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Messaggi del 24/01/2011

Juve, da domani tifosi al voto per eleggere la 50ª leggenda bianconera...

Post n°3753 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Fonte: juventus.com
© foto di PHOTOVIEWS

A partire da domani – martedì 25 gennaio 2011 - attraverso Juventus.com sarà possibile votare il calciatore bianconero al quale sarà dedicata la 50esima stella nel nuovo stadio della Juventus.
Di seguito sono riportate le modalità di partecipazione alla votazione e l’elenco dettagliato dei giocatori.

- La votazione sarà aperta a tutti i tifosi della Juventus che accederanno al sito ufficiale della società: www.juventus.com.
- Per poter votare bisognerà registrarsi e lasciare i propri dati (nome, cognome, data di nascita, sesso, e-mail).
- Terminata la procedura di registrazione verrà inviata una mail contenente il link di attivazione della propria utenza per poter garantire l’univocità dell’utente.
- Ogni utente avrà a disposizione 1 voto
- L’utente potrà loggarsi alla piattaforma fino all’esaurimento del proprio voto a disposizione.

Di seguito l'elenco dei campioni della Juventus che saranno in lizza per l'ultima stella da assegnare:

Roberto Anzolin
Giancarlo Bercellino I
Luigi Bertolini
Alessandro Birindelli
Zbigniew Boniek
Massimo Bonini
Fabio Cannavaro
Massimo Carrera
Ernesto Castano
Umberto Colombo
Giuseppe Corradi
Edgar Davids
Luigi De Agostini
Teobaldo Depertini
Flavio Emoli
Pietro Fanna
Luciano Favero
Giovanni Ferrari
Rino Ferrario
Alfredo Foni
Guglielmo Gabetto
Roberto Galia
Bruno Garzena
Adolfo Gori
Helmut Haller
Filippo Inzaghi
Mark Iuliano
Vladimir Jugovic
Michael Laudrup
Gianfranco Leoncini
Ugo Locatelli
Sergio Manente
Giampietro Marchetti
Giancarlo Marocchi
Massimo Mauro
Giampaolo Menichelli
Luis Monti
Francesco Morini
Ermes Muccinelli
Federico Munerati
Bruno Nicolè
Karl Aage Praest
Benito Sarti
Vittorio Sentimenti III
Paulo Sousa
Luciano Spinosi
Gino Stacchini
Lilian Ulien Thuram
Igor Tudor
Mario Varglien I
Giovanni Varglien II
Giovanni Viola
Marcelo Danubio Zalayeta
Gianluca Zambrotta

 
 
 

Chiellini e Samuel, i migliori difensori del 2010...

Post n°3752 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

 
Agli Oscar del Calcio successo del difensore della Juve: «Scudetto? So che è difficile, bisogna essere realisti. Non guardiamo agli obiettivi a lungo termine»
MILANO, 24 gennaio - Chiellini insieme a Samuel ha vinto l'Oscar del Calcio come miglior difensore del 2010. Entrambi sono stati premiati nel corso della serata. Il difensore della Juve è apparso felice per il riconoscimento ed ha avuto anche il tempo per commentare il momento della squadra bianconera, dando un'occhiata al futuro: «Sono contento per questo riconoscimento. Scudetto? So che è difficile, bisogna essere realisti. Non guardiamo agli obiettivi a lungo termine. Peccato per l'infortunio di Quagliarella -ha concluso- ci ha scombussolato un po' i piani». Infine Samuel, il 'muro' dell'Inter: «Sono felice, è la prima volta che ricevo un premio così. Sono contento di dividerlo con il mio collega».

 
 
 

Del Piero: "Amaro in bocca, ma guardiamo avanti"

Post n°3751 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Sul suo sito ufficiale, Alex appare rammaricato per il pari ottenuto a Genova
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Un piattone destro. Semplice semplice e di quelli che lui non sbaglia mai; in carriera gliene saranno riusciti centinaia, tra partite ufficiali, amichevoli e allenamenti. Sarebbe bastata un po' più di fortuna e precisione, ma anche (e soprattutto) un terreno di gioco migliore e non ai limiti dell'indecenza e, probabilmente a quest'ora, staremmo parlandoo di una Juventus in crescita e tornata in piena corsa Champions League. Invece no, quel piattone destro preciso e letale di Alessandro Del Piero non è arrivato e, invece di spegnersi alle spalle di Curci, è finito in curva. Nonostante qualche decimo di febbre, il capitano ha dato una spinta in più ai bianconeri, da quando è entrato in campo nella ripresa al posto di un abulico Krasic. Il day-after ci presenta un Alessandro Del Piero consapevole di aver perso due punti, più che di averne conquistato uno. Sul suo sito ufficiale (www.alessandrodelpiero.com), Pinturicchio fa la consueta analisi della gara appena disputata: "Sconfiggere la febbre, per quanto problematico, è stato più facile che battere la Sampdoria. Torniamo da Genova - dove ho raggiunto i miei compagni domenica in mattinata, dopo aver smaltito l’influenza – con un punto che come spesso accade ha dei risvolti positivi ma ti lascia sempre un po’ di amaro in bocca anche se ci sono ancora tanti punti a disposizione e dobbiamo portarne a casa quanti più possibile". Ma il numero 10 alza la testa e guarda al futuro; c'è qualcosa di positivo da cui ripartire. I prossimi impegni testeranno la maturità di questa squadra. E' giunta l'ora del definitivo salto di qualità e la nave juventina si affida, come spesso accaduto in passato, al condottiero Del Piero che ha le idee chiare su come affrontare le prossime sfide: "Di buono rimane la solidità della nostra prestazione, perché è importante non avere subito gol, e il fatto che abbiamo sfiorato e cercato la vittoria in più occasioni, con il rammarico di non avere segnato. Ma guardiamo avanti. Non soltanto alla prossima di campionato, contro una delle squadre più in forma del campionato, l’Udinese, ma prima la grande partita contro la Roma davanti al nostro pubblico, gara secca per accedere alla semifinale di Coppa Italia. Alessandro".

 
 
 

Radiata la squalifica!

Post n°3750 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

La notizia che non ti aspetti: Preziosi ha scontato la squalifica.

Come? Quando? Vi domanderete. Ce lo siamo chiesti anche noi e, sinceramente, non ne siamo venuti a capo. Lo scorso 19 gennaio Buccheri, su La Stampa, scriveva: «Preziosi è impegnato dal luglio del 2005 in un faticoso slalom fra deferimenti, condanne, squalifiche in numero così elevato (e tortuoso) da mandare in tilt persino i suoi avvocati sulla data esatta in cui il numero uno rossoblù si libererà, definitivamente, dal peso delle sentenze sportive».

Dai tempi della famosa squalifica di 5 anni con proposta di radiazione, il caro n.1 del Genoa di squalifiche ne ha accumulate svariate altre, eppure leggiamo:

«Non sarà allo stadio il presidente Preziosi, che dopo il suo ritorno in Lega, la prossima settimana si ributterà sul mercato, per valutare le ulteriori opportunità e rinforzare l’organico.»
Sito ufficiale del Genoa, 22/01/2011

«In chiusura di conferenza Beretta ha voluto sottolineare il saluto caloroso dedicato dall'Assemblea al patron del Genoa Enrico Preziosi, al rientro dopo aver scontato la sua inibizione.»
Sito ufficiale della Lega A, 21/01/2011

«La questione solleverà molte polemiche anche in virtù del fatto che analogo provvedimento – cioè la sanzione della radiazione – sia stato cancellato per il presidente del Genoa Preziosi in una conciliazione Figc-Genoa di cui non si trova esplicita traccia nei documenti federali a disposizione del pubblico.»
Tuttosport, 19/01/2011

Sul sito ufficiale del CONI, tra i lodi arbitrali e i provvedimenti:
10 dicembre 2010 (concluso per rinuncia)
Sig. Enrico Preziosi e Genoa Cricket And Football Club SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio
(Inibizione e sanzione pecuniaria)



A questo punto le domande sono:

1. Le squalifiche accumulate si sommano alle precedenti o vengono scontate automaticamente mentre si consumano le altre? Ovvero: se squalifico un tesserato per 5 mesi e, dopo un mese, di altri 3, la squalifica è di 8 mesi o resta di 5? (la risposta oggi non appare più scontata!)

2. I 5 anni sono partiti dal 2005, dal 2007 o dal 2008? Perché anche qui si sono dati un bel da fare tra condanne, annullamenti e sconti.

3. Come si patteggia, se patteggiamento c'è stato, una proposta di radiazione e con chi? Si può, nell'ottica di una mancata “buona condotta”, in un contesto etico e sportivo come quello del calcio pulito post-2006?

4. Perché di tutto questo non c'è traccia sul sito della FIGC o, se c'è, è nascosta molto bene?

5. Il 14 gennaio Galliani ha riferito di una cena avvenuta con Preziosi per trattare Criscito. Cena già raccontata in precedenza dallo stesso Preziosi. La squalifica è terminata la notte di S. Silvestro?

Tutto ciò mentre presso la Corte d'Appello di Genova non è messa in discussione la famosa frode sportiva del caso Genoa-Venezia ma l'utilizzabilità delle intercettazioni che la proverebbero!

In questo marasma, Preziosi ci perdonerà se nei giorni scorsi non l'abbiamo accolto con lo stesso calendario di Palazzi e lo stesso calore di Beretta.


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1357


 
 
 

In ricordo dell’Avvocato Gianni Agnelli

Post n°3749 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di F. Del Re


Intervista ad un mito

Esistono personaggi che non hanno tempo. Icone, miti, leggende; o così li chiamano. Personaggi immortali nell'immaginifico collettivo; personaggi che hanno partecipato alle nostre vite, a modo nostro ovviamente, non loro.

Che cosa ci hanno lasciato?

FDR: Cosa ci ha lasciato, Avvocato Gianni Agnelli?

AGA: La defevenza mio cavo la evitevei; pev il solo motivo che ho fatto dello stile una veligione, un senso di vita. Ho appvezzato quindi, che si vivolga a me col "Lei", anzichè con il "Tu".

FDR: E' un dovere, mi creda; anche perchè ritengo che quello che ha appena detto corrisponda perfettamente alla realtà. E devo dire che mi permetto di rispondere per Lei alla domanda: ci ha lasciato il più alto concetto di stile: esclusivo, mai banale, sempre un passo avanti, ovvero era Lei lo stile; stile magistrale ed inimitabile.

AGA: Vede, quando si è nella mia posizione, è novmale pvoiettave vevso l'estevno un'immagine vincente; pev fav ciò, eva necessavio inventave; o meglio: invevtavsi. E così ho fatto; ma badi bene cavo, pev me, non cevto pev la gente. Tutti quei pevsonaggi che a metà degli anni '80 si mettevano l'ovologio sul polsino diventavano tvemendamente pacchiani. Pensi che la pvima volta che misi il mio ovologio sul polsino, lo feci pevchè il cintuvino a maglie di acciaio mi tivava i peli sopva il polso... Poi mi piacque. Ma stava bene solo a me, ne convenga cavo.

FDR: Ne convengo, Avvocato. Ed ha perfettamente ragione anche nel giudicare gli imitatori. Mi perdoni se salto a piè pari "l'Avvocato grande capitano d'industria"; il tempo e lo spazio per Lei non sono più un limite, se mai lo fossero stati, ma per me lo sono. Ed allora passerei direttamente ed esclusivamente a quello che è stato un amore vero che io e Lei abbiamo in comune: La Juventus. Parlando di Juve, cosa ci ha lasciato l'Avvocato Agnelli?

AGA: Vede, la Juventus è stata una passione totale, coinvolgente. La mattina appena sveglio, evo solito telefonave pvima a Bonipevti pev aveve infovmazioni sulla squadva, e solo successivamente chiamavo Valletta; o Vomiti, negli anni seguenti. Vede: la Juve eva lo svago, la gioia domenicale, il momento in cui si tovna bambini e ci godiamo il giuoco più bello del mondo. Fovtunatamente, in quel giuoco evavamo spesso i migliovi. Tovnando alla domanda: cvedo di avev lasciato lo stesso concetto di stile esclusivo che si può vifevive alla mia pevsona. Insomma: lo stile Juve, celebbevimo, è in un cevto senso emanazione dello stile Agnelli. Non solo Gianni, ma pavlo di tutta la famiglia; c'è l'eleganza esclusiva di Gianni; c'è la stvaovdinavia dedizione al lavovo di Umbevto; la classica viservatezza di tutta la famiglia: alla Juve non tvapelava mai nulla dagli spogliatoi; così come dalle stanze di villa Fvescot nulla usciva sulle questioni di famiglia. A pavte quello che noi volessimo fav tvapelave... (sorride ironico...)

FDR: Mi permetta, Avvocato: Lei ci ha lasciato, parlando di Juve, una successione che i più considerano non degna della storia della società e della famiglia Agnelli...

AGA: Vede, nella vita di un uomo spesso due gvandi amovi si sovrappongono; spesso in manieva consona e nel vispetto vecipvoco; a volte succede che due vealtà che noi amiamo intensamente, fva lovo non siano affatto compatibili. E' la stovia, pev capivsi, della nuova e della suoceva; Lei le può amave allo stesso modo, ma fva di lovo si cavevebbevo gli occhi. Vede: le scelte si fanno anche col cuove. E al cuov non si comanda.

FDR:...No..; NO! Mi perdoni, ma no! Lei era un capitano d'industria; quando c'era da scegliere per il bene della famiglia e delle sue aziende, Lei è passato per essere un uomo capace di sondare l'animo umano e di coglierne i talenti come pochi altri uomini al mondo e per questo è passato persino sui sentimenti del proprio figlio; ha sempre imposto la regola ferrea che in casa Agnelli debba comandare uno solo. E per questo non poteva permettersi di fallire la scelta. I sentimenti: Lei, mi perdoni, ha anteposto i sentimenti di un nonno a quelli del padrone della Juve; Lei era il guardiano del sogno di milioni di tifosi ed ha permesso, nonostante ciò, che la successione fosse quella che oggi, purtroppo, è sotto i nostri occhi... Lei spesso inizia i suoi monologhi con una frase che, mi permetta, farò mia: diceva mio nonno, che la fortuna di una famiglia il primo la fa; il secondo la mantiene; il terzo la sperpera. Converrà che suo nonno, il Senatore, la fece; Lei fu il secondo, causa morte prematura di suo padre; chi c'è ora è il terzo, a causa dei lutti del ramo umbertiano. Un terzo che ci ha messo meno di due anni a disintegrare una storia ultracentenaria. Avvocato: Lei ha fallito l'ultimo atto di un'esistenza altrimenti straordinaria. La domanda è: potesse tornare indietro, rifarebbe le stesse scelte di allora?

A questa domanda, il viso del vecchio condottiero si fece più duro. Le rughe che solcavano il suo viso si moltiplicarono e si fecero persino più profonde; gli occhi piccoli, che prima guizzavano ironia divertita e compiacimento di sè diventarono fredde lame di odio. Fino ad allora aveva amabilmente discusso seduto su una poltrona con le gambe accavallate, il gomito sinistro appoggiato al bracciolo e la mano portata al mento, che reggeva con la "elle" combinata col pollice e con l'indice. Ebbe come a destarsi da un torpore; alzò la testa; la mano sinistra cambiò impostazione: il pollice iniziò nervosamente a disegnare un motivo circolare fra il medio e l'anulare, stando l'avambraccio perfettamente eretto sul bracciolo. Serrò un attimo le labbra fini; chiuse un secondo gli occhi e quando li riaprì l'odio aveva lasciato il posto ad una malinconia leggermente velata. E quindi rispose.

AGA: ... No.

Così si chiude l'intervista ad un mito, ad un ricordo che affoga nell'infinita tristezza di un amore violentato; nell'immagine di me, un soldato che una volta seguiva il generale fino all'inferno, mentre oggi va in battaglia col sapore di m**da in bocca. Si chiude un sogno ad occhi aperti; il sogno di un bevitore di vino, di un fumatore di hashish, di un uomo che ha bisogno ogni tanto di raccontarsi una storia che sia una deviazione da una realtà che non può essere accettata.

Si chiude il viaggio di un ubriaco, di un fumatore, di un sognatore a cui il sogno è stato irrimediabilmente strappato; si chiude nel ricordo malinconico di chi quel sogno costruì e involontariamente distrusse.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1356


 
 
 

Caliendo: "Trezeguet all'Inter? Non se ne parla. Juve, Luis Fabiano costa caro per te

Post n°3748 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Antonio Cliendo, procuratore storico di David Trezeguet, allontana l'ex bomber bianconero dall'Inter, che, dopo l'ennesimo infortunio occorso a Diego Milito cerca un'attaccante sul mercato, e fa il punto sulle possibili trattative che potrebbero coinvolgere la Juve da qui a fine mese, data della fine della sessione invernale di calciomercato. Queste le dichiarazioni di Caliendo a Calciomercato.it: "Trezeguet all'Inter? A gennaio non se ne parla, per giugno se ne potrebbe discutere. Lo stesso David ha detto di trovarsi molto bene in Spagna. La Juve potrebbe fare qualcosa, ma c'è la questione economica da superare. Luis Fabiano? Non credo proprio che i bianconeri, così come l'Inter, spenderanno cifre così importanti (10/12 milioni di euro, ndr) in questa sessione di mercato. È un'annata così, non vedo affari clamorosi in vista in questi ultimi giorni di calciomercato".

 
 
 

Primavera: il Genoa scappa, la Juve cade

Post n°3747 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Nella prima giornata di ritorno del campionato primavera vincono quasi tutte le big- Nel girone A il Genoa vince lo scontro diretto con la Fiorentina e guadagna tre punti anche sulla Juventus sconfitta dal Parma. Nel girone B cade ancora il Milan di Stroppa, sconfitto dalla capolista Varese per 2 a 1 mentre nel girone C la Roma continua la sua marcia trionfale vincendo a Siena con Lazio, Napoli e Catania nelle zone utili per un piazzamento play-

 
 
 

Arrigo Sacchi: "Capello torna alla Juve? Non lo so, in Inghilterra sta bene"

Post n°3746 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della nazionale italiana di calcio, e attualmente responsabile e coordinatore delle nazionali giovanili, ha parlato del campionato di serie A a margine del quarto seminario di aggiornamento per giornalisti sportivi, organizzato dall'Ussi e dalla Figc presso Coverciano. "La Serie A è un campionato incerto perchè si basa sulle individualità - ha detto Sacchi - ma faccio i complimenti all'Udinese, una squadra al top della forma". Sacchi poi commenta le voci riguardanti due colleghi, Capello, che negli ultimi giorni è stato accostato alla Juve in caso di fallimento di Del Neri in questa stagione, e Ancelotti, che ha di recente dichiarato che non allenerebbe mai l'Inter: "Non so se Capello tornerà alla Juve, è in Inghilterra, si trova bene  ed  è un onore per l'Italia averlo sulla panchina di una nazionale straniera. Ancelotti ha detto che non allenerebbe mai l'Inter? Io sono molto democratico. Ho sentito tanti parlar male di una società e poi andarci".

 
 
 

Paura per Felipe Melo: "Mia figlia stava per morire!"

Post n°3745 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di Filippo Gabutti

Attimi di terrore puro per la famiglia Melo. La figlia del centrocampista bianconero, Pietra, ha accusato un improvviso malore ed ha rischiato di morire. Per fortuna, è andato tutto al meglio ed ora la piccola è salva.

"Sono qui in lacrime per parlarvi di ciò che è appena successo! - scrive il brasiliano sul suo profilo sul social network di Twitter - Mia figlia Pietra stava quasi per morire! All'improvviso ha smesso di respirare ed ha assunto un colore violastro in volto. Ci siamo preoccupati, le abbiamo dato dei colpetti sulla schiena e lei ha vomitato. L'abbiamo portata all'ospedale e non abbiamo smesso un attimo di pregare Dio affinchè la salvasse. Dopo le cure e gli esami dei medici, ha cominciato a migliorare ed ora sta molto bene. Ringrazio i medici, ma soprattutto Dio che l'ha salvata. E' un vero miracolo. Ora siamo tutti contenti. Dio ha salvato mia figlia ed è solo grazie a lui che stasera posso vederla sorridere e posso abbracciarla".

Felipe Melo ringrazia anche la Juventus: "Ringrazio anche i medici della Juventus, soprattutto Matteo, che ci hanno aiutato e ci sono stati vicini".

 
 
 

MONTA LA RABBIA CONTRO LA RAI....

Post n°3744 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico de Luca

Sono arrivate in redazione tantissime segnalazioni tra la costernazione, la  rabbia e l'incredulità per le parole di Jacopo Volpi di ieri a Novantesimo  Minuto: "Prima, come dimostrano intercettazioni e sentenze, c'era sotto  qualcosa, ora invece è solo sudditanza!!!", le parole del giornalista, riportate nel forum Vecchiasignora.com.

Parole e lettere di rabbia al grido: "non pagheremo il canone", oppure "... ma questo è servizio pubblico..?", oppure frasi del tipo: "mi rifiuto che una parte del mio canone serva  a pagare lo stipendio a un giornalista del genere..."

Insomma, l'uscita del giornalista ci è apparsa fuori luogo, quanto meno infelice.

Alcune domande ci vengono spontanee. Primo: visto che lui sembra saperlo, ci saprebbe indicare queli sono le partite con quel qualcosa sotto e quali erano gli arbitri che avevano qualcosa sotto, noi purtroppo non l'abbiamo capito (vogliamo la lista precisa con date, nomi e luoghi). Secondo: la sudditanza prima non esisteva e come mai ora la sudditanza non vale per la Juventus, ci saprebbe indicare per quali squadre vale? Terzo e ultimo: come mai nel 2006 si è fatto un processo in due settimane e ora per altre telefonate ci vogliono mesi. Questa come la definirebbe?.

Purtroppo sembra che in Rai (vedi anche il servizio di Dribbling di sabato), si siano fermati alle indagini preliminari e non abbiano seguito il processo e il dibattimento e soprattutto gli interrogatori. Se serve noi siamo disponibili a fare un'integrazione e fornire il quadro reale ai telespettatori gratuitamente e senza canone.

Visto che il canone noi lo paghiamo ed è giusto pagarlo, ci piacerebbe però che anche il servìzio fosse all'altezza e super partes con opinionisti e giornalisti non sempre schierati. Siamo curiosi di sentire la telecronaca di giovedì, ma memori del passato abbiamo già nefasti presagi, alla Rai il compito di smentirci, vi ricordo che per Inter-Juventus di Coppa Italia dell'anno passato la Rai schierò una squadra nerazzurra da Civoli a Mazzola, con intervista a Beccalossi tra primo e secondo tempo. Per quest'anno mi aspetto un telecronista romanista e un'intervista a qualche ex giallorosso... scommettiamo?

 
 
 

MOGGI: "JUVE, altro che scudetto! Chi ha IBRA vince...."

Post n°3743 pubblicato il 24 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di Micri Comunication

Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani” co-produzione tra Prima Rete Lombardia e Gold Tv in onda tutte le domeniche su GOLD TV e TELECOLOR digitale terrestre (canale satellitare 856 Sky) ha commentato la seconda giornata di ritorno del campionato.

JUVE – MA QUALE SCUDETTO! SARA' DURA ENTRARE ANCHE IN CHAMPIONS...
“Brutta partita a Genova contro la Sampdoria. Più che una gara di calcio è stata una partita di calci, che ha evidenziato i limiti tecnici di entrambe le squadre. La formazione bianconera sta disputando un campionato in linea con le previsioni estive. Questa squadra può lottare per arrivare quarta ma non sarà facile. Chi parlava di scudetto ha venduto illusioni…”
MILAN – CHI HA IBRA VINCE LO SCUDETTO
“Quando ero a Napoli e avevo Maradona e Careca di punta chiedevo a Renica di lanciare lungo davanti direttamente dalla difesa per fare riposare i centrocampisti ed aspettare la giocata del campione. Lo stesso tipo di gioco te lo permette anche da solo Ibrahimovic, che è un giocatore-squadra decisivo come pochi. In Italia fa la differenza assoluta. Chi ha lui vince lo scudetto. E’ successo già 5 anni su 5, succederà anche quest’anno se il Milan non si complicherà troppo la vita sbilanciandosi in campo con una tattica troppo offensiva. Emanuelson? Potrà anche tornar utile ma ai rossoneri serviva un terzino di copertura….”
NAPOLI – NON SMETTE DI STUPIRE, MA NON E’ DA SCUDETTO
“Il Napoli non smette di stupire e trascinato da Cavani e Lavezzi sta disputando un campionato strepitoso. La squadra è costruita per giocare meglio in trasferta, ma in casa ha un pubblico fantastico che la sostiene fino alla fine e le consente sempre di provare l’impresa. Non lotterà per lo scudetto, ma sarà dura per chiunque batterla e lotterà fino alla fine per la zona Champions.”
INTER – BATTUTA DAL MIGLIOR CALCIO D’ITALIA
“La sconfitta dell’Inter a Udine ci può stare, anche se il Milan è scappato via di nuovo. L’Udinese gioca il miglior calcio d’Italia. Hanno dominato la partita sulle fasce grazie alle prestazioni maiuscole di Benatia, Isla, Sanchez e Armero. Se la squadra friulana non svendesse ogni anno i suoi talenti forse in un paio di anni potrebbe anche lottare per lo scudetto, basti pensare alla partenza ad handicap di quest’anno delle prime giornate, dove i giocatori non si riuscivano a parlare nemmeno tra loro per via delle differenze di lingua. ”
ROMA – MENEZ? GOAL COSI’ LI FACEVA ZIDANE
“La Roma continua a dimostrare di avere la qualità giusta per esser l’unica squadra a poter contendere lo scudetto alle 2 milanesi. Contro il Cagliari sono stati decisivi i cambi con gli ingressi di Vucinic e Menez. Soprattutto il francese ormai è in piena fase di maturazione ed è sempre meno giocatore fine a se stesso e sempre più utile alla squadra. Io lo vedrei bene anche seconda punta. Goal come quello di sabato sera mi ricordano anche certe giocate di Zidane…..”
PALERMO – SE GLI DANNO QUALCHE RIGORE E GIOCA BENE PURE FUORI CASA PUO' SOGNARE
“Il Palermo ha dimostrato ancora una volta di esser una squadra da vertice quando gioca in casa. Purtroppo per lei quando gioca fuori casa si trasforma e poi non gli fischiano mai un rigore a favore, anche quando ci sono e netti. Se invertono queste tendenze i rosanero possono anche lottare per un posto in Champions. Intanto Zamparini ha scritto ai vertici arbitrali. Questa è l’unica differenza del calcio post-Calciopoli, dove era invece consentito telefonare ai designatori. Oggi non si telefona più ma si scrive, ma il calcio non è cambiato di una virgola.”
LAZIO – ZARATE, CON ME FINIREBBE IN TRIBUNA
“La Lazio sta evidenziando un vistoso calo fisico e la sconfitta contro il Bologna non ha fatto altro che confermarlo. Visti i comportamenti in campo durante e a fine gara, Zarate con me finirebbe in tribuna. Il giocatore è un talento eccezionale ma deve capire che non si gioca da soli a calcio e che certi atteggiamenti non sono tollerabili. Il bene del gruppo viene sempre prima di tutto! ”

 
 
 

     

 

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