LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 03/02/2011
Il brasiliano attacca chi prende le decisioni nel club bianconero Lui è un fantasista puro, ma l'ultimo intervento fuori dal campo lo trasforma ufficialmente in un rognoso mediano che non fa complimenti e sconti a nessuno, soprattutto alla Juventus, sua ex squadra. Diego Ribas Da Cunha è durissimo nei confronti della società che in estate lo ha fatto partire (forse) con troppa leggerezza dopo una sola annata. Il trequartista brasiliano, ai microfoni di Sky Sport 24, parlando del "momento no" della Juve, ha difeso i suoi ex compagni puntando il dito su chi comanda e gestisce i bianconeri. Il riferimento non è chiaro, ma i destinatari sembrano essere (con pochi dubbi in verità) Marotta e Delneri, i due principali individui che non hanno creduto nelle qualità del brasiliano (acquistato da una diversa e precedente gestione), bocciandolo dopo una sola annata storta che tra l'altro ha colpito tutta la compagine bianconera. Adesso la situazione non è migliorata, e allora Diego, uno dei maggiori imputati del fallimento della scorsa stagione, ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Il problema non sono i giocatori ma chi sta all'esterno.Ho visto la partita di Palermo e i miei ex compagni non mi sono sembrati mai al massimo della condizione. Ma -continua Diego- ci sono tanti buoni giocatori in questa squadra, si tratta di farli rendere al meglio. Chi decide non capisce nulla di calcio". Sul prosieguo della stagione bianconera, Diego dichiara che non sarà semplice raggiungere l'obiettivo minimo, l'accesso alla maggiore competizione europea: "Certo, non è da Juventus non entrare in Champions League. Spero - conclude l'ex numero 28 - che si riprenda, ma non sarà facile, perchè ho visto la squadra in difficoltà". |
Alessandro Del Piero e il fratello-procuratore, Stefano, stanno aspettando le decisioni della Juventus sulla volonta' di continuare il rapporto contrattuale con il giocatore. Tra pochi giorni - riporta l'Ansa - potrebbe avvenire il secondo e decisivo incontro tra il presidente Andrea Agnelli e il capitano.''Abbiamo aspettato la chiusura del mercato - spiega Stefano - perche' era giusto dare alla Juventus la serenita' necessaria per affrontare le altre questioni di compravendita. Prossimamente ci saranno altri incontri evolutivi, nel primo dei quali sarà la Juventus a dirci se intende continuare. Alessandro ha deciso in questa direzione e dipenderà dal suo club definire il come. Se la Juventus non intenderà continuare ci dispiacerà molto, ma ne prenderemo atto con la consueta correttezza reciproca" |
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Nel corso del Consiglio federale, che si è svolto oggi a Roma, il presidente della Figc Giancarlo Abete ha commentato le dichiarazioni rilasciate ieri dal direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, in merito al rigore negato da Morganti alla squadra bianconera: “Ho sentito le dichiarazioni di Marotta dopo Palermo-Juve. Comprendo l'amarezza e la delusione – ha risposto il presidente federale - in un momento già complesso della squadra bianconera per un errore grave come quello di Morganti, peraltro già riconosciuto da Nicchi. Quello che posso dire è che non sussiste naturalmente alcun tipo di relazione tra le iniziative di politica sportiva da parte dei singoli club (come l'esposto della Juventus su Calciopoli ndr) e i comportamenti del mondo arbitrale, con i suoi errori. Fa parte del gioco, non esiste alcun posizionamento della federazione. Dispiace per l'errore dell'arbitro e per l'amarezza della Juve. Errori ci sono e quello di Morganti è stato grave”. |
Buon debutto del difensore arrivato dal Wolfsburg Il colpo dell'ultimo minuto, Alessandro Matri, ha oscurato in pieno il mercato invernale bianconero, che ha portato a Torino anche due campioni del mondo, Toni e Barzagli. E' chiaro che le due punte, anche per il ruolo e soprattutto per l'emergenza che affligge la Juve, hanno preso la scena e su di loro si basano le speranze di tifosi e dirigenza, in particolare sull'ex Cagliari. A Palermo però ha fatto il suo esordio, da ex, anche Andrea Barzagli, chiamato a sostituire lo squalificato Bonucci. Nonostante anche a Wolfsburg non tirasse una bella aria, forse non si aspettava nemmeno lui un inizio cosi', pronti via e dopo 20 minuti sotto di due goal. Proprio su questi due ci concentriamo, premesso che alla prima da titolare, in una squadra nuova dopo solo una settimana di allenamenti con i compagni, non si può chiedere la perfezione, e mettiamoci pure la forma della squadra ai minimi storici. Sul primo le colpe di Andrea ci possono essere, perchè forse si trova fuori posizione, ma la palla di Pastore ha il contagiri e gli passa di un soffio sulla testa, poi Grygera e Buffon faranno il resto su Miccoli. Sul raddoppio l'errore è principalmente di Chiellini, anche se Barzagli è lì a due passi dalla palla e non si muove di un millimetro. Certo è che forse questa marcatura a zona sui calci piazzati andrebbe perlomeno rivisitata, anche visti i saltatori di cui si dispone. Dal 20' minuto in poi, la partita del ragazzo di Fiesole è pressochè perfetta, grande sicurezza in tutti gli interventi, anche se costretto a vedersela con uomini che hanno un passo ben diverso dal suo, come Miccoli e Pastore, e ottime anche le uscite palla al piede, che mostrano carisma e una certa leadership, quella che gli si chiede e sulla quale molti esperti hanno dubitato. Forse anche il Palermo ha aiutato questa crescita difensiva non pungendo come all'inizio, ma rimane la buona impressione per un giocatore che in carriera ha già vinto un campionato del Mondo, un Europeo e un bronzo olimpico con l'under 21 e un campionato tedesco con il Wolsfburg, del quale e' stato anche capitano. E' un palmares di tutto rispetto, e se le prestazioni sono sulla falsa riga di quella mostrata ieri al Barbera, la Juve e Del Neri hanno forse rimediato ad una delle grosse lacune del mercato e della rosa, la mancanza di un terzino, facendo tornare Chiellini sulla sinistra al suo ruolo originale, senza perdere troppa qualità in mezzo. E' un'idea che il mister dovrà prendere in considerazione, se non altro per mettere fine alle troppe amnesie difensive che spesso prendono il via dalle fasce, con la consapevolezza di affidarsi ad un difensore troppo spesso sottovalutato ma che può dare la svolta a questo brutto periodo bianconero. |
glmdj
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Anche ieri abbiamo assistito - per l'ennesima volta in questo campionato - alla penosa esibizione della compagine juventina che, evidentemente, ce la sta mettendo tutta per abbattere il record negativo della passata stagione. |
A poche ore dalla sconfitta di Palermo, la Juventus si è riunita nella mattinata a Vinovo per preparare la sfida di sabato sera contro il Cagliari al ‘Sant’Elia’. Come riportato dal sito ufficiale della società, i giocatori schierati in campo nella sfida di ieri sera con il Palermo hanno lavorato in palestra, mentre il resto della squadra è scesa in campo; dopo il riscaldamento (esercizi di tecnica e torello), è stata giocata una partita sei contro sei a campo ridotto che ha chiuso la seduta. Continua il graduale inserimento nel gruppo di Luca Toni, mentre si è allenato regolarmente Marco Motta. Jorge Martinez ha sostenuto un lavoro aereobico con il preparatore atletico De Bellis, a parte hanno lavorato Traore e De Ceglie. |
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Il comunicato: «Siamo stanchi e pronti alle vie legali contro la Federazione» TORINO, 3 febbraio - Del Neri è infuriato, Marotta è infuriato. Anche i tifosi bianconeri sono stanchi dei torti arbitrali e sono pronti a farsi sentire. Ecco il comunicato dei tifosi: «I tifosi presenti su Vecchisignora.com, ma probabilmente tutto il popolo bianconero, sono stanchi di dover subire in maniera del tutto gratuita e continua dei torti da parte della classe arbitrale, citando le parole di Marotta si è passati da una presunta sudditanza psicologica nei confronti dei nostri colori ad una vera, certa e acclarata arroganza verso di noi. In questa stagione, più che in altre, si sta assistendo ad un vero e proprio massacro della Juventus. Per tradizione e stile la società e i tifosi han sempre evitato di commentare le gesta arbitrali ma quello che sta accadendo va oltre il limite, non stiamo assistendo a situazioni dubbie ma a vere e proprie sviste tanto madornali che l'alternativa alla MALAFEDE è la TOTALE INCAPACITA' di chi viene a dirigere i nostri incontri; dai continui e ripetuti falli intimidatori nei confronti dei nostri giocatori sino al gesto pallavolistico dell'ultima partita, un gesto tanto eclatante, tanto fuori dal normale che viene veramente difficile non pensare che non sia stato visto di proposito. Confermando il nostro sostegno alle parole rilasciate, dopo la partita Palermo-Juventus, ai media e agli organi di stampa da parte del nostro Direttore Generale Marotta e dal nostro allenatore Delneri comunichiamo che qualora questa situazione dovesse continuare siamo pronti ad organizzare un boicottaggio totale che intendiamo estendere a tutti i nuclei vitali del sistema calcistico italiano e non ultima l’ipotesi di aderire alle vie legali contro la Figc e i suoi dirigenti a tutela dell’immagine e degli effetti economici derivanti da tutto ciò che stanno minando la nostra società in questo campionato. E' ORA DI DIRE BASTA!» |
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Non vorrei fosse il frutto di alcune nostre richieste su calciopoli..." Duro commento dell'amministratore delegato bianconero nei confronti di Morganti. Tanta rabbia e fermezza nelle parole di Beppe Marotta riferite nel post-partita di Sky Calcio Show. L'amministratore delegato e direttore generale bianconero ha spiegato i motivi della protesta bianconera scavando nelle possibili dietrologie di una sequenza di torti incredibile, senza togliere i meriti al Palermo vincitore: "C'è amarezza, riconosciamo i meriti del Palermo però sono qua dopo una serie di episodi dubbi che avviene da alcune settimane. Non vorrei che questo fosse il frutto di alcune nostre richieste su calciopoli e non vorrei che quella che era sudditanza diventi arroganza nei nostri confronti, è una critica e un richiamo alla classe arbitrale perchè sono episodi assolutamente impossibili da non valutare, è successo a Napoli con lo stesso arbitro, non voglio aggiungere altro". Altre considerazioni e alcuni dettagli riguardo alla direzione di Morganti e ad alcune frasi del designatore arbitrale: "Non vorrei che questo trattamento freddo di valutazione non oggettiva ma di prevenzione sia reale, sono episodi clamorosi. I moviolisti sono ex arbitri e il gol di Napoli era buono, Stefano Braschi ci disse che un arbitro non lo manda due volte ravvicinate a dirigere la stessa squadra, Morganti è la terza volta che ce lo ritroviamo, siamo sfortunati". Si chiude infine sui problemi della squadra, giunta alla quarta sconfitta in sei gare ma apparsa dopo l'inizio shock in crescita: "Ho chiarito prima, non accampiamo scuse sul periodo di forma negativo anche se oggi si è visto un miglioramento, da questo punto di vista siamo ottimisti e l'andamento davanti è lento, ci dobbiamo credere e recuperare". |
Morrison e le sue pagelle |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14