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Messaggi del 01/02/2011

DEL PIERO: "DOMANI A PALERMO DAREMO TUTTO, CERCHIAMO IL RISCATTO!"

Post n°3838 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Parla il Capitano 24 ore prima di un match delicato come quello di domani sera a Palermo, dove la Juve ferita cerca il riscatto. Alex Del Piero sottolinea anche il fatto che per certi versi è un bene tornare subito in campo, dopo appena tre giorni dall'ultimo impegno. Al numero 10 della Signora si richiedono gli straordinari, dopo i 90 minuti contro la Roma giovedì e i 90 domenica sera contro l'Udinese. Sarà proprio Del Piero, con tutta probabilità, a fare coppia con il nuovo arivvato Matri in attacco. Un pensiero anche per Amauri e Legrottaglie, che hanno lasciato il club. Questo il pensiero di Alex, alla vigilia della sfida con il Palermo, sul proprio sito ufficiale (a proposito, schermata introduttiva rinnovata, con le 19, bellissime, figurine dei suoi 19 anni di carriera):

 "Domani torniamo in campo, tre giorni dopo la partita contro l'Udinese. Avremo un nuovo compagno, Alessandro Matri, al quale sono felice di dare un caloroso benvenuto. Nell'ultimo giorno di mercato hanno lasciato la Juventus a titolo temporaneo Amauri - in bocca al lupo per la tua nuova esperienza a Parma! - e Nicola Legrottaglie. E' uno di quelli che c'erano in B, e credo che fra di noi che ci siamo stati rimanga un legame speciale, dunque ci tengo a rivolgergli anche pubblicamente un saluto e un in bocca al lupo per il futuro: ciao Nick!

Domani ci aspetta una trasferta difficilissima, per la qualità' dell'avversario e per il momento che stiamo attraversando. Per recuperare qualche infortunato sarebbe servito più tempo ma in questi casi e' anche un bene tornare subito in campo per cercare il riscatto.

Siamo uniti e compatti e stiamo lavorando per superare questo momento, daremo tutto.

Alessandro"

 
 
 

L'Equipe loda Sorensen: "La sorpresa bianconera"

Post n°3837 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

Il quotidiano francese ha dedicato un articolo alla giovane scoperta di Marotta e Paratici, Frederik Sorensen, paragonandolo per valore all'ex rosanero Simon Kjaer, ora al Wolfsburg.
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Anche per L'Equipe, Frederik Sorensen è semplicemente "Iceman", ovvero l'uomo di ghiaccio. A 18 anni, il danese è un ragazzo che sta bruciando le tappe, in gran parte per mezzo della freddezza e della sana spensieratezza che ha saputo mettere in mostra quando è stato chiamato in causa da Luigi Delneri. Il quotidiano francese ha dedicato un articolo sul suo sito web al giovane difensore bianconero definendolo "la sorpresa bianconera". L'Equipe ha indicato "la sua polivalenza e la sua capacità di adattarsi al ruolo di titolare nonostante fosse arrivato in prestito dal Lingby per rinforzare la primavera" come le sue migliori doti finora espresse. Sorensen, al quale recentemente sono stati preferiti a turno Motta e Grygera, con risultati piuttosto deludenti, secondo il quotidiano transalpino domani sera calcherà da titolare il manto del Barbera in una partita "dal valore capitale" portando a 8 le sue apparizioni dal primo minuto in serie A, "nonostante abbia solo 18 anni e sia già paragonabile a Kjaer, contando inoltre che per il momento è costato appena 20000 euro". A Sorensen farà senz'altro piacere scoprire che anche in Francia ci si è accorti di lui e ci si augura che questo lo aiuti a disputare al meglio la parte finale della stagione. Una stagione per lui sicuramente speciale al di là dell'andamento negativo della squadra che speriamo possa risollevarsi a Palermo grazie alla sua solidità in difesa e all'apporto di Matri in attacco, un giocatore quest'ultimo che se non altro ha portato una ventata di freschezza all'attacco bianconero

 
 
 

Delneri convoca 20 bianconeri: a Palermo con Matri e Barzagli...

Post n°3836 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha convocato 20 giocatori per la sfida di Palermo di domani sera. Prima chiamata per Alessandro Matri, che al Barbera guiderà l'attacco bianconero accanto ad Alessandro Del Piero. Esordio da titolare anche per Andrea Barzagli, già convocato con l’Udinese e pronto a prendere il posto dello squalificato Bonucci al centro della difesa.
Fuori per infortunio, invece, Rinaudo, Motta, De Ceglie, Traorè, Quagliarella, Toni, Pepe e Iaquinta. 

Questo l’elenco completo dei convocati:

1 Buffon
3 Chiellini
4 Felipe Melo
5 Sissoko
6 Grosso
7 Salihamidzic
8 Marchisio
10 Del Piero
13 Manninger
14 Aquilani
15 Barzagli
21 Grygera
25 Martinez
27 Krasic
30 Storari
32 Matri
38 Libertazzi
39 Camilleri
41 Giannetti
43 Sorensen

 
 
 

MOGGI, ALTRO CHE RADIAZIONE, L'ALTA CORTE BACCHETTA LA FIGC...

Post n°3835 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca
L'Alta Corte di giustizia del Coni ha giudicato "inammissibile" il quesito procedurale presentato dalla Federcalcio sulla titolarità della radiazione di 42 tesserati, tra i quali Luciano Moggi. "Non possiamo dare pareri - è in sintesi il responso della Corte - su controversie per le quali ci sia una procedura avanti a organi della giustizia sportiva o in ordine alla quale vi sia la possibilità di ricorrere alla stessa Alta Corte".

 
 
 

DEL NERI: "Mercato Juve ottimo. Quarto posto possibile. Matri domani gioca, ci darà una grossa mano"

Post n°3834 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Mister Gigi Delneri ha incontrato i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani sera al "Barbera" di Palermo. Ecco la conferenza stampa integrale a cura della redazione di Tuttojuve.com:

Il suo giudizio sul mercato: Toni, Barzagli e Matri. Allegri ha detto: "Il mercato del Milan vale 9. Il suo voto alla Juve?
"Il mercato della Juve vale per quello che a noi serviva. Mi sembra che abbiamo operato molto bene. Non do votazioni, perchè non sono uno che è abituato a dare voti. Più giudizi: quindi il mio giudizio è ottimo, perchè mancavano giocatori in qualche settore, vuoi per infortuni, vuoi perchè le caratteristiche sono diverse. Per cui adesso si può dire che abbiamo compensato la perdita di Quagliarella con un elemento importante tipo Matri, che ha delle caratteristiche chiaramente diverse da Toni. E possiamo finalmente operare con un attacco che si era perso nel giro di sette giorni. Avevamo perso tutti gli attaccanti, dalla partita col Parma fino alla partita col Catania di Coppa Italia; cioè sette giorni esatti, E finalmente ora possiamo contare su un attaccante che può darci una mano in chiave di finalizzazione e di forza d'urto verso le porte avversarie. Anche pensando che domenica abbiamo giocato con Martinez punta, che devo ringraziare, perchè è un ragazzo che ha capito come si deve pensare quando si fa il calciatore. Ha giocato in situazioni non ottime, con un dolore sotto il piede, ha giocato due partite di fila, con grande applicazione; lo stesso discorso vale per Del Piero che ha fatto due partite nel giro di tre giorni, dando tutto quello che aveva, e vale per tutti gli altri ragazzi che mostrano applicazione, abnegazione, attaccamento ai colori, comunque sia il risultato finale; si può vincere e si può perdere, ma la mentalità mi sembra sia quella giusta".

Palermo e Cagliari sono due partite che, non dico possano valere la stagione....
""Noi dobbiamo giocare domenica dopo domenica. Adesso mercoledì e domenica, e dobbiamo chiaramente cambiare trend. Ma cambia anche la struttura, cambia anche il recupero dei giocatori. Domani, ad esempio, abbiamo un nuovo inserimento, entro sabato probabilmente avremo anche il recupero di Luca Toni. Ci daranno una grossa mano in fatto di soluzioni, di esperienza e di energe positive".
 
Si riferiva all'innesto di Barzagli. Matri è in dubbio o può giocare anche lui?
"Chi gioca? Se mi dai un nome che può giocare...chi gioca secondo voi? Non ho capito? Qual è il dubbio?".

Martinez...
"Martinez non è una punta. Domani gioca Matri sicuramente, questo è poco ma sicuro. Se mi date altri nomi che posso far giocare io accolgo ben volentieri le vostre proposte". 

Sarà Matri-Del Piero probabilmente l'ottava coppia provata in otto partite del 2011.
"Non lo so.  L'ottava coppia non per volere personale, ma per situazioni che si sono create. Magari avessi potuto schierare sempre la stessa coppia".

Spera che questo valzer di attaccanti finisca e ha in mente la sua coppia preferita?
"Io non ho coppie preferite. Sono coppie di giocatori che possono produrre bene. A me piacciono l'applicazione del giocatore e le caratteristiche del giocatore, e finalmente possiamo dire finalmente che domani abbiamo una punta di ruolo che può darci una grossa mano". 

Secondo lei Matri è più una punta di appoggio o più una prima punta?
"Può fare tutti e due, penso".

Lui e Toni si sposano bene come caratteristiche?
"Sicuramente si sposano bene. Non sono due giocatori fermi. Anche Toni è un giocatore che fatto la seconda punta, a Napoli per esempio. Matri è un giocatore che ha caratteristiche importanti, un giocatore che fa gol, è giovane, ha l'età importante per giocare nella Juve, ha 26 anni. E' il giocatore giusto per vedere di innestare anche un discorso futuristico, come età, come qualità".

La presenza di Agnelli nello spogliatoio come è stata vissuta ieri?
"Ottimamente, ottimamente, ottimamente".

Come avete convinto Amauri a partire?
"E' stato Amauri ad un certo punto a dire che voleva muoversi. E' stato d'accordo, nel senso che probabilmente cambiando aria può darsi che lui ritrovi delle energie importanti. Noi prendendo Matri abbiamo recuperato una posizione e direi che è stato normale.  Spero che lui faccia il suo lavoro bene, si ritrovi e si ritempri. Probabilmente qui, per infortuni o per momenti difficili, si era un po' perso".

Tu sei stato bravo a dare subito un'identità alla nuova Juve. Sinceramente le ultime partite hanno raccontato una storia diversa. Contro l'Udinese io ho trovato che ci fosse molta improvvisazione, soprattutto a centrocampo. Gli infortuni hanno inciso, ma non solo. Cosa vi è mancato ancora?
"Io penso che la squadra sia fatta da giocatori che si uniscono fra di loro per creare una squadra. Ed è chiaro che quando vengono a mancare dei punti di riferimento, con caratteristiche diverse, si può mancare in qualcosa. Ma non penso che la Juve possa giocare sei mesi bene e poi dimenticarsi come si gioca. Io penso che ci siano quindi delle motivazioni esatte, valide, che magari dall'esterno appaiono futili, ma dall'interno appaiono importanti. Se Marchisio lavora  benissimo con delle punte con determinate caratteristiche, magari con delle altre lavora in modo diverso, anche se comunque fa gol lo stesso. Quello avevamo e quello abbiamo dato in campo. Non credo ci sia stata un'involuzione della squadra. Ci può essere un rendimento minore di qualche giocatore, ma ci sta. Non è che un giocatore può rendere al top sempre. E' chiaro che se poi vengono a mancare soluzioni diverse per infortuni si paga dazio".  

Contro l'Udinese, la Juventus è apparsa per la prima volta impaurita. Lei stesso è rimasto un po' attonito, come hanno fatto vedere le immagini televisive. Come pensa di ricaricare la squadra?
"No, non è questione di rimanere attoniti. Ci sono dei momenti in cui le cose negative arrivano non solo per un fattore tecnico. Perchè se si pensa a come avevamo in pugno la partita...E' chiaro che poi le situazioni di campo ti portano un attimino di meno felicità. Voi non avete a che fare con dei robot, sono persone normali, che lottano. Abbiamo recuperato bene perchè il calcio, bontà sua, ti rigera da solo. Il giorno dopo si ricomincia, si pensa alla prossima partita, si va avanti, si cerca di dare il massimo di noi stessi nel prosieguo del campionato. L'importante è avere le qualità personali per riemergere, farsi un esame di coscienza e ritenere che quello che stiamo facendo lo stiamo facendo col massimo impegno".

Non c'è stata la percezione di un momento particolarmente negativo?
"Noi siamo in linea con il percorso che la Juve poteva fare fin adesso con gli infortuni che ha avuto".

 Si aspetta un arbitraggio diverso domani e crede che questo possa incidere sul risultato come abbiamo visto nelle ultime partite?
"Io ho fatto una disquisizione di rapporto arbitrale su un giocatore. Per il resto gli arbitri non li ho mai giudicati, non li giudico, non mi interessa giudicarli. Loro hanno un parametro di lavoro, lo attuano e l'importante è che  questo tipo di atteggiamento sia non negativo verso un giocatore nostro. La soluzione è: punire se merita di essere punito, non punire se non merita di essere punito. Questo è quello che ho detto domenica. Non ho fatto nessuna considerazione sull'arbitraggio nei novanta minuti. Non ho mai detto che quello lì ha inciso sul risultato finale".  

Hai qualche rimpianto per non aver avuto prima Matri, un centravanti. Magari avresti potuto evitare l'eliminazione in Coppa Italia...
"Noi abbiamo avuto la sfortuna di perdere Fabio, nel momento di forma splendida. E' chiaro che con un giocatore di quel tipo, con le energie psicologiche che dava, con la sicurezza davanti che dava, con i compagni che aveva vicino, che stavano tutti abbastanza bene, la forza era diversa. La società mi sembra abbia operato molto bene. E' arrivato un giocatore che era seguito da molto e siamo convinti che ci darà una grossa mano, come ci darà una grossa mano il recupero di altri giocatori, in proiezione futura. Anche perchè il campionato non è che finisca domani, finisce verso il 15 maggio e lì tireremo le somme".

C'è qualche infortunato che puoi recuperare? Ci sarà un mini-turnover?
"Mica tanta roba. Vediamo cosa succede. I giocatori le energie nervose le recuperano anche volendo dimostrare sul campo che quella della domenica prima può essere solo una parentesi non buona. Abbiamo poi anche un'altra partita, sabato. Direi che la squadra ha assoluta efficienza fisica, dobbiamo solo recuperare energie psicologiche  con una prestazione importante e possibilmente con un risultato importante".

Realisticamente il quarto posto è un obiettivo ancora raggiungibile?
"Io penso che nel calcio tutto sia possibile, anche raggiungere il terzo posto, anche il secondo. Dipende come vanno gli altri, dipende come andiamo noi. Noi però dobbiamo fare il nostro dovere. Abbiamo un obiettivo da raggiungere che è quello di esprimere un buon calcio e di fare più risultati possibili. E torno a ripetere, non voglio più parlare di classifica. In questo momento, parlare di classifica mi sembra sia abbastanza riduttivo su quello che può accadere a fine anno calcistico"(redazionetuttojuve.com).

 
 
 

DAVIDS: "HO DATO TUTTO PER LA JUVE, MERITO LA STELLA NEL NUOVO STADIO"

Post n°3833 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Continua a raccogliere adesioni in casa Juventus l'iniziativa "accendi una stella", che permette ai tifosi bianconeri di acquistare una placca metallica, con il proprio nome e cognome, che verrà messa al fianco del nome di uno dei 50 giocatori storici della Juve, ai quali verranno dedicati altrettanti settori dello stadio. Alcuni dei settori registrano già il tutto esaurito, come quelli dedicati a Platini, Boniperti, Scirea, Nedved e Alex Del Piero, mentre il settore dedicato a Boniek ha fatto registrare più polemiche che consensi, viste le dichiarazioni sempre poco lusinghiere nei confronti del club che lo ha consacrato grande campione negli anni '80. Da qui la "rivolta" dei tifosi, che hanno voluto la destituzione della stella dedicata a Boniek, e la possibilità di dare la stessa stella a un altro campione della storia juventina. Uno dei candidati alla stella è l'ex centrocampista Edgar Davids, che, intervistato da "Tutti pazzi per la Juve", spiega perchè è meritevole del riconoscimento, soffermandosi poi sul suo passato in bianconero: “Sono ovviamente orgoglioso che i tifosi si ricordino di quanto ho fatto in passato e lo apprezzino ancora oggi. E’ naturalmente una bella cosa, che mi rende felice, anche se sono un pò dispiaciuto per non essere stato inserito subito tra i 50. Tutti sanno che ho dato più del 200% per la Juve e mi considero ancora oggi uno juventino doc. I tifosi hanno scelto le stelle, sceglieranno anche l'ultima e se loro pensano che non abbia fatto abbastanza per meritare un posto tra i prescelti, devo accettare la decisione. Ma questo – ci tengo a sottolinearlo – non significa che amerò meno un club che mi ha dato tanto e che ancora oggi ha uno spazio speciale nel mio cuore. Tutti sanno che sono un vero juventino. Tuttavia, i tifosi che seguono la Juve da tanto tempo sanno distinguere tra chi dovrebbe ricevere un riconoscimento così importante, da chi, invece, non lo meriterebbe affatto".
Davids poi parla della sue esperienza in bianconero, e delle emozioni che gli ha dato giocare per la Juve: "Della Juve ho ricordi indelebili e insegnamenti indimenticabili, da trasmettere ai giovani per far capire loro la cultura del lavoro e del successo. Se, poi, penso al mio rapporto coi tifosi, beh, ancora adesso mi vengono i brividi. Quando sento cantare la mia canzone, mi scoppia il cuore. Alla Juve poi credo di aver dato tutto me stesso".
L'olandese poi, da vero juventino doc, non manca di continuare a seguire la squadra in cui ha fatto grandi cose per molti anni: "Seguo sempre la Juve chiedo sempre i risultati e come se la passano i giocatori della mia ex squadra. Seguo sui siti, ovviamente anche su Goal.com e appena ne ho la possibilità leggo i quotidiani italiani per informarmi. Mi piacerebbe un giorno entrare a far parte dello staff della Juventus, sono sempre a disposizione delle squadre nelle quali ho giocato e ovviamente soprattutto di un club come la Juve. Sarei onorato di poter essere d’aiuto per la società e lo farei in qualsiasi modo se mi fosse concessa questa opportunità”. Ultima battuta, infine, sul ricordo più bello che lo lega al club bianconero: "Ricordo ogni vittoria come se fosse ieri e - con molto piacere e un po’ di nostalgia - anche gli incontri con il Signor Agnelli". Parole di un grandissimo giocatore in campo e fuori, che ha regalato grandi gioie ai tifosi della Juve, e che, probabilmente, meriterebbe il prestigioso riconoscimento.

 
 
 

MATRI SI PRESENTA: "Alla Juve con entusiasmo. Spero di trasmetterlo anche alla squadra".

Post n°3832 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

 MAROTTA: "Pazzini? Contentissimo di aver preso Matri"

Con qualche minuto di ritardo rispetto all'orario previsto, è iniziata al Media Center di Vinovo la presentazione del nuovo acquisto bianconero Alessandro Matri. Al suo fianco presente anche il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta. Ecco la conferenza stampa integrale, a cura della redazione di TuttoJuve.com:

MAROTTA: "Buongiorno a tutti. Grazie di aver aderito a questo nostro invito. Il motivo come sapete è la presentazione di Alessandro Matri, giocatore che tutti voi conoscete. Dunque posso solo esprimere la soddisfazione da parte della società per aver acquisito i diritti sportivi di Alessandro. Soddisfazione che tocca un po' tutta la società, dal presidente ai nostri collaboratori, agli allenatori. E' un giocatore che avevamo seguito, che personalmente conosco da quando era negli Allievi del Milan, quindi lo seguito in tutta la sua carriera e in tutte le sue esperienze fatte in provincia. E' uno dei giocatori più talentuosi e più promettenti del nostro campionato. E' un giocatore italiano, per cui siamo molto orgogliosi di aver fatto questa operazione, anche se è stata un'operazione difficile per la tenacia dimostrata dal presidente Cellino, che però si è messo a disposizione nostra e soprattutto del ragazzo, perchè un'occasione del genere è un'occasione che capita raramente e quindi la sensibilità di Cellino ci ha aiutato nella definizione di questo trasferimento. Lascio la parola a voi per fare delle domande ad Alessandro e poi eventualmente sono a disposizione anch'io per rispondervi". 

Visto il difficile gennaio della Juve, il tuo acquisto ha riportato un po' di entusiasmo e soprattutto ti porta grosse responsabilità. Non dico che devi essere il salvatore della patria, però sicuramente ti si chiede quello che fino ad ora non è successo agli attaccanti della Juve, ovvero fare tanti gol. Come vivi questa situazione?
MATRI:
"Sto vivendo questa situazione benissimo. Sono un po' preso dall'euforia. Spero porti entusiasmo a tutta la squadra e a tutto il gruppo perchè comunque a me ne ha portato tanto. Quindi spero di portarlo anche in campo questo entusiasmo. Poi è  inutile che dica quanto sono contento di aver raggiunto questa squadra. Posso solo ringraziare pubblicamente il direttore, il presidente,  tutta la società. Poi sicuramente un ringraziamento particolare va a anche al Cagliari, a tutto il Cagliari e in particolar modo al presidente Cellino, che comunque mi ha dato il permesso di realizzare uno dei miei obiettivi".

Il presidente Cellino ha detto che ti avrebbe tenuto volentieri, ma pare abbia anche detto che se tu volevi provare a fare il salto già a gennaio lui avrebbe cercato di accontentarti....
MATRI
: "Sì, io ero al doping e passando lì mi ha detto: 'Dimmi che non vuoi andare ed io domani non vado a Milano'. Io gli ho detto: 'Presidente, è l'occasione della mia vita. E' quello che rincorro da quando ho iniziato a giocare. Poi per battuta gli ho anche detto: 'Siamo dello stesso segno zodiale, del Leone, abbiamo più o meno le stesse idee'. Lui mi fa: 'Ti capisco e farò di tutto per accontentarti, anche perchè comunque in questi anni mi hai dimostrato attaccamento'".

Negli ultimi tempi la Juve acquista i giocatori da cui subisce gol. E' successo con Martinez ed ora con te. Sei pronto per il debutto? Potresti già giocare domani?
MATRI:
"Io sono a disposizione dell'allenatore. Se sono pronto....spero perchè è quello che voglio. Sono anch'io qui per misurarmi, perchè per me è il primo grande salto. Ho fatto questi tre anni e mezzo a Cagliari che sono stati fondamentali per la mia crescita e adesso però bisogna vedere se si è pronti per questo altro passo. Dal canto mio, mi sento abbastanza pronto, però in queste situazioni è il campo che parla, quindi spero di dimostrarlo in campo poi dopo si vedrà".

Cosa ti aspetti da questa esperienza alla Juventus? Giocare con continuità e fare gol? Vincere? Guardando ai prossimi anni, qual è l'immagine tua con la maglia della Juventus?
MATRI:
"Le mie immagini ce le ho in testa e sono positive. Non voglio mettere cose negative e spero non ce ne siano. Le mie sono positive. E' normale che un giocatore si augura di giocare, di far bene e di inserirsi bene in uno spogliatoio che è compatto, e fortunatamente di tanti italiani; questa forse è una fortuna in più per me. Questo è quello che mi auguro in primis".  

Direttore, come si è arrivati a Matri. Sembrava che all'ultimo giorno non ci fosse la possibilità economica di fare un investimento. Alla fine se vediamo la valutazione di Matri è vicina a quella di Pazzini, che qualche giorno prima non era stato possibile acquistare. Perchè è stato fatto questo acquisto?
MAROTTA:
"Intanto sia Matri che Pazzini sono due ottimi calciatori. Quindi credo che non fossero solo nel mirino della Juventus, ma nel mirino delle grandi squadre. Questo depone favorevolmente e quindi anche per Matri vale lo stesso discorso. Le difficoltà erano di carattere economico, perchè,  come ben sapete, noi quest'anno siamo condizionati da un bilancio abbastanza pesante nella chiusura e quindi non potevamo assolutamente fare delle operazioni economicamente rilevanti. Per cui, abbiamo tentato a più riprese con Cellino, anche nelle settimane precedenti, questa operazione: come è stata poi definita, una cessione temporanea con diritto di riscatto, ma da parte nostra c'è tutta la volontà di rispettarlo, perchè altrimenti non avremmo neanche iniziato l'operazione; è probabile che nel diritto di riscatto, quando andremo ad esercitarlo, inseriremo qualche altra contropartita tecnica. Noi contiamo su tanti giovani che devono fare esperienza in provincia e quindi valuteremo poi col presidente Cellino quali saranno le condizioni e i termini del diritto. Però, diciamo che c'è stata questa grande disponibilità di Cellino, improvvisa, che come ha detto Alessandro è nata più per una promessa fatta a lui che per un  - per l'amor di Dio -  apprezzabilissimo gesto nei nostri confronti. Abbiamo colto questa opportunità e devo dire che siamo molto contenti, perchè tra l'altro Alessandro fino ad oggi ha fatto undici gol, di cui uno su rigore. Mi pare, per cui, un ruolino di marcia notevole. Anche Pazzini ha fatto pochi gol, mi pare ne abbia fatti otto, con quelli di domenica, di cui due su rigore. Sono due ottimi giocatori ed io sono contentissimo di quello che abbiamo fatto".  

E' vero che Cellino ti aveva promesso il raddoppio dell'ingaggio se fossi rimasto? E' vero che aveva promesso di darti al Milan a giugno? E poi se ci dici com'è la Juventus vista da fuori, come giudichi questo rendimento un po' inferiore alle attese e come speri di aiutarla a risollevarsi...
MATRI:
"Col presidente si parla anche molto scherzando. Bisogna conoscerlo per capire. C'è poi la battuta: 'Se rimani io ti raddoppio...'. Sì, comunque da parte sua ho visto veramente tutte le intenzioni di volermi trattenere. Io però volevo coronare il mio sogno. E infatti colgo ancora l'occasione per ringraziare per lo sforzo economico che hanno fatto per me; prima non l'ho detto, ma non deve passare inosservato. Poi, come ho visto la Juventus....la Juventus per gran parte del campionato l'ho vista bene. Poi ha avuto problemi soprattutto a livello di infortuni, che hanno condizionato anche un po' le prestazioni. Adesso mi auguro si possa riprendere il buon cammino".

Tu sabato sarai di nuovo a Cagliari, da avversario. Che accoglienza pensi di ricevere, visto che i tifosi pare non fossero tutti contenti.....
MATRI:
"Mah...spero in una buona accoglienza. Ma non so quanto possa essere possibile, perchè comunque è capibile la delusione di alcuni tifosi. C'erano persone che io conosco che comunque mi hanno ringraziato e mi hanno detto che erano contenti per me. Il pubblico è sempre diviso in due e quindi l'accoglienza...sono curioso anch'io di vederla. Mi augurerei che fosse bella, perchè chi non vorrebbe? Sono qui che aspetto".

Direttore, quando ringraziavi Cellino per la disponibilità a darti Matri, significa che da parte della Sampdoria non c'è stata la disponibilità a darti Pazzini?
MAROTTA:
"No, è una operazione completamente diversa, nel senso che come sapete, l'operazione di Pazzini - l'ho dico perchè ho letto come voi - è stata fatta con cessione definitiva dalla Sampdoria all'Inter, quindi con un'imputazione di bilancio che tocca questa stagione. Noi non potevamo assolutamente entrare in questa trattativa. Ma ribadisco come Matri fosse un obiettivo nostro, già da tanto tempo. La concorrenza per Matri era notevolissima, perchè la Lazio si era fatta sotto, il Milan comunque era disposto ad accaparrarsene le prestazioni da subito, pur avendolo a disposizione nella stagione futura. L'esigenza nostra era quella di chiudere il nostro mercato con l'ingresso di un nuovo attaccante, considerando che c'erano anche possibilità di trasferimento per Amauri. Giocoforza bisognava pensare ad uno e quindi la nostra rosa si è ristretta e abbiamo puntato decisamente sul giocatore che aveva più credenziali anche chiaramente in una logica di carattere economico, è evidente".

 
 
 

Juve, Marotta si infuria: «Arbitri, adesso basta!»

Post n°3831 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

 
«Troppi pregiudizi su Krasic: non è un tuffatore»
TORINO, 1 febbraio - E’ tutta una que­stione di rispetto. Quella che pretende Luigi Del Ne­ri e quella che rivendica Beppe Marotta dopo l’arbi­traggio - a tratti scandaloso - di Antonio Giannoccaro. Per due volte Maurizio Do­mizzi ha commesso fallo su Milos Krasic, falciando il serbo per impedirgli di vo­lare in porta. E per due vol­te il direttore di gara non ha fischiato. O meglio, ha ribal­tato il giudizio fischiando contro il bianconero, accu­sandolo di sfondamento o di aver accentuato la caduta. Eppure, un cartellino giallo al difensore dell’Udinese non sarebbe stato un azzar­do, invece Krasic paga anco­ra la simulazione di Bolo­gna ( come ha sottolineato anche il rossoblù Marco Di Vaio), pur avendo subito la punizione e scontato due giornate di squalifica.

IL SOSPETTO - Così Marot­ta ha un sospetto, già affio­rato in altre occasioni du­rante la stagione: che gli ar­bitri usino due pesi e due misure e, nel dubbio, fischi­no contro la Juventus. «Or­mai si è creato un caso Kra­sic: capisco che il giocatore a Bologna abbia sbagliato, ma ha pagato duramente - sot­tolinea l’ad bianconero -. E adesso vediamo che contro l’Udinese non gli sono stati fischiati almeno due falli a favore: non lo dico soltanto io, ma tutti quelli che hanno visto la partita. Non vorrei che si fosse creato un tam tam intorno al giocatore: ogni volta che cade è colpa sua».

LA DIFESA - Marotta teme che Krasic sia stato mar­chiato come cascatore: preoccupazione legittima vi­sto il comportamento dei di­rettori di gara non soltanto in Juventus- Udinese, ma pure nella sfida contro il Genoa e, giovedì in coppa Italia, contro la Roma: quando il serbo cade, l’arbi­tro pensa subito alla simu­lazione. L’ad bianconero non accetta il giudizio e replica a livello mediatico: «Krasic non è un cascatore. Certe volte, proprio per il modo in cui corre e per la velocità della progressione, può an­che cadere, ma in tante oc­casioni viene picchiato du­ro. E questo non è accettabi­le».

UNIFORMITA’ - L’arrabbia­tura in casa bianconera non è dettata soltanto dalla se­rata storta di Giannoccaro, ma dalla mancanza di ri­spetto perché, a parità di falli, le altre squadre non vengono punite. «Mi auguro che gli arbitri non usino due pesi e due misure, sarebbe una brutta immagine. Però mi rendo contro che in alcu­ni momenti non abbiamo la considerazoione che meri­tiamo». La Juventus paga ancora Calciopoli, come ave­va sottolineato lo stesso Ma­rotta dopo il rigore assegna­to alla Roma in campionato per il mani di Pepe. «Dopo Calciopoli abbiamo notato che gli arbitri che ci dirigo­no sembrano quasi voler di­mostrare quanto sono bravi e integerrimi nel non favori­re la Juve. oi non vogliamo assolutamente essere av­vantaggiati, ma chiediamo uniformità di giudizio».

LE DIFFERENZE - Le rego­le devono valere per tutti, come non è accaduto con Pe­pe: se a Boateng non viene fischiato il rigore perché ha respinto la palla con la ma­no, un’azione con la stessa dinamica costa invece cara alla Juventus. Se Krasic pa­ga con due giornate, le si­mulazioni di Lucio in Inter-Bari o il cazzotto di Gattuso a Del Piero in Milan-Juven­tus non vengono presi in considerazione. Se allo stes­so capitano juventino viene negato un netto rigore con­tro il Palermo nella sfida persa all’andata, all’Inter viene fischiato un rigore as­sai generoso per pareggiare la partita contro il Parma. Disparità di giudizi, e l’ar­rabbiatura bianconera sale.

LE PRETESE - La Juventus però non ha più intenzione di stare zitta: ha cambiato strategia e vuole difendersi su tutti i fronti, passare al contrattacco, riacquistare quel peso politico che ades­so gli è negato. Lo ha fatto per Calcopoli, la madre di tutto le battaglie, con l’espo­sto alla Federcalcio, e non starà in silenzio neppure per le decisioni arbitrali. E’ una questione di rispetto: per se stessi e per gli altri.

 
 
 

C’è un altro rinvio per la sentenza Gea. Esposto: tutto tace...

Post n°3830 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

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Ai legali è arrivata la comunicazione che uno dei giudici del collegio d’appello non sarà presente
ROMA, 1 febbraio - Doveva essere una delle giornate di snodo della vicenda Calciopoli: oggi alle 14.30 al tribunale di Roma prevista l’ultima udienza del processo Gea con l’arringa dell’avvocato Marcello Melandri che difende Luciano Moggi, poi camera di consiglio e sentenza in serata. E invece no: ieri ai legali che si apprestavano a concludere le loro fatiche è arrivata la comunicazione che uno dei giudici del collegio d’appello presieduta dal giudice Masi ( giudice a latere il togato e scrittore di Romanzo Criminale, De Cataldo) non sarà della partita e ci si attende quindi un rinvio tecnico a data da destinarsi. Era una data particolarmente importante, questa, perché dopo la condanna a 16 mesi di Luciano Moggi, due anni fa, e quella a 14 di suo figlio Alessandro per violenza privata nelle trattative di rinnovo o trasferimento di alcuni giocatori ( Blasi, Nicola Amoruso, Zeytulayev e Boudianski), ma anche la derubricazione dell’accusa più pesante di associazione per delinquere (con gli altri agenti Zavaglia, Lippi jr. Gallo e l’ex dirigente Ceravolo: tutti assolti in primo grado) si attendeva una parola “ quasi” definitiva. E invece ancora niente: rinvio.

TELEFONATE - E così la palla di Calciopoli torna nel campo federale e quello del processo principale, che proprio per oggi prevede il primo deposito delle trascrizioni di altre 300 telefonate scoperte dai consulenti di Moggi a partire dalle 150 assai scottanti di Meani (in aula si torna il 22 febbraio). Al gioco dei rinvii è particolarmente avvezza la Procura federale: ultima audizione per l’inchiesta Calciopoli 2 quella di Pairetto, il 28 dicembre. Tutto tace in Figc, non Moratti e Andrea Agnelli (molto arrabbiato per le lungaggini dell’indagine federale sull’esposto bianconero sullo scudetto 2006) che duellano a distanza su Calciopoli.Alvaro Moretti
 
 
 

Narducci, è tempo di muoversi!

Post n°3829 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

di E. Loffredo

GIULEMANIDALLAJUVE du Calcio GP

«Lei pubblico ministero per il 22 febbraio può incominciare...» , così il Presidente Teresa Casoria ha "esortato" i pm Narducci e Capuano ad iniziare la propria requisitoria, già dalla prossima udienza. I pm, che prenderanno più di un'udienza per formulare le loro severissime richieste, hanno evidenziato che ciò è possibile «se non sorgono altre questioni» e che aspettano «il deposito della perizia (trascrittiva - ndr) dell'ingegner Porto». Quasi che senza il deposito delle ultime trascrizioni i pm non possano procedere!
La lamentela è tanto più inaccettabile se si considera che quello a Moggi Luciano e altri ventiquattro non è un processo di periferia che si consuma in poche udienze e in breve tempo. È vero che vi sono “processi più seri”, ma per mezzi dispiegati e accuse elevate, anche questo è un procedimento di una certa consistenza. Insomma, non è un processo appena abbozzato, Narducci e colleghi (ricordiamo anche il Dr. Beatrice) sono stati per molto tempo ricurvi sulle carte processuali, sanno certamente tutto quello che c'è da sapere per declamare la tanto attesa requisitoria.
Il problema a questo punto sembra essere proprio l'estrema chiarezza dei fatti, oserei dire l'incontrovertibilità delle emergenze processuali. Perché, “piaccia o non piaccia”, Narducci non è uno stupido, al più è un pm integralista, di quelli che “l'accusa va provata in ogni modo, costi quel che costi!”.
L'integralismo quindi anche questa volta prevarrà su quello che dovrebbe essere il necessario moto di correttezza intellettuale della pubblica accusa. Non sentiremo i pm rimettersi ai fatti così come emersi dalle testimonianze dei chiamati a deporre, non assisteremo all'auspicabile passo indietro di Narducci e Capuano. I pm vogliono chiedere le condanne esemplari, che intuiscono tuttavia di non poter ottenere.
Cosa resta quindi per non smentire il sedicente “solido impianto accusatorio” già demolito dalle testimonianze dei testi chiamati dallo stesso Ufficio di procura? Resta una exit strategy che consenta ai pm di poter comunque affermare “nessuno ci ha smentiti”, cioè: perdere tempo.
Incredibile ma vero, i pm stanno ricorrendo a uno degli espedienti cui spesso ricorrono gli imputati colpevoli, stanno cercando di dilatare a dismisura il calendario del processo in attesa che il decorso del tempo produca i suoi nefasti effetti sul procedimento! Quindi i pm si sentono colpevoli di aver formulato quei capi di imputazione?
Qualcuno ha ipotizzato che il temporeggiare dell'ufficio di procura miri a voler traguardare i tempi del trasferimento ad altro incarico dei componenti del collegio giudicante. Considerando quanto è stato scoperchiato nell'aula 216 del tribunale di Napoli, sarebbe sì una disdetta per gli imputati, ma ancor più sarebbe una sconfitta per i pm, che potranno sempre affermare “l'impianto accusatorio non è stato smentito”, ma solo con la stampa amica, non certo con i numerosi spettatori attenti del processo calciopoli. L'evidente scappatoia cui stanno anelando Narducci e Capuano sarà null'altro che una nicchia oscura in cui dovranno nascondersi.
Certo fa specie che dopo più di due anni di dibattimento e a quasi sette dall'inizio dell'inchiesta i pm ancora non sappiano come aprire la requisitoria. Magari si poteva dedicare minor tempo per qualche prefazione libraria e per inopportuni giri in ascensore con sconvenienti personaggi meneghini...

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1374

 
 
 

AGNELLI: "CON MATRI MESSA BENZINA NEL MOTORE"

Post n°3828 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Giunto alla sede della Lega Calcio di Milano, Andrea Agnelli, presidente bianconero, ha concesso poche parole ai cronisti presenti.  "Sono soddisfatto, abbiamo messo un po' di benzina nel motore. Se sono contento di questo acquisto? Certo".

 
 
 

     

 

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