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Messaggi del 29/01/2011

AG. AMAURI: "PRONTO A LASCIARE LA JUVE"

Post n°3806 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Il giocatore sembra vicinissimo a cambiare aria
© foto di Alberto Fornasari

Ad inizio gennaio l'intransigenza e la volontà nettissima di voler restare alla Juve: una situazione che è proseguita per tutto il mese. Negli ultimi giorni, però, Amauri si sta convincendo a cambiare aria. Il giocatore italo-brasiliano sembra davvero ad un passo dall'addio alla Juventus. La dirigenza non crede più in lui, i tifosi, che lo hanno ormai messo nel loro spietatissimo mirino, ancora meno. D'altra parte se si è creata questa situazione la colpa è solo ed esclusivamente del giocatore che non è più quello che abbiamo ammirato a Palermo e forse a Torino non ha mai nemmeno sfiorato quegli standard di rendimento. Sintomo che le cose stanno cambiando sono le affermazioni di Giampiero Pocetta, procuratore del numero 11 bianconero; Amauri si sta guardando attorno e nelle ultime ore di mercato potrebbe davvero succedere qualcosa: "In questi giorni – dice Pocetta in esclusiva  a ilsussidiario.net - potrebbero presentarsi nuovi scenari. Lui vorrebbe rimanere alla Juventus per dimostrare il proprio valore, ma ha bisogno di serenità e se non la troverà a Torino potrebbe ritrovarla da qualche altra parte". Parole che la dicono lunga sul futuro alla Juventus di Amauri che sembra avere le ore davvero contate. Una volta sistemato il brasiliano, partirebbe l'assalto della dirigenza juventina ad Alessandro Matri, attaccante del Cagliari dal profilo perfetto per la causa bianconera. Un colpo last minute ma di grande effetto: la Juve si assicurerebbe uno degli attaccanti più giovani e promettenti del panorama italiano. La sensazione è che ci attendono infuocate ore finali di calciomercato invernale.

 
 
 

CARO ANDREA, MI HAI CONVINTO...

Post n°3805 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

La tanto attesa conferenza stampa di Andrea Agnelli e Beppe Marotta, ma è stato quasi un one man show del numero uno, ha un grandissimo pregio che è quello della chiarezza sbattendo in faccia a tutti la dura realtà. "Questo però non cambia assolutamente quella che è la nostra programmazione e quelle che sono le nostre ambizioni: quindi di avere una squadra che sia in grado di competere con la sua tradizione, una tradizione che è chiaramente vincente". Si può credere o non credere a queste parole, personalmente ho assoluto rispetto nei confronti di Agnelli, ma sono state pronunciate e rimangono scritte. Andrea Agnelli ci ha messo la faccia, si è dimostrato un grande leader, duro nell'etichettare come "minchiate" gli scenari prospettati oggi dai giornali, consapevole delle difficoltà che ha trovato da quando è diventato presidente bianconero. Ha fatto bene Andrea a ricordare i record negativi della squadra dell'anno scorso, la situazione di bilancio pessima che non ha permesso in questo mercato di compiere investimenti, ma ha fatto ancora meglio quando ha parlato del monte ingaggi attuale della Juventus. Il sesto in Europa con 130 milioni spesi per pagare i giocatori. Evidentemente nella Juventus attuale ci sono giocatori che guadagnano troppo rispetto a quanto è il loro reale, calciatori strapagati da Blanc e Secco e che mostrano resistenze quando si presenta loro una eventuale possibilità di cessione. Prendiamo il caso di Amauri: 3,8 milioni annui, 7,6 lordi per un giocatore che   non si merita tutto questo. Ma ce ne sono anche tanti altri alla Juve che guadagnano troppo rispetto al loro valore e alla loro prestazione. "Noi abbiamo una macchina sportiva da 170 milioni di euro all'anno. Direi che questa è sicuramente una macchina dalle potenzialità enormi. Nella macchina a benzina, nella macchina che vuole spingere forte, però, probabilmente hanno messo il diesel e il motore si è inceppato. Quindi da questo punto di vista cerchiamo anche di ricomporre e di ricordarci che cos'è la macchina che stiamo gestendo e di quali sono le tempistiche di cui abbiamo bisogno per rimetterla a posto. Abbiamo sempre detto: un pezzo del lavoro importante è stato fatto l'estate scorsa, un altro pezzo del lavoro verrà fatto l'estate prossima. "Ora tocca ad Andrea Agnelli e Beppe Marotta rimettere in circolo il giusto carburante, ma che non sia una benzina di Moratti mi raccomando, per dare slancio alla Juventus. Le idee sembrano essere molto chiare, servono giocatori di grande qualità, 5-6 nomi per rendere vincente la squadra. E questo è quello che vogliamo tutti e fa piacere risentire che Andrea Agnelli e John Elkann vogliono continuare la tradizione vincente. Le responsabilità sono state prese, la faccia è stata messa. Ora non ci resta che fare il tifo per la squadra e per la società, consapevoli che già domani probabilmente ci si arrabbierà, ma pieni di passione. Che è la stessa di Andrea Agnelli.

 
 
 

Ag. Fifa Durante: "Impossibile che la Juve inviti Piazon a Torino senza la presenza di carte firmate"

Post n°3804 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Nella giornata di ieri sono rimbalzate dal Brasile le dichiarazioni del direttore sportivo del San Paolo, Jesus Lopes, che nel corso di un'intervista a Globoesporte ha parlato di altre squadre in corsa per acquisire Lucas Piazon, talentino diciassettenne in predicato di trasferirsi alla Juventus. Sulla questione è intervenuto oggi Sabatino Durante, agente Fifa che segue con molta attenzione tutte le vicende relative al calcio sudamericano. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate in esclusiva a calciomercato.it: "Io non sono l'agente del giocatore, ma le informazioni in mio possesso, che risalgono a due mesi fa, parlano di un accordo già raggiunto tra Juventus e San Paolo, un accordo che non può essere annunciato solo perché il ragazzo è minorenne. D'altronde, non mi pare possibile che la dirigenza di un club importante come la Juventus inviti un giocatore a Torino senza la presenza di carte firmate". Malgrado quindi le dichiarazioni rilasciate ieri dal ds paulista Jesus Lopes alla stampa brasiliana l'affare sembra essere in dirittura d'arrivo.

 
 
 

I CONVOCATI: EMERGENZA TOTALE IN ATTACCO....

Post n°3803 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

© foto di Marco Iorio/Image Sport

 Del Neri ha diramato l’elenco dei convocati per la sfida di domenica sera contro l’Udinese. Situazione tragica: Motta, Amauri, Pepe e Iaquinta tutti non convocati. I primi due con prognosi di circa una settimana. Pepe 15 giorni e Iaquinta rimane avvolto nel mistero. "Gli esami effettuati presso l’Istituto di Medicina della Sport di Torino hanno permesso una valutazione precisa della condizione fisica degli atleti: Motta e Amauri devono recuperare una situazione di sovraccarico muscolare con prognosi di 5/7 giorni - recita la nota diramata dalla società -. Simone Pepe presenta un’elongazione muscolare che richiede uno stop di circa 15 giorni. Vincenzo Iaquinta presenta invece un’infiammazione al tendine rotuleo, senza alcuna lesione o danno tendineo".
19 i giocatori a disposizione, tra questi Andrea Barzagli, alla sua prima convocazione in bianconero. Questo l’elenco completo:

1 Buffon
3 Chiellini
4 Felipe Melo
5 Sissoko
6 Grosso
7 Salihamidzic
8 Marchisio
10 Del Piero
13 Manninger
14 Aquilani
15 Barzagli
19 Bonucci
21 Grygera
25 Martinez
27 Krasic
30 Storari
33 Legrottaglie
38 Libertazzi
43 Sorensen

 
 
 

Non raccontiamoci minchiate!

Post n°3802 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di F.Zagari

Suo padre ne sarebbe orgoglioso, così come suo zio, e ogni tifoso bianconero dovrebbe rendere merito a un ragazzo che, con tranquillità, si è messo a parlare di lavoro, di programmi, di gestione, senza peli sulla lingua, senza raccontare «minchiate».

È bello, in un paese che esulta alla possibilità di fare un ponte in coincidenza con i festeggiamenti per l'unità d'Italia, sentire parlare gente che ha voglia di lavorare.

Andrea Agnelli,
nella conferenza stampa odierna, l'ha dichiarato apertamente, affrontando i temi del momento attuale della Juventus, di quale situazione ha dovuto affrontare all'inizio, a dove vorrà arrivare.

Semplici puntualizzazioni, che confermano quanto detto all'inizio dell'avventura.
Lo dico con una punta di orgoglio: sentendo parlare il Presidente ho ritrovato le parole dette e scritte da questa Redazione. Parole che hanno tracciato la semplice realtà, senza andare fuori dal seminato.

E' bene rimarcarle.

La Juventus di Andrea Agnelli è partita da una situazione di oggettiva difficoltà, causata da una precedente gestione capace di creare solo passivi di bilancio e zero programmazione.
Ad oggi, dopo l'immane lavoro della scorsa estate, la linea tracciata prosegue senza intoppi, anche se sul piano prettamente sportivo è indubbio che gli infortuni (per carità, fanno parte del mestiere) abbiano avuto un'incidenza negativa notevole.

La fiducia sul gruppo di lavoro voluto rimane intatta: non a caso Andrea Agnelli ha ribadito che la Juventus, la sua Juventus, lavorerà a medio e lungo termine.
Credo che ogni tifoso dovrebbe essere orgoglioso di avere un Presidente così.

Un Presidente che parla delle ultime novità giornalistiche, riferendosi all'idea Lippi-Spalletti, definendole, né più né meno, delle «minchiate»; un Presidente che cita ex amministratori ed ex dipendenti facendosi scherno delle loro «chiacchiere» e ribadendo che la Juventus ha un gruppo di lavoro serio e competente; un Presidente che senza paura ammette che se tra un anno la situazione (sportiva) sarà la medesima di adesso esisterà un problema, qualcosa non avrà funzionato; un Presidente che parla di un potenziale importante, di una macchina da 170mln di euro, un motore che dovrà essere spinto a pieni giri.

Orgogliosi anche di un uomo mercato che, finalmente, mette le cose in chiaro senza prendere in giro i tifosi col solito zuccherino e ricorda a certi «saccenti critici» come fosse importante godere di una rosa numerosa per far fronte agli imprevisti.

Orgogliosi di un allenatore che, anch'esso con tranquillità, ha ribadito la cultura del lavoro a cui ogni uomo Juventus si è dedicato dall'inizio di questa nuova avventura.

A fine conferenza stampa è stato chiesto al Presidente, in virtù di quanto affermato dallo stesso sul tema bilancio in passivo, a quanto ammontasse la cifra, la risposta è stata inequivocabile: «Signori, siamo una società quotata in borsa!». Anche per il famoso “esposto” la pazienza sembra finita e la recente riunione tenuta con i legali qualcosa vorrà significare.
Come già scritto su queste pagine, in molti (addetti ai lavori compresi) non comprendono le dinamiche di un progetto, non comprendono tutti quei termini (economici) usati da Agnelli, non afferrano gli oneri e gli onori di una società quotata in borsa. Forse preferiscono leggere i titoli apparsi stamane sui quotidiani sportivi nazionali. Evidentemente preferiscono le «minchiate».

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1370


 
 
 

Juventus, proposto Legrottaglie per arrivare a Nagatomo

Post n°3801 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Fonte: Tuttojuve.com
© foto di FEDERICO DE LUCA
Yuto Nagatomo (24) è stato appena riscattato dal Cesena, ma potrebbe fare le valigie già in questa sessione di mercato ed arrivare a Torino per vestire la maglia della Juventus. L'ipotesi di un trasferimento del giocatore ai bianconeri si sta facendo sempre più concreta. Nella trattativa, oltre ad un conguaglio in denaro, verrebbe girato al club romagnolo, come parziale contropartita, Nicola Legrottaglie (34), il quale è richiestissimo da mister Ficcadenti. Con l'eventuale ingaggio del difensore giapponese, finalmente la Juve potrebbe mettere a segno un importante colpo di mercato dopo le tante trattative non andate in porto.

 
 
 

Agnelli: «Juve, stiamo calmi. Il progetto va avanti»

Post n°3800 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Chiusura su Calciopoli: «Le parole di Moratti mi cominciando ad annoiare.

Il presidente bianconero: «Ricordiamoci tutti la situazione che abbiamo trovato al nostro arrivo. Serve ancora un po' di tempo ma il progetto sta andando avanti. Massima fiducia in Marotta e Del Neri. In questo club io credo fortemente. Calciopoli? Ora vogliamo una risposta!»

TORINO, 29 gennaio - Pazienza, calma e coerenza. Eccoli i tre ingredienti fondamentali del presidente Andrea Agnelli per sfornare i successi bianconeri che tutti i tifosi aspettano. La Juve di oggi non è quella che srà nella prossima stagione. Solo allora si potrà giudicare. Adesso ancora no, non sarebbe giusto. «Sappiamo che è un momento delicato per la squadra e per tutti noi», ha detto il presidente Agnelli in conferenza stampa. «Se sono qui è per fare un po' di chiarezza sulla situazione attuale e scacciare voci destabilizzanti che sono uscite dalle bocche di ex calciatori e personaggi non più legati al mondo della Juve», ha proseguito Andrea Agnelli.

«JUVE, UNA SUPER MACCHINA» - Il presidente bianconero ragiona per metafore. Soprattutto una è chiara e significativa: «Attualmente la nostra rosa ha il sesto monte ingaggi in Europa. Se facciamo un'equazione salari/risultato sportivo noi saremmo sempre nei quarti di Champions. La verità è che abbiamo una macchina sportiva da 170 milioni di euro l'anno, una macchina dalle potenzialità enormi che va a benzina. Il problema è che in questa super vettura hanno messo il diesel e il motore si è inceppato. Ora teniamo presenti le tempistiche che ci vogliono per aggiustarlo». La Juve come una vettura di prim'ordine che va fatta girare al meglio, dunque.

«CHIUDIAMO IL BILANCIO CON PERDITA SIGNIFICATIVA» - «Sono uscite voci di Lippi e Spalletti pronti per la Juve. Bene, è solo una minch...», ha detto Agnelli. «E' inutile spingersi in fantasie di questo tipo. Io ho una fiducia totale nell'ad Marotta e nello staff tecnico, a partire da Del Neri. Noi siamo arrivati sei mesi fa: cerchiamo di ricordarci la situazione che abbiamo trovato. Eravamo reduci da una delle peggiori stagioni della nostra storia, con una serie incredibile di record negativi inanellati», ha proseguito il numero uno bianconero. «La gestione patrimoniale di questa stagione è delicata perchè dobbiamo fare i conti con investimenti fatti in estate, dalla mancata qualificazione in Champions e dal fattore stadio. Quest'anno andiamo a chiudere il bilancio con una perdita significativa. Questo, però, non cambia i nostri obiettivi, ovvero costruire una squadra vincente in grado di ottenere obiettivi importanti».

«SAPEVAMO CHE SAREBBE STATO UN ANNO DIFFICILE» - Agnelli insiste sul progetto Juve, da costruire con la giusta tempistica. «Ad agosto avevamo detto che sarebbe stato un anno difficile, anche dopo gli investimenti importanti che avevamo fatto. Ne faremo degli altri altrettanto significativi nella prossima e se il prossimo anno, di questi tempi, ci ritroveremo ancora in questa situazione, allora ci dovremo preoccupare. Per il momento, invece, sono sereno perchè eravamo consapevoli di non poter fare una stagione da scudetto».

«CREDO NELLA JUVE» - Il presidente se la prende anche con gli infortuni che stanno flagellando la sua prima stagione al timone della Juve: «Non li avevamo calcolati, purtroppo». Agnelli però conferma il suo ottimismo: «Se ho scelto di diventare presidente è perchè credo in questo asset, credo nella Juve. Da tifoso mi arrabbio tantissimo quando la squadra perde, poi però il giorno dopo vado in ufficio e torno a ragionare da manager, consapevole del nostro progetto ancora in essere. Settimanalmente le opinioni nei nostri confronti cambiano: una volta siamo fenomeni, subito dopo incapaci (il presidente non ha usato esattamente questa parola, ndr.). Si è parlato di Juve da scudetto ma noi non l'avevamo mai annunciato, noi sappiamo quali sono i nostri obiettivi e le nostre potenzialità. Serve più coerenza. Da questa situazione escono due elementi: fiducia totale nell'operato delle persone che sono arrivate quest'anno e che stanno facendo un lavoro egregio e la certezza di una programmazione nel lungo periodo. Siamo usciti dall'Europa League dopo sei pareggi, siamo usciti dalla coppa Italia e mi girano ancora le scatole come tifoso perchè io voglio sempre vincere. Poi però mi rendo conto delle potenzialità di questa società e resto tranquillo».

«DEL NERI PUO' STARE TRANQUILLO» - Sulla perdita significativa nel bilancio di quest'anno il presidente non si può sbilanciare: «Una cifra esatta non la posso dire, siamo una società quotata in borsa...». Escluso anche un aumento di capitale: «No, assolutamente». Il progetto bianconero andrà avanti anche se quest'anno non dovesse arrivare la qualificazione in Champions League: «A livello di cifre giocare in Champions e uscire al primo turno porta nelle casse di una società italiana circa 20 milioni. La perdita più grave non è tanto economica quanto di attrattività della squadra. L'impegno della famiglia c'è e c'è la nostra volontà di far bene. E questo vuol dire anche entrare in Champions League, a prescindere dalle cifre», ha detto Agnelli. «Del Neri può stare tranquillo come lo sono io, per ora sta facendo un egregio lavoro. La squadra deve entrare in campo e correre fino al 95' e dare sempre tutto. Questo è l'unica cosa che chiedo. A maggio, poi, daremo una valutazione della stagione e come intervenire in quella successiva. I tifosi devono capire che mi arrabbio quando perdiamo e che voglio vincere quanto loro. A questo club tengo tantissimo».

«CALCIOPOLI, ORA VOGLIAMO UNA RISPOSTA» - Chiusura su Calciopoli: «Le parole di Moratti mi cominciando ad annoiare. Quello che mi aspetto è avere una risposta sull'esposto che abbiamo presentato. Da questo punto di vista hanno chiesto tempo, hanno avuto tempo, si sono presi giorni, settimane, mesi: adesso una risposta ce l'aspettiamo».
http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/j...va+avanti%C2%BB


 
 
 

Marotta: «Del Neri merita fiducia. Pazzini? Costava troppo»

Post n°3799 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

 
L'ad bianconero: «Sull'attaccante della Samp l'Inter ha fatto un investimento importante. A gennaio il colpo a sensazione è da escludere, anche se restiamo attenti sul mercato»
VINOVO (TORINO), 29 gennaio - «Con Pazzini ho un rapporto di grande affetto e stima professionale. C'è stato l'interessamento velocissimo dell'Inter che ha fatto un investimento importante. Noi non eravamo nelle condizioni di poter fare quello sforzo economico». Così Giuseppe Marotta spiega la strategia juventina sul mercato. L'ad bianconero non eslcude comunque qualche movimento nell'ultimo giorno di mercato. «Questo è un anno di grande difficoltà economica per la società, la perdita di bilancio sarà consistente. Purtroppo siamo stati sfortunati per gli infortuni contemporanei in attacco. A gennaio il colpo a sensazione è da escludere, anche se restiamo attenti sul mercato soprattutto per quanto riguarda l'attacco. Quagliarella e Aquilani? Siamo intenzionati a riscattarli, ma la cifra fissata è sempre trattabile».

IDEE CHIARE - Marotta difende il lavoro di Del Neri e chiede un po' di pazienza ai tifosi: «Abbiamo un gruppo con un gestore che merita fiducia. Del Neri è in grado di valorizzare le risorse al massimo. Quest'anno abbiamo iniziato un rinnovamento con tanti giocatori. Sapevamo benissimo che sarebbe stata una stagione per mettere le basi dell'impianto. Milan, Inter e Roma hanno impiegato tempo per creare le loro squadre. Sappiamo che la nostra qualità non è eccelsa, miglioreremo ma abbiamo una caratteristica fondamentale: la cultura del lavoro. Abbiamo le idee molto chiare».

 
 
 

A lezione dalla Sensi...

Post n°3798 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di P. Cicconofri

“Il mio plauso va a tutti per aver battuto una grande squadra, io rispetto molto Andrea Agnelli ma deve capire che per arrivare alla vittoria ci vogliono anni. Bisogna lavorare sulle persone e non sui professionisti” Rosella Sensi.

Va bene tutto, ma proprio tutto, anche lo sfottò dopo aver passato il turno di coppa italia, ma leggere questa parole mi ha dato maggiormente l’idea di come si possa essere, consciamente, essere il mezzo per diffondere un messaggio scorretto.

Sappiamo bene (come lo sanno tutti, romanisti compresi), di come la Roma sia stata “salvata” da situazioni imbarazzanti grazie alla politica e al palazzo. Ripetere ancora una volta di “norme aggiustate”, “fidejussioni farlocche” etcc.. sarebbe un’inutile perdita di tempo.

Alla signora Rosella, basterebbe l’invito a confrontare l’albo d’oro della Juventus con quello della Roma per capire l’assurdità detta; potrebbe farlo anche in privato per non perdere consensi tra quei tifosi a cui piace di più una bugia che l’amara verità, e poi riflettere per comprendere chi deve imparare come arrivare alla vittoria.

Cosa non si fa per farsi grandi con la parole…..

Albo d’oro della Roma
Albo d’oro della juventus


 
 
 

Juve, ora l'obiettivo č Matri. Amauri in prestito...

Post n°3797 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

 
Pressing su Cellino: il diritto di riscatto fissato a 12 milioni. L’italobrasiliano è tentato dal Genoa e dalla Premier League. Capitolo terzino: tentativo in extremis anche per Nagatomo, ma Villarreal e Valencia sono in vantaggio. Nuove voci su Zaccardo
TORINO, 29 gennaio - Finchè c’è mercato, c’è speranza... L’ultima bianconera, di speranza, si chiama Alessandro Matri: attaccante in forza al Cagliari, senza dubbio in grado di aggiungere qualità ed aumentare grado di pericolosità/incisività (insomma: segna) al reparto offensivo della Juventus.

STRATEGIA - Gigi Del Neri lo ha detto chiaramente: «Mancano attaccanti di un certo tipo...». E Giuseppe Marotta sta provando a risolvere il problema: ha sondato il terreno ed è pronto a tentare tutto il tentabile sino alla chiusura della sessione invernale. Del resto l’amministratore delegato bianconero lo ha spiegato più volte, recentemente: acquistare un giocatore straniero adesso (ad esempio Luis Fabiano e Forlan) comporterebbe dei rischi d’ambientamento, dunque si tratta di una scelta da ponderare bene; l’ideale sarebbe acquistare un italiano che sta una spanna sopra gli altri... Come ad esempio Giampaolo Pazzini - quantomeno finché non c’è stato il blitz nerazzurro - oppure, appunto, Matri. Come anticipato, la Juventus si è già mossa e ha contattato direttamente il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, per convincerlo a cedere il suo bomber. La proposta presentata prevede un prestito con diritto di riscatto fissato a circa 12-13 milioni di euro, più la metà bianconera del cartellino di Lorenzo Ariaudo. Cellino medita: il nocciolo dell’operazione risiede proprio nella modalità di pagamento. Ma da questo punto di vista - questione di budget, di piani operativi, di fairplay finanziario - la Juventus non ha molti margini d’azione: la necessità è che l’esborso economico risulti sul bilancio della prossima stagione e non su quello attuale (uno dei motivi per cui non è stato possibile tenere botta all’Inter nella trattativa per Pazzini). L’eventuale partenza di Amauri in prestito potrebbe tuttavia convincere la Juventus ad un ulteriore sforzo. Anche da questo punto di vista, dunque, Marotta è particolarmente attivo: l’italo-brasiliano era deciso a restare a Torino, ma le ultime difficoltà generali/personali lo hanno persuaso del fatto che, molto probabilmente, per lui sarebbe più facile rinascere e ritornare ai massimi livelli di rendimento personale in un nuovo ambiente, scevro di preconcetti e contestazioni all’insegna del «torna in crociera...». Il Genoa è pronto ad offrirgli questa occasione sino a fine anno, ma non mancano le offerte dall’estero: dall’inghilterra rimbalzano indiscrezioni legate a West Bromwich e Fulham. Marotta sa bene che la rinascita dell’attaccante, farebbe comodo anche ai bianconeri in ottica futura.

IN DIFESA - Ma non è soltanto all’attacco che guarda la Juventus: l’ultimo ko con la Roma ha riportato d’attualità il problema difesa. Nella fattispecie la questione terzini. Ecco perché, dunque, Marotta ha aumentato il pressing per Yuto Nagatomo con il Cesena: il club romagnolo ha rilevato il cartellino del giocatore, che aveva soltanto in prestito dall’Fc Tokyo, e ora può deciderne il futuro: oltre alla Juventus, però, sono in lizza Arsenal, Chelsea e - favorite -Villarreal e Valencia. Tutto questo mentre proseguono le voci su Zaccardo.

 
 
 

Falco, una rivelazione hard

Post n°3796 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

"Un giocatore dell'Inter voleva..."

 

Mario Ferri, l'invasore pro-Cassano, torna ancora a far parlare di se. Questa volta le sue dichirazione sono piccanti: "Un giocatore dell'Inter mi ha proposto di salire in camera sua all'hotel Shangrila in cambio di 4 mila euro. Gli ho detto di no. Non sono una prostituta". Fatto che sarebbe successo ad Abu Dhabi prima della finale del mondiale per club Mazembe-Inter. Falco non rivela l'identità del giocatore, ma assicura: "Non è italiano".

Falco racconta al quotidiano 'Il Centro' di aver conosciuto il calciatore "in una discoteca a Milano quando ho partecipato alla trasmissione di Chiambretti. Tra noi è nata una amicizia normale: ci siamo scambiati sms, telefonate e niente più. Una volta ad Abu Dhabi mi ha chiesto di appartarci per parlare e mi ha proposto di salire in camera sua, ma gli ho detto di no".

Naturalmente l'invasore tiene nascosta l'identità del nerazzurro, rivela solo un particolare che esclude pochi giocatori della rosa interista del Mondiale (4 su 30): "Non posso dire chi è, comunque non è un italiano". 

Ferri, che ora ammette di essere assistito da Lele Mora e che punta a partecipare all'Isola dei Famosi, ha anche raccontato di come è riuscito, pur ai domiciliari, a salire sull'aereo a Fiumicino per andare ad Abu Dhabi: "Per evitare controlli alla dogana sono passato da una porta d'emergenza che mi ha condotto fino al gate: ci sono riuscito grazie alla complicità di un addetto dell'aeroporto: l'ho pagato".

Ferri che è tornato venerdì in libertà dopo essere stato arrestato al ritorno in Italia all'aeroporto di Fiumicino lo scorso 29 dicembre, per evasione dai domiciliari dopo le sue numerose performance nei campi di calcio. E' condannato a un anno con la condizionale e all'obbligo di dimora.

29 gennaio 201111:09

 
 
 

Tuttosport - Juve, aumento di capitale

Post n°3795 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Fonte: Tuttosport

La notizia ha già fatto il giro del web. Secondo il quotidiano sportivo torinese, Andrea Agnelli e Jonh Elkann avrebbero deciso in questi giorni di varare un aumento di capitale di circa 150 milioni. Una cifra consistente che, secondo il giornale, dovrebbe permettere alla Juventus di essere sempre competitiva in campionato e in Europa. Almeno così nelle intenzioni dei giovani rampolli della Famiglia Agnelli che nei prossimi giorni ritorneranno a incontrarsi per stabilire le prossime mosse in vista del cda del 28 febbraio. Questa stagione si chiuderà con un bilancio, economico, in netto rosso di circa 50 milioni. Un altro anno senza Champions sarebbe traumatico per le casse bianconere a meno di un consistente investimento della proprietà, la Exor, dopo il primo eseguito nella primavera del 2007. Oggi in conferenza stampa, ci sarà sicuramente l'occasione per capire se quest'anticipazione avrà riscontro nella realtà.

 
 
 

Non incenerite la passione!

Post n°3794 pubblicato il 29 Gennaio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di G. Galazzo

Anziché annoiarvi con il resoconto della 2° giornata di ritorno, preferisco presentarvi il personaggio che potrebbe decidere di dare una svolta epocale al nostro campionato; lo presento, trascrivendo una breve intervista che mi ha benevolmente concesso in questi giorni.

Gala: Innanzitutto, ritengo doveroso che Lei ( mi dica se preferisce il Voi, ritenendo il Lei offensivo o troppo confidenziale) si presenti brevemente ai nostri amici che ci seguono.

Sceicco: “Sono lo sceicco AL KHAMIR MUHADIM GALAZ, la mia famiglia è originaria dell'Oman e governa il sultanato indipendente di Al Galaz da 4 secoli, io sono l'ultimo discendente della stirpe ed erede designato al trono; gestisco e amministro il patrimonio e le nostre proprietà che variano dal campo immobiliare , alberghiero, industriale e principalmente petrolifero. Quanto all'intervista, pur avendo una formazione culturale europea e occidentale, la pregherei di rivolgerrsi a me utilizzando il Voi”.

Gala: Bene, continuiamo: potete fornirci una stima del Vostro patrimonio, tanto per tenerci conto con chi e di chi stiamo parlando?"

Sceicco: "Mi scusi se, in maniera poco opportuna, mi é scappato un sorriso: non ho la possibilità, visto il poco tempo a disposizione, per fornirvi le cifre: so che non c'e nulla che non possa permettermi, ad eccezione dell'eternità".

Gala: Voi amate il calcio, lo seguite con passione?

Sceicco: "Seguo il calcio come tutto ciò che è business, divertimento o gioco; non lo seguo con passione ma, è uno sfizio che, come tanti in vita mia, vorrei aver il piacere di togliermi".

Gala: "Corrisponde al vero il vostro interesse per l'acquisto del pacchetto di maggioranza della Juve e perche proprio la Juventus?

Sceicco: “Vorrei sgombrare il campo da equivoci: il mio interesse è figlio di quel malessere che attraversa la tifoseria bianconera; richiedono, a gran voce, campioni, hanno fretta di bruciar le tappe, leggo che l'unica soluzione per tornare competitivi sia la presenza di un magnate, di uno sceicco ed io ci sono”.

Gala: Ma Voi garantite passione, tradizione, continuità, progetti?

Sceicco: “Per me una squadra di calcio, comprare una società é come acquistare un cavallo vincente, una catena di alberghi., le ville in costa Smeralda . Se poi trovo un altra catena di alberghi, se, in un determinato momento preferisco Cannes o Montecarlo o le Barbados, è ovvio che il mio interesse viri altrove".

Gala: Sceicco, scusatemi, ma la passione, la competenza, la continuità, che aspetti sono per lei?

Sceicco: “Sono parole che non mi competono, io gioco, compro i più forti, se qualcuno offre 10 io compro a 100, se non basta un attaccante ne compro cinque, se l'allenatore non mi convince lo cambio. Non mi servono consigli, con i soldi l'esperienza non serve” .

Gala: Consentitemi Emiro,di nutrire dei dubbi: siete proprio sicuro? perche le Vostre parole mi lasciano perplesso.

Sceicco: “Siete Voi che volete tutto ciò: non avete pazienza di credere in un progetto, non date tempo a chi ha passione, amore, competenza di raccogliere i frutti del suo seminare. Siete figli di uno Tsunami i cui effetti sono stati ancor più disastrosi per un'infausta operazione di ricostruzione:io sono ciò che voi state chiedendo, purché non pretendiate che io Vi possa garantire continuità e tradizione. Se la costa Smeralda mi stufa, mi ripeto per farmi meglio capire, prendo il Jet e vado alle Barbados” .

Gala: Siete stato chiaro, Sceicco, chiarissimo: il tifo però..

Sceicco: ”Il tifo vero? esiste ancora? sicuro? ma se andate dietro il primo ciarlatano che urla in tv, che scrive sul web, se credete che tifare significhi seguire chi specula per tornaconti personali e chi scrive per bramare ad una poltrona; mi chiedo: devo dirvelo io?”.

Sceicco: “Le posso fare io una domanda conclusiva'? lei mi parla di passione, la passione, cosa é questa passione?
Ho letto, per curiosità, la storia di un associazione di tifosi juventini, che si autofinanzia per chiedere giustizia, che rivendica rispetto per la storia e per la tradizione, che combatte ogni giorni contro l'ipocrisia del vostro calcio, che crede nel lavoro e in chi lo svolge con passione e competenza.
Le chiedo ancora: si può comprare anche questa associazione?”


Gala: Sceicco, Emiro, Sultano o come caspita Vi devo chiamare: la passione é come le grandi idee, la passione é tradizione, rispetto, amore; non c'é prezzo per acquistarla, a nessun prezzo si può vendere .

Sceicco: “In fondo, ora puoi darmi del tu, sembriamo quasi la stessa persona: mi hai convinto e fammi aggiungere un ultima cosa: - abbiate ancora un po’ di pazienza per non incenerire la passione - ”.

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