Creato da nadir63l il 04/08/2008

juveland

aspettando sulla riva del fiume

 

METEO VENETO

Meteo Veneto

 

LEGGENDA

 

NEWS

Get the Tuttosport widget and many other great free widgets at Widgetbox!
 

 

 
 

 

FACEBOOK

 
 
Classifica di siti - Iscrivete il vostro!
 

JUVENTINITE

 

AREA PERSONALE

 

segnala il tuo blog su blogmap.it Sport Blogs - BlogCatalog Blog Directory Segnalato da Mariorossi.it Hello Directory MigliorBlog.it   Questo è un blog juventino!
juveland
  Sports blogsBlog Directory

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

BANNER AMICI


Editore di Directory Italia - http://directory-italia.blogspot.com/
 Directory Italia - Sito di qualitą segnalato
TOP 100 by Robj

 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 
Creative Commons License
juveland by nadir63l is licensed under a Creative Commons Attribuzione 2.5 Italia License.
Based on a work at blog.libero.it/juveland.
 

Messaggi del 16/11/2010

Marotta: " Riscatteremo Aquilani e Quagliarella. Cassano? Abbiamo altri progetti"

Post n°3194 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

A margine dell'inaugurazione del primo Juventus Club Rai, il direttore generale bianconero, Beppe Marotta, ha sottolineato di "voler ripagare con i fatti la fiducia del Presidente Agnelli". Quindi si è soffermato sulla squadra e sugli obiettivi: "Confermo quanto ha detto il Presidente, che la Juve ha la vittoria nel dna - ha dichiarato il dg al sito ufficiale bianconero -. La vittoria di quest’anno per noi è dare il massimo, sperando di brindare a fine stagione a qualcosa di importante. La finestra di mercato di gennaio? È importante, cercheremo di sfruttare eventuali opportunità vantaggiose".
Marotta ha poi rilasciato altre dichiarazioni ai microfoni di Tuttosport.com. Sempre a proposito del mercato, il direttore generale della Juventus ha parlato della situazione di Aquilani e Quagliarella: "Sono entrambi in prestito, ma stanno facendo molto bene. Ci sono tutti i presupposti per acquistarlia titolo definitivo".
Il dg ha anche escluso l'arrivo di Cassano in bianconero: "Alla Samp ci ha soddisfatto, oggi mi dispiace quello che sta succedendo. Perché Antonio manca all'Italia a livello calcistico. Cassano possiamo aiutare solo indirettamente, ma la Juve ha altri progetti, in questo momento da noi non c’è spazio per Antonio. Gli auguro di trovare fortuna altrove: non stiamo dietro il contenzioso con la Samp".
Il discorso si è poi spostato sulla corsa scudetto: "Il meno sei dal Milan? Non sono spaventato dal distacco, anche perché l'anno scorso la Roma ha dimostrato che recuperare non è impossibile. E anche l'Udinese quest'anno ha già dimostrato che risalire in classifica è fattibile. La Lazio? E' una delle candidate per lo scudetto".
Marotta ha poi chiuso la "polemica arbitrale" con Galliani: "Io ho semplicemente ribadito l'uniformità di giudizio da parte degli arbitri, non mi riferivo a nessuna società in particolare. Galliani ha tirato in causa quello che io ho detto... Quindi io la chiuderei qui, nulla da aggiungere rispetto a quanto detto. Se ho colpito nel segno? Beh, abbastanza...".

 
 
 

UN PROCEDIMENTO DOLOSO...

Post n°3193 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

Articolo tratto da calcio calcio gp

IL POOL DI BORRELLI HA AGITO IN MALAFEDE, E VE LO DIMOSTRO

Sono passati quattro anni e mezzo, oltre 1600 giorni da quando l’Italia calcistica è stata travolta da una colossale serie di errori dolosi che hanno colpito e mortificato milioni di “tifosi veri” che
amavano il calcio come una parte integrante del loro quotidiano. Ho detto “tifosi veri” perché sono convinto, e non mancano numerose testimonianze, che anche coloro che al tempo hanno goduto per le disgrazie altrui, oggi stiano vivendo una profonda pausa di riflessione, che danneggia gravemente
la stabilità e la credibilità dello sport più amato dagli italiani. Parlo di errori dolosi perché ho elementi e documenti che supportano la mia affermazione, vediamoli. L’aspetto più inquietante è la partenza del processo mediatico al quale siamo stati sottoposti. Le indagini svolte nel 2007 a seguito di precise denunce di sportivi che volevano capire quali fossero le fonti alle quali aveva attinto la stampa che ha dato il via a Farsopoli, hanno accertato come recita il procedimento numero
14778/07 registro numero 679/08 - ufficio 14.mo presso il Tribunale di Roma – che “un infedele Pubblico Ufficiale facente parte del personale addetto all’indagine (quella che ha partorito Farsopoli, ndr) ha messo a disposizione della stampa le note informative dell’indagine appena conclusa”, cioè, perché sia chiaro a tutti, o il Colonnello Auricchio o uno dei pochi collaboratori che avevano accesso con una password segreta al suo computer hanno inviato, proprio da quel computer, le note informative ancora “sotto segreto istruttorio” ad alcuni giornali. L’Espresso fece
lo scoop pubblicando il Libro Nero del Calcio!
Beh, la partenza è niente male! Nel caos più completo, anche la Figc fu costretta ad assumere un ruolo di riferimento; il Presidente Franco Carraro dette immediatamente le dimissioni, e io feci altrettanto perché il clima era irrespirabile; doveva essere nominato un Commissario straordinario.
Chi decise di nominare Guido Rossi, che non poteva garantire imparzialità di giudizio? Perché Guido Rossi mise alla porta i componenti dell’Ufficio Indagini, compreso il responsabile il Generale Italo Pappa, nominandone altri che guidati da Francesco Saverio Borrelli e dal suo vice Federico Maurizio D’Andrea altro non fecero che avallare le ipotesi di colpevolezza costruite sul niente dal Colonnello Auricchio?
Quello che dico è documentato dalle mie dichiarazioni rilasciate all’Ufficio Indagini che potete leggere nella loro integrità documentale, firmate dai vice capo ufficio D’Andrea e De Feo e dai loro collaboratori Quartarone e Ricciardi e ovviamente da me e dal mio difensore, l’avvocato Scalise.
Ib concreto sono stato accusato di aver falsato il sorteggio, leggiamo la mia risposta all’Ufficio Indagini: (vedi allegato 1)
Sarebbe stato sufficiente interpellare i due notai che certificavano la regolarità dei sorteggi o qualcuno dei giornalisti che lo effettuavano o Antonello Capone, Presidente USSI, che convocava i giornalisti stessi ogni volta uno diverso dall’altro, per avere la certezza matematica di quanto da me asserito. Non fu fatto, volutamente, perché? I due notai, molti giornalisti che si sono
offerti spontaneamente, e Antonello Capone a Napoli, davanti ai Pubblici Ministeri e alla Corte giudicante hanno “giurato” che era assolutamente impossibile modificare la regolarità del sorteggio.
Altra accusa a mio carico era quella che in una occasione il 9 febbraio del 2005 alla quinta giornata del girone di ritorno parlai con Moggi della formazione della griglia degli arbitri e della partite. Bene, la mia risposta fu eloquente: (vedi allegato 2)
Anche in questo caso sarebbe stato sufficiente che l’Ufficio Indagini avesse interrogato i dirigenti da me ricordati e tutto sarebbe stato chiarito.
Mi preme aggiungere che il telefono intercettato mi era stato dato in dotazione dalla Figc che pagava i canoni e controllava i tabulati e i relativi contatti telefonici. La mia lunga esperienza internazionale (dal 1992 Osservatore Uefa fino al 2006 – dal 2000 al 2002 membro della Commissione Arbitri Uefa per la formazione, la valorizzazione degli arbitri internazionali e la designazione degli arbitri stessi per tutte le gare internazionali europee – dal 2002 al 2006 membro della Commissione Arbitri Fifa per la formazione e la valorizzazione degli arbitri d’élite internazionali impegnati nei campionati mondiali, comprese Olimpiadi e Confederation Cup) mi ha insegnato che la designazione di un arbitro è esclusivamente una scelta tecnica fatta dalla Commissione
Arbitri che giudica quell’arbitro, in quel momento, il più in forma per quella partita. Niente di più. Il mio punto di vista, lo difenderò per tutta la vita, è che il responsabile della Commissione Tecnica Arbitrale può e deve avere corretti rapporti verbali con i dirigenti e gli allenatori per uno scambio
positivo di opinioni utili a rasserenare l’ambiente prima di ogni gara. L’arbitro sotto il profilo psicologico, ha bisogno, prima della gara, di trovare un ambiente non ostile, che creda in lui.
Pochi ricordano i risultati che nei sei anni che io e Pairetto abbiamo avuto dalla Figc l’incarico di responsabili: il primo campionato fu vinto dalla Lazio, il secondo dalla Roma (mai nella storia dei nostri campionati lo scudetto si era fermato a Roma due anni consecutivi) il terzo lo perse l’Inter all’ultima giornata di campionato contro la Lazio. Il quarto, quinto e sesto furono appannaggio di Juventus e Milan, guarda caso nel periodo che i due club si giocarono a Manchester la finale per il titolo di Campione d’Europa e il Milan ripetè la finale nel 2005 contro il Liverpool. E’ lecito pensare che fossero le più forti oltre che in Europa anche nel nostro campionato!
Chi vuole controbattere le mie verità che ho documentato può farlo ed avrò il piacere di rispondergli.

PAOLO BERGAMO

 

 
 
 

Andrea Agnelli: "Milan? Non vale la pena rispondere. Buffon con noi per sempre. Calciopoli? Sorvegliamo"

Post n°3192 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Andrea Agnelli non ha intenzione di alimentare le, già pesanti, polemiche tra Juve e Milan (riguardo le decisioni arbitrali più "morbide" per i rossoneri rispetto a quelle più severe per i bianconeri). In occasione dell'inaugurazione del "Club Juve Rai" a Roma, il presidente non risponde ad Adriano Galliani: "Le parole del Milan? Non credo valga la pena rispondere".
Il presidente bianconero si è poi soffermato sull'andamento della sua squadra, sull'ottimo lavoro del tecnico Luigi Delneri e sulla terza stella sul petto, in caso di vittoria dello scudetto: "Siamo molto contenti del lavoro di Del Neri e della squadra. C'è massima stima nei suoi confronti. Il nostro unico obiettivo è entrare in campo per vincere ogni partita. Per quanto riguarda la terza stella - ha poi aggiunto - dobbiamo essere contenti di come la squadra ha voglia di vincere. In questo modo, nel periodo medio-lungo, ci arriveremo".
Quindi una riflessione su Gianluigi Buffon: "Sono dieci anni che è con noi, è una stella della Juve e lo sarà sempre".
Chiusura su Calciopoli: "Calciopoli? Stiamo sorvegliando, vediamo quello che succede".

 
 
 

GLMDJ - Calciopoli, il processo alieno...

Post n°3191 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

Fonte: di F. Zagari per Giulemanidallajuve.com

Giuliano Tavaroli doveva essere presente in aula quest'oggi, doveva. Non è venuto, nessuna traccia. Si dice, tanto per rimanere in linea con la tematica del processo, che aveva fatto sapere di volersi avvalere della facoltà di non rispondere.

In udienza doveva anche essere ascoltato Riccardo Bigon, chiamato a deporre da Lillo Foti, ai tempi di Calciopoli ds della Reggina ma anche lui avrebbe avuto un problema di notifica. Ciro Venerato non si è presentato perché impossibilitato per motivi di lavoro, mentre un impedimento ha bloccato la testimonianza dell’ing. De Falco.

Ha deposto il solo Bertini, spontaneamente: "Quando mi hanno accusato non s'è preso in considerazione che nel 2004-2005 per aver arbitrato 5 partite, 3 delle quali della Juventus, la Juve con me ebbe una media punti inferiore, con me meno punti che con gli altri arbitri. Con me il Milan, il competitore, ottenne più punti della Juve e più punti della sua media punti. Per essere uno dell'associazione ci sono dati che non tornano. Non ho mai fatto parte di alcuna associazione a delinquere, mi è suonato alieno essere accostato ad una fattispecie così."

Poco prima di pranzo la Casoria ha tolto l'udienza, ricordando ai "presenti" che questo processo deve finire, alieni permettendo.

 
 
 

Agente Lanzafame: “Non č escluso che parta a gennaio”

Post n°3190 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica “Mondo Juventus”, in onda su radiomercato.net, Giovanni Lanzafame, fratello e procuratore di Davide, non ha escluso una partenza del suo assistito dalla Juventus già dal mercato di gennaio.

Lanzafame sta vivendo un periodo un po' difficile avendo giocato solo due partite in campionato, è possibile che a gennaio vada via?
Questo non si può mai escludere, se un calciatore giovane come Davide trova difficoltà per giocare il mercato è sempre aperto, è anche vero che c'è tempo per crescere e comunque viene da un infortunio. Domenica manca Pepe però Krasic torna dall'infortunio e quindi potrebbe ancora non essere il suo momento. Il mister nonostante il minutaggio non sia stato notevole lo vede bene, aspettiamo una sua occasione e si faccia trovare pronto da buon professionista. Mancano due mesi a gennaio ed è prematuro parlare di mercato. 

Si aspettava un inizio così disastroso da parte dell'Inter?
E' la solita storia di una squadra sazia, come sta capitando al Barca che ha un Messi strepitoso. Una squadra logora con gente che ha vinto tutto, anche se gli infortuni influenzano visto che ti trovi a giocare con esordienti come Coutinho, Biabiany e non è facile. Poi ha cambiato allenatore e Milan e Juve partono avvantaggiate, ma il reale valore tecnico uscirà fuori.

Ci faccia una considerazione sulla partita Juventus-Roma.
Ero allo stadio, si sono visti due modi diversi di giocare: La Roma che ha fatto del suo gioco la tecnica e il possesso palla, ma una Juve che dal suo canto giocava in contropiede: due modi differenti di giocare che esprimono due maniere di intendere calcio alla fine il risultato è quello più giusto.

 
 
 

La Sanipoli e le scollature redazionali...

Post n°3189 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

Immagine IPB

Sembra che finalmente il processo calciopoli in corso a Napoli produca i primi tangibili effetti nel mondo reale. Il tutto nonostante il continuo occultamento di quelle vicende processuali.
È di questi giorni la notizia che i vertici dirigenziali della RAI hanno deciso di reintegrare Ignazio Scardina nel suo posto di lavoro dopo la sospensione decisa nel 2006 per i fatti che hanno poi portato al rinvio a giudizio insieme a Moggi e agli altri presunti sodali della cupola.

La notizia in sé non avrebbe avuto la dovuta eco se, come al solito, non si fossero levate le proteste di un paio di personaggini, uno dei quali tragicomicamente conosciuto ai nostri associati e lettori: Francesca "portafortuna" Sanipoli!

Agli osservatori assidui del processo di Napoli non è sfuggito il crollo delle accuse mosse all'ex (e di nuovo) capo redattore della redazione calcio di RaiSport. L'accusa è di esser stato parte di un'associazione a delinquere tendente a condizionare i mezzi radiotelevisivi attuando ritorsioni e discriminazioni verso quei giornalisti che non aderivano al sistema. Una dei dissociati (a suo dire) sarebbe appunto Francesca Sanipoli.

Conseguenza logica e sacrosanta degli sviluppi processuali, in attesa comunque del pronunciamento dei giudici, è stata
la reintegra di Scardina . Vivaddio, una volta tanto si rimedia ad un'ingiustizia anche solo prendendo atto di una evidente situazione di fatto. È bene ricordare che nelle ultime udienze Scardina è stato riabilitato da numerosi componenti della redazione sportiva della RAI e soprattutto dal suo diretto superiore Fabrizio Maffei , il quale ha chiaramente detto che certe decisioni usate a pretesto per muovere le accuse a Scardina, erano in realtà prese e/o avallate da lui, scagionando una volta di più il proprio caporedattore e coordinatore.

Tuttavia la decisione di reintegra che, almeno per chi scrive, appare più che giusta, ha sollevato le proteste cui accennavamo. Il primo ad esporsi è stato il vicepresidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, per il quale la decisione «non può non suscitare motivati interrogativi e sconcerto, in considerazione del fatto che il collega è tuttora coinvolto nel procedimento giudiziario cosiddetto di calciopoli».

Dimentica il buon Paissan che forse il signor Scardina neanche avrebbe dovuto essere sospeso dalla RAI, dimentica che finché della colpevolezza non v'è certezza, non si dovrebbe togliere a nessuno uno dei beni primari della vita: il lavoro. Non si è accorto il vicepresidente dell'Ordine, che Scardina è stato allontanato per quattro anni dal suo lavoro a causa delle paranoiche ossessioni persecutorie di una redattrice della testata sportiva della RAI?

Infatti quella stessa giornalista, Francesca Sanipoli, non appena ha appreso del ritorno di Scardina al suo posto, non ha perso tempo e ha immediatamente scritto al responsabile di RaiSport Eugenio De Paoli, al segretario dell'Usigrai Carlo Verna e al presidente della FNSI Roberto Natali! Ci piacerebbe tanto sapere cosa ha sentito il bisogno di scrivere la prode inviata della RAI. Possiamo immaginare che abbia espresso la preoccupazione di non essere oggetto di ritorsioni da parte del nuovo (e vecchio) coordinatore dell'area di cui fa parte, avrà forse chiesto una tutela preventiva in tal senso. Lei che dopo aver ridicolmente cercato di farsi riammettere tra le parti civili nel processo contro Scardina, non ha mancato di rivendicare la propria dignità professionale lesa (sempre a suo dire) a favore di un collaboratore esterno della redazione di cui faceva parte!

Mi auguro che la Sanipoli, che stranamente segue quasi sempre la Roma e che sfoggia sempre generose scollature giallorosse, abbia ancora una volta rimarcato la propria dignità professionale, magari portando ad esempio il servizio che in occasione di Juventus-Roma di sabato scorso ha confezionato per 90° minuto.

I magnifici sette. Terzo: Sanipoli
Calciopoli, udienza Sanipoli. Udienza del 30 ottobre 2009
Video: Francesca Sanipoli in “L’impavida”
Calciopoli, dichiarazione Scardina. Udienza del 16.03.2010
Dichiarazione spontanea di Ignazio Scardina. Udienza del 26.10.2010

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1200

 

 
 
 

DEL PIERO a Radio Deejay: "L'obiettivo č la Champions"

Post n°3188 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Ospite di Radio Deejay e Deejay Tv per presentare "MusicAle", nuovo progetto online sul suo sito (sezione interamente dedicata alla musica), Alessandro Del Piero ha parlato anche degli obiettivi stagionali della Juventus di quest'anno, sollecitato da Linus e Nicola Savino, conduttori del programma. Quest'ultimo, tifoso interista, ha pregato Ale di vincere lo scudetto con la sua Juventus pur di togliere questa possibilità ai rivali cugini del Milan, dato che l'Inter di quest'anno dà poche speranze ai suoi tifosi. Il capitano, su precisa domanda di Linus sulle sorti bianconere di quest'anno, ha così risposto: "Arrivare tra le prime tre in classifica? Sicuramente l'obiettivo è la Champions League. C'è bisogno di cancellare l'orribile passata stagione". Del Piero ha poi svelato una curiosità venuta in mente ai due conduttori riguardo i massaggi prepartita: "Io non mi faccio mai massaggiare prima delle gare, a meno che non ci sia un problema. Ma ci sono compagni di squadra che amano i massaggi prima di giocare".

 
 
 

Dai Marotta, dica qualcosa da juventino...

Post n°3187 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Hanno fatto affari insieme dai tempi di Venezia, quando Beppe Marotta lavorava in Laguna. Si sono scambiati calciatori anche la scorsa estate e grazie all'amicizia con Galliani si tornava a parlare di giusto feeling con il Milan; poi l'attacco dell'a.d. rossonero che, probabilmente, inizia a temere il nuovo corso della Juve, quello che non ha mai digerito (forse anche all'ultima cena di domenica sera da Giannino). Galliani attacca ma Marotta non risponde. Che aspetta il nostro D.G. a farsi sentire e, soprattutto, a dimostrare che questa Juve, con le spalle coperte dal Presidente Agnelli, non deve più temere la dittatura rossonera?

 
 
 

Calciopoli, Bertini confessa: «Ho svantaggiato la Juve»

Post n°3186 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

 
Deposizione spontanea dell'ex arbitro: «E poi su Nesta ho favorito il Milan»
NAPOLI, 16 novembre - Oggi moltissime le assenze anche tra i legali: l'udienza doveva essere dedicata all'ascolto di Giuliano Tavaroli, capo della security Telecom, sullo spionaggio su Moggi, De Sanctis, Fabiani e Bergamo. Ma nessuna traccia di Tavaroli, che aveva comunque fatto sapere di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. In udienza doveva essere ascoltato Riccardo Bigon, chiamato a deporre da Lillo Foti, ai tempi di Calciopoli ds della Reggina ma anche lui avrebbe avuto un problema di notifica. Gli ultimi fuochi delle difese, prima dell'ascolto delle testimonianze degli imputati (molti rinunceranno e faranno solo dichiarazioni spontanee), sarà l'udienza di martedì prossimo: allora le difese depositeranno circa 300 telefonate scovate nei cd analizzati in queste ultime settimane. Tra queste con tutta probabilità anche alcuni file presenti nel cd dedicato a Meani, dirigente addetto agli arbitri.

10.45 - UDIENZA E' TOLTA
L'Udienza è tolta: nessun teste è presente. La Casoria vuole stringere i tempi: «Questo processo deve finire presto. Il 23 gli ultimi testi, poi le deposizioni degli imputati. Le telefonate da depositare entro il 23. Non ho tempo da perdere».

10.40 - DEPOSIZIONE DI BERTINI
Deposizione spontanea dell'arbitro Bertini: «Mi scuso se non sarò chiaro o se avrò difficoltà comunicative, ci tenevo a dire alcune cose importanti. Volevo rimarcare: sono un arbitro di calcio da una vita, oggi a 46 anni sono ancora un arbitro. In questa vita ho rispettato regole scritte nel regolamento e quelle non scritte tramandate da mio padre arbitro e dall'Aia. Io sono stato ligio a questo atteggiamento. Non ho mai fatto parte di alcuna associazione a delinquere, mi è suonato alieno essere accostato ad una fattispecie così. Potevo essere associato a una non associazione: ogni partita si è sottoposti a critiche, i club sono sempre scontenti. Ogni gara si crea una non associazione: anche con Moggi e la Juve era una non associazione perché anche la Juve così come tutte le squadre arbitrate sono state scontente del mio operato e di altri. Perché è normale sbagliare: l'arbitro va in campo e sbaglia, a volte non sbaglia ed è criticato lo stesso, spesso ingiustamente. L'errore dell'arbitro è tanto più rimarcato se messo in comparazione con le immagini tv, quella è un'altra partita, un'altra realtà: l'arbitro non potrà mai essere comparato con un sistema elettronico di 30 telecamere. Quindi io ho sbagliato, ma l'ho fatto ovviamente pensando di fare bene, all'istante, non per svantaggiare o avvantaggiare qualcuno. L'ho fatto anche contro la Juve. Anche a favore e contro le squadre in competizione con la Juve. Quando mi hanno accusato non s'è preso in considerazione che nel 2004-2005 per aver arbitrato 5 partite, 3 delle quali della Juventus, la Juve con me ebbe una media punti inferiore del campionato, con me meno punti che con gli arbitri qui. Con me il Milan, il competitore, ottenne più punti della Juve e più punti della sua media punti. Per essere uno dell'associazione ci sono dati che non tornano. Nella gara denominata partita regina di tutte le partite, Juve-Milan: voglio rimarcare (ho rivisto 15 volte quella gara, non mi dò pace) fu una partita arbitrata assolutamente bene. Lo dissero gli osservatori, qualche critico più oggettivo di altri. In quella gara ci sono dati oggettivi: 23 volte ho arbitrato in quella stagione, ho comminato 35 ammonizioni per squadra di casa e 41 per quella in trasferta, una media di ammonizioni di 1,52 per la squadra di casa e 1,78 per gli ospiti. Punizioni fischiati sono stati 449 a favore di squadra 437 per gli ospiti: equilibrio marcato. Questi sono dati ufficiali forniti alla Figc. Ho fischiato 4 rigori: 2 e 2 e 3 espulsioni. In Juventus-Milan una media di falli fischiati 42, 15 per la Juve, 27 per il Milan: un solo ammonito, contro la Juve. Uno scostamento rispetto alla media di 4,5 falli in meno alla Juve rispetto alla media e +8 per gli ospiti in quella partita. Io ho solo questo e le risultanze degli osservatori per confutare questa accusa: l'osservatore fu soddisfatto, commisi l'errore di fermare Kakà che subì un fallo con ammonizione perché era un fallo duro e invece Kakà poteva continuare a giocare. Fermai per un mancato vantaggio al Milan: questo è l'errore umano in quella partita. Per Inter-Fiorentina le ammonizioni di due giocatori viola che non giocarono contro la Juve: nel processo sportivo l'accusa di Borrelli, sentito da lui, portai il filmato della gara e facendo vedere che quella gara che le ammonizioni non potevano non essere comminate. Ho rivisto poi la gara e il tema dell'accusa: i giocatori viola diffidati erano tre e Dainelli commise cinque falli e non lo ammonii e quello fu un errore. Sulle altre gare ho dati simili. Io in quel campionato ho commesso molti errori, ma il più importante l'ho commesso con l'assistente durante Atalanta-Milan: era nello stesso giorno di Roma-Juve, in quella gara non ho espulso Nesta per fallo da ultimo uomo. Era un contropiede, ero a 50 metri dal fallo e il mio assistente non prese provvedimento, non mi aiutò: quella partita era sull'1-1, avrei dovuto lasciare il Milan in 10 e poteva decidere il campionato, avvantaggiai il Milan che al 94' segnò vincendo. Ho subito critiche enormi: venni massacrato, anche da Moggi sui giornali. Nell'arbitraggio non potrò più fare errori, ne ho fatti tanti. Qui mia controparte la Figc che mi ha assolto nei due processi sportivi: ho pagato molto, quattro anni di vita cancellati, con conseguenze familiare e di lavoro. Confido in un giudizio rapido: abbiamo rinunciato ai testi per arrivare prima possibile ad un giudizio».

10.15 ARRIVA MOGGI L'Udienza è tolta: nessun teste è presente. La Casoria vuole stringere i tempi: «Questo processo deve finire presto. Il 23 gli ultimi testi, poi le deposizioni degli imputati. Le telefonate da depositare entro il 23. Non ho tempo da perdere»

 
 
 

Juve-Roma: video di Juve Channel dimostra l'inesistenza del rigore Chiellini-Mexes...

Post n°3185 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

Fonte: Vecchiasignora.com

Mexes non usa giri di parole: «C’era rigore su di me». Il tecnico: «Non parliamo del rigore non dato a Mexes…” e così via. Tutto accettabile, ognuno tira l’acqua al suo mulino e a Roma da sempre ne son maestri. A Torino invece non lo son mai stati troppo, lo “Stile Juve” ha sempre imposto un basso profilo su certe questioni ed anche nell’epoca della Triade non ci si è mai lasciati andare a troppe lamentazioni pubbliche, il minimo sindacale diciamo. E sì che di motivi, dalle finali di Champions alla piscina di Perugia, ce ne sarebbero stati. E si tratta di episodi che han segnato la storia del calcio forse un tantinello di più del “gol di Turone”, ma noi juventini non siam mai stati rosicatori di professione e per questo non abbiam fatto venire il latte alle ginocchia con la storia d’ “er go’ de Mijatovic”. Questione di stile. A forza di prender calci in faccia però lo stile si può anche mettere un po’ in soffitta, già perchè dopo le dolorosissime ladrate in coppa, la pioggia di Perugia, la legge ad squadram sugli extracomunitari e l’ignobile farsa tra Lazio ed Inter del 5 maggio (se poi tra gli 80.000 presenti all’Olimpico son bastate due pecore nere come Gresko e Poborsky a mandare tutto all’aria è un altro discorso), ebbene se dopo queste cose si son sempre fatte spallucce e si è pensato alla stagione successiva, dopo calciopoli non si può più. E quindi succede che pure noi, nella persona di Marotta evidentemente in accordo con Andrea Agnelli, ci si abbassi al livello degli altri, alzando la voce più del solito, se non altro per chiedere uniformità di giudizio. Peccato però che in Rai quei pochi che non son romanisti sono laziali o interisti, e che Mediaset sia Mediaset… insomma, Marotta è stato sbertucciato ovunque per non dire apertamente preso per il c..o come un povero pazzo. E la prova cruciale per questa diagnosi era il nettissimo rigore di Chiellini su Mexes, ingiustamente negato dall’arbitro.

Cari psico-moviolisti rifatevi gli occhi, e magari fate come Oronzo Canà* all’uscita della clinica.
mercimichel

GUARDA IL VIDEO:
 

 
 
 

INTER: FINITO L'EFFETTO CALCIOPOLI ?

Post n°3184 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Image Photo Agency

Chi ha visto il Moratti di ieri, sicuramente avrà ripensato al Moratti pre 2006, quando i sorrisi erano pochi e le arrabbiature molte. Lui sostiene che non vinceva per colpa della cupola, noi sosteniamo che non vinceva perchè sbagliava. Dal 2006  l'Inter è la dominitrice, ma tutte le cose belle prima o poi finiscono e forse l'Inter dominatrice potrebbe essere arrivata al capolinea. Per chi ama l'alternanza sarebbe una cosa positiva, per i tifosi nerazzurri un pò meno. Ai tifosi bianconeri non so quanto possa importare se vince l'Inter o il Milan... 
Moratti domenica ha detto: “Non abbiamo fatto abbastanza per vincere questo derby”.

L'Inter attuale appare temibile, ma una squadra normale, non è più la corazzata che due anni fa dominava. A nostro avviso la crisi non è cominciata oggi, ma è figlia di un calo fisiologico di alcuni uomini chiave che si avviano al declino avendo oltre i trentanni e un logorio fisico maggiore.

Se a questo aggiungiamo la scarna campagna acquisti (che ricorda molto quelle pre 2006) e un allenatore bravo ma più adatto a coppe che campionati il quadro è completo.

Molti hanno parlato di tante cose, ma evitato, come al solito l'argomento più spinoso. "E' finito l'effetto Calciopoli".

L'effetto Calciopoli inizia nel 2006, dove la Juventus fu costretta a cedere Ibrahimovic e Vieira. Non potendo cederli al Milan, a causa della situazione del Processo, Ibra passò all'Inter. Tutti stiamo vedendo quanto sia decisivo Ibrahimovic in una squadra (solo i detrattori della Juventus non lo ammettevano) e senza il Milan penalizzato e bloccato sul mercato l'Inter fece mani basse del primo titolo.

L'anno successivo, il Milan godette dell'effetto Champions e della sazietà, la Juventus era una neopromossa e la Roma troppo discontinua anche se pronta a lottare fino alla fine Effetto Ibra ancora vivo, qualche polemica arbitrale e altro titolo.

L'anno dopo iniziò l'era Mourinho, buoni acquisti, Juventus combattiva ma non ancora pronta alla lotta e Milan e Roma che crollavano alla distanza. In sostanza altro titolo e sono tre.

Infine l'anno scorso, dove era finito l'effetto Ibrahimovic ma cominciato quello Eto'o e Snejider (comprati con i soldi della cessione di Ibra diciamolo). A metà percorso, poi finisce la benzina e se non ci fosse stata Roma-Sampdoria l'effetto Ibrahimovic e Calciopoli almeno in campionato,  sarebbe terminato l'anno passato.

Ora, terminata l'era Mourinho, Moratti si è trovato per la prima volta ad affrontare una situazione simile a quelle pre 2006, dove c'era concorrenza e scelte difficili da fare. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, con una squadra che sembra meno solida del passato e un allenatore che potrebbe essere esonerato (consuetudine pre 2006).

Mi fanno ridere, quelli che dicono che Calciopoli non è stata decisiva per il calcio italiano.....chissà se un giorno se ne accorgeranno, dopo 4 anni mi sa che qualcuno nella sede nerazzurra, comincia a notarlo...o se preferite comincia a rilevare l'effetto Ibra e come i campionati si vincano con i campioni e non con le cupole...

 
 
 

LIVE CALCIOPOLI - la farsa continua...

Post n°3183 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

 SALTA CONFRONTO MOGGI - TAVAROLI. BERTINI: "CON ME JUVE MAI FAVORITA. JUVE - MILAN ARBITRATA BENE PER GLI OSSERVATORI"
© foto di Federico De Luca

10.50 L'udienza è tolta

10.40 Dichiarazione spontanea di Paolo Bertini:
Ho iniziato a fare l’arbitro a 16 anni. Sono stato abituato a rispettare le regola scritte e non scritte. Sono sempre stato ligio a questo comportamento. Non ho mai fatto parte di nessuna associazione a delinquere. Ogni partita si è sottoposti a delle critiche, e ogni partita si crea una non associazione, perché è una non associazione, o dissociazione, perché anche la Juve come tutte le altre squadre sono state scontente del mio arbitraggio e di quello di altri colleghi. L’arbitro va in campo e può sbagliare ma l’errore dell’arbitro è tanto più rimarcato quanto più visto in tv. Quella è un’altra partita, un altro calcio e l’arbitro non potrà mai essere in comparazione con un sistema del genere, con trenta telecamere e 30 punti di osservazione diversi. L’arbitro sbaglia e anche io ho sbagliato nella mia carriera, ma l’ho fatto pensando di far bene, prendendo decisoni all’istante e l’ho fatto anche con la Juve e con Moggi, con il quale sono stato associato, ma l’ho fatto sia a favore che contro. Faccio solo rimarcare una cosa: sono stato associato alla Juve nel 2004-2005 per avere arbitrato 5 gare, 3 delle quali della Juve. In quel campionato la Juve ebbe una media punti inferiore di quella del totale del campionato. CoN me il Milan, competitore di quel campionato, ottenne più punti della Juve e della sua media complessiva del campionato. Della gara Juve-Milan mi preme rimarcare una cosa: credo di aver rivisto 15 volte quella gara e non mi do pace. Quella fu una gara arbitrata assolutamente bene, detto dagli osservatori. Ci sono alcuni dati che l’avvocato dirà meglio in discussione. Io in quella stagione ho arbitrato 23 volte in A, ho comminato 35 ammonizioni per la squadra di casa e 41 per quella in trasferta, con una media di 1,52 per la squadra in casa e 1,78 per quelle in trasferta. 449-437 punizioni a favore delle squadre in casa, 4 rigori in quel campionato, tre espulsioni, 2 contro le squadre in casa e 1 per opsiti, in Juve-Milan ci furono 42 falli, di cui 15 per la Juve e 27 per il Milan, 1 ammonito, della Juve, con uno spostamento di circa 4,5 falli in meno alla Juve rispetto alla media, e 8 falli in più per la squadra ospite. L’osservatore fu soddisfatto del mio operato. Forse un solo errore commisi: fermare Kakà e non mi ero accorto che era nella condizione di poter continuare a giocare, ma ero coinvinto che il fallo fosse duro. Mi riconosco solo questo errore. Per un’altra gara Inter- Fiorentina, in cui avrei ammonito 2 giocatori della Fiorentina che non avrebbero giocato con la Juve, già nel processo sportivo, sentito da Borrelli, potei difendermi portando i filmati della gara e dimostrando che erano due ammonizioni che non potevo esimermi dal fare. In quella gara c’era anche Dainelli che era diffidato e il mio errore forse fu non ammonire anche lui, che commise almeno 5 falli da ammonizione. In Atalanta-Milan commisi l’errore di non espellere Nesta, ma ero a 50 metri, il mio assistente non mi aiutò e commisi quell’errore. Si era sull’1-1 e avrei dovuto lasciare il Milan in 10 uomini. Quella gara era in contemporanea con Juve-Roma. Il Milan vinse 2-1 al 94’, ed io fui massacrato anche da Moggi. Nel processo sportivo sono stato assolto e ora mi trovo qui a difendermi. Confido in un giudizio rapido. Grazie
 

10.30 L'avvocato Prioreschi si trova oggi nelle insolite vesti di ambasciatore. Tocca a lui infatti rendere contro delle assenze odiene. Prioreschi presenta prima la raccomandata inviata a Tavaroli, ma il suo difensore ha comunicato che si avvarrebbe della facoltà di non rispondere, quindi non verrà a deporre. Mostra poi i fax di Ciro Venerato, imputato e testimone, assente per motivi di lavoro e quello dell'ingegner De Falco.

10.20 Tantissimi gli assenti. Non sono infatti presenti Luciano Moggi, Bergamo e diversi avvocati. Come per Tavaroli, dovrebbero esserci stati ritardi nei tempi diconsegna della notifica d'apparizione anche per Bigon.

10.10 Il presidente Casoria invece c'è e inizia l'appello

10.00 Indiscrezioni raccolte a Napoli, danno per scontata l'assenza di Tavaroli. Lo annuncia anche l'avvocato Prioreschi. Si va verso un'udienza breve in cui dovrebbe mancare anche il presidente Casoria.

9.45 Udienza molto importante quella che sta iniziando a Napoli. E' infatti previsto un confronto tra Luciano Moggi e Giuliano Tavaroli, ex responsabile della sicurezza Telecom e Pirelli e al centro dello scandalo Telecom - Sismi.

 
 
 

Ecco le telefonate di Galliani...

Post n°3182 pubblicato il 16 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo l'Inter, è il turno dell'altra milanese, il Milan. Le intercettazioni pubblicate oggi da Tuttosport erano già in circolazione su internet da diversi giorni e rendono testimonianza, se ce ne fosse ancora una volta bisogno, del potere che Adriano Galliani ha sempre avuto nel mondo del calcio. Il vicepresidente e addel Milan, nella prima telefonata, si prende tutti i meriti per la sospensione del turno di campionato per via della morte di Giovanni Paolo II. Ulteriore dimostrazione che Luciano Moggi non era il burattinaio che tirava le fila del gioco e l'unico esclusivista del potere. La seconda telefonata dimostra che Galliani, in piena corsa scudetto, sa che Pairetto e Bergamo sono due ex designatori. Da sottolineare la parola "ex" che viene dimenticata nell'informativa dei carabinieri...  Ecco la trascrizione delle telefonate:

Intercettazione del 3 aprile 2005. In linea Meani, Ramaccioni e Galliani.

Meani. Ciao Silvano, sono Leonar do. Allora cosa han fatto? Hanno fatto slittare il campionato, allora, praticamente Ramaccioni. Sì, Sì Se vuoi ti passo il presidente, te lo passo. E’ sli­tatto.

Galliani: Leonardo?

M: Dottore?

G. Allora abbiamo slittato, giochiamo sabato alle 20.30, anzi alle 18 col Brescia, poi domenica andiamo a Siena.

M. Senza Kakà senza l’altro

G. Ma secondo lei io dormo?

M. No

G. Lei pensa che io dormo, ma porca troia. Anche perché quel figlio di puttana di Moggi, le racconto: Moggi, che è un figlio di puttana, faccio sentire anche a Costacurta così si carica. Ha pure chiamato Preziosi ( e gli ha detto) Adriano l’ha fatto apposta così recupera i sudamericani, c’hanno Shevchenko che sta meglio, hanno spostato di una settimana. Con l’Inter ce l’abbiamo già. Dopo pensiamo a quelli di Torino l’abbiamo già sistemata perché l’ac coppiata Moggi- Capello è?

M. E’ micidiale?

G. Come Capello- Sensi, via Capello, Sensi è tornato amico. L’abbiamo purgato già l’anno scorso,  lo purghiamo anche quest’anno. Fa niente ( ride). Capito Leonardo. E’ pieno di uccelli padu-li, se non tiri le corde, non capisco no?

M: Anche se ho visto che nel sorteggio gli è saltato fuori Collina (arbitro di Fiorentina - Juve 3-3): e ciò è positivo.

GTranquillo, vigilare su tutto.
 

Intercettazione del 19 aprile 2005 dopo Siena 2 Milan 1.

Galliani: Ha parlato con qualcuno dei due ex designatori?

Meani: Dio bono, altro che parlato. Non ha visto che in macchina c’era Ancelotti e gli bestemmiavo paro lacce, e Ancelotti mi fa: ma che co sa gli dici.

G. A chi?

M. A Bergamo e Mazzei, perché Pairetto è in Germania

G. E che dicono questi signori?

M.  Si cagano addosso: frasi di cir costanza? “ chi va a pensare un er rore del genere da uno così ”. Con una squadra come il Milan a un minimo dubbio si sta giù con la bandiera, non si va su a van vera. Questa è gente che non è preparata psicologicamente. Cosa vi preoccupate più del Palermo? Ha visto la designazione? Ci mandano persino Puglisi. Adesso, gli ho detto, vietato sbagliare e vietato sbagliare dal l’altra parte, nel senso contrario però. Questo è un periodo pericolosissimo.

G. Lo so, lo so.

M.: Anche perché lui mi fa: siete an dati in vantaggio lo stesso?. Gli ho detto: comincia a darmi il mio gol. Dottore, ha parlato ieri con Collina ? La cercava.

G. : No.

M. : Guardi che la chiamerà.

G. : Adesso, lo cerco io.

 
 
 

     

 

http://www.wikio.it

Iscritto su Social Sport.net – aggregatore di sport

 

BENVENUTO

 

 
 
 
I made this widget at MyFlashFetish.com.
 

STADIO OLIMPICO

 

 

ale seba

 

 

ULTIME VISITE AL BLOG

bellessosncalzacknadir63lvolusturinstarasdbalestrategeorgatosscosapensimarcotavolacciivog19810ahf.martinengQuivisunusdepopulolacky.procinocescandrea
 
 

 

PRIMA PAGINA

 
Votami su Mr.Webmaster! PageRankTop.com
 

Statistiche gratis

Contatori visite gratuiti
 
 

Registra il tuo sito nei motori di ricerca

Submit Your Site To The Web's Top 50 Search Engines for Free!

 

contatore sito web Blog Directory BlogItalia.it - La directory italiana dei blog Contatti msnFeed XML offerto da BlogItalia.it

juveland    Web Directory Italiana

Scambio Link Ricercasiti.net directory segnala il tuo sito gratisTop Italia

 

 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963