LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
Alessandro Del Piero
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Messaggi del 04/03/2011
di thomas bertacchini "La partita di sabato sarà decisiva per scongiurare una stagione come quella precedente. Il Milan può essere il grimaldello per cambiare rotta e inanellare risultati positivi". Così si è espresso Gianluigi Buffon il 28 febbraio (mentre presenziava al "7° torneo Amici dei Bambini", tenutosi a Milano) in riferimento alla gara che domani sera vedrà contrapposta la sua Juventus ai rossoneri. Dopo aver collezionato record negativi in serie nello scorso campionato, per Madama questo doveva essere l’anno in cui si sarebbero dovute gettare le basi per un futuro più consono alla propria storia, al suo blasone, a quel nome così importante quanto quella maglia bianconera sotto il cui peso alcuni giocatori rimangono inesorabilmente schiacciati. La Juventus ripartiva da "-27", dal freddo numero dei punti che indicava il distacco accumulato nei confronti dell’Inter vincitrice dell’ultimo tricolore, con l’obiettivo dichiarato di ridurlo alla conclusione di questa stagione. Ma i risultati, strada facendo, non sono stati in linea con le aspettative. Adesso il gap si è semplicemente accorciato a "-17", quando ancora si devono disputare undici partite e con il rischio concreto di arrivare a "-20" già da domani sera, visto che proprio i rossoneri sono attualmente i primi della classe. Per diversi mesi si è fatto un gran discutere sull’incapacità della Vecchia Signora di riuscire ad ottenere tre vittorie consecutive in serie A, dato che la benzina nella macchina di Del Neri puntualmente finiva al raggiungimento di due successi di fila. Rimanendo nella stretta attualità e guardando il bicchiere mezzo vuoto cresce, viceversa, la preoccupazione per l’arrivo di un’altra disfatta dopo le ultime capitate contro Lecce e Bologna, che comporterebbe il verificarsi di un imbarazzante filotto di tre sconfitte in altrettante gare. Si tratterebbe, nel caso, di un altro evento negativo che farebbe somigliare sempre di più l’attuale Juventus a quella della passata stagione. Al giro di boa di quel campionato fu proprio la vittoria del Milan contro i bianconeri allo stadio "Olimpico" di Torino il 10 gennaio 2010 (3-0 grazie alla doppietta messa a segno da Ronaldinho e alla rete realizzata da Nesta) che diede il via ad una sequenza di sconfitte che continuò nella successiva trasferta a Verona contro il Chievo e nella partita interna contro la Roma di Ranieri, capolinea della prima esperienza di Ciro Ferrara in serie A. Un pareggio ottenuto dal "traghettatore" Zaccheroni al suo esordio davanti ai sostenitori juventini fermò quell’emorragia di risultati negativi. La marcia della Vecchia Signora di quest’anno ha un ritmo ancora più lento di quella che l’ha preceduta (tre punti in meno in classifica). La formazione allenata dal duo Ferrara-Zaccheroni terminò il campionato in settima posizione, la stessa occupata attualmente dalla squadra diretta da Del Neri. A fine stagione Madama si ritrovò davanti a sè più o meno gli stessi club che l’hanno superata adesso, fatta eccezione per Udinese e Lazio che hanno preso il posto della Sampdoria di Marotta e del Palermo di Maurizio Zamparini. Al patron dei rosanero in questo momento potrebbe servire quel lacrimatoio che avrebbe voluto regalare alla Juventus circa un mese fa "per riversare tutti i pianti per le ingiustizie subite dagli arbitri": esonerare 28 allenatori in 24 anni di presidenza (tra Venezia e Palermo) non è certo un risultato da mostrare con orgoglio, con l’aggravante che l’ultimo di questi è scaturito a seguito di una tremenda umiliazione casalinga con un passivo di sette reti. Milan e Juventus si fronteggiarono allo stadio "San Siro" nel corso del girone di andata il 30 ottobre 2010. Vinse Madama per 2-1, grazie ad un bellissimo goal di testa di Quagliarella su un cross di De Ceglie ed alla rete numero 179 in campionato con la maglia della Vecchia Signora di Alessandro Del Piero, abile a concludere un’azione maldestramente portata avanti prima di lui da Sissoko. Alla fine di quella partita, comprensibilmente euforico per il successo appena conseguito dai suoi uomini, Del Neri dichiarò: "Abbiamo lo spirito per stare lassù sino a maggio e poi vedremo cosa succede". Lo seguì a ruota libera Felipe Melo: "Sappiamo che Inter e Milan hanno più qualità di noi, ma la Juve dà il massimo. Se lavoriamo bene, ce la giochiamo con tutti e adesso i tifosi possono sognare lo scudetto". |
Luciano Moggi torna a vedere la Juventus dal vivo dopo quasi cinque anni, più precisamente dal 7 maggio 2006, giorno di Juventus-Palermo. Lo rivela lo stesso ex direttore generale bianconero al Chiambretti Night, in onda nella serata di venerdì. Moggi avrebbe acquistato i biglietti per un palco della tribuna, da dove assisterà alla partita insieme ad alcuni amici. Secondo indiscrezioni Moggi sarebbe pronto a tornare nella dirigenza della Juventus. Intanto Del Neri non si sbilancia: "Non sono sentenze che mi spettano, non seguo certe vicende. Io mi interesso di calcio, non mi interessa se Moggi verrà a vederci". |
Fonte: juventus.com Arrivano le milanesi e l’Olimpico è da tutto esaurito. Dopo il match con l’Inter del 13 febbraio, anche quello di sabato con il Milan si giocherà davanti a spalti gremiti. A poco più di 24 ore dalla gara, i tagliandi sono terminati. Cancelli aperti dalle ore 18.45. Oltre allo spettacolo del campo, i tantissimi tifosi che riempiranno l’impianto torinese saranno coinvolti in una serie di iniziative legate a Sony Ericsson, match sponsor della partita. Grande interesse da parte della gente e, come sempre, anche da parte dei media. Anche la tribuna stampa sarà sold out. Le richieste di accredito sono arrivate da molti paesi stranieri (Svezia, Giappone, Arabia, Inghilterra, Francia, Norvegia, solo per citarne alcuni). Saranno oltre 50 i paesi in cui saranno trasmesse le immagini della gara. |
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Aquilani convocato? Confidiamo di recuperarlo. Moggi allo stadio? Non m'interessa" TuttoJuve.com sta seguendo in diretta la conferenza stampa del tecnico bianconero Gigi Delneri, alla vigilia di Juventus-Milan. Ecco le sue dichiarazioni: Mi pare di capire che si senta sotto esame. C'è questo dialogo continuo di cui ha parlato anche il presidente in settimana. Come lo ha vissuto? Che cosa è mancato finora a questa Juve per essere dove si pensava potesse arrivare. Un po' di qualità che forse è stata sopravvalutata? Organizzazione di gioco? Mancanza di grinta? Però questa mancanza di continuità visibile a cosa è dovuta secondo te? E' una questione di qualità di giocatori? Di applicazione? Gigi, ti sei sentito tradito da qualche giocatore? Col "tradito" non dico di testa, che abbia giocato volontariamente male, ma che non abbia dato quello che tu ti aspettavi dall'inizio... C'è la possibilità che domani allo stadio, dopo tanti anni, torni Moggi. Volevo sapere qual è la sua sensazione e il suo giudizio. Se è colpevolista o innocentista. Cosa ne pensa? Nel lavoro settimanale ha dovuto anche restituire serenità al gruppo? Questa squadra tende a squagliarsi. Come si lavora in certe situazioni? I giornalisti fanno questo sporco mestiere: quando un allenatore perde due partite di fila specialmente male come è successo, comincia ad essere messo in discussione.... Ecco, quindi i giornalisti fanno il loro mestiere bastardo. Ma quello che ti domando è: ti aspettavi magari una cosa del genere da parte della stampa, ma tu dalla società ti sei sentito tutelato in queste due settimane? Cioè, ti sei sentito confortato e difeso "più", "mezzo" o "meno" di quello che ti aspettavi? Tu hai detto che quest'anno è stato più complicato di quello che ti immaginassi. Volevo sapere se questo ha complicato in qualche modo anche il tuo lavoro. Se non sei riuscito anche per questi motivi a dare tutto quello che avresti voluto dare a questa squadra... Al di là delle illazioni giornalistiche, temi che domani possa essere la tua ultima partita su questa panchina? E poi temi che questa stagione non avrà poi un futuro, un seguito? Davvero senti tutta questa fiducia da parte della società alla vigilia di una partita nella quale ci sarà una pressione importante? Davvero ti senti al sicuro e tutelato? Pensi che sia giusto che ti definiscano un allenatore da un solo schema e per questo limitato per una grande squadra? Altrimenti arrabbiati, reagisci... Senta mister, proprio perchè una casa non si può costruire subito, in una stagione di transizione, ma riguardando tutto il percoso di questa stagione forse c'è stata un po' di esagerazione in un certo momento nello sbandierare degli obiettivi. Mai nessuno della società le ha detto 'lei l'anno prossimo sarà l'allenatore della Juve a prescindere dai risultati di quest'anno'? Tornando alla partita, che partita si aspetta? Senza quel gol all'ultimo minuto contro il Chievo eravate a tre punti dal Milan. Si chiede ogni tanto cosa è successo nel frattempo? Come mai gli è sfuggita questa squadra? Questa è la squadra dei 18 risultati utili consecutivi... Forse sarò duro di comprendonio, ma vedo che capito spesso con lei... |
I tempi per il rinnovo slittano, col Milan quinta panchina consecutiva? TORINO, 4 marzo - Sarà una strana vigilia per Alessandro Del Piero. Stretto, per metterla alla Andrea Agnelli, «tra cronaca e storia». La prima potrebbe rivelarsi assai deludente per il capitano bianconero, dal momento che - a meno di sorprese - per lui si profila la quinta panchina consecutiva (certo il tipo è in grado di lasciare un’impronta sul match anche subentrando a partita in corso). Quanto alla storia, è un fatto che Pato, mica uno qualsiasi, oggi attraverso le nostre pagine si inchina a Del Piero rivolgendogli un clamoroso attestato di stima: «E’ un mito, spero che a fine partita mi regali la maglia». IL DETTO - Momenti alti e altri meno. Un po’ come questa storia del contratto, che è difficile derubricare a normale contrapposizione pre-firma. Partiamo dalle dichiarazioni ufficiali, perché quando ci si rivolge a una potenziale platea di 14 milioni di persone (tanti sono i tifosi bianconeri in Italia) le parole hanno un peso. Alessandro Del Piero in videomessaggio: «Ho firmato il mio primo contratto con la Juventus in bianco, firmerò anche quello che sarà l’ultimo della mia carriera con questa maglia in bianco». Andrea Agnelli davanti a telecamere e microfoni: «Del Piero ha confermato la sua volontà di rimanere con una dichiarazione video. Ne siamo molto orgogliosi, avremo tempo nelle prossime settimane per definirne l’impegno nella Juventus del prossimo anno». IL NON DETTO - Ora passiamo a un paio di situazioni verificatesi tra una dichiarazione e l’altra. La prima risale a sconfitta con il Bologna appena maturata. La società ha deciso di affidare l’incombenza di spiegare le ragioni del ko a Felipe Melo e Giorgio Chiellini. |
Fonte: Tuttosport La giornata di ieri ha rappresenato un'ulteriore tappa importante nella vicenda Calciopoli. Il consiglio Figc, si legge su Tuttosport, ha approvato una norma con la quale si si istuisce un doppio grado di giudizio (Disciplinare e Corte Federale, con eventuale ricorso all'Alta Cone del Coni) per i condannati nel primo processo sportivo. Si riparte dalle sentenze emesse, ma saranno presi in considerazione i fatti nuovi emersi negli ultimi anni. Da Napoli, dove si celebra l'atteso processo penale, emerge una notiza che, se confermata, avrebbe del clamoroso. Il pubblico ministero Narducci avrebbe intenzione, secondo Tuttosport, di avanzare una seconda richiesta di ricusazione della corte presieduta dalla dottoressa Teresa Casoria. I pm non vedrebbero garantinta la serenità di giudizio dalle magistrature. Il rischio è quello di un nuovo lungo stop con l'ipotesi prescrizione che avanza minacciosamente. |
Inviato da: diletta.castelli
il 11/10/2016 alle 17:05
Inviato da: dimariamonicaa
il 08/04/2016 alle 21:04
Inviato da: aldo.giornoa64
il 20/12/2015 alle 22:00
Inviato da: aldo.giornoa64
il 13/12/2015 alle 23:54
Inviato da: aldo.giornoa64
il 08/12/2015 alle 23:14