semifinale.
Facchetti: «Guarda, ho visto lo score di Bertini che con noi ha 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte...»
Bergamo: «Porca miseria allora facciamo 5,4,4. Ma vittorie»
Facchetti: «Ma diglielo che è determinante, domani. Ha fatto 12 partite, 4 4 4»
Bergamo: «Una la smuove, ma quella che comincia per V. Sì, lo devo sentire. Non ti preoccupare, ha capito come si cammina: è un ragazzo intelligente, ha capito. Meglio tardi che mai. Senti Giacinto per domenica è una partita che consideriamo abbastanza tranquilla ci mettiamo anche un esordiente (in griglia, ndr). Per voi va bene?»
Facchetti: «Va bene, se vuoi anche... Va bene...»
Bergamo: «Però volelo dirtelo, non pensare mai ad una mia disattenzione ».
Facchetti: «Domenica un esordiente mi va anche bene».
Bergamo: «Un esordiente, c’è Mazzo¬leni »
Facchetti: «Mazzoleni è bergamasco... C’è pure il fratello».
Bergamo: «E’ un bravo giovane, ha bei numeri, ma il più giovane che è più bravo: ha trent’anni e promette bene, ha bei numeri»
Facchetti: «Non c’è problema»
Bergamo: «Senti, me li passi per do¬menica quattro biglietti per un cliente, biglietti normali? Posso lasciarti il nome a te?»
Facchetti: «Non c’è problema, chiama¬mi venerdì o sabato. Chiama me che...»
Bergamo: «In bocca al lupo».
Facchetti: «Mi raccomando, diglielo»
Bergamo: «Sarà fatto».


Ecco la seconda intercettazione invece tra Bertini e Bergamo avvenuta dopo la gara al Sant'Elia.


Bergamo: Pronto?
Bertini: Sei a letto Paolo, eh?
Bergamo: No... Allora?
Bertini: Comè andata? Che mi dici?
Bergamo: Ma io ho visto l'ultima mezz'ora perché mi avevano avvertito di questo... di questo fallo di mano che no... non era mica espulsione...oh...
Bertini: Quella non è espulsione...
Bergamo: No, non è mica una chiara occasione da goal.
Bertini: Poi si può fare una disquisizione di carattere tecnico su tutto, ma non si ha la... forse una mancata percezione di dove fosse come posizione, ma non può essere ritenuta un'occasione...
Bergamo: No... un'occasione di.. assolutamente.
Bertini: E' stato quello che... l'unica cosa...
Bergamo: Protestavano un po' quelli dell'Inter... sono un po' insofferenti quando...
Bertini: Eh me ne son accorto. E'stata una remata dal primo minuto poi, dal primo minuto, non capisco, non capisco perché. Tra l'altro c'è stato Facchetti che all'inizio della partita è venuto dentro lo spogliatoio a salutare con quel fare sempre... 'Sa, questa è la tredicesima partita, per ora siamo in perfetta parità, quattro perse, quattro vinte e quattro pareggiate, e per l'Inter non è che sia un grande score' ha detto. Quindi l'abbiamo preparata in questo modo la partita.
Bergamo: Mmhh
Bertini: E non è stato piacevole, non è stato piacevole.
Bergamo: Bisogna che ci parli, sì... più tranquillo in campo. Ci avevo già parlato, gli avevo già detto; ma questo non capisce un ca**o...
Bertini: Ma io ho l'impressione...Non so neanche l'interlocuzione più giusta quale possa essere... Questo veramente... a volte è imbarazzante... Una premessa del genere... ci siamo... ci siamo guardati tutti, prima della partita.
Bergamo: Ascoltami, quando avrai buttato giù con me, chiama Gigi, che s'è accorto che m'hai già chiamato..
Bertini: Sì, sì, certo... e quindi... niente, insomma... questa situazione... te l'ho detto, appunto.
Bergamo: Grazie. Comunque la partita... un clima...
Bertini: Al di là di questo la partita è andata bene...
Bergamo: Per quella parte che si diceva ti ci penso io...
Bertini: Sì, perchè poi tra l'altro non ha neanche senso, non mi sembra di aver fatto... Anzi.. anzi! Va buo'...
Bergamo: Buonanotte, ci sentiamo.
Bertini: Ci sentiamo domani.
Bergamo: Ciao, grazie.
Bertini: Ciao, grazie.


A breve le suddette intercettazioni dovrebbero essere trasmesse alla Figc. Nella prossima udienza, tra l'altro, verrà richiesta la messa all'atto di brogliacci contenti le sintesi di intercettazioni tra Pairetto, Facchetti e Lanese riguardanti la sfida del novembre 2004 tra Inter e Juventus

 
 
 

Gallinelli a Sportitalia: "Il documento discolpa De Santis"

Post n°2878 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

E' intervenuto ieri sera a Sportitalia l'avvocato Paolo Gallinelli, difensore dell'ex direttore di gara Massimo De Santis. Gallinelli ha discusso sul documento (pubblicato anche in esclusiva da TuttoJuve) che potrebbe discolpare De Santis: “Spero che attraverso la sentenza che verrà emessa dopo la Camera di Consiglio, il tribunale di Napoli riconosca l’inesistenza di questa associazione a delinquere che mai è esistita, nonostante sia stata dipinta in tutti i modi prima dagli organi di stampa poi dall’autorità inquirente e dai pubblici ministeri. Io credo che sia un documento molto importante, per dimostrare che De Santis non partecipava a presunte associazioni a delinquere in ambito sportivo”.

 
 
 

ESCLUSIVA TJ - Zuniga e Sissoko, scambio complicato

Post n°2877 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Secondo indiscrezioni raccolte da TuttoJuve.com lo scambio tra Zuniga e Mohamed Sissoko si sarebbe fortemente arenato, anche perchè il Napoli sarebbe disposto a cedere il colombiano solo di fronte ad un'offerta economica importante. Ed anche il giocatore si muoverebbe solo nel caso di aumento d'ingaggio. Zuniga tuttavia rientra in pieno nel progetto del Napoli.

 
 
 

SCONTRI IN ALLENAMENTO

Post n°2876 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Non ci sono dubbi: Gigi Delneri sa come motivare una squadra. L'allenatore juventino è esigente, si sa, non è il tipo che si accontenta facilmente. Il gruppo deve dare il 110%, sempre, e così può accadere che gli animi possano scaldarsi anche durante una semplice partitella d'allenamento. Primo episodio: durante il confronto in famiglia Melo e Sissoko si scontrano, discutono animatamente e vengono separati dai compagni di squadra giusto in tempo. Secondo episodio: Vincenzo Iaquinta si ferma per un affaticamento muscolare e rischia di saltare il Lecce. Pronti via, l'allenamento (senza i nazionali) prende subito una piega che non ti aspetti quando Melo e Sissoko iniziano a discutere faccia a faccia dopo un banale episodio di gioco. Tra i due volano parole ad alta voce, poi qualche spintone, alla fine i compagni di squadra si mettono in mezzo per separarli (Amauri prende Sissoko per un braccio e lo trascina via), mentre Delneri osserva la scena da bordocampo.

 
 
 

L'Uefa apre un'inchiesta sugli incidenti di Genova

Post n°2875 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

A seguito della sospensione della gara di qualificazione a UEFA EURO 2012 tra Italia e Serbia allo Stadio Luigi Ferraris di Genova ad appena sei minuti dal calcio d'inizio, la UEFA ha confermato oggi di aver "immediatamente aperto un'inchiesta disciplinare completa e a tutto campo sugli incidenti e i seri disordini che si sono verificati alla partita e sulle circostanze contingenti. Una volta che l'intero dossier sarà completo, con l'assistenza dei referti di arbitro e delegato, la questione verrà sottoposta all'indipendente Commissione Disciplinare e di Controllo UEFA per ulteriori esami e possibili sanzioni - fanno sapere da Nyon attraverso un comunicato -. Le sanzioni a disposizione della Commissione Disciplinare e di Controllo si possono trovare nel Regolamento Disciplinare UEFA, edizione 2008, Articolo 14, e spaziano dalla diffida e multa, fino alla chiusura dello stadio o alla 'squalifica dalle competizioni in corso e/o esclusione da future competizioni'. La data proposta per la riunione dell'organo di disciplina e controllo per questo caso è giovedì 28 ottobre".

 
 
 

Juve, seduta mattutina senza i Nazionali. Leggero affaticamento per Iaquinta. Traorč a parte

Post n°2874 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

In attesa del rientro dei cinque Nazionali (Bonucci, Chiellini, Krasic, Marchiso e Pepe), previsto per oggi pomeriggio, la Juventus ha sostenuto in mattinata un'intensa seduta di allenamento, in vista della sfida casalinga di domenica prossima contro il Lecce.
SEDUTA INTENSA - Dopo il consueto riscaldamento, il gruppo ha svolto esercizi di conduzione palla, di passaggio e una serie di torelli. Successivamente i bianconeri si sono spostati sul campo della Primavera per proseguire in un lavoro atletico fatto di scatti e cambi di direzione. Dopo circa un quarto d’ora il pallone è tornato protagonista, con un esercizio di possesso palla e con una partitella dieci contro dieci, giocata su metà campo.
SI FERMA IAQUINTA - Iaquinta ha lasciato prima il terreno di gioco a scopo precauzionale, per un leggero affaticamento muscolare al gluteo. Traoré ha lavorato a parte, proseguendo nel suo programma di recupero.

 
 
 

Nuova parola chiave per la Juventus: programmazione

Post n°2873 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Quello che è mancato alla Juventus dal dopo Calciopoli era la programmazione, soprattutto del mercato. Troppi gli investimenti sbagliati, quasi come se si acquistassero giocatori con l'acqua alla gola, tanto da sembrare che il mercato iniziasse e si chiudesse in una sola settimana: sono solo esempi gli acquisti di Tiago, pagato 12 milioni dal Lione per poi restare quasi sempre in panchina, di Andrade che causa guai fisici dal 2007 al 2009 ha collezionato solo quattro presenze in maglia bianconera, e infine di Poulsen, buon giocatore ma non capace di far fare il salto di qualità, e se si ripensa al fatto che sia stato acquistato per 9,75 milioni di euro, c'è da mettersi le mani nei capelli sopratutto ricordando che in quel periodo Xabi Alonso poteva essere ingaggiato versando nelle casse dei Reds una cifra tra 14 e 16 milioni di euro. Ma la questione principale in realtà è che non si può fare un buon calciomercato neanche in due mesi, se non si ha una valida programmazione, un'idea di quello che si vuol costruire. In questi giorni stiamo vedendo come Marotta & co. stanno lavorando, mandando i propri osservatori ovunque, per cercare giocatori che possano far fare il salto di qualità a questa Juve. E se si tiene conto di questo si può ben dire che tra entrate ed uscite l'ex dg doriano abbia fatto un buon lavoro in estate. Buono per l'appunto, ma non ottimo, ed è per questo che egli sta vigilando, sondando già i terreni per qualche giocatore interessante, pensando a varie strategie insieme ad Andrea Agnelli già attuabili nel mercato di riparazione di gennaio. L'obiettivo principale è quello di poter consegnare giocatori considerati utili alla causa da Delneri, ma che nello stesso tempo possano rappresentare un patrimonio per la società. La dirigenza sa bene che la squadra difetta, più che di qualità, di esperienza nel pacchetto arretrato. Bonucci e Chiellini, sembrerebbero essere gli unici intoccabili, dal momento che partita dopo partita stanno trovando il giusto affiatamento; con Rinaudo out per infortunio, anche se è dubbio il fatto che potesse rientrare nei piani della Juventus del futuro, e Legrottaglie in scadenza di contratto che quasi sicuramente non verrà rinnovato, alla rosa mancano centrali di difesa. In attesa di vedere Traorè all'opera, nessuno dei terzini ha convinto particolarmente; nè Grygera per un rendimento mai costante, nè Motta, troppo distratto in fase difensiva, nè De Ceglie, che pur con margini di miglioramento, non sembra essere il titolare del futuro su quella fascia. Il mercato di gennaio potrebbe fare comodo alla società bianconera, che ha l'opportunità di mettere più di una pezza sulle vistose carenze in fase difensiva. Anche se nelle ultime ore il nome molto in voga è quello del terzino del Liverpool Glen Johnson, è più lecito ritenere che questo sia un colpo che riguarderà il prossimo mercato estivo semmai si concretizzerà. E' davvero più probabile l'ipotesi di vedere a gennaio un difensore centrale, che ormai da un paio d'anni è corteggiato dalla Vecchia Signora: si tratta del tedesco di orgini turche Serdar Taşçı (23), in forza allo Stoccarda ma desideroso di fare il salto in un grande club. Mastino difensivo a tutti gli effetti, con ampi margini di miglioramento data la giovane età, potrebbe essere l’acquisto giusto. Quanto ad Ivanovic, jolly difensivo serbo in forza al Chelsea, si può affermare con un certa decisione che non arriverà sotto alla Mole, per il semplice fatto che il posto da extracomunitario verrà occupato da un giocatore di più alto profilo, come ad esempio Dzeko. In realtà è proprio attorno a questo campione che ruota tutto il mercato della Juventus. Marotta ha riallacciato i rapporti con il Wolfsburg, in seguito alla richiesta di ingaggio ufficiale del club tedesco per Momo Sissoko; da ciò che traspare sembra evidente che Marotta voglia chiudere l'affare per il bosniaco già a gennaio, anche se poi il bomber si vederebbe con il bianconero solo nella prossima stagione. La Juventus non è vero che non ritiene più Sissoko come pedina importante nel suo scacchiere, anzi tutt'altro; la cessione del maliano avverrebbe solo nel caso in cui servisse ad avvicinare Dzeko alla maglia bianconera: il prezzo del bosniaco si aggira tra i 30 ed i 35 milioni, che diverebbero circa una decina se si scalassero dal costo del cartellino le cessioni di Diego e Sissoko. Insomma il dg juventino vorrebbe creare una corsia preferenziale per il bomber, tagliando fuori dai giochi una volta per tutte il Bayern Monaco. Se le due società non troveranno un accordo di massima entro gennaio ecco come potrebbero cambiare gli scenari di mercato: alla Juventus in cambio di Sissoko potrebbero arrivare dal Genoa soldi e Miguel Veloso, talentuoso centrocampista portoghese con cervello e piedi buoni, e dal Real Madrid potrebbe arrivare, con la solita formula del prestito con diritto di riscatto, il francese Benzema, che non riceve più le grazie di Mourinho. L'obiettivo principale è quindi quello di ingaggiare Dzeko, ma se l'affare non andasse in porto, è stato già pensato, per così dire, un "piano b", e che "piano b". Sì , perchè ora in casa Juventus finalmente si parla di programmazione, indispensabile per un progetto che ha come sua punta di diamante la costruzione del nuovo stadio.

 
 
 

Prioreschi (legale Moggi): “Metti Collina č irrilevante. Sim svizzere, argomento tragicomico”

Post n°2872 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
Il legale di Luciano Moggi, avvocato Maurilio Prioreschi conferma ancora una volta che è irrilevante chi pronuncia "Metti Collina"
© foto di Federico De Luca

Roma – Puntata di “Signora Mia” incentrata su calciopoli quella che è andata in onda ieri sera sulle frequenze di Rete Oro nella quale è intervenuto a caldo, dopo la giornata di udienza a Napoli, l’Avv. Maurilio Prioreschi.


Il difensore di Luciano Moggi, intervistato dai componenti della redazione di Tutti Pazzi Per La Juve, celebre trasmissione radiofonica della Capitale, dopo un breve resoconto sulla giornata d’udienza ulteriormente negativa per il teorema accusatorio, ha precisato nuovamente il peso processuale del contenuto della conversazione telefonica intercettata tra l’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti e l’allora designatore degli arbitri Paolo Bergamo avvenuta il 26/11/2004 pochi giorni prima della partita Inter – Juventus: “Chi dice <> non è assolutamente rilevante”. - Puntualizza l’Avv.Prioreschi che prosegue: “Quell’intercettazione deve essere letta in parallelo con la precedente Facchetti-Mazzei, (25.11.2004 ndr), dove Mazzei comunica gli assistenti, <> (Ivaldi e Pisacreta), dove Facchetti dice chiaramente <<>, Mazzei dice: << Ma come facciamo? C’è il sorteggio!>> e Facchetti dice: << Ma no, quale sorteggio! Parla con Bergamo>>, quindi poi Facchetti chiama Bergamo ed è il prosieguo naturale di quella telefonata. Ora che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti francamente non ha nessuna importanza: il significato della telefonata è chiarissimo. Soltanto chi è in malafede non riesce a capire e poi cerca di arrampicarsi sugli specchi su chi l’ha detto. Non ha nessuna importanza chi ha detto <>”.
Le intercettazioni indicate dall’Avv. Prioreschi supportano pienamente la tesi difensiva e fanno emergere il grave comportamento tenuto dall’ex presidente dell’Inter che riesce a sapere in anticipo i nomi dei due guardalinee, Ivaldi e Pisacreta, poi effettivamente designati per la partita Inter – Juventus, e suggerisce al Mazzei il modo per aggirare il sorteggio al fine di ottenere l’arbitro gradito ai nerazzurri ovvero Pierluigi Collina.

 


Impianto accusatorio inconsistente anche per la questione “Sim straniere”.
La situazione più imbarazzante, riguarda la presunta Sim ritenuta dall’accusa in possesso dell’allora arbitro Massimo De Santis agganciata dagli investigatori ad una cella di Coverciano mentre il fischietto di Tivoli si trovava ad un corso riservato alle guardie penitenziarie tenuto a Roma dallo stesso Maggiore Auricchio che conduceva le indagini nell’operazione Off-Side.
“Il criterio utilizzato dagli investigatori non ha nulla di scientifico”. – afferma l’Avv. Prioreschi che continua: “Inoltre c’è un dato agghiacciante: i carabinieri hanno elaborato centinaia di migliaia di contatti telefonici a mano per ricavare questi presunti contatti tra le sim svizzere e poi quello che è più tragico da un lato e comico dall’altro è che le chiamate tra le sim in entrata ed in uscita non corrispondono. Se A chiama B 10 volte, A avrà 10 chiamate in uscita e B 10 in entrata, invece su tutte le sim svizzere abbiamo dati di 10 in uscita e dall’altra parte 100 in entrata oppure 10 in uscita e nessuna in entrata, insomma non corrisponde nulla. E’ una cosa che definire comica e dire poco. Il dato delle sim svizzere, se esiste, è il seguente: una scheda chiama un’altra scheda, ma chi fosse al telefono dell’una e dell’altra nessuno lo può dire”.

 
 
 

Pablo Hernandez

Post n°2871 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Mariani

Non solo il Liverpool sulle tracce del 25enne esterno d'attacco del Valencia e della nazionale spagnola, Pablo Hernandez. Secondo rumors provenienti dalla terra iberica, infatti, anche la Juventus di Gigi Del Neri avrebbe fatto un sondaggio con il club proprietario del cartellino, per capire se esistono realmente margini per poter trattare. In questa stagione, Hernandez, uno dei pilastri del Valencia, ha messo a segno un gol in cinque apparizioni

 
 
 

Retroscena di mercato: Krasic fu vicinissimo alla Fiorentina

Post n°2870 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Krasic alla Fiorentina? Ci siamo andati vicini. Secondo la Gazzetta dello Sport il club della famiglia Della Valle è stata vicinissimo ad acquistare l'ala serba prima del trasferimento di quest’ultimo alla Juventus. Il retroscena risale al mercato di gennaio del 2010. La Fiorentina aveva conquistato l'accesso agli ottavi di Champions e Pantaleo Corvino voleva regalare a Cesare Prandelli un rinforzo utile per il campionato. Un gol di Krasic, che permise l’accesso agli ottavi di Champions League del Cska Mosca, fece tramontare definitivamente l’operazione e Milos restò a Mosca nonostante anche l'interesse della Roma. Torino e la Juventus lo stavano aspettando...

 
 
 

Occhi bianconeri su Subotic

Post n°2869 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Ivan e i suoi "amici" ultra nazionalisti serbi oltre ad aver dato vita a una serata a suo modo indimenticabile hanno anche impedito di vedere all'opera alcuni giocatori che interessano ai grandi club. Gli osservatori bianconeri erano pronti a prendere nota della prestazione del difensore centrale serbo Neven Subotic (21) in forza al Borussia Dortmund. Il giocatore piace, e molto, alla Juventus che vuole portarlo a Torino a partire dalla prossima stagione. Bisogna prestare particolare attenzione all'interesse di Inter, Milan, Chelsea, Manchester

 
 
 

Marotta amletico: Dzeko o Ivanovic?

Post n°2868 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Dzeko o Ivanovic? Agnelli e Marotta vorrebbero portare a Torino entrambi, ma le attuali norme sul tesseramento di giocatori extracomunitari (sempre che la Ficg non accolga le istante della Lega A), costringe, secondo Tuttosport, i dirigenti bianconeri a compiere una scelta. Dzeko è il sogno, l'ossessione, il bomber del futuro, mentre Ivanovic rappresenta la necessità. In corso Galileo Ferraris sono intenzionati a portare a Torino un difensore di caratura internazionale in grado di giocare sia da centrale che da esterno: identikit che corrisponde perfettamente a Ivanovic. Marotta si sta dunque interrogando sull'opportunità di anticipare un grande colpo estivo piuttosto che puntare a un prestito. e, ovvero il duello Dzeko-Ivanovic.

 
 
 

La Juve accontenta Aquilani. Tutto su Johnson

Post n°2867 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Richard Sellers/Sportsphoto

"Dopo Maicon, c'è solamente lui". Alberto Aquilani ha consacrato Glen Johnson (26), terzino destro del Liverpool: lo conosce bene, sono rimasti ottimi amici, e sarebbe molto contento se anche l'inglese arrivasse a Torino. Secondo il Corriere dello Sport Marotta sta lavorando sotto traccia per accontentarlo: è lui l'obiettivo numero della sessione di riparazione. I Reds, al centro di un'offerta d'acquisto, acquistarono Johnson dal Portsmouth nell'estate del 2009 per la cifra di 17 milioni di sterline. Alternative sono Papadopoulos e Matip dello Scalke e Massimo Oddo.

 
 
 

Paratici osserva Van der Wiel

Post n°2866 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sugli spalti di Amsterdam per assistere Olanda - Svezia c'era un uomo interessato alle gesta di Gregory Van der Wiel. Fabio Paratici ha infatti avuto il compito di osservare da vicino un giocatore che viene spesso indicato come papabile bianconero. La precedente dirigenza aveva individuto in questo giovane terzino destro l'elemento idela su cui rifondare la difesa, ma Marotta, coaudivato appunto da Paratici, vuole certezze prima di spendere 15 milioni per questo ragazzo. Chissà che Paratici non si sia segnato il nome di Afellay, autore di una prestazione maiuscola

 
 
 

IL PERITO CAMBIA IDEA: "METTI COLLINA L'HA DETTO BERGAMO

Post n°2865 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Chi ha detto la frase "va beh metti dentro Collina"? Siamo ancora qui a domandarcelo a distanza di mesi dalla pubblicazione dell'intercettazione. Roberto Porto, il perito incaricato di esaminare e trascrivere le intercettazioni presentate come prove dalla difesa di Luciano Moggi, aveva depositato lo scorso 15 settembre la perizia ufficiale nella quale veniva attribuita a Facchetti la frase incriminata. La domanda iniziale prende corpo dopo quanto avvenuto ieri. Lo stesso Porto ha infatti presentato un'integrazione della perizia fonica cambiando radicalmente opinione: è stato quindi Bergamo, secondo il perito, e non Facchetti a indicare il nome di Collina. Porto è anche l'uomo che ha svolto il compito di trascrivere le intercettazioni presentate dall'accusa: a questo punto però è necessario fare definitivamente chiarezza. Un altro esperto nominato dai giudici potrebbe mettere fine a questa storia visto che Porto si è corretto. Lo si deve alla giustizia, ai milioni di tifosi che si aspettano giustizia dal processo di Napoli e a Luciano Moggi e agli altri imputati.

 
 
 

Fenomeno Del Piero in allenamento

Post n°2864 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Archiviata la parentesi dedicata agli impegni delle nazionali, il campionato torna a fare capolino con la Juventus che domenica sarà impegnata contro il Lecce. Nonostante le varie defezioni dovute alle convocazioni per le nazionali, c'è un uomo in casa bianconera che non ha smesso di lavorare: si tratta del capitano Alessandro Del Piero. Il numero 10 juventino, come si legge su Tuttosport, nell'allenamento di ieri ha dato spettacolo dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il suo apporto alla causa è ancora elevatissimo. In una speciale seduta effettuata sul campo secondario di Vinovo dopo una prima parte di lavoro in palestra, Del Piero si è ritrovato a lavorare solo con Maurizio D'Angelo, preparatore tecnico bianconero. Per circa trenta minuti i due hanno lavorato utilizzando come area di esercitazione l'area di rigore grande 'riempita' a sua volta con 4 porticine di colori diversi di un metro ciascuna. Lo scopo dell'allenamento? D'Angelo chiamava un colore ed il capitano in pochissimi secondi doveva recuperare il pallone e centrare la porta corrispondente al colore chiamato. Alla fine della seduta la percentuale di realizzazione di Del Piero era prossima al 100% a dimostrazione della reattività e della voglia che ha ancora in corpo il numero 10 bianconero.

 
 
 

Juve, occhio: il Valencia vuole scipparti Capdevila

Post n°2863 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Joan Capdevila (32) sembra essere uno degli obiettivi di mercato della Juventus. L'esterno mancino del Villareal, in scadenza di contratto nel prossimo giugno, difficilmente continuerà la sua avventura al Madrigal ma pare che il suo futuro possa continuare ad essere in Liga: come riporta la testata anglosassone Tribalfootball.com, sembra che l'esperto terzino spagnolo sia finito nel mirino del Valencia. La dirigenza dei Los Che pare che stia già preparando un pre-contratto da offrire a Capdevila per portarlo al Mestalla alla scadenza del suo contratto.

 
 
 

Adebayor dą l'aut aut a Mancini. La Juve č attenta

Post n°2862 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Ormai pare essere insanabile lo strappo fra Emmanuel Adebayor (26) e Roberto Mancini: come si legge sull'edizione odierna del Daily Star, pare che l'attaccante togolese del City abbia dato una sorta di aut aut al tecnico jesino. "O gioco oppure vado via a gennaio": questo grosso modo il sunto del discorso della punta africana che, a questo punto, pare essere sempre più destinata a lasciare Manchester. La Juventus è attenta allo svolgimento della vicenda ma anche Tottenham e Real Madrid sono alla finestra.

 
 
 

MAROTTA: "Cassano č un genio"

Post n°2861 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il nome di Antonio Cassano come possibile erede di Del Piero alla Juventus circola già da molto tempo. A dare un'ulteriore speranza ai tifosi bianconeri ci ha pensato ieri Beppe Marotta che, intervistato da Sky Sport 24 in vista della gara della nostra nazionale con la Serbia, ha parlato così del fantasista della Sampdoria: "Cassano è un genio, genio e sregolatezza. C’è chi dice che se non fa ‘cassanate’ non è più lui? Io credo che serva equilibrio. Lui è un giocatore completo, fa assist, gol, può dare un apporto importantissimo alla Nazionale".

 
 
 

Sissoko out? Campione in!

Post n°2860 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In questi giorni ne stiamo sentendo troppe affinché ci possa essere una verità assoluta. Un mese fa, avevamo quasi per primi parlato di un Sissoko possibile partente e molti ci avevano riso dietro. Oggi notiamo come in molti si siano ricreduti e come Sissoko possa essere stato effettivamente inserito nella lista dei partenti. A questo punto diventa importante capire quale potrà esser la destinazione del maliano che nei primi due anni di Juventus ha impressionato mentre al terzo non e' stato impeccabile. Diverse sono le destinazioni possibili dalle piste fantasiose (Inter,Genoa, Napoli) a quelle reali ma non volute dal giocatore (Wolfsburg) fino ai ritorni al passato in Inghilterra o Spagna, opzione preferita dal giocatore stesso. Al momento sembra che i contatti con lo staff del giocatore siano stati tutti embrionali. il procuratore Jose' Seugi ha infatti affermato che non c'è nulla di vero e che aspettano un segnale dalla società. Anche i tifosi bianconeri, come il procuratore, aspettano un segnale dalla società, dopo le parole interlocutorie di Marotta. Vendere il giocatore in Italia sarebbe un grave errore, all'estero, forse meno. In ogni caso, l'errore più grande sarebbe non rimpiazzarlo con giocatore adeguato. I nomi di Veloso e compagnia non convincono nessuno. La conferma di Aquilani e la partenza di Sissoko, porterebbe alla necessità, in ogni caso, di un puntello a centrocampo. Il nome più probabile sembrerebbe quello di Inler che comunque ha un costo che si aggira sugli 8/10 milioni. Per i tifosi il sacrificio di Sissoko, potrebbe essere lecito, però, a una sola condizione, vale a dire che permetta l'arrivo di una grande punta a Torino. Il nome rimane sempre lo stesso che comincia per E di cognome per D, alias Edin Dzeko.... ma per permettere questa trattativa ci vuole il consenso di Sissoko e del suo staff, cosa che attualmente non c'è. La strada è ancora lunga e da gennaio a giugno ne vedremo e sentiremo ancora delle belle.

 
 
 

Moggi: "Fatto grave la richiesta d'incriminazione per Auricchio.

Post n°2859 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

. Agnelli e Juve interessati al processo. Nedved? Farà bene"
© foto di Micri Comunication

L'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, intervistato dallo staff di Vecchiasignora.com, ha commentato quanto avvenuto ieri nell'udienza del processo "Calciopoli" ed ha parlato come al solito delle vicende bianconere.

Anche nell'ultima udienza è venuto fuori che non c'erano partite pilotate ne sorteggi truccati, andremo avanti su questa riga o saranno svelate cose più gravi?
"Premettendo che sono cose che vado dicendo da quattro anni e che finalmente anche altri stanno aprendo gli occhi, vi dico che già oggi è uscito qualcosa di molto forte e grave e mi riferisco alla richiesta di incriminazione per falsa testimonianza di Auricchio".

Quanto l'interesse di Andrea Agnelli e della Juventus è importante a livello mediatico e non su calciopoli?
"Andrea Agnelli e la società sono molto interessati agli sviluppi del processo, c'è stato un sicuramente un cambio di marcia rispetto al passato, ed è un bene per tutti".

Anche quando ci saranno le sentenze si ha l'impressione che calciopoli finirà nella bacheca di quei casi italiani che saranno sempre sotto il vento della cronaca,è dello stesso avviso?
"Questa è una cosa che non mi interessa,l'importante è che sia riportata la verità dei fatti".

Una Juventus che pare aver trovato una giusta quadratura,conferma?
"Si,la squadra sta andando bene, certo non è alla pari con Milan e Inter ma i giocatori stanno dando un gran segno non risparmiandosi mai, a Milano hanno giocato alla pari con l'Inter e in alcuni momenti sono stati superiori".

Pavel Nedved starebbe per entrare nel CDA scelta popolare o mirata?
"E' un'ottima scelta, Pavel è una persona che ha molto buon senso, farà bene".

Siamo ai saluti, il processo di Calciopoli è atteso con grande interesse da tutto il popolo bianconero e nella nostra comunità web vecchiasignora.com c'è molto interesse e fiducia al riguardo, cosa si sente di dire a tutti questi juventini che fanno il tifo per Luciano Moggi e sperano di farlo anche per la Juventus in questa "battaglia"?
"
Al vostro forum e a tutti gli altri siti juventini che seguono le vicende con tanto ardore va il mio Grazie, è inutile sottolineare quanto mi faccia piacere il vostro appoggio".

 
 
 

Altafini: "Buffon per Macheda? Ma non scherziamo!"

Post n°2858 pubblicato il 13 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Castellani / De Luca

L'ex attaccante di Milan, Napoli e Juventus Josè Altafini, ospite di Giancarla Tenivella su Quartarete tv a "Serata Juve", è stato interpellato dalla redazione di "Tutti pazzi per la Juve", programma radiofonico di successo in onda su RADIO POWER STATION.


Caro Josè, in questi giorni si è letto che il Manchester United sarebbe disposto a sacrificare Macheda, un giovane attaccante classe 1991 molto promettente e di cui parlano tutti benissimo in cambio di Buffon. Secondo te la Juventus potrebbe permettersi di fare un rischio del genere, cioè rischiare un giocatore giovane in cambio di un giocatore così affermato?


“Allora, intanto Macheda non è ancora un giocatore decisivo e ultimamente gioca ogni tanto una partita, mezzo tempo, un tempo. Addirittura si è parlato anche di un ritorno a Roma alla Lazio, quindi non so. Io voglio solo dire una cosa, che bisogna valutare le condizioni di Buffon, perchè se Buffon torna quello che di sempre è un portiere che da solo garantisce 20-22 punti a campionato. Io ho sempre detto che l'asse di una squadra è il portiere, il centromediano, il centrocampista di fantasia ed il centravanti. Voglio ripetere questo perchè è molto importante. E' stata recentemente fatta un'indagine sulle squadre che sono attualmente prime in classifica nei vari campionati Europei. Beh, sono tutte squadre che hanno preso meno gol degli altri. Questo vuol dire stanno curando molto la forza della difesa, per cui un portiere è molto molto importante”
 

 
 
 

     

 

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