LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 01/12/2010
L'allenatore bianconero parla a caldo nel dopo partita di Poznan. E' abbastanza arrabbiato per l'esito dell'incontro e dell'eliminazione Gigi Delneri che raccoglie con la sua Juventus il quinto pareggio su cinque gare nel girone di Europa League e dice addio alle speranze di qualificazione. Sotto quasi subito i bianconeri hanno creato tantissimo ma trovando il pari solo nel finale con Iaquinta e fallendo a tempo scaduto il match-ball con Libertazzi. "Abbiamo creato sei o sette occasioni limpide - spiega Delneri intervistato dai microfoni di Italia 1 - dobbiamo concretizzarle, abbiamo giocato bene costruendo tanto. L'eliminazione non è figlia di questo pareggio con il Lech, ormai è inutile rammaricarsi certo la fortuna non ci ha dato una mano nemmeno questa volta". Sulla qualità di gioco espressa e sull'assenza di un playmaker, ovvero Aquilani, il mister di Aquileia è lapidario: "Il problema non si pone perchè non può giocare, ha già fatto una gara col Liverpool e quindi è un discorso che non attacca". Chiusura sul campo, completamente innevato, e sul clima che ha raggiunto la polare temperatura di -12°: "Se il campo era regolare? Assolutamente no, non si poteva giocare in queste condizioni". |
Padroni di casa in vantaggio al 12' con un colpo di testa di Rudnevs su calcio d'angolo. All'84' arriva il pareggio di Iaquinta. Gara ai limiti della regolarità: campo ghiacciato e bufera di neve. Del Neri protesta: «Partita irregolare» POZNAN,1 dicembre - La Juve resta di ghiaccio e saluta l'Europa. I bianconeri pareggiano 1-1 contro il Lech nella trasferta di Poznan. Un pari che non basta per proseguire l'avventura europea, anche in virtù della vittoria del Manchester City sul Salisburgo. Al gol di Rudnevs nel primo tempo, risponde Iaquinta a 6' dalla fine. Libertazzi, al 90', manca la rete della possibile vittoria. Un gol che avrebbe potuto raddrizzare una partita che doveva essere rinviata. Il rammarico più grande, infatti, è per le condizioni meteo che hanno reso quasi impossibile giocare. Alle temperature polari (si è iniziato a -9°), si sono aggiunti campo ghiacciato e bufera di neve. Per l'Uefa nessun problema, così come per i padroni di casa, sicuramente pià abituati a certi climi. Nessun alibi, comunque, per una Juve che ha lottato fino all'ultimo, anche se il tecnico bianconero Del Neri, a fine partita, ha commentato: «Partita irregolare». BESTIA NERA - Campo non riscaldato e ai limiti della praticabilità per la Juve nella trasferta sotto zero di Poznan. Il terreno di gioco è una lastra di ghiaccio, ma per il delegato Uefa si può giocare. Così le squadre scendono in campo, quando il vento si affievolisce e consente alla temperatura di "salire" a un quasi accettabile -9°. Del Neri si affida a Del Piero e Iaquinta in attacco, mentre in difesa c'è l'esordio del giovane Camilleri e quello dal primo minuto di Traore. Per i padroni di casa recupera Rudnevs, protagonista con una tripletta nella partita d'andata. L'attaccante si conferma vera bestia nera della Juve: al 12' porta in vantaggio il Lech con un bel colpo di testa su calcio d'angolo. Brutto colpo per i bianconeri, che sembrano patire più dei polacchi le condizioni meteo. Il Lech prova a spingere, e sempre Rudnevs sfiora il raddoppio. Scampato il pericolo, la squadra di Del Neri comincia ad affacciarsi nell'area avversaria e si rende pericolosa prima con Sissoko, chiuso all'ultimo in corner, e poi con una conclusione di Iaquinta deviata in angolo. Il freddo, però, non consente grandi giocate. A rendere la situazione ancora più complicata arriva anche la neve, che comincia a cadere fitta sul terreno di gioco. La Juve, comunque, non molla, e va vicina al pareggio con una punizione di Del Piero che il portiere del Lech, Kotorowski, non trattiene. Bonucci arriva per primo sul pallone, ma non sfrutta al meglio l'occasione. SOTTO ZERO - In avvio di ripresa le condizioni meteo, se possibili, sono ancora peggiori. L'unica novità è il cambio di pallone: da quello bianco (praticamente invisibile), a quello rosso, decisamente più appropriato alla situazione. Pronti, via, e sempre Rudnevs si rende pericoloso con un diagonale che esce al lato. La Juve prova a rispondere con Pepe, e cerca con insistenza di proporsi in avanti. Neve e ghiaccio, però, continuano a rendere praticamente impossibile costruire buone trame di gioco e le azioni più pericolose nascono spesso da errori degli avversari. Il Lech inserisce forze fresche prima con Kilkut al post di Krivets, e poi con Mozdzen per Rudnevs. E subito Kilkut per poco non approfitta di una disattenzione di Chiellini calciando fuori da ottima posizione. IAQUINTA NON BASTA - Anche Del Neri decide di cambiare, con Lanzafame che prende il posto di Pepe. Il più pericoloso dei bianconeri resta sempre Krasic, e proprio dal serbo arriva una delle azioni migliori per la Juve con un bel cross per Del Piero che di testa manda di poco fuori. Entra anche Melo per Sissoko, ma l'assalto dei bianconeri si arena sulla neve che sempre più fitta si ammucchia sul campo. Del Neri prova il tutto per tutto, con il giovane Libertazzi che entra per Traore (non al meglio). L'ultimo sprint regala il meritato pareggio a Del Piero e compagni: Iaquinta all'84' trova il gol dell'1-1 che regala le ultime speranze qualificazione. La vittoria potrebbe arrivare al 90', ma il colpo di testa di Libertazzi non è abbastanza forte. |
Luigi Spaccarotella, l'agente che ha ucciso il tifoso laziale Gabriele Sandri nella stazione di servizio di Badia al Pino l'11 novembre 2007, è stato condannato a nove anni e quattro mesi di galera, con l'accusa di omicidio volontario. "E' una giustizia che ci era dovuta - ha commentato Giorgio Sandri, padre di Gabbo - A differenza di quanto ho detto dopo il primo grado, la decisione dei giudici di oggi mi fa sentire orgoglioso di essere italiano". |
Fonte: Asca Sara' uno dei piu' grandi parchi commerciali d'Italia, tra i primi 15 in Europa, e sorgera' su un'area di 340mila metri quadrati gia' di proprieta' della Juventus, a fianco del centro sportivo di Vinovo. E anche per questo motivo ha mantenuto il nome del progetto originario, ''Mondojuve'', ideato dalla societa' bianconera, da cui e' stata acquisita la licenza del marchio e il ramo d'azienda. Lo realizzera' la Campi di Vinovo spa del gruppo di costruttori piemontesi Finanziaria Gilardi, con un investimento di 220 milioni di euro di cui 40 destinati ad opere pubbliche per la viabilita' nei comuni di Vinovo e di Nichelino in cui sorge l'area. Lo shopping center occupera' complessivamente 82mila metri quadrati, di cui 25mila assegnati all'ipermercato Bennet, che curera' anche la commercializzazione degli altri spazi commerciali. I lavori per la sua realizzazione, presentati oggi dai responsabili dell'iniziativa, cominceranno il prossimo anno e il primo lotto relativo all'ipermercato e a un centinaio di negozi (per 39mila metri quadri complessivi) dovrebbe essere ultimato entro il 2013, mentre il secondo lotto che prevede un ''retail park'', una sorta di galleria commerciale all'aperto, da 43mila metri quadri dovra' essere completato a cavallo del 2014-2015. L'opera dovrebbe garantire l'occupazione di mille e cinquecento persone tra addetti alla costruzione e personale interno. ''Sara' un intervento difficile, alla luce dell'attuale crisi economica - ha detto l'ammimistratore delegato del gruppo omonimo, Alessandro Gilardi - ma e' un segnale importantissimo di ottimismo''. Il parco ha spiegato Gilardi sara' ''classico'' ma con con standard qualitativi elevati. Il progetto architettonico, curato da Design International, si rifa' ad analoghi modelli realizzati negli Usa, a Los Angeles e Las Vegas, e prevede oltre al centro commerciale classico, un'area, il retail park appunto, che e' una sorta di via commerciale, o galleria all'aperto. La struttura sara' particolarmente attenta all'ambiente e prevede oltre che l'utilizzo di materiali naturali, sistemi di recupero energetico, e di raccolta dell'acqua piovana da utilizzare per l'irrigazione e nel sistema antincendio. |
C'è freddo a Poznan, ma non il freddo da meno trenta prospettato da qualche metereologo che si era esposto al limite della fantasia. La temperatura oscilla tra i meno 10 e i meno 12, il tempo è coperto ma non nevica. La classifica della Juventus stasera non permette passi falsi : si deve vincere per andare avanti nella competizione. Causa i quattro pareggi, i bianconeri devono centrare i sei punti nelle restanti due gare per avere la certezza di superare la fase a gironi. Il Lech Poznan ha gia battuto in casa il City per 3-1, nel finale, confermandosi squadra ostile e che non demorde come a Torino quando pareggiò nel recupero. Delneri punterà su un paio di debutti importanti dal primo minuto: Camilleri e Traoré. Insomma, un esame importante per capire se dopo Sorensen Marotta ha fatto altri due grandissimi affari. Camilleri, in molti non lo sanno, è stato uno degli acquisti principali di Paratici quest’estate, superando all'ultimo la concorrenza del Milan. Il giocatore viene da un bruttissimo infortunio al ginocchio ma ora sembra pronto per avere una grande chance. Tra poco lo vedremo. LECH POZNAN (4-2-3-1): Kotorowski; Kikut, Bosacki, Djurdjevic, Henriquez; Djurdejevic, Injac; Wilk, Peszko, Stilic; Rudnevs. All.Bakero JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Camilleri, Bonucci, Chiellini, Traorè; Krasic, Marchisio, Sissoko, Pepe; Del Piero, Iaquinta. All.Delneri panchina: Storari,De Paola,Liviero,Melo,Lanzafame,Libertazzi,Giannetti |
glmdj
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Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14