LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 21/02/2011
"Non si sono nemmeno fatti la doccia...". Questa battuta al vetriolo di Andrea Agnelli testimonia lo stato d'animo del presidente bianconero. L'unica certezza del dopo Lecce, alla Juventus, è il suo umore: nerissimo. Giornate come quella di ieri sono difficili da digerire, indipendentemente dai risvolti di classifica, perché non c'é nulla da salvare e nessuna spiegazione logica. Domani è previsto un durissimo faccia a faccia della dirigenza al completo con la squadra, ritenuta la responsabile principale della disfatta pugliese. Ma già oggi Agnelli ha regalato battute eloquenti: "Adesso voglio dodici vittorie. IL club, lo staff tecnico e la squadra sono uniti. Se tra un anno avremo gli stessi punti, allora sì che sarebbe un problema". Ma il senso delle parole del presidente è comunque inequivocabile: nessuno è più sicuro del posto. Per il momento, Gigi Del Neri non rischia, anche perché sconfessare lui e Beppe Marotta equivarrebbe a sconfessare un progetto condiviso. Ma la situazione è difficile: solo più dodici giornate da giocare, tre avversari inavvicinabili (Milan, Inter, Napoli), un solo posto ancora disponibile per la Champions, ma a sette punti di distanza da un avversario, la Lazio, da incontrare fuori casa tra due mesi. Davanti c'é anche l'Udinese e, potenzialmente, pure la Roma, che si è 'suicidata' a Genova, ma che, battendo il Bologna nel recupero, sorpasserebbe i bianconeri. I regali fatti dagli avversari alla Juventus, d'altronde, sono stati tanti, in precedenza, ma mai la squadra di Del Neri ne ha approfittato. Se si analizza il cammino incrociato tra la Lazio (l'attuale avversaria principale di riferimento per il posto Champions) e la squadra di Del Neri emerge che per ben sette volte i torinesi avrebbero avuto il match ball per avvicinare in classifica i romani e l'hanno fallito. E' successo alla giornata numero 11, quando Hernanes e compagni persero a Cesena e la Juve si fece raggiungere dal Brescia a pochi minuti dal termine; alla 14/a la Lazio pareggia in casa con il Catania e la Juve fa altrettanto con la Fiorentina; alla 17/a la Lazio vince ma la Juve al 93' butta via tre punti già in tasca a Verona; la giornata successiva fa ancora peggio: perde in casa con il Parma, mentre la squadra di Reja non va oltre il pari a Genova; sconfitta biancoceleste in casa con il Lecce, ma la Juve crolla a Napoli; alla 21/a tonfo laziale a Bologna e la Juve fa 0-0 a Genova con una Samp mai così brutta; l'ultima chiamata, prima di Lecce, è a Palermo, ma la Juve non risponde, perdendo (sia pure con la complicità dell'arbitro) mentre la Lazio pareggia a San Siro. E' proprio questa totale e ormai cronica inaffidabilità della squadra negli approcci alle partite, nelle prestazioni, nella forma fisica, nell'assetto difensivo, a preoccupare tifosi e dirigenti. Ormai il timore di perdere il posto Champions è consistente, anche se c'é ancora qualcuno che tenta di sdrammatizzare. Si è detto di una Juve immatura e per niente grande (Del Neri e Marchisio sono stati molto onesti e chiari in proposito), ma anche di una squadra provinciale nella testa, cioé inconsciamente paga della vittoria di prestigio contro una grande, ma non provinciale nelle gambe e nello spirito da mettere in campo. Domani, allenamento doppio, ma già da oggi, consegna del silenzio in casa bianconera: silenzio mediatico in tutti i campi. Per meditare. Ma soprattutto lasciare spazio ai fatti. |
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Ora dobbiamo vincerle tutte. Staff tecnico e squadra sono uniti" Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha esternato tutta la propria rabbia per la figuraccia rimediata dalla squadra bianconera a Lecce: "Ieri i nostri giocatori non si sono nemmeno fatti la doccia", la battuta sarcastica rilasciata dal numero uno della società torinese, dopo il via del Torneo di Viareggio. |
Fonte: juventus.com Inizia con un pareggio rocambolesco l’avventura della Juventus nella 63° edizione della Viareggio Cup. Contro il Bruges i bianconeri passano in svantaggio, falliscono un rigore, subiscono il raddoppio, ma poi, con altri due tiri dagli 11 metri trovano il meritato pareggio. Per la sua prima gara a Viareggio da allenatore, Bucaro punta subito sul 4-3-3. Davanti a Costantino, una linea a quattro con Romano, Camilleri, Di Dio e Liviero. A centrocampo Corticchia, Schiavone e Buchel. Davanti il trio formato da Spinazzola, Giannetti e De Silvestro. Davanti al ct della Nazionale Cesare Prandelli, presente in tribuna con Giorgio Chiellini che ha letto il giuramento del torneo, i bianconeri partono forte con un’azione di Liviero a sinistra che crea scompiglio. Un attimo dopo ci prova Giannetti su imbeccata di Spinazzola, ma non trova la porta. A metà tempo, la beffa inaspettata. Nell’unica azione del primo tempo, il Bruges si procura un rigore per fallo di Buchel: trasforma Deschilder. I bianconeri non ci stanno e tornano in avanti. Cinque minuti dopo arriva l’occasione più ghiotta per il pari. Romano viene messo giù in area e si procura un altro rigore. Tira Giannetti ma colpisce il palo, sul proseguo dell’azione De Silvestro mette alto. Lo stesso De Silvestro crea un’altra chance prima del riposo, ma non si passa. All’intervallo è un 1-0 per i belgi che sta molto stretto alla Juventus. Ripresa. Bucaro cambia uomini e assetto: fuori Corticchia e De Silvestro, dentro Margiotta e Libertazzi. I bianconeri partono decisi e nei primi tre minuti Giannetti sfiora per ben due volte il pareggio. Lo stesso Giannetti e Spinazzola mancano di poco l’1-1 per una Juve sempre più padrona del campo. Bucaro fa entrare Ruggiero per Spinazzola e il portiere Dhoest compie un vero miracolo su Margiotta. Così arriva la seconda beffa della giornata ancora firmata da Deschilder che insacca di testa da centro area. Il 2-0 potrebbe chiudere i giochi, ma la Juventus ha subito l’occasione per riaprirla. L’arbitro Stefanini decreta un altro rigore. Questa volta tira Libertazzi che insacca con freddezza. Il copione non cambia: Bruges tutto dietro e bianconeri a spingere. La palla buona capita ancora sui piedi di Giannetti ma Dhoest è insuperabile. A pochi minuti dalla fine, ancora Romano si rende protagonista: entra in area dalla destra, tenta un dribbling a rientrare, ma viene steso. E’ ancora rigore, questa volta trasformato da Giannetti. La Juve a questo punto prova a vincere, ma Dhoest è ancora impeccabile e in mischia riesce a sventare il pericolo. E’ l’ultima occasione di una gara intensa, che lascia un po’ di amaro in bocca per la mole di occasioni creata, ma che regala anche soddisfazione per la caparbietà con cui i bianconeri sono riusciti a rimontare il doppio svantaggio. |
glmdj
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Oggi pomeriggio è partita ufficialmente la 63° edizione della Viareggio Cup. Prima di Juventus-Bruges, Giorgio Chiellini, ha letto il giuramento di inizio torneo e quindi ha fatto l'"in bocca al lupo" ai ragazzi della Primavera bianconera che, poco dopo, alle 15, sono scesi in campo contro il Bruges. Alla fine del primo tempo, conclusosi poco fa, la formazione di mister Bucaro è sotto 1-0: decide per il momento il gol di Deschilder su calcio di rigore, assegnato dal direttore di gara Stefanini di Prato per un intervento da tergo di Buchel sull'attaccante avversario. Bianconeri puniti nell'unica sortita offensiva della squadra belga. Per contro, tante palle gol fallite dalla Juventus in questa prima frazione. Giannetti ha sbagliato un calcio di rigore, calciando sul palo. Lo stesso attaccante ha mancato un'altra clamorosa occasione, sparando alto a porta praticamente sguarnita. Ottima chance anche per De Silvestro, che ha spedito alto da buona posizione. |
Il connubio tra Andrea Pirlo ed il Milan pare destinato a continuare. Stando alle ultime indiscrezioni, Galliani e Braida avrebbero offerto, al metronomo milanista, il rinnovo del contratto sino a giugno 2014. Il calciatore, accostato recentemente alla Juventus, ha accolto con piacere la proposta e sta seriamente pensando di accettarla, in virtù del grande affetto che lo lega ai colori rossoneri. |
E' durata solamente 21 minuti la resistenza dell'Hercules di David Trezeguet, sconfitto per 1-0, nella tana del Siviglia nella 24° giornata della Liga. La rete che ha deciso il match è stata siglata da un giocatore seguito anche dalla Juventus prima dell'approdo in Spagna: si tratta del croato Ivan Rakitic, ex Schalke 04. Trezeguet è rimasto in campo per tutti i 90 minuti, ma l'Hercules ha creato poco e i suggerimenti per il bomber franco-argentino sono arrivati col contagocce. Seconda presenza invece per Mauro German Camoranesi con la maglia granata del Lanus, stavolta sconfitto 2-1 sul campo del Newell's Old Boys. L'italo-argentino è subentrato a metà ripresa con i suoi sotto di una rete e subito la sua compagine ne ha tratto giovamento, dato che poco dopo è arrivato il momentaneo pareggio di Valeri. La beffa per il Lanus è arrivata ad un paio di minuti dal termine. |
La Juventus, ancora scottata dalla bruttissima sconfitta di Lecce, comincia ad interrogarsi sul futuro della squadra in questo campionato. Raggiungere il quarto posto in classifica è considerato dalla dirigenza bianconera un obiettivo fondamentale, perchè un club come la Juve non può stare fuori dalla Champions League per due anni di fila senza risentirne, oltre che dal punto di vista del prestigio internazionale, anche dal punto di vista economico. Il momento non è certamente dei migliori quindi, e a pagare potrebbe essere Del Neri, che potrebbe essere sostituito da Antonio Conte, che già due anni fa fu sul punto di allenare i bianconeri. Oltre alla candidatura di Conte, ex capitano della Juve, resterebbe in piedi anche l'ipotesi Spalletti, obiettivo primario dei bianconeri in caso di esonero di Del Neri. |
La sconfitta con il Lecce è stata mal digerita dai tifosi bianconeri che sul web hanno espresso tutto il loro malessere cercando comunque di analizzare le cause della sconfitta subita. In un sondaggio pubblicato sul forum vecchiasignora.com alla domanda sulle "Colpe" per lo stop subito domenica, i tifosi mettono al primo posto l'approccio sbagliato dai giocatori alla partita (votato dal 55% dei partecipanti al sondaggio). Dopo la vittoria con l'Inter ci sarebbe stato quindi il temuto calo di concentrazione messo in mostra sin dai primi minuti, quando la difesa ha dimostrato di traballare troppo facilmente fino ad arrivare all'espulsione di Buffon in un'azione che aveva visto il leccese Di Michele libero di presentarsi in totale solitudine all'uno contro uno con il portiere bianconero. I tifosi si augurano ora che ogni partita venga giocata con la stessa concentrazione per non ripetere l'errore che ha complicato nuovamente la corsa al 4° posto. Questi i risultati parziali del sondaggio sul forum bianconero: |
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Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14