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Messaggi del 16/03/2011

VINOVO, seduta intensa sotto la pioggia.

Post n°4253 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

 Si ferma Motta. Bonucci assente. Melo e Toni verso il forfait. Delneri parla con Matri e Del Piero
© foto di PHOTOVIEWS

Un'insistente pioggia ha accompagnato anche oggi l'allenamento della Juventus, che al centro sportivo di Vinovo continua a preparare la sfida casalinga di domenica pomeriggio contro il Brescia.
ALLENAMENTO CON LA PALLA - La squadra, scesa in campo alle 11, è stata impegnata sulla tecnica, con una serie di torelli ed esercizi di circolazione palla, che hanno preceduto la parte atletica. A questa fase non ha partecipato Alessandro Del Piero, rimasto con D’Angelo a svolgere esercizi di passaggio. Il capitano è stato invece regolarmente presente nella partitella giocata nove contro nove a campo ridotto che ha chiuso l’allenamento.
SEDUTA INTENSA - Allenamento molto intenso, nel quale si è potuto apprezzare un atteggiamento molto convinto da parte di tutti i giocatori. Si sono visti anche contrasti duri, da parte chi sembra avere la voglia di dare ancora qualcosa, di dimostrare in questo finale di stagione di meritarsi la maglia della Juve. Più volte Delneri ha richiamato i suoi uomini, segno che anche da parte sua c'è l'impegno e la volontà di invertire la rotta.
PROBLEMI PER MOTTA. BONUCCI ASSENTE. TONI E DE CEGLIE A PARTE. MELO IN PALESTRA - Marco Motta ha abbondonato la partitella per un risentimento muscolare all'adduttore sinistro. Il difensore bianconero sarà comunque assente contro il Brescia perchè squalificato. Luca Toni e Paolo De Ceglie hanno svolto un lavoro differenziato. Secondo Sky Sport, è molto difficile che l'attaccante di Pavullo possa recuperare per domenica pomeriggio e nella migliore delle ipotesi potrebbe accomodarsi in panchina. In dubbio anche Felipe Melo, che oggi ha lavorato in palestra. A centrocampo, dunque, si va verso la conferma della coppia Aquilani-Marchisio. Bonucci, invece, sta smaltendo l'influenza e non si è allenato neanche oggi; le sue possibilità di recupero, tuttavia, restano elevate, visto che mancano ancora quattro giorni alla partita.
DELNERI A COLLOQUIO CON MATRI-DEL PIERO - Nella formazione anti-Brescia troveranno sicuramente posto Del Piero e Matri, reduci dall'ottima prestazione di Cesena. A fine allenamento Delneri si è intrattenuto a parlare con i due attaccanti, rientrando poi insieme a loro nello spogliatoio. A conferma del fatto che in questo momento l'allenatore sta lavorando soprattutto sulla testa dei giocatori.

 
 
 

Calciopoli. Il piacere dell’onestà e quello della menzogna

Post n°4252 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di G. Fiorito

C’è nel cuore di calciopoli una storia intrigante ed eccitante come un racconto giallo. Che avrebbe dovuto interessare addetti ai lavori e pubblico fino a perderci il sonno e che invece è stata a lungo ignorata per ritornare alla ribalta in extremis. Forse perché ambientata nelle nebbie dove si perdono i confini della trama preconfezionata e si confondono i limiti dell’ambiente del calcio con quelli di tutto il resto. Calciopoli è una storia affascinante come una saga e intessuta di mistero. In America ci avrebbero già scritto e interpretato una spy story e non è detto che un giorno non possa accadere. Chi può dire se non fosse una notte buia e tempestosa quella del 25 settembre 2003, nella quale l’arbitro in attività Nucini incontrò Moggi e Fabiani? O forse no.

In un intervista a Mensurati di Repubblica dell’11 maggio 2006, Nucini si descrive come il Che Guevara del calcio, un arbitro, per altro mediocre, che ha voluto mettersi contro il sistema e ribaltarlo. Un personaggio come ne abbiamo conosciuti altri. Baldini, che usava persino le stesse parole. E Zeman. Ci si aspetterebbe che un tale eroe si presenti dalle forze dell’ordine e vada a denunciare, nomi e cognomi, tutto il sistema di corrotta sudditanza che respinge nell’intervista. Invece no. Anzi, tutto il contrario. O forse sì. Apre gli occhi il 14 gennaio 2001. Quando nel corso di Juventus Bologna concede un rigore contro i bianconeri. Viene squalificato e spedito ad arbitrare in B. Gli spiegano che deve scusarsi con Pairetto e lo fa. Si ritrova a dirigere Inter Udinese. Nel corso della partita risparmia un’ammonizione a Di Biagio e Facchetti si precipita a ringraziarlo. Ne nasce un rapporto confidenziale e amichevole che durerà mesi.

Ci hanno raccontato per anni che i rapporti con i designatori non erano vietati, ma per la giustizia sportiva rappresentavano un comportamento non leale, da infrazione dell’art. 1. Hanno sommato 6 di questi articoli e gliene è risultato un illecito (art. 6), che hanno definito illecito strutturato ed è servito per mandarci in serie B e distruggere la Juventus e il calcio italiano. Ci hanno detto che intrattenere rapporti con arbitri in attività costituiva illecito. Nucini dice disinvoltamente: “Io credo che non sia corretto riferire i contenuti dei molti incontri che ebbi con Facchetti. Dico solo che non è stato un incontro casuale. Con Facchetti siamo stati in confidenza, se non amici, per anni” . E non succede niente.

Il 25 marzo 2003 Fabiani telefona a Nucini e gli fissa un incontro a Bergamo, vicino all’hotel Cristallo Palace, nel corso del quale gli viene chiesto di dimostrarsi amico della cupola per riceverne il vantaggio di arbitrare in serie A. Passano sei mesi. Il 25 settembre 2003 Fabiani lo richiama e fissa un secondo appuntamento. Sono dichiarazioni che Nucini ha reso a Borrelli e a Di Laroni. Ma anche a Napoli, aggiungendo una colorita similitudine, nella quale si dipinge come il cavallo di Troia dell’Inter all’interno del sistema Moggi. “Attività” per la quale sarebbe stato ricompensato da Facchetti con un lavoro vero forse in qualche banca. Secondo le dichiarazioni rese a Borrelli nel 2006, il 25 settembre 2003 Nucini dice di aver incontrato Luciano Moggi in un albergo di Torino, il Concorde, dove sia lui che Fabiani arrivano con la propria auto. Fabiani gli consegna una scheda telefonica, italiana e nuova, della Tim. Nucini allora contatta Facchetti per avvisarlo di essere arrivato al cuore del problema. Inspiegabilmente butta la scheda, cioè la prova, ma ne annota il numero. Facchetti vorrebbe denunciare tutto, ma poi, temendo un coinvolgimento dell’Inter, l’intenzione, come gli incontri, va scemando. Versione questa ridipinta e riscritta in tre diversi modi, l’ultimo ieri.

A questo punto la faccenda si complica. Entrano in scena Moratti e Tavaroli e le testimonianze, come nelle migliori trame di spionaggio, iniziano a non coincidere. La procura di Milano apre un fascicolo su un esposto che non è chiaro se presentato dall’Inter. La Boccassini convoca Nucini, che però non conferma nulla e l’inchiesta viene archiviata. Nel 2006 anche Moratti riferisce a Borrelli la sua versione. Informato da Facchetti dell’incontro del 25 settembre 2003, teme una trappola e “per tutelare Facchetti” incarica Tavaroli, responsabile della sicurezza Pirelli, di fare delle verifiche. Negando però di avergli commissionato il “dossier Ladroni”, del quale avrebbe appreso dai giornali, come pure dei pedinamenti e delle indagini su De Santis, che avrebbe raccontato a Nucini di aver ottenuto miglioramenti economici dai favori concessi al sistema che condizionava il mondo del calcio.

Dalle dichiarazioni di Tavaroli ai PM della Procura di Milano e alla trasmissione di Telelombardia “Sotto lo stadio”, condotta da Fabio Ravezzani il 4 giugno 2010, emerge un’altra verità. Tavaroli racconta di aver incontrato Moratti e Facchetti presso la sede della SARAS già alla fine del 2002, quasi un anno prima dell’incontro presunto del 25 marzo 2003, del quale però gli riferiscono in quest’occasione. Nucini sarebbe stato prelevato da Fabiani in una piazzuola di sosta dell’autostrada, dove avrebbe lasciato la sua auto e gli sarebbe stato chiesto di spegnere i telefoni, particolare assente nelle dichiarazioni dell’arbitro, per evitare presumibilmente registrazioni dell’incontro. Dopo qualche giro a vuoto per confonderlo sull’ubicazione dell’albergo sito nella periferia di Torino, che egli però riconoscerà per aver dichiarato di aver visto insieme a Fabiani nella reception il numero della chiave e della stanza, avrebbe di fatto incontrato Moggi e Fabiani, che gli avrebbero consegnato un telefonino e dei numeri (?).

La cosa certa è che il dossier Como è del febbraio 2003. Ad avvalorare la tesi che Moratti già si fosse rivolto a Tavaroli e di conseguenza a Cipriani, che con lui collaborava per mezzo dell’agenzia investigativa Polis d’Istinto, ci sono le ricevute di alcuni pagamenti intestate a F.C. Internazionale Milano del 2001 e relative all’attività investigativa del caso Vieri, rinvenute presso la Worldwide Consultant Security, società estera di Cipriani.

Il 27 aprile 2010 Capuano annuncia un’integrazione dell’attività di indagine, conclusa a dicembre con la richiesta di riascoltare qualche testimone. La sensazione avuta dall’udienza di giorno 1 marzo è che ad essere attese debbano essere le nuove deposizioni di Nucini e di Gianfelice Facchetti, relative al famoso memoriale del padre. In particolare appunti redatti a mano su fogli a quadretti e derivati da alcune confidenze di Nucini. L’ex arbitro sembrerebbe configurarsi nella sua terza veste di “pentito” nei confronti del sistema Moggi, dal quale avrebbe pensato a un certo punto di uscire, iniziando a collaborare con Facchetti. Gli appunti riguarderebbero la partita Avellino Messina, arbitrata dallo stesso Nucini e giocata il 12 ottobre 2003, pochi giorni dopo il 25 settembre. Sarebbe questa la carta estrema che l’accusa intende giocarsi? Il famoso pentito del quale Borrelli si doleva non aver potuto usufruire? Strano che con l’asso nella manica Narducci si incaponisca nella seconda richiesta di ricusazione contro la giudice Casoria.

Troppe volte dentro calciopoli abbiamo visto il piacere dell’onestà unirsi a quello della menzogna. Sarebbe giunto il momento di trovare il coraggio dell’onestà. Come nella commedia di Pirandello. Nel suo “Il piacere dell’onestà”, un borghese sposato mette incinta una donna e la fa maritare per convenienza a uno spiantato, che prende tanto sul serio il suo ruolo da trasformarsi in uomo onesto al punto di accettare di cadere vittima dell’imbroglio tesogli dall’invidioso e sprezzante individuo. La donna crederà in lui e alla fine sarà vinta e convinta dalla sua rinuncia a un’onestà apparente in favore dell’amore e della dignità.

Ecco qua: uno ha preso alla vita quel che non doveva e ora pago io per lui, perché se io non pagassi, qua un'onestà fallirebbe, qua l'onore di una famiglia farebbe bancarotta: signor marchese, è per me una bella soddisfazione: una rivincita! (Il piacere dell’onestà, L. Pirandello)

A breve la pubblicazione della seconda parte..

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1475


 
 
 

Schweinsteiger attacca Materazzi: "E' un provocatore"

Post n°4251 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Al termine della sfida di Champions League persa contro l'Inter, il centrocampista del Bayern Monaco, Bastian Schweinsteiger, ha lanciato pesanti accuse allo "sportivissimo" Marco Materazzi: "Capisco come si è sentito Zidane. Il difensore interista non ha fatto altro che provocare già dagli spogliatoi. Non è un comportamento corretto", la denuncia di Schweinsteiger, riportata da "La Gazzetta dello Sport". Dopo il fischio finale, l'arrabbiatissimo campione teutonico ha litigato anche con il preparatore atletico dell’Inter Stefano Rapetti.

 
 
 

Leggo - Ancelotti tra la Juve e Pirlo

Post n°4250 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Cercasi regista di qualità ed esperienza, piedi buoni e geometrie collaudate. L’identikit è quello di Pirlo, già contattato a più riprese dal direttore generale Marotta che, comunque, busserà ancora alla porta del Liverpool per chiedere uno sconto sui 16 milioni pattuiti per il riscatto di Aquilani.
Il Milan ha proposto al suo play maker con il contratto in scadenza un biennale a ingaggio dimezzato rispetto a quello attuale: da 6 a 3 milioni. La Juve prova ad inserirsi nella trattativa, sfruttando il clima di indifferenza tra il centrocampista rossonero e via Turati. Sarà decisivo un colloquio tra Porlo e Galliani. I bianconeri sono pronti a sacrificare una decina di milioni per assicurarsi Pirlo: contratto triennale a tre milioni a stagione. Basteranno? Forse no, perché nella trattativa si è inserito il Chelsea. A Milano, in occasione della festa per i 25 anni della presidenza di Berlusconi, il tecnico dei blues Ancelotti ha incontrato il suo ex pupillo, al quale nella stagione 2002-03 ha cucito addosso il ruolo di regista davanti alla difesa. Il messaggio è stato più o meno questo: se lasci Milano, Londra ti aspetta. Resta però da vedere se l’anno prossimo il tecnico resterà alle dipendenze di Abramovich. Ma la Juve deve guardarsi anche dall’interesse del Barcellona: Guardiola corteggia da tempo Pirlo, ha chiesto al suo club di monitorare la vicenda. I blaugrana non sono infatti entusiasti delle prestazioni di Mascherano, un altro obiettivo sensibile dei bianconeri. L’alternativa low cost in corso Ferraris è sempre Cigarini, che il Napoli ha prestato al Siviglia.
Lavori in corso anche in difesa, alla luce delle prestazioni poco convincenti di Bonucci. Secondo quanto riferisce il portale tedesco 4-4-2.com, Tasci, classe 1987, difensore dello Stoccarda è ad un passo dalla Juve. Dopo la trattativa abbozzata l’estate scorsa, l’operazione sarebbe ora facilitata dalla volontà del calciatore di lasciare il suo club, che naviga nelle zone basse della Bundesliga. Con dieci milioni, ingaggio escluso, la Juve si aggiudicherà un jolly difensivo di sicuro avvenire.

 
 
 

Di Marzio: "Anche Grosso ha detto no allo Zenit. Ganso e gli incontri segreti con Milan e Inter"

Post n°4249 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Derby di mercato. Mercato dei derby. Quello per Ganso anticipa quello di San Siro, Milan e Inter sono già in campo da un pezzo. Lui, il brasiliano dalle ginocchia capricciose, è tornato sabato sera dopo quasi duecento giorni di stop: giusto il tempo di entrare, assist per il pareggio di Elano e gol della vittoria, il Santos ringrazia. Il prossimo test è fissato oggi in Libertardores, sul campo del Colo Colo, un'altra occasione per testare i miglioramenti fisici di un giocatore che, a quasi 22 anni, di interventi ne ha già avuti tre, due crociati e un menisco esterno. Il Santos preme per allungargli il contratto di un altro anno (fino al 2016), i suoi agenti vorrebbero in quel caso abbassare la clausola rescissoria dagli attuali 50 milioni ad una cifra più abbordabile per chi lo cerca, più o meno sui 35. Milan e Inter, intanto, lavorano per avere in anticipo il suo sì, indispensabile per poi trattare il cartellino. Galliani è stato il primo a muoversi di persona, storia del suo ultimo viaggio a Rio per cedere Ronaldinho al Flamengo: in quei giorni incontrò anche Ganso, un modo per conoscersi e far scattare il colpo di fulmine, la mossa per conquistarsi la pole. La risposta dell'Inter non si è fatta attendere, dal Brasile raccontano infatti di aver visto Ganso con un emissario dell'Inter a Febbraio, l'identikit potrebbe essere quello di Piero Ausilio, il braccio destro di Branca. Leonardo, poi, può essere un valore aggiunto, lui tiene direttamente i contatti con il suo connazionale, è anche il suo derby personale. Non c'è bisogno di sfidarsi a San Siro, invece, per Marchetti. Il portiere del Cagliari costa poco più di 5 milioni e il Milan da Gennaio è in corsia di sorpasso sulla concorrenza. L'Inter non cerca un altro portiere, ha già una metà (e presto anche l'altra) di Viviano, attenzione però al City: dopo aver puntato proprio l'attuale numero uno del Bologna, adesso Mancini e il suo staff hanno chiesto informazioni su Marchetti, il Milan è avvisato. Il mercato dei portieri riguarda anche il Napoli, alla ricerca di un nuovo vice per De Sanctis, possibilmente giovane e di prospettiva. Domenica sera, accompagnato dal suo procuratore, è arrivato a Castel Volturno un gigante biondo e alto, si chiama Adrian Lis, ha 19 anni ed è in scadenza di contratto col Warna Poznan, con cui non ha voluto rinnovare. Se convincerà nel periodo di prova, basterà pagare ai polacchi un minimo indennizzo (sui 250mila euro) per soffiarlo ad alcuni club inglesi interessati. In Italia, occhio a Rizzo della Reggina: il Napoli ha già avviato i contatti per il promettente centrocampista, Bigon lo conosce benissimo, l'affare si può chiudere. Intanto, è finito anche l'ultimo mercato europeo, quello russo, con lo Zenit rimasto a bocca asciutta, almeno da noi. Ha cercato invano Criscito, prima in prestito e poi inserendo Lukovic nell'operazione, ha incassato due no da Grosso e da Papasthatopoulos, ha chiesto pure Masiello al Bari, chissà che non ci riprovi. A proposito di Bari e di Russia, mi hanno raccontato in questi giorni la storia di Huseklepp e del suo rifiuto all'Anzhi Makhachkala, la squadra che ha preso Roberto Carlos e Jucilei, rimediando poi in attacco con Diego Tardelli. Il norvegese non aveva ancora mai giocato al San Nicola, i russi gli offrivano tre volte di più (1,2 milioni rispetto ai 400mila che prende a Bari) ma lui ha preferito l'Italia ai soldi. Ricevuta l'offerta, ha chiamato il ds Angelozzi e gli ha detto: "Direttore, ma non siete contenti di me ? Volete già cedermi ? Io voglio restare a Bari...", sorprendendo positivamente anche il buon Guido, l'artefice del suo arrivo in Puglia. L'Anzhi insisterà, pronto a dirottare il suo interesse estivo magari su Ghezzal, per convincerlo hanno tanti buoni motivi: il nuovo proprietario si chiama Sulejman Kerimov, è uno degli uomini più ricchi del mondo, per prendere Gattuso era venuto a Gennaio in Italia solo soletto con il suo Boeing 747, non riuscì però a tornarsene con Ringhio. L'ultimo acquisto concretizzato è stato quello di Boussoufa, marocchino dell'Anderlecht, trasferimento perfezionato alle 23.51 dell'ultima notte disponibile. Per concludere, i belgi hanno preteso dai russi un pagamento veloce, il più rapido possibile. E la mattina dopo, è partito immediatamente un bonifico di 8 milioni, sull'unghia, tutti in unica soluzione. Attenti ai russi, per loro è sempre -più- calciomercato.

 
 
 

Andrea Pastorello: "Giuseppe Rossi alla Juve? La vedo molto difficile"

Post n°4248 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

 
© foto di Federico De Luca

Continuano a circolare con insistenza le voci di mercato che vorrebbero Giuseppe Rossi, attaccante 23 enne del Villareal e della nazionale azzurra, vicino alla Juventus in vista della prossima stagione. Che il giocatore piaccia molto alla dirigenza bianconera è fuor di dubbio, ma sul fatto che possa sbarcare a Torino a giugno, uno dei suoi agenti, Andrea Pastorello, di dubbi ne ha, eccome. L'agente del forte attaccante, intervistato da Calciomercato.it, si esprime infatti in questi termini riguardo la possibilità di vedere Giuseppe Rossi alla Juve l'anno prossimo: "Al momento non c'è assolutamente nulla e penso che la valutazione del Villarreal non sia sicuramente accessibile, le cifre che circolano sui giornali sono piuttosto veritiere (30 milioni di euro, ndr), visto che il giocatore continua a segnare con continuità. Dubito poi che possa muoversi per una squadra che non disputi la Champions, visto che il Villarreal in questo momento sarebbe qualificata. Ad oggi la vedo difficile, ma da qui a giugno le cose potrebbero cambiare, fermo restando che il Villarreal chiederebbe comunque cifre importantissime per Giuseppe". Cifre che, probabilmente, questa Juve, non è in grado di investire sul mercato.

 
 
 

Michel Bastos in Brasile: si opererà al ginocchio sinistro

Post n°4247 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sembra ormai prossimo a vestire la casacca bianconera per la prossima stagione, considerata l'accelerata data alla trattativa dal dg Beppe Marotta, per portarlo dal Lione alla Juventus. Michel Bastos è il primo obiettivo di mercato dichiarato dalla dirigenza di corso Galileo Ferraris, per cercare di trovare una pedina inamovibile e affidabile nel ruolo di terzino sinistro. I problemi di natura fisica per l'esterno difensivo brasiliano, tuttavia, non mancano di certo. Il giocatore, infatti, sarà operato in questi giorni al ginocchio sinistro, sofferente a seguito della lesione del menisco laterale, subita nel corso della partita di sabato scorso contro il Sochaux. Bastos, che spera di rientrare per le ultime sfide della stagione, e che quindi salterà l'ottavo di finale contro il Real Madrid questa sera, si è recato in Brasile dove si sottoporrà alle cure del medico della seleçao, Edilson Thiele. La notizia è riportata dal sito ufficiale della società francese. Non ci resta che incrociare le dita e sperare che tutto vada bene, perché alla Juve servono giocatori sani e, possibilmente, l'infermeria di Vinovo vuota, considerato lo stillicidio di infortuni che ha reso la Vecchia Signora protagonista in questo senso negli ultimi anni.

 
 
 

NON ESAGERIAMO CON LA JUVENTUS MONDIALE

Post n°4246 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di Giacomo Morini

Buffon, Grosso, Barzagli e poi Toni, Iaquinta, Del Piero, Gilardino, Pirlo.... tanti nomi mondiali, forsi un pò troppo sbiaditi per la Juventus che alcuni immaginano per la prossima stagione. Sembra di leggere la formazione dei campioni del Mondo del 2006.

Dopo l'arrivo di Barzagli e Toni, colonne di una nazionale "lippiana" si fanno i nomi "nuovi" ma "vecchi" di Pirlo e Gilardino come rinforzi per la prossima stagione. Ad agosto prossimo, nel leggere le prossime formazioni potremmo trovarci indietro di 5 anni.

Un'amarcord molto rischiosa, che i tifosi sperano non possa diventare realtà, anche perchè non tutti gli ex campioni del mondo sono sicuri di rimanere. Molti dubbi si insinuano in queste settimane sulla permanenza di Iaquinta a cui si aggiungono i dubbi che aleggiano su Fabio Grosso già dalla passata stagione.

Vedremo nei prossimi mesi, la speranza è che a Torino possano arrivare nomi nuovi e possibilmente giovani. Questa Juventus per guardare al futuro deve ripartire, possibilmente, dai migliori giocatori in circolazione e non da "reduci" che "furono" bravissimi, ma dalla carta d'identità un pò ingiallita. 

 
 
 

NONOSTANTE TUTTO, SIAMO CON TE

Post n°4245 pubblicato il 16 Marzo 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Al primo anno si può sbagliare, discorso che vale per Delneri, Marotta e soprattutto per il Presidente, Andrea Agnelli. Si può sbagliare ma non si può e non si deve perseverare. L'inesperienza del Presidente ha consentito a Beppe Marota e Fabio Paratici di prendere ogni tipo di decisione, senza una consulenza vera della proprietà. Il restare dietro le quinte di John Elkann e Jean Claude Blanc non è un segnale incoraggiante per il Presidente, lo sarebbe stato se davvero queste figure avessero preso le distanze dal progetto; invece sono presenti più che mai. Al nostro Presidente chiediamo un progetto serio e credibile, in attesa anche di qualche anno prima di vincere ma con la maglia della Juve vogliamo rivedere calciatori da Juve. Quest'anno è andato, facciamo finita che era il numero zero di un progetto vincente ed ambizioso.

 
 
 

     

 

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