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Messaggi del 22/10/2010

Zeman: "Non č detto che con Agnelli la Juventus torni a vincere"

Post n°2976 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

Zdenek Zeman contro tutti. Il tecnico del Foggia parla alla vigilia della sfida contro l'Atletico Roma e ne ha per tutti: la Juventus, la Roma e la Nazionale. Ecco quanto evidenziato da Tuttosport: "Calciopoli? Non sto seguendo il processo di Napoli, sono già stato a deporre e credo basti . Non ho nemmeno guardato molto i cambiamenti di dirigenza che la Juventus ha fatto nell'ultimo periodo. Quello che posso dire è che non è detto che con Agnelli presidente si torni a vincere lo scudetto. Nel recente passato ha speso tanto e male, e credo che ancora adesso sia distante dalle squadre che hanno ambizioni".

Sulla sua ex squadra la Roma, Zeman parla di problemi di testa: "Non penso che i problemi della Roma siano legati alla scarsa preparazione . Credo che dipendano più dalla testa, dalla concentrazione. D'altronde la rosa è praticamente quella dello scorso anno, competitiva, e i problemi societari sono gli stessi da tempo ormai. Colpa di Totti? Francesco non può essere il problema della Roma, sono 15 anni che se la carica sulle spalle ed è ancora il miglior giocatore italiano in attività. Io al posto di Ranieri? No, sono impegnato col mio Foggia".

Secondo il boemo, i problemi della nazionale nascono dal fatto che in Italia si investe troppo sugli stranieri: "La Nazionale va male anche per questo. Si investe troppo sugli stranieri e, ancora peggio, sui giovani stranieri. L'Inter è l'esempio più eclatante visto che non ha un giocatore italiano"

Zeman parla anche di Mourinho: "Ha i suoi metodi di lavoro e per ora gli è andata bene anche perchè ha avuto successo. Io ho vinto su altre cose in dieci anni di calcio diverso...", conclude il tecnico del Foggia.

 
 
 

BOLOGNA-JUVENTUS: numeri e curiositą....

Post n°2975 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Il Bologna non sconfigge in assoluto la Juventus in gare ufficiali dal 13 gennaio 1999 quando, in coppa Italia, si impose per 2-1 a Torino: lo score dei successivi 20 incontri ufficiali è di 5 pareggi e 15 successi bianconeri. Nelle ultime 13 sfide ufficiali assolute, poi, la Juventus ha sempre segnato almeno un gol, per un totale di 24 reti all'attivo. L'ultimo digiuno bianconero risale al 20 ottobre 2001: 0-0 a Bologna, in serie A.
Il Bologna è una delle due squadre della serie A 2010/11 ad aver finora subito il maggior numero di ammonizioni: sono 20 i cartellini gialli rimediati, stessa cifra del Napoli, ed è la squadra della serie A 2010/11 ad aver finora realizzato il maggior numero di autoreti a proprio sfavore: sono già 3 e portano la firma di Britos (pro Catania), Portanova (pro Sampdoria) e Rubin (pro Roma). La Juventus è la squadra della serie A 2010/11 ad aver finora beneficiato del maggior numero di autoreti a favore: sono addirittura già 2 in 7 turni, realizzate da Nainggolan (Cagliari) e Coda (Udinese).
Con il gol segnato lo scorso 17 ottobre contro il Lecce, Alessandro Del Piero ha raggiunto Giampiero Boniperti al comando nella classifica dei marcatori juventini all-time in serie A: entrambi hanno realizzato 178 centri. Non solo: i due stazionano al decimo posto della classifica all-time dei plurimarcatori in serie A su girone unico; prossimo traguardo per Del Piero i 184 centri di Gabriel Omar Batistuta.
La Juventus non subisce gol in gare esterne di campionato dal 29 agosto scorso quando venne sconfitta per 0-1 in casa del Bari. L'autore del gol pugliese fu Donati al 43': da allora si contano i restanti 47' di quel match, più le intere partite contro Udinese (vittoria per 4-0) ed Inter (0-0), per un totale di 227' di inviolabilità fuori casa in serie A.

 
 
 

AQUILANI: "Qui per rilanciarmi. Onoriamo il nome Juventus. Krasic? Ce lo coccoliamo, č devastante"

Post n°2974 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Il centrocampista della Juventus, Alberto Aquilani, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. Tuttojuve.com l'ha trascritta integralmente:

Alberto, in Europa League non hai giocato. Ora c'è il Bologna. C'è chi dice che si sente la tua assenza quando manchi. Quando non ci sei, la Juventus non gioca così tanto bene. Senti il peso di questa responsabilità? E' una cosa che ti piace, che ti esalta?
"No, non penso sia così. Ovvio che se qualcuno lo dice, non può che farmi piacere. Ora ci aspetta una partita difficile, dobbiamo continuare a far bene in campionato come stiamo facendo e soprattutto - questo è il nostro obiettivo - dobbiamo cercare di dare una continuità positiva di risultati".

Dove, secondo te, la Juventus deve ancora migliorare?
"Non lo so, siamo un gruppo nuovo, tanti giocatori nuovi, è un progetto che sta nascendo piano piano e penso ci siano le basi per poter fare bene. E' ovvio che ci vuole il tempo, ma i risultati alla fine sono quelli che ti danno più convinzione e autostima nel far bene. Stiamo facendo bene, ma l'importante, come ho detto prima, è cercare di dare continuità a queste partite fatte bene, ma soprattutto nei risultati".

Ti aspettavi di diventare così determinante, subito, nella Juventus?
"Sì, nel senso che io sono venuto qui per far bene, per rilanciarmi dopo una stagione difficile. Ripeto, come ho detto prima, io cerco sempre di volare molto basso. Non mi piace dire 'determinante'; ci sono tanti giocatori determinanti in questa squadra. Anche l'allenatore è determinante. E il fatto che siamo un gruppo forte e unito penso sia determinante allo stesso modo".

Delneri ha detto: "Non mi piace pensare che la Juventus sia dipendente da Krasic, ma in questo momento Krasic è un giocatore molto molto importante". Tu che lo vedi molto da vicino: te lo aspettavi così forte?
"No, sinceramente no, dico la verità. Sapevo che fosse bravo, che avesse delle ottime qualità, ma non che fosse così devastante come in queste ultime partite, perchè quando prende la palla è devastante, questa è la verità. Ce lo coccoliamo, ce lo teniamo stretto e speriamo che duri il più a lungo possibile, anche perchè come ha detto ieri Manninger, lui viene dal campionato russo, dove si ha la pausa invernale, e speriamo che continui su questo livello".

Che campionato è questo? Livellato verso il basso o verso l'alto? Se si guardano i risultati in Europa, si rimane un po' perplessi, perchè le italiane non sono andate benissimo in questo turno...
"Io penso sia più difficile giocare in Europa che nel campionato italiano. Quindi queste difficoltà si possono trovare giocando in Europa League e in Champions League. Il campionato italiano è un campionato importante, un campionato difficile, ma penso che sia ancora più difficile giocare in Europa".

La Juventus che ruolo può avere in questo campionato? Pensi che possa puntare allo scudetto, oppure fai come gli altri che dicono 'no, dobbiamo lavorare, dobbiamo ancora vedere'?
"Ma perchè è la verità. Siamo un gruppo di giocatori nuovi, tanti giovani, ed è sbagliato parlare di scudetto. E' un anno di partenza. L'importante è che onoriamo il nome 'Juventus' e questo significa restare sempre nelle prime posizioni e fare meglio dell'anno scorso. Ma sinceramente se mi chiedi della classifica, non ti so dire neanche dove ci troviamo; non è un mio pensiero adesso. L'importante è fare partita dopo partita, poi quando arriviamo ad aprile-maggio cominciamo a guardare anche la classifica. Ovvio, come dicevo, che dobbiamo restare sempre lì, quindi bisogna vincere partita dopo partita".

 
 
 

GRYGERA FUORI 40 GIORNI! TOCCA A MOTTA...

Post n°2973 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Come previsto, la Juventus dovrà fare a meno di Zdenek Grygera per oltre un mese. Oggi il terzino ceco "è stato sottoposto a risonanza magnetica al ginocchio destro in seguito all’infortunio subito durante la partita di Europa League contro il Salisburgo. L’esame strumentale, eseguito nel pomeriggio presso il CTO di Torino, ha evidenziato una lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale. La prognosi è di circa 40 giorni. Dalla prossima settimana il calciatore inizierà i lavori specifici di fisioterapia e riabilitazione", recita il comunicato della società bianconera.
Una brutta tegola per Gigi Delneri, che perde uno dei giocatori più in forma della rosa. Come preannunciato ieri sera dallo stesso tecnico bianconero, Grygera sarà sostituto da Marco Motta. Escluso dunque un eventuale spostamento di Chiellini sulla sinistra, come peraltro è da escludere l'impiego di Simone Pepe nell'inedito ruolo di terzino destro.

 
 
 

Juve, Demichelis e Bonera corrono per gennaio...

Post n°2972 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

  
E’caccia a un laterale più difensivo per coprire Krasic: l’argentino lascerà il Bayern, al Milan potrebbe andare Grosso
TORINO, 22 ottobre - Come in estate, gli occhi del mercato juventino so­no orientati sulle fasce, in par­ticolare su quella destra. Ri­spetto a giugno e luglio cam­bia la prospettiva. L’identikit ha caratteristiche più difensi­ve. Più un Chivu (ovviamente di fascia destra), che un Mai­con. Un laterale “bloccato” o un centrale adattabile a de­stra, abile in marcature, diago­nali e raddoppi. Il cambio di strategia non è casuale. Luigi Del Neri non ha rinnegato il suo dna offensivista, piuttosto è alla ricerca di maggiore equi­librio. Milos Krasic ha avuto un impatto devastante sulla squadra: dalla metà campo in su, diventa incontenibile. Limi­tarne le incursioni con compi­ti difensivi troppo impegnativi sarebbe come andare a caccia con una pistola giocattolo. Me­glio, dunque, rivedere gli equi­libri della corsia coprendo le spalle di Krasic con un terzino più di difesa che di affondo. Non a caso Marco Motta, il più offensivo della batteria, strada facendo si è visto superare nel­le gerarchie del tecnico da Leandro Rinaudo - centrale adattato in fascia, poi infortu­natosi - e Zdenek Grygera, buon mestierante ma dal freno a mano tirato.

NUOVE PISTE - Fino a gen­naio Del Neri dovrà lavorare su queste (limitate) varianti. Poi, come ha ribadito Giuseppe Marotta nei giorni scorsi, «proveremo a eliminare alcune contraddizioni. Siamo pronti a cogliere un’occasione e a valu­tare eventuali prestiti». Daniele Bonera, martedì in campo nella disfat­ta rossonera del Bernabéu, rientra nella schiera. Gli ottimi rapporti Juventus-Milan po­trebbero favorire uno scambio Grosso­Bonera. Tanto più che Allegri non è soddisfatto da nessun centrale, di questi tem­pi... A spingere è soprattutto Marotta, visto che il terzino bianconero a Torino continua a non trovare spazio. Se il Milan si qualificherà agli ottavi di Champions, l’ex difensore di Parma e Brescia da febbraio sarebbe utilizzabile pure in Europa League.

CASO DE MICHELIS - Sempre più turbolenta, stan­do ai rumors che arrivano da Monaco, è la convivenza tra il sergente Louis Van Gaal e l’argentino (comunitario) Mar­tin Gaston Demichelis. En­trambi non sono tipi da com­promessi, a gennaio le strade si divideranno. Demichelis dal­la sua ha una grande esperien­za internazionale, lo sposta­mento a destra sarebbe un esperimento. Di sicuro l’argen­tino sarebbe una scorta di tut­to rispetto per Krasic.

 
 
 

MOGGI: "Vi dico come finirą con Rooney! Ai falsi santoni Moratti, Ulivieri e Travaglio ricordo che..."

Post n°2971 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Fonte: di Luciano Moggi per Tmw

Di questo turno di Champions ha fatto più scalpore il tonfo del Milan che il 4-0 del primo tempo dell'Inter; risultato quest'ultimo che, se fosse rimasto tale, si sarebbe potuto collocare, più o meno, sullo stesso piano. Ma il risultato finale ha consegnato ai nerazzurri solo una vittoria di stretta misura, restituendo al Tottenham maggiore considerazione di sé. Inter inarrestabile nel primo tempo, ma va considerato che dall'ottavo minuto gli inglesi erano già con un uomo in meno e la partita, in sostanza, già segnata. Forse i nerazzurri avrebbero prevalso ugualmente, anche grazie alla condizione straripante di Eto'o, ma in qualche modo l'Inter è stata aiutata dalle circostanze, così com'è stata tradita da sé stessa quando ha offerto al talento di Bale l'occasione di una tripletta, che, soprattutto per gli ultimi due gol, è stata favorita da un incredibile calo di concentrazione.
Capitolo Milan. Dispiace molto perché il club rossonero merita rispetto per la sua storia. Antipatico è sembrato quel titolo che ha esaltato la vittoria agevole del Real "contro il Milan geriatrico". Quando si perde, c'è sempre pronto chi ti dà addosso con velenoso sarcasmo. Si è consolidata la certezza, come da noi scritto, che in campo europeo il Milan non può giocare con Pirlo, Seedorf, Ronaldinho, più gli attaccanti: la forza di questa squadra è sempre stato il possesso di palla con il quale addomesticava e stancava gli avversari, ma per avere la palla tra i piedi occorre conquistarla ed è questa la carenza del Milan attuale, in particolar modo quando incontra squadre come il Real, che, alle qualità dei singoli unisce una velocità sconosciuta agli attuali giocatori del Milan. Inutile quindi accusare gli attaccanti di scarso rendimento quando non arrivano palloni giocabili. Vorrei occuparmi anche dei "falsi santoni" del calcio: da Moratti a Ulivieri fino a Travaglio.
"Sono d'accordo con le sentenze del 2006". Incredibile, ma assurdamente vero. Sono le parole di Massimo Moratti, il quale nell'atto di sfoggiare ed ostentare un'onestà che tutti avete avuto modo di vedere quanto gli appartenga, continua a dimenticare fatti incontestabili, provati ed evidenti, che cozzano con le sue professioni d'innocenza. Il presidente nerazzurro, non so se volontariamente o meno, tralascia di ricordare l'interrogatorio di Tavaroli, nel quale quest'ultimo confessava di aver ricevuto precise disposizioni di pedinare ed intercettare giocatori e dirigenti vari. Non ricorda di avere avuto a completa disposizione un colosso della telefonia (guardacaso)come Telecom; dimentica di aver dato mandato ad un suo dirigente di procurarsi un passaporto falso, attraverso la motorizzazione di Latina e con l'ausilio di un certo Baldini fece il resto. Non esattamente uno stinco di santo. Un passaporto che, tra le altre cose, pagò qualcosa come ottantamila dollari. L'onesto per eccellenza è lo stesso che ha rivendicato per anni lo scudetto del 1998, quello del famoso rigore su Ronaldo. A nessuno è però venuto in mente che quella partita sarebbe dovuta finire 3-0 a tavolino per la Juventus, dato che nella rosa interista c'era un giocatore che non avrebbe nemmeno potuto farne parte, figuriamoci giocare. Del resto, ognuno ha la faccia che si merita... Il discorso, peraltro, può tranquillamente allargarsi a mister (ammesso che sia possibile continuare a chiamarlo così) Renzo Ulivieri. È entrato di riflesso in una situazione nella quale non c'entra nulla, l'unica maniera che ha per far sì che ci si ricordi ancora di lui. Si è permesso di contestare la deposizione di Del Piero, facendo sfoggio di grande moralismo, senza però fare menzione dei tre anni di squalifica che dovette scontare ai tempi in cui allenava il Cagliari per essere stato coinvolto, udite udite, nel Calcio-scommesse. Diceva di non meritare quella sanzione, si improvvisò addirittura detective per provare un'innocenza che, stando ai fatti, non riuscì mai a dimostrare, tanto che la sua squadra ricevette cinque punti di penalizzazione. Adesso viene a parlare di una sentenza, quella sportiva, che lui dice di dover rispettare, una sentenza che curiosamente ammette l'assenza totale di illeciti al di fuori della partita tra Lecce e Parma, l'unica che desta ancora qualche sospetto. Ma allora di cosa stiamo parlando? Senza presunzione, mi permetto di spiegarlo io, a voi come a quelli che ancora fanno finta di non averlo capito. Faccio mio il pensiero del dottor Serio, componente della giudicante, che ha chiarito come si sia trattato di una decisione presa sulla base del sentimento popolare, seguendo l'onda del colpevolismo che campeggiava in giornali ed organi di stampa. La gogna c'era al tempo delle streghe però, ed io non mi sento affatto di doverci finire per fare la gioia di qualcun altro.
Del Piero non poteva accorgesi di nulla, perché nulla fu fatto; semplicemente c'era una squadra che stava dominando e che a qualcuno avrebbe fatto comodo sparisse. Compreso qualche personaggio di Torino di cui, per il momento, preferisco non fare il nome.
Un caro saluto al "giornalista" Marco Travaglio, il quale per esprimere la propria opinione ha bisogno di monologhi tristi su una finta tv su internet, creata ad arte per spargere veleno e dire falsità. Il personaggio in questione, quando presentò a Bologna il libro che mi riguardava, ebbe a dire che definii un delitto perfetto Fiorentina-Bologna, diretta da Massimo De Santis. Peccato che abbia messo il punto nel posto sbagliato, perché quella frase continuava ed il senso del mio pensiero era tutt'altro. Falsa informazione e cattiveria gratuita. Stiamo parlando di Travaglio, uno che quando scrive un libro non ha il coraggio neanche di metterci la firma. Nella presentazione del libro, scomoda addirittura Fëdor Michajlovič Dostoevskij. "Ognuno dopo i 40 anni ha la faccia che si merita". Io la mia la porto in giro con dignità ed onore, lui invece la sua è costretto a nasconderla perché è come altre parti del corpo; costretto a gettare fango e falsità su altri, per attirare un pò di luce su sè stesso.
In chiusura dalla redazione di Tuttomercatoweb.com, mi hanno chiesto un pronostico su come finirà la trattativa Rooney; rispondo volentieri. Real? Chelsea? Inter? City? Penso che alla lunga resti allo United con un nuovo contratto: più lungo e più ricco. Almeno, di solito, il giochino dei "Campioni" è questo; basta saperlo.

 
 
 

Bologna alle porte: due dubbi per Delneri

Post n°2970 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La partita con il Salisburgo è in archivio e per la Juventus è già tempo di pensare al prossimo impegno. Domenica in campionato i bianconeri affronteranno in trasferta il Bologna di Alberto Malesani. Per la gara in Emilia, Delneri è alle prese con due dubbi: il primo riguarda Vincenzo Iaquinta. L'attaccante calabrese è ancora alle prese con i postumi dell'infortunio riportato la scorsa settimana e la sua presenza in campo al Dall'Ara è fortemente incerta. Di altro carattere il secondo dubbio del tecnico bianconero, quello relativo a Marchisio: il centrocampista azzurro è diffidato e, in caso di ammonizione contro i felsinei, sarebbe costretto a saltare la successiva partita contro il Milan. Per questo motivo, Delneri sta pensando di risparmiarlo per evitare il rischio squalifica. Le buone notizie per il tecnico friulano arrivano da Quagliarella ed Aquilani che, dopo aver saltato la trasferta austriaca per l'impossibilità di giocare con la Juve in campo europeo, saranno regolarmente ai loro posti domenica.

 
 
 

De Santis porta Moratti in tribunale!

Post n°2969 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Massimo Moratti in tribunale. L'ex arbitro De Santis un mese fa aveva spedito al presidente dell'Inter una raccomandata con la quale avanzava la richiesta di iniziare una trattativa privata per giungere un accordo su un risarcimento danni nei suoi confronti. Un mese dopo, non avendo ricevuto nessuna risposta, De Santis ha deciso di chiamare Moratti in aula per una casa civile di richiesta dati. La vicenda è nota: l'ex arbitro fu pedinato e indagato dall'agenzia di investigazione di Emanuele Cipriani, legato a Tavaroli, allora responsabile della sicurezza della Telecom di Tronchetti.  Indagini che sarebbero state commissionate dall’Inter dopo che l’arbitro Nucini aveva incontrato Facchetti per denunciare le presunte manovre di Luciano Moggi nei confronti degli arbitri.

 
 
 

TASTIERA VELENOSA: LA FAVOLA DELLA VOLPE E L'UVA DI JULIO CESAR...

Post n°2968 pubblicato il 22 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Una volpe, dopo aver sognato di raggiungere un grappolo d'uva, si sveglia accorgendosi che quel grappolo esiste davvero. L'animale affamato tenta con grandi balzi di staccare il grappolo ma ogni sforzo è vano. Constatando di non poterla raggiungere, esclama: "tanto è ancora acerba!"  La morale è: "È facile disprezzare quello che non si può ottenere".

Ieri sera al ChiambrettiNight ha dichiarato: «Da quello che ho sentito penso che la Juve abbia avuto qualche aiutino. Lo scudetto ce lo teniamo»,  «Rispetto i giocatori e i tifosi della Juve, che sono simili a quelli del Flamengo però penso alle persone che sono all'Inter da più tempo di me e hanno lavorato duramente per vincere il campionato» «Ci sono state persone, dietro, che hanno lavorato affinchè i miei compagni, come Toldo e Zanetti, non vincessero». 

Diremmo: "è facile disprezzare quello che non si può ottenere", quello che non si può ottenere o meglio che non avrebbero dovuto ottenere è uno scudetto che non apparteneva a una squadra arrivata terza, perchè quando arrivi terzo vinci il bronzo e non l'oro. Qualcuno ha paragonato la Juventus a Ben Johnson, bhe almeno lui aveva preso qualcosina la Juventus che ha preso, se tutti gli arbitri negano influenze esterne, se non ci sono partite truccate e se la cupola non esiste? Julio Cesar fa la volpe ma noi non siamo dei ciuchini, anzi. Visto che ha parlato di persone che hanno lavorato per non far vincere l'Inter ci dica chi sono  le persone e faccia nomi e cognomi e vada a Napoli a testimoniare, non come qualcun altro... e ce ne sarebbe da dire.

Non sappiamo se i tifosi della Juventus sono veramente uguali a quelli del Flamengo, sicuramente i tifosi bianconeri non sono così stupidi da accettare supinamente queste parole. Se così fosse, chiederemmo perchà dal 2006 vince sempre e solo l'Inter e prima l'Inter non vinceva mai ma vincevano un pò tutti. Era tutto sbagliato prima e tutto giusto adesso? Saremmo dei ciuchi a pensarlo e troppo "volpe" chi lo afferma. La verità è che prima una squadra era acerba e ora più matura, mentre c'era una squadra matura e fortissima che è stata potata pesantemente...

 
 
 

     

 

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