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Messaggi del 13/12/2010

Aquilani, il principino è diventato Re!

Post n°3442 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

Immagine IPB


di F. Zagari

Ne ho sempre scritto bene, perché il suo modo di fare football mi attrae, mi rapisce, e forse incarna quello che mi è sempre piaciuto fare in campo, più di qualunque altro ruolo.
Ne ho sempre scritto bene perché in Lui ho sempre visto il talento, l'intelligenza, quell'essere italiano con colpi da sud-americano, e oggi mi piace fare un tuffo nel passato, nel passato di chi, ieri sera contro l'odiata Lazio, è stato il migliore in campo, per distacco.

Febbraio di quindici anni fa, periferia sud-est della capitale.
A Torbellamonaca si gioca a pallone, in uno dei tanti campi polverosi, dove i genitori assistono sotto un sole anomalo alla sfida tra due club dilettantistici, quelli che non finiscono in televisione, che non riportano né immagini né video, dove il cuoio è questione per piccoli, che vogliono diventare grandi.
Il Villaggio Breda conduce per 2-1, e alla fine della partita non manca molto. Moretti, il tecnico della Spes Montesacro, non vuole perdere, si agita in panchina, sa che c'è ancora tempo, e soprattutto sa di avere un asso nella manica. Si alza di scatto dalla panchina e ordina: "Ehi piccolè, forza scaldati!".
Alberto guarda fisso negli occhi il mister, quasi incredulo, e compie quei gesti che vede fare ai grandi in televisione: si aggiusta i lacci degli scarpini, si toglie il fratino, si gira verso il dirigente accompagnatore e con timidezza esclama: "Sono pronto Mister".
Il sole di quel fine inverno romano inizia a scendere, è da poco passata l'una, e Alberto fa il suo ingresso in campo, a pochi minuti dal termine, con il Montesacro sotto di un gol.
In campo gli avversari sono di due anni più grandi, e i centimetri di differenza sono lì a testimoniarlo. Alberto, però, pur guardandosi intorno come un pesce fuor d'acqua, sa quanto vale, di cosa è capace, e il momento di imbarazzo passa veloce, durando il tempo di un istante.
Dalla fascia sinistra parte un cross, Alberto si accentra, la palla corre veloce, ma con il petto la stoppa al limite dell'area, un palleggio con la coscia e poi il calcio, di destro, di collo pieno.
Il tiro è forte, più forte di quanto quel ragazzino potesse calciare.
Il sole cala a picco, ma quel pallone fa ancora in tempo a tagliarlo a fette, ad andare verso la porta difesa dal portiere del Villaggio Breda, verso destra, all'incrocio dei pali, ad infilarsi sotto il "sette".
Quel giorno Montesacro incoronò principe Alberto, e il destino lo fece diventare il Principino.
Il suo tecnico, Marco Moretti, oggi non allena più il Montesacro, è rimasto nel giro e segue un gruppo "juniores" del Tor di Quinto: "Credo che mi ricorderò per sempre quell'anno, quel febbraio, quel giorno, quella partita. Ho ancora la pelle d'oca per quel gol. Avevo per la prima volta convocato quel ragazzino, taciturno in allenamento ma che faceva impazzire i compagni."
In quelle partite infrasettimanali, Moretti restava a bocca aperta ogni qual volta Alberto toccava la palla: "Era il regista, giocava a testa alta, sapeva nascondere la timidezza con il sorriso. Aveva il talento di toccare il pallone di prima, e ogni giocata la faceva sembrare semplice. Ma il suo dono più grande era quello di ragionare molto più velocemente dei compagni, degli avversari."
Ma il vero asso nella manica di Alberto era un altro, qualcosa da tirare fuori nei momenti più delicati, più difficili. "Alberto ha una famiglia eccezionale, che lo ha sempre sostenuto, incoraggiato, non lasciandolo mai da solo. Che lo ha aiutato a crescere, a diventare uomo.".
Mister Moretti tira fuori da una busta alcune foto, foto che hanno il potere di ricostruire la carriera di Alberto.
Sopra una di queste c'è una dedica, un pensiero speciale: "A chi mi ha dato sempre fiducia, con stima ed amicizia. Aquilani.".
Moretti si emoziona, sospira, e un altro sole è pronto ad andare via tra i colli della Città Eterna.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1260


 
 
 

Le ultime di Monsieur Blanc...

Post n°3441 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

Immagine IPB

di G. Belviso

Giulemanidallajuve SU calcio GP

A margine del World Football Show l’A.D. della Juventus, nonché ex Presidente “uno e trino”, monsieur Blanc, ha ribadito che è necessario giudicarlo sui risultati e che il percorso intrapreso dall’estate 2006 ad oggi è indubbiamente di qualità.
La nostra Associazione ha da sempre motivato, e non per semplice preconcetto, il proprio dissenso verso una gestione societaria, quella pre-Agnelli, assolutamente dissennata ed incompetente.
A supporto delle nostre asserzioni ricordiamo ai lettori alcuni tra gli errori (orrori) più gravi della gestione Blanc:

• Supina accettazione delle sentenze sportive dell’estate 2006 e ritiro del ricorso al TAR Lazio, sia pur in totale assenza di alcun tipo di illecito sportivo.

• Smantellamento e svendita (a prezzi di realizzo) di giocatori che hanno fatto le fortune di altri club, molti di essi finalisti e vincitori del mondiale 2006.

• Sperperati oltre 150 mln. di euro in assurde campagne acquisti. Comparando i vari reparti si potrà notare come la vendita dei centrali difensivi “Thuram-Cannavaro” per 12 mln è stata in seguito rimpiazzata con gli acquisti “Boumsong-Criscito-Andrade” per oltre 22 mln (circa il doppio). Il centrocampo declamato all’epoca come “il più forte del mondo”, composto da Viera-Emerson, è stato venduto a 22,5 mln. A rimpiazzarli sono stati spesi ben 48,4 mln per Tiago, Almiron, Nocerino, Poulsen e Sissoko (oltre il doppio). Ibrahimovic-Mutu (32,8 mln) vengono infine surrogati da Iaquinta-Amauri (34,1 mln).

• Stagione 2006/2007: persi 2 scudetti senza l’ombra di alcun illecito sportivo, partecipazione alla serie $
cadetta per la prima volta nella nostra storia ed eliminazione al terzo turno di coppa italia.

• Stagione 2007/2008: terzi in campionato a -13 dalla vetta ed eliminazione al quarto turno di coppa italia.

• Stagione 2008/2009: semifinale di coppa italia, secondi in campionato dopo aver esonerato (circostanza mai vissuta da intere generazioni bianconere) a caro prezzo il camaleontico Ranieri ed ottavi di champions league.

• Stagione 2009/2010: Record di goal subiti, record di sconfitte consecutive, record di sconfitte in casa, squadre “provinciali” che hanno espugnato le mura amiche dopo decenni e squadra quindi giunta solo settima a fine campionato. Uno dei peggiori risultati della sua storia e conseguente mancata qualificazione alla champions league (con ulteriore perdita economica per oltre 20 mln. di euro).

• Perdita di appeal della società ed incapacità di sottoscrivere sponsorizzazioni degne del blasone bianconero. 11 mln. da New Holland (società del gruppo Exor) e soli 7 mln. da BetClic. Va ricordato che Giraudo aveva sottoscritto un contratto con Tamoil per 24 mln. di euro.

• Nessuna capacità e peso “politico/istituzionale” utile a contrastare la spinta verso i diritti TV collettivi. Diritti collettivi che, ha causa degli scarsi risultati della gestione Blanc, porteranno nelle casse societarie cifre notevolmente più esigue rispetto ai 248 mln. di euro in 2 anni sottoscritti da Giraudo con Mediaset.

• Vendita del naming right dello stadio (75 mln. da Sportive) ad un prezzo notevolmente più basso rispetto ai club di pari blasone nel mondo.

• Ricavi previsti per il nuovo stadio che si attesteranno intorno ai 40 mln. di euro, importo quest’ultimo che rappresenta meno della metà di quanto incamerato dai migliori club europei (Manchester United ed Arsenal ne ricavano oltre 100 mln).

• Perdita di valore societario: nell’agosto del 2006, post sentenze di farsopoli, la Juventus valeva in borsa circa 250 mln. di euro. Alla fine dello scorso campionato, sia pur dopo un aumento di capitale di oltre 105 mln. di euro, il suo valore era di circa 170 mln., con una perdita di circa 180 mln.

Domanda: di quali risultati di qualità sproloquia il Dott. Blanc?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1261

 

 
 
 

Cabrini: "Campionato ancora aperto, decisivi saranno i primi caldi primaverili"

Post n°3440 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

Parla l'ex terzino sinistro della Juventus ed ora collaboratore di Prandelli in Nazionale.
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Presente allo stand della Juventus al World Football Show di Milano Antonio Cabrini, ex storico terzino sinistro della squadra bianconera e ora collaboratore di Cesare Prandelli con la Nazionale italiana ha fatto il punto della situazione sul campionato ai microfoni di Sky Sport 24. Si parte dalla stella che lo rappresenterà nel nuovo stadio della Juve dal prossimo agosto: "Ci sarà anche la mia stella che però un amico l'ha già acquistata". Sulla lotta per il titolo Cabrini amplia il raggio non circoscrivendo il duello ristretto a Juventus e Milan: "Penso che ci siano anche Lazio e Napoli che hanno dimostrato tutti i titoli per restare in scia, è un campionato anomalo non c'è l'Inter degli anni passati e penso che, ora come ora, il Milan sia favorito ma la Juve ce la può fare, non dimentichiamoci ovviamente i nerazzurri anche se sono staccati".  Però niente pronostici, per la fase decisiva bisognerà aspettare ancora qualche mese: "Per dare un giudizio su chi sarà nettamente favorito aspettiamo la primavera e i primi caldi". Si passa poi al caso Buffon: "Penso che una soluzione si può trovare, bisognerà essere equilibrati sia nelle decisioni che nelle parole che si danno in pasto ai media. Buffon ha ben poco da dimostrare, se sta bene a livello fisico è sempre tra i migliori, poi dipende dalle intenzioni di società e giocatore se proseguire. Non so poi se le strade di Buffon e Juve proseguiranno". Chiusura infine sul sondaggio proposto dal canale satellitare su chi tra Zarate, Krasic e Cavani sia più decisivo: "Penso che sia più decisivo Cavani che Krasic, è molto giovane, può migliorare ancora e sta trascinando letteralmente il Napoli ai vertici".

 
 
 

Frederik "IceMan" Sorensen, il futuro è già qui...

Post n°3439 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

Ieri sera un'altra grande prestazione del 18enne danese, freddissimo e mai in difficoltà nonostante la giovane età.
© foto di Alberto Fornasari

Probabilmente starà pensando di essere nel bel mezzo di un sogno il giovane Sorensen, uno dei giocatori diventati simbolo di questa nuova Juventus. Il diciottenne danese è approdato a Torino a fine agosto dopo essere stato prelevato dal Lyngby (serie B danese) con la formula del prestito oneroso. La cifra pattuita per esercitare il riscatto del suo cartellino è di 150 mila euro, una somma che può risultare quasi simbolica date le sue qualità. Il più grande merito di questo ragazzo è quello di avere colto alla grande l'occasione della vita capitatagli il 7 novembre scorso, giorno in cui Delneri gli ha dato una maglia da titolare contro il Cesena nel pieno dell’emergenza infortuni. Dopo qualche leggero sbandamento iniziale, nel corso della gara contro i romagnoli nessuno ha potuto fare a meno di notare le grandi capacità fisiche e di concentrazione del giovane difensore, chiamato a sostituire Chiellini al centro della difesa. Dopo quella gara, Sorensen ha fornito un'ottima prestazione nientemeno che contro la Roma per poi confermarsi ieri sera, al cospetto della Lazio seconda in classifica, in queste due occasioni da terzino destro (peraltro ruolo a lui non congeniale). In una gara dove la scena se l'è presa per ovvie ragioni Milos Krasic (per qualcuno “solo un serbo” per altri un campione dal grande cuore) è arrivata un’altra prestazione maiuscola del 18enne scandinavo. Sorensen è stato bravissimo nell’essere paziente una volta puntato dall'avversario di turno, per poi puntualmente fermarlo con tackle sempre puliti. Ne sa qualcosa Mauro Zarate, uno dei giocatori più in forma della Serie A, che oltre al gol messo a segno per il momentaneo 1 a 1 non ha mai saputo impensierire il freddissimo danese. E’ probabile che grazie a lui la Juventus potrà risparmiare i soldi per l’acquisto di un nuovo terzino destro dati gli ampi margini di miglioramento che ha sicuramente un classe ’92.

 
 
 

Krasic...Che la vendetta continui!

Post n°3438 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

© foto di MASCOLO/PHOTOVIEWS

Mesi fa i nerazzurri alzavano la coppa dalle grandi orecchie dopo un lungo periodo di insuccessi europei. Oggi, raggiunta l'impresa del triplete, la strada che fino allo scorso anno li aveva portati alla gloria da tempo desiderata, sembra aver incontrato un posto di blocco inevitabile. La corazzata morattiana è in evidente difficoltà, tanto da non riuscire a mantenere la nomea che dovrebbe essere rivendicata anche con un pizzico di giusta vanità. Che sia colpa di Benitez è irrilevante ai fini della classifica. In fin dei conti, in Italia siamo abituati alle continue lotte da parte di chi sostiene che gli allenatori debbano essere esonerati anche in caso di una continuità di risultati mancata. Una massa di critiche e accuse che al cospetto della sportività di altri campionati è una misera piccolezza. Chiedete pure ai signori Wenger e Ferguson. Dall'alto della loro carriera, fatta di vittorie, ma anche di impedimenti giustificabili, sapranno rispondere con certezza. Un simile discorso andrebbe fatto dal punto di vista arbitrale, considerate le assidue e pesanti discussioni "da moviola" che, domenica dopo domenica, prendono d'assalto le trasmissioni sportive italiane, forse inconsapevoli che al di fuori della nostra realtà dibattiti del genere siano davvero inesistenti. Ma queste sono le complessive conseguenze di un debole processo sportivo costruito su dei basamenti di sabbia, il cui effetto, al contrario degli ultimi anni, sembra non favorire più le gesta degli onestoni. E questo ormai è chiaro a tutti. Pure a Torino, dove da quattro anni a questa parte la Juventus ha (sempre?) sperato che le verità uscissero fuori, per poi godersi la meritata vendetta. Ed è una vendetta ancora in atto, la stessa che ieri sera da un'amalgmama di cuore, forza e determinazione ha prodotto il risultato vincente contro una Lazio sopravvalutata e immersa in una situazione eccessiva per i suoi standard.

Per ciò che riguarda i fronti dai quali avremmo dovuto lottare da principio, il momento calcistico vede la Juventus fuori dall'Europa che "non conta". Se non conta, allora, non dovremmo neppure preoccuparci più di tanto. Eppure un girone con Salisburgo e Lech Poznan tra le pretendenti alla qualificazione poteva essere superato senza troppe fatiche, anche se la Juventus, come direbbero in tanti, è un cantiere aperto, dal quale si possono ottenere risultati differenti, buoni o cattivi.
Per adesso pare proprio che, nonostante la cacciata europea, l'obiettivo primario sia la scalata verso il Milan. Ben venga, perchè con un Krasic così pieno di volontà e nobiltà d'animo, le imprese del suo predecessore sembrano farsi nuovamente vive. Anche quei guizzi finali colmi di godimento che solo Pavel ci sapeva regalare comodamente...come quella domenica di primavera all'Olimpico di Roma, come quel 24 aprile 2005 (Lazio-Juventus 0-1), quando da uno schiocco "ceco" la Juventus seppe portare a casa tre punti sudati e combattuti. Combattuti come il totale di tutti i minuti che servono, e sono serviti, a far trasparire la stessa vendetta che, da Krasic, ha il suo lieto progresso...

 
 
 

SORPRESE NATALIZIE SU TUTTOJUVE

Post n°3437 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

 
© foto di Alberto Fornasari

Le sorprese per gli utenti di Tuttojuve non si fermeranno a Tuttojuve.tv che sta per partire. Tuttojuve insieme a BETCLIC ha trovato un modo per regalare una sorpresa a tutti i propri utenti che vorranno giocare con noi. Tutti coloro che si iscrivono fino al  18 dicembre e faranno un deposito, non riceveranno solo un bonus di 20 euro per giocare gratuitamente. Tuttojuve selezionerà alcuni di loro per una sorpresa speciale. Verranno invitati direttamente nella redazione di Sportitalia dove riceveranno una sorpresa Natalizia direttamente da un grande personaggio della storia bianconera e assisteranno al backstage della trasmissione.  Non vi possiamo svelare nulla... eccetto che non rimarrete delusi. Che aspettate allora a giocare con noi? Basta iscriversi giocare e fare un deposito minimo e poi sperare di essere fortunati.

Il Natale a Tuttojuve inizia da oggi, a casa tua o negli studi di Sportitalia, potrebbe arrivare molto presto...sicuramente prima del 24 dicembre.

 
 
 

Moratti: "Gli avversari dell'Inter al mondiale fanno paura"

Post n°3436 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, si prepara alla partenza alla volta di Abu Dhabi, dove martedi i nerazzurri affronteranno i coreani del Seongnam nel match di semifinale del mondiale per club. Proprio i coreani sembrano togliere il sonno a Moratti, che su di loro afferma: "Ho visto qualche pezzetto della partita dei coreani in tv. Fanno paura". Sull'Inter: "I ragazzi in questi giorni si sono allenati molto bene, vedo che c'è molta fiducia. Benitez esonerato in caso di fallimento al mondiale? Ma per favore, assolutamente no

 
 
 

Le statistiche di Juve-Lazio. Per i bianconeri identico il bilancio dei punti in casa e in trasferta

Post n°3435 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

© foto di MASCOLO/PHOTOVIEWS

La Juventus fa suo il posticipo domenicale superando la Lazio all'ultimo respiro grazie a Milos Krasic, a tempo quasi scaduto,  raggiungendo la squadra di Reja e il Napoli al 2° posto in classifica, a quota 30, a meno 6 dal Milan capofila. Per i bianconeri si tratta del quarto successo in casa. Tra le mura amiche lo score è identico a quello delle gare in trasferta: 4 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta. Quindici punti a Torino, quindici punti fuori casa. Sono salite a 12 le gare utili in campionato per la Juventus con 7 vittorie e 5 pareggi. L'ultimo ko è quello casalingo col Palermo Da quando è tornata in Serie A la Vecchia Signora ha fatto meglio solo una volta, con 14 partite nel 2007-08 (dal 10° al 23° turno). E' stato lo Juve-Lazio numero 67 a Torino in serie A: 42-8 per i bianconeri il numero delle vittorie, 17 sono i pareggi. Lazio alla terza sconfitta esterna in questa stagione, dopo quelle di Genova contro la Samp e Cesena. Biancocelesti battuti dopo 4 partite con 8 punti conquistati. Primo gol in campionato per Chiellini, che invece aveva già segnato in Europa League (doppietta al Lech Poznan all'andata): per il difensore bianconero è il 15° centro in serie A. Quinta rete, pesantissima, per Milos Krasic. I bianconeri in casa vanno a segno in campionato da 13 gare consecutive. Quarto gol in campionato per Mauro Zarate (arrivato a quota 20 in serie A).

 
 
 

TUTTO SUL POSSIBILE CLAMOROSO ADDIO DI BUFFON

Post n°3434 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

 
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Sembra impossibile, ma perfino Gigi Buffon è in discussione. Il portierone bianconero, una delle ultime bandiere del calcio italiano dopo la scelta di seguire la Juventus in serie b nel 2006, rinunciando a trasferimenti dorati, e probabilmente anche ad un pallone d'oro, sembra essere stato improvvisamente dimenticato dalla società cui ha donato i migliori anni della sua carriera, tanto da risultare parecchio ferito dalle recenti esternazioni tanto del Presidente Agnelli, quanto di mister Delneri. Il laconico commento del suo agente Martina, che non ha celato il disappunto di Supergigi, apre dunque la strada a tutta la ridda di voci relative ad un possibile trasferimento di Buffon, destinate a riempire le cronache di mercato dei prossimi giorni. Non è un mistero che i due Manchester sarebbero disposti a costruire ponti d'oro a Buffon pur di annoverarlo tra le proprie file, così come è palese l'interesse esternato dal Bayern Monaco, ancora alla ricerca di un erede all'altezza di Oliver Khan. Una lista illustre, che potrebbe tentare una dirigenza juventina che sembra unita nel non considerare più Buffon come insostituibile. La cessione del portierone azzurro rimpinguerebbe le casse bianconere, magari anche nella prospettiva di qualche acquisto già a gennaio. La ricerca al sostituto, è già iniziata. Si va da Handanovic a Sirigu passando per Viviano. Presto la porta della Juve potrebbe avere un nuovo padrone.

 
 
 

MOGGI: "JUVE, vittorie così cambiano una stagione!"

Post n°3433 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

© foto di Micri Comunication

Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv in onda tutte le domeniche su GOLD TV e TELECOR digitale terrestre (canale satellitare 856 Sky) ha commentato come consuetudine la giornata di campionato.

JUVE – VITTORIE COME QUESTA CAMBIANO UNA STAGIONE
“E’ stata una vittoria importantissima quella bianconera ottenuta all’ultimo istante contro una Lazio ben messa in campo. Giornata dopo giornata la squadra juventina sta andando sempre di più oltre le aspettative di inizio stagione. La Juve l’anti Milan? Il campionato è ancora lungo, ma nel calcio niente è scritto.”
MILAN – IBRA DECISIVO, MA UN BRAVO ANCHE AD ALLEGRI
“Il Milan giornata dopo giornata sta dimostrando di esser sempre più la squadra da battere per questa stagione. L’autostima è una cosa fondamentale nel calcio e la squadra di Allegri ormai si sta auto convincendo di esser la più forte. La squadra rossonera non è una squadra eccezionale, ma ha un giocatore devastante che è Zlatan Ibrahimovic, che ha spostato gli equilibri del campionato. Un bravo va anche ad Allegri perché la squadra sta mostrando anche un ottimo calcio.”
ROMA – VITTORIA SOFFERTA. NESSUN CASO PIZARRO
“3 punti importanti per ripartire per la Roma, arrivati al termine di una gara non entusiasmante. La squadra giallorossa è superiore ad alcune squadre che invece la precedono, ma se continua con questo andamento lento rischia di perdere il contatto dalle prime. Un caso Pizarro? Non credo, mi fido del parere di Ranieri. ”
NAPOLI – GIUSTO L’ENTUSIASMO, MA NON E’ DA SCUDETTO
“La vittoria di Genova, ottenuta su un campo difficile e senza Lavezzi va sottolineata. Il Napoli sta facendo una stagione eccezionale per quello che si poteva immaginare, riscuotendo un grande entusiasmo ovunque. Ma non si esageri, perché la squadra non è da scudetto”
PALERMO – BRAVO DELIO ROSSI NEI CAMBI
“Contro il Parma si sono visti due Palermo. Quello del primo tempo che poteva stare sotto anche di 2-3 goal e quello del secondo tempo che invece ha meritatamente ribaltato il risultato. Decisivi sono stati i cambi di Delio Rossi, alcuni davvero coraggiosi ”
UDINESE – SENZA QUELLA PARTENZA AD HANDICAP…
“Con un Di Natale così l’Udinese può davvero pensare in grande. Se non avesse iniziato il campionato con una partenza ad handicap adesso sarebbe nelle prime posizioni”
ZONA SALVEZZA – BENE BRESCIA E LECCE, MALE IL BARI
“Il cambio in panchina ha portato fortuna al Brescia, che ha bagnato l’esordio di Beretta con una vittoria. Giornata positiva anche per De Canio che con la vittoria ottenuta sul Chievo ha allontanato la crisi. Male il Bari sempre più ultimo. Senza tanti giocatori e a Roma non era certo la giornata giusta per ripartire, ma nessuno ad inizio campionato si sarebbe aspettato questa posizione per i pugliesi”

 
 
 

BONUCCI: "La vittoria ci dà una grande carica. Abbiamo carattere e determinazione

Post n°3432 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

© foto di MASCOLO/PHOTOVIEWS

Leonardo Bonucci è euforico dopo la vittoria in Zona Cesarini (e forse anche qualcosa di più) contro la Lazio, che ha consegnato il secondo posto ai bianconeri. Il difensore bianconero racconta del suo entusiasmo sul proprio sito ufficiale, leonardobonucci.it, rimarcando che queste vittorie sono quelle che danno una carica incredibile alla squadra. Questi successi non valgono solo 3 punti, valgono molto di più, come testimonia l'abbraccio al termine de lmatch dei giocatori della Juve, in stile finale di coppa. Le parole di Bonucci:

"12 dicembre 2010 - Juventus - Lazio 2- 1


Non posso e non riesco a nascondere il mio entusiasmo per il risultato di ieri.
Vincere con un gol a 5 secondi dalla fine quando ormai la partita sembrava incanalata in un pareggio, ti da una carica particolare. Se poi questo significa anche raggiungere il secondo posto in classifica (anche se in co-abitazione con altre squadre) e mantenere il passo della capolista, allora ancora meglio.

Ritengo che la Juve, per quanto dimostrato in campo e per le occasioni avute, abbia meritato la vittoria anche se la Lazio, a cui va il massimo rispetto, anche ieri ha dimostrato di essere all'altezza della posizione che occupa in classifica.
E che sia una vittoria fortemente voluta lo dimostra il fatto che, fino all'ultimo istante, ci abbiamo provato con tutte le nostre forze senza arrenderci prima del fischio finale dimostrando ancora una volta che a questa squadra non manca di certo il carattere e la determinazione.

Ma ora, come al solito, è già tempo di archiviare il passato e pensare al prossimo incontro di campionato con il Chievo, passando prima però dalla sfida di giovedì in Europa League contro il Manchester City, una partita che non significa niente per la classifica ma che significa tanto per il Nostro orgoglio. Ci teniamo a far bene e ad onorare fino alla fine questa competizione europea, perché siamo la Juventus e scendiamo ogni volta in campo con un unico obiettivo: vincere!

 
 
 

DELNERI A SKY: "VITTORIA CHE CI PUO' DARE LO SPRINT CON LO SPIRITO DI GRUPPO.

Post n°3431 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da nadir63l
 

SORPRESO DAI DISCORSI MEDIATICI SU BUFFON"
Intervista post-match al tecnico della Juventus.
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Intervistato dai microfoni di Sky Calcio Show Gigi Delneri commenta la sudatissima ma emozionante vittoria ottenuta allo scadere contro la Lazio, un successo meritato condito da una bella prestazione secondo il tecnico friulano: "Vittoria nel computo generale meritata, la squadra ci ha creduto ha speso tante energie ma questi ragazzi se lo meritano. Oggi si è vista la voglia che c'è tra di noi, abbiamo poi festeggiato in modo contenuto ma giusto negli spogliatoi dopo una gara ben giocata da ambo le parti. Per come si è vinto questa partita può dare impulso alla stagione ma il mio giudizio non sarebbe cambiato nemmeno se avessimo fatto 1-1, quella messa in mostra oggi è stata una grande prestazione". Sui cambi e sulla panchina tornata lunga con possibilità di turnover Delneri spiega i motivi delle scelte e le esigenze principali: "Sissoko, Pepe e Del Piero sanno che fanno parte della squadra, purtroppo giocano solo in 11 ma sanno che sono partecipi e possono dare un grande contributo. Anche chi va in tribuna trasmette un grande spirito di gruppo, non è un segreto che avere ciò e qualcosa in più che ti da lo sprint".  Si passa poi all'analisi tattica e alle mosse che hanno limitato Zarate ed Hernanes, pericoli principali alla vigilia: "C'era la situazione di Aquilani che doveva raddoppiare su Zarate dando una mano a Sorensen dando così sfogo a Krasic, Melo ha fatto da schermo limitando notevolmente un giocatore importante come Hernanes". Battuta finale sulle parole rilasciate ieri in conferenza stampa su Gigi Buffon e sui commenti del giorno dopo su giornali e tv: "Sono un po' stupito dalla risonanza delle mie parole su Buffon, lui è un grande giocatore ma prima viene il gruppo e lui ne fa parte. La Juve ha il gruppo nel cuore, noi non siamo tendenti ad avere una squadra di indispensabili. Tutti i grandi giocatori sono utili ma nessuno è indispensabile, io spero di recuperare Gigi il più presto possibile ma prima valutiamo come sta fisicamente. Non credo che Buffon l'abbia presa male la mia considerazione, ci siamo già  parlati e sa le mie idee ma pure lui mi pareva d'accordo". 

 
 
 

     

 

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