LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 02/01/2011
Secondo allenamento del nuovo anno per la Juventus, il primo di pomeriggio, con orario di inizio della seduta alle ore 15. La buona notizia, molto positiva, è che sia Alex Del Piero che Amauri sono tornati ad allenarsi col gruppo. Il Capitano e l'italo-brasiliano hanno svolto l'intero allenamento programmato da mister Delneri, iniziato con il solito riscaldamento, comprendente esercizi atletici, movimenti con la palla e scambi in corsa. Ultimata la messa in moto, i bianconeri hanno svolto un lavoro di circolazione e possesso palla, per cominciare a preparare al meglio la sfida con il Parma di giovedì. L'unica nota stonata riguarda il fatto che, durante questa parte dell'allenamento, Vincenzo Iaquinta ha accusato un fastidio alla coscia sinistra ed è rimasto a terra con le mani sul volto. I medici sono intervenuti immediatamente e, dopo avergli applicato del ghiaccio nella parte infortunata, lo hanno accompagnato negli spogliatoi.Domani mattina si saprà qualcosa in più sulle condizioni del bomber bianconero, che verrà sottoposto ad esami specifici. Si sospetta una contrattura al retto femorale sinistro. Ma nel caso peggiore potrebbe trattarsi anche di uno stiramento. Ci auguriamo naturalmente che non si tratti di nulla di serio. Gli uomini agli ordini di Delneri hanno successivamente disputato una partitina, alla quale ha preso parte Amauri per tutta la sua durata, mentre Gigi Buffon e Del Piero hanno giocato un solo tempo. Lavoro aerobico differenziato per Krasic, Martinez e Rinaudo, mentre Leonardo Bonucci, dopo i problemi accusati al ginocchio, ha lavorato in palestra, prima di guardare dalla panchina di Vinovo i suoi compagni giocare la partitella. |
«Lui si trova molto molto bene a Torino, ha trovato la sua dimensione e un ambiente dove si può esprimere al massimo» TORINO, 2 gennaio - Franco Zavaglia, procuratore tra gli altri di Alberto Aquilani, è intervenuto in esclusiva a Radio Sportiva nello speciale calciomercato. Sul riscatto del centrocampista ha spiegato: «Dipende solo dalla Juve ma penso che il riscatto dal Liverpool ci sarà, lui si trova molto molto bene a Torino, ha trovato la sua dimensione e un ambiente dove si può esprimere al massimo. L´esperienza inglese è stata buona, ha arricchito il suo bagaglio internazionale, ha giocato poco solo per gli infortuni, è andato via perchè non rientrava nei piani del nuovo allenatore». |
Per prepararsi nel migliore dei modi alla sfida contro il Parma, in programma giovedì alle 12.30, la Juventus disputerà un' amichevole a Vinovo contro la formazione torinese del Lucento, che milita nel campionato di Eccellenza. Il test si terrà domani, lunedì 3 gennaio, sempre alle 12.30, per ricreare le condizioni che i bianconeri dovranno affrontare alla ripresa del campionato. Delneri proverà verosimilmente l'undici anti-Parma e testerà soprattutto la solidità della difesa, che contro i ducali sarà orfana dello squalificato (e infortunato) Leonardo Bonucci. Il principale indiziato a sostituire il centrale viterbese è il giovane danese Sorensen, favorito sull'esperto Legrottaglie. L'incontro sarà chiuso al pubblico |
JUVENTUS/ Krasic nessun problema: in campo contro il Parma
Krasic con i tifosi (Foto Ansa) Diffondi il Link a questo articolo JUVENTUS - Sospiro di sollievo per i tifosi della Juventus: Milos Krasic sarà in campo regolarmente giovedì nella sfida contro il Parma. Nell’ultimo allenamento dell’anno il serbo aveva accusato alcuni fastidi muscolari che avevano fatto subito mettere in pre allarme lo staff medico bianconero. Oggi il crine biondo dell’ex Cska Mosca ha fatto breccia tra la nebbia di Vinovo. Nessun problema per lui, arruolato per la sfida all’ora di pranzo contro i ducali. |
«Abbiamo capito che per ottenere i risultati dobbiamo essere uniti ed è realmente quello che accade. C'è un grande spirito di gruppo e questo è l'aspetto più positivo. 2010 positivo, ora ho vinto la sfida di riconquistare società e tifosi» TORINO, 2 gennaio - «Durante le vacanze sono stato in Brasile con la mia famiglia. Faceva un "po' freddo" però... c'erano solo 40° gradi... Scherzi a parte, mi sono ricaricato e ora sono pronto a ripartire». Felipe Melo è carico al punto giusto dopo la sosta nataliza, ed è pronto a dare il suo contributo alla ripresa del campionato contro il Parma. SFIDA VINTA - Melo è particolarmente soddisfatto per la chiusura di un 2010 che lo ha visto finalmente protagonista con la maglia bianconera. «Il 2010 per me è stato molto positivo -spiega il centrocampista sul sito della Juventus-. Dopotutto ho giocato un buon Mondiale, ma soprattutto sono riuscito a tornare sui miei livelli. Non credo sia da tutti, dopo una stagione negativa, riuscire a riconquistare la società e i tifosi. Per me è stata una sfida e sono orgoglioso di essere riuscito a vincerla. Ora però devo continuare così, per vincere insieme ai miei compagni. Insieme al direttore, alla società, abbiamo capito che per ottenere i risultati dobbiamo essere uniti ed è realmente quello che accade. C'è un grande spirito di gruppo e questo è l'aspetto più positivo». CONCENTRAZIONE - Oltre alla sfida col Parma la Juve è attesa anche dal Napoli: «Va bene così. Del resto dobbiamo pensare in grande e quindi meglio partire subito forte. La prima tappa è la partita contro il Parma e sappiamo di poterla vincere, anche se non sarà semplice». L'obiettivo di Felipe per il nuovo anno è scontato: «Continuare a crescere insieme alla squadra e centrare un successo, questo è il primo traguardo. E poi, naturalmente, riconquistare la Nazionale». |
Carrera accusato di omicidio colposo L'ex giocatore di Juventus e Atalanta, Massimo Carrera, attualmente responsabile del settore giovanile bianconero, è stato indiziato per omicidio colposo in seguito al terrificante incidente stradale in cui hanno perso la vita due ragazze di 23 anni. Con Carrera, risultano indiziati anche i conducenti delle altre due auto coinvolte nell'incidente. L'ex giocatore della Juve è disrtutto per ciò che è successo, e si difende dalle accuse dicendo: "Andavo piano, c'era anche mia figlia con me in quel momento. Erano ferme in mezzo alla strada a fari spenti, non ho potuto evitarle". |
Il difensore della Juventus potrebbe approdare nella capitale Nell'estate 2003 l'allora direttore generale della Juventus Luciano Moggi strappò alla concorrenza un giovane difensore arrivato alla ribalta della serie A grazie alle sue ottime prestazion e all'exploit della squadra in cui giocava, il Chievo Verona. Era biondo, alto, atletico: insomma anche alle tifose juventine quel colpo non dispiacque affatto. Nicola Legrottaglie arrivò al club bianconero dopo una lunga lotta di mercato con la Roma, all'epoca ancora guidata dal compianto patron Franco Sensi. La prima esperienza del difensore barese alla Vecchia Signora non fu indimenticabile; ma poi, il Duca, ebbe l'occasione di riconquistarsi le grazie dei tifosi bianconeri fino ad oggi in una seconda "giovinezza bianconera" dalla stagione 2006, quella post-calciopoli della rinascita della Juventus. Sono passati 8 anni e tanti campionati giocati anche con altre squadre, ma Legrottaglie resta un uomo esemplare ed un difensore di assoluta affidabilità. A 33 anni ha ancora tanta voglia di giocare; nella Juve di quest'anno gli spazi si sono ridotti anche se il giocatore nato a Gioia del Colle non ha mai tradito quando è stato chiamato in causa da Delneri, il mister che l'ha "svezzato" ai tempi del Chievo. Ed in questa finestra invernale di mercato Nicola Legrottaglie potrebbe cambiare aria e trasferirsi, guarda caso, proprio alla Roma di Claudio Ranieri, club che l'avrebbe voluto tempo fa e che ora è alla ricerca di un giocatore esperto e che possa dare una grossa mano nella seconda parte di campionato. Il club capitolino vuole cautelarsi prendendo un centrale difensivo tenendo d'occhio la situazione di Philippe Mexes, non così certo di rimanere nella squadra giallorossa. Ma non si può nemmeno escludere un ritorno al Chievo, "primo amore" di Nicola Legrottaglie |
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In settimana Palazzi lo sentirà sulle telefonate interiste E potrebbe rispondere per i dossier illegali su De Santis TORINO, 2 gennaio - Massimo Moratti verrà ascoltato da Stefano Palazzi nel corso della prossima settimana. L’indagine della Procura Federale sullo scudetto assegnato all’Inter nel 2006 continua e le dichiarazioni del presidente nerazzurro rappresenteranno certamente uno dei punti fondamentali dell’inchiesta, che potrebbe portare alla revoca di quel titolo vinto a tavolino dai nerazzurri. Anche perché Moratti dovrà rendere conto delle telefonate interiste (quelle sue e quelle di Giacinto Facchetti all’epoca presidente dell’Inter) emerse durante il dibattimento del processo a Calciopoli in svolgimento a Napoli. Telefonate che hanno dimostrato come i contatti con i designatori arbitrali che la giustizia sportiva riteneva “esclusivi” di Luciano Moggie della teorica “cupola” da lui controllata, erano tenuti anche dai vertici nerazzurri. Non “grigliava” solamente l’ex dg bianconero, ma anche il presidente interista, che oltretutto aveva anche contatti diretti con gli arbitri in violazione del regolamento. Finora Moratti ha sempre sorvolato sulle cosiddette “nuove intercettazioni”. Intervenendo pubblicamente ha minimizzato, giudicandole di entità completamente diverse rispetto a quelle contestate a Moggi. L’ILLIBATEZZA - Al di là di come verranno giudicati i contenuti di quelle telefonate (dal giudice Casoria a Napoli e dalla giustizia sportiva quando se ne occuperà, dopo averle acquisite tutte), quelle telefonate restano e macchiano la presunta illibatezza nerazzurra sulla quale era stata fondata l’assegnazione dello scudetto 2006 da parte dell’allora commissario straordinario della Figc Guido Rossi. Palazzi, per esempio, potrebbe chiedere a Moratti perché abbia taciuto sull’esistenza di quelle telefonate durante le indagini del 2006 e negli anni a seguire. oltre che approfondire gli argomenti stessi e alcuni passaggi delle intercettazioni, spesso comparate in questi ultimi mesi a quelle moggiane che costarono alla Juventus la serie B e due scudetti, uno dei quali ricucito sulle maglie dell’Inter nell’estate 2006. |
Beppe Marotta ha rilasciato al Corriere dello Sport - Stadio una lunga intervista, nella quale si fa espresso riferimento ai traguardi della Juventus per il 2011 e agli obiettivi bianconeri in chiave mercato: Dzeko era un vostro obiettivo: vi siete arresi? Pazzini: ci proverete ancora? E Gilardino è un obiettivo? C’è anche Gomez del Bayern Monaco... |
Ci vuole calma e sangue freddo. Come cantava Luca Di Riso nel tormentone estivo di qualche anno fa, nel mercato l'arte del temporeggiare è virtù necessaria. Maurizio Zamparini parlando di Beppe Marotta disse che la dote principale del dirigente bianconero è quella di saper incassare i colpi per poi rialzarsi assestandone uno ancora più forte. Sembra quasi la descrizione di Rocky, ma di "botte" Marotta ne ha prese in questi giorni leggendo e venendo a conoscenza delle notizie che davano Edin Dzeko prossimo al trasferimento al Manchester City. Marotta si sta rialzando ed è pronto a riprendersi: secondo l'edizione odierna del Tuttosport, Dzeko è disposto ad aspettare i bianconeri fino a giugno, mentre Wolfsburg e il suo agente spingono per un trasferimento immediato alla corte di Mancini. Ma c'è di più: Marotta avrebbe già prenotato un volo per la Germania per martedì. Intanto, secondo la Bild, se Dzeko oggi dovesse partire con il resto della squadra per il ritiro invernale di Marbella, l’ipotesi Juve a giugno inizierebbe a prendere sempre maggior corpo. |
Nome nuovo dall'Inghilterra, oppure, una vecchia fiamma che ritorna. Secondo il sito caughoffside, oltre a Van Persie la Juventus sarebbe sulle tracce anche dell'attaccante russo dell'Arsenal Andrei Arshavin. Arshavin, molto tecnico e abile nell'uno contro uno, proprio come Van Persie può giocare come esterno alto, trequartista o seconda punta. Secondo caughoffside Delneri avrebbe posto il ventinovenne russo in cima alle preferenze proprio per la duttilità del giocatore. Il russo ha una valutazione tra i 10 e i dodici milioni. Il giocatore, 29 anni ex Zenit San Pietroburgo ha avuto una stagione molto efficace, segnando sette volte e facendo ancora più assist, anche se a volte Arshavin è sembrato discontinuo. Interesse reale o diversivo? Pensiamo più a un diversivo. Un esterno forse serve ma le priorità dovrebbero essere altre. Fattore positivo il fatto che vengano accostati alla Juventus non mezzi giocatori ma giocatori di valore come Van Persie e Arshavin. |
Stamane "La Gazzetta dello Sport" e il "Corriere dello Sport" danno la Juventus vicinissima a Ivan Rakitic. 22enne esterno offensivo dello Schalke 04, in scadenza di contratto. Secondo la rosea, il club bianconero avrebbe fatto "passi da gigante": il direttore generale Beppe Marotta starebbe lavorando in queste ore per mettere sotto contratto il giovane croato e portarlo a Torino a giugno, quando dovrebbe svincolarsi a parametro zero. Indiscrezione riportata anche dal Corsport, che però non escludo un approdo di Rakitic in bianconero già in questa sessione di mercato: tenuto conto dell'interesse sempre più concreto dello Schalke per Mohamed Sissoko, infatti, esiste ancora qualche speranza che l'operazione possa essere anticipata a gennaio. |
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