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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Avversari tremate, forse ve ne siete già accorti ma da qualche settimana il ragazzo è tornato in città, nel cuore del centrocampo, e si fa sentire. Non sbaglia più e trascina i suoi compagni con la sua travolgente anima sudamericana mista rock puro e duro ma sempre leale. Stiamo parlando di Felipe Melo, mai così leader del centrocampo bianconero e mai così in piena sintonia con l'ambiente juventino tutto. Sembra passata una vita dalla scorsa primavera quando lui era il bersaglio preferito del pubblico dell'Olimpico e poco faceva per farsi amare con atteggiamenti talvolta poco edificanti, l'estate, il mondiale e quei minuti di follia nel quarto di finale contro l'Olanda che l'hanno fatto diventare capro espiatorio del fallimento iridato del suo Brasile. Momenti duri, durissimi l'aver gran parte della nazione contro di se e l'esser inspiegabilmente detestato dal nuovo ct dei verdeoro Mano Menezes che, senza conoscerlo bene, lo etichetta come causa persa che gli fa addirittura balenare in mente un prematuro ritiro. La sensazione che si è toccato il fondo e che da li o si svolta o si scava e si finisce all'inferno, mai come allora è rinato il Felipe buono come simpaticamente ha scritto l'arbitro Brighi nel cartellino regalato al brasiliano dopo la gara con il Cagliari. Un Felipe che non perde la testa e trascina positivamente i compagni, che si sacrifica e non vuole strafare ma essere utile e preciso per la causa bianconera che sente come una seconda pelle. Basta vederlo come esulta ad ogni gol dei suoi compagni o come si esalta per un contrasto vinto o per un salvataggio, il Felipe di adesso incarna lo spirito umile ma allo stesso tempo duro e granitico della Juve che mastro Gigi Delneri sta forgiando. "The boys is back in town" è un pezzo che mai si adatta come ora a Felipe, brano cantato dalla band irlandese "Thin Lizzy" guidati da Phil Lynott, cantante dalle origini brasiliane deceduto nel 1986 e dal passato controverso, proprio come il centrocampista juventino, verdeoro dall'animo duro e puro. Proprio come l'hard rock, per chiedere informazioni chiedete a Kevin-Prince Boateng che dopo sabato sera se lo starà sognando di notte.

© foto di Federico De Luca

Pochi giorni e sarà di nuovo Europa League. Giovedì 4 novembre alle ore 21.05 allo stadio Olimpico di Torino è in programma Juventus-Salisburgo, gara valida per la quarta giornata. I bianconeri sulla scia della vittoria di San Siro hanno l'entusiasmo a mille, ma l'infermeria ancora piena. In altomare la formazione da mandare in campo, viste le molte defezioni che stanno decimando la squadra bianconera.
DUBBIO CHIELLINI, PEPE TERZINO - Da valutare su tutti Chiellini, sulla cui presenza ancora non si sono sciolti i dubbi. Saranno importanti gli allenamenti ancora a disposizione di mister Del Neri, che è in emergenza difensiva, ma d'altra parte non vuole rischiare anzitempo una pedina fondamentale per il suo scacchiere. Oggi il tecnico bianconero ha lavorato molto sulla fase difensiva, provando tre opzioni differenti: la prima ha visto schierata la stessa retroguardia che ha concluso la sfida di San Siro contro il Milan e che probabilmente vedremo giovedì contro il Salisburgo: cioè quella con Simone Pepe e Motta terzini, Legrottaglie e Bonucci centrali.
Le certezze arrivano invece dal serbo Krasic, che ritornerà ad occupare il suo posto sulla corsia destra di centrocampo dopo la squalifica in campionato per la presunta simulazione in Bologna-Juventus.
SISSO-KO - Emergenza anche a centrocampo, dove oggi si registra la pesante defezione di Momo Sissoko. Il maliano accusa un leggero affaticamento muscolare, si è limitato ad esercizi specifici in palestra e le sue condizioni verranno valutate tra oggi e domani. A centrocampo Delneri potrebbe anche decidere di far rifiatare qualche big, puntando magari sul giovane e promettente centrocampista della Primavera, Manuel Giandonato, o schierando a sinistra il giovane Filippo Boniperti. 
ATTACCO RIDOTTO ALL'OSSO - Anche in attacco le scelte sono obbligate: fuori uso Iaquinta e Quagliarella, il primo per infortunio, il secondo perchè non può vestire due maglie nella stessa competizione, rimangono utili alla causa il capitano Alex Del Piero e Amauri. L'oriundo spera di ritrovare la via del gol già nella competizione europea, per far guadagnare punti preziosi alla sua squadra in ottica passaggio del turno.

© foto di Castellani / De Luca

Arrivano importanti novità da Vinovo in merito al caso di Fabio Grosso e Hasan Salihamidzic. I due giocatori, mai messi ufficialmente fuori rosa dalla società bianconera, ma sempre esclusi dalla lista dei convocati nelle gare finora disputate, potrebbero presto tornare ad essere impiegati dal tecnico Gigi Delneri in campionato. Entrambi non sono inseriti nella lista per l'Europa League e quindi non sarebbero comunque arruolabili per la sfida di giovedì, ma come riferito pochi istanti fa da Sky Sport, se dal punto di vista fisico e atletico saranno ritenuti in grado di giocare, sia Grosso che Brazzo saranno convocati per la prossima gara di campionato contro il Cesena, in programma domenica pomeriggio alle 15. Questo è quello che trapela dallo Juventus Center. In una situazione di totale emergenza, dunque, è arrivato il sospirato via libera della società che consentirà al tecnico bianconero di poter schierare entrambi i calciatori ed ovviare così alle numerose assenze che hanno colpito soprattutto il reparto difensivo. Uno dei due potrebbe addirittura partire titolare contro la formazione romagnola, vista la contemporanea indisponibilità di De Ceglie, Traorè e Grygera.

© foto di LINGRIA/PHOTOVIEWS

Non ce ne voglia Francesco Totti, ma la decisione del giudice sportivo Tosel di squalificarlo solamente per una giornata fa rabbrividire se confrontata alle due inflitte a Milos Krasic. Significa allora che un’abile tuffo è più grave di una reazione violenta e di una sceneggiata sul campo. Forse è il caso di rivedere il tariffario…

© foto di Giacomo Morini

Tanti difensori sul taccuino del direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, che a gennaio dovrà giocoforza rinforzare il reparto arretrato per ovviare agli infortuni che continuano a susseguirsi dall'inizio della stagione. Secondo la Gazzetta dello Sport, i dirigenti bianconeri lavorano sempre sulle piste che portano a Bonera, Zaccardo, Antonini e Johnson. Ci sarebbe poi un nuovo slancio sul fronte Demichelis, mentre a giugno - scrive la rosea - arriverà quasi certamente Milan Milanovic, 19enne centrale della Lokomotiv Mosca, in scadenza di contratto.

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

L'ultimo gol al Milan complica, se possibile, ancora di più le cose. Alex Del Piero, il Capitano che ha sbriciolato ogni record, è tranquillo e sereno, almeno apparentemente. Sa che il campo gli sta dando ragione, nonostante l'età, nonostante la concorrenza, nonostante tutto.
Il suo contratto, lo sappiamo, scade a fine anno. Dopo 17 stagioni in bianconero, 16 campionati di Serie A, 20 trofei in bacheca, 739 presenze, 309 gol e più di 50.000 minuti giocati con la maglia bianconera, la società è a un bivio. Confermare la sua bandiera, permettendogli di sventolare anche nel nuovo stadio? O completare la rivoluzione iniziata in estate, fare piazza pulita e ricominciare finalmente daccapo, senza problemi di riconoscenza, senza la figura, pesante e ingombrante, del suo numero 10 più importante di sempre? Bel dilemma.
Marotta ha preso tempo, vuole pensarci su per bene. Non ha fretta. Lui, Alex, sa di poter contare su tutta la stima di Andrea Agnelli, il presidente amico, ma è anche realista. Sa bene che quella di sabato, per lui, potrebbe essere stata davvero l'ultima partita a San Siro.
Lui, che da Pinturicchio era diventato Godot, intatto aspetta. Spera. E intanto, segna.

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Ha le idee chiare Eugenio Ascari: quello che è uno dei più navigati agenti del calcio nostrano ha una spiegazione piuttosto limpida del motivo che ha spinto l'attaccante della Fiorentina Alberto Gilardino a cambiare procuratore passando da Bonetto a Giuseppe Bozzo, procuratore da sempre in stretto rapporto con la Juventus. Secondo Ascari, questo cambiamento è sintomatico del fatto che l'attaccante biellese possa in futuro vestire la maglia bianconera: "Ritengo che varie scelte come, ad esempio, quella di Gilardino che lascia il suo manager storico - dice Ascari a Tuttomercatoweb - siano dovute ad un cambio di mentalità e ad un rapporto diverso tra agente e calciatore. E' notorio che diversi agenti abbiano rapporti preferenziali con certe società e quindi nei calciatori sta maturando la convinzione che affidandosi ad un agente piuttosto che ad un altro è più facile trasferirsi in una determinata squadra. L'eventuale scelta di Bozzo  - precisa quindi Ascari - potrebbe preludere ad un suo possibile arrivo alla Juventus".

© foto di Giacomo Morini

Martin Demichelis, calendario alla mano, e Gennaio "in vista", lancia un messaggio a tutti: alla dirigenza del Bayern Monaco, a Mister Van Gaal, e sopratutto alle sue estimatrici, prima fra tutte alla Juventus. Una stagione davvero particolare quella dell'arcigno difensore, nato calcisticamente come centrocampista, che dopo essere stato un colonna per anni della difesa del Bayern, ha visto negli ultimi mesi la sua posizione scalare a quella di panchinaro di lusso, visti i rovinatisi rapporti col pirotecnico allenatore olandese. Una situazione insostenibile per il giocatore sudamericano che continua, quando è chiamato in causa a sfoderare buone prestazioni (l'argentino è andato anche in gol contro il friburgo), risultato del suo essere un professionista esemplare. Ecco dunque le sue dichiarazioni forti che aprono spiragli in merito ad un suo eventuale trasferimento: “Non mi piace stare seduto in panchina, ultimamente sto soffrendo molto. Se la situazione non cambia preferisco andare via, anche se amo il Bayern e la gente di Monaco. Tra due settimane arriverà il mio agente e parleremo con la dirigenza del mio futuro”. Un giocatore della sua esperienza e della sua duttilità farebbe comodo eccome alla nuova Juventus, anche se bisogna tenere conto del suo contratto in scadenza nel 2012.

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Gli svariati infortuni che in questo periodo hanno falcidiato la rosa bianconera, costringono Marotta a scandagliare con maggiore insistenza il mercato di gennaio. Per quanto riguarda il reparto arretrato si rifà sotto la candidatura del forte centrale di origini turche Serdar Tasci, classe 1987, difensore dello Stoccarda e della Germania. Visti i buoni rapporti tra lo Stoccarda e la Juventus, le due società potrebbero nuovamente riaprire una trattativa per il trasferimento del giovane difensore a Torino.

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Dopo l'impresa di San Siro ed i relativi elogi, la Juventus va a caccia di conferme anche in  Europa League, dove è assolutamente necessario muovere la classifica e riportarsi in zona qualificazione. Stamane gli eroi di Milano si sono allenati in vista dell'impegno di giovedì sera (ore 19) contro il Red Bull Salisburgo. La seduta preparata da mister Delneri è stata incentrata prevalentemente sulla tattica. Dopo il riscaldamento e la parte atletica, il tecnico bianconero ha prima curato i movimenti della difesa, impegnata contro centrocampisti e attaccanti, quindi ha lavorato sulla fase offensiva. Sono sei i primavera aggregati al gruppo: Boniperti, Camilleri, De Paola, Giandonato, Giannetti e Liviero.
Alberto Aquilani e Fabio Quagliarella, che naturalmente non prenderanno parte al match di giovedì, hanno seguito un programma personalizzato, consistente in un lavoro atletico.

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Il mondo del calcio scende in campo contro il cancro: sabato 6 e domenica 7 novembre tutte le squadre di serie A e serie B, sosterranno l’iniziativa Un Gol per la Ricerca, promossa da AIRC in collaborazione con Lega Serie A, TIM, Lega Serie B e, per la prima volta, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Arbitri.

L’obiettivo è coinvolgere i tifosi attraverso i messaggi dei campioni a sostenere la ricerca sul cancro. Tra i protagonisti dell’iniziativa anche il capitano della Juventus Alessandro Del Piero, insieme ad Alberto Gilardino e Javier Zanetti.

«Da molti anni sono al fianco di AIRC – ricorda Alex, testimonial dal 2002 della lotta contro il cancro - per sostenere il lavoro dei migliori ricercatori italiani: centinaia di giovani che dedicano la loro vita alla ricerca per rendere il cancro sempre più curabile. Io ci credo e sono orgoglioso di far parte della squadra AIRC».

Per sostenere l’iniziativa si possono inviare uno o più SMS da 2 euro al 45508 - per i clienti TIM, Vodafone, Wind, 3 - oppure chiamare lo stesso numero 45508 per donare 5 o 10 euro da telefono fisso Telecom Italia, Fastweb e Infostrada.

© foto di Federico De Luca

A Stoccarda le cose non stanno andando bene, ma nel cuore del "Gaucho" Camoranesi c'è sempre Torino, c'è sempra la Juventus e dalle pagine di Tuttosport arrivano cioccolatini novembrini per la sua ex società, dopo le incomprensioni estive dovute a una cessione che sembrava non arrivare mai.

Camoranesi e la Juventus, un legame forte, consolidato da tante vittorie e tante battaglie, una squadra capace di prenderlo come promessa dal Verona e farlo diventare Campione del Mondo.

"L'aver giocato otto anni in maglia bianconera è stato per me un onore, a parlarne o pensarci viene la pelle d'oca, non ringrazierò mai abbastanza il club per le soddisfazioni che ho avuto. Ora spero vinca qualcosa, manca un trofeo da troppo tempo".

Camoranesi si lascia andare a qualche commento sulla squadra attuale e sugli acquisti estivi.
"Delneri sta facendo un ottimo lavoro, sono arrivati giocatori importanti come Krasic, Quagliarella e Aquilani, di questi tre io punto sull'ex Liverpool, la sua voglia di riscatto è determinante". Il campionato? Difficilissimo. La Lazio ha sorpreso tutti con un inizio di stagione incredibile, ma non credo che possa tenere sino alla fine. Le favorite sono sempre le stesse Inter, Milan e Roma. Ma io metterei anche la Juve perché, come ho detto prima, mi sembra pronta per sorprendere"

Infine, i grandi tormentoni Del Piero e Calciopoli : "Del Piero smette a fine stagione? Ogni anno si mettono in giro queste voci, poi è sempre determinante, sarebbe un peccato smettesse davvero. Calciopoli? non voglio entrarci dico solo che nel 2005 eravamo i più forti ."

Un Camoranesi come sempre schietto, che è rimasto nel cuore di molti, per le sue giocate e anche per il suo essere, a volte, fuori dagli schemi. Chissà se la Juventus, troverà presto il suo erede, magari in Schelotto, che la Juventus affronterà domenica prossima.

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Secondo il sito inglese caughtoffside.com il Manchester United ha iniziato la scorsa settimana una trattativa con l'Atletico Madrid per il trasferimento del portiere David De Gea, la base della trattativa sarebbe sui  diciotto milioni di sterline. Secondo il tabloid News of the World, questo sarebbe un segnale della volontà dei Red Devils di mantenere la loro promessa a Wayne Rooney per un Manchester capace di competere ai massimi livelli. L'acquisto del diciannovenne De Gea sarebbe un colpo importante e allontanerebbe quasi definitivamente Gigi Buffon da Manchester. Il giovane portiere spagnolo, considerato in patria l'erede di Iker Casillas ha mostrato maturità incredibile vincendo nella scorsa stagione l'Europa League e quest'anno la Supercoppa Europea.

A Torino, forse qualcuno, storcerà il naso, la cessione di Buffon, poteva portare nuovo denaro fresco e sgravare di un ingaggio pesante. Sicuramente non storceranno il naso i tifosi che a Buffon sono legatissimi. Complici anche le belle parate di Storari e l'infortunio, dell'assenza di Buffon non si parla molto, ma aver fuori il miglior portiere al mondo, capace di garantire come hanno sempre sostenuto tutti 15/20 punti a stagione, sicuramente pesa. Noi aspettiamo con ansia in ritorno di Gigi, importante anche a livello di sicurezza del reparto difensivo e di gruppo. Sicuramente Storari ha fatto benissimo e gli vanno fatti i complimenti per l'ottimo inizio di stagione, ma rimaniamo convinti che con Buffon la squadra potrà fare un ulteriore salto in avanti, un Buffon che per molti nei mesi scorsi è stato "lontano", ma che secondo noi con il possibile passaggio di De Gea a Manchester è più vicino che mai a rimanere a Torino.