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Messaggi del 21/10/2010

Krasic entra e salva la Juve: 1-1 col Salisburgo

Post n°2967 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Doveva riposare per un turno, invece il serbo è entrato nella ripresa al posto di Pepe e ha realizzato il gol del pareggio dopo due minuti, con un destro imprendibile da dentro l'area. Nel primo tempo aveva sbloccato Svento al 36', dopo aver saltato troppo facilmente Grygera e Bonucci, partendo dalla sinistra. Grygera esce per infortunio all'80', sostituito da Motta. Manninger salva il risultato con un miracolo all'ultimo secondo.

 
 
 

LIVE - SALISBURGO-JUVENTUS 1-0: FINE 1° TEMPO

Post n°2966 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

45' - Non c'è recupero. L'arbitro manda tutti negli spogliatoi. Alla fine del primo tempo, Salisburgo-Juventus 1-0.
42' -
Cross di Svento, ma Chiellini è ben appostato in area.
39' - Pepe tenta il cross dalla destra, Schwegler spazza.
38' - Lungo cross di Sissoko dalla destra, Del Piero non ci arriva.
37' - Delneri fa scaldare Krasic e Melo. Il tecnico bianconero non è affatto contento della prestazione dei bianconeri.
35' - Salisburgo in vantaggio. Svento converge dalla sinistra, entra in area e sorprende Manninger con un bel tiro a giro. 
33' - Chiellini allontana di testa.
33' - Sve
ntola di Mendes da fuori, Manninger si distende e devia in calcio d'angolo.
32' - Prima Amauri e poi Del Piero provano la conclusione verso la porta austriaca, ma in entrambi i casi i difensori del Salisburgo intercettano la sfera.  
30' - Svento batte il corner, libera la difesa della Juve.
29' - ...Wallner calcia sulla barriera e la palla finisce sul fondo. Angolo per il Salisburgo.
29' - Bonucci stende Svento. Punizione per il Salisburgo al limite dell'area juventina...
28' - Delneri cambia qualcosa a livello tattico. Pepe passa a destra e Martinez va a sinistra.
26' - Fallo in attacco di Amauri.
25' - ... Del Piero calcia direttamente in porta, Tremmel respinge con i pugni. Conclusione forte ma troppo centrale quella del capitano.   
24' - Del Piero si procura una posizione ad una trentina di metri dalla porta austriaca...
22' - Gli austriaci conquistano un corner: serie di rimpalli in area bianconera, poi Chiellini sbroglia la situazione calciando lontano la sfera.
18' - Del Piero offre un ottimo pallone in verticale per Sissoko che avrebbe tutto lo spazio per involarsi verso la porta, ma non riesce ad agganciare il pallone.
18' - ....Del Piero scodella in area, respinge la difesa del Salisburgo.
17' - Ottimo spunto sulla destra di Martinez che se ne va al suo marcatore e viene messo giù. Punizione in zona d'attacco per la Juve...
15' - Angolo per il Salisburgo: Svento mette in area, Manninger allontana di pugno.
13' - Martinez cerca di andarsene in dribbling nei pressi dell'area austriaca, ma il Salisburgo raddoppia la marcatura sul fantasista uruguaiano e gli soffia il pallone.
9' - La Juve riparte in contropiede, Del Piero apre per Pepe che prova a calciare dal limite, ma Schwegler intercetta la sfera.
8' - Ingenuità di Sissoko che perde un brutto pallone a ridosso dell'area bianconera. Ne approfitta Pokrivac che calcia da fuori e impegna Manninger. Il portiere bianconero si distende e devia.
6' - Delneri striglia Martinez e Grygera, che non stanno seguendo le sue indicazioni.
5' - Wallner sfonda sulla sinistra e mette in area un pallone insidioso  che viene allontanato da De Ceglie.
4' - Buona circolazione di palla da parte del Salisburgo in questi primissimi minuti di gara.
3' - Amauri cerca Del Piero di tacco, ma il pallone viene intercettato dagli austriaci.
2' - Cross di Schwegler dalla destra, fa buona guardia la difesa bianconera.
1' - Gara iniziata. Muove il primo pallone il Salisburgo.

1° TEMPO

21:03 -
Tutto pronto alla Red Bull Arena per il fischio d'inizio di Salisburgo-Juve. Le due squadre si stanno disponendo sul terreno di gioco.

 
 
 

La Stampa - A gennaio arriva Benzema...

Post n°2965 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

"Non posso giocare così poco. In questo modo proprio non va". Poche parole, ma chiare, quelle pronunciate da Karim Benzema (23) dopo l'ennesima esclusione contro il Milan nel match del Bernabeu di martedì sera. Il francese è scontento perché non gioca e perché non va d'accordo con Mourinho. Tutto farebbe propendere per un arrivederci già a partire da gennaio. Ma per quale nuova destinazione? Ormai anche i muri sanno che la Juventus nutre grande interesse per l'ex Lione e che proprio Marotta è stato autore di uno dei più grandi colpi di mercato dell'era moderna con il Madrid come interolucutore, quando cioé portò Cassano in maglia Sampdoria per qualche soldo e poco più. Se a questo si aggiungono le parole pronunciate dallo stesso Marotta - "A gennaio bisognerà sfruttare le situazioni favorevoli. E ce ne sono, perché tanti giocatori forti non stanno giocando..." - allora è facile intuire come in matematica 2+2 faccia ancora 4. Come scrive oggi il quotidiano torinese La Stampa, se il direttore generale riuscisse a portare a Torino Benzema con l'ormai famosa formula del "prestito con diritto di riscatto", allora in attesa di Dzeko l'attacco della Juventus potrebbe riappropriarsi di quello status che aveva quando qualche anno fa la coppia titolare era formata da Trezeguet-Ibrahimovic. Mica noccioline...

 
 
 

IL BALLETTO DI PALAZZI...

Post n°2964 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Cerchiamo di fare un po' di luce su un punto cardine intorno al quale, solo in apparenza, ruoterebbe tutta la macchina della giustizia sportiva.
Il punto cardine ha un nome, PRESCRIZIONE, e un cognome, PALAZZI.
Come? Dite di no?
Io dico di sì; vediamo il perché.
Il procuratore federale Stefano Palazzi si trova tra le mani la gatta da pelare più grossa di tutta la sua vita; intendiamoci, non ci poniamo certo il problema di difendere l'indifendibile, ma solo di fare più luce sul perché di certe mosse celeri (estate 2006) e altre veloci come un bradipo in serio sovrappeso (anno 2010).
Partiamo dal nome del punto cardine: PRESCRIZIONE.
E' applicabile?
Sì. Nel 2006 i fatti che sono stati scoperti hanno ormai "fatto il loro tempo", per così dire. E qui entra in ballo il cognome del punto cardine: PALAZZI. Già, perché se si applica la prescrizione Stefano Palazzi è, consequenzialmente, percorribile legalmente per omissione di atti d'ufficio.
E torniamo al nome del punto cardine: PRESCRIZIONE.
E' applicabile?
No. Nel 2006 i fatti che stanno emergendo oggi non erano noti, sempre per così dire. Per cui non c'è prescrizione, sono fatti "nuovi". E qui torna in ballo il cognome del punto cardine: PALAZZI. Già, perché se non si applica la prescrizione, il procuratore federale Stefano Palazzi sarebbe chiamato a -udite, udite- svolgere seriamente il suo compito, applicando parità di trattamento -argh!- all'Inter, che è un po' come parlare di lesa maestà, evidentemente andando a compromettere dei supponibili rapporti di non belligeranza (la prova tangibile di questo resta sempre il trasferimento Milito/Thiago Motta, dato che noi ci preoccupiamo sempre di proporvi fatti e non pu...possibilità teoriche, ecco).
Quello che è sfuggito, in termini di lesa maestà, a Stefano Palazzi è lo "ius primae noctis", ovvero il diritto del sovrano del feudo a trascorrere la prima notte di nozze con la donna che viene maritata da ogni singolo abitante del feudo stesso. Così, come evidentemente non ha tenuto conto del vecchio adagio popolare che recita l'abilità del diavolo a fare le pentole, ma non i coperchi.
Difatti, allo stato attuale questa lentezza, in realtà, non è nemmeno troppo sospetta; già, perché c'è un altro punto cardine che ha un altro nome preciso: UEFA.
Hai visto mai che, levato il cartonato, l'UEFA dovesse sentirsi in diritto di adire, anch'essa, nei confronti dell'Inter, rifacendosi di "tituli" non esattamente trasparenti (esiste una precisa norma dell'UEFA in merito, il caso del Porto -escluso e poi riammesso per mancanza di prove in Portogallo, anno 2008- ne è l'esempio)?
E qui torniamo ancora a Palazzi, il quale sta rischiando, in questo caso di ritardi assurdi e immotivati a procedere alla revoca del cartonato -dato che gli elementi per stabilire la condotta dell'Inter ci sono ormai tutti- di incorrere in una denuncia per omissione di procedure d'ufficio.
Insomma, è il balletto di Palazzi; speravamo in qualcosa di più serio, lo ammettiamo, in qualcuno di più adeguato a rivestire con saggezza e in modo davvero super partes una poltrona spinosa (lo è, ammettiamolo) come quella della procura federale.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca; noi ci limitiamo -per ora- a pensare male, consapevoli di commettere peccato e in attesa (vigile attesa, Andrea Agnelli docet) di avere maggiori elementi per poter dire, come sempre e senza alcun tabù, quali siano le responsabilità e chi siano i responsabili.
E, tutti insieme, PRONTI (e non PRONI) a chiedere quella giustizia che, dal 2006, ci è stata negata.

 
 
 

Trasparente...glmdj..

Post n°2963 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Immagine IPB

di Lucaboo2

“La verità è come il vetro – che è trasparente se non è appannato – e per nascondere quello che c'è dietro – basta aprire bocca e dargli fiato”

Non è la prima volta che, scrivendo un editoriale, faccio mie alcune parole di Cristicchi. Personalmente lo ritengo un personaggio un po' sottovalutato nel panorama musicale italiano... per carità, non siamo davanti a Demetrio Stratos redivivo, ma se penso alla popolarità che ha, ad esempio, un certo Fabri Fibra... beh...
Scusate, stavo divagando.
Le parole di Cristicchi ci servono, in questo caso, per capire meglio il senso di altre parole. Quelle del Presidente Onesto per antonomasia, quello preso in giro dalla “Banda di Farabutti”, colui che vince senza ruVVare e bla, bla, bla...

Ultimamente il nostro eroe di sportività ed onestà se ne è uscito con questa dichiarazione: “Sono d’accordo con le sentenze di qualche anno fa - si legge sul Corriere dello Sport -. Il calcio al giorno d’oggi è pulito e trasparente” . Bene. Bravo. Settepiù.

Allora, se vogliamo rispettare la logica, oltre che la semantica, possiamo tranquillamente dire che “prima” delle sentenze citate il calcio era sporco e opaco, mentre “oggi” è pulito e trasparente.
Ma sarà così?
Andiamo a verificarlo, Dottor Moratti, lei permette?

Allora... partiamo da qualcosa a lei molto caro, i “tituli”.
Nei dieci anni “prima” il campionato è stato vinto da quattro squadre. Juve, Milan, Roma e Lazio.
Se facciamo la famosa statistica del pollo arrosto, corrisponde al 25% per ogni squadra.
Negli ultimi quattro anni, quelli “dopo”, quelli trasparenti, solo una. 100%.

“Perché siamo sempre stati i più forti e ora non c'è più la “Cupola”

Ah, dice, Sciur Dutùr? Sarà...
Allora andiamo giù secchi: la Cupola di Moggi...

“Sì, quel farabutto che truccava i sorteggi arbitrali...”

Ehm... come dire... guardi che è stato dimostrato un un'aula di Tribunale che i sorteggi sono sempre stati regolari. Cioè, quando ci sono stati... quando non si mettevano apposta arbitri non sorteggiabili, intendo...

“Si vergogni! Lasci stare il povero Facchetti, lui, così dolce e severo!!”

Uuuh com'è permaloso, lei, e chi glielo tocca! Dicevo così per dire!

“E poi piaccia o non piaccia, non ci sono telefonate di Facchetti! E se ci sono, è l'altro che fa i nomi! E poi... poi è tutto prescritto!”

Non si arrabbi che poi le sale la pressione... ma poi mi dica... Già in sede di Giustizia Sportiva (mi scusi, mi scappa da ridere e non so perché...) è stato dimostrato che con gli arbitri -per così dire- affiliati alla Cupola la Juve ha fatto meno punti che con gli altri arbitri... mi perdoni... ma 'sto Moggi come Capo della Cupola... we, l'è un bel pirla, allora!

“...beh, poi c'era l'arbitro rapito...”

Bufala. Dimostrato anche questo.

“...le partite taroccate...”

Bufala pure questa: la sentenza disse che “la Cupola alterava i Campionati senza alterare i risultati delle partite” come non lo so, manco Padre Pio sarebbe stato capace...
Senza contare che, man mano che si scoperchia il tombino al processo di Napoli stanno uscendo particolari veramente inquietanti...

“Ma cosa mi sta a dire? Non esiste nessun processo di Napoli! Al massimo il processo di Biscardi! Guardi, guardi sulla Gazzetta!!!”

Appunto, Dutùr... proprio della Gazzetta volevo parlare... si è scoperto che alcuni Carabinieri facevano le indagini leggendo le pagelle della Gazzetta. Come se per un omicidio invece che il Luminol usassero il calendario di Frate Indovino. E poi che la Gazzetta è -di fatto- societariamente legata ad una squadra, guarda caso quella che con Calciopoli ha visto sparire tutti gli avversari.

“Ma... ma... ma ci sono le intercettazioni!! Lì è tutto chiaro, catalogato!!!”

Già, le INTERcettazioni... quelle che sono state pubblicate e quelle che sono state tenute misteriosamente in cantina a stagionare per quattro anni, un po' come un buon provolone... come si chiama quella marca... ah, già, Auricchio!
A proposito di Auricchio, trovo strano che, per dire... mi portino in Questura per interrogarmi su un furto di mele al mercato... e poi, quando dico che ho le prove che inchiodano l'assassino di J.F. Kennedy, mi rispondano “questo non ci interessa”. Non suona strano anche a lei?

“Le sue sono solo insinuazioni!! Guardi che ci dovete ancora dare indietro lo scudetto del rigore di Ronaldo!!”

Stia attento alla pressione, gliel'ho già detto.

“Noi siamo Onesti! O-NES-TI!!”

Guardi che al massimo è o-ne-sti... no, giusto per pignoleria...

“Noi siamo onesti e vinciamo senza rubare! E se abbiamo agito in segreto non è per imbrogliare, ma solo per difenderci dai veri ladri! E poi... e poi è tutto prescritto!!!”

E se ne va, salutandomi col gesto dell'ombrello e sbattendo la porta.

Il vetro che ci separava è completamente appannato, colpa dell'enfasi con cui ha ribattuto alle mie affermazioni. Non è più trasparente, anzi... ci sono anche delle goccioline di saliva qui e là.
Purtroppo così è la vita: chi urla da un balcone, magari con un potente megafono mediatico a sua disposizione, avrà sempre più attenzione di chi lavora umilmente nel silenzio.

Di sicuro, però, una cosa è rimasta. L'alito con cui ha appannato per un po' il vetro ha lasciato nella stanza uno sgradevole odore.
E l'alitosi è un sintomo di forte stress.
In fondo perché dovrebbe essere così stressato? Adesso “il calcio è pulito e trasparente”, no?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1125


 
 
 

MONCALVO SHOW: "La banda degli onesti sta tremando! JUVE sabotata da LIPPI..."

Post n°2962 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Fonte: www.tuttipazziperlajuve.com

La redazione di "Tutti pazzi per la Juve", questa settimana ha avuto il piacere di ospitare in diretta su RADIO POWER STATION il popolare giornalista Gigi Moncalvo, grande tifoso juventino.

Carissimo Gigi, bentornato ai nostri microfoni. Per noi è sempre un piacere averti ospite. Come va innanzitutto?

"Bene bene, grazie. In questo momento meglio non potrebbe andare perché vedo che la banda degli onesti sta tremando, stanno arrancando; ho visto anche che l’altro giorno a Genova tutti si sono dimenticati di fare un collegamento che andava fatto: cioè quei signori tutti tatuati non dimentichiamoci che fino a qualche anno fa avevano come idolo un certo signor Mihajlovic, quando militava nell’Inter; uscì anche sui giornali la notizia che probabilmente diversi criminali di guerra andavano a vedere le partite degli onesti come dei bravi compagni di merenda."

Vorremmo sapere il suo parere su questa nuova dirigenza della Juventus, rispetto a quella vecchia, in tema di gestione, di calciomercato e quant’altro.

"Prima di tutto fino a quando non viene allontanato anche Blanc non sono contento. In secondo luogo finchè John Elkann non vende o regala tutte le sue azioni ad Andrea Agnelli mi manca ancora un passaggio. In terzo luogo mi domando se ci voleva così tanto tempo per mettere nel CDA un personaggio come Pavel Nedved e anche come Marotta, ma soprattutto mi domando perché Nedved non siede in panchina? Oltretutto non sarebbe una diminuzione per Delneri ma un potenziamento ed un valore aggiunto. Mi chiedo però se vale la pena tenerli entrambi nel cda, essendo due su otto, insieme a questi qui con sette cognomi, e quindi mi domando che tipo di apporto possano dare, essendo in minoranza, come in passato lo fu Tardelli."

Moncalvo come giudichi invece l’operato del direttore generale della Juventus, Marotta?

"Marotta è una brava persona, competente. Lo conosco da tempo anche perché spesso andavo a Genova a vedere la Sampdoria. Questa è stata una campagna acquisti molto strana perché alcune cose sono inspiegabili come Martinez e lo stesso Storari, soprattutto a quei prezzi. A me è sembrata una campagna acquisti irrazionale perché il povero Marotta si è trovato di fronte a due problemi: aveva la necessità di vendere molto ma, mentre ci provava, aveva un sabotatore, presente anche l’anno scorso, che si chiama Lippi, il quale durante i Mondiali ha depredato le casse della Juve. Ha fatto giocare Camoranesi che si è infortunato e quindi ha fatto crollare il suo prezzo. Ha portato Buffon, nonostante si fosse capito che non stava bene, e lo ha fatto giocare mezza partita. Quindi il mercato che aveva Buffon è sparito. Poi Lippi ne ha combinate delle altre come far giocare Pepe subito titolare non facendogli del bene; per non parlare di quello che ha combinato con Grosso e Cannavaro. Quindi Marotta ha avuto la sfiga di trovarsi di fronte un allenatore della Nazionale che anziché valorizzare i giocatori della Juve li ha fatti deprezzare. Inoltre Marotta, per accontentare la piazza, doveva comprare qualcuno e anche in fretta. Quello che non ho capito è stato il casino sul centravanti; prima Di Natale poi Borriello e infine Quagliarella, che ritengo comunque che potrà dare un buon apporto, ma mi chiedo, se in cassa ci fossero stati 30 milioni per la vendita di Buffon e se qualcuno avesse fatto una telefonata a Luciano Moggi dicendogli: tu che sei amico di Ibrahimovic, puoi sentire se è disponibile a tornare in Italia? Perché io sono convintissimo che, come mi ha confermato Moggi in una serata 15 giorni fa in Sicilia, Ibrahimovic gli aveva chiesto di trovargli una squadra in Italia. Moggi ha suggerito alcuni nomi ai dirigenti juventini, come un terzino sinistro di nome Johnatan del CORINTIANS  che tutti indicano come il nuovo Maicon, ma nessuno lo ha ascoltato. E quando gli hanno chiesto un parere su Storari, Pepe e Martinez, Moggi ha risposto che non sono giocatori da Juventus, anche perché bisogna rifondare la Juve non aspettare un altro anno. Quindi bisognava avere l’umiltà di alzare il telefono e chiedere qualche consiglio a Luciano Moggi, perché lo può fare in quanto niente gli impedisce di essere l’amministratore delegato di una società."

Una considerazione su Del Piero. Secondo Lei rinnova il contratto?

"Ogni anno questo è un problema. Se si rassegnasse a fare il giocatore che entra al decimo del secondo tempo, se il risultato lo consente e le squadre sono più stanche allora può avere un significato. Non credo che sia più possibile invece se lui vuole giocare tutti i 90 minuti, anche se a malincuore ricordando tante notti felici nelle coppe. Tornando al discorso di Nedved in panchina penso a Mourinho che ha chiesto di avere vicino a lui uno come Zidane perché se in campo devi protestare, una cosa è se lo fa uno qualunque, un’altra è se lo fa uno come Zidane."

Come mai Tagliavento ha impiegato otto mesi prima di dirigere nuovamente l’Inter, dopo la sceneggiata delle manette del 20 Febbraio 2010, nonostante gli otto ricevuti in pagella?

"Facciamo un passo indietro. Vi ricordate quando c’era Collina che razza di omertà regnava su cose come queste? All’epoca funzionava che le partite dell’Inter dovevano cominciare con un calcio di rigore per i nerazzurri. Collina teneva il coperchio sulla pentola, ed è stato promosso a livello europeo per garantire anche nelle coppe arbitri all’altezza. Per esempio la figlia di Facchetti lavora all’Uefa come altri consulenti a libro paga dell’Inter e quindi per forza poi arriva il ristoratore, socio di Mourinho, ad arbitrare il quarto di finale di Champions. Questi hanno capito quanto e come sia facile condizionare gli arbitri."

Gigi, un tuo parere su chi veramente ha detto “metti Collina”. Qual è la differenza sul tono delle domande tra Moggi e Facchetti?

"La differenza è che quelli possono dire e fare tutto. Vi ricordate quando Collina ha fatto chiudere il ristorante di Meani per incontrare Galliani? E ci vennero a dire che Meani era uno di quelli che si infilano, che si auto investono di ruoli, mentre sappiamo che ha indossato la divisa ufficiale del Milan. Quando parliamo di Facchetti ci dicono “mai parlare dei morti”, ma allora non si potrebbe parlare neanche di Togliatti, di Berlinguer, di Cossiga, di Giovanni Paolo II. I nostri morti, che si chiamano per esempio Scirea, non sono mai stati tirati in ballo per delle telefonate. Certo che si può parlare dei morti come per esempio dei tre operai che sono morti in una fabbrica di Moratti in Sardegna, che sono fatti veri. Andatevi a leggere quel libro di Meletti, editore Chiare Lettere, sulla famiglia Moratti e di come è stata gestita questa cosa a livello di informazione. Alla fine sembra che la colpa della morte dei tre operai fosse quasi di loro stessi. E’ uscito un film sulla Saras in Sardegna e subito i legali della famiglia Moratti hanno impedito qualsiasi diffusione o pubblicità dello stesso. Siamo a livello di quello che succede a Palermo. Leggete bene la strategia di comunicazione che viene adottata da questi signori e che tipo di condizionamento hanno sui giornali. Ecco perché Moggi diceva che telefonava per bilanciare la potenza mediatica degli altri. Pensate al Milan e pensate per esempio ad un arbitro che è a fine carriera. Gli piacerebbe, dopo, andare a fare per esempio il moviolista in una delle tante reti televisive che appartengono al presidente di una squadra di calcio e quindi nelle ultime partite cerco di dargli una mano. C’è un noto moviolista che in una partita Milan-Chievo a San Siro diede all’ultimo minuto un rigore al Milan con il quale vinse la partita ed entrò in Champions League al posto del Chievo stesso. Guarda caso un anno dopo aver smesso quell’arbitro fa il moviolista in una trasmissione di punta di Mediaset. Perché oggi ci sono i canali digitali terrestri che costituiscono un serbatoio enorme per le marchette degli arbitri che vengono sistemati lì. Bagni, quando lo vedete alla Domenica Sportiva, pensate che prende uno stipendio dall’Inter come consulente per il mercato. Spiegatemi come è possibile che questo qui faccia l’opinionista in tv o il telecronista. Il problema nostro è che, a fronte di trasmissioni belle e seguite come la vostra, a fronte di opere di informazione come la vostra, di comunicazione compresa la vicenda di Calciopoli, abbiamo un’assenza enorme dell’apparato della comunicazione della Juventus. Abbiamo i telecronisti di Juventus Channel che non hanno la visibilità di quelli di Inter o Milan Channel, tipo Scarpini o Suma. Liguori per esempio, alla puntata di Matrix su Calciopoli ha urlato a destra e sinistra di non toccare i morti diventando improvvisamente un colpevolista, dopo essere stato per anni invece un garantista al Giorno. Mazzocchi che adesso dice di non voler rispondere a domande su Calciopoli dopo averne dette di tutti i colori prima... I registi di Calciopoli non si rendono conto che cosa hanno creato in tutti noi, ci metto me stesso, mi permetto di metterci voi, di metterci ju29ro e giulemanidallajuve, un orgoglio, una voglia di ribellione, un desiderio di verità e soprattutto una voglia di metterci a confronto con questi qua per rinfacciargli tutte le date e le vicende in maniera convincente e chiara. Per questa nostra pericolosità non ci invitano più nelle trasmissioni, perché siamo documentati."

Cosa pensa della posizione di Andrea Agnelli?

"Pensate prima di tutto se Moggi e Giraudo avessero avuto a disposizione tutti i soldi, 200 milioni di euro, che ha avuto a disposizione quel genio di Blanc. Il problema è che oggi siamo di nuovo da capo, perché Andrea non ha ancora fatto la rivoluzione ed il suo potere di firma è limitato come milioni di euro e questo significa che il potere che John ha lasciato a Andrea non è così elevato come avrebbe dovuto essere. Andrea non ha carta bianca e questo è un grossissimo problema perché ogni volta deve interpellare il cda e questo per le trattative di calciomercato è un handicap, vedasi la trattativa di Amauri che essendo durata tre mesi ha comportato una salita del prezzo del giocatore. Per questo nessuno fa più i nomi di Secco o Cobolli Gigli. La Juve non è più temuta in Europa ed in più i club sono stati abbandonati a loro stessi. In più quest’anno abbiamo questa inutile Europa League che ci porterà via forze e porterà infortuni ulteriori. L’unica cosa bella che ci ricordiamo dell’Europa League è l’Atletico Madrid che, battendo gli onesti, ha dimostrato che Dio esiste."

 

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