LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 04/01/2011
Si chiude come peggio non poteva la telenovela Dzeko, con dei grandi sconfitti. E' finita male, malissimo per i tifosi bianconeri che fino all'ultimo ci hanno sperato ma da oggi Edin Dzeko è ufficialmente un giocatore del Manchester City. Per dirla banalmente ha preferito le petro-sterline della parte blu di Manchester rispetto all'affascinante sfida juventina, uno schiaffo tremendo alle ambizioni di gloria bianconere che ora rischiano di vedersi rapidamente compromesse. Una politica sana a livello finanziario quella dell'austerity e del monte ingaggi abbassato ma che non rende di certo competitiva la squadra, inutile girarci intorno e sognare colpi alla Bale (40 milioni minimo) o simili, l'aria che tira è questa. Sfuma così l'ingaggio (che sarebbe stato per giugno ricordiamolo per via delle assurde regole imposte da Giancarlo Abete) di uno dei bomber più forti d'Europa e di prospettiva, le alternativa sono purtroppo di basso livello e per nulla meno esose: Pazzini e Gilardino. Due bomber caserecci, troppo scommesse e poco certezze viste le loro carriere non proprio all'insegna della continuità e di un carattere fragile e poco propenso alle pressioni che le grandi piazze regalano, la Juve in estate ha scommesso tanto e, finora, bene ma come si dice "il buon giocatore d'azzardo è quello che si ferma al momento giusto" e noi riteniamo che forse siamo arrivati al momento di fermarsi con le scommesse per poi non ritrovarsi spennata alla fine del gioco. Di certo Marotta, dopo la scottatura del caso-Dzeko (forse la prossima volta sarà meglio pensarci prima di fare affari con uno come Hoeness, vedi operazione Diego), saprà meglio di noi cosa fare ma il fatto è questo: per fare una grande Juve non si può più scommettere, servono certezze! |
Dalle telefonate taciute ai «regalini» a Bergamo, passando per i dossier Telecom. Palazzi sentirà il patron nerazzurro nei prossimi giorni per proseguire le indagini per la revoca dello scudetto 2006. Voi che domanda fareste al presidente dell'Inter? TORINO, 4 gennaio - L’ultima volta che Massimo Moratti ha dato delle risposte su Calciopoli alla Procura Federale è stato il 3 ottobre 2006. Da allora sono emerse tante, troppe novità su di lui e sull’Inter perché il presidente dell’Inter, azionista di maggioranza ai tempi delle intercettazioni, non faccia luce sui lati oscuri della calciopoli interista, lievitata negli ultimi sei mesi con l’emergere delle telefonate ignorate dagli inquirenti nel 2006. Ecco le otto domande proposte dal nostro giornale: 1) Perché ha sempre taciuto sul fatto che anche l’Inter telefonava ai designatori arbitrali e agli arbitri stessi, nonostante la Procura che nel 2006 invitò tutti i tesserati a contribuire all’indagine? 2) Sapeva che Giacinto Facchetti, allora presidente dell’Inter, esercitava pressione sugli arbitri? 3) Era a conoscenza che Giacinto Facchetti parlava con Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto e Gennaro Mazzei discutendo con loro le “griglie” delle designazioni arbitrali? 4) Cos’era il «regalino» che Paolo Bergamo doveva venire a ritirare a Milano, di cui Facchetti parla allo stesso Bergamo in una telefonata del 23 dicembre 2004? 5) Ritiene un comportamento leale e rispettoso dell’articolo 1 quello di un presidente che va ad incontrare l’arbitro prima della partita, come lei dice di voler fare con Gabriele nella telefonata con Bergamo del 10 gennaio 2005? 6) Ha mai letto il report “Operazione Ladroni”, redatto dall’investigatore Cipriani dopo le indagini svolte su De Santis, o è a conoscenza che lo abbia letto Facchetti, a cui Tavaroli sostiene di averlo consegnato personalmente? 7) Ha mai presentato un esposto alla magistratura a proposito dei sospetti di un sistema per condizionare gli arbitri, violando così la clausola compromissoria, come sostiene Tavaroli nel suo interrogatorio del 29 settembre 2006? 8) Era a conoscenza del fatto che Tavaroli aveva proposto a Facchetti di diventare una «fonte confidenziale» affinché i Carabinieri del nucleo operativo di Milano indagassero sui rapporti fra De Santis e Moggi? E voi? Che domanda fareste al presindente dell'Inter? |
Dopo aver superato tutti gli intoppi burocratici il Brescia Calcio, attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale delle Rondinelle, ha ufficializzato il passaggio in prestito di Davide Lanzafame dalla Juventus. Nel comunicato si legge: "Il Brescia Calcio annuncia di aver acquisito fino al prossimo 30 giugno dalla società F.C. Juventus, che ne deteneva la comproprietà assieme al Palermo, le prestazioni sportive del calciatore Davide Lanzafame". |
"Ormai le feste sono un ricordo. Ci siamo subito messi d’impegno per farci trovare pronti. Siamo fiduciosi, ci sono tutti gli auspici per fare bene". Così Alberto Aquilani negli studi di Juventus Channel, per registrare la puntata di "Protagonisti". Il nuovo anno comincia subito con due impegni ravvicinati: Parma e Napoli in tre giorni, due gare che chiuderanno il girone di andata bianconero e ci diranno con maggiore precisione quale sarà il ruolo della Juventus nel resto del torneo. Seria candidata per il titolo o formazione che può ambire al massimo al piazzamento Champions League? Saranno 180 minuti fondamentali nei quali occorrerà anche rifarsi dei due punti scappati al Bentegodi contro il Chievo nell'ultima del 2010. "È stato un brutto colpo per noi, credevamo di aver portato a casa la partita dopo aver giocato una buona gara su un campo così difficile. Il pareggio finale ci ha lasciato l’amaro in bocca. Ora dovremo partire forte con il Parma, un’avversaria che può contare su giocatori di qualità", ha detto Aquilani. Il talentuoso centrocampista bianconero, assolutamente da riscattare dal Liverpool, ha poi ricordato che prima di pensare all'affascinante sfida del San Paolo contro il Napoli di domenica, bisogna concentrarsi esclusivamente sul Parma: "La prima partita è sempre delicata perché arriva dopo un periodo in cui si è staccata la spina. Per questo abbiamo lavorato molto sulla concentrazione. Quella di giovedì è una gara importante e non possiamo snobbarla, al Napoli penseremo poi con calma. Tutti noi sappiamo che questa è una settimana importante, che potrà farci capire chi siamo e dove potremo arrivare. Siamo ancora lontani dalla fine, ma questi sei punti saranno davvero decisivi". |
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Finalmente una buona notizia dall'infermeria per la Juventus. Mister Delneri, infatti, riavrà a breve a disposizione Paolo De Ceglie, ancora fermo ai box dopo il grave infortunio (rottura della rotula ndr) subito nella gara contro il Milan del 30 ottobre scorso. E' proprio l'esterno valdostano a confermare, dalle pagine del suo profilo ufficiale di Facebook, lo stato avanzato del recupero: "Il mio processo di guarigione procede in maniera positiva - scrive Paolo - . In questi giorni sto riprendendo confidenza con la corsa...". Il nostro auspicio caro Paolo è di rivederti presto correre anche sulla fascia, lasciando sul posto gli avversari... |
Gianluigi Buffon ieri è tornato tra i pali, ma non difendeva la porta della Juventus, bensì quella del Lucento, avversario nell'amichevole di ieri. Il portierone azzurro, per la prima volta dopo l'infortunio patito ai Mondiali sudafricani, è sceso di nuovo in campo e il suo debutto nella stagione 2010-2011 è previsto in occasione del match di Coppa Italia di mercoledì prossimo. Intanto, si inizierà a parlare di un suo possibile rinnovo contrattuale perché, secondo La Gazzetta dello Sport, la condizione principe affinché resti a Torino è una decurtazione dell'ingaggio compensato da un allungamento del contratto. Sempre sulla Rosea, si leggono interessanti retroscena di mercato: la scorsa estate la Juventus e il Manchester United avevano trovato un accordo per il trasferimento di Buffon in Premier, ma fu Alena Seredova a voler restare in Italia per tenere unita la famiglia |
Macheda che arriva, partirà Pazzini? Nella giornata di ieri la Sampdoria ha definito l'acquisto in prestito di Federico Macheda. Il giovane attaccante dell'under 21 del Manchester United si trasferirà a Genova con la formula del prestito secco. Il Manchester tiene molto al giocatore e ha deciso di non farlo partire nemmeno in comproprietà ritenendolo un giocatore importante per il futuro. Il procuratore Giovanni Bia, ieri ha confermato il tutto: "La Sampdoria? Manca solo l'ufficialità da parte del Manchester e la controfirma dei documenti, aspettiamo solo la formalità dello scambio dei fax. Ferguson dice che ha tutte le qualità per diventare tra i primi 10 giocatori d'Europa e solitamente non sbaglia". Per gennaio difficile ma non impossibile che Pazzini si muova, del resto tutti ricordano che nell'ultimo giorno di mercato l'offensiva bianconera fu pressante. I tifosi bianconeri ritengono l'ariete blucerchiato l'unica soluzione italiana possibile, con lui Delneri avrebbe il giocatore dei sogni. Si avvereranno? |
Vedendo l'allenamento di ieri del Parma, ci sarebbe da preoccuparsi. Nell'allenamento all'ora di pranzo concluso con partitella tra bianchi e arancioni, gol di Candreva e Dellafiore per i bianchi e gol di Giovinco per gli arancioni. Insomma, gli ex cominciano a scaldare gli scarpini in vista della partita di giovedì. Tra gli ex ci saranno anche Mirante e Palladino. Tuttavia il primo non dovrebbe essere in grado di segnare (al massimo di difendere al meglio la porta), mentre il secondo è ancora in fase di rodaggio da Genova. Giovinco, Candreva, Palladino, tutti giocatori che si sono scontrati con la pesante eredità di Del Piero. Tutti giocatori che non sono riusciti a prendere lo scettro del capitano bianconero. Sicuramente per alcuni di loro giovedì ci sarà la grande voglia di dimostrare come sia stato un errore cederli e lasciarli partire così a cuor leggero. Candreva nei giorni scorsi ha usato toni buonisti: "Rivincite personali con la Juve? No. Sono stato benissimo alla Juve, non ho nessun rammarico e sono stato bene con tutti. E' una partita come le altre. Speriamo di fare un'ottima partita e portare un risultato positivo a casa". Molto più pepate le parole di Giovinco rilasciate in direzione di Torino a inizio stagione: "Se facessi gol alla Juve esulterei, mi dispiacerebbe per i tifosi, però non sono stato trattato bene“. La speranza dei tifosi è quella di non vederlo esultare, la formica atomica è stata ed è nel cuore dei tifosi, ma purtroppo l'anno passato non è riuscito (anche per motivazioni non sue) a dimostrare il suo valore. Diversi i destini di Palladino e Mirante, che hanno girato più prestiti e che non hanno convinto la dirigenza. Infine, troppo breve l'esperienza bianconera di Candreva per dare un giudizio definitivo. |
Davide Lanzafame è in viaggio sulla Torino-Milano. Il suo non è un addio alla Juventus ma un arrivederci. Alle 15, infatti, accompagnato dal fratello-agente, Giovanni Lanzafame, firmerà un accordo con il Brescia per i prossimi 6 mesi. Ingaggio a carico completamente del club del Presidente Gino Corioni. Alle 15 l'incontro a Milano con Nani, Marotta e Paratici. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14