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Messaggi del 27/11/2010

Del Neri: «Buona Juve, ma questi sono due punti persi»

Post n°3295 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

 
Il tecnico bianconero felice per la prestazione, ma è deluso per non aver fatto bottino pieno: «Punti persi per come abbiamo giocato. La classifica? Non ci interessa perché ora non conta, conterà a maggio»
TORINO, 27 novembre - È arrivato solo un pari per la Juventus ma Del Neri è comunque contento per il pareggio: «La Juve ha giocato bene ed io sono soddisfatto della prova di oggi». Parole chiare e decise che danno idea dell'umore di Del Neri un po' infastidio per le critiche che dallo studio di Sky venivano sottolineate al tecnico bianconero: «Quando gioca a Torino questa squadra non fa fatica, prende autogol, perché quella è stata l'unica occasione dei viola. Il centravanti? Iaquinta e Amauri non stanno bene, il primo è stato anche ricoverato per quanto stava male. Io so che il mio gruppo è di qualità e in questo momento dobbiamo pensare a quelli che abbiamo. La Fiorentina si è difesa diligentemente, però non ha creato occasioni cosa che invece che ha fatto la mia squadra. Passo indietro rispetto a Genova? Io penso di no, perché la prestazione c'è stata. Nel futuro con questa mentalità si andrà molto lontano. Vediamo cosa accadrà. Aquilani bloccato? Ho visto la Juve crescere, anche fisicamente, oggi abbiamo fatto molto bene. Non c'è nessuna titolarità, chi non sta bene viene sostituito. Il primo tempo Boruc ha fatto una grande parata su Marchisio quindi occasioni erano state creato già nel primo tempo. Mihajlovic dice che la Juve ha meritato il pareggio? Per me sono due punti persi, poi che il risultato sia giusto è un'opinione, io mi tengo la mia opinione».

DUE PUNTI PERSI - Del Neri parla poi dell'occasione mancata dai bianconeri che rimangono a-6 dal Milan: «Due punti persi? Sono persi per come abbiamo giocato. La classifica? Non ci interessa perché ora non conta niente, conta solo a maggio. Siamo solo a 6 punti, la Roma è la prova vivente considerando che era a -14 dall'Inter. Poi ha perso con la Sampdoria e sappiamo tutti come è andata».

PEPE: «PUNIZIONI? MI ALLENO CON DEL PIERO» -  «Ci alleniamo spesso io e lui, rimaniamo a fine allenamento a tirare un pò di punizioni. C'è un pochino di differenza, ma si può sempre migliorare». Così Simone Pepe, ai microfoni di Sky Sport, parla del suo compagno Alessandro Del Piero, al termine del pareggio per 1-1 tra Juventus e Fiorentina, raggiunto dai bianconeri proprio con una sua punizione. Un punto guadagnato, o due punti persi?: «Penso che nel secondo tempo soprattutto, la Juve abbia fatto una buonissima gara, ha avuto diverse mischie in area della Fiorentina, per cui, alla fine, potevamo anche vincere. Però, anche loro hanno fatto una buona partita», dice Pepe. Dopo l'uguale risultato dei rossoneri con la Sampdoria, per la Juve questa sera è stata un'occasione sprecata: «Noi dobbiamo guardare a noi. Però, a questo punto, bisognava provare a vincere per rosicchiare due punti al Milan», conclude.

 
 
 

Immaturi

Post n°3294 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image sport
Per vincere le coppe e i trofei ci vogliono gli Ibrahimovic, vale a dire i campioni. Con questo non vogliamo dire che la Juventus non ne abbia, ma solo che non ne ha ancora di maturi capaci di fare la differenza come lo svedese. Oggi ci voleva quella zampata, che non e' arrivata. Meglio non pronunciare la parola scudetto, meglio non illudere nessuno. Si rischia sul serio di creare facili illusioni e grandi delusioni. L'occasione stasera era ghiotta per salire a meno quattro dalla vetta e porsi come possibile anti Milan. Purtroppo i fatti dicono che il Milan con la Fiorentina ha vinto e la Juve no. Insomma il GAP c'e' ed e' reale, purtroppo fino a quando non si vincono partite come quella di stasera e' meglio non pronunciare la parola scudetto ma solo Champions League e forse siamo anche di manica larga perché per essere quarti bisogna sperare che dietro non accelerino.

 
 
 

La Juve domina con la Fiorentina, ma non va oltre l'1-1...

Post n°3293 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

 
I bianconeri non vanno oltre l'1-1 contro i viola: vantaggio ospite con l'autogol di Motta su conclusione di Vargas. Nella ripresa reazione firmata da Pepe che al 38' firma il pari. Del Neri & co. restano a -6 dal Milan
TORINO, 27 novembre - La Juventus perde un treno importantissimo per lo Scudetto. Dopo il pareggio del Milan a Genova contro la Sampdoria la squadra di Del Neri era chiamata alla vittoria contro la Fiorentina per accorciare le distanze dai rossoneri e soprattutto per dimostrare di essere finalmente tornata una grande, ma in campo si è vista una prestazione davvero inaccetabile e il pareggio per 1-1 è stato solamente l'inevitabile conclusione di una serata che definire storta è poco: gol viola propiziato da una deviazione di Motta su conclusione di Vargas, qualche occasione (quelle create da Del Piero e Quagliarella nel primo tempo e da Iaquinta e Chiellini nella ripresa) sprecate in maniera inopinata e il gruppo incapace di ribaltare completamente una situazione ampiamente alla portata considerando che la rete del vantaggio degli uomini di Mihajlovic è arrivata solo al 4' del primo tempo.

RIPRESA DI GRINTA - Nella ripresa gli uomini di Del Neri scendono in campo più determinati ma per 25' non viene creata neanche un palla gol. A quel punto Del Neri decide di cambiare: fuori Del Piero e Aquilani (davvero preoccupante la sua prestazione, è sembrato quasi andare al piccolo trotto per non rischiare un infortunio muscolare) e dentro Iaquinta più Pepe. Il cambio dà quella spinta decisiva alla squadra che dopo l'ingresso di Lanzafame al posto di Motta (forse il peggiore in campo) ritrova almeno un minimo di brillantezza e di grinta: in rapida successione prima Iaquinta e poi Chiellini impegnano severamente Boruc che si salva con due parate a dir poco incredibile. Il gol però è nell'aria ed è Pepe al 38' a soprendere l'estremo difensore viola con una punizione a giro dal vertice sinistro dall'area che si infila all'incrocio dei pali: 1-1 e parità ristabilita.

NIENTE VITTORIA - A quel punto la Juve dovrebbe pungere, dovrebbe trovare con più facilità la via del gol soprattutto quando Felipe viene espulso al 43' per un brutto fallo da dietro ai danni di Krasic, ma le occasioni scarseggiano e allora a farla da padrone è la voglia, il carattere, la grinta che però non danno la gioia del vantaggio a Marchisio & co. La Juve si deve accontentare di un punto e nella serata in cui il Milan ha fatto un passo falso non può essere ritenuto un risultato soddisfacente soprattutto considerando una Fiorentina ai minimi termini presentatasi all'Olimpico di Torino. Insomma un vero peccato perché se da una parte la striscia di risultati consecutivi si allunga, dall'altra il rammarico per i due punti persi è davvero grande. Si è vista in campo una squadra incapace di determinare una manovra fluida, quasi addormentata nel determinare movimenti senza palla e imprecisa quando si è trattato di metterla dentro.

PRIMO POSTO LONTANO - Insomma per Del Neri ci sarà molto lavoro da fare per rialzare, soprattutto da un punto di vista psicologico, un gruppo davvero irriconoscibile, forse intorpidito e sorpreso dalle temperature polari che hanno ghiacciato la serata bianconera: -5 sul termometro, -6 in classifca nonostante il pareggio del Milan contro la Samp. Il primo posto, soprattutto questa sera, sembra sempre più una chimera irragiungibile.

 
 
 

LIVE - JUVE-FIORENTINA RISULTATO FINALE 1-1...

Post n°3292 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Fischio finale. Dopo 5 minuti e 20 secondi di recupero, squadre negli spogliatoi. 1-1 tra Juventus e Fiorentina

51' Ultima azione: punizione di D'Agostino, respinge Storari

50' Ammonito Pepe che travolge Pasqual 

49' Pepe chiude bene da terzino, posizione che occupa dopo l'ingresso di Lanzafame

49' La partita si sta spegnendo. Non riusciamo a tornare all'attacco

48' Angolo per la Fiorentina. Liberiamo bene e ripartiamo

47' Fallo di Claudio Marchisio su Babacar. Giallo.

46' Boruc libera con una mano dopo la battuta di Pepe

46' Juve rabbiosa. Melo si guadagna punizione dalla stessa posizione del gol

45' Saranno cinque i minuti di recupero

45' Iaquinta di testa. Miracolo di Boruc ma era fallo.

44' Chiellini si guadagna una punizione proprio al limite dalla destra. Ingenuo Vargas

43' Espulso Felipe per fallo da tergo su Krasic. Rosso e Fiorentina in dieci uomini

43' Grande giocata di Chiellini che esce elegantemente dalla difesa

42' Rimessa laterale in zona d'attacco per gli ospiti. La Juve rifiata

40' Continuiamo ad attaccare

Raccontiamo la rete. Punizione defilatissima battuta da Pepe, tiro cross insidioso, Boruc è sorpreso, è il pari della Signora. Ora cerchiamo i tre punti!

37' GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL SIMONE PEPEEEEEEE

37' Fuori Motta, dentro Lanzafame

36' Fallo di Comotto. Giallo per lui. Giusto

35' Bonucci di destro...sul fondo. Dobbiamo prendere la porta..

35' Angolo Juve

35' Fasi concluse in area viola, non riusciamo a tirare

34' Juve all'attacco. Avanti ragazzi!

34' Motta sta sbagliando tanto tanto tanto

32' Clamorosa doppia occasione per la Juve!!!!!! Boruc compie due autentici miracoli, prima su Iaquinta in spaccata, poi allungandosi sul destro di Chiellini. Splendido Boruc. Peccato ragazzi

31' Bella azione della Fiorentina. Tutto come al solito nasce da Vargas, che non prendiamo mai. Alla fine tiro alle stelle di Santana

30' E' passata mezzora nel secondo tempo, la palla circola troppo lentamente. La Fiorentina è ben messa in campo e controlla senza soffrire eccessivamente

29' Fuorigioco di Quagliarella.

28' Juve in avanti, proviamo a sfondare sugli esterni. Non pungiamo

27' Krasic ora è a sinistra e Pepe a destra. Male il cross di quest'ultimo

26' Bella scelta di tempo di Boruc, non siamo pericolosi sui calci piazzati

24' Ultimo cambio nella Fiorentina. Esce Camporese, entra Felipe 

23' A terra Camporese. Il pubblico fischia. Si sta perdendo tempo. Si prepara Felipe

23' Krasic, traversone, deviato, ancora Krasic, poi mette fuori Comotto

22' Ci prova Babacar, ma perde l'equilibrio

21' Delneri ha chiesto agli esterni di giocare molto alti. Marchisio e Melo più bloccati. 4-2-4 !

20' Ora col 4-3-3 la Fiorentina, con gli esterni pronti a ripiegare

20' Dentro Marchionni, fuori Ljajic. Seconda sostituzione di Mihajlovic

19' Male anche questo piazzato. Cross corto. Torna in avanti la Fiorentina

18' Krasic è strattonato. Giallo per Pasqual. Il serbo è più vivo del 1° tempo. Punizione

17' La Juve dà molta pressione. Iaquinta si avvita dopo un cross di Grosso. Fuori. Era molto difficile segnare

16' Iaquinta è cercato da Melo, la combinazione con Quagliarella non si conclude. Proviamo a spingere

15' Dopo alcuni batti e ribatti, ci prova Quagliarella ma non incide. Para il portiere gigliato

14' Krasic guadagna corner

13' Doppio cambio. Fuori Aquilani e Del Piero. Dentro Pepe e Iaquinta. Marchisio va al centro con Melo, Pepe largo 

13' Fuori la palla del capitano. Maledizione. 

12' Del Piero si guadagna una bella punizione. Forse uscirà appena dopo la battuta

11' Cambio nei viola. Fuori Gila, dentro Babacar

10' Si scalda con maggiore intensità Vincenzone Iaquinta. 

10' Gila non ce la fa. Esce. Pronto Babacar

9' Contropiede Juve. Krasic si incunea centralmente ma cerca la soluzione più difficile e spreca. Non incisivo il serbo

8' Sempre ben posizionato Pasqual su Krasic

8' Grande occasione per Santana che stoppa troppo indisturbato in area e gira di sinistro. Alto

7' Chiellini chiude in angolo su Gilardino che sembra essersi fatto male

6' Ancora una bella occasione per la Juventus! Alex va via sulla sinistra, tira col mancino, di poco a lato alla sinistra di Boruc. Peccato capitano

5' Fallo di Melo in area avversaria

5' Angolo basso, battuto male. Rimaniamo in avanti

4' Del Piero per Quaglia che prova a girarsi. Chiuso in angolo

3' Secondo fallo in due minuti di D'Agostino. Questo era tattico. Andava ammonito

2' E' partita bene la Fiorentina

2° tempo

21:50 Si riparte per la ripresa. Nessun cambio nelle due compagini

 
 
 

LIVE - JUVE-FIORENTINA: 0-1 DOPO IL PRIMO TEMPO

Post n°3291 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image sport

46' E' finita la prima Frazione di gioco

46' Juve in avanti

45' Ci sarà un minuto di extra time. Ultime battute

45' Dalla punizione, mucchio in area, tocca per ultimo Gamberini

44' Strepitosa giocata di Vargas che va via a tre giocatori della Juve. Fallo di Bonucci. Ammonito

44' Aquilani discute animosamente con Motta. Qualcosa non và

43' Sugli sviluppi successivi, Grosso è anticipato da Boruc

42' Conquistiamo un altro corner

42' Intuizione di Quagliarella. Angolo dopo il suo destro deviato

41' Nooooo ancora occasionissima. Pregevole azione personale di Alex, si avventa Marchisio sul cross. Esterno della rete

40' La Juve si muove poco, cross dalla trequarti di Melo, inutile

39' Partita equilibrata. Mihajlovic vuole che si cerchi di più Santana

38' Contropiede della Fiorentina, la Juve era sbilanciatissima. Pasqual tira, è fuori di molto

37' Cross di Vargas, la prende Storari

36' Destro di Del Piero, para Boruc sul suo palo

35' Si scalda Iaquinta

35' Punizione per la Juve da posizione ghiotta. Mano di Gamberini ed è pronto Alex dal limite!

35' Non succede nulla dal corner

34' Bellissima azione di un ottima Fiorentina. Angolo per loro

33' Angolo conquistato dalla Fiorentina

33' Nulla di fatto, ripartono i viola

33' Punizione per la Juve dalla trequarti destra. Calcia il capitano 

32' Grosso per Marchisio, palla lunga. Male male

31' La Juve attacca molto di più dalla destra. I viola ora sono più rintanati

30' Cross di Krasic, bello e teso, grande rovesciata di Aquilani. Alto.

29' Delneri chiama moltissimo Krasic e gli da indicazioni

28' GRANDE OCCASIONE PER LA JUVE. ALEX CALCIA MALE E IL TIRO E' ALTISSIMO. PECCATO

27' Punizione di Del Piero, prova la girata Chiellini, contrato

27' Fallo di Donadel su Aquilani sulla trequarti

26' Fuorigioco di Alex

26' Insistiamo sospinti dal pubblico. 

25' Non riusciamo a servire bene Fabio Quagliarella

25' Fallo di Del Piero su Donadel a centrocampo

24' Marchisio prova il destro. Alto. Finora è lui il migliore della Juve

23' Mette fuori Melo dopo il corner

22' Tiro di Donadel, devia Aquilani, angolo

22' Ci perdiamo in contropiede e veniamo fermati bene

22' Fiorentina sulla nostra trequarti, poi recupera Motta

21' Ora ci stiamo affacciando in avanti con maggiore continuità, ma siamo imprecisi

20' Melo cerca Krasic a destra, cross, Marchisio tira ma è centrale

19' Traversone insidiosissimo di Vargas, blocca un attento Storari

19' Il tiro dalla bandierina non porta nulla. Ci aveva provato Chiello

18' Conquistiamo un angolo

18' Del Piero perde palla sulla tre quarti

17' Quaglia prova a girarsi in area, bloccato da Camporese

17' Grande tiro al volo di Krasic di sinistro, altissimo, ma ancora un'occasione per i viola

16' Quagliarella stacca, facile Boruc

15' Krasic di testa, debole. Para Boruc

15' Proviamo ad aprire la difesa avversaria, Del Piero di esperienza guadagna una rimessa

13' Bonucci di testa da angolo, fuori

11' Gioco ancora fermo

10' Gilardino contuso alla testa

9' Cross di Krasic. Boruc sicuro

8' Abbiamo accusato in colpo e non riusciamo ad affondare

6' Ancora Fiorentina in avanti, noi un pò in confusione. Forza!

4' Gol della Fiorentina, 0-1. Ha segnato Vargas con un tiro cross deviato da Motta

4' Fallo di Motta su Vargas. Punizione per i viola

3' Ora manovra la Fiorentina. Prime fasi lente

2' Palla lunga per Krasic, la sfera scivola sul fondo

1' Juve in possesso palla

20:47 - Si parte! Forza Juve

20:45 - Tra pochi istanti si comincia

20:43 - Squadre che stanno per entrare in campo. Tutto pronto!

20:25 - Pavel Nedved e Andrea Agnelli parlano tra loro a bordo campo.

20:12 - In campo i campioni bianconeri per il riscaldamento! Krasic applaude i tifosi, Chiellini ancora incerottato in fronte.

20:00 - Queste le formazioni ufficiali di Juventus-Fiorentina:

JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Quagliarella, Del Piero. All.: Delneri.
A disp.: Manninger, Sorensen, Traorè, Sissoko, Lanzafame, Iaquinta, Pepe.

FIORENTINA (4-2-3-1): Boruc; Comotto, Gamberini, Camporese, Pasqual; Donadel, D'Agostino; Santana, Vargas, Ljajic; Gilardino. All.: Mihajlovic
A disp.: Avramov, De Silvestri, Felipe, Bolatti, Marchionni, Cerci, Babacar.

 
 
 

Juve-Fiorentina, Del Neri rilancia Del Piero dal 1'...

Post n°3290 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

 
Il tecnico bianconero schiera il capitano accanto a Quagliarella. Fuori, invece, Iaquinta per un attacco influenzale. Per il resto confermata la formazione che ha battuto il Genoa sette giorni fa
TORINO, 27 novembre - Gigi Del Neri fa la sua scelta: dentro Del Piero, fuori Iaquinta, ko a causa di un attacco influenzale. Il capitano bianconero sarà protagonista, a meno di sorprese dell'ultim'ora della sfida tra Juventus e Fiorentina in programma dalle 20.45 in una torino sotto la morsa del freddo. Il tecnico friulano lascia fuori l'ariete ex Udinese e rilancia il n° 10 che nelle ultime partite era sempre partito dalla panchina.

CONFERMATI GLI ALTRI 10 - Per il resto confermata la squdra che solo una settimana fa aveva battuto il Genoa a Marassi: Storari in porta, Motta e Grosso sugli esterni. Bonucci e Chiellini coppia centrale. A centrocampo linea a quattro con Krasic, Aquilani, Melo e Marchisio, in attacco Quagliarella e Del Piero.

 
 
 

ULTIME DA TORINO: POCHE SORPRESE....

Post n°3289 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Dovrebbe essere una Juventus quella che scenderà in campo tra poche ore. Confermata in pratica in toto la squadra vincente con il Genoa. Unica novità in panchina il rientro di Pepe. Un'alternativa in più per Del Neri che ha trovato in Grosso una conferma utilissima per sopperire all'assenza di De Ceglie e in Sorensen un'importante carta da giocare. Nei viola probabile debutto di Camporese a meno che Mihajlovic non decida di rischiare Felipe. Da valutare l'impiego di Santana (favorito) o Marchionni.

Questi i probabili undici:

JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grosso; Krasic, Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Iaquinta, Quagliarella.

panchina:Manninger,Sorensen,Traorè,Salihamidzic,Sissoko,Pepe,Del Piero

FIORENTINA (4-2-3-1): Boruc; Comotto, Gamberini, Camporese, Pasqual; Donadel, D’Agostino;Santana, Ljajic, Vargas; Gilardino.

panchina:Avramov,De Silvestri,Felipe,Bolatti,Cerci,Marchionni,Babacar
 

 
 
 

I Castori Viola....

Post n°3288 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

Immagine IPB

In ogni enciclopedia, presto, potrete trovare una nuova voce nella categoria "animali": I Castori Viola.

I Castori Viola, pur non essendo molto numerosi, non sono una razza in via di estinzione. Essi, comunque, si possono trovare esclusivamente in una piccola città situata nel centro Italia poichè al di fuori di quel particolare habitat verrebbero inevitabilmente schiacciati da razze più forti.

I Castori Viola (così come i Ratti) hanno nel loro DNA il gene della "perdenza", ed è questo uno dei motivi per cui rosicchiano in continuazione.
I Castori Viola non sono in grado di accettare le
vittorie e le prodezze delle Zebre, la razza di cui credono (erroneamente, poveri illusi) di essere i maggiori rivali; infatti, non accettando la loro inferiorità storica, si attaccano a futili scuse (link 1, link 2) per giustificare la loro praticamente totale mancanza di successi.

I Castori Viola, come detto in precedenza, sono bravi a rosicchiare...poveri loro, di natura non sono capaci di fare altro.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1224


 
 
 

KRASIC: QUANDO LE DIFFICOLTA' TI RENDONO PIU' FORTE...

Post n°3287 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

Il serbo si confessa a La Repubblica
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La freccia serba ormai è entrato nel cuore di tutti per le sue imprese sportive, per i suoi scatti, i suoi dribbling e le sue giocate. Oggi la Repubblica ci presenta una sua intervista che va oltre lo sport, ma analizza anche le difficoltà che nella vita ti fanno crescere e che purtroppo ti segnano. Krasic, oltre a essere esempio in campo e non ci importa che "qualcuno" cerchi di sminuirlo, è esempio anche al di fuori.

Kosovska Mitrovica, dove è nato, è divisa da un fiume: a nord vive la minoranza serba, a sud la maggioranza kosovara.Lei è mai passato da una sponda all'altra, Milos Krasic? «Quando ero piccolo ho avuto una bella vita e non si sentivano queste tensioni. Fino al 1999 non era una città divisa: dall'altra parte avevo amici, compagni di scuola. Attraversare il ponte era normale».

Adesso meno? «Agli amici di là telefono ancora, me ne sono rimasti due o tre. Ma quando torno a casa sto con la mia famiglia, il tempo è poco».

Adesso che è ricco, perché non la porta via di lì? «Per l´amore verso la città. Sarei rimasto anch'io, se non avessi fatto il calciatore. Penso che sia una cosa normale. Penso che sia una cosa giusta».

Anche se è una città dimezzata? «So che c´è molto odio e capisco che i serbi ritengano il Kosovo parte della loro patria. Non vogliono sentirsi stranieri nella propria terra: si batteranno per rimanere lì».

A quattordici anni lei è emigrato a Novi Sad, dove vide la guerra. A diciannove era già a Mosca: che fine ha fatto la sua infanzia? «Sono cresciuto molto in fretta. Avrei preferito un´infanzia diversa, vicina ai miei genitori. M è stato il mio lavoro a portarmi via».

Cosa provava un quattordicenne sotto le bombe? «La prima che cadde, a Novi Sad, distrusse il ponte della Libertà, ho un ricordo nitido. Vedevamo dalla terrazza la gente che scappava, con me c´era Jovanovic, quello che adesso gioca nel Liverpool: è stato il mio fratello maggiore».

Perché eravate sul terrazzo e non nei sotterranei? «Non lo so. Paura, incoscienza, curiosità, impotenza. Più che altro, non potevo credere a quello che stavo vedendo, e non credevo che sarebbe mai successo: forse volevo rendermi conto che stesse succedendo davvero. Jovanovic mi ha poi convinto a tornare dentro. Ma avevo più paura per gli altri che non per me».

A Genova gli ultrà serbi hanno bruciato la bandiera del Kosovo: la vostra guerra non è ancora finita? «Noi eravamo lì solo per giocare, questo odio non mi coinvolge. Mi è dispiaciuto moltissimo, spero solo che non succeda mai più. I Balcani stanno cambiando».

È finito il tempo dell'odio, dice? «È passato molto tempo da quello che è successo. La gente sta ricominciando a parlarsi anche se viene da posti diversi, gli Stati iniziano a cooperare. Tornare come prima è difficile, non so se sarà mai possibile, è vero. Ma lo sport aiuta: domenica scorsa, dopo il gol, sono corso da Salihamidzic per abbracciarlo: lui è bosniaco, ma siamo legatissimi. L´etica sportiva mi ha insegnato a non guardare con occhi diversi un uomo di un´altra nazione».

È vero che di recente si è iscritto all'università? «Sì, a Novi Sad, facoltà di management. Bisogna pensare al futuro, mi piacerebbe rimanere nello sport ma come dirigente. Ho tanti amici che studiano, perché non anch'io? Papà è elettricista, mamma maestra d'asilo. Sarebbe riduttivo fare solo il calciatore».

Un Krasic che parla anche di altri argomenti, dalla partita Italia-Serbia, fino ad arrivare al campionato e al suo ambientamento in Italia e alle recenti polemiche per la sua simulazione.Probabilmente Krasic non ha ancora chiaro..il sentimento antijuventino presente in Italia...

L´Italia l´ha accolta come si conviene a un campione, ma a Genova la fischiavano ogni volta che cadeva: teme di essere marchiato come simulatore? «Sono un professionista e mi occupo di quello che mi succede in campo, non dei fischi. L´episodio di Bologna non avrà influenza sul mio futuro, spero di no. C´è stato un grande polverone, non ho neanche capito bene quello che è successo. Sono cose che capitano in ogni partita, non so perché ci sia stata tutta questa propaganda».

Alla Juve però la adorano, e secondo Melo lei vale Ibrahimovic: esagerato?«Sono lusingato, ma non penso che sia così. Quello che sto facendo è una sorpresa anche per me, non mi sarei mai aspettato un inizio così. Le grandi aspettative sono state una molla, cerco in ogni singola partita di non deludere chi mi ha portato qui».

E dell´Italia, cosa l´ha sorpresa? «Il calore delle persone. La prima impressione è stata bellissima e anche la città è fenomenale. Vivo in centro, ogni giorno cerco di fare una passeggiata lunga per fare una scoperta in più».

Molti calciatori serbi hanno talento puro, lei è qualcosa di diverso? «Io, in dono, ho ricevuto la velocità».

Geniali e sregolati: è una definizione giusta, per i calciatori slavi? «È un dato di fatto. C´è della pazzia in noi».

Anche in lei? «Se lo sono tutti, posso non essere pazzo io?».

 
 
 

un'abete a due velocita'...

Post n°3286 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 


Tempi compatibili con il buonsenso

Il Presidente Federale Giancarlo Abete rassicura, dice lui, i tifosi bianconeri circa l'esposto presentato da Andrea Agnelli, Presidente della Juventus, sulla revoca dello scudetto di cartone all'Honest Team.

Tutti noi sappiamo che quell'esposto è il primo passo che porterà la Società a richiedere indietro scudi e onore, previa, ovviamente, l'assoluzione in sede penale dell'ex AD Giraudo e dell'ex DG Moggi.

Per questo l'esposto di Agnelli ha una valenza ed un peso specifico enormi. Un peso che rischia di schiacciare una Federazione che quattro anni fa si è appiattita sulla tesi giustizialista, che per mano di Guido Rossi ha avallato lo scempio che già si stava perpetrando a mezzo stampa.

Una Federazione che nel 2006 ha affrontato la questione ad una velocità supersonica, vista la mole di telefonate da esaminare e vista la richiesta di ulteriori indagini formulata allora da Borrelli. Una velocità dettata dal fatto che si doveva andare a sentenza per non impedire il regolare svolgimento del campionato; un concetto assurdo, in teoria, perché bastava che la Juventus avesse portato fino in fondo il ricorso al TAR e se necessario al TAS, per bloccare tutto, senza neppure certezza sulle date.

Evidentemente qualcuno si adoperò affinché gli italiani potessero godere, dopo 109 anni, di un campionato finalmente onesto; pardon: Honesto. Un qualcuno che dirigeva un giornale romano ed un qualcuno che risiedeva e lavorava, nell'ombra, a Maranello.

La Storia ci ha raccontato che quella velocità, che io chiamerei fretta, ha prodotto di fatto altro che ingiustizia; basta andare a curiosare ogni tanto in quel di Napoli per rendersene pienamente conto.

Bene: oggi il signor Abete attende gli sviluppi dall'esame delle nuove telefonate che dovrà fare Speedy Gonzalez Palazzi, colui che quattro anni fa sulla base di brogliacci tutti da verificare istruì un processo di stampo sovietico, coadiuvato in questo da chi lo mise lì proprio per far ciò: il signor Guido Rossi.

Di grazia, oggi la fretta di allora è sconsigliata: per cosa? Per emettere finalmente una sentenza giusta? Perché, a mio modo di vedere, c'è da rendere dignità ad una società e a persone ingiustamente condannate, per cui la calma stavolta non è consigliabile: sarebbe consigliabile, invece, agire con solerzia per rendere alla Juve ciò che gli spetta di diritto. Intanto. Poi, con calma, riscrivere con la penna della verità e non con quella della menzogna, gli anni più neri del calcio italiano.

Oppure oggi la lentezza del signor Palazzi è dovuta al fatto che il suo mandato scadrà a Giugno 2011? Speedy Gonzalez si è trasformato in bradipo perché spera di lasciare la patata bollente in mano ad altri? Spera, andandosene a bocce ancora in movimento, di evitare il giudizio dell'opinione pubblica? Oppure, come auspicherei, di un tribunale della Repubblica?

Onestamente, e non ridete, Abete ci prova a rassicurarci; ma io sono troppo rancoroso e di Serie C per non concedermi il gusto di smontare queste rassicurazioni, che proferite da quel pulpito prendono ben altro significato.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1223


 
 
 

CHIELLINI: "JUVE, VINCEREMO INSIEME"

Post n°3285 pubblicato il 27 Novembre 2010 da nadir63l
 

Chiellini , sempre più leader parla al Corriere dello Sport
© foto di LINGRIA/PHOTOVIEWS

Non è un segreto, che Giorgio Chiellini sia tra i più amati della redazione di Tuttojuve e non solo e che alla notizia del suo rinnovo molti in settimana hanno brindato nelle case bianconere e non solo a Torino in società.

Un leader vero, grande che cresce e sarà capitano del futuro. Insomma una colonna su cui poggiare i mattoncini delle "vittorie future". Oggi Chiellini ha suonato la carica, con parole pacate che devono essere lette con attenzione, come manifesto di quello che la Juventus è e vuole diventare. Al Corriere dello Sport, Chiellini si racconta, parla del contratto con polemiche annesse incomprensibili, parla degli obiettivi stagionali, dei sogni (scudetto....) e delle partenze con giocatori che sono andati via, ma che erano anche amici. Elogia Krasic, ma elogia anche Sorensen, che ha saputo inserirsi benissimo.

Ecco un estratto dell'intervista.

Chiellini, sesta stagione di Juve e un contratto nuovo. Poi di­cono che non ci sono più le bandiere...
«Era quello che desideravo, mi sen­to legatissimo alla maglia bianconera: un rapporto fortificato nel tempo an­che dalle vicissitudini sportive attra­versate».

La società le ha dimostrato grande fiducia...
«Un gesto importante, mi ha fatto piacere. E ora insieme verso il tra­guardo comune...»

Ovvero?
«Vincere insieme. Chi ha condiviso certi momenti duri, oggi condivide la speranza di gioire».

Passato remoto di una carriera bian­conera. Peccato che la fedeltà rac­chiusa nel nuovo contratto sia stata oscurata dalle polemiche.
«Non me l’aspettavo, anche perché sono stato sempre vicino all’Aic. E nel­l’accordo non sono stati volutamente affrontati punti su cui Lega e sindaca­to discutono».

Forse ha influito un approccio su­perficiale: s’è parlato per lo più delle regole sul look e sulla frequentazione dei locali.
«Tutte cose, oltretutto, già previste dal regolamento interno. Il mio con­tratto considera la complessità di un rapporto professionale come quello tra club e calciatori di serie A: non può es­sere intrepretato come una presa di posizione nell’attuale dibattito di poli­tica sportiva, semmai offre un contri­buto al dialogo sul nuovo accordo col­lettivo».

Fermiamoci sull’aspetto principale: Juve per sempre...
«Diciamo un bel passo: mi auguro, sinceramente, di giocare ancora un po’ di anni oltre la scadenza nuova fissata al 2015».

 
 
 

     

 

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