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Il grande rendimento di Felipe Melo non è passato inosservato in Francia dove il sito web del più noto quotidiano sportivo, "L'Équipe", gli ha dedicato oggi il titolo principale nella sezione Serie A: "La Juve ha ritrovato il vero Melo". La testata francese ha definito Felipe come "abile nel rilancio, duro sull'avversario" e ha designato Delneri come il vero artefice della sua rinascita: "Il super-silenzioso Melo era al limite della depressione l'estate scorsa, ma Delneri ha sempre creduto in lui". Nell'articolo de L'Équipe, viene rimarcato il fatto che in passato il giocatore era già stato seguito da Real Madrid e Barcellona, e che la Juventus sta ottenendo dal brasiliano quel feedback che si aspettava già un anno fa dopo l'esborso dei 25 milioni per ingaggiarlo dalla Fiorentina.

E' senza dubbio un momento d'oro per Felipe Melo che è riuscito a riconquistare la fiducia dei tifosi e degli addetti ai lavori, un'impresa difficile dopo la burrascosa stagione d'esordio con la casacca bianconera.

© foto di ALBERTO LINGRIA

Claudio Marchisio si sta preparando alla gara contro la Lazio di domenica sera, una gara che potrebbe decretare l'anti-Milan in campionato. Il centrocampista ha parlato della sfida contro i biancocelesti a Sky Sport: "Sarà una gara importante per noi. Se li battiamo possiamo agganciarli in classifica, vogliamo chiudere bene quest'anno. Loro stanno facendo un grande campionato, non mollano. Sarà un avversario tosto". La Juventus ha perso il suo primo obbiettivo, l'Europa League, ma i bianconeri contano di arrivare in fondo e lottare per lo scudetto e per la coppa Italia: "Tutti siamo rimasti delusi per l’eliminazione dall’Europa League, era un trofeo a cui tenevamo veramente, eravamo partiti bene con il pareggio in casa del City, poi siamo andati in Polonia in un campo praticamente “ingiocabile”. Però non sono alibi questi, noi speravamo di passare il turno, non è stato così, ora abbiamo questo vantaggio di poterci riposare un po’ di più in settimana e di concentrarci di più sul campionato. Campionato e Coppa Italia sono due obiettivi importanti e cercheremo di arrivare in fondo". Il Milan è favorito, anche secondo Marchisio, per il titolo ma ancora la stagione è molto lunga: "Più che altro il Milan ha comprato un grande attaccante, che è Ibrahimovic. In certe partite, soprattutto del campionato italiano, sta facendo sempre lui la differenza, ma lo conosciamo bene, sia con la Juve che con l’Inter ha fatto sempre grandi annate, e anche al Milan si sta ripetendo. Poi hanno giocatori come Gattuso che quest’anno è ritornato in gran forma e sta facendo alla grande, ma anche la difesa, anche se ora hanno qualche problema con Thiago Silva. Però non sarà facile, loro hanno grandi campioni abituati sempre a vincere, noi siamo una squadra che ha grandi campioni che hanno vinto e dei giovani che hanno voglia di vincere, dobbiamo portare avanti questo binomio per arrivare a qualche trofeo quest’anno". Marchisio ha poi belle parole per il suo compagno di reparto Alberto Aquilani anche se l'arrivo del centrocampista romano ha portato Claudio a giocare sulla sinistra: "Alberto è un giocatore importante per noi. Si è visto subito, si è integrato immediatamente nel nostro gioco. Alberto rispetto agli altri centrocampisti della rosa è quello che ha più qualità, ha grande visione di gioco e sa giocare di prima. Per lui parlano le partite che ha fatto". Infine una battuta sul rinnovo del contratto con la Juve: "Ho un contratto ancora lungo, non c'è fretta. A fine anno ne riparleremo".

© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Il responsabile della Curva Fiesole, Pietro Vuturo, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio, nel corso della trasmissione "Il bianco e il nero" per commentare i cori pro Heysel che i tifosi viola hanno intonato nella gara dell'Olimpico contro la Juventus: "Io questo coro lo trovo allucinante e demenziale e l'ho detto in maniera chiara ai quaranta, cinquanta, perché non erano di più, che continuano dopo anni a perpetrare questo obbrobrio. Se cominciamo a fare le giustificazioni, perché il coro è figlio delle bombe carte (lanciate dalla curva bianconera ai tifosi viola nell'ultimo Juve-Fiorentina, ndr)  non ne usciamo più. Io credo che questo, insieme a molti altri, sia ancora uno dei mali ancora da estirpare nel calcio. Il coro è assolutamente intollerabile, che è frutto di tante situazioni sulle quali io, personalmente, vorrei mettere una pietra sopra. Questo non vuol dire che da domani, a Firenze, - prosegue il responsabile - amiamo la Juve perché per noi rappresenta un potere vecchio e noi siamo contro chi rappresenta il potere. Però i morti non c'entrano, per quanto mi riguarda la non c'è colore, non c'è bandiera, non c'è appartenenza, vanno rispettati e vanno lasciati in pace. Io penso che se avessi avuto un figlio o un fratello sarei ancora dopo 25 anni un uomo distrutto perché sulla morte non si scherza e io non do diritto a nessuno di fare una facile ironia anche perché non porta a nulla, come d'altronde non porta a niente prendere delle bombe carta nella testa". Secondo il responsabile non c'è nessun gemellaggio tra la curva Fiesole e i tifosi del Liverpool: "E' vero che il coro lo fa tutta la curva e se ti dicessi che da domani con la Juve siamo amici, gemellati, ti direi una cosa che non ha senso e non esisterà mai forse. Però ti dico che è falso che qualche responsabile della curva Fiesole ha mai pensato di fare gemellaggi con qualcuno, tanto meno con i tifosi del Liverpool, perché è storicamente falso e frutto di invenzioni giornalistiche". Ma allora qual'è il senso del coro "Amo Liverpool?": "Se lo chiedi a me io penso che lo si canti perché è una squadra contro la Juve, ma i morti non c'entrano assolutamente.Per me quella finale non andava giocata. Ma io personalmente non amo Liverpool, non canto il coro, sono andato a vedere la partita dove siamo stati accolti dai tifosi del Liverpool con uno striscione con sopra scritto "Curva fiesole = digos", quindi stiamo parlando di semplici forzature giornalistiche. Che noi non amiamo la Juve è un dato di fatto,però devo ammettere che il coro sul Liverpool rappresenta quella partita. Volevo sottolineare che se gli altri cantano "Forza Arno" non ne usciamo più".

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Che la Juventus abbia iniziato un nuovo corso è sotto gli occhi di tutti. Che la Juventus punti ai giovani pure. I vari Sorensen e Camilleri sono solo la punta dell'iceberg di un settore giovanile che Giovanni Rossi e Giovanni Bucaro stanno sapientemente conducendo. Marotta e Paratici hanno scelto gli uomini giusti per coltivare talenti e stanno mostrando con i fatti oltre che con le parole che il nuovo Del Piero si può crescere anche a Torino.

Marotta ha detto: "I nuovi Kaka e Pato esistono già,bisogna prenderli adesso e non aspettare che costino 30 milioni per questo è fondamentale tenere sotto controllo i giovani di tutto il mondo. Krasic era sul mio taccuino da quando giocava con l'Under 21 ma scorgere doti tecniche non basta bisogna aver la bravura di reperire più informazioni possibili anche sulla persona fuori dal campo".
Che dire, Marotta ha pienamente ragione, sarà forse un caso il fatto che abbia parlato di mercato brasiliano? Noi crediamo di no, la Juventus è fortemente interessata a portare a Torino un giocatore brasiliano da sfruttare anche a livello di immagine e commerciale per la Fiat. Due sono i nomi che circolano in questi giorni e forte è la concorrenza delle principali squadre europee.

Noi ne citiamo due, che sono già conosciuti da molti. Ganso centrocampista offensivo del Santos e Neymar attaccante sempre del Santos, caso strano la stessa squadra da cui partì Diego.

Su Ganso, Menezes, ct del Brasile ha detto: “Ganso ha giocato meno di Conca in questo campionato, ma nella prima parte di stagione, ha dato origine a prestazioni incredibili. E’ certamente uno dei migliori talenti in Brasile“. Su Ganso la concorrenza fortissima di Milan e Real Madrid che sembrano in vantaggio.

Su Neymar, Pelè ha addirittura detto che Neymar a diciotto anni è più forte di quan­to fosse lui alla stessa età. Su Neymar la concorrenza fortissima del Chelsea e il prezzo alto sui 25/30 milioni circa.

Altri nomi caldi per la Juventus sono quelli di Xherdan Shaqiri (19) centrocampista di buone speranze di nazionalità kosovara con passaporto svizzero. Oltre a lui anche Fabio Borini, attaccante dell'Under 21 passato nel 2007 dal Bologna al Chelsea.

Passando alla difesa, nelle scorse settimane si era fatto il nome di Milan Milanovic, 19enne difensore serbo del Lokomotiv Mosca, nato nella stessa cittadina del Kosovo di Krasic. Milanovic è in scadenza di contratto con il sodalizio moscovita e dal 1° marzo sarà un giocatore libero. Potrebbe essere acquistato e girato a qualche società amica per superare la "tendenziosa regola" che non ci piace.

Ma non si guarda solo all'estero, secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, la Juventus avrebbe praticamente concluso l’acquisto del giovane terzino sinistro della Cremonese Alessandro Favalli, classe ’92 e starebbe provando il promettentissimo portiere della Lucchese Leonardo Citti, classe 1995.

Insomma, Marotta in difesa ha già trovato due assi: Sorensen e Camilleri, nel mazzo generalmente ce ne sono quattro. Ne mancherebbero due magari in avanti e aspettando Giannetti, Boniperti e Libertazzi, giocatori che abbiamo ammirato anche sabato scorso con il Sassuolo, non è detto che Marotta non trovi un asso in Brasile.