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© foto di Alberto Fornasari

Leonardo Bonucci è uno dei punti fermi della difesa bianconera e, giornata dopo giornata, sta dimostrando di essere un giocatore da Juve. In campionato i risultati sono buoni e il centrale azzurro crede molto nella Vecchia Signora, come ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Sono al top, ma penso a migliorarmi. Ecco perché credo anche alla vetta. Io guardo più in alto: Juve, prendi il Milan! Sei punti dai rossoneri non sono tanti, ci crediamo". Bonucci svela un retroscena sul suo ruolo, che non ricopriva da bambino: "Ho giocato ovunque da piccolo, tranne che dietro. A Viterbo, Perrone mi disse: per diventare grande, fai il centrale!". Poi una battuta sull'Inter, dove Leo ha militato nel settore giovanile: "Arriva l'Inter, mi prende ma poi mi molla. Però non ho rancori. Se sono alla Juve e in Nazionale, il merito è anche loro".

© foto di Alberto Fornasari

Una Juventus costantemente attiva sul mercato, sempre pronta a monitorare giocatori di qualità che possano rafforzare la squadra, portandola ai più alti livelli di competitività. Questo, in sintesi, il pensiero di Jean Claude Blanc, amministratore delegato della Juventus, intervistato a Milano in occasione del World Football Show. "Lavoriamo per ottenere risultati importanti, guardando gara dopo gara cosa succede. Il mercato? Si lavora a 360 gradi in tutte le direzioni, alla Juve è sempre cos". L'ad juventino si è anche soffermato sull'argomento nuovo stadio: "Lo stadio che sta nascendo è un risultato di qualità, e anche a livello sportivo, se guardiamo dove eravamo quattro anni fa e dove siamo arrivati adesso è stato un percorso rapido".

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Dopo un periodo nero dal punto di vista degli infortuni il tecnico Delneri puo finalmente tirare un sospiro di sollievo. In vista della partita contro la Lazio di domenica sera all'Olimpico sono infatti ben 20 i giocatori a disposizione dell'allenatore. Dalla lista degli infortunati è stato barrato il nome di Grygera che è tornato ad allenarsi con il gruppo ma che non verrà sicuramente schierato dal primo minuto visto che per il ruolo di terzino destro il ballottaggio pare essere esclusivamente tra Sorensen e Motta con il diciottenne danese in vantaggio. Tra i disponibili figura anche Pepe che sarà regolarmente in campo nel suo ruolo di esterno sinistro sempre che non venga scalzato da Marchisio. E' in corso di svolgimento la seduta odierna di allenamento.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Quando si pensa a Maurizio Zamparini è inevitabile pensare alle sue performance dialettiche (sopratutto in questa stagione, culminate nella dichiarazione di cessione del Palermo), o ai tanti allenatori mandati a casa, dopo risultati negativi o presunte incompatibilità con lo stesso Patron. Passano in secondo piano dunque i tanti talenti "scovati" (ultimi Pastore o Ilicic) oppure "cresciuti e maturati" nelle fila dei rosanero prima di spiccare il volo verso lidi più blasonati del panorama calcistico. Ne ha visti e gestiti tanti "Zampafuoco", che in una sorta di contemporaneo "romanticismo" ha più volte ammesso il suo "legame affettivo" con uno in particolare, con quel giocatore che sarebbe pronto a riaccogliere a braccia aperte, visto che la sua cessione, alla "Vecchia Signora", non lo lasciò, diciamo così, indifferente: si tratta del centravanti bianconero Amauri, che a Palermo ha disputato forse le stagioni migliori della sua carriera, sfoderando tutto il suo repertorio, riproposto poi in parte alla prima annata piemontese, ma subito poi riposto, nel dimenticatoio, nella restante parte della militanza juventina (con pochi gol segnati nonostante uno stoico impegno). Ecco allora che in tempi di, esuberante calciomercato, con la Juventus che guarda attentamente in terra siciliana, proprio l'attaccante naturalizzato italiano, potrebbe diventare quella pedina di scambio fondamentale, per arrivare al bomber cileno Pinilla, o al brillante cursore di fascia Cassani (vecchio pallino della dirigenza bianconera). Le indiscrezioni più suggestive vorrebbero anche un inserimento di Amauri in un'eventuale trattativa per arrivare nientemeno che a Pastore, ultimamente criticato dallo stesso Presidente rosanero. Sicuramente per ora di concreto e "ufficiale" c'è poco ma attenzione perchè quando c'è in ballo questo tipo di "romanticismo calcistico" (come quello di Zamparini per Amauri), tutto potrebbe essere possibile.

© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Il futuro di Momo Sissoko pare ormai segnato. Il maliano, (ex?) idolo della curva bianconera, non trova spazio nella formazione titolare di Del Neri ed è per questo deciso a cambiare aria in cerca di miglior fortuna. La Juventus è d'accordo perché la sua cessione, dalla quale i dirigenti piemontesi s'augurano di incassare 6-8 milioni, potrebbe finanziare un colpo in attacco. Chi sono i club favoriti? Sembra svanita la pista italiana che portava a Fiorentina e Napoli, prende auge l'ipotesi di un trasferimento all'estero: secondo Tuttosport, Wolfsburg e Schalke 04 sono in pole, ma l'Aston Villa torna alla carica per riportare Momo in Premier.

© foto di Federico De Luca

Premesso che nessuno andrà via a gennaio, i giocatori del Cagliari sono entrati nel mirino di diverse società. Lazzari e Matri piacciono al Milan (l’attaccante anche alla Juventus), Astori al Napoli, Canini alla Fiorentina e per Marchetti si muove il Manchester United.
Il pezzo più pregiato è Alessandro Matri. Allegri sta insistendo molto con Galliani perchè convinca il suo amico Cellino a cederlo. Ma per il bomber rossoblù si è fatta avanti anche la Juventus. Il piano del direttore generale Marotta per portarlo a Torino è chiaro: la cessione di Lanzafame e Ariaudo a titolo definitivo, più un conguaglio economico da quantificare. La trattativa verrà intavolata a giugno.
I difensori. Astori e Canini, non è un mistero, saranno protagonisti del mercato estivo. Il primo è entrato nell’orbita del Napoli. Il direttore sportivo Bigon si è fatto avanti col Milan per rilevare la comproprietà del giocatore. Per ora Adriano Galliani prende tempo, perchè non è da escludere che la prossima stagione il difensore faccia rientro a Milano. Su Michele Canini è piombata la Fiorentina. Ma anche questo discorso si farà più avanti, sempre che Cellino abbia contropartite interessanti.
Caso Marchetti. Un accordo gol Genoa è possibile (cinque-sei milioni di euro). Se arriva prima del 13 dicembre (giorno in cui il Collegio arbitrale deciderà sulla denuncia di mobbing presentata dal portiere). Ma non è da escludere la pista estera, anche se l’Arsenal si sarebbe tirato indietro, mentre il Manchester United fatto avanti.
Arrivi. Si riparla di Meggiorini per l’attacco. Ma la notizia non trova conferme. Cellino parla di un giocatore di qualità. Sarà un centrocampista? Può darsi, se ne saprà di più a giorni.

© foto di Daniele Buffa/Image sport

Se andiamo a vedere quanto avevamo scritto a fine mercato ad agosto, avevamo indicato come a questa Juventus mancasse il bomber da venti gol a stagione, mancasse un esterno di destra e che gli arrivi di Traoré e Rinaudo non fossero, secondo noi dei giocatori che potevano far fare alla Juventus il salto di qualità.

Oggi come oggi, dopo quasi tre mesi e mezzo e in vista del mercato di gennaio possiamo fare delle valutazioni un pò più fondate e delle considerazioni su quanto serva a questa squadra per fare il "famoso" salto..

Sicuramente ci sono giocatori che hanno reso secondo le aspettative, come Aquilani e Krasic. Ci sono poi giocatori andati oltre le previsioni come Quagliarella e Pepe e infine chi ha reso un pochino di meno come Motta e soprattutto Martinez.

© foto di Federico De Luca

Sentiamo parlare in questi giorni di diversi giocatori per la fascia destra bianconera. Sicuramente è una fascia che richiedeva un rinforzo ad agosto e forse lo richiede anche oggi. Grygera, Motta e Sorensen si sono alternati. Il danese ha convinto ma forse e' troppo acerbo. Motta paga qualche indecisione di troppo e Grygera l'infortunio. Trai nomi piu' gettonati il terzino destro del Liverpool Glen Johnson. Roy Hodgson non vuole più vederlo e il laterale inglese sarebbe di fatto sul mercato per gennaio. Il giocatore e' sicuramente forte ma ha grandi guai fisici e un carattere particolare. Inoltre il prezzo del giocatore non e' di saldo e si aggira sui 6/7 milioni. Troppe incognite? Altro nome caldo è quello di Gregory Van der Wiel, ventiduenne di Amsterdam. Per il ruolo di esterno ci piace molto e lo riteniamo perfetto per le sue doti di corsa offensive, ma anche per le qualità difensive e infine per eta' (22) e margini di miglioramento. Il prezzo oscilla tra i 10 e i 12 milioni. C'e poi un nome nuovo che ritorna da Londra, quello di Emmanuel Ebouè, terzino destro di 27 anni che e' di casa all'Arsenal e in scadenza di contratto nel 2011. Potrebbe lasciare per qualche milione di euro Londra e trasferirsi a Torino. Su di lui anche Fiorentina e Roma, ma i buoni rapporti, confermati dall'affare Traoré potrebbero aver aperto un canale preferenziale. Se poi si volesse rimanere in Italia sono due i nomi da fare: il primo ci riporta indietro nel tempo, a Mattia Cassani, che sta dimostrando in Sicilia che lui oltre alle giovanili nella Juventus, a Torino ci potrebbe giocare. Oltre a lui, infine , Camillo Zuniga, del Napoli, vecchio pallino bianconero da quando stava a Siena. Un giocatore bravo ma forse troppo discontinuo che nella fase difensiva ha forse qualche lacuna di troppo.

Di tutti i giocatori accostati, ci sembra, che solo Cassani e Van der Wiel possano essere effettivamente giocatori da Juventus, anche se non sappiamo quantificare al momento il valore aggiunto che potrebbero dare alla squadra attuale. In ogni caso avendo già Motta e Grygera non infortunati, se acquisto ci deve essere, deve assolutamente essere qualcuno di valore maggiore, in caso contrario conviene rimanere così.

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

La cena nataliza è un appuntamento tradizionale in qualsiasi famiglia e questo appuntamento non poteva non essere rispettato anche in casa Juventus. E' stata la prima volta in cui Andrea Agnelli, presidente bianconero da 204 giorni, ha potuto salutare tutti gli uomini e le donne che fanno parte della società bianconera: giocatori, staff tecnico e dirigenziale, segretari, magazzinieri. Tutti accompagnati dalle rispettive famiglie. Un'occasione per il Presidente di indicare la parola d'ordine: vincere. Sì, perché va bene essere tutti buoni in occasione del Natale, ma questa Juventus targata Agnelli deve avere fame di vittoria, scendere in campo per difiendere in campo i colori bianconeri e alzare a fine stagione almeno una coppa. Svanita l'Europa League, e Andrea Agnelli ha fatto presente che l'eliminazione non è stata gradita pur capendo le difficoltà che hanno accompagnato quest'avventura. ora ci sono campionato e Coppa Italia: questa Juventus ha il dovere di provarci fino in fondo. Duecentoquattro giorni sono stati sufficienti per invertire la rotta, ora si deve proseguire a vele spiegate verso un futuro da Juventus.