LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 25/01/2011
Secondo quanto appreso da "Digital-sat.it" saranno Alberto Rimedio per la telecronaca e Fulvio Collovati per il commento tecnico i due protagonisti che seguiranno per la Rai l'attesa sfida di Coppa Italia tra Juventus e Roma che si disputerà giovedì 27 gennaio allo stadio Olimpico di Torino. Il primo è uno dei volti emergenti di Rai Sport, già visto all'opera nella telecronaca dell'ultima Supercoppa Italiana fra Inter e Roma. In quella occasione molti tifosi nerazzurri si lamentarono per la sua conduzione, giudicata faziosa. Su Fulvio Collovati chiunque segua il calcio in generale è a conoscenza dei suoi trascorsi in maglia giallorossa, dal 1987 al 1989 per essere precisi. Servizio pubblico è garanzia di imparzialità? Ai posteri l'ardua sentenza |
"Il fatto che sia arrivato Andrea Agnelli come presidente della Juventus.. francamente non mi sembra che si debba mettere un cognome come quello degli Agnelli in una situazione di mediocrità della squadra di calcio: ci lasci un Cobolli qualsiasi, ma non ci metti un Andrea Agnelli. Se metti un Andrea Agnelli crei delle aspettative oggettive". Come abbiamo ampiamente riportato, l'ex presidente bianconero, Giovanni Cobolli Gigli, è stato il protagonista assoluto dell'ultima puntata della trasmissione televisiva Lunedì di rigore condotta da Fabio Ravezzani. La frase che apre questo articolo è stata appunto pronunciata da Cobolli stesso e assume per questo un significato particolare. S'intravede la consapevolezza, da parte della proprietà, che gli anni successivi a quel terremoto o peggio quel meteorite rappresentato da Calciopoli nell'estate del 2006, sarebbero stati mediocri. L'arrivo di un Agnelli alla presidenza, come sostenuto dalla maggior parte dei tifosi bianconeri, rappresenterebbe dunque un cambio di passo, una marcia superiore per lanciarsi a tutta birra verso un futuro degno della tradizione bianconera. Per comprendere meglio il ragionamento di Cobolli, risulta però anche necessario inquadrare storicamente i fatti di Calciopoli intrecciandoli con le vicende della Famiglia Agnelli. Alla morte di Umberto, è mancato un forte punto di riferimento: John Elkann è stato giudicato troppo grande per assumersi immediatamente una così grande responsabilità, tanto che per diversi anni è stato sotto l'attenta guida dei "vecchi" Grande Stevens e Gabetti. I rapporti, poi, tra John e Andrea non erano certamente "idilliaci". Ne è dimostrazione quello che accadde nel maggio 2006 quando, grazie anche a Calciopoli, Elkann ha potuto portare alla Juventus un suo uomo di fiducia, Jean Claude Blanc, licenziando così la Triade. Una scelta assolutamente non condivisa da Andrea Agnelli, che durante la gestione di Giraudo e Moggi, fu sempre vicino alla squadra, tanto che non si fece vedere allo stadio facendo perdere le sue tracce. Un anno fa i cocci del vaso, grazie anche a un intenso lavoro di mediazione, sono stati rimessi assieme. I due cugini, John e Andrea, vanno a trovare la Juventus a Vinovo e, a distanza di mesi, John assume la carica di presidente di Fiat e Exor, mentre Andrea si prende in consegna la Juventus. Agnelli in poco tempo ha di fatto cancellato l'operato di Blanc impostando una nuova strategia. Non è più tempo di mediocrità, il Presidente deve rispondere alle aspettative della gente perché la Juventus, chiunque sia il presidente, ha sempre un'aspettativa oggettiva: vincere. |
E a Moratti dice: «Calciopoli? La mia Juve era più forte di questa Inter» Il dirigente bianconero: «Cerchiamo un attaccante capace di fare tanti gol. Lo scudetto? Presto per parlarne, intanto pensiamo a fare più punti possibili, e a battere la Roma in Coppa Italia» ROMA, 25 gennaio - «Il mercato della Juventus non è chiuso. Siamo alla ricerca di un attaccante capace di segnare tanti gol». Lo ha detto l'ex campione della Juve, Pavel Nedved, ora membro del Cda bianconero, in occasione della presentazione del sui libro 'La mia vita normale', al Circolo Rai. «Non si può dire che il mercato della Juventus è già chiuso, così come non lo è per gli altri. Caratteristiche di un attaccante? Vorrei un giocatore che mi fa vincere le partite, che butta dentro la palla quando serve insomma», ha spiegato ancora Nedved. OBIETTIVI - L'obiettivo principale di questa stagione resta comunque la zona Champions League. «Scudetto? È troppo presto per parlarne. Non bisogna ragionare così. Ora dobbiamo pensare soltanto a raccogliere più punti possibili. Di certo siamo una buona squadra, abbastanza forte. L'obiettivo della Champions è quello principale ed è quello che mi aspetto di raggiungere. La Juve ha bisogno di tempo, lasciamoli lavorare perchè non si può fare tutto in sei mesi. Il presidente è attivo per raggiungere i risultati migliori». PROSSIME SFIDE - Intanto però la formazione bianconera deve pensare alla sfida con la Roma in Coppa Italia e con l'Udinese in campionato. «La squadra di Guidolin è l'avversario peggiore che ci poteva capitare in questo momento. Stanno bene, ma noi saremo pronti. La Roma? Per rutti noi è una partita particolare, dobbiamo fare bene e ci tocca vincere. Ranieri ci conosce bene, sarà una battaglia». CALCIOPOLI - La Juve del 2006 era così forte che avrebbe potuto battere anche i campioni del mondo: ha poi commentanto Nedved, riaccendendo la polemica su Calciopoli. Dopo le esternazioni di ieri del presidente dell'Inter Massimo Moratti («che l'Inter abbia vinto tanto dopo Calciopoli dimostra come sia stata una vera truffa per il calcio italiano»), «Calciopoli? Non mi piace parlarne, lo fanno già in troppi - spiega rispondendo ad una domanda sulle esternazioni di Moratti -. Basterebbe guardare i nomi di quella squadra, in cui c'ero anche io, per capire che poteva battere chiunque, compresa la squadra campione del mondo». |
Perché il presidente dell’Inter e Facchetti parlavano con i designatori arbitrali e, talvolta, direttamente con gli arbitri. E le 'grigliate' fra Facchetti e Bergamo? Come le inquadra nelle 'vergognose' vicende del 2006? TORINO, 25 gennaio - L’opinione di Massimo Moratti sui fatti di Calciopoli, ribadita ieri a Coverciano, è nota da tempo e merita il rispetto che si deve a tutte le opinioni. Ne meriteribbe un po’ di più se, oltre a ripeterla come un mantra ogni volta che viene stimolato sull’argomento, aggiungesse delle spiegazioni che finora non ha mai dato. Perché per il presidente dell’Inter siamo sempre al 2006, quando il mondo ignorava l’esistenza di intercettazioni in cui lui stesso, così come Giacinto Facchetti parlavano con i designatori arbitrali e, talvolta, direttamente con gli arbitri. Alcune di queste telefonate sono assimilabili a quelle che sono costate molto care alla Juventus, ci sono delle “grigliate” fra Facchetti e Bergamo, c’è addirittura un arbitro, Bertini, che parlando con Bergamo definisce «imbarazzante» una visita di Facchetti prima di Cagliari-Inter di coppa Italia. Moratti sapeva di queste chiamate? Come le inquadra nelle «vergognose» vicende del 2006? E perché non fa luce sui rapporti con Nucini, arbitro in attività a cui l’Inter stava cercando delle attività remunerative perché lui diventasse il «cavallo di Troia» del sistema Moggi? In attesa che queste domande gliele ponga Palazzi, Moratti potrebbe anticipare le risposte pubblicamente. Così, per dire qualcosa di nuovo su Calciopoli, visto che qualcosa di nuovo dal 2006 a oggi, è emerso.Guido Vaciago |
L'attacco bianconero subirà un profondo restyling in vista della prossima stagione. Come evidenziato oggi da "Tuttosport", la dirigenza della Juventus intende apportare delle importanti modifiche in quel reparto. Prima di tutto, verranno ceduti il deludente Amauri e Vincenzo Iaquinta, giocatore troppo soggetto ad infortuni di vario tipo ed in età avanzata. Resteranno, invece, Luca Toni che sarà confermato per un'altra stagione e Fabio Quagliarella che verrà riscattato dal Napoli per un cifra vicina ai 10 milioni di euro. Con il capitano Alex Del Piero, altresì, si lavora al rinnovo del contratto ed anche lui dovrebbe restare in organico. Detto questo, il duo Marotta- Paratici con l'appoggio del presidente Andrea Agnelli cercherà di portare a Torino almeno un attaccante di primissimo livello. I nomi sono i soliti: parliamo di almeno uno tra Pazzini, Gilardino, Forlan e Luis Fabiano. |
Intensa seduta d'allenamento per i bianconeri in vista del match di giovedì sera contro la Roma sotto gli attenti sguardi di Marotta e Paratici. Come comunica il sito della Juventus, i giocatori non impiegati contro la Sampdoria sono subito scesi sul terreno di gioco per il riscaldamento e un intenso torello, mentre il resto della squadra è rimasta per circa mezz’ora in palestra e ha poi sostenuto un lavoro atletico in campo. Il gruppo si è poi riunito e ha svolto un esercizio di tattica 6 contro 10, per allenare la fase difensiva in inferiorità numerica. Successivamente Pepe, Del Piero, Aquilani, Legrottaglie e Bonucci si sono concentrati sui calci di punizione, mentre i compagni lavoravano sui cross e l’attacco alla porta. In questa fase Marco Storari ha interrotto l'allenamento per una lieve distorsione della caviglia destra. Domani sarà possibile dare un giudizio preciso sulla sua disponibilità per la partita di giovedí sera. De Ceglie e Rinaudo hanno proseguito nel loro programma di recupero, mentre Felipe Melo, che ieri era rimasto in palestra, si è regolarmente allenato con i compagni. Non sono scesi in campo Sissoko e Marchisio, entrambi rimasti in palestra. Il primo per smaltire i postumi della contusione rimediata contro la Sampdoria al ginocchio destro, il secondo per sostenere un lavoro programmato. Domani, giorno di vigilia, consueto appuntamento con Gigi Del Neri. La sua conferenza stampa è fissata alle 14.00 presso il Media Center di Vinovo. |
Domenica all’Olimpico di Torino arriverà la squadra più in forma del momento, l’Udinese di Guidolin; 11 gol nelle ultime tre partite, di cui 4 a S. Siro contro il Milan, 4 messi a segno a domicilio del Genoa e 3 nell’ultima gara interna contro l’Inter campione del mondo. Artefice del momento d’oro della formazione friuliana è Totò Di Natale, capocannoniere della Serie A con 15 gol. Premiato ieri sera agli Oscar del calcio come ‘Miglior giocatore italiano’ della scorsa stagione, e vincitore anche del Premio fair play, il capitano dell’Udinese è intervenuto in merito al suo mancato trasferimento alla Juve nella scorsa estate: "Il mio gol più bello? – ha detto Di Natale -, la salvezza dell’Udinese. Il centesimo con questa maglia vorrei farlo domenica, a Torino, contro la Juve. Il “no” di quest’estate a Madama? Nel calcio non contano solo i soldi. Conta soprattutto stare bene. E io e la mia famiglia a Udine stiamo da Dio". |
Sono la squadra del momento, poco da dire. Veloci, abili nelle ripartenze, tecnici. Insomma straordinari. L'Udinese gioca un bellissimo calcio. Ha in Di Natale l'esperienza in Sanchez l'euforia e la fantasia e in Inler il cervello. Insomma, una squadra equilibrata che sa fare del gioco in velocità la sua arma migliore. Ottima con il Milan, brava con il Genoa e straordinaria con l'Inter. Questa l'Udinese di Guidolin che domenica sera affronterà la Juventus in una partita che vale di più dei tre punti. Vedendo come gioca Armero e quanto corrono gli altri giocatori friulani ci chiediamo se non era il caso di prendere lui e non Motta. Del resto il giocatore giocava nel Palmeiras, possibile che nessuno della Fiat lo abbia notato? Insomma Udine, la famiglia Pozzo, Guidolin. una squadra fantastica che domenica all'ora di pranzo ci ha emozionato. In attesa di vedere i bianconeri blasonati della Juventus, per il momento i bianconeri che fanno spettacolo stanno a Udine. Per domenica c'è una piccola speranza, Amauri, che all'Udinese fece un gol bellissimo due anni fa. Sogno o son desto? Lo sapremo domenica sera, per ora i bianconeri dei sogni stanno in Friuli e "giù il cappello".
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Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14