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© foto di Alberto Fornasari

Supersonici nel 2006, lentissimi ed irritanti nel 2010/11, sarebbero gli aggettivi ideali per descrivere Stefano Palazzi e la Procura Federale per il comportamento tenuto nelle due inchieste svolte a riguardo delle intercettazioni riguardanti il mondo del calcio nella stagione 2004/05. Come se non bastasse ora ci sarebbe pure lo scontro tra il super-procuratore e la Figc a rallentare ulteriormente l'inchiesta, secondo l'edizione odierna di Tuttosport infatti pare certo l'addio già a giugno di Palazzi quando scadrà il suo mandato ma la ricerca della Federazione del suo sostituto, che sarebbe già stato individuato ma resta top-secret, avrebbe non poco indignato il procuratore pronto a lasciare prima dell'estate lasciando di fatto incompiuta (forse nemmeno iniziata) l'opera

© foto di Giacomo Morini

Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, intervistato dal quotidiano di Genova, il "Secolo XIX", parla del rapporto con il collega juventino, Andrea Agnelli, del tecnico Leonardo e dell'acquisto di Pazzini dalla Sampdoria. Su Agnelli, che il numero 1 del club nerazzurro ritroverà tra due giorni, in occasione del big match di campionato tra bianconeri e nerazzurri, Moratti dice: "Sono molto affezionato ad Andrea  e lo conosco fin da quando era ragazzino e sono sicuro che farà di tutto per riportare la Juve al vertice". Per Leonardo, il tecnico usa parole lusinghiere, definendolo anche l'artefice dell'arrivo di Pazzini a Milano: " Pazzini l'ha pensato Leonardo. Io ero convinto non fosse in vendita. La scelta di prendere Leonardo come allenatore è stata scelta molto familiare e poco calcistica. E' un uomo che suscita notevole simpatia e stima, e che fa giocare la squadra in modo molto divertente". Ultima dichiarazione, infine, sull'ex tecnico Benitez: "E' andato via non per mancanza di feeling con i giocatori o con il presidente, perché non era importante che ci fosse la chimica giusta con me, ma di risultati. Alla fine sono quelli che ti dicono se qualcosa non va".

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La strada che porta a Taiwo si fa sempre più ripida e tortuosa. Il terzino destro dell’Olympique Marsiglia è ormai diventato di fatto oggetto di desiderio delle maggiore squadre europee. Secondo il 'Daily Mail’, alla lista di prendenti composta da Juventus, Milan Manchester City, si aggiungono anche Manchester United e Liverpool, interessate anch’esse all’esterno di origine nigeriane. Nonostante le italiane si siano mosse in largo anticipo, il giocatore sembra quindi proiettato maggiormente ad accettare l’avventura inglese.

Ci sono brutte novità per la Juventus sul fronte Neymar, giovane talento del Santos e della nazionale brasiliana che sta attirando l'interesse di tutti i grandi club europei. Secondo la stampa spagnola il forte attaccante sarebbe vicinissimo ad accettare l'offerta del Barcellona, che potrebbe annunciarne l'acquisto già nelle prossime ore. A questo proposito arrivano conferme dal capo degli osservatori della società spagnola, Albert Valentin, che sul 19 enne attaccante ha dichiarato: "Non posso parlare molto, ma una cosa posso dirla: Neymar ha il profilo giusto per noi. Per noi il profilo Barça è più talento che fisico. Se poi un calciatore possiede tutti e due, tanto meglio. Neymar ha iniziativa e cerca di avere successo in ogni giocata che fa. Chi altri mi piace di questo Brasile? Lucas". Le parole di Valentin lasciano intendere che il Barcellona è molto avanti nelle trattative, e che Juve e Inter, club italiani interessati al giocatore, devono fare molta attenzione se non vogliono vedere Neymar con indosso la maglia blaugrana.

© foto di Giacomo Morini

Riccardo Montolivo, centrocampista 25 enne della Fiorentina e della nazionale, e obiettivo di mercato della Juve, è appetito da molte altre squadre, come Inter e Milan, ma sembra più vicino al momento al Bayern Monaco. Il club tedesco infatti è rimasto molto bene impressionato dalle prestazioni offerte da Montolivo nelle sfide di Champions League della scorsa stagione, e dal canto suo, la Fiorentina preferirebbe cederlo all'estero. la Juventus però non molla la presa sul regista del club viola, e sarebbe disposta ad offrire, oltre a una somma in denaro, il cartellino di Momo Sissoko, che a Torino sembra chiuso da Melo e Aquilani, e dovrebbe lasciare Torino a fine stagione. Anche il Milan ultimamente si è gettato su Montolivo, mettendo sul piatto delle trattative Lazzari, centrocampista del Cagliari, che verrebbe acquistato dai sardi per poi essere girato al club viola. L'impressione è che da qui a giugno la sfida tra le quattro contendenti sarà all'ultimo sangue, vedremo chi la spunterà.

© foto di Federico De Luca

Basterebbe un Bastos a sinistra per colmare le lacune di quella fascia. E' quello che pensano i tifosi bianconeri che dopo aver trovato la freccia serba a destra si aspettano un pezzo da novanta anche a sinistra.

Marotta ha detto che il prossimo sarà un mercato di qualità e Michel Bastos potrebbe sicuramente inserirsi in quella linea.

A inizio gennaio siamo stati a Lione a tastare il polso della situazione in città e molti dei tifosi transalpini sono convinti che questo sarà l'ultimo anno di Bastos all'Olympique. Bastos a ventotto anni ha voglia di cambiare aria e in un'intervista di oggi alla Gazzetta dello Sport, il giocatore sembra aprire spiragli per la maglia bianconera:  «Il club francese è padrone del mio cartellino. Parlerò con la società. La Juve mi vuole e nessun giocatore può rifiutare la maglia bianconera. Stiamo parlando di uno dei 10 club più importanti nel mondo. Ci sono Buffon, il portiere più forte del mondo, Del Piero, uno dei simboli del calcio italiano. E Krasic, una delle nuove stelle del calcio europeo.  Mi è stato chiesto: In quale squadra vorresti giocare?". Io ho risposto: "Nel Barça". Niente di strano. Chi non vorrebbe giocare nella squadra di Guardiola? Ma nel Barça sarei una riserva di lusso mentre nella Juve avrei la possibilità di indossare una maglia da titolare». La Juve rischia di non partecipare alla Champions nemmeno il prossimo anno e questo è male. Non è proprio possibile una clamorosa rimonta? La Champions è una vetrina importante, ma per la Juve potrei anche accettare di rinunciarci per un anno. Magari vinciamo subito lo scudetto. Felipe Melo mi ha detto che la Juve ha dirigenti ambiziosi e tanta voglia di tornare ai vertici. L'estate scorsa mi spiegò che "entro due anni la Juve deve rivincere lo scudetto". Ci resta un anno».ù

Con Bastos la Juventus risolverebbe il problema della fascia sinistra. Il valore del giocatore è di circa 16-18 milioni, un pò meno rispetto ai 25 dell'estate scorsa. La Juventus potrebbe poi inserire nella trattativa Sissoko. Insomma 8-10 milioni e Sissoko e l'affare si fa.

In ogni caso, la trattativa di presenta lunga e tortuosa. I tifosi bianconeri sono pronti a una nuova Odissea dopo Krasic e Dzeko?

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Pavel Nedved, la Furia Ceca, ha fatto innamorare tanti tifosi bianconeri per il suo attaccamento alla maglia, la sua voglia di lottare fino all'ultimo e la sua classe. Appese a un chiodo le scarpette da calciatore, il centrocampista ceco si è dedicato alla famiglia finché non è arrivata la chiamata del suo amico Andrea che lo ha voluto con sè nell'avventura alla guida della Juventus. Alla vigilia della Partita, proprio così con la p maiuscola, sulle colonne de "Il Corriere della Sera" possiamo leggere una bella intervista al consigliere d'amministazione nella quale Pavel si confessa senza reticenze. "Ho scoperto la vita senza pallone, mi sto abituando ancora oggi. In Inghilterra, senza ritiri, insopportabili, sarei durato di più ma sono durato lo stesso. Mi occupo della mia famiglia, viaggio quando posso. Ma ora il presidente Agnelli mi ha voluto nel Cda della Juve. Non avevo previsto di rientrare nel calcio così presto. La proposta mi ha onorato, soprattutto perché non posso non aiutare un amico. Un anno fa all'inizio non frequentavo lo stadio, ero stanco. Però mio figlio Pavel è tifoso del Chelsea e della Juve e allora ho ripreso ad andare con lui. Dopo un bell'avvio è stata la stagione peggiore della storia: non esiste vederla così in basso. Ora ci credo, ma per carattere: io penso sempre positivo. Sarà dura, ma le cose facili non esistono. Di questa squadra apprezzo la compattezza, il gruppo e l'unità nei momenti difficili". Juventus - Inter poteva essere ancora la sua partita se avesse ascoltato Raiola e Mourinho: "Non mi piace parlare delle cose che non si sono avverate. C'erano tante offerte, tra cui quella dell'Inter. Il mio manager ha cercato di convincermi a continuare la carriera. Non l'ho ascoltato. Meglio il presente. Il match con i nerazzurri? Non è mai stata una partita facile, ma dal 2006 è ancora più sentita. Io spero che sia una bella sfida sul campo, lasciamoli giocare e che ci facciano divertire, scordiamoci del resto. Sono convinto che ci sia un presidente come Agnelli che vuole battersi. Chi dovrebbe difendere la Juve e le sue ragioni se non i dirigenti? Non posso voler essere solo simpatico e non farmi valere, preferisco meno simpatia. Puoi anche non vincere, ma devi avere una mentalità vincente. Sono stato scelto anche per trasmettere questa idea, quella che avevamo nel gruppo storico". Parole sante quelle pronunciate da Pavel che passa poi a parlare degli scudetti tolti. "Nella mia testa nessuno me l'ha tolto: strameritato, vinto sul campo. Lo sento mio, qualunque sia la decisione che prenderanno e che accetterò. Tutti quelli che abbiamo affrontato sanno quanto eravamo forti. Materazzi e lo scudetto 2002? Non so cosa rispondere. Noi li abbiamo vinti come li hanno vinti loro, io non li metto in discussione. Per me, al di là di favori o sfavori, quando uno vince è più bravo degli altri. Zanetti? A lui l'Oscar dell'avversario, un giocatore leale. Leonardo?Mi piace, è una persona intelligente che fa bene al calcio". La nuova Juventus ha due uomini cresciuti col bianconero cui Pavel ha trasmesso la propria grinta: "Mi riconosco in Chiellini e Marchisio, presente e futuro. Per domenica ho fiducia nei nostri ragazzi. Massacriamoci di parole, ma in campo rispetto.. "L'Inter poteva essere la sua squadra ma Nedved è molto chiaro sulla società nerazzurra: "Cosa mi piace dell'Inter? Niente (ride ndr)Non ho nulla contro l'Inter, ma l'Inter rimarrà sempre l'Inter e io sono juventino. Il campionato lo vincerà il Milan. l'ho pensato subito quando hanno preso Ibra, quante litigate in allenamento con lui...". L'ultima domanda del giornalista, Roberto Perrore, è se gli manca il calcio giocato. "Gioco ogni giovedì a calcetto. L'ultima partita è stata troppo cattiva. Ma io dico: se dobbiamo giocare, giochiamo sul serio. Andrea? Non ci sta mai a perdere, ma lo sapevo. Lo definirei un buon difensore, si fa sentire".

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In mattinata si erano sparse preoccupanti voci riguardo al nuovo stadio della Juventus. I lavori, secondo alcuni organi di stampa, sarebbero in grave ritardo sulla tabella di marcia per alcuni problemi burocratici; proseguendo di questo passo sarebbe a rischio l'apertura del nuovo impianto sportivo di proprietà della Juventus per la prima partita casalinga della stagione 2011/2012, come programmato dalla Juventus. Immediata è arrivata la risposta sul sito ufficiale della gloriosa società bianconera (www.juventus.com), che ha fugato qualsiasi dubbio a proposito. Ecco la nota:

Procede con regolarità la costruzione del Nuovo Stadio, che in questo momento vede la maggior parte dei lavori focalizzati sulla costruzione della copertura, che permetterà agli spettatori di guardare le partite della Juventus al riparo dalle intemperie. Sono inoltre in corso le opere di impiantistica degli interni e quelle di urbanizzazione previste nel piano.

Spiega l'Amministratore Delegato Jean-Claude Blanc: "Ogni notizia riguardante possibili ritardi è destituita di ogni fondamento e può essere stata causata da un'errata interpretazione di un passaggio burocratico necessario per la licenza Uefa, per il cui ottenimento è obbligatorio avere fin da subito la disponibilità di uno stadio certificato ed omologato. Ecco perché in quest'ottica abbiamo richiesto al Comune di Torino di poter indicare l'Olimpico nella documentazione ufficiale, salvo poi integrare tale documentazione con i progetti e i dettagli tecnici del Nuovo Stadio, che sarà omologato al termine dei lavori. Ribadisco tuttavia che la Juventus giocherà la sua prima partita casalinga nel Nuovo Stadio"