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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

"Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?" cantava Lucio Battisti nella sua celebre canzone intitolata appunto "Ancora tu" che in questi giorni rischia di divenire un tormentone per i tifosi della Juventus viste le recenti notizie sul fronte allenatore. Spalletti, Mazzarri, Deschamps? No, ancora Delneri! Che il tecnico di Aquileia sia in risalita è una sensazione abbastanza diffusa quanto temuta  da tutti, tranne che dai dirigenti e dalla proprietà bianconera. Si, temuta perchè l'annata che si sta portando a termine ha vissuto più di bassi che di alti, non possono essere tre vittorie consecutive, un settimo posto con qualificazione all'Europa League e uno sterile alibi come quello degli infortuni (tra l'altro meno pesanti rispetto alle ultime due stagioni) a rivalutare il lavoro di un tecnico che fin quando possibile abbiamo difeso ma che ha dimostrato più volte di non aver ben salda ne la situazione tattica ne psicologica della squadra. Metterci la bellezza di 31 giornate per capire che la rosa che ha a disposizione non è adatta per il suo canonico 4-4-2 non ci sembra una nota di merito lusinghiera, impiegarci ben 32 giornate per far conseguire per la prima volta in stagione la terza vittoria consecutiva nemmeno, insomma non capiamo da dove arrivino tali idee che possano far suggerire alla riconferma di un tecnico che, al 90%, al termine della stagione risulterà bocciato su tutta la linea avendo fallito obiettivi minimi e non solo. Il Delneri bianconero è sembrato non essere in grado di gestire una grande squadra e le grandi conseguenti pressioni, spesso le sue conferenze stampa ed interviste hanno evaso da problemi ben chiari e netti che questa squadra ha mostrato, fughe fornite da clamorose arrampicate sugli specchi come il celebre "stiamo migliorando" dopo la gara con il Milan conclusasi con la bellezza di zero tiri in porta, il "presto ci applaudiranno" dopo la scriteriata gestione del doppio vantaggio e dei cambi a Cesena, Delneri sembra francamente non poter reggere un'altra annata a Torino, è rimasto sia sul punto di vista dialettico che tecnico-tattico quello di Verona, Bergamo e Genova, buone partenze, discreti filotti, crolli dopo le soste natalizie e riprese primaverili (classico andazzo alla Delneri), piazze in cui una sequenza positiva di 13 risultati utili di 7 vittorie e 6 pareggi può essere etichettata come una vera e propria impresa, dove ci si può anche esaltare per 3 vittorie consecutive, alla Juve no. A meno che ai vertici societari non ci si sia deciso di ridimensionarsi ai livelli delle squadre sopra citate, allora dovremmo farcene una ragione, altrimenti la conferma di Delneri non avrebbe alcun senso logico.

"Perdere contro la Juve è di per sé fastidioso (tanto più fastidioso quanto più è abituale, per lo meno negli ultimi settant'anni); perdere contro questa Juve, modesta come mai, è spiacevole; perdere contro una Juve che per vincere non ha neppure bisogno di rubare come d'abitudine, addirittura insopportabile". E' lo stralcio di un articolo pubblicato stamane sull'autorevole quotidiano ligure "Il Secolo XIX", a firma di Stefano Tettamanti, un "genovese che lavora a Milano come agente letterario".
Se Luciano Moggi fosse ancora il direttore generale bianconero, probabilmente, il signor Tettamanti sarebbe già alla ricerca di un buon avvocato. Non si può infangare liberamente e gratuitamente il nome e la grande storia della Juventus, non si può screditare pubblicamente una società quotata in borsa sulla base di illazioni; non si può mettere in dubbio l'onestà dei suoi dirigenti e dei suoi tesserati; non si può mancare di rispetto a milioni di tifosi. E' ora che in corso Galileo Ferraris intervengano duramente per stroncare il terrorismo mediatico che dal 2006 continua a colpire sistematicamente la Juventus ed il suo popolo. E' ora che qualcuno inizi a pagare.

© foto di Giacomo Morini

La notizia del giorno è la denuncia del Santos alla Fifa per Inter e MIlan. Il club brasiliano considera scorretto il comportamento delle due società italiane per accaparrarsi il talentuoso centrocampista Paulo Henrique Ganso. "Abbiamo informato Milan e Inter che devono mettere fine a questi tentativi di seduzione. Abbiamo mandato una copia della notifica inviata ai due club anche alla Federcalcio brasiliana, alla Fifa e alla Federazione paulista. Non c'è stato alcun sondaggio con chi detiene i diritti sul giocatore, e cioè il Santos. Parlare con lui senza interpellarci è una pratica illegale” " ha tuonato il presidente del Santos Alvaro Luis Ribeiro de Oliveira. Piccolo particolare, per modo di dire, è che il Santos detiene solo il 45% del cartellino del centrocampista, un altro 45% è di una società brasiliana di nome Dis e il restante 10% è dello stesso giocatore. Vedremo come andrà a finire questa telenovela, con Leonardo per l'Inter e Pato, Thiago Silva e Robinho per il Milan che continueranno il corteggiamento iniziato già da qualche mese per il talento verdeoro.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Giornata importante in casa Juventus. Il 12 aprile del 1948 nasceva infatti a Viareggio Marcello Lippi che, come allenatore della Juventus, avrebbe poi portato la Vecchia Signora sul tetto del mondo nel 1996. Sono tanti i successi che il mister ha conquistato nelle otto stagioni in bianconero: 5 scudetti (1995, 1997, 1998, 2002, 2003), 1 Coppa Italia (1995), 1 Champions League (1996), 1 Coppa Intercontinentale (1996), 1 Supercoppa europea (1996), 4 Supercoppe italiane (1995, 1997, 2002, 2003). Come non citare poi, la Coppa del Mondo del 2006 come commissario tecnico dell'Italia. Un uomo amato come pochi altri a Torino e dai tifosi bianconeri che lo ricordano sempre con immutato affetto. La redazione di TuttoJuve.com augura a Marcello Lippi un felice compleanno sperando in un suo ritorno in panchina e ringraziandolo ancora una volta per le gioie che ci ha regalato.

© foto di Alberto Fornasari

Cambiare, sinonimo di migliorare, aggiustare, invertire una rotta sbagliata. Ma sarebbe giusto ricominciare nuovamente da zero con un nuovo condottiero? La dirigenza juventina comincia a pensare però che forse il lavoro di Delneri abbia davvero bisogno di una buona dose di fiducia.

© foto di Giacomo Morini

In casa viola ancor prima di ricominciare gli allenamenti in vista della partita di domenica al ‘Franchi’ contro la Juventus arriva la prima defezione: Cesare Natali non sarà della partita. Il difensore viola ha riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale durante la partita con il Milan, e non sarà a disposizione di Mihajlovic per almeno sette giorni. Il tecnico serbo in settimana dovrà valutare chi schierare al posto di Natali: contro il Milan il giocatore è stato sostituito da Kroldrup, ma buone chanche ci sono anche per il giovane centrale Camporese.

© foto di Alberto Fornasari

Il giornalista Luca Pasquaretta, ospite di Giancarla Tenivella su Quartarete tv a "Serata Juve", è stato interpellato dalla combriccola romana di "Tutti pazzi per la Juve".

Dopo la censura subita da parte del CSM, se la Casoria dovesse esser ricusata al processo di Napoli cosa dovrebbe fare la Juventus per evitare che il processo su Calciopoli sia azzerato?

"La Juve dovrebbe fare pressioni e un procedimento credo anche civile contro la Figc. Io credo che se dovesse esser ricusata la Casoria si andrà verso la prescrizione. Ed è purtroppo la situazione peggiore perché non cancellerebbe dubbi ne darebbe la possibilità a chi è finito in quel processo di potersi prendere delle rivincite . Io credo che il processo di Calciopoli sia la più grande farsa della storia del calcio italiano. Devono ridare dignità ai tifosi della Juve e all’intelligenza di chi segue il calcio. Quella del 2006 è stata una pagliacciata. Bisogna restituire i 2 scudetti alla Juve, chiudere questa vicenda in fretta e far finta che non sia mai esistita. Io mi sento indignato che ad un arbitro in attività come Nucini siano stati proposti dei lavori da Paolillo e Facchetti. Andrebbe ricusato Abete…."

© foto di Alberto Mariani

Leonardo Bonucci ha fiducia. Nella nelle potenzialità della Juventus, che battendo domenica per 3-2 il Genoa nel "lunch match" dell'Olimpico ha conquistato la sua terza vittoria consecutiva in campionato, traguardo mai raggiunto dai bianconeri quest'anno, e fiducia nella possibilità di conquistare un posto in Europa a fine stagione. Queste le parole scritte dal difensore della nazionale sul suo sito internet: "Penso di poter affermare con tranquillità che abbiamo davvero meritato la vittoria - scrive Leonardo - In campo si è vista una Juve capace di reagire e di lottare sino alla fine, con una grinta ed una determinazione che, specie nel secondo tempo, hanno fatto la differenza. Questa vittoria, terza consecutiva dopo Roma e Brescia, ci dà morale per il futuro e dimostra che nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi mesi la squadra ha ancora tanto da dire. Ci siamo rimessi in corsa per obiettivi importanti che cercheremo di raggiungere con tutte le nostre forze". Sull'obiettivo finale da perseguire per chiudere bene la stagione, l'ex difensore del Bari preferisce però non sbilanciarsi troppo: "Europa League o Champions, non lo so. Dovremo solo continuare con la convinzione delle ultime gare, partita dopo partita, e poi tirare le somme tra qualche giornata. Ma nulla deve rimanere intentato".

© foto di Alberto Fornasari

La questione Alberto Aquilani va avanti, ormai, da tante, troppe settimane: il centrocampista bianconero è in prestito dal Liverpool da inizio stagione ma l'argomento del suo riscatto ancora deve essere affrontato dai due club: 16 i milioni di euro che dovranno essere sborsati dalla Vecchia Signora per acquistare definitivamente il giocatore cresciuto nel vivaio della Roma. Per sapere qualche notizia in più, Tuttomercatoweb ha intervistato in esclusiva Franco Zavaglia, agente del ventiseienne mediano che, grazie alla Juventus, ha ritrovato la nazionale italiana. Marotta, tempo fa, affermò che gli incontri per decidere il futuro del calciatore, sospeso tra Italia e Inghilterra, sarebbero arrivati in primavera, ma ad oggi ancora tutto tace. Zavaglia, però, non fa drammi, confermando la totale tranquillità del suo assistito sulla vicenda, spiegando come stanno le cose tra Liv'pool e Juve: "L'operazione di Aquilani ad agosto 2010 è stata definita in tutti i dettagli dal sottoscritto , quindi se la Juve in base a quello deciso un anno fa, riterrà opportuno riscattarlo, è già tutto deciso. Se poi i bianconeri dovessero ritenere troppi i 16 milioni richiesti dal Liverpool, dovranno essere loro a trovare un accordo con gli inglesi.C'è tempo fino al 30 giugno, noi siamo tranquilli ed Alberto deve continuare a giocare come ha sempre fatto".