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Messaggi del 30/10/2010

Felipe Melo spaziale, Marchisio gladiatorio, bentornato Momo...

Post n°3047 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Ennesima perla di Del Piero, Quagliarella ovunque
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

STORARI 6.5 – Pronti via e può solo guardare il destro di Ibra stamparsi sul “sette”, ma poi è pronto sullo svedese in almeno un paio di circostanze nel solo primo tempo. Chiamato in causa spesso nelle uscite, è sempre attento e rapido nel capire le intenzioni degli avversari. Si deve inchinare sul colpo di testa del solito Ibrahimovic, ma è decisivo al 94’ su Seedorf. Questa vittoria è anche un po’ sua.

MOTTA 6.5 – Si addormenta dopo 16’ perdendo una palla pericolosissima al limite della propria area che fa infuriare Delneri. Dopo l’ingresso di Pepe viene dirottato sulla sinistra per poi ricominciare a destra il secondo tempo. Soffre tanto, come la squadra, ma a differenza di altre volte alla fine vince lui. E vince la Juve.

DE CEGLIE 6.5 – Sbaglia dopo pochi minuti non salendo bene con la linea difensiva, ma quando gli arriva la palla sul mancino disegna un cross perfetto per Quagliarella che poi realizzerà l’1-0. Si vede il lavoro svolto dal tecnico con lui, perché nella propria metà campo è molto più presente rispetto a inizio stagione. Lo scontro con Bonera lo costringe a giocare su una sola gamba per 5’, fino al momento del cambio con Pepe. Forza e coraggio, la strada è quella giusta. (40’ pt Pepe 6: prima volta da terzino, si fa sorprendere da Ibrahimovic di fisico in chiusura di prima frazione. Per fortuna sua e della Juve, l’ex spara sopra la traversa da posizione strafavorevole. Tornato a sinistra nel secondo tempo, viene ammonito per un fallo su Gattuso e “mangiato” da Ibrahimovic in occasione dell’1-2. Però, come i compagni, lotta su tutti i palloni, mostrando il lato leonino del suo calcio).

BONUCCI 6.5 – Nel primo tempo anestetizza Ibrahimovic in coppia con Legrottaglie, ma il solito eccesso di dimestichezza col pallone gli costa una palla persa da brividi sulla trequarti bianconera. La voglia di strafare lo porta a sbagliare diversi lanci e a buttare nel nulla almeno un paio di punizioni importanti per l’inerzia della gara, soprattutto nel secondo tempo. Però le chiusure che sciorina per tutta la partita sono da giocatore vero e la calma con la quale gioca ricorda il grande Montero.

LEGROTTAGLIE 6.5 – Chiamato in causa all’ultimo per l'infortunio occorso Chiellini, si fa trovare pronto. Al solito sbaglia un anticipo, scoprendo clamorosamente la difesa a inizio secondo tempo. Ci penserà comunque Melo a salvare su Ibrahimovic. Per il resto regala solidità al reparto e guida la difesa sui fuorigioco.

FELIPE MELO 7.5 – Monumentale. Mostruoso. A tratti ubiquo. Messo da Delneri davanti alla difesa, chiude su chiunque, fa ripartire l’azione impostando o alleggerendo la manovra. Punto di riferimento nel fulcro del gioco, salva miracolosamente su Ibrahimovic a inizio ripresa. Mezzo voto in meno per la sceneggiata a 10’ dalla fine con Papastatopulos, soprattutto perché era già ammonito e poteva rischiare il secondo giallo per simulazione. Ma un giocatore così fa fare il salto di qualità e stasera lo si è visto.

MARTINEZ 6 – Si dà da fare sia in avanti che in difesa, in soccorso al terzino. Quando sembrava ormai recuperato dopo gli ultimi infortuni, ecco arrivare il taglio sul collo del piede destro che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco. (11’ st Sissoko 7: lo abbiamo criticato tante volte in questo inizio di stagione, ma quando c’è da mettere il cuore prima di ogni gesto tecnico lui è sempre in prima fila. L’azione del 2-0 è un surrogato di grinta e lucida follia, come l’assist servito al capitano necessario per superare Boniperti. Messo sulla destra al posto di Martinez, dà sostanza nonostante il ruolo inedito. Bravo, davvero bravo).

MARCHISIO 7 – Fosforo allo stato puro. Si applica, partendo da destra e andando sovente ad aiutare i compagni in difesa. Quando c’è da sudare, da sputare sangue, è il primo. Tatticamente perfetto, ha tanta personalità da gettare nella mischia. Del Piero, per gli ultimi minuti, lo omaggia della fascia da capitano, segnando la strada per il futuro. Indispensabile.

AQUILANI 6 – Sbaglia i tacchetti nel primo tempo, perdendo l’equilibrio almeno cinque volte in 20’. Così facendo regala agli avversari palloni nella zona nevralgica del campo. Fatica a trovare continuità e non appena fa qualcosa di buono, subito dopo commette un errore pesante. Un passo indietro rispetto alle ultime uscite.

QUAGLIARELLA 7 – Non male il primo gol segnato al Milan in carriera: torsione perfetta di testa e palla all’incrocio. Nel primo tempo è un’iradiddio: prende palla nella sua trequarti, la porta su, prende falli su falli e fa ammonire Boateng. Nella ripresa si spegne un po’, ma il suo diagonale al 77’ fa sudare freddo Abbiati. Costantemente nel vivo della manovra offensiva, lo si vede anche in copertura con Martinez fuori per infortunio e la Juve in inferiorità numerica. Anche lui getta tutto in campo e il campo lo premia con tre punti di importanza capitale.

DEL PIERO 7 – Parte prima punta, poi arretra, poi torna a essere il faro della manovra offensiva. Nella prima frazione troppo egoista, sbaglia in un paio di circostanze tirando in porta invece di servire Quagliarella. Nel momento più difficile della gara, con il Milan in pressione, il suo destro viene armato da Sissoko e diventa mortifero per Abbiati. Vale il 179 gol in maglia bianconera. Mai nessuno come lui. D’altronde, non si entra nella storia della Juventus per caso... (41’ st Amauri sv).

All: Delneri 8 – Con un’intera squadra out per infortunio, riesce a caricare a molla i superstiti scesi in campo nella Scala del Calcio. In panchina, a parte Pepe, Sissoko e Amauri, ci sono quattro Primavera che non hanno mai visto la serie A dal vivo. Eppure, a parte i primi 15’ di gara, ogni giocatore ha dato il 110% in campo, andando persino al di là dei propri limiti tecnico-tattici. Si è vinto a Milano, contro il Milan, con Pepe terzino sinistro, Sissoko esterno destro, Del Piero centravanti e Legrottaglie chiamato in causa all'ultimo. Per sovrammercato, si è anche dovuto fare a meno di De Ceglie e Martinez a partita in corso. Tanto di questa vittoria è frutto del duro lavoro svolto in settimana e negli ultimi mesi. Sia a livello tattico che mentale. E rivedere certe qualità espresse così bene in campo dai giocatori è un piacere per chi tifa bianco e nero.

 
 
 

FELIPE MELO A SKY:"SIAMO STATI PIU' DI UNDICI LEONI"

Post n°3046 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di LINGRIA/PHOTOVIEWS

Felipe Melo, nominato uomo partita, subito dopo i festeggiamenti si è recato ai microfoni di Sky: "Spesso i tifosi ci chiedono di essere undici leoni, oggi siamo stati più di undici leoni in campo, abbiamo dimostrato che siamo una grande squadra, un gruppo di grande amici. È nata una nuova Juventus sin dal principio, grande umiltà. È la vittoria della carica, della forza. Quest’anno è tutto diverso, tutti i compagni hanno una sola testa: vincere. Inter e Milan possono avere qualcosa in più, ma siamo sulla strada giusta grazie anche ai tifosi che ci danno una grande mano."

 
 
 

Del Piero nella storia, la Juve vince contro il Milan, contro Palazzi e la squalifica di Krasic, contro la sfortuna...

Post n°3045 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
I bianconeri tornano a sbancare San Siro dopo cinque anni. Apre Quagliarella al 25' con un colpo di testa, poi nella ripresa al 21' il capitano bianconero raddoppia segnando il suo 179° gol con la maglia della Juventus, superando Boniperti. Non serve ai rossoneri il primo gol dello svedese contro una sua ex squadra, finisce 2-1 per la squadra di Del Neri
MILANO, 30 ottobre - Il Milan si inchina di fronte alla storia della Juve. La squadra di Del Neri passa 2-1 a San Siro grazie alla quarta rete in bianconero di Fabio Quagliarella e al gol numero 179 di Del Piero in Serie A, la rete che gli consegna lo scettro di cannoniere assoluto di tutta la storia della società bianconera. Non serve ai rossoneri il primo gol in carriera di Ibrahimovic contro una sua ex squadra.

IL LAMPO DI QUAGLIARELLA - Per Del Neri subito cattive notizie nel riscaldamento, con Chiellini fermato dal polpaccio e sostituito da Legrottaglie. Pronti via, Ibrahimovic sembra in palla, pronto a spezzare la maledizione che lo vuole a secco contro le sue ex squadre: una traversa in avvio con Storari battuto e un destro potente messo in angolo dal portiere bianconero nei primi dieci minuti. Il Milan è travolgente e veloce mentre la Juve balla dietro, e in molti tra i bianconeri non si reggono in piedi sul campo umido di San Siro. Melo prova a tirare fuori i bianconeri dal torpore con il primo tiro di marca ospite al 12', Abbiati è pronto a rispondere. Poi il lampo, al 24': cross di De Ceglie, Papasthatopoulos si perde Quagliarella che si eleva e di testa incrocia chirurgico di testa il pallone nell'angolo alto a destra del portiere. Juve avanti a San Siro e corsa dell'attaccante ad abbracciare Sissoko («Me l'aveva detto - dirà Quagliarella a Sky all'intervallo - se segni stasera devi venire a ringraziarmi»). Il Milan accusa il colpo, Bonera e De Ceglie pure: al 33' scontro tra i due, costretti entrambi ad abbandonare il terreno di gioco. Dentro Abate per i rossoneri mentre Del Neri è costretto ad inventarsi Motta a sinistra e Pepe, subentrato, terzino, sull'altra fascia. Iniziano a volare gialli, nell'ordine Melo, Boateng e Pirlo. I minuti di recupero sono tre e Ibra fa in tempo a divorarsi il pareggio due volte negli ultimi 60 secondi prima dell'intervallo.

DEL PIERO NELLA STORIA - Il match di Martinez dura altri dieci minuti, poi l'ennesimo infortunio lo costringe a fermarsi e a lasciare il campo. Il tecnico bianconero sconsolato si volta, guarda Sissoko e gli dice di entrare: a centrocampo quattro centrali. Il Milan attacca senza sosta, bianconeri chiusi a riccio nella propria metà campo. Partita grintosa, Rocchi arbitra all'inglese lasciando molto correre. Poi al 20', nella tana del Diavolo, i bianconeri sigillano la vittoria con la storica marcatura di Alex, bravo a seguire l'azione e a finalizzare dopo un incredibile errore di Sissoko solo davanti ad Abbiati. Boniperti alle spalle, è lui il primo bomber della storia bianconera.  Allegri prova a giocarsi il tutto per tutto con Seedorf e Inzaghi per Boateng e Pato. E la mossa produce i suoi frutti all'ennesimo traversone a sette minuti dal termine, con Ibra che di testa gela Storari e riapre il match. Standing ovation per Del Piero, chiamato in panchina da Del Neri per Amauri, punto di riferimento per i lanci della difesa. Squadre larghissime, finale thrilling con occasioni per Inzaghi, Ibrahimovic e Seedorf. Cinque lunghissimi minuti di recupero che si chiudono con Sissoko che falcia Inzaghi a ridosso dell'area, ma il centravanti era in fuorigioco sull'assit di Ibra. Era dal 2005 che la Juventus non sbancava il Meazza rossonero. Una vittoria di grinta, carattere, forza, che rilancia le ambizioni del club piemontese per il campionato.

 
 
 

LIVE - MILAN-JUVENTUS 0-1: QUAGLIARELLA TRAFIGGE IL DIAVOLO!

Post n°3044 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

38' - Fine primo tempo
48' - Ancora Ibra pericolosissimo: si libera di Pepe e spara alto a pochi passi da Storari.
47' - Brivido in area bianconera: cross dalla destra e colpo di testa ravvicinato di Ibrahimovic che finisce tra le braccia di Storari.
45' - Quagliarella cerca in verticale Del Piero, ma il passaggio è troppo lungo e la palla si spegne sul fondo.
45' - Ammonito Pirlo per fallo su Melo.
44' - Tre minuti di recupero.
43' - Cross di Del Piero sul palo lungo, Abbiati sbaglia l'uscita e la palla giunge a Martinez, che però è sfortunato nel rimpallo. Nesta riesce a sbrogliare in extremis.
42' - Cross di Abate, Pepe scivola in area e lascia solo Boateng che fortunatamente spedisce alto di testa da ottima posizione. 
41' - Pepe va a fare il terzino destro. Motta viene dirottato a sinistra.
40' - Cambio Juve: De Ceglie esce toccandosi il ginocchio. Entra Simone Pepe.
37' - Quagliarella scatenato, messo giù da Boateng. Ammonito il rossonero.
36' - Zoppica anche De Ceglie. Si scalda Pepe.
35' - Ammonito Felipe Melo.
34' - Bonera esce in barella, non ce la fa. C'è il cambio: entra Abate.
32' - Scontro De Ceglie-Bonera, entrambi restano a terra.
30' -  Slalom in area di Martinez, che salta Bonera e Gattuso e conclude in porta, trovando però la gamba di Nesta. La palla termina lemme lemme tra le braccia di Abbiati.
28' -  Assolo di Del Piero che conclude dal limite e costringe ancora Abbiati alla deviazione in angolo.
27' - ...Nesta si avvita e colpisce di testa, ma la palla termina alta. 
26' - Punizione per il Milan dai 25 metri: Pirlo calcia bene a giro, leggera deviazione della barriera e palla di pochissimo a lato. Angolo per i rossoneri...
24'- Il Milan reagisce subito con Ibra, che spara alto da buona posizione.
23' - GOOOOOLLLLLLLL QUAGLIARELLAAAAAAAAA!!!!!!!! Cross al bacio di De Ceglie e stupenda incornata dell'attaccante campano che s'infila all'incrocio dei pali!! Milan-JUVENTUS 0-1!
22' - Sventagliata di Martinez in area e colpo di testa di Quagliarella che termina a lato di qualche metro.
20' - Destro di Gattuso dalla distanza, troppo centrale. Blocca senza problemi Storari.
18' - Del Piero s'invola verso la porta rossonera e calcia di sinistro da posizione defilata, costringendo Abbiati ad una difficoltosa parata. Bravo comunque il portiere del Milan a bloccare in due tempi.
16' - De Ceglie conquista una punizione nella trequarti rossonera: Del Piero scodella in mezzo, ma Pirlo ribatte.
14' - Ancora Melo allontana la sfera dall'area bianconera.
13' - L'arbitro vede un fallo di De Ceglie su Pato. Punizione in zona d'attacco per i rossoneri. Pirlo mette in area e Felipe Melo si rifugia in angolo.
11' - Destro di Felipe Melo dal limite, para a terra Abbiati.
10' - Sugli sviluppi del corner, Sokratis manda alto di testa.
9' - Ancora Pato appoggia per Ibra in area che impegna a terra Storari, bravo a deviare in angolo.
7' - Ibrahimovic centra in pieno l'incrocio dei pali! Gran tiro dello svedese dal limite che fa tremare la porta di Storari. Bianconeri fortunati in questa occasione.
3' - Punizione per la Juve nella trequarti rossonera: Del Piero taglia un bel pallone in area e Martinez di testa spedisce alto.
2' - Grande inizio del Milan: verticalizzazione di Ibra per Pato che si ritrova di spalle davanti a Storari, ma non riesce a concludere. Il portiere bianconero fa sua la sfera.  

1' - Gara iniziata. Primo pallone giocato dalla Juventus...

1° TEMPO

- Juventus e Milan stanno facendo il loro ingresso in campo. Tra poco si parte... 
- Le squadre sono rientrate negli spogliatoi per indossare le maglie da gara.

20:29 - Le formazioni ufficiali: Legrottaglie sostituisce l'infortunato Chiellini:

MILAN: Abbiati; Bonera, Papastathopoulos, Nesta, Antonini; Gattuso, Pirlo, Boateng; Robinho; Pato, Ibrahimovic.
A disposizione: Amelia, Montelongo, Abate, Yepes, Flamini, Seedorf.
All. Allegri.
JUVENTUS: Storari; Motta, Bonucci, Legrottaglie, De Ceglie; Martinez, Felipe Melo, Aquilani, Marchisio; Del Piero, Quagliarella.
A disposizione: Costantino, Sorensen, Giandonato, Sissoko, Pepe, Amauri, Giannetti.
All. Delneri


20:20 - Brutta tegola per la Juve: Giorgio Chiellini ha accusato un problema al polpaccio nel corso del riscaldamento e non potrà essere della partita. Al suo posto Nicola Legrottaglie, che ha iniziato a scaldarsi con i compagni.

 
 
 

MAROTTA: "Juve in emergenza? Sono ottimista. Caso Krasic? Ci faremo sentire. Il fantasma di Moggi non mi dà fastidio"

Post n°3043 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Il dg bianconero al Corsera: "Dubbi su Martinez? Ha avuto un avvio funestato da infortunio, ma nell'emergenza farà ciò che deve. Il contratto di Del Piero scade a giugno? Non è un problema".
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In una lunga intervista concessa al "Corriere della Sera", il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, ha parlato del suo approccio alla nuova realtà bianconera, della squadra che ha costruito nel corso dell'estate, della sfida contro il Milan, del caso Krasic, di Delneri, di Ibrahimovic, del contratto di Del Piero e del fantasma di Moggi. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:

"KRASIC, ACCETTIAMO LA SENTENZA MA CI FAREMO SENTIRE" - Il dg juventino ha commentato la sentenza della Corte federale in merito al ricorso presentato dalla società bianconera contro le due giornate di squalifica inflitte a Milos Krasic: "Niente sconti? Non cambia la valutazione: non si tratta di un comportamento antisportivo e il termine simulazione non è da collegare a Krasic - spiega Marotta -. Ora che faremo? Siamo obbligati ad accettare la sentenza, ma nelle sedi opportune proporremo una modifica o almeno una maggior chiarezza su questa norma. Meglio farsi «arrestare» subito? Proprio così. Quindi, o si dà spazio e credibilità al fattore umano, cioè abbiamo fiducia in quello che arbitro e guardalinee vedono, altrimenti la tecnologia la si introduce per tutto".

"KRASIC, GRAVE ASSENZA" - Stasera i bianconeri non potranno contare sull'incessante spinta del centrocampista serbo. Una pesante defezione: "Grave assenza? Sì. Krasic mi ha sorpreso non solo per le prestazioni, ma anche per il coinvolgimento nel progetto - prosegue il dg -. Ha l’emotività, la fame di giocare di un giovane della Primavera. Dopo la partita di Bologna l’ho dovuto risvegliare: è stato un’ora immobile con le mani nei capelli. Per lui questa è una situazione sconvolgente".

"IL MIO APPROCCIO ALLA JUVE? NATURALE" - A Marotta chiedono quindi quale sia stata la cosa più difficile e quella più facile del suo approccio alla Juve: "Devi far fronte a grandi aspettative, sempre, ma grazie alla presenza del presidente Agnelli, che conosce l’odore del football, il mio inserimento è stato naturale", replica il dirigente juventino.

"NON HO PAURA DI SBAGLIARE. CONOSCO DELNERI..." - Gli fanno presente che in caso di crisi, lui e Delneri potrebbero essere bollati come "i due della Sampdoria". "Non ho mai temuto di vedere esiti negativi in quello che faccio - ha replicato Marotta . Non ho paura di sbagliare. E poi conosco le virtù di Delneri: eccezionale capacità di valorizzare le risorse a disposizione e grande cultura del lavoro".

"SUL MERCATO ABBIAMO LAVORATO BENE" - Si parla quindi della sua "creatura": "Se la Juve che ho costruito è quella giusta? Fa riferimento a un modello che risponde alle linee guida della società. Cosa vuol dire? Vuol dire che abbiamo lavorato bene tenendo conto del bilancio. A volte questo i tifosi non lo capiscono, ma vincere è anche avere una società a posto. Abbiamo inserito 12 giocatori nuovi nella rosa".

"MARTINEZ FRENATO DA INFORTUNI. FARA' QUELLO CHE DEVE" - Marotta giustifica poi il deludente inizio di stagione di Jorge Martinez: "Martinez ha avuto un avvio funestato da infortuni. Non si è ancora espresso sui livelli che ci aspettavamo ma nell’emergenza farà quello che deve".

"STASERA JUVE IN EMERGENZA? SONO OTTIMISTA" - E stasera sarà una Juve in emergenza quella che sfiderà il Milan a San Siro: "Paradossalmente da queste situazioni si esce rafforzati nelle motivazioni - afferma il direttore generale bianconero -. Abbiamo giocatori di qualità e sono ottimista".

"IBRA, GIOCATORE DI INDUBBIO VALORE" - Una domanda anche sull'avversario più pericoloso, Zlatan Ibrahimovic: "Se avrei preso Ibra? È un giocatore di indubbio valore, ma bisogna valutare l’operazione dal punto di vista economico", osserva Marotta.

"IL CONTRATTO DI DEL PIERO IN SCADENZA? NON E' UN PROBLEMA" - Del Piero ha detto che segnerà nel nuovo stadio, ma il suo contratto scadrà a giugno. Per Marotta, tuttavia, non è un problema: "La Juve ha un grande rispetto per quello che ha fatto e rappresenta: io non posso considerarlo un problema. Al momento giusto la società si siederà con lui e valuteremo".

"IL FANTASMA DI MOGGI NON MI DA' FASTIDIO" - In chiusura si parla di Luciano Moggi: "Come si vive con il fantasma di Moggi? Non mi dà fastidio. È normale che ci sia un ricordo positivo legato ai grandi successi che ha contribuito a costruire. Io non posso immaginare che i tifosi bianconeri mi attribuiscano gli stessi meriti, sarà il tempo a valutare", conclude Marotta.

 
 
 

CASSANO FUORI ROSA MA NEI PENSIERI DI JUVE E INTER...

Post n°3042 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Cassano fuori rosa? Bhe a perderci sembra che sia soprattutto la Sampdoria e non lui perchè fuori da casa sua c'è la fila...Ieri la notizia della sospensione  da allenamenti e partite, notizia circolata tramite il sito della società blucerchiata. «Cassano ha avuto un comportamento gravemente offensivo e irrispettoso nei confronti del presidente Garrone» queste le parole della società genovese. I tifosi sembrano stare con Garrone, per il momento, anche se tutti sanno che l'assenza di Cassano, alla lunga potrebbe pesare tantissimo nell'economia doriana.

Il sue ex allenatore Del Neri, ha detto «L'ho lasciato maturo e credo che lo sia ancora. Non so come siano andate le cose  ma credo che tutto si sistemerà. Quando si parla di lui è tutto enfatizzato. Ma sono sicuro che sia padrone di se stesso».

Sicuramente Cassano interessa, come detto, a molte squadre, due/tre in particolare. La Juventus ha in Del Neri e Marotta due grandi estimatori di Cassano, ma le priorità, almeno per gennaio sembrano essere altre (difesa e attacco inteso come punta pesante). Difficile che il talento possa raggiungere Torino, almeno a gennaio. Più chances potrebbe averle l'Inter che ha bisogno di una punta e che ha sempre apprezzato Cassano. La Sampdoria potrebbe ricevere Suazo o Biabany.

Infine occhio al Machester City e Mancini, sempre attento ai talenti italiani e da sempre estimatore di Cassano.Insomma Cassano sicuramente non sarà a casa a piangersi addosso, anzi, sembra che il telefono del suo procuratore, in questi giorni squillerà più del solito.

 
 
 

il nano litiga pure con la pravda rosa...

Post n°3041 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

La battuta su Krasic infiamma le penne! Pistocchi scrive al Direttore della Gazzetta, e insiste: "E' questo il tuo senso dello sport e di lealtà? Io non mi sono MAI PROSTITUITO!"
Vivace scambio epistolare tra i due giornalisti.


28/ott/2010 16.37.00

Riavvolgiamo il nastro. Domenica sera a Maurizio Pistocchi, commentatore di 'Mediaset Premium', scappa un'infelice battuta sulla simulazione di Milos Krasic durante Bologna-Juventus: "Pensavo fosse serio, invece è solo serbo". Battuta successivamente 'chiarita' dal diretto interessato, con esclusione di ogni connotazione razzista: "Era soltanto un gioco di parole uscito un po' male...".

Ma non è finita lì, visto che ieri il Direttore della 'Gazzetta dello Sport', Andrea Monti, ha scritto un editoriale intitolato "Per favore niente pistoccate", in cui - citando ad esempio da non imitare l'intervento del collega - invitatava tutti a non accanirsi nei confronti del giocatore juventino: "Krasic ha sbagliato e paga. Ma, per cortesia, non facciamone l'uomo nero degli stadi, un Totò Riina dell'area di rigore, il comodo capro espiatorio per un malcostume dilagante...".

Pistocchi non ci ha visto più, ed ha preso carta e penna per scrivere una lettera a Monti, pubblicata oggi sulla 'rosea': "Caro Direttore, 24 anni di lavoro, di passione, di impegno e, se mi consenti, anche di successi... tutto spazzato via da un titolo che svilisce profondamente il mio impegno e il mio lavoro. Non lo posso accettare. Ho ammesso di aver commesso una leggerezza - deprecabile certo, ma senza alcuna deriva razzistica - già da subito, domenica sera".

Fatta questa premessa, Pistocchi insiste, ribadendo la sua censura a Krasic e accusando la 'Gazzetta' di toni troppo morbidi sulla vicenda: "Mi rendo conto che, avendo delle esigenze editoriali importanti, tu abbia preferito sposare una linea più aderente ai desideri popolari, ma rimango perlomeno perplesso su alcune tue considerazioni. Citare altri episodi di simulazione, alcuni assolutamente non attinenti, equivale a giustificare un atteggiamento che Uefa, Fifa e in generale tutto il calcio mondiale considerano grave e deprecabile? Neanche una parola sul fatto che nè Krasic, nè la Juventus abbiano sentito il dovere di chiedere scusa all'arbitro De Marco, all'assistente Tonolini e a tutto il pubblico di Bologna: è questo il tuo senso dello sport e di lealtà?".

"Bizzarro poi il riferimento alle immagini televisive - conclude il giornalista 'Mediaset' - sbaglio, o siete stati voi, alla 'Gazzetta', a promuovere una campagna per la moviola in campo? (per la verità, almeno 20 anni dopo il sottoscritto). Infine, come debbo leggerti quando scrivi di Krasic come di un campione che 'ha la furbizia nel sangue'? E' per caso un commento razzistico? (Sangue uguale etnia). In conclusione, può anche darsi che quello che vuoi sottintendere con la tua 'chiusa' (niente pistoccate please, ndr) sia vero, e che quello che ho fatto in una vita di lavoro sia da buttare. Lo decideranno in altre sedi. Di sicuro, non mi sono mai prostituito alla Piazza e al Potere. In quanti possono dire lo stesso?".

Ecco la risposta del Direttore Monti: "Temo che Pistocchi non abbia letto bene l'editoriale di ieri, se non per le poche righe che lo riguardavano. Gli fa onore aver ammesso ciò che definisce una leggerezza. Se abbiamo chiesto di non dilatare il caso Krasic oltre misura perchè dovremmo farlo con un commento poco felice? Quanto alla parte a me riservata, è una collezione di domande a cui il testo già dava risposta e di considerazioni un po' offensive o velatamente minacciose. Con un finale roboante che stento a comprendere. Le polemiche tra giornalisti sono terribilmente stucchevoli: affido il giudizio ai lettori...".

http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2010...occhi-scrive-al

 
 
 

Calciopoli/ Legale Moggi annuncia querela a Maurizio Pistocchi..

Post n°3040 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

Per intervento nel corso di trasmissione Radio Radio


Roma, 29 ott. (Apcom) - Il cronista sportivo Maurizio Pistochi, sarà denunciato per diffamazione da Luciano Moggi. Ad annunciare la nuova iniziativa è il difensore dell'ex direttore generale della Juventus, l'avvocato Maurilio Prioreschi. Oggetto dell'esposto sarà l'intervento che il noto telecronista della reti Mediaset ha fatto nel corso della trasmissione di Radio Radio 'Il bianco e il nero'.

"Pistocchi ha offeso il mio assistito raccontando episodi e mettendo in fila vicende mai avvenute - ha detto l'avvocato Prioreschi - Ho chiesto l'acquisizione della registrazione della puntata e nelle prossime ore definirò l'atto di citazione". Pistocchi era stato invitato, in diretta telefonica, dai due conduttori del talk-show, Antonello Angelini e Massimo Zampini, per parlare del caso Krasic.

 
 
 

Krasic non c'è ma Robinho sì: due ingiustizie in una!

Post n°3039 pubblicato il 30 Ottobre 2010 da nadir63l
 

 
 
Ore 20.45, Milan-Juventus: respinto il ricorso per il serbo. Marotta: «Trionfa l’iniquità». La Corte Federale conferma i due turni di squalifica. Furia Juve: «Porteremo avanti la battaglia contro le assurdità di questa norma»
TORINO, 30 ottobre - Anche per la Corte di Giustizia Federale, Milos Krasic ha simulato e quindi, questa sera, non giocherà Milan-Juventus. Pure Robinho ha simulato, si è visto chiaramente in tv, ma questa sera giocherà Milan- Juventus. «Due ingiustizie in una», chiosa sarcastico il dg bianconero Beppe Marotta. Complessivamente una pessima figura per la Giustizia Sportiva, che non vive un momento particolarmente felice e dovrebbe - perlomeno - spiegare perché la Juventus dovrà fare a meno di una delle sue pedine migliori, mentre il Milan potrà sfruttare la classe del brasiliano (sempre che la violentissima botta subita da Aronica lunedì sera non l’abbia debilitato troppo). Nell’attesa possiamo provare a risponderci da soli, iniziando a considerare la differenza di attenzione mediatica che hanno avuto il balzo di Krasic e lo svenimento di Robinho. Trasmissioni e dibattiti si sono minuziosamente occupati dello juventino, la cui azione nell’area bolognese è passata più degli spot di Belen e De Sica. Il caso del rossonero è stato liquidato come una dichiarazione di Bersani. Risultato: a parità di simulazione, il procuratore federale ha deferito il primo e ignorato il secondo.

RISALTO MEDIATICO DECISIVO - E' giustizia questa? Come può esserlo se il criterio con cui il procuratore federale decide il deferimento al giudice sportivo è lo spazio dedicato agli avvenimenti dalla televisione? E’ vero che si chiama “prova televisiva”, ma il riferimento è all’utilizzo delle immagini, non allo schiamazzo domenicale. Perché un conto è la scelta giornalistica, un altro è il lavoro del procuratore che, in teoria, dovrebbe avere una visione imparziale e globale sulla giornata, trattando allo stesso modo la Juventus e il Cesena che, al contrario delle logiche tv, per lui devono essere la stessa cosa. E invece, com’era ampiamente prevedibile perché certi meccanismi ormai non li quota più neppure la Snai, la gogna mediatica di Krasic s’è trasformata in squalifica, il basso profilo tenuto su Robinho l’ha salvato. La rabbia di Andrea Agnelli, infatti, è scattata proprio per questo: «Krasic ha subito una violenza mediatica micidiale. L’attenzione che ha suscitato il suo caso è sconfinata nell’accanimento». Il presidente, insomma, punta il dito sulle premesse, perché sa benissimo che senza il can can televisivo, il procuratore federale se ne sarebbe volentieri lavato le mani, come ha fatto con Robinho e, qualche domenica fa, con l’interista Lucio che è decollato nell’area del Bari rimediando un rigore inesistente, facendo abboccare l’arbitro Mazzoleni. Il rigore, trasformato da Eto’o, ha fatto parte di un 4-0 senza storia e, quindi, la sua simulazione non ha fatto notizia. Eppure, se qualcuno si prende il disturbo di andarlo a sbirciare su YouTube (di fianco proponiamo un fotogramma del carpiato brasiliano) le somiglianze con il caso Krasic sono enormi.

 
 
 

     

 

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