LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 19/10/2010
Da una richiesta di un gruppo di tifosi contrari alla celebrazione del polacco oggi è arrivata la replica del diretto interessato. Continua a far discutere la scelta della società di celebrare Zbignew Boniek con una stella nel nuovo stadio. L'ex attaccante polacco, in bianconero dal 1982 al 1985, paga la scarsa popolarità tra i tifosi juventini non tanto per quello che ha fatto in campo (tantissimo vincendo tutto) quanto per avvenuto una volta passato alla Roma, criticando sin da subito la sua vecchia società a più riprese. Riportiamo sotto la richiesta di un gruppo di tifosi, "Italia bianconera" che sostengono quanto sia meglio dedicare la stella ad Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due giovani scomparsi nel dicembre 2006 in circostanze tragiche nel laghetto di Vinovo. A tutte le associazioni e a tutti i tifosi juventini che come noi lottano per ridare dignità ai nostri colori chiediamo di unirsi nella richiesta al Presidente Andrea Agnelli per la rimozione della stella assegnata a Boniek,giocatore di indiscusso valore ma uomo di scarsa gratitudine che non tralascia occasione per unirsi al coro dei diffamatori della nostra amata Juventus. Il fondatore di Italia bianconera Fabio Germani Oggi è arrivata la replica di Boniek attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport riportate da G.B. Oliviero. «Non riesco a capire cosa voglia dire "scarsa gratitudine". Con me la Juve ha vinto tantissimo. E in quattro finali disputate la squadra segnò cinque gol, di cui tre miei. Sono stato anche l'unico giocatore a non aver preso una lira dopo Bruxelles: decisi di devolvere il premio alle famiglie delle vittime dell'Heysel. Nel periodo più buio della storia della Juve ho espresso un netto dissenso nei confronti di certe cose: il mio punto di vista era diverso da quello di Moggi e Giraudo. Se questo vuol dire carsa gratitudine, pazienza. Sono però curioso di sapere se questi sono gli stessi tifosi che contestavano violentemente l'anno scorso dopo le sconfitte». |
L'ex dg bianconero: "Hanno fatto di tutto per distruggere la Juve. Non siamo stati aiutati da nessuno. Siamo stati abbandonati a noi stessi. Ho fiducia nella giustizia ordinaria. Alessandro? Ha detto la verità". Luciano Moggi è intervenuto nel corso del programma Stile Juventus, su Nuova Spazio Radio di Roma, per commentare l'udienza odierna del processo "Calciopoli". TuttoJuve.com ha trascritto integralmente le dichiarazioni rilasciate dall'ex direttore generale della Juventus ai microfoni del conduttore, Nicola De Bonis: Direttore, un'altra giornata sicuramente positiva per quanto riguarda la nostra difesa... Seguiamo con grande attenzione e interesse l'evolversi della difesa che Luciano sta portando avanti con una documentazione francamente impensabile qualche anno fa. Oggi diventa questa situazione elemento di riflessione per tutti: quelli che hanno voluto scagliare la prima pietra sulla Juventus rischiano di avere dei problemi al braccio.... Direttore, mi sembra che Alessandro se la sia cavata bene anche in aula... Sì, il giudizio di primo grado dovrebbe arrivare per i primi di marzo... |
La sfida di Europa League contro il Salisburgo si avvicina. Domani mattina la partenza per l'Austria. Al termine della seduta di allenamento, ultima della settimana a Vinovo, mister Del Neri ha diramato l’elenco dei convocati. Saranno 21 i bianconeri che partiranno per l'Austria. Iaquinta non ce la fa e resta a Torino. Ancora assenti Buffon, Rinaudo e Traoré, al lavoro per recuperare dai rispettivi infortuni. Non convocabili per la competizione europea Aquilani e Quagliarella. Ancora ai margini della rosa bianconera Grosso e Salihamidzic. Ecco l’elenco completo: 2 Motta |
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Per l'incontro di calcio di serie A Bologna F.C. 1909 - U.C. Juventus, in programma domenica 24 ottobre 2010 allo stadio Renato Dall'Ara di Bologna, il Prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia ha disposto, tramite ordinanza, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Piemonte. Dalla prescrizione saranno esenti i possessori di tessera del tifoso. |
Tagliavento: "Mai subito pressioni dai designatori o De Santis" 12.20 L'avvocato Galinelli comunica che martedì prossimo, 26 ottobre, "abbiamo avuto disponibilità alla testimonianza da parte dei signori Ibrahimovic, dell'arbitro Banti e del dirigente del Lecce, Zanotti, che è rimasto bloccato da un incidente stradale mentre arrivava da Lecce" 12.10 Dopo una deposizione lampo di Gamberini, è il turno di Paolo Ricci, ex assistente della Can di A e B.Gamberini, all'epoca giocatore del Bologna, viene sentito su Fiorentina Bologna del 5 dicembre 2004, terminata sul punteggio di parità e arbitrata da De Santis. "Non mi ricordo di episodi a noi sfavorevoli. Nastase e Petruzzi ammoniti? Capitava spesso, venivano sanzionati con una certa frequenza". 11.50 Come persona informata sui fatti, viene interrogato Sebastian Frey, nel 2004- 2005 ancora al Parma. Gli viene chiesto se notò qualcosa di strano durante Lecce - Parma: "Quella gara fu strana per il fatto che Zeman nel secondo tempo si mise dietro la panchina, girato di spalle guardando gli spalti, non la gara. Era una cosa molto strana. I fischi del pubblico? Sì, c'erano ma non so se era per l'atteggiamento del Lecce. Per noi era una partita decisiva perché ci giocavamo la salvezza, ma tutto dipendeva anche da Bologna - Sampdoria, finita in parità, e da Fiorentina - Brescia. Se avessimo vinto la partita precedente contro il Siena la partita contro il Lecce non sarebbe stata decisiva. De Santis era un arbitro adeguato per quel genere di partita. Noi giocatori eravamo informati sui risultati delle altre partite, l'arbitro non so". 11.45 Dopo Taglivento, è il turno di Domizzi, all'epoca dei fatti giocatore del Brescia (retrocesso a fine campionato). Parlando di Brescia - Messina e Fiorentina - Brescia il giocatore dichiara: "Non ricordo proteste particolari, perdemmo 3-0 e retrocedemmo, ma senza episodi particolari. Il rapporto di De Santis coi giocatori era abbastanza buono." 11.40 Tocca a Tagliavento. "Mai ricevuto pressioni dai designatori o De Santis" 11.35 Terminata la deposizione di Del Piero. Il capitano bianconero torna immediatamente a Torino con un volo privato. 11.20 "Da quando gioco tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati. Sia i nostri che quelli delle altre squadre". 11.10 Si passa a Juve - Inter del 20 aprile 2005. Del Piero pensa che la partita sia stata pareggiata (Galinelli gli rammenta che la Juventus venne sconfitta 1 a 0) e non si ricorda l'arbitro. "Ricordo un episodio di un Juve - Inter che portò ad una squalifica di Ibra su fallo di Cordoba. Non ricordo se vennero ammoniti anche Appiah e Nedved. Non ricordo di preciso proteste per un rigore non concesso su Nedved, ma mi ricordo bene di uno scontro tra Ibra e Cordoba perché Ibra venne squalificato con la prova tv, e questo non lo fece giocare nella partita decisiva col Milan". 11.00 L'avvocato Galinelli continua a interrogare Del Piero: "Nella mia carriera ho regalato la mia maglietta, molto richiesta, un po' a tutti (componenti della terna arbitraria e dirigenti avversari). Palermo - Juve del gennaio 2005? Perdemmo 1 a 0. Non mi ricordo se arbitrò De Santis, ma mi pare di ricordare qualche protesta per un episodio su Zambrotta. Parma - Juve del 6 gennaio 2005? Mi ricordo proteste per un fallo di mano, ma non mi ricordo quale fu il risultato finale della partita" L'avvocato Galinelli vuole dimostrare che con De Santis arbitro la Juve non vinse e che ci furono episodi a suo sfavore. 10.40 Continua la testimonianza di Alessandro Del Piero. "Le condizioni del campo di Lecce erano difficili perché aveva piovuto molto. L'arbitro era De Santis. Mi sembra che avesse fatto un sopralluogo perchè prima della gara ricordo che abbiamo parlato delle condizioni del campo con lu Per me c'erano le condizioni per giocare. Prima della gara io e il capitano del Lecce abbiamo parlato con l'arbitro. La situazione del campo era impegnativa, non tale da sospendere la partita. L'atteggimento generale dall'inizio di gara era quella di giocarla. La nostra squadra era costruita per essere forte sotto tutti gli aspetti, ma quello tecnico era molto presente, il campo in quelle condizioni non era l'ideale per noi. Non ricordo situazioni clamorose dettate da decisioni dell'arbitro sorprendenti. Non mi ricordo se furono ammoniti Pessotto, Thuram e Tudor, ma è probabile. Senz'altro ci furono proteste da entrambe le squadre, le tensioni sono alte". 10.20 Inizia la deposizione di Del Piero. Gli viene chiesto quanti trofei hai vinto: "Beh, io dico 17, secondo altre opinioni dicono 15. Scudetto 2004- 2005? Lo vinse la Juve". 10.00 Con l'appello è iniziata l'udienza. Del Piero dovrebbe essere il primo a testimoniare. Dondarini si avvale della facoltà di non rispondere, in quanto già condannato in primo grado con rito abbreviato 9.45 Dalla festa per i 178 gol in campionato a un'aula di tribunale. Alessandro Del Piero oggi è infatti convocato a Napoli come teste della difesa di De Santis: il capitano bianconero dovrà infatti testimoniare sulla partita Lecce - Juventus giocata su un campo pesante ma assolutamente non impraticabile (Alessandro tra l'altro segnò un gol di pregevole fattura di fronte al nemico storico Zeman). Il legale di De Santis, Galinelli, ha inoltre convocato Frey, Domizzi, Gamberini, Tagliavento, mentre la difesa della Fiorentina sentirà Di Livio. Per martedì 26 sono previsti Ibrahimovic e Zoff. Oggi dovrebbe essere il giorno dell'arrivo di nuove telefonate determinanti. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14