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© foto di Alberto Fornasari

Una spallata forte, decisa e necessaria. La Juventus sorpassa il Milan nella corsa per Reto Ziegler, terzino sinistro della Sampdoria in scadenza di contratto a giugno 2011.

Il passaggio del difensore svizzero in rossonero sembrava scontato, un accordo già trovato tra Samp e rossoneri e ufficializzazione a breve. Ma in base alle indiscrezioni raccolte dalla redazione de calcioita.com, i bianconeri avrebbero spiazzato il Milan. L'accordo con il giocatore, infatti, c'era già per via del tira e molla della scorsa estate. Quello che mancava era l'accordo con il presidente Garrone che, dopo il gelo per il "tradimento" del trio Marotta-Paratici-Delneri, con la Juventus non voleva più avere a che fare. La possibilità, invece, di perdere Ziegler a giungo senza intascarci niente ha fatto riflettere il presidente blucerchiato. 

Sempre secondo calcioita.com, l'ufficialità dovrebbe arrivare entro venerdì e Ziegler potrebbe debuttare proprio a Marassi contro i suoi ex compagni domenica prossima. L'accordo con i doriani sarebbe sulla base di un prestito con obbligo di riscatto fissato intorno agli 8 milioni. A testimoniare l'addio imminente di Ziegler, c'è l'arrivo di Zsolt Laczko, terzino sinistro proveniente dal Debrecen ufficialmente annunciato e pronto a sostituire lo svizzero.

© foto di Alberto Fornasari

Appare ormai sempre più evidente che Amauri e la Juventus siano due mondi destinati a una separazione in questo 2011, gennaio o giugno che sia la sensazione è che questo matrimonio sia agli sgoccioli. Un'avventura iniziata nell'estate del 2008 ed esaltante nei suoi inizi, dal gol nel derby del 25 ottobre 2008 alla rete al Real quattro giorni prima fino alla magica serata sotto la neve con doppietta nel 4-2 al Milan del 14 dicembre 2008. Poi la crisi e i guai fisici, la miseria del 2009 e la carestia del 2010, rispettivamente 5 e 1 i gol nelle due successive annate coppe escluse, una situazione a tratti imbarazzante e che ha fatto diventare l'italo-brasiliano capro espiatorio dei momenti pesanti che si sono vissuti in casa bianconera. Anche i tifosi gli han voltato le spalle e pure la società a quanto ci risulta pare ormai aver perso le speranze in una sua possibile rinascita, impresa orami improponibile in una Torino mai così ostile nei suoi confronti. Ancora più lontani e infastiditi sono invece i tifosi delle continue, e inopportune, dichiarazioni del suo procuratore Giampiero Pocetta che ridabisce quasi giornalmente la volontà ferrea (quasi più sua che del giocatore) di non volersi schiodare da Torino declinando qualunque offerta. Una specie di guerra psicologica in un momento in cui la Juventus necessita come l'aria di denaro fresco da reinvestire su una nuova punta che non può essere Amauri vista l'ormai irrecuperabile fame da gol persa nella notte nei tempi e che difficilmente può trovare in un ambiente in cui ormai la fiducia nei suoi confronti è quasi a zero. Zero fatti e solo parole, parole e parole di Pocetta che non fanno altro che far scorrere sangue amaro in chi vorrebbe vedere bomber come Luis Fabiano o Diego Forlan all'Olimpico, forse sarebbe anche l'ora dei fatti quelli che mancano ormai da un anno. Prima della gara con il Parma avevamo detto quanto questo ciclo di partite avrebbero influito sul futuro dell'italo-brasiliano, quattro sono già passate e tra prestazioni sottotono e il mascherina-gate non si è vista l'ombra di un gol ne di riscatto, Genova e la Samp potrebbero essere l'ultima chance, domenica sapremo. Il tempo delle chiacchiere caro Ama è finito da un pezzo, forse dovresti dirlo pure al tuo agente...

© foto di ALBERTO LINGRIA

Quando si dice la "juventinità". Claudio Marchisio la incarna in pieno e ne è l'esempio concreto, reale, tangibile. Ed è anche il più bello, sportivamente e umanamente parlando. Forse il frutto meglio riuscito dalla fiorente primavera bianconera di qualche anno fa. Ora fa parte della prima squadra, indiscutibilmente. Oggi è il suo venticinquesimo compleanno e, così giovane, è già una bandiera della Juventus; uno dei più amati, come Chiellini, Buffon, Del Piero. Nomi importanti, insomma, e lui ne fa ampiamente parte e con grande merito. In passato qualche antipatica voce aveva messo in dubbio la sua permanenza con la Juventus, parlando addirittura di un eventuale passaggio all'Inter. Sarebbe stato il più incredibile dei tradimenti, ma Claudio immediatamente smentì con una dichiarazione d'amore eterna alla maglia a strisce verticali bianconere. Oggi è il suo compleanno e sulla sua pagina ufficiale di Facebook, il numero 8 ha voluto rispondere con un messaggio di assoluta fedeltà ai colori a tutti quelli che oggi gli hanno lasciato in bacheca gli auguri per l'ennesimo giorno speciale in bianconero. "25 grazie ad ognuno di voi per tutti questi bellissimi auguri che mi sono arrivati oggi e che stanno ancora arrivando!!!17 anni di juve in 25 anni di vita,con la speranza di viverne tanti altri con questa maglia. Un abbraccio grande. Claudio". L'augurio per Marchisio è che questa sia l'annata della sua definitiva consacrazione ad altissimi livelli che porti tante soddisfazioni a lui come il tanto atteso rinnovo contrattuale che meriterebbe largamente. Nelle ultime settimane, il centrocampista ha dichiarato di non avere fretta pur percependo uno degli stipendi più bassi tra quelli dei suoi compagni di squadra. Meno di Grygera e Motta e, onestamente, il paragone, a tutti i livelli, è inverosimile ed improponibile. Con i successi personali per Marchisio, si spera che arrivino anche tante vittorie per noi tifosi della Vecchia Signora. Buon compleanno Principino, ad maiora!

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Per la difesa, la Juventus non sta cercando solamente Victor Ruiz, come riportato da "El Mundo Deportivo", ma sta sondando il mercato tedesco. Secondo 4-4-2.com, Beppe Marotta starebbe puntanto Christian Trasch (23), difensore polivalente dello Stoccarda. L'affare però si presenta assai complicato: lo Stoccarda vuole tenersi il giocatore e c'è da superare la concorrenza dello Shalke 04.

© foto di A.Mariani/TuttoAtalanta.com

E' Luis Fabiano il primo obiettivo per l'attacco della Juventus. O Fabuloso è in rottura col Siviglia e ha già chiesto alla società di essere ceduto. Dieci i milioni di euro chiesti dal club andaluso per dare via l'attaccante brasiliano

© foto di Daniele Buffa/Image sport

Decisivo con il Catania, anonimo con il Bari, spettacolare un mese fa con la Lazio, bravo ma impreciso con il Chevo, non pervenuto con Parma e Napoli. Un Krasic all'insegna della discontinuità quello visto nell'ultimo periodo. Un Krasic attaccato per la simulazione di Bologna che  continua a essere il bersaglio principale dei media ogni volta che cade in area.

Nelle moviole della domenica sera la caduta nella partita con il Bari è stata analizzata sotto ogni punto di vista, da tutte le angolazioni e tutti i lati. Simulatore è la parola più ricorrente, più utilizzata, più ricercata.

Francamente non pensiamo che Krasic sia un simulatore, solamente riteniamo che sia solito muoversi in modo errato, forse un errore di movimenti che lo porta ad accentuare le cadute.

E' un simulatore un giocatore che cade e non chiede nulla? Difficile dirlo.

© foto di imago sportfotodienst

Sembrano arrivare conferme riguardo al trasferimento dell'attaccante del Siviglia e della nazionale brasiliana, Luis Fabiano (30), alla Juventus. Dopo le aperture del direttore sportivo del Siviglia, che si dice pronto a farlo partire nel caso arrivasse una buona offerta, arrivano anche le dichiarazioni dello stesso giocatore, che sul noto social network "Twitter", scrive così in merito al suo passaggio al club bianconero: "Manca poco, spero andrà tutto per il meglio". Una dichiarazione che denota senza ombra di dubbio la volontà di Luis Fabiano di venire a giocare alla Juve. Adesso sta ai due club perfezionare i dettagli della trattativa in questi ultimi 12 giorni di calciomercato.

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Qualche anno fa c’era un gruppo di potere che voleva controllare il calcio. Un progetto ad ampio raggio di Confindustria (con RCS, Fiat, Pirelli…).
Rammento lo scontro a “Porta a Porta” (dicembre 2005): il premier Berlusconi ce l’ha con il Corriere della Sera (e soci), specie dopo che il direttore Mieli ha scelto l’Unione di Prodi per le successive elezioni.
Confindustria sempre più vicina al centro-sinistra, quando il servizio viaggiatori dell’Alta Velocità è affidato alla società di Montezemolo e Della Valle, NTV.
L’Unione vince le elezioni, scoppia Calciopoli: processo mediatico e pubblicazione illegale di intercettazioni. Più colpevolisti di altri L’Espresso e La Stampa (Agnelli), entrambi di RCS.
Prodi con Melandri usa il pugno di ferro: guai a dare spazio a soggetti indagati su carta e in radio e tv.
Guido Rossi (confindustriano, consigliere Inter e presidente Telecom) assegna lo scudetto all’Inter Pireltelecomizzata (Moratti + Tronchetti Provera).
Della Valle e la sua Fiorentina perde la Champion’s ma (stranamente) incrementa i propri bilanci dal 2006 al 2008.
La Roma di Unicredit, prossima a fallire, schiva il disastro partecipando alle competizioni europee.
Il Milan di Berlusconi viene sfiorato da Calciopoli, nonostante gli indizi sulla squadra siano i più pesanti (Meani e gli arbitri).
Infine la Juventus. “Smile” alla Lapo e auto retrocessione in serie B: ricorso al TAR, anzi no. Montezemolo blocca tutto e Blatter (FIFA) ringrazia.
Nuovo advisor della FIGC è RCS. La banca di riferimento è la BNL di Abete, nuovo e incontrastrato Presidente federale.
Un calcio diventato politico-economico, con risultati sportivi e finanziari pessimi. Platini (UEFA) ha provato e prova ad aiutarci.
Il nuovo calcio è questo, pulito e onesto? Vediamo e vedremo