LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 21/11/2010
Delneri a JC: "Tutti siamo utili, ma nessuno è indispensabile" Gigi Delneri ai microfoni di Juventus Channel è particolarmente soddisfatto della prestazione di tutta la squadra bianconera: Mister, grande prestazione e concentrazione di tutta la squadra. Il Genoa era partito contenendo la partita. Non hanno segnato gli attaccanti ma hanno lavorato davvero bene. Oggi si è notato ancora di più l’impronta del suo gioco. Sorensen e Grosso sono due storie davvero importanti. |
Calcio e cultura sportiva, 2 binari che in Italia col passare del tempo sembrano allontanarsi sempre più, nella speranza che non diventino addirittura paralleli. Troppa ipocrisia, troppa poca capacità di accettare le sconfitte, e mancato saper vincere, che sicuramente non fa altro che contribuire ancor di più a far ammalare il nostro panorama calcistico. Genoa - Juventus 0 a 2: match vinto dagli ospiti, con una buona dose di fortuna, frutto comunque di un'ottima prestazione collettiva, impreziosita da alcune performance individuali, come quelle di Aquilani, Krasic, Sorensen, Marchisio ecc. Partita finita e niente da dire: ci si aspetta magari dalla sponda ligure un riferimento alla dea bendata, magari sull'autogol di Eduardo, o sulle traverse di Criscito e Kharja. E invece ecco che il Patron rossoblù Preziosi, spiazza davvero tutti, magari anche quelli più maliziosi, che si aspettavano delle contestazioni arbitrali. Purtroppo però il Signor Morganti oggi ha arbitrato in maniera perfetta, impedendo quindi ogni possibile recriminazione e deludendo "i soliti ignoti". Ecco allora che vien quasi spontaneo chiedersi: "Ma di cosa mai potrà essersi lamentato il Patron rossoblù". Questa la risposta, queste le sue parole: "Noi evidentemente siamo stati stupidi a mandare i nostri giocatori con le nazionali. Oggi i ragazzi erano stanchi ma hanno giustamente onorato gli impegni con le proprie rappresentative in settimana. La Juve è stata più furba, non facendo rispondere alle convocazioni né Melo né Marchisio: avete visto oggi come stavano male". Inizialmente verrebbe da farsi una risata e dire "lasciamo perdere", facendo riferimento al fatto per esempio che Aquilani (dopo il match con la Romania) è uscito con un (speriamo si tratti solo di questo), affaticamento muscolare, e senza citare nemmeno Bonucci, o quel Krasic, praticamente in dubbio fino all'ultimo secondo. Poi Felipe Melo, non rientra (ottusamente, viste le sue prestazioni) nei piani del C. T Menezes, quindi si parla senza nemmeno cognizione di causa. Dopo un primo sorriso, però c'è da riflettere, per capire che queste analisi, dimostrano comunque una sorta di "scusa preventiva", studiata dal Presidente genoano, magari già prima del match. E pensare che stiamo parlando di calcio, e quindi di sport, ma questo Preziosi lo saprà? |
DOPO KRASIC, COSA DIRANNO ADESSO I MORALISTI SUL CASO ETO'O? Samuel Eto'o mette la "maschera" del peggior Zinedine Zidane a Verona, e abbatte con una testata un avversario del Chievo, Cesar. Il difensore gialloblù lo aveva provocato poco prima, piazzandogli un pugno tra nuca e collo a gioco quasi fermo. Era il 36' del primo tempo, con l'Inter già sotto 1-0. Partita in salita, squadra che non andava, elementi che evidentemente hanno messo sotto pressione il camerunense. Subito il pugno, Etòo non ha reagisto subito, si è allontanato, salvo tornare sui propri passi per colpire con la testa bassa sul petto Cesar, che è caduto a terra. Esattamente la stessa scena del 9 luglio 2006, in diretta planetaria dall'OlympiaStadion per la finale del Mondiale tra Francia e Italia. Quel gesto entrò nella storia del calcio, divenne spunto per canzoni, magliette, e soprattutto polemiche infinite. Questo di Etòo, invece, in apparenza appartiene solo alla cronaca, in realtà fotografa il crollo dell'Inter dominatrice in Italia e in Europa. L'immagine è stata ripresa da tutte le telecamere, rivista nei replay, pronta per confermare un rosso ad Etòo. L'arbitro Rocchi, che non aveva visto neanche il primo episodio, si è avvicinato ai due, ma non ha fatto una piega: nemmeno un ammonizione per l'interista, e gioco che è proseguito. Ora Etòò e l'Inter rischiano grosso: con la prova tv l'attaccante potrebbe essere fermato per tre giornate. La testata non ha avuto la stessa cattiveria e violenza di quella di Zidane a Materazzi nella finale mondiale del 2006. Però la dinamica è stata identica. Etòo è un giocatore corretto, tuttavia non è la prima volta che gli saltano i nervi. Le cronache ricordano che nel 2008 l'allora attaccante del Barcellona, in Camerun per una conferenza stampa della sua Nazionale, aggredì colpendolo al labbro un cronista di una radio poco tenero verso le sue prestazioni. La testata a Cesar è stato un gesto che ha sorpreso lo stesso Benitez. "Lui è stato provocato, ha ricevuto un pugno - ha detto - ma certo sono reazioni che non ti aspetti da uno come Etòo. A quel punto stavamo perdendo, eravamo in difficoltà e la reazione di un giocatore può essere diversa". Quanto all'ipotesi di squalifica, "in campo c'erano quattro arbitri e se loro non hanno ritenuto grave l'episodio", ha commentato il tecnico. Amareggiato anche Cesar. Al termine della gara lui e l'interista si sono trovati vicini a centrocampo, ma non si sono dati la mano. "Sono cose che succedono - ha commentato il gialloblù - ma mi spiace che Etòo non mi abbia neanche chiesto scusa. Sono cose che non ti aspetti da un campione come lui". |
di NeoGTO da glmdj Mentre a Milano i rigori contro continuano ad essere utopia (vedesi intervento nettamente irregolare di Zambrotta su Cerci nei primi minuti del secondo tempo di Milan-Fiorentina), e a Genova, in Genoa-Juventus, il signor Rossi prova furbescamente a prendersi, senza successo, un fallo (che non esiste) con un abile tuffo in area Juventina (ma un tempo non c'era l'ammonizione per simulazione? Oppure deve pagare sempre Krasic sia quando viena sgamato, sia quando trae in inganno l'arbitro?), l'episodio che farà maggiormente discutere in questa 13°giornata è capitato a Verona. In Chievo-Inter, nel corso del minuto 37, con il risultato di 1-0 per i padroni di casa, il centravanti camerunense della squadra nerazzurra, Eto'o, si rende protagonista di un insensato gesto violento ed antisportivo nei confronti del numero 12 clivense, Cesar, al quale ha rifilato una testata ad altezza petto (stile Zidane-Materazzi) lontano dagli occhi dell'arbitro e dallo sviluppo del gioco. Il super-procuratore Palazzi avrà il coraggio di ignorare anche questo? http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1211
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Luca Toni ammette sportivamente la superiorità bianconera applaudendo Krasic. Lo ha fatto tramite i microfoni di Sky a fine partita. "Non abbiamo giocato bene, li abbiamo aspettati. Nel secondo tempo abbiamo provato a metterli lì ma non siamo riusciti a fare gol. Krasic? E' forte, fa la differenza. Quando hai di fronte un campione è giusto fare i complimenti. Il Genoa? Abbiamo un grande potenziale, ma dobbiamo fare i punti. Arriviamo prima ai 40 punti e poi vediamo. Dopo le 5-6 squadre di vertice ci siamo no. |
21.11.2010 16:05 di Davide Terruzzi Enrico Preziosi ha trovato i colpevoli. Secondo il presidente rossoblù, gli impegni infrasettimanali con le rispettive Nazionali hanno sfiancato i suoi giocatori, mentre la Juventus è stata furba non mandando alcuni giocatori. "Noi evidentemente siamo stati stupidi a mandare i nostri giocatori con le nazionali. Oggi i ragazzi erano stanchi ma hanno giustamente onorato gli impegni con le proprie rappresentative in settimana. La Juve è stata più furba, non facendo rispondere alle convocazioni né Melo né Marchisio: avete visto oggi come stavano male" Peccato che Bonucci e Aquilani abbiano giocato mercoledì per tutti i novanta minuti, Marchisio era realmente indisposto come certificato dal dottor Castellacci, mentre Melo non rientra per ora nei piani del nuovo ct della Seleçao. |
le pagelle di Morrison Udite, udite, dopo 4 anni di indecenze subite al Marassi del giocattolaio, la prima cosa da notare è stata un arbitraggio imparziale e già questo sarebbe incoraggiante; a ruota, naturalmente in ordine sparso: Milos ricomincia da dove aveva interrotto, cioè asfaltare chiunque gli capiti davanti; il centrocampo tornato quello titolare schianta per un'ora almeno quello rossoblù e dietro viene certificato definitivamente, chi faceva cosa nel Bari dell’anno scorso. Il quadro tattico dice (come si era ampiamente cercato di spiegare) che Bonucci é un Signor regista arretrato e Ranocchia no. Sulla partita: 1° tempo che inizia con ululati ogni volta che Milos prende palla, “nema” problema direbbe lui, davanti ha un tizio che sosteneva:"Genoa o Juve per me é la stessa cosa"; mi pare ci sia una certa differenza invece! La ex giovane promessa viene letteralmente travolta dall’onda serba che propizia ogni azione pericolosa dei nostri, oltreché firmare il raddoppio; fischiate, fischiate, si vocifera che Criscito abbia chiesto una confezione di "Moment" a fine partita. A centrocampo nulla di nuovo, nel senso che abbiamo già abbondantemente fatto capire, e vedere, che la disposizione Marchisio-Melo-Aquilani garantisce fluidità di manovra, inventiva, geometrie e filtro e vedere i nostri in fase di circolazione della palla su un campo odiato e difficile come questo, ripaga le decine di partite dei vari Tiago, Poulsen e company. Nella ripresa c’è da segnalare il ritorno del Genoa, messo meglio in campo, grazie soprattutto a Kharja e qui soffriamo in virtù anche dell’uscita di Krasic, che ci toglie gran parte delle ripartenze. Naturalmente non si potevano chiedere 90 minuti al serbo al rientro dopo un mese. Esce anche Motta per un sempre più sorprendente "Lago" Sorensen, mentre Sissoko continua nella sua lunga ricerca di se stesso. Si arriva al finale con qualche brivido, ma Storari dimostra che forse Marotta ha visto giusto ad investire per lui; Bonucci-Chiellini sono semplicemente implacabili. Avanti così, vedere certe facce rosicare e sentire certi cori da antiche vittorie non ha semplicemente prezzo. PAGELLE STORARI 7. Pronto su ogni presa alta; stoppa benissimo un paio di conclusioni velenose, affidabilissimo. MOTTA 6. Non ne aveva molta, ma col fenomeno davanti si limita alla fase difensiva: disciplinato. SORENSEN 7. Ragazzi questo é bravo per davvero, Criscito gli rimbalza addosso 3-4 volte, nell’1vs1 è invalicabile, é dotato anche di un discreto piede, vedasi la circolazione di palla; la testa sempre alta e la ricerca di cambi di fronti: questo é un giovane di prospettiva. BONUCCI 7. Chiaro chi faceva cosa a Bari? Oggi per gradire non sbaglia neanche un apertura in ripartenza. CHIELLINI 7,5. Prendi uno che fino a 3-4 anni fa era un centravanti armadio che viaggiava a 30 gol all’anno, fallo marcare da uno dei migliori centrali d'Europa, risultato? Il centravanti comincerà a pensare: ma perché non la smetto? GROSSO 6,5. Ottimo crescendo nella ripresa, giusto un paio di sbavature quando Rossi transita dalla sua parte; intelligentemente bisogna riconoscergli in questo momento una grande professionalità. KRASIC 7. Un’ora di dribbling, assist, percussioni e 1 gol. Un’ora alla Milos Krasic, bentornato Bip-Bip, ci mancavi! MELO 7. A tratti gigioneggia, gira palla da par suo, sbaglia 2 appoggi per eccesso di confidenza, ma ci dica la verità: l’anno scorso giocava il fratello. AQUILANI 8. Chiama il cambio precauzionale per un dolorino agli adduttori, Dio non Voglia Alberto, in questo momento é 2 spanne sopra a qualunque centrocampista italiano. MARCHISIO 7. Il gol é anche fortunoso, il movimento ad inserirsi tipico delle sue caratteristiche, è ufficiale, ho sempre aspettato il salto di qualità e ormai questa nuova collocazione tattica lo fa esplodere definitivamente, ecco il vero Tardelli del nuovo secolo. SISSOKO 5,5. Anche qualche buon recupero, diversi però gli errori di controllo e una sensazione di "leggerezza" e di scarso "animus pugnandi" continuano a non convincermi. SALIHAMIDZIC. S.V. QUAGLIARELLA 6. Enorme lavoro tattico; ho scoperto un attaccante bravissimo nello svariare, nel difendere palla e nel creare superiorità numerica. Poco pungente davanti, ma con Iaquinta si cercano poco. IAQUINTA 5. Non ci siamo, poca profondità, attacca lo spazio quando dovrebbe accorciare e viceversa, non offre nessuno spunto degno di nota. DELNERI 7. Rischia Milos e spacca la partita; da fiducia a Sorensen e dimostra di fare bene...ahhhhh avessimo un centravanti degno di questo nome. COSA VA: Siamo una realtà, inutile negarlo, ormai ognuno sa cosa fare, sempre. COSA NON VA: Oggi siamo mancati in certi movimenti offensivi da parte delle 2 punte, Sissoko resta un punto interrogativo e naturalmente incrociamo le dita su Alberto. CONCLUSIONE: Allora, sarà per caso andato il pranzo di storto ai tifosi del "siamo da 6° posto-Bonucci non é un regista arretrato e così via? prosit!! Migliore in campo: Aquilani |
Felipe Melo continua a raccogliere unanimi consensi grazie a prestazioni come quelle di Genova dove si è dimostrato un muro spesso invalicabile per i rossoblù. Ecco le sue parole rilasciate a Sky: "Questa per noi è una vittoria in più, ci permette d'avere il morale alto, ben sapendo che sabato c'aspetta un' altra partita difficile. Vogliamo essere protagonisti quest’anno. Scudetto? Altre sono più attrezzate, dobbiamo essere realisti e affermare che Inter e Milan sono un gradino sopra di noi. Ora non siamo ancora pronti, ma proseguendo così... Io voglio vincere lo scudetto, così come la Juve: siamo lì. Sono molto soddisfatto del nostro centrocampo, siamo dei campioni, però le milanesi si conoscono da tempo, noi da poco: dobbiamo continuare così. Leader? Sì, ho pagato quello che è successo l’anno scorso, ma io sono stato sempre un leader nelle mie squadre e qua deve essere lo stesso. Con Aquilani mi trovo a mio agio, mi sembra di essere con Montolivo. Lui tecnicamente è molto bravo e per questo ci dividiamo bene i compiti. Ho fatto giare la palla perché così facendo abbiamo creato tanti pericoli e per questo si possono prendere anche dei rischi." |
Ritornato sul luogo del delitto, Gigi Del Neri sbanca Genova con una convincente prestazione dei suoi ragazzi. Ecco tutta la sua soddisfazione espressa ai microfoni di Sky: "Non è stato molto semplice vincere, frutto di una grande attenzione dei ragazzi che hanno giocato molto bene, sono stati molto attenti, rispettando il Genoa nel secondo tempo perché un loro gol avrebbe coinvolto ancora di più il pubblico. Milos? Stava bene, ieri dopo la conferenza stampa abbiamo fatto un provino anche sugli scatti e allora abbiamo deciso di farlo giocare. Scudetto? Noi siamo attaccati alla vetta, abbiamo dimostrato di poterci stare, ma dobbiamo pensare a domenica dopo domenica. Nessuna illusione, ma non dobbiamo anche disprezzare quello che stiamo facendo. Tutti i ragazzi si sono sacrificati, sanno che devono soffrire: è la giusta mentalità. Abbiamo spinto molto bene nel primo tempo facendo una gara perfetta, nel secondo tempo abbiamo dimostrato un grande acume tattico che è anch’esso fondamentale. Giochiamo bene sulle fasce? Abbiamo la nostra identità, senza voler essere presuntuosi dobbiamo imporre sempre il nostro gioco. Mancano ancora Martinez e Pepe, Milos ha uno scatto fenomenale. Nel primo tempo tentava di accentrarsi, ma deve stare largo dove fa vedere le cose migliori. Deve anche aiutare la fase difensiva, ma il suo sfruttamento per non è fondamentale. Prenderemo un punta? Il nostro attacco è il migliore d’Italia, abbiamo il problema di Amuari, quindi la fatica dei 3 diventerà doppia. Si può giocare qualche partita con una punta avendo diversi giocatori offensivi. Mi dispiace per Ale: stava entrando, ma Aquilani ha avuto un leggero affaticamento, ma resta sempre il capitano, che giochi o non giochi." |
Alberto Aquilani è stato un grande protagonista della vittoria di oggi. Il centrocampista romano ha preso in mano il reparto facendo girare la squadra attorno a lui, ma è stato vittima di un infortunio che ha fatto pensare al peggio. Inizia proprio da qui l'intervista a fine partita: "Come sto? Ho sentito un affaticamento sul quadricipite, visto che era l'ultimo cambio ho chiesto d'uscire per cercare di limitare i danni. Spero sia solo una contrattura. Del Neri mi chiede delle cose precise e io cerco di farle. Mi dà fiducia, ho fiducia e questo fattore è per me fondamentale. Vittoria molto importante, per lottare dobbiamo fare risultato su questi campo." |
La Juve vince a Genova: Milos trascina i bianconeri Nell'anticipo dell'ora di pranzo la squadra di Del Neri vince 2-0 contro il Genoa. Sblocca un autogol di Eduardo, poi super gol del serbo: dribbling e diagonale micidiale. Bianconeri a -6 dal Milan GENOA, 21 novembre - La Juve vince fuori casa contro il Genoa nell'anticipo delle 12.30 e si mantiene nella parte alta della classifica, a -6 dal Milan capolista. I bianconeri si impongono 2-0 dimostrando una grande maturità e mettendo in mostra, ancora una volta, uno dei suoi diamanti più splendenti, Milos Krasic. Suo il secondo gol, fantastico, dopo che un'autorete di Eduardo aveva spianato la strada alla squadra di Del Neri. KRASIC SHOW - Del Neri schiera subito Krasic, protagonista di un recupero lampo. In campo anche Motta. In avanti la Juve si affida a Iaquinta e Quagliarella. I bianconeri partono male, il Genoa attacca e rischia di segnare subito con Toni. Poi la Juve entra finalmente in partita e la gara rirtrova equilibrio. Equilibrio spezzato, però, al 18' grazie ad un'autorete di Eduardo. Tiro di Marchisio, deviazione di un difensore, poi carambola tra palo e portiere con la palla che finisce in rete. Passano cinque minuti e i bianconeri raddoppiano. Stavolta il merito è tutto di Milos Krasic. Il serbo parte dalla fascia destra, punta il suo marcatore, lo salta e poi scarica un diagonale che finisce in porta, nonostante un tocco disperato di Eduardo. Il Genoa non ci sta e reagisce. Criscito colpisce la traversa con un gran tiro al volo sugli sviluppi di un calcio d'angolo. I padroni di casa vanno in rete, ma il colpo vincente di Toni è di mano e l'arbitro ammonisce l'attaccante. IL GENOA PREME - Comincia il secondo tempo e Ballardini opera subito una doppia sostituzione: fuori Ranocchia e Mesto, dentro Kharja e Destro. Il Genoa cresce e mette pressione alla Juve. Del Neri richiama Motta in panchina e mette in campo il giovane Sorensen. Fuori anche Krasic, che ovviamente non ha i 90 minuti nelle gambe, e dentro Sissoko. La squadra di Ballardini continua a premere e va vicina al gol con un colpo di testa di Toni. L'ex tecnico della Lazio prova a sfruttare la pressione e inserisce anche Rudolf al posto di Veloso. Aquilani chiede il cambio a dieci minuti dalla fine e Del Neri lo sostituisce con Salihamidzic. La Juve è anche fortunata: il Genoa colpisce un altro legno con un gran tiro da fuori di Kharja. C'è tempo soltanto per una bella parata di Storari. La Juve passa al Ferraris e si mantiene in scia del Milan. |
50' Ecco il fischio finale... GENOA - JUVENTUS 0 - 2. Reti di Marchisio e Krasic. Ottima prestazione della Juventus che espugna un difficile campo di fronte a una squadra mai doma. Da sottolineare le prestazioni maiuscole di Aquilani e Krasic che ha così risposto ai fischi piovuti dagli spalti. Notevole anche la prestazione della difesa che ha blindato la porta di Storari impensierito da tiri dalla lunga distanza. Con questa vittoria, la Juve sale provvisoriamente al terzo posto mandando un segnale a tutto il campionato: i bianconeri ci sono! 49' Ormai la partita ha veramente poco da dire... S'attende solamente il triplice fischio 47' Rudolf tenta la conclsione in area, il tiro è preda di Storari con qualche affanno 46' Occasione per i rossoblù. Chiellini sbaglia il primo intervento della partita, Destro coglie l'attimo e scocca un pericoloso tiro neutralizzato da un attento Storari 45' Il Genoa attacca, ma sempre con minor convinzione e maggiore frustazione. Sono 5 i minuti di recupero 43' La Juve rifiata effettuando un efficace possesso palla. 42' Ancora una volta notevole la prestazione di Sorensen che fa valere la propria fisicità 41' Ammonito Milanetto per un fallo su Melo. La Juve ha alzato un muro difensivo... 38' Genoa anche un po' sfortunato. Conclusione dalla lunga distanza di un ottimo Kharja. Il pallone accarezza la traversa prima di finire sul fondo 37' Clamorosa occasione per la Juve. Ottimo anticipo di Grosso, che fa un coast to coast indisturbato. Arrivato al limite dell'area genoana, passa a Marchisio che solo davanti a Eduardo spreca malemente sparando la conclusione sul portiere 36' La Juventus è chiusa nella propria area, ma il Genoa non passa 35' Esce Aquilani, dentro Brazzo. Per Aquilani un dolore all'adduttore, ma non sembra qualcosa di serio. Pare si tratti di un fastidio e di un cambio precauzionale 34' Il pubblico di Genoa intona i soliti cori triti e ritriti accusando la Juve di rubare... 33' Cambio per il Genoa. Dentro Rudolf, fuori Veloso 33' Grande opportunità per il Genoa. Toni sponda per Destro che gira al volo la palla che viene deviata in angolo 32' Ecco il cambio annunciato. Dentro Del Piero, fuori un buon Quagliarella, ma Aquilani all'improvviso ha chiesto il cambio. Si scalda Brazzo, Del Piero si rimette la tuta 31' Bonucci e Chiellini sono mostruosi. Sporcano qualsiasi pallone che passa dalle loro parti. Ora la Juventus ha ripreso in mano le redini del gioco 30' Alex Del Piero è pronto, al suo posto uscirà Quagliarella 28' Tiro di Kharja, deviato da un bianconero: il pallone s'impenna impensierendo Storari che smanaccia in angolo 28' Quagliarella prova una delle sue conclusioni dalla distanza ma il tiro è debole 27' Genoa pericoloso con un tiro cross di Kharja che svanisce sul fondo 26' Ancora Quagliarella che attacca bene gli spazi. Tiro dal limite fuori sulla destra 24' La Juventus si riaffaccia con un'azione insistita sulla destra di Quagliarella e Aquilani. 22' Aquilani in mezzo, Marchisio a sinistra, Sissoko a destra. Del Neri prova a fermare il Genoa bloccando Criscito e Kharja 21' Juve in difficoltà. Il Genoa attacca a testa bassa, Toni prova a girare di testa un cross, ma la palla finisce alta 20' Ammonito Rafinha per fallo su Quagliarella 19' Pericolosissima la Juve con Iaquinta che batte, forse con un fallo, Kaladze ma viene fermato da Eduardo pronto nell'uscita bassa 19' Del Neri cambia ancora. Sissoko e Melo centrali, Aquilani sulla sinistra 18' Ancora Genoa. Sugli sviluppi di una punizione. Rossi prova la conclusione a rete ma la palla esce. 18' Ammonito Grosso per gioco scorretto. Del Neri ha spostato Marchisio sulla destra, mentre Sissoko gioca come ala sinistra 17' Cambio bianconero, Fuori Krasic, dentro Sissoko 16' Toni solo davanti al portiere, chiuso provvidenzialmente da Chiellini 15' Destro di Aquilani dalla lunga distanza. Fuori di molto. Del Neri s'arrabbia coi suoi ragazzi, chiede maggiore attenzione a tutti specialmente alle punte e a Felipe Melo 14' Potenziale occasione da gol per il Genoa. Dainelli sulla destra spreca di testa un buon cross. 13' Sorensen spazza in angolo un cross insidioso. Dalla bandierina batte Veloso, ma Storari esce coi pugni 12' Momento cruciale della partita. Il Genoa prova ad attaccare a testa bassa, ma la Juve prova a resistere 11' Forcing del Genoa. Kharka ancora molto pericoloso, cerca la conclusione sul primo palo, ma Bonucci devia in corner. 9' Cambio per la Juve. Esce Motta, dentro Sorensen 9' Genoa pericoloso ancora sulla sinistra. Questa volta è Kharja che crossa pericolosamente, il pallone resta in area ma nessun genoano è pronto a concludere 8' Intervento di Chiellini che lancia Iaquinta che non riesce però a superare nello scontro diretto Dainelli 7' Aquilani vicino al 3 - 0. Conclusione pericolosa dal limite che esce di poco. Sorensen pronto, esce Motta 6' Ottima azione della Juve sulla fascia sinistra: cross di Grosso che mette in difficoltà il Genoa 4' Omaggio di Kaladze che sbaglia il passaggio a Eduardo. Corner per i bianconeri, mentre Bonucci è rientrato 3' Qualche problema per Bonucci che ha subito una forte botta in uno scontro con Toni 3' Il Genoa prova a fare la partita, ma lo fa in maniera sterile. 1' Ballardini ha avanzato Veloso che giostra adesso come trequartista, mentre Destro affianca Toni in attacco SECONDO TEMPO |
46' Morganti fischia la fine del primo tempo. Ottima Juventus trascinata da uno straordinario Milos Krasic che ha risposto con una prestazione coi fiocchi ai fischi dei genoani. Aquilani e Melo fanno girare bene il pallone cercando di addormentare la gara e di gestirla al meglio. Genoa pericoloso soprattutto con Criscito, ma la difesa bianconera risponde molto bene quando sollecitata 45' Corner per la Juve, nulla di fatto. 44' Viene comunicato che ci sarà un minuto di recupero 43' I Grifoni provano a chiudere la Juve nella sua area, ma i bianconeri sono molto attenti. 42' La Juve cerca di rallentare i ritmi di gioco, ma il Genoa prova a ripartire velocemente soprattutto sulla sinistra 40' Genoa ora pericoloso. La difesa bianconera dorme su un pallone insidioso, ma Storari devia con affanno in angolo 39' Devastante Milos Krasic. Salta Criscito e Veloso, mette in mezzo per Iaquinta che, al volo, mette il pallone a fil di palo. Eduardo soffia tanto per farlo uscire... 37' Continua il possesso palla. Il Genoa sembra impotente 35' La Juventus ora fa un ottimo possesso palla cercando il momento giusto per colpire il Genoa ... Sopra la traversa e di molto 34' Punizione dal limite guadagnata da Quagliarella. Batte Grosso... 32' Anullato gol a Luca Toni. Sul calcio d'angolo di Veloso, Toni anticipa Storari deviando la palla in porta con la mano. Il pubblico si lamenta facendo partire il coro Ladri, Ladri... 31' Il Genoa continua il forcing. Calcio d'angolo dalla destra 30' Fase importante del match. I rossoblù provono ad accorciare le distanze continuando a insistere sulla fascia sinistra dove Criscito mette in difficoltà Motta 28' L'incrocio ha svegliato il Genoa. Criscito spinge sulla fascia, crossa al centro dove Toni si fa trovare pronto. 27' Incredibile incrocio di Criscito. Sugli sviluppi di un corner, Criscito tira al volo un pallone vagante. Brivido freddo per Storari. 26' Ancora pericolosi i bianconeri. Aquilanci lancia Marchisio che fa partire un rasoterra che finisce di poco a lato 26' La Juve non molla un centimetro. Felipe Melo è straordinario nel recuperare i palloni 23' MILOOOOS KRASIIIIIIIIIICCC. Risponde così il serbo alle tante critiche. Punta Criscito, lo salta senza problemi, va a calciare, Eduardo devia, ma il pallone va lo stesso in rete. Ammonito per l'esultanza dopo essersi tolto la maglietta 20' Il Genoa prova a reagire immediatamente coinvolgendo Toni. Un suo tiro viene deviato dalla difesa e catturato senza affanni da Storari 18' GOOOOOOOOLLL.Marchisio realizza dopo un'azione sulla sinistra. Grosso crossa, Quagliarella fa la sponda per Claudio che tira al volo. Il pallone, deviato da Dainelli, colpisce il pallone che carambola sulla testa di Eduardo. 17' La Juve cerca di fare il proprio gioco con una manovra avvolgente insistendo sulle fasce, ma il Genoa si chiude bene 15' Bruttissimo intervento di Criscito su Krasic. Ammonizione, ma il rosso ci poteva stare. Di certo Milos è bersagliato da fischi e interventi, ma i compagni lo difendono 14' Del Neri chiede a Grosso di spingere maggiormente, richiami anche per Motta. Il tecnico chiede più spinta 12' Iaquinta prova la conclusione dalla lunga distanza, Tiro fuori di molto 10' Il centrocampo della Juve ha preso le redini del gioco. Krasic, ancora fischiato, crossa pericolasamente, ma Eduardo è attento 9' Calcio d'angolo per il Genoa dopo un'azione insistira sulla sinistra. Storari esce sicuro e fa suo il pallone. 8' Primi minuti di gioco caratterizzati dall'aggressività delle squadre. Genoa più pericoloso. la Juve cerca di prendere campo 7' Aquilani crossa, Eduardo respinge coi pugni 6' Iaquinta si guadagna un calcio di punizione 5' Krasic fischiato ogni volta che tocca un pallone. Clima infuocato 4' Pericola punizione del Genoa. Chiellini e Storari deviano in corner 3' Storari anticipa di piede Toni involato verso la porta 3' Squadre molte aggressive 1' Krasic punta Criscito, l'arbitro non fischia. Polemiche. Del Neri s'arrabbia col quarto arbitro. 1' Il Genoa è schierato con la difesa a tre, Juve col solito 4-4-2 12.30 Puntuali, si inizia. Juve con Krasic, Genoa con Kaladze. 1 tempo 12.28 Le squadre stanno per entrare in campo. Nella trasferta insidiosa di Genova, Gigi Del Neri recupera Milos Krasic schierandolo sin dal primo minuto. Si gioca su un campo che risente delle abbondanti piogge che hanno colpito negli ultimi giorni il Nord Italia, ma davanti a un folto pubblico. Ballardini rafforza la fascia sinistra schierando Kaladze come terzo di difesa e avanzano Criscito sulla mediana Ecco le formazioni ufficiali: GENOA (3 -4-2-1) Eduardo, Ranocchia, Dainelli, Kaladze Rafinha, Rossi, Milanetto, Criscito, Veloso, Toni, Mesto A disposizione: Scarpi, Karja, Rudolf, Destro, Modesto, Moretti, Zuculini. JUVENTUS (4-4-2) Storari, Motta, Bonucci, Chiellini, Grosso, Krasic, Aquilani, Melo, Marchisio, Quagliarella, Iaquinta. A disposizione: Manninger, Sissoko, Salihamidzic, Del Piero, Traorè, Lanzafame, Sorensen. |
Manca un'oretta all'inizio della partita e il traffico domenicale nella zona di Marassi è più vivo che mai, il cielo coperto e proprio in questo momento ha iniziato a piovere. I giocatori hanno pranzato alle 9-9,30 come da programma e sono pronti a scendere in campo nell'insolito orario. Aveva due soli dubbi di formazione mister Gigi Delneri. C'era da risolvere il doppio ballottaggio sulla corsia di destra: Motta-Sorensen e Krasic-Lanzafame. Le perplessità erano principalmente legate alle condizioni dei due titolari: ebbene, Krasic e Motta hanno dato ampie garanzie al tecnico bianconero e dunque saranno regolarmente in campo dal primo minuto. Si parte quindi con Storari tra i pali. Motta e Grosso esterni difensivi, Bonucci e Chiellini i centrali. A centrocampo, da destra a sinistra, Krasic, Felipe Melo, Aquilani e Marchisio. In attacco Iaquinta e Quagliarella. Nel Genoa squadra confermata con Kharja in panchina recuperato in extremis. In campo probabilmente Dainelli al posto di Kaladze.
Juventus (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Melo, Aquilani, Marchisio; Quagliarella, Iaquinta. |
Fonte: Telelombardia - qsvs.it Non è un pupillo di Jose Mourinho che nel suo sistema di gioco predilige un unica punta ed un nutrito numero di trequartisti, per questo Karim Benzema, tagliato fuori da Higuain, prima scelta del tecnico portoghese, nel Real gioca solo quando c'è bisogno di incrementare il numero di attaccanti per portare a casa anche forzando i tre punti, poi tra i due il rapporto non è dei migliori, per tutti questi motivi il futuro di Benzema non sembra essere legato ancora per molto alle merengues. |
La storia d'amore tra la Juventus e Gigi Buffon, sembra destinata a continuare ancora. Nonostante le voci messe ad arte da qualcuno su una su probabile cessione il portierone bianconero non sembra intenzionato a lasciare Torino e anche ieri, intervenuto ai microfoni di Radio 1, ha rilasciato alcune frasi sibilline che faranno sicuramente piacere ai tifosi: "E' normale che il mio nome sia sempre sulla bocca di qualche operatore di mercato, fa sempre notizia. Ma io sarei un pazzo a voler lasciare Torino. Tra una settimana potrò finalmente tornare a Vinovo per allenarmi coi mie compagni". Sembrerebbe quindi spegnersi il focolare delle polemiche nato dopo la famosa "foto sociale", dove Buffon non era presente. Ai tifosi interessa che Buffon torni in campo e possa essere sempre decisivo come in passato portando quei 15/20 punti in campionato, valore aggiunto che lancerebbe la Juventus verso le primissime piazze. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14