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Messaggi del 06/04/2011

Dopo Bastos la Juve punta Vucinic..

Post n°4409 pubblicato il 06 Aprile 2011 da nadir63l
 

Il montenegrino è il secondo obiettivo di mercato dei bianconeri.
© foto di Alberto Fornasari

Non solo Bastos per la Juventus sul quale i bianconeri stanno ultimando gli ultimi dettagli per portarlo a Torino. Secondo Sky Sport 24 il prossimo nome della lista bianconera sarebbe quello di Mirko Vucinic, forte seconda punta montenegrina della Roma in chiara uscita dai giallorossi a fine stagione. I bianconeri puntano decisi sul ventottenne ex Lecce facendo leva anche sulle difficoltà che recentemente il giocatore sta incontrando nell'ambiente romanista e in cambio potrebbero offrire Gigi Buffon se gli emissari di Thomas Di Benedetto confermeranno l'interesse per il portiere della Nazionale.

 
 
 

DALL'APPELLO AI TIFOSI DI MAROTTA ALLA JUVE CHE VERRA'...

Post n°4408 pubblicato il 06 Aprile 2011 da nadir63l
 

di Thomas Bertacchini
© foto di ALBERTO LINGRIA

Ad osservare l’andamento delle ultime gare della Juventus verrebbe spontaneo dire "non c’è due senza tre". Il problema è che nell’arco dell’intero campionato non è mai capitato che Madama vincesse tre partite consecutivamente: dopo Brescia e Roma adesso non resta che attendere la prossima giornata per capire se una volta per tutte la squadra di Del Neri riuscirà a sfatare questo tabù.

Prima dell’incontro disputato domenica scorsa nella capitale era idea diffusa che nell’appuntamento conclusivo del week end pallonaro alla Vecchia Signora spettasse il ruolo della vittima sacrificale. Oltre ai problemi maturati dall’inizio del 2011 anche i precedenti negli scontri diretti con i giallorossi in questa stagione, entrambi giocati a Torino, non erano confortanti: un pareggio in serie A (1-1, il 13 novembre 2010) e una sconfitta in coppa Italia, con la conseguente eliminazione dalla manifestazione (0-2, 27 gennaio 2011).

Proprio in quella partita la Juventus diede il peggio di sé: soltanto un tiro in porta di Del Piero in novanta minuti di gioco e la mancata assegnazione di un calcio di rigore per fallo di Mexes sullo stesso numero dieci bianconero furono gli unici spunti degni di nota che giustificarono la presenza sul campo della formazione guidata dal tecnico di Aquileia. Per quanto riguarda il resto, si trattò di un vero e proprio incubo: dalla curva che inneggiava Trezeguet non potendone più di Amauri, agli ospiti che passeggiarono sulle macerie di una squadra che stava vedendo svanire l’unico obiettivo per il quale poteva ancora considerarsi in corsa. A complicare la situazione si misero di mezzo anche gli infortuni, quelli che in una sola serata la privarono di tre calciatori: lo stesso Amauri (ormai prossimo a trasferirsi al Parma), Pepe e Motta.

Curiosamente al laterale difensivo destro di Madama è toccata un’identica sorte durante la recente gara di Roma, con la conseguenza che Del Neri ha dovuto fare a meno di un altro giocatore dopo le conclamate indisposizioni dei giorni precedenti l’incontro di molti elementi della rosa, tra i quali figuravano i nomi di alcuni pezzi da novanta dello scacchiere bianconero (Buffon, Chiellini e Del Piero su tutti).
Quello che una volta veniva considerato l’appuntamento tra le regine del calcio italiano attualmente si è trasformato in una semplice contesa tra la sesta e la settima in classifica, tra due ambienti con uno stato d’animo ben diverso: pieno d’entusiasmo per un cambio di proprietà in dirittura d’arrivo dalla parte dei padroni di casa, deluso e arrabbiato per un’altra stagione buttata al vento per i torinesi.

Poi è accaduto che la Juventus per una sera è tornata la Vecchia Signora, ed il 2-0 è stato restituito al domicilio dei diretti interessati. Nelle parole di Del Neri del dopo gara, intervistato in merito ad un eventuale raggiungimento del quarto posto prima della conclusione del torneo, c’è la sintesi del comportamento della sua formazione nel corso dell’anno: "Non so se arriviamo a recuperare tanti punti, perché ne abbiamo persi parecchi, ma la squadra ha dimostrato di essere capace di tutto: di battere le grandi e di avere difficoltà con le piccole".

Dato che la storia della serie A insegna che i campionati si vincono (anche e soprattutto) racimolando il maggior numero possibile di punti contro i club considerati medio-piccoli, il problema evidenziato dal tecnico non lo si può ovviamente liquidare con una semplice battuta nella speranza che le cose possano cambiare da un momento all’altro.

L’appello ai tifosi di Giuseppe Marotta dei giorni scorsi ("Domenica spero lo stadio sia tutto con noi, vorrei un pubblico fantastico come quello che ci ha incitato dal primo all’ultimo secondo contro i giallorossi") è condivisibile, così come è comprensibile l’atteggiamento tenuto dagli stessi sostenitori bianconeri nel corso dell’ultima gara casalinga contro il Brescia.

In quell’occasione, al verificarsi del momentaneo vantaggio siglato da Krasic cantarono: "Vinceremo il tricolor". Subito dopo il pareggio realizzato delle "rondinelle" esposero uno striscione ironico: "Del Neri, anche oggi miglioramenti?". I fischi furono la colonna sonora di buona parte della partita, interrotti dai cori a favore di Del Piero: soltanto lui diede la possibilità alla Juventus di piegare una formazione penultima in classifica e priva di otto calciatori tra infortuni e squalifiche.

Il pubblico di fede bianconera non ha mai abbandonato la sua Signora, ma di fronte a certe prestazioni - al netto dei limiti tecnici della rosa - come si può non esprimere il proprio dissenso? Nel giorno immediatamente successivo la disfatta a Lecce, quando Madama rimediò una figuraccia, non fu il suo Presidente (e primo tifoso) Andrea Agnelli a pronunciare la fatidica frase "Dopo la gara i giocatori non si sono nemmeno dovuti fare la doccia"?

La "vera" Juventus non guardava al blasone dell’avversario di turno o alle prospettive di classifica: pensava soltanto a vincere. Domenica prossima giocherà contro il Genoa conoscendo il risultato dell’incontro tra Udinese e Roma: l’esito di quella gara potrebbe diventare un ulteriore stimolo per raggiungere questa benedetta terza vittoria consecutiva.
Nel frattempo, incapaci di capire un "progetto" (per quello parlano i risultati degli ultimi anni), i sostenitori bianconeri sono in attesa di conoscere i nomi dei campioni che arriveranno a Torino la prossima estate: ad oggi, dopo decenni di vittorie, sono ancora in grado di distinguere un fuoriclasse da un discreto giocatore.
Lì non si possono fare giri di parole.

 
 
 

La Casoria davanti al CSM: Ordine e disciplina..

Post n°4407 pubblicato il 06 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di Francejuve

Il prossimo 8 aprile, innanzi la Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, sarà trattato il procedimento disciplinare a carico della d.ssa Teresa Casoria, presidente della nona sezione penale del tribunale di Napoli.
Nessuno probabilmente avrebbe mai prestato attenzione a questa vicenda dai tratti piuttosto singolari, se non fosse che la diretta interessata presiede la sezione del tribunale chiamato a giudicare il processo a carico di Luciano Moggi ed altri per i noti “fatti” (?) del 2006, ed al cui esito sono riposte le recondite speranze di rivalsa di milioni di tifosi juventini che non hanno compreso affatto la logica del “piaccia o non piaccia” (soprattutto negli ultimi mesi, con le accuse che sono letteralmente franate di fronte a “prove” (?) a dir poco inconsistenti).

Così molti si interrogano su quali saranno gli esiti di questo procedimento disciplinare e su quali potranno essere le conseguenze sul processo in corso, giunto ormai alle battute conclusive.
Per tentare di offrire una risposta è necessario procedere con ordine.

In primo luogo, va ricordato che il procedimento disciplinare a carico di un magistrato è regolato da un corpo normativo piuttosto omogeneo, che dal 2006 ha modificato il precedente sistema per offrire maggiori garanzie all’incolpato (sulla falsariga del processo penale).
Le varie ipotesi di violazioni disciplinari, previste espressamente dalla legge (artt. 2 e 3 del D. Lgs. n. 109 del 2006), si distinguono in due categorie: da un lato vi sono le condotte commesse nell’esercizio delle funzioni giudiziarie (come la violazione dei doveri di imparzialità, correttezza, riserbo ed equilibrio), mentre dall’altro lato vi sono le condotte commesse fuori dell’esercizio delle funzioni (quali l’uso della qualità di magistrato al fine di conseguire vantaggi ingiusti; la partecipazione ad associazioni segrete, etc…).

Le sanzioni adottate dal CSM (anche queste previste tassativamente dalla legge) sono diverse e proporzionate alla gravità delle violazioni in concreto accertate.
In particolare, a seconda dei casi, possono essere irrogati: a) l’ammonimento, che è un mero richiamo all’osservanza dei doveri del magistrato; b) la censura, che è una dichiarazione formale di biasimo; c) la perdita dell’anzianità di servizio; d) l’incapacità temporanea a esercitare un incarico direttivo o semidirettivo (qual è quello di Presidente di sezione di tribunale n.d.r.); e) la sospensione dalle funzioni; f) la rimozione (cioè il licenziamento).
Vi è poi anche la sanzione accessoria del trasferimento d’ufficio che il CSM può adottare quando infligge una sanzione più grave dell’ammonimento.

L'organo d’Accusa del procedimento disciplinare è il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione che, dopo aver svolto le opportune indagini, se non ritiene di dovere chiedere l’archiviazione, formula l’incolpazione e chiede la fissazione dell’udienza per la discussione pubblica - come fin qui è avvenuto - all’esito della quale viene pronunciata dal CSM una sentenza che, ovviamente, può essere di assoluzione o di condanna ad una delle sanzioni sopra dette (tali udienze, spesso, si trovano sul sito della benemerita “Radio radicale”).
È anche prevista la possibilità di archiviazione qualora il fatto accertato sia considerato di “scarsa rilevanza” (come dire: è successo, ma non deve accadere più).

Nel nostro caso le contestazioni a carico della D.ssa Casoria attengono - dalle notizie apprese dai quotidiani – ad alcune presunte condotte tenute nei confronti di altri magistrati e collaboratori dell’ufficio (
qui le contestazioni).
Tali condotte, per avere rilievo disciplinare, devono essere “abitualmente o gravemente scorrette” (il che è tutto da dimostrare; cfr. art. 2, lett. d del D. Lgs. n. 109/2006).
Si tratterebbe, secondo la disciplina vigente, di uno di quegli illeciti commessi nell’esercizio delle funzioni.
La fase istruttoria, per ciò che riguarda le prove a carico, dovrebbe essere pressoché esaurita (proprio dalla convocazione di alcuni magistrati come testi d’accusa lo scorso febbraio – tra cui il dott. Narducci e i giudici a latere dell’attuale collegio giudicante – è nata l’ulteriore e distinta questione della ricusazione); sicché, non può escludersi che il prossimo 8 aprile il CSM adotti una decisione definitiva sulla vicenda.
Nessuno, evidentemente, può sapere come verranno valutati i singoli addebiti contestati, anche alla luce degli elementi di discolpa che verranno forniti; come è ormai notorio si tratterebbe di
episodi accaduti al di fuori delle udienze, che involgono più propriamente i rapporti interpersonali all’interno dell’ufficio giudiziario.
È evidente che si poteva fare a meno di alzare tutto questo polverone, ma tant’è.
Se il CSM applicasse una qualche sanzione disciplinare non è peraltro detto che vi saranno necessariamente ripercussioni sul processo di Napoli (per esempio nel caso di mero ammonimento); però, nel caso in cui venisse irrogata una più grave sanzione insieme al trasferimento d’ufficio (circostanza che non può essere esclusa in astratto, sebbene appaia eccessiva e sproporzionata rispetto ai “fatti” finora solo contestati), ciò aprirebbe ulteriori scenari sul prosieguo del dibattimento che tanto ci appassiona (nel senso che si rischierebbe di iniziare daccapo anche a prescindere dall’esito dell’istanza di ricusazione).
Il tempo, in casi come questo, si dice che sia galantuomo.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1513

 
 
 

PRIMAVERA - TORO-JUVE 1-2: LIBERTAZZI E DE SILVESTRO STENDONO I GRANATA!

Post n°4406 pubblicato il 06 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image sport

Torino è bianconera! La Juventus supera i granata sul proprio campo: 1-2 firmato Libertazzi e De Silvestro. Vittoria importantissima per la squadra di Giovanni Bucaro che stacca in classifica i cugini e resta al secondo posto con la Fiorentina. Bianconeri in vantaggio sul finire del primo tempo: Boniperti serve in area Libertazzi che da pochi passi non sbaglia. In avvio di ripresa arriva il pareggio del Torino con un gran colpo di testa di Scaglia. Alla mezz'ora il gol vittoria di De Silvestro che insacca a porta vuota dopo uno scontro frontale tra Giannetti e Gomis.

 
 
 

Juve-Genoa, possibile conferma di Storari...

Post n°4405 pubblicato il 06 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Comunque vada, sembra che il problema portiere alla Juve non sussista. Mentre negli altri ruoli non si contano gli infortunati e ogni partita è un rebus, tra i pali si hanno solo certezze. Cosa ne pensino i diretti interessati non è dato sapere, certo alla Juventus e a mister Delneri non dispiace avere qualche sicurezza in più.
Buffon è ancora fermo al palo. La febbre gli ha impedito, non solo di scendere in campo a Roma, ma di allenarsi sul campo sia ieri che oggi. I maligni hanno ipotizzato ancora guai alla schiena per il Gigi nazionale ma ad oggi sono voci non confermate che tuttavia si chiariranno nei prossimi giorni.
Se Buffon vuole avere qualche speranza di giocare domenica contro il Genoa, dovrà tornare in gruppo domani o al massimo giovedì. In caso contrario, il tecnico bianconero confermerà nell'undici titolare  l'eroe dell'Olimpico, Marco Storari.

 
 
 

     

 

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