LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 01/11/2010
nicola_penta Il consulente di Luciano Moggi, Nicola Penta, è intervenuto nel corso della popolare trasmissione radiofonica ‘TUTTI PAZZI PER LA JUVE’ in onda su RADIO POWER STATION rilasciando importanti dichiarazioni in merito ai prossimi sviluppi del Processo di Calciopoli in corso a Napoli. Ecco la trascrizione dell’intervista da parte della redazione di Juvemania.it. Ciao Nicola, cosa ne pensi di quanto venuto fuori dal Cda bianconero dell’altro giorno? Secondo te quello che ha dichiarato Andrea Agnelli è soddisfacente per il tifoso juventino? Ti sembra cambiata totalmente la strategia della Juventus da quando Agnelli è presidente? “Beh, direi di si. Diciamo che per noi non c’è niente di nuovo. Noi ci aspettavamo questa presa di posizione di Agnelli anche perché si era già sbilanciato quando subentrò al cugino. E’ chiaro che come noi andiamo dicendo da tempo sarà fondamentale l’esito del processo penale, perché il processo sportivo, ahimè ci è già stato, e come tutti sapete, non avendo portato tutte le telefonate, è stato un processo a senso unico. E’ normale che oggi, prendendo atto della situazione anche quelli che non vorrebbero, e ce ne sono ancora dentro la società Juventus, devono fare i conti con i nuovi sviluppi del processo”. Tempo fa l’avvocato Prioreschi aveva anticipato ai nostri microfoni che la Juventus non aveva ancora fatto nulla per affiancarsi a voi. E’ cambiato qualcosa? Vi è stata chiesta qualche intercettazione particolare, avete stabilito una strategia comune? “No. Questa cosa non è mai stata fatta. Facciamo un passo indietro: nel momento in cui vengono estromesse le parti civili, la Juventus viene estromessa dal processo e non si è interessata più di tanto. Nel momento in cui vengono reintrodotte le parti civili, Brescia ed altre, in quel momento la Juventus diventa parte in causa e decide di nominare questo avvocato Vitiello. La strategia della società, molto probabilmente è quella attendista. Nel momento in cui a Napoli deve presenziare alle udienze con questo avvocato Vitiello, l’avvocato avrà ricevuto mandato a presenziare e a scrivere, vale a dire prendere nota di tutto quello che succede durante le udienze e al momento delle discussioni, prendere la parola e io mi auguro che in quel caso si difenderà come si deve difendere”. La sentenza per Luciano Moggi e gli altri imputati dovrebbe giungere in primavera. Nel caso in cui ci fosse un’assoluzione per Luciano Moggi, c’è ancora in ballo il rito abbreviato di Giraudo. Quando si dovrebbe concludere tutto questo? Entro quanto possiamo sapere se la Juve riavrà gli scudetti? “Facciamo un po’ d’ordine. Per quanto riguarda la restituzione degli scudetti bisogna cercare per forza di esser ottimisti. I parametri con i quali è stato sottratto lo scudetto alla Juventus ed è stato assegnato all’Inter sono gli stessi per cui mi auguro che ora la giustizia faccia il suo corso”. Quindi a giorni potrebbe essere revocato lo scudetto all’Inter? “Secondo me sì. Questa è la prima cosa. Successivamente si passa al processo penale che è formato di riti: il rito ordinario e il rito abbreviato. il rito abbreviato intrapreso da Giraudo, purtroppo ha portato alla condanna. Il rito abbreviato purtroppo, comporta delle situazioni limitative, vuol dire che chi intraprende il rito abbreviato non può avvalersi di testimonianze e questo è rilevante. Come ben sanno chi ha seguito il processo di Napoli, invece, le testimonianze sono state rilevanti, perché ci sono stati dei testi che hanno sconfessato in pieno l’accusa. L’esempio più eclatante e sottolineato pochissimo riguarda Valentini, che oggi ricopre il ruolo di direttore generale della FIGC: Valentini è venuto a Napoli e ha chiaramente fatto capire al collegio giudicante che i soggetti delle terne e delle quaterne arbitrali venivano messi immediatamente online sul sito federale, cosa che fa cadere tutti i capi di imputazione. Queste testimonianze al rito abbreviato non ci sono state. Il rito abbreviato, poi, lo dice la parola stessa, è “abbreviato” perché ci si basa solo sulle informative dei carabinieri e in più chi giudica è colui il quale ha rinviato a giudizio, quindi un preconcetto ce l’ha già. Lui lavora solo sulle informative dei carabinieri, che ovviamente sono colpevoliste: non sono altro che una sceneggiatura di un film, un racconto. Nel rito abbreviato, appunto, non potendo portare prove, si possono presentare le memorie, che possono bastare e non bastare: nel caso nostro non possono bastare e c’è stata la condanna al rito abbreviato. Questa condanna, tra l’altro, pesa sul rito ordinario perché è pur sempre già una condanna. Ma noi questa condanna non importa, non ci dà fastidio perché il rito ordinario ha sconfessato e sbugiardato queste informative. A Napoli ancora non hanno fissato, infatti, l’appello del rito abbreviato. Perché? Molto probabilmente perchè si sono resi conto del fatto che le indagini hanno delle lacune e quindi si spera che il rito ordinario faccia chiarezza su tutto. Quindi si attenderà la sentenza del rito ordinario per poi stabilire la data dell’appello del rito abbreviato. Per rispondere alla domanda specifica, cosa succede se ci fosse un’assoluzione completa al rito ordinario? Succede che immediatamente dà la possibilità agli imputati di chiedere la revoca del processo sportivo e questo è molto importante perché l’articolo 39 dice che in presenza di un fatto nuovo, e l’assoluzione di arbitri, dirigenti, secondo noi, è un fatto nuovo si può riaprire il processo sportivo. In quel caso la Juventus dovrà chiedere la restituzione degli scudetti, perché non è assolutamente una fatto automatico”. Nel caso di assoluzione di Moggi, si può già prevedere una richiesta di risarcimento nei confronti della FIGC? “Per il risarcimento è un po’ presto. Bisogna aspettare un attimo, la cosa più importante è che qui ci sono tesserati sportivi che per prima cosa vorranno sistemare la propria situazione sportiva, dopo di che procederanno con eventuali richieste risarcitorie”. Sempre al processo di Napoli, i tifosi juventini si aspettavano che fossero chiamati a testimoniare Moratti, Tronchetti Provera, Tavaroli. Non fosse altro perché la gente credeva che di fronte ad un tribunale vero sarebbero stati in difficoltà dal punto di vista mediatico. “Sì dal punto di vista mediatico la presenza in tribunale di certi personaggi avrebbe potuto fare scalpore e far pensare. Ma dal punto di vista processuale sono abbastanza d’accordo con gli avvocati, per cui un teste avverso è meglio non considerarlo e farne a meno. Siccome il processo è a un punto in le testimonianze di certi personaggi non servono. Ormai le cose che si dovevano spiegare sono state spiegate e le cose che si dovevano capire sono state capite, quindi perdere altro tempo con certi personaggi non ha più senso. C’è stato una sorta di scambio con il collegio giudicante: noi evitiamo di perder tempo con altri testimoni purché ci diate più tempo per ascoltare altre telefonate da depositare”. A proposito di altre telefonate. Stai continuando a sbobinare e potrebbero venir fuori altre cose, oltre a quelle che già sappiamo? “Il mio lavoro è un lavoro di analisi, non solo di ascolto. Le telefonate vanno contestualizzate, bisogna vedere di cosa stiamo parlando in un determinato giorno e ricordare cosa stava succedendo in quel periodo, tenendo conto delle partite, perché il processo è basato su partite di calcio. In questi giorni stiamo lavorando sull’aspetto rapporti con i designatori, perché per lungo tempo ci hanno raccontato che non si potevano chiamare e intrattenere rapporti con i designatori. Sono state, non voglio dire occultate, non considerate alcune telefonate di presidenti che chiamavano a designatori. Addirittura nei brogliacci per alcune telefonate non ci sono i cognomi dei presidenti ma i nomi di battesimo e non sono state inserite nelle informative. Noi stiamo lavorando nella ricerca di queste telefonate, di presidenti di altre squadre che telefonavano ai designatori ma non c’è traccia nelle informative”. Ci stai anticipando che usciranno telefonate di altri dirigenti che telefonavano. Possiamo dire anche i nomi? “Sicuramente Pastorello del Verona, Corsi dell’Empoli, Aliberti della Salernitana, Cassingeri del Vicenza. Queste telefonate non sono state identificate: se una telefonata nei brogliacci viene titolata “Sergio chiama Gigi” nessuno saprà mai chi sono i due protagonisti. Il lavoro che sto facendo io in questo momento è capire chi è Sergio e chi è Gigi. Tra l’altro in una telefonata di Aliberti a Pairetto, il presidente della Salernitana, afferma di fare la telefonata seguendo il consiglio della Lega. Perché la Lega per evitare le polemiche sui media, diede due schede ai designatori perché parlassero con i dirigenti evitando le polemiche televisive”. Juvemania.it |
Oggi pomeriggio Jorge Martinez "è stato sottoposto a intervento chirurgico di riduzione della frattura e di osteosintesi con placca e viti a livello del secondo metatarso del piede sinistro - rende noto la società bianconera attraverso una nota -. L'operazione, perfettamente riuscita, è stata effettuata presso la Clinica Fornaca di Torino da parte del professor Flavio Quaglia (consulente ortopedico della Juventus) e del dottor Luigi Milano (ortopedico chirurgo del piede). Nella giornata di domani Martinez verrà dimesso, dovrà usare le stampelle e il tutore per quattro settimane e il suo rientro in campo è prevedibile tra i due e i tre mesi". Ieri la stessa società aveva prospettato due mesi di stop per Martinez. Ma a quanto pare, i tempi di recupero dell'uruguaiano potrebbero anche allungarsi. |
L'esempio |
Allenamento pomeridiano sotto un'incessante pioggia per la Juventus, che a Vinovo prosegue la preparazione in vista della gara di giovedì sera, all’Olimpico, contro il Salisburgo. Molti dei bianconeri sono rimasti a lavorare in palestra. Al gruppo ridotto sceso in campo, agli ordini di mister Del Neri, si sono aggregati molti ragazzi della Primavera, alcuni dei quali iscritti nella Lista Uefa e convocabili per il match di Europa League: i portieri Costantino e Kirev, i difensori Camilleri, De Paola, Ferrero e Liviero, il centrocampista Giandonato, gli attaccanti Boniperti e Giannetti. Domani, martedì 2 novembre, seduta mattutina. |
Anche oggi, per l'ennesima volta, registriamo un attacco alla Juventus e come al solito al suo passato e alla sua storia. Ci chiediamo come sia possibile paragonare le vicende Parmalat a quelle della Juventus. A parte il fatto che quel Parma che allora sfidava la Juventus era figlio di conti poco chiari, il paragone con la vicenda finanziaria ci appare del tutto irrealistico. Come si fa a sostenere che le altre società perdevano perchè venivano truccate le carte. E' possibile che qualcuno scriva ancora queste cose, senza avere delle prove. Qui si parla di partite truccate, arbirtri corrotti quando le prove non ci sono. Che giovamento aveva la Juventus dal fatto che Bologna e Brescia andassero in B?. |
Nel corso della Domenica Sportiva Alberto Aquilani ha parlato di futuro, il suo e quello di Antonio Cassano: “Il mio presente è qui alla Juventus, il futuro si vedrà. È una questione di contratto. La Juve può esercitare il diritto di riscatto, una cifra abbastanza alta. Le due società dovranno parlarsi e decidere. Un ritorno alla Roma? Non credo sia possibile. Cassano? È un giocatore molto forte, è ovvio che farebbe comodo a chiunque. Però io non ne so niente, di queste cose si occupa la società. Non so neanche quale sarà il mio futuro, figurarsi se posso sapere quale sarà quello di Cassano”. |
Il tecnico bianconero: «Come mentalità siamo alla pari con tutti. Siamo sulla strada giusta, c'è molto da lavorare. Cassano? Siamo a posto così. Come giocatore non si discute , ma è un ragazzo bizzarro» TORINO, 1 novembre - I lavori in corso in casa Juve continuano, ma dopo il successo sul Milan le certezze sono aumentate. Gigi Del Neri non si sbilancia troppo, parla di gruppo in crescita, però non nasconde la soddisfazione per i risultati che cominciano ad arrivare. "Lo scudetto? Stiamo lavorando per questo - dice il tecnico bianconero ai microfoni di Radio anch'io lo sport -. Del resto noi come mentalità siamo alla pari con tutti. Nella società e tra gli addetti ai lavori c'è tanta voglia di crescere, di dare tanto al calcio italiano, per i tifosi, per tutti, perchè se lo meritano. Diciamo che siamo sulla strada giusta, c'è molto da lavorare, ma i ragazzi si sono molto applicati". JUVE OPERAIA - L'avvio di stagione, dopo nove giornate, vede la Lazio al comando lanciatissima con quattro punti di vantaggio sull'Inter: analogie tra i biancocelesti e la Juve? "È un campionato interessante, la Lazio è di certo la squadra più in forma, sta facendo un ottimo avvio di questa stagione che è abbastanza incerta. Quanto alle somiglianze con noi, c'è la crescita del gruppo: la Lazio e la Juve cercano di fare questo e dare questa impronta. È quanto si deve fare per cercare di giocare da squadra. Per la Lazio è un successo inaspettato, ma meritato". La Juve però deve fare i conti con i molti infortuni che hanno falcidiato la squadra. "Sono tutti legati a contatti fisici, è il calcio di oggi, siamo stati un po' sfortunati - dice Del Neri che pensa a soluzioni-tampone - Possiamo provare Pepe terzino come situazione temporanea. Simone ha grandi qualità di adattarsi e nell'emergenza in cui siamo abbiamo il dovere di trovare soluzioni e poi abbiamo giovani della primavera da poter provare. La Juve è operaia come spirito e come forza: c'è grande capacità di adattamento". E poi ci sono quelli dalle qualità inimitabili "come Krasic" sottolinea il tecnico bianconero. Nella sua nuova Juve comunque il rapporto con la squadra resta un punto fondamentale: "Io ho grande dialogo con tutti e con Del Piero parlo spessissimo, perchè lui ha esperienza in particolare". Quanto alla posizione del club circa la restituzione degli scudetti revocati nell'ambito del processo di Calciopoli, Del Neri si allinea al presidente Andrea Agnelli: "La posizione è che se il processo produrrà alcune risultanze la società chiederà la restituzione e mi sembra giusto: il presidente è persona attenta e coerente e agirà nel bene della società e dei tifosi". NO A CASSANO - "Antonio come giocatore non si discute: l'ho lasciato maturo quando sono andato via da Genova e non capisco cosa sia accaduto ora. Lui ha questa spada che ogni tanto ricade e che può essere un danno, ma come patrimonio tecnico abbiamo il dovere di tutelarlo". Gigi Del Neri si augura che lo strappo tra Cassano e la Samp possa sanarsi: il tecnico della Juventus, ospite di Radio anch'io Lo sport, ha allenato il fantasista barese anche nella parentesi romana e non nasconde il dispiacere per la lite tra il giocatore e il presidente blicerchiato Garrone. "È un ragazzo bizzarro - prosegue Del Neri -, ma se con lui ho avuto incomprensioni nei primi mesi, poi c'è stato un rapporto intenso. Cassano è un talento naturale, per qualità tecniche e anche fisiche. Io penso, e spero, che il rapporto con la Samp possa ricucirsi. Certo c'è un dato che rimane: il rispetto è fondamentale. Le sue intemperanze sono gravi: se è vero che è andato contro il presidente il rapporto diventa difficile. Penso sia un dovere usare fermezza, ma se c'è una minima possiblità di recupero va messa in pratica". Quanto a un futuro bianconero per Cassano Del Neri al momento non lo vede: "Noi siamo a posto così, spero che il suo futuro sia alla Samp". |
Un 1 novembre tutto bianconero!
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Fonte: www.stefanodiscreti.blogspot.com L’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, nel corso della trasmissione televisiva “Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv in onda tutte le domeniche su GOLD (canale 856 Sky) ha commentato la nona giornata di campionato con dichiarazioni che faranno sicuramente discutere, intervallate dagli interventi in diretta di Maurizio Zamparini, presidente del Palermo e Francesco Guidolin allenatore dell’Udinese. JUVE – Che carattere! Melo e Marchisio grande prestazione! E’ la Juve di Delneri. CALCIOPOLI – Grazie Andrea, ma gli scudetti non te li ridanno! Lo tolgono solo alla “banda degli onesti”. MILAN –La prova tv gli porta male. A centrocampo serve Seedorf. LAZIO – Squadra vera! Dias ed Hernanes, due campioni. Ledesma valore aggiunto. INTER – Vinto solo grazie ad una “papera”. Mancano le giocate dei solisti. E Balotelli…. ROMA – L’espulsione di Totti non è giusta ma la squadra è ancora troppo nervosa. NAPOLI – L’11 titolare c’è, è la panchina che manca. PALERMO – Zamparini : “Questo Palermo, la mia squadra più forte di sempre! Grazie dei consigli Moggi, sei quello che più capisce di calcio in Italia” UDINESE – Bravo Guidolin, non fosse arrivato Capello ti avrei portato alla Juve |
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