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Messaggi del 11/04/2011

Juve – Genoa e le pietre a Marotta..

Post n°4459 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di M. Vighi

E’ di Leonardo Bonucci la prima segnatura della partita Juventus-Genoa di domenica 10 aprile 2011. Peccato che segni nella porta sbagliata. Il giovane, giocatore del Bari nella passata stagione, è stato spesso sottolineato come il presunto acquisto fondamentale della gestione Marotta in casa bianconera, sul quale costruire le fondamenta della futura difesa. Bonucci e Ranocchia sono stati tra gli artefici della ottima stagione passata dei pugliesi, e quasi tutti gli addetti ai lavori questa estate erano concordi nel ritenerli la coppa centrale del futuro della nazionale italiana. Più forte fisicamente e nei contrasti Ranocchia, più sensibile nei piedi e nel chiamare i movimenti, dunque assimilabile ad un regista della difesa, il neo juventino. La stagione 2010-2011 in effetti si era aperta molto bene per il numero 19 della formazione di Torino: buona personalità, evidenti capacità, ed una difesa che dopo le prime tre giornate di assestamento sembrava essersi molto ben registrata. Dal canto suo Ranocchia complice infortuni e un Genoa poco brillante nel girone d’andata non è riuscito a mettersi particolarmente in mostra. Il 2011 si era però aperto con una inversione di segno per entrambi: Ranocchia si accasava all’Inter fornendo buone prestazioni, mentre Bonucci, già autore di eccessi di confidenza davanti alla propria area anche nel suo momento migliore, iniziava insieme alla sua squadra e specialmente la difesa un trend fortemente negativo. Le ultime partite ci raccontano di un Ranocchia in forte crisi e di un Bonucci assai poco brillante. Per entrambi il futuro continua a sembrare roseo, resta il fatto che a quanto parte non è così semplice emergere per le giovani leve dei difensori italiani. In tutta onestà ieri comunque Bonucci è stato decisamente sfortunato e non colpevole in occasione della prima segnatura della domenica calcistica.

Il mercato di Marotta colpisce ancora anche nel caso del pareggio juventino in apertura di ripresa. Con un po’ di fortuna segna infatti Simone Pepe, tanto criticato tra gli acquisti del DG e accreditato da giornalisti e opinionisti come uomo di quantità e poca qualità. In realtà Simone ha giocato fino ad oggi un campionato estremamente dignitoso, dimostrando peraltro una duttilità assai rara nel panorama calcistico, capace di proporsi alternativamente come ala destra e sinistra, di adattarsi al ruolo di terzino in caso di estremo bisogno, e di sapere recitare con buoni risultati anche il ruolo della seconda punta (posizione in cui il giocatore è nato). Non c’è dubbio che non siamo in presenza di un novello Garrincha, peraltro non più giovanissimo; che però sia il prototipo della riserva ideale che ogni allenatore vorrebbe in squadra sembra abbastanza evidente.

Nel momento migliore della Juventus, dopo due salvataggi miracolosi di Eduardo su Pepe e soprattutto Krasic, il Genoa ripassa in vantaggio con un goal strepitoso di Floro Flores. Comprensibile la gioia della punta che festeggia con un senso di soddisfazione probabilmente superiore a tutte le sue precedenti segnature il punto del momentaneo 2-1. Marotta stava per chiudere il suo acquisto a gennaio, o almeno così sembrava. Magari il passaggio in bianconero alla fine non si è concretizzato per via di ulteriori opportunità manifestatesi al momento delle firme, ma è chiaro comunque che all’ex giocatore dell’Udinese le pagine Facebook dei tifosi (si fa per dire) della Juventus avversi ad un suo arrivo a Torino non saranno risultate particolarmente gradite. Chissà se in quel momento Marotta si sarà sentito un po’ come nella canzone di Antoine, e avrà pensato “se lo prendevo perché lo prendevo, adesso che non l’ho preso perché m’ha segnato…” . Se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto…idem con patate.

Il nuovo pareggio della Juventus avrà fatto tirare ben più di un sospiro di sollievo al DG bianconero. Intanto per aver scongiurato una sconfitta per opera di Floro Flores, ma ancora di più in virtù dell’asse che confeziona la rete, ovvero i due acquisti giunti proprio al suo posto (e grazie non dimentichiamolo al prestito di Amauri al Parma). Ottimo l’assist di Toni, ma strepitosa per velocità di esecuzione la rete di Matri. Consapevole che comunque vada gli tirano le pietre, Marotta dentro di sé avrà anche ragionato che fatti tutti i conti, i migliori attaccanti italiani sul mercato se li è comprati lui, ed entrambi a condizioni economiche eccellenti. Fino al momento del suo infortunio, infatti, Quagliarella risultava probabilmente il giocatore più decisivo del campionato, nonché al netto dei rigori il capocannoniere. Matri sta segnando più di Pazzini (e partecipa molto di più al gioco), ed entrambi sono costati meno dell’attaccante dell’inter (anche di ingaggio e non solo per contratto di compravendita).

Il pomeriggio si chiude trionfalmente con la rete di Toni che sancisce la vittoria finale della Vecchia Signora per 3-2, ribaltando due volte lo svantaggio rispetto ai rossoblù. Non è del tutto chiaro se quello di Aquilani fosse un vero assist o un passaggio sbagliato, fatto sta che con l’esperienza Luca è il primo a intuire che il pallone possa diventare giocabile, con il corpo prende il tempo e si posiziona davanti a Dainelli, ed è lesto ad anticipare il portiere avversario in uscita depositando in rete il pallone che vale i tre punti. Marotta avrà pensato in quell’attimo che è brutto e gli tirano le pietre, ma insomma lui quel catorcio di punta che a Preziosi pesava come un macigno se l’è portato a Torino a costo zero. Gli ha fatto dimezzare l’ingaggio e l’ex campione del mondo l’ha accettato come una festa. Poi il numero 20 della Juve ha fatto sapere a tutti che lui è juventino da sempre e ci tiene moltissimo a fare bene con la maglia e vuole guadagnarsi il posto anche per la prossima stagione, e in effetti sul campo ha proposto buone partite segnando due reti di eccellente fattura (della prima a Cagliari non ne hanno esaltato in molti le gesta, ma di reti segnate di testa da fuori area nella storia non se ne contano esattamente a migliaia…).

Una domenica al cardiopalma quella di Beppe Marotta, condita da reti segnate esclusivamente da giocatori da lui acquistati o trattati in estate o nella finestra invernale del calciomercato.
Penserà che è brutto e gli tirano le pietre, e anche se fosse bello gliele tirerebbero lo stesso. Ma chissà mai che di pietra in pietra, per caso, a furia di metterne una sull’altra non stia costruendo qualcosa che non è poi così fragile come le casette di paglia e legno costruite dai due porcellini sciocchi e che il lupo riusciva a demolire con il soffio o con il fuoco. I tifosi juventini dovrebbero augurarselo: anche perché quella di Madama non è una più una favola da molto tempo, mentre di lupo cattivo che le gira intorno probabilmente ce n’è anche più di uno.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1524


 
 
 

CREDIAMOCI FINO ALLA FINE...

Post n°4458 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Sì, ci crediamo anche noi. Beppe Marotta esce allo scoperto e parla, sia pure con prudenza, di conquista del quarto posto, che significa Champions. Claudio Marchisio, che riassume gli umori della squadra, gli va dietro. Ma c'é anche un Gigi Buffon che, attraverso le parole di Silvano Martina, ribadisce: il titolare sono io. Il che stride con lo Storari che chiede spazio con insistenza. La vittoria con brividi sul Genoa ha lasciato qualche strascico nervoso, visto che ieri Gigi Del Neri era assai rabbuiato e rispondeva a monosillabi. Nessuno gli ha tolto il merito di aver corretto in modo vincente la squadra, ma certo la difesa, ormai a fine stagione, non accenna a miglioramenti e questo preoccupa in prospettiva della volata finale. Forse lo hanno amareggiato quei fischi per la sostituzione di Pepe a favore di Martinez e quei cori fuori tempo (dopo una vittoria a Roma e mentre la squadra con il Genoa stava ribaltando il risultato) che lo hanno invitato a togliere il disturbo. Per questo se l'é cavata con un polemico: "Facciamo la corsa su noi stessi e basta". Invece Marotta, dai microfoni Rai, ha detto: "Abbiamo il dovere di crederci". Ma ha pure aggiunto, realisticamente, che sei punti di distacco sono tanti (oltretutto dovendo fare visita alla Lazio). Per Marchisio "la lotta Champions è sempre aperta: siamo con Del Neri e proveremo a vincerle tutte per arrivarci". Impresa non da poco, soprattutto alla luce dei troppi gol presi quasi ogni domenica. A fare ben sperare, la tenuta atletica della squadra e la forma di alcuni attaccanti ritrovati, da Toni a Pepe. Il dualismo sportivo tra Buffon e Storari può rivelarsi un elemento che pesa, in un senso o nell'altro. Gigi continua a tacere, ma il suo procuratore ribadisce: "Il titolare è lui, lo ha detto la Juventus. E a Torino sta benissimo". Chi non è d'accordo è Marco Storari, che a Roma diede in pratica del cieco a Del Neri, "reo" di non avere visto le sue splendide parate. Che il tecnico juventino ce l'abbia con lui è da escludere, sia perché ha sostituito magnificamente l'ex campione del mondo, sia perché si è rivelato gran portiere anche nella magica stagione della Samp targata Del Neri. Forse il suo carattere un po' esuberante non entusiasma l'uomo di Aquileia, visto che anche ieri si è messo a discutere (arrivando fino a metà campo) con Bonucci e Marchisio e a fine partita con Aquilani. Sono elementi che la società sta vagliando attentamente, perché vuole ricostruire un ambiente solido e sereno. La cessione di Buffon non frutterebbe più di 15 milioni, da spendere anche attraverso uno scambio (che oggi Marotta ha praticamente escluso): resta da vedere se vale la pena, tenendo conto del valore tecnico del portiere azzurro ma anche di quello carismatico. Un segnale strano (o meglio, un non-segnale) è arrivato ieri dalla curva degli ultrà: Buffon, a differenza di altre occasioni, anche quando era assente, non è stato invocato. Solo una questione di rispetto per Storari?

 
 
 

La serietà della Procura di Napoli

Post n°4457 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

Autore: mimmo64

Un Maresciallo amico mio mi ha portato il cd e il brogliaccio di una intercettazione ambientale fatta venerdì a Napoli. Sopra c'era scritto "La serietà della Procura di Napoli: la Casoria si difende e basta dalle accuse di volgarità".
Gli ho dato un'occhiata e mi sono permesso di "trascrivere" quei pochi minuti in cui si dimostra quanto scritto nel brogliaccio".

T.Casoria: vabbè i documenti dopo posso depositarli? Ho preparato una bella cartellina per voi, dove punto per punto ci sono tutti i documenti: la “sentenza suicida” ...si vede che le sentenze che faccio io, sia che sono di assoluzione, che sono di condanna... è di recente passata in giudicato. Io l’avevo già allegata alla prima memoria....è passata in giudicato, quella sentenza che doveva essere suicida, il cancelliere...

PG: Scusi, dottoressa, lei vuole depositare dei documenti?
T.Casoria: sì, però voglio un po’ illustrare...
PG: Quali sono questi documenti?
T.Casoria: questi...allora...li dirò poi alla fine. Li elencherò. Voglio fare la difesa......
PG: Parli allora...
T.Casoria: Poco...poco......però se mi dite così io non parlo più.
PG: no...no ci mancherebbe...
T.Casoria: non parlo più....se voi mi dite così, chiudiamo...io vi do i documenti
PG: no no, la ascoltiamo.....
T.Casoria: allora elenchiamo i documenti.....se però voi dite che non devo parlare non parlo più... (ridendo). Allora facciamo così, io elenco i documenti, così agevoliamo anche il Cancelliere. E, man mano che leggo i documenti, faccio anche queste considerazioni.
Allora, con riferimento al Punto 1 io deposito la motivazione della sentenza xxxxx , dove si da atto che il grande provvedimento che si doveva fare per il quale la dott.ssa Pandolfi..questi sono i gesti, adesso ve li faccio vedere..in Camera di Consiglio “leggiamo l’art. 240”, sapendo che c’erano due detenuti fuori. E vi porto anche il capo di imputazione: 40 rapine avevano questi qua, perché non avevano fatto l’abbreviato. E c’erano quindi due brutti rapinatori che dovevamo vedere, che tumultuavano nella camera fuori. Vi porto il decreto...
Allora primo deposito, in riferimento al Punto 1, la “sentenza Patalano-Aniello”, dove nel dispositivo si legge “ ordina la restituzione del titolo in sequestro al Notaio XXX : Assoluzione perché il fatto non sussiste”...era un assegno protestato!! Questa era la grande restituzione per cui dovevamo...dice chi io ho strozzato la Camera di Consiglio..perchè dovevamo discutere del 240.. e vi ho fatto il gesto che faceva...perchè quello poi è fatto per far perdere le staffe praticamente...(Qui la Casoria deve mimare il gesto)....così facevo....
Leggiamo il 240...
Deposito, sempre in riferimento al Punto 1, il decreto di giudizio immediato a carico di XXX (i due rapinatori), dove sono elencate tutte le rapine dei due detenuti che ci stavano aspettando fuori mentre che noi dovevamo decidere se restituire o meno l’assegno protestato....

In riferimento al Punto 2...la “sentenza suicida”...già l’avevo allegata la sentenza suicida alla prima memoria. Ora il Cancelliere mi ha dato l’attestazione che è passata in giudicato....anche quell’altra è passata in giudicato. Quindi sia che le faccio di assoluzione, sia che le faccio di condanna subito passano in giudicato. E vi deposito questo.

Poi, con riferimento al Punto 2, l’ultima istanza di ricusazione, la terza.... non si è mai visto nella storia della Repubblica (lo dice ridendo)....la terza istanza di ricusazione... che però poi dobbiamo dire da che cosa è stata preceduta, e che cosa ho dovuto patire io. Perché prima qua la dott.ssa Catena, questa autorità che mi viene da.....che adesso fanno a vedere... che dice il tono..... ”Tu ti devi astenere perché Alemi ha applicato una norma tabellare che esiste” ...così ha detto (la Catena).....”ma è andata in desuetudine!!!! E il processo non ti toccava”....
E io che ho risposto? E a me che mi importa? Vai a parlare con Alemi....che me ne importa a me? Questo processo sta davanti a me e io lo sto facendo!! Lo ha detto (la Catena) ogni giorno..e quelle altre due colleghe, che sono state trasferite, non perché non andavano d’accordo con me, ma perché volevano emigrare...perchè la dott.ssa Pandolfi sostiene che qua si vedono i processi vecchi e lì invece si vedono i processi freschi, e ha sempre gradito.
E ogni volta che il Presidente Alemi faceva l’interpello per i volontari, perché poi abbiamo noi al Tribunale di Napoli una sezione di riesame che è formata sempre da gente raccogliticcia insomma..e allora lei faceva sempre, puntualmente, la domanda per andare. Perché diceva “ io così io faccio punti e merito...”, dal primo giorno, dal primo giorno che sono arrivato la dott.ssa Catena ha detto che lei se ne voleva andare dalla sezione, perché prima diceva che se ne voleva andare in Cassazione, poi ha cambiato e se ne è andata in Corte d’Appello. Ma non è cosa mia di quelle cose là.

Questa terza istanza di ricusazione...eh...mio fratello glissa, ma io non voglio glissare su questo punto. Da che cosa è stata preceduta? Dal fatto che il Procuratore Capo della Repubblica(Lepore) scrive al Presidente del Tribunale di Napoli “vedi che devi..”, perché poi il tono delle missive è un po’ edulcorato,
“vedi che devi fare per farla astenere” .
E Alemi.... io gli ho detto “ E tu non lo prendi a male parole?”, e lui mi ha detto “No, io le male parole io non le dico.
Io dopo ti mando la lettera e tu me lo devi mettere per iscritto che non ti astieni”.
Io voglio sapere, nel Codice di Proceduta Penale dove è prevista la dichiarazione di non astensione...che io ho fatta, ve l’ho portata.

Mio fratello su questo punto vuole glissare, perché dice che non ne esce buona la giurisdizione, ma io mi devo difendere...mi devo difendere. E poi questo è l’atto finale, perché questo fatto
fin dal primo giorno si è sentito dire che io mi dovevo astenere.

Io ho fatto processi importantissimi, mò ci vuole.....Cutolo è rimasto in galera da quando io l’ho accusato, non è più uscito...Semerari....(qualcuno prova ad interromperla, probabilmente il fratello)...no voglio dirlo.....il Prof. Semerari...che minacciava (alzando la voce)!! Avevano paura tutti..dice i Servizi segreti ti tagliano la testa se non dici che Cutolo è pazzo!! I colleghi non scendevano, avevano paura!!! E sono dovuta andare io...perché dice che il Prof. Semerari era potente....e io invece nella requisitoria, che lui ha trovato da ridire, ho detto –ed è registrato- “Semerari Aldo”....l’ho trattato da delinquente quale era! E poi basta...
adesso mi devo difendere e mi difenderò.
La sentenza, dove è uscito “la sentenza suicida” sui giornali, perché poi questi procuratori....voi dite tanto l’indipendenza della magistratura...qua non possiamo più parlare.
Qua c’è solo l’indipendenza dei Pubblici Ministeri!
Il Giudice.....Si è verificato all’interno questo meccanismo..perchè questi sono potentissimi....arrivano a questo, che praticamente il Procuratore della Repubblica tiene sotto lo schiaffo il Presidente del Tribunale! Perché se questo poi si sente in dovere di scrivere a me e di dire che io devo mettere per iscritto che io non mi astengo......perchè io poi una cosa non ho capito: perché io mi dovevo astenere da questo processo? Questo veramente non l’ho capito...
Perché io non ho nessun interesse, il mondo del calcio...non sono tifosa di nessuna squadra...non mi interesso di calcio.

Il Punto 3 vi ho messo “Cara Teresa”..la lettera...però la collega Gualtieri ha ammesso che mi disse...dice “è difficile...è difficile....è difficile”, dissi “non ti preoccupare”. Lei fa vedere che l’ho trovata al computer.....non è vero. Sono andata a leggere i libri, ci ho scritto pure tutto quello che doveva mettere dentro la sentenza..lei mò dice che io..tatata..gli ho fatto la ricerca al computer. Invece ho fatto una ricerca di dottrina, perché sono molto fornita di libri!

Punto 6- La dichiarazione di non astensione....la voglio leggere!!
“Presa visione del contenuto della lettera riservata...” – devo dire che durante il Processo Calciopoli, qua se si andrà avanti, ci sono state molte lettere riservate eh...questa è l’ultima! Poi dice perché ti sei ammalata e ti è venuta l’ulcera..... ”Presa visione del contenuto della lettera riservata numero 243/2011 del 24 gennaio 2011, e sottolineato che rispondo per mera cortesia nei confronti del Capo dell’Ufficio Giudiziario” – perché io potevo anche non rispondere ad Alemi che mi dice fammi la dichiarazione scritta di non astensione..potevo anche astenermi – “..E in particolare che non mi risulta la pendenza” – per dirvi come è strumentalizzato questo procedimento disciplinare –
“..la pendenza di procedimento disciplinare a mio carico che presenti collegamenti con provvedimenti presi, ovviamente dal Collegio e non certo dal solo Presidente nell’ambito del Processo Calciopoli o di altri processi, una mia dichiarazione di non astensione equivarrebbe a violazione del dovere di ufficio. Tale convincimento riceve conforto da ben due ordinanze della Corte di Appello che hanno deciso su due successive istanze. Intendo prestare osservanza alle ordinanze della Corte”

E ora vi voglio spiegare come è successo questo cambio di atteggiamento delle due colleghe nei miei confronti.
Perché la parte civile, non contenta della dichiarazione di inammissibilità...diciamo di “inammissibilità” perché poi sono andati nel merito..della Corte di Appello, ha fatto un’istanza alla Procura Generale della Cassazione...dice “guarda che c’è il provvedimento abnorme...tu devi iniziare l’azione disciplinare”. Li ho visti all’improvviso che sono entrati tutti spaventati....già la collega ha detto “ob torto collo”..per altro faccio notare che “obtorto collo” è tutto attaccato...tutta una parola, il Presidente Alemi non gliel’ha corretta...Dunque....le vedo tutte allarmate, dice “Ci fanno il procedimento, il Procuratore Generale della Cassazione ci fa il procedimento disciplinare...dobbiamo fare la giustificazione scritta” – e l’hanno fatta – “..Tu devi fare anche tu la giustificazione scritta”. Io mi sono rifiutata di fare la giustificazione scritta al Procuratore Generale...loro due le hanno fatte...ed è stata archiviata. Ovviamente...perchè non ho avuto più seguito per il “provvedimento abnorme”....perchè poi dobbiamo vedere se era...perchè non è tutto vangelo quello che dice la Cassazione. Ma chi lo ha detto che non possiamo criticare?

Certo che per riprendere in mano il processo abbiamo dovuto fare degli sforzi titanici...perchè dopo che tu te ne esci con un provvedimento del genere...e vi devo dire che se noi non avessimo fatto....io non voglio violare il segreto della camera di consiglio...e non voglio farmi valere di quello che io ho detto nella camera di Consiglio in contrasto con le...ma se noi non avessimo fatto quel provvedimento, cosiddetto “abnorme”, che poi solo perché alcune parti hanno fatto il ricorso per Cassazione sono rientrate, il processo non si sarebbe fatto.....perché poi si era presentato il tifoso della Roma con la tessera in mano...dice “sono stato imbrogliato”, l’Avvocato che aveva perduto la causa...invece così è stato ridimensionato, tanto è vero che siamo arrivati alla chiusura dell’Istruttoria eh...
Adesso il Pubblico Ministero è renitente (alzando leggermente la voce) a fare la requisitoria...io questo so (sbattendo leggermente il pugno sul tavolo):
che il PM è renitente...ha fatto indagine integrativa e ha sentito un test che è andato...andiamo avanti!

Allora la genesi di questo è...devo essere punita perché non mi sono voluta piegare a fare questo atto di discolpa, che poi secondo me avrebbe comportato violazione pure della Camera di Consiglio. Loro lo hanno fatto e hanno spiegato perché non era abnorme....”Teresa aiutaci a dire la Cassazione qual è...” hanno voluto (ridendo) pure che io ci dicessi qual’era la Cassazione.
Perché la Cassazione, ci sono delle sentenze della Cassazione che dicono che se tu non sei la persona offesa dal reato..tu non hai diritto...quindi molti potevano effettivamente...sarà stata pure un po’ drastica, ma non è così scandalosa questa decisione...e poi io non capisco una cosa: scusatemi tanto qua si dice che i Processi si devono fare...si devono fare in fretta, ma il processo di separazione....qua delle volte si separano i processi pure fra imputati per più imputazioni penali. Ma io non penso che il Giudice Penale abbia le mani tagliate, bloccate...che debba per forza dire “Sì venite tutti quanti” che così facciamo un processo che dura cinquant’anni! Non lo penso questo....le colleghe hanno pensato che io dicendo “obtorto collo” io volessi rovinarle....questo è tutto il punto.
Invece io ho detto “obtorto collo” perché...è vero, lo ammetto, ho voluto fare una critica alla Cassazione. Andiamo avanti.

Poi vi devo dire, il fatto...il telefono là...Premetto che i rapporti con la commessa sono più che cordiali. La commessa, il personale della cancelleria sono tutti meravigliati. E poi vi dico pure che i grandi assenti di questo processo sono gli avvocati, che quando li incontro mi dicono “Che onore...come sta?”, anche avvocati che nel passato..insomma...non si profondevano in tutti questi...
Mi hanno detto, davanti al Presidente Alemi quando ha fatto una riunione, “Che onore..che onore darvi la mano”.
E poi dopo vi devo dire questo fatto della....la collega Catena faceva azione di disturbo continuo. Lei aveva il telefono con la linea esterna, io ve l’ho scritto nella memoria, nell’aula 217. Io praticamente, e la certificazione che ha fatto la cancelleria vi spiega che poi il processo è dovuto iniziare alle 11.50, perché non saliva il detenuto...Allora noi che abbiamo fatto? Abbiamo fatto il primo processo per rapina. Ho detto...va...è disfunzione pure della scorta dei carabinieri che non portano i detenuti...facciamo pure il secondo...che era pure uno straniero. Che poi abbiamo avuto anche una lamentela del console rumeno per come sono andate le cose nel processo...Ha detto “No...lo portiamo dopo...facciamo calciopoli...facciamo una parentesi, con tutta quella gente, giornalisti....facciamo una parentesi...facciamo salire il rumeno” Ho detto “No, si fa più tardi calciopoli, però si deve telefonare, si deve “bombardare” di telefonate le camere di sicurezza, perché deve salire il rumeno. Voi vi dovete mettere vicino al telefono e chiamare". Perché se uno li sollecita loro danno delle preferenze, loro seguono un certo ordine di portata in aula però....
Beh io che faccio, esco...rientro...vado là e trovo che quella, la commessa, “tititi”...che state facendo? “No...la dott.ssa Catena mi ha detto di non chiamare le camere di sicurezza...deve parlare col Questore Pisani....io...”taaac”...è vero lo ammetto....l’ho posato (il telefono)..però non ho fatto niente, la commessa mi vuole un bene dell’anima...mi porta pure i cornetti......del bar “Santoro” che sta di fronte casa sua. Lei dice “Io ho detto quello che si è verificato”, ho detto “Avete fatto bene..ho visto che avete detto le cose come stanno, non che io ho alzato le mani”. Si è adombrato anche questo...

Poi vi ho portato le sentenze...io fino a mò ho fatto il membro del Collegio. Il Presidente non scriveva niente...e io scrivevo e lui firmava....
Mò praticamente che è successo? La collega Pandolfi, che è una collega furbetta, per fare il doppio delle sentenza mie – perché io scrivo sentenze eh? Non è che sono il presidente che non scrivono..ve le ho portate.. - che cosa fa? Le sentenze più pesanti..quelle mi hanno preso in giro, si vede che io ero in una situazione di minorata difesa, nella camera di consiglio dicevano “E tu sei più esperta...questa falla tu..”. E io vi ho portato quelle sentenze del camorrista...etc etc..che ho fatto io.

Punto 10 – Perché si è risentita quel giorno che io mi sono presa tutte e due le sentenze? Io lo statino ve l’ho portato....Perché erano due sentenze semplici!! E lei le voleva fare lei, perché “faceva numero”, e non è vero che io ho detto...io ho detto che io le faccio a regola d’arte non come le fate voi..provate a vedere se nelle sentenze che hanno fatto loro io ho fatto mai una correzione. Ho sempre firmato tutto...non c’è una correzione. Voi dovete prendere tutte le loro sentenze...non ho mai corretto una virgola.
Le più pesanti nella sezione le scrivo io...cosa che di solito non fanno i Presidenti.

Naturalmente l’introduzione voleva ironizzare sui brogliacci dei CC delle intercettazioni e sul fatto che dell’udienza di venerdì i media avrebbero sicuramente glissato (loro si!) sulle denuncia della Casoria per sottolineare solo le sue intemperanze.


http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1522

 

 
 
 

Il Cobolli Gigli che rifarebbe tutto!

Post n°4456 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

Giulemanidallajuve su calcio GP

Immagine IPB

Cobolli Gigli torna a parlare della sua esperienza da Presidente della Juventus, e lo fa, come sempre, da persona posata, rammaricata dalle critiche che ancora oggi gli vengono rivolte, e con una personalità così lontana da quelle a cui ci ha abituati il mondo dello sport che ancora oggi sorprende il ruolo che proprio lui è stato chiamato ad impersonare nel più brutto momento della storia bianconera.

Nell’ultima intervista Cobolli ribadisce: «Se tornassi indietro rifarei tutto» senza nessuna remora nell’affermare che ogni scelta è stata voluta e condivisa. Dichiarazione che contrasta con quel: «Giusto che Agnelli chieda indietro gli scudetti», come se oggi è un dovere lottare per riavere quello che ci appartiene, mentre nel 2006 non lo era altrettanto; e pensare che, proprio in quel momento, sarebbe stata sufficiente una presa di posizione più decisa per impedire che proprio quei titoli, conquistati sul campo, lasciassero il posto a degli asterischi. Situazione incontestabile, e non solo alla luce dei fatti emersi negli anni successivi.

Si dice spesso che contestualizzare l’evento aiuta a comprendere determinare scelte e comportamenti. Proviamo quindi a ritornare nel 2006; la Juventus viene travolta da calciopoli, i suoi dirigenti vengono allontanati dopo aver regalato stagioni da sogno ai tifosi, la proprietà prende le distanze dalla vecchia gestione accettando la condanna, e nuovi dirigenti, estranei al mondo del calcio, vengono chiamati a rappresentare la vecchia signora proprio in questo particolare periodo della sua storia. Situazioni difficili, scelte ingiustificate e una campagna mediatica colpevolista, spingono, con accuse di ogni genere, la Juventus in serie B con due scudetti e molti campioni in meno. In tutto questo contesto, lottare per difendersi da accuse ritenute ingiuste, come affermato in un primo momento dallo stesso Cobolli («Continuo con assoluta tranquillità a spiegare che c’è stata una disuguaglianza di trattamento tra la Juve e le altre società, inoltre in serie B una situazione economica pesante comporterebbe una pena nettamente superiore a quella che un’altra qualsiasi squadra potrebbe sopportare»), contrasta con le decisioni adottate successivamente, a cui hanno fatto seguito altre dichiarazioni su questa falsa riga («La Juventus ha definitivamente girato la pagina della espiazione delle proprie colpe»), poi smussate, almeno in parte («Noi abbiamo accettato questo verdetto. L’abbiamo accettato dopo un arbitrato che è una pietra tombale sulla questione. Però, come Galileo Galilei, mi sento di pensare ”eppur si muove”» ). E’ chiaro che in questo ragionamento, non sempre lineare, il tifoso rimane spiazzato dato che viene a mancare quella sicurezza e determinazione che in quel momento era necessario avere.
Proprio per questo mi chiedo se è giusto ribadire, ancora oggi, che la condotta seguita è stata quella corretta.

Il momento è difficile, l’inter - l’antagonista di sempre - oltre ad acquistare a prezzo di saldo alcuni campioni bianconeri, definiti da Cobolli «affari calcistici», si cuce sul petto uno dei due scudetti juventini revocati. L'ex presidente juventino applaude alla consegna ai nerazzurri della coppa, per la "conquista" a tavolino del titolo nazionale 2005/2006 e ritira il premio Peppino Prisco “alla lealtà, correttezza e simpatia sportiva”. Nello stesso periodo loda Giacinto Facchetti ( «Tutti dobbiamo cercare di comportarci molto meglio e di essere uomini veri come lo era lui») e si complimenta con Guido Rossi per il lavoro svolto come Presidente straordinario della Figc ( «Ritengo che abbia svolto con efficienza il suo incarico. Sul piano calcistico, la nomina di Rossi alla Telecom non è neanche da commentare»). Non solo, con le seguenti parole si avvicina ad una delle tante sfide di campionato con i nerazzurri: «Sono d’accordo che non ha nessun senso andare avanti con battute, io ho smesso di parlare di questo argomento, ho molto stima di Paolillo e del presidente Moratti, ma è inevitabile che tra Juventus ed Inter ci sia una forte competizione». Parlare di sgomento del popolo juventino non è propriamente la parola adatta. Una pagina nera per la Juventus e per tutti i suoi tifosi che vengono dimenticati, umiliati, per mantenere rapporti cordiali e diplomatici con chi nello stesso momento non fa altro che denigrare la nostra maglia e la nostra storia.
Era proprio necessario porsi in questo modo?

Non solo non difende la storia della Juventus, ma in linea con tutta la nuova dirigenza, ne prende costantemente le distanze: «Non conosco il Signor Moggi. Lo conosco solo da quello che è stato scritto sui giornali, la nuova Juve trasparente non deve avere nulla a che fare con la vecchia». Il continuo richiamo alla trasparenza unito al coro «Guardiamo avanti», «Lo Juventino non pianga il passato, ma guardi con fierezza al futuro, per rispetto della storia della Juve, perché è lo stile Juve che lo impone», è un altro aspetto che non ha contribuito a creare quel rapporto idilliaco con la tifoseria, come era nelle intenzioni dell’ex presidente. Certo è che, situazioni come quella in cui arriva a distinguere gli stessi tifosi in categorie: serie A, B, C non aiutano, tanto da costringerlo a precisare più volte, che la battuta era diretta ai “tifosi violenti”. Oggi Cobolli ricorda, in ogni occasione, i risultati conquistati sul campo come un vanto, proprio in un momento in cui invece mancano.
Ma non dimentichiamo che con Cobolli, il palmares della Juventus recita –2 alla voce titoli conquistati…

Un presidente che si è definito “allevato a sangue bianconero” che però, alla domanda provocatoria sul 5 maggio, risponde «il 5 maggio è solo quello di Mazoni». Situazione che non può che confermare una distanza proprio con quei tifosi che considerano quel campionato e quella vittoria come una delle più significative.

Capisco l’attuale tentativo di smarcarsi da tutte le critiche anche a distanza di anni, quello che mi chiedo e che chiedo al Dr. Cobolli è: tutto quello che è stato fatto era necessario o alcune cose potevano essere evitate? Lo chiedo retoricamente, consapevole che anche nel 2006 esisteva la possibilità e c'erano i presupposti per poter fare molto di più di quello che è stato fatto, in modo da salvare la storia e le conquiste della Juventus.

«Il calcio ha una grande occasione per cercare di migliorare, se non lo facciamo questa volta non ce ne sarà un’altra. Vedo comunque che sopra la nostra testa c’è un sistema che si sta dando delle regole. Nel calcio c’è sicuramente un problema morale». Rileggendo oggi queste dichiarazioni di Cobolli, alla luce di quanto è emerso, mi risulta impossibile legarle alla sua ultima affermazione: “Se tornassi indietro rifarei tutto”, anche solo per una ragione:
meritiamo rispetto.

Il calcio non è migliorato, e la Juventus ed i suoi tifosi hanno pagato anche per la mancanza di un vero presidente.

Il sito di CALCIO GP

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1523

 
 
 

Tmw - Agente Buffon: "Gigi sta benissimo alla Juventus, lui è il titolare e Marotta lo stima

Post n°4455 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di Tuttomercatoweb ha contattato in esclusiva Silavano Martina, noto procuratore e agente del numero uno bianconero, per conoscere la sua reazione all'intervento del direttore generale a Radio Anch'Io lo Sport: "Non mi stupisco delle parole di Marotta, anche perchè non devo leggere sul giornale per sapere cosa Marotta pensa di Buffon e la stima che nutre per lui - queste le parole di Martina -. L'unica cosa che non mi è chiara è il motivo per il quale si parla continuamente di Buffon, quando ci sono altri due anni e mezzo di contratto e Buffon sta benissmo alla Juventus. Polemiche con Storari?Non commento nemmeno queste cose, anche perchè non capisco perchè si vogliano costruire dei casus belli ad arte. Non c'è assolutamente niente, il tecnico ha sempre considerato Buffon il titolare"

 
 
 

Juve, per Nasri l'Inter offre 31 milioni

Post n°4454 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

 

L'indiscrezione di mercato arriva dall'Inghilterra, precisamente dal portale Caughtoffside.com, secondo cui Samir Nasri sarebbe vicino a vestire la maglia dell'Inter. Stando a quanto riporta il sito inglese, la società neroazzurra sarebbe disposta ad offrire all'Arsenal circa 31 milioni di euro per aggiudicarsi le prestazione del talento transalpino. Il giocatore classe 87', arrivato alla corte di Arsene Wenger dal Marsiglia per una cifra intorno ai 15 milioni di euro, in Italia piace anche a Juventus e Milan.

 
 
 

Ligue 1: rallentano Lille e Marsiglia, si avvicina il Lione

Post n°4453 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
© foto di Federico De Luca

La 30.ma giornata della Ligue 1 è favorevole al Lione, grazie anche alla contemporanea sconfitta del Lille e il pareggio del Marsiglia. La capolita perde a Monaco, a causa di una rete di Park, mentre la squadra di Deschamps coglie solo un punto contro il Tolosa; OM avanti con Remy, poi Braaten e Cetto ribaltano la situazione, prima del definitivo pareggio di Gignac. Si avvicina cosi il Lione che, con un secco 3-0, affonda il Lens. Di Briand, Lisandro Lopez e un autogol le reti per la squadra di Puel. Perde il Rennes ( 2-0 a Brest), mentre il PSG vince a Caen portandosi a 49 punti in piena zona Europa League. Deludente 0-0 del Bordeaux contro il fanalido di coda ArlesAvignon
I risultati del 30.mo turno:
Auxerre - St.Etienne 2-2; Bordeaux - ArlesAvignon 0-0; Caen - PSG 1-2; Lorient - Sochaux 1-1; Monaco - Lille 1-0; Valenciennes - Nancy 1-1; Brest - Rennes 2-0; Marsiglia - Tolosa 2-2; Montpellier - Nizza 1-1; Lione - Lens 3-0

 
 
 

MAROTTA: "Champions, dobbiamo crederci, ma siamo realisti"

Post n°4452 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Il giorno dopo la vittoria sul Genoa, terzo successo consecutivo che per la Juventus di questa stagione rappresenta un primato, Beppe Marotta, direttore generale bianconero, analizza il momento della sua squadra tenendo i piedi ancorati sulla terra. "Bisogna essere realisti, perchè il distacco tra noi e la zona Champions è tanto, sei punti sono molti - ha dichiarato Marotta a Radio anch'io lo sport come riporta Tuttosport -. Ma abbiamo il dovere di crederci. E comunque abbiamo dimostrato di saper reagire. La pressione che c'è intorno alla Juve è forte: il tifoso è abituato a vedere la sua squadra vincere, in questi quattro anni dopo Calciopoli il credito si è un pò consumato, e ogni domenica bisogna fare certe partite per dimostrare qual'è la maglia che si indossa. C'è anche la componente di fortuna che gioca in favore di uno o degli altri: il Napoli non ha avuto infortuni, noi tanti, del resto il calcio è molto esasperato sul piano agonistico e i problemi muscolari e traumatici sono all'ordine del giorno. E di questo va tenuto conto con una rosa numerosa. Del Neri - continua Marotta - ha fatto un grande lavoro su una squadra che deve crescere: lo stesso Napoli che viaggia a velocità stratosferica è stata costruita col tempo. Ci vuole pazienza. Non è detto poi che con i soldi si ottengono i risultati sperati. In questo campionato sono stati cambiati tantissimi allenatori: noi siamo stati criticati perchè non avevamo cambiato il nostro quando le cose non stavano andando. Poi abbiamo recuperato, anche se quella attuale non è la posizione che avremmo voluto. Ma Del Neri ha dovuto fare i conti con una rosa decimata, noi abbiamo utilizzato 35 giocatori per via dei tanti infortuni. Siamo una delle poche squadre che pur non avendo un ruolino di marcia eccellente non ha cambiato il suo allenatore". Non aver cambiato tecnico si è rivelata una mossa giusta per quest'annata, ma chissà se Gigi Delneri siederà sulla panchina bianconera la prossima stagione. E chissà se Buffon sarà ancora l'estremo difensore della Juventus:  "Non esiste nulla, Gigi è il portiere titolare della Juve - afferma con sicurezza il dg bianconero -: la scorsa estate abbiamo dovuto ingaggiare un altro bravo portiere come Storari, poi Buffon è rientrato dall'infortunio, e nella gara con la Roma i medici non hanno reso disponibile Buffon. E comunque mi è difficile pensare che una società come la Roma che deve ancora trovare una sua struttura possa aver intavolato un discorso sui giocatori del futuro: con noi sicuramente non lo ha fatto". Dalla Capitale arrivano polemiche sulle regolarità del campionato con la proposta di Lotito di creare una task force, ma su quest'aspetto Marotta è netto: "Non ne capisco la motivazione, la Figc è ben strutturata al suo interno, non credo al complotto, è un campionato molto incerto".

 
 
 

Ibra & Del Neri - trova le differenze

Post n°4451 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS

Pepe migliore in campo, Toni uomo del match. Del Neri ? Sui cambi gli ha detto bene il risultato. Sennò. Quello per Toni è stato decisivo perché il giocatore ha aperto la difesa genoana fornendo l’assist a Matri, rapinando deliziosamente il goal della vittoria e sfiorandone un altro. Quello di Pepe è stato incomprensibile. Un Pepe in gran spolvero, un goal, tre occasioni da rete ed il via al goal di Matri. La sua sostituzione con la rimonta ancora da perfezionare, per di più con l’inviso Martinez, è sembrata quasi una provocazione nei confronti del pubblico che oltre al biglietto acquista il diritto a fischiare e lo esercita come gli piace. A volte, come ieri, persino bene. Ballardini dice che non andiamo in Cl. Deve vedere se lui va a Genova domenica.

La Juve aveva comunque meritato ai punti il successo. Come a Roma ha preso a giocare i secondi tempi. Ha creato anche nel primo tempo più occasioni dei genoani che si son chiusi a picchiare forti di un arbitraggio assai tollerante. Una volta si diceva, sbagliando, che alla Juve in casa mandavano arbitri giovani per lasciarla giocare. Oggi alla Juve in casa quando mandano i giovani succede il contrario. Soltanto a Brescia e a Genova con la Sampdoria eravamo stati picchiati di più. L’arbitraggio di Guida di ieri ha ricordato molto Giannoccaro con l’Udinese, se si pensa che il primo giallo vero il Genoa l’ha preso a un quarto d’ora dal termine. Il giallo che non manca mai invece è quello di Motta. Altre volte è stato penalizzato eccessivamente. Son due partite invece, compreso il calcione a Totti di Roma, che appare troppo nervoso. E le sanzioni le merita tutte. Sarà il caldo. Comunque è in buona compagnia. I nervi a lui sono saltati soltanto ora, al pubblico quando lo vede quasi da subito. La Juve comunque è riuscita a ottenere quella continuità di vittorie che invano si auspicava alla fine del girone d’andata. Non so se dipenda dal modulo. A Roma s’è vinto con una punta sola supportata da Krasic e un esterno. Ieri invece la gara l’ha sbloccata la seconda punta dopo un minuto. Probabilmente è solo questione di testa. Senza pressioni questa labile squadra vince. Come un Chievo, come in provincia. Bene lo stesso. E’ sicuramente fuori tempo utile. Ma non è detto che sia fuori tempo massimo. A sei punti dalla zona Cl e a sei gare dal termine, di cui ben quattro più che abbordabili e lo scontro diretto con la Lazio a Roma, con un Quagliarella in più per lo sprint finale. Se qualcuno non gli dice bravi, magari non se ne accorgono e i bravi lo fanno sul serio. Certo, non glielo dice Del Neri. Il quale ormai non dice niente. Del Neri è in silenzio stampa e nessuno se n’è accorto. "Non devo spiegare niente a nessuno" barra "le mie opinioni le tengo per me": che le fanno a fare le conferenze stampa di Del Neri ? Sono una seccatura per lui, una umiliazione per chi gli fa le domande e una perdita di tempo per chi legge le risposte. Solo su Buffon lui (e Marotta) son rispettosi e ciarlieri. Tipo nei film di gangster, quando ti danno amicizia prima di farti fuori. Comunque il silenzio di Mister Del Neri non è poi una tragedia. A parte le gaffes che non commette, alla domanda delle domande, com’è che prendiamo in casa più goal di quanti ne abbia presi in tutto il Milan, già una volta ha risposto dicendo “Non so”. Ci mancherà, Del Neri. Come del resto Marotta. Il quale invita a prendere esempio dal Napoli anziché il Milan: visto il Napoli ? dichiara, ci vogliono anni per fare una squadra grande. E giocatori di proprietà, giocatori ventenni. Lo stadio sempre pieno. Magari farsi pure la C. Ma non è meglio seguire il Milan ? Resta in vantaggio. Con o senza Ibra farà almeno dodici punti da qui alla fine, troppi per quel Napoli che ieri s’è inimicato persino Sky col discorso dell’attenzione legata ai numeri dei tifosi (come se per la Juve e le milanesi non tifasse una trentina di milioni di italiani) e occhio che i giornalisti si vendicano. Ha piedi buoni che suppliscono al ritmo e qualcosa di meglio di un gioco: tre o quattro star in grado a comando di metterla dentro. Che tanto dietro non prendon mai goal. A centrocampo c’è quel ben di dio di facce sporche. Prenderei Van Bommel e Boateng in cambio di tutti i nostri centrocampisti. Così eviteremmo anche al povero Storari di dover fare da leader e stimolatore, un lavoro supplementare che nessuno gli ha chiesto, ad uso e consumo delle fotografie e che se proviene da una riserva lascia il tempo che trova. Quello che trova sempre il tempo di restare il migliore, è Ibra. Checché se ne dica, Ibra resta il migliore. Il migliore del mondo in Italia, dunque in assoluto. Anche ieri, con una Fiorentina bauscia, slabbrata e presuntuosa, ha dato un saggio di quel che può fare quando e come vuole. Ha fatto quello che non voleva e quello che voleva, errori compresi. Alla fine, forse stanco dei capricci che deve subire dalla pigrizia e gli umori del genio, se l’è presa con se stesso. Prendete invece Del Neri. Così lunare, quasi sexy nel suo essere contro e al di fuori di tutto. In un mondo suo senza genio però senza colpe. Sexy nel modo canonico. Irraggiungibile nel suo distacco. "Si vedono domenicalmente risultati abbastanza anomali, che non sono prodotti da nessuno". Mi manca già.

 
 
 

MARCHISIO: "SEMPRE STATI CON DELNERI, LASCIAMOLO LAVORARE TRANQUILLAMENTE"

Post n°4450 pubblicato il 11 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Tutto si può rimproverare a Claudio Marchisio ma non l'impegno e l'attaccamento ai colori bianconeri. Anche nei momenti di maggiore difficoltà non si è sottratto all'impegno con i media mettendoci sempre la faccia addossandosi responsabilità anche non sua. Il Princpino sta crescendo sempre più e sta studiando da Alessandro Del Piero come si diventa leader fuori e dentro il campo e lo dimostra anche nelle dichiarazioni che ha rilasciato oggi a Radio Monte Carlo: "La cosa più importante è far lavorare Delneri tranquillamente fino a fine stagione - sottolinea il bianconero ospite di Teo in tempo reale - perchè la squadra è con lui, lo è sempre stata e la cosa più importante è cercare di chiudere al meglio questa stagione con il mister. Poi la società avrà modi di prendere le sue decisioni". La Juve ora deve pensare a vincere. "La cosa importante è pensare alle nostre partite; noi dobbiamo cercare di vincerle tutte per sperare nel 4° posto. Poi è anche vero che la Roma, la Lazio, l'Udinese hanno anche delle partite non facili, ci sono degli scontri diretti. E' tutta da vedere"

 
 
 

     

 

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