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© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Come suo solito, Leonardo Bonucci commenta l'ultimo match disputato da lui e dalla Juventus, nello specifico quello vittorioso di ieri pomeriggio contro il Bari all'Olimpico. Non c'è dubbio che non si sia vista la miglior Juve, anzi, e dalle parole del difensore bianconero si evince facilmente questo pensiero. I tre punti, per fortuna, sono stati incamerati ugualmente. Partita particolare per lui, affacciatosi alla squadra più titolata d'Italia e alla nazionale azzurra grazie alle prestazioni messe in mostra con la maglia dei galletti pugliesi. Queste le righe scritte da Bonucci sul proprio sito ufficiale: "Una vittoria molto sofferta quella di ieri contro un Bari che ha dimostrato di non meritare assolutamente la posizione di classifica che riveste.
Ma allo stesso tempo una vittoria che ci voleva assolutamente dopo le brutte battute di arresto con Parma e Napoli.
E' stata una partita combattuta, disputata in condizioni di emergenza, nella quale le magie del Capitano e di Aquilani ci hanno permesso di avere ragione sul Bari che, in alcune occasioni, ci ha messo in difficoltà.
Ma l'importante era vincere ed ottenere quei tre punti che, considerato il risultato del posticipo, ci hanno permesso di rosicchiare due punti alla capolista.
Per me è stata una partita particolare. Giocare contro la squadra che mi ha lanciato nel grande calcio ed a cui sono e sarò sempre legato, è sempre un'emozione. Al di là del risultato di ieri, auguro al Bari di risalire presto in classifica ed ottenere i risultati che, anche ieri, ha dimostrato di meritare".

I microfoni di Tuttojuve.com hanno raggiunto in esclusiva il giornalista di Sky Sport Francesco Cosatti, spesso inviato allo Juventus Center di Vinovo per seguire le vicende della squadra bianconera. 

Francesco, che idea ti sei fatto della squadra bianconera?
"E' la Juve dei giovani e del Made in Italy. Costruita da Marotta e plasmata da Del Neri. C'è un progetto pluriennale su questa squadra. E quello in corso è solo il primo passo, la costruzione della base. Diciamo la torta. Per le ciliegine e per poterla “gustare” al meglio ci vorrà ancora un po' di pazienza".

Secondo te perché la Juventus è stata eliminata in maniera prematura dall’Europa League?
"L'Europa League era un obiettivo che non è stato centrato. Sono mancati i risultati all'inizio. In casa con il Poznan su tutti. La squadra tra settembre e ottobre - prima di inziare la serie utile di 18 partite - ha avuto diversi alti e bassi. E i punti che non sono arrivati, hanno condizionato il cammino. Visti però i tanti infortuni da trauma che ci sono stati nelle ultime settimane, un impegno in meno mentre le altre grandi corrono in Europa, permetterà alla Juve di tirare un po' il fiato in vista dell'obiettivo piu' importante della stagione: tornare in Champions League".

Cosa pensi dei nuovi acquisti estivi di Marotta?
"Krasic e Quagliarella sono stati due dei protagonisti assoluti del girone d'andata. Molto bene stanno facendo Aquilani e Pepe. Storari non ha certamente fatto rimpiangere Buffon. Purtroppo abbiamo visto poco in campo Martinez, che considero quasi un nuovo arrivo e che può dare molto nella seconda parte del campionato. E anche gli altri hanno dato un contributo. Penso a Motta, che con la Juve è arrivato anche alla convocazione in nazionale, ma deve trovare maggiore continuità. Traorè è ancora da scoprire. Sorensen una piacevolissima sorpresa".

Cosa manca realmente alla Juve per essere davvero competitiva in campionato, ma soprattutto in Europa?
"Domanda che facciamo ogni settimana a Del Neri questa. La risposta è avere a disposizione tutti i giocatori al meglio. Perchè quando è stata al completo non ha fatto sconti a nessuno. Per essere ancora piu' competitivi anche in Europa il prossimo anno, bisogna aggiungere alcune individualità. Un terzino potente, un'alternativa ad Aquilani e un altro attaccante. Ma questo lo sanno anche i dirigenti della Juventus".

Cosa pensi delle cessioni contemporanee di Diego, Giovinco e Candreva?
"Tre storie differenti. Che si possono unire solo per questioni cronologiche. Su Diego la società ha fatto una scelta precisa. Ha incassato liquidi che ha subito investito, e bene, vedi acquisto di Quagliarella. A Giovinco negli ultimi anni sono state date diverse opportunità e ad un certo punto si è pensato di fargli trovare altrove nuove motivazioni, come peraltro richiesto da lui stesso. Candreva aveva bisogno di giocare con continuità e alla Juve a centrocampo 'i titolari' sono altri".

Krasic che tipo di giocatore è? E’ davvero paragonabile a Pavel Nedved?
"Sta tirando un po' il fiato Milos negli ultimi giorni. Corre da un anno senza sosta. Dalla Russia all'Italia. Grandissimo atleta davvero; per arrivare al livello di Pavel ha bisogno di fare esperienza nel nostro campionato. Diciamo che gli serve “Maturare calcisticamente”, imparare sempre di piu' l'italiano per comunicare con tutti. Lo inserisco tra i tre grandi giocatori di questo campionato insieme a Ibra e Cavani. Ma se i primi due a luglio tutti sapevano chi erano, Krasic in Italia lo conoscevamo in pochi".

La Juve è la squadra che ha incassato più reti nelle gare casalinghe, ma nello stesso tempo, numeri alla mano, presenta uno dei migliori attacchi in serie A. Quali sono le motivazioni di tutto ciò?
"Classifiche destinate a cambiare...inutile fare riflessioni, visti i tanti cambiamenti che ci sono in questi giorni in avanti: l'infortunio di Quagliarella, l'arrivo di Toni, l'imminente arrivo di un'altra punta... Senza entrare nello specifico la Juve dispone dei due centrali della nazionale italiana, Chiellini-Bonucci, e del portiere della nazionale italiana, Buffon. Nomi di cui potersi fidare".

Esprimi un giudizio sulla nuova gestione societaria guidata da Andrea Agnelli.
"Moderna e antica allo stesso tempo. Moderna perchè l'impegno sul fairplay finanziario lo dimostra. L'investimento nel nuovo stadio di proprietà ancora di piu'. Antica perchè in Andrea Agnelli si rivedono certi tratti del padre e dello zio, grandi presidenti della storia bianconera. Ha scelto validissimi collaboratori - in primis Marotta e Nedved, ma anche negli altri settori come marketing e comunicazione - e sta portando avanti un nuovo ambizioso progetto. I tifosi sono con lui".

Sky sport spesso ha seguito e continua a seguire ancora oggi la vicenda “Calciopoli”. Che idea ti sei fatto di questo processo?
"Mi pare che la situazione sia ancora in evoluzione. Aspettiamo le nuove sentenze. E poi si potrà commentare. Però, per il mio modo di essere non mi piace guardarmi sempre indietro. Nel bene e nel male. Una serie B è stata giocata e vinta. Ora guardiamo in avanti".

Delneri è davvero l’allenatore giusto per la Juventus?
"E' l'allenatore della Juventus e sta portando a casa dei risultati. Nessuno può dire il contrario. E' arrivato tardi a una grande squadra, vuol dire che ha alle spalle tanta gavetta e tanta esperienza. Doti che fanno mantenere la calma nei momenti difficili e prendere le decisioni giuste . E questo fa la differenza".

© foto di A.Mariani/TuttoAtalanta.com

La redazione di TuttoJuve.com ha intercettato in esclusiva Beppe Bonetto, procuratore tra gli altri di Luca Cigarini ed ex agente di Alberto Gilardino, per fare il punto del mercato in casa Juventus, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. "Floro Flores? Penso - afferma - che Preziosi non se lo farà scappare perchè ha bisogno di acquistare una punta con quelle caratteristiche. E' difficile che la Juve sorpassi l'offerta dei liguri. Saranno felici, comunque, sicuramente i tifosi bianconeri, dopo le varie contestazioni di questi giorni contro l'arrivo del giocatore...". Per quanto riguarda invece l'arrivo in bianconero di Luis Fabiano, il noto agente si mostra più possibilista: "Luis Fabiano può davvero arrivare alla Juve. Ci sono - dice Bonetto - ottime probabilità di riuscita dell'operazione. A Siviglia sta vivendo una situazione complicata, l'unico problema è il pagamento dei 10 milioni di euro richiesti dagli spagnoli. Se la Juventus deciderà di compiere un ulteriore sforzo, l'operazione si chiude".

Nonostante la Juventus sia prossima ad accogliere Floro Flores non è affatto tramontato l'interessamento per il bomber dell'Helsingborgs Alexander Gerndt (24), capocannoniere nella passata stagione nell'Allsvenskan con 20 reti, come conferma il suo ex allenatore sulle pagine del Gefle Dagblad: "La Juventus lo segue e fa bene. E' giovane ed ha un grande futuro." Prima di lui, a sbilanciarsi è stato addirittura il presidente dell'Helsingborgs dichiarando: "La Juve vuole Gerndt? Si, é vero, lo seguono diverse squadre tra le quali la Juventus." La conferma di due fonti così autorevoli non lascia dubbi sulla veridicità dell'interesse di Marotta e soprattutto Paratici, attento al mercato scandinavo (vedi il successo dell'operazione Sorensen). Che non sia però una strategia per alzare il prezzo del suo cartellino scatenando un'asta? Probabilmente questo è quello che pensa lo stesso giocatore. Il sito svedese fotboll.se ha infatti riportato questa dichiarazione di Gerndt: "Io alla Juventus? Magari, ma ci credo poco al momento. La Juventus è uno dei più grandi club al mondo. Che io sappia però nessuno ha parlato con l'Helsingborgs." Vedremo se la Juventus farà sul serio per il bomber 24enne. Di certo, l'idea di portare a casa un potenziale talento in cambio di soli 2 o 3 milioni di Euro alletta non poco la dirigenza bianconera. La Juventus deve però sbrigarsi poichè se a Marzo (in Svezia si gioca da Marzo a Novembre) Gerndt riprenderà da dove ha lasciato, il prezzo del suo cartellino lieviterà domenica dopo domenica e quel paio di milioni non spesi diventerebbero solo un rimpianto.

© foto di Federico Gaetano

Mancano meno di due settimane alla fine della sessione invernale di calciomercato, e in questi giorni continuano a susseguirsi nomi di possibili rinforzi per le squadre italiane. La Juventus in particolare è sempre alla ricerca di aggiustamenti che possano consentire alla squadra di Del Neri di competere per le primissime posizioni in classifica, e si guarda all'attacco come reparto da rinforzare maggiormente, visto anche il grave infortunio occorso a Fabio Quagliarella in occasione di Juve - Parma del 6 gennaio scorso. Floro Flores e Luis Fabiano sono i principali indiziati a vestire il bianconero nei prossimi giorni, ma c'è chi, non potendo probabilmente arrivare alla Juve già a gennaio, da il suo parere su un altro "collega": è il caso di Maxi Lopez, attaccante del Catania, che a Itasportpress spiega come sia difficile che possa lasciare il club siciliano per la Juve in questa finestra di mercato, e da un consiglio alla dirigenza juventina: "Se rimango al Catania? Fino a oggi non ci sono elementi per dire il contrario poi si vedrà. Diego Forlan giocherà in serie A? Non mi ha detto nulla si parla di grosse squadre e a lui fa piacere. Se arriva farà sicuramente bene anche alla Juve

© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Una rondine non fa primavera, va bene. Una piovra nera però ieri nel terreno di Torino è riapparsa e a molti tifosi sono venute in mente le sfide con Chievo e Napoli e a quanto sarebbe stato utile Sissoko.

Sicuramente con il maliano visto ieri in campo la Juventus almeno a Verona avrebbe ottenuto il bottino pieno. Un giocatore ancora impreciso in qualche passaggio ma volenteroso, mobile, pronto al recupero e al sacrificio che ha corso come un matto. Insomma un gran Sissoko, tornato il giocatore ruba palloni e titolare insostituibile dell'era Ranieri, che se continua così vale almeno 15 milioni altro che 6 o 7 come ha dichiarato qualcuno recentemente, del resto se Muntari ne vale 8, Sissoko vale almeno due Muntari.

Come detto, una rondine non fa primavere e dovranno arrivare le conferme. Avevamo richiesto a lui settimana scorsa una prova di carattere per mostrare di essere degno di richiedere la titolarità. Uno squillo è arrivato, ora sotto con il secondo a Genova con la Sampdoria, dove ci sarà anche Marchisio a dare una mano in retroguardia.

Se Sissoko continuerà su questa squadra, le scelte per Delneri saranno più difficili, ma è sempre meglio vivere nell'abbondanza che nella desolazione, come in attacco. Se poi i giocatori discussi e in crisi giocano così, allora , meglio avercene...