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Messaggi del 20/04/2011

Calciopoli: il 3 maggio inizia la discussione...

Post n°4548 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di Francejuve

“Eh allora … possiamo iniziare?”.
Con queste parole la d.ssa Teresa Casoria ha esordito ieri in un’udienza del processo Calciopoli che, in un modo o nell’altro, costituiva un passaggio delicato dopo tutto quello che era successo nei giorni scorsi.
E il segnale, tanto atteso da tutti, c’è stato: poche chiacchiere e si vada a sentenza (istanza di ricusazione e Corte d’appello permettendo).
Per la cronaca, l’istruzione dibattimentale non è stata chiusa subito (all’inizio dell’udienza la d.ssa Casoria aveva rivolto solo un invito alle parti), tanto è vero che i difensori e il P.M. hanno poi formulato alcune istanze in parte accolte e in gran parte respinte.
Richieste davvero bizzarre quelle di ieri per un processo penale: tra ritagli di articoli di giornali, almanacchi panini e commenti di tifosi pubblicati sui siti web c’era davvero l’imbarazzo della scelta per far rivoltare nella tomba Chiovenda o Carnelutti.
Mancava solo l'avvocato De Marsico.
Ma tra tutte, quella a cui erano aggrappate le strenui speranze inquisitorie dei PM era l’acquisizione di una rielaborazione del traffico telefonico delle famigerate schede svizzere effettuata non si sa bene da chi (l’avvocato Prioreschi ha azzardato che fosse opera della temuta squadra anticrimine del maresciallo Di Laroni); richiesta puntualmente respinta dal Tribunale dopo più di due ore di camera di consiglio, sia perché relativa a rielaborazione di dati già acquisiti, sia (con specifico riferimento alle schede dei presunti intestatari contattati dalle utenze straniere) “perché incerto il modo, il tempo e l’autore della loro formazione” (et de hoc satis).
Il collegio ha invece deciso di ammettere alcune telefonate segnalate dalla difesa dell’arbitro Pairetto (una delle quali addirittura certificata per inesistente nei brogliacci dei Carabinieri e invece regolarmente registrata; circostanza a dir poco sconcertante); le “nuove” telefonate verranno ascoltate in camera di consiglio dai giudici se si andrà a sentenza (evidentemente il tribunale non ha voluto perdere tempo con un’ulteriore appendice della perizia, ché sennò l’ing. Porto ci faceva passare a Napoli pure il prossimo Natale).
Nessuna decisione è stata adottata sulla richiesta di acquisizione del mod. 45 relativo all'ex arbitro Nucini su cui il Tribunale si era riservato alla scorsa udienza (forse la decisione sarà sfuggita e alla prossima udienza il giallo dovrebbe essere chiarito).
Respinta – perché irrilevante - la richiesta dell'avvocato Catalanotti (difensore del Brescia, parte civile) di sentire il presidente del Genoa Preziosi, così come è stata respinta la richiesta dell’avvocato Trofino di acquisire lo stradario di Torino e una piantina dell’hotel Concorde (dalle notizie apprese sul forum Vespa si sarà contrariato parecchio).
Respinte, infine, tutte le altre richieste della Procura (per i resoconti di stampa la motivazione è stata “perché riportanti manifestazioni di opinione” ), fatta eccezione per le due sentenze del processo GEA (di quella d’appello è stato acquisito solo il dispositivo perché si è in attesa del deposito della motivazione) e di un bollettino ANSA; acquisito pure l’almanacco del calcio prodotto dall’avvocato Prioreschi (una perla).
Per dirla con le parole del presidente Casoria (mentre cercava un difensore d’ufficio) ormai “… è la solita storia …”.

Il 3 maggio inizia la requisitoria: siamo tutti curiosi di ascoltarla.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1545


 
 
 

LA JUVENTUS E LA MENTALITA' VINCENTE PERDUTA...

Post n°4547 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

di thomas bertacchini
© foto di PHOTOVIEWS

"La differenza tra Milan e Juve? Ibrahimovic". Si erano lasciati così, viola e bianconeri, al termine della partita disputata allo stadio "Olimpico" di Torino nel corso del girone d’andata. Le parole di Sinisa Mihajlovic, tecnico della Fiorentina, furono un vero e proprio attestato di stima nei confronti della formazione allenata da Del Neri. Era il 27 novembre del 2010. Sono trascorsi quasi cinque mesi da allora, ma sembra sia passata un’eternità.
La Vecchia Signora, dopo un avvio di stagione in sordina a causa degli effetti dell’ennesima rivoluzione estiva attuata in estate, aveva ottenuto il decimo risultato utile consecutivo in questo campionato e iniziava a mostrarsi sempre più ambiziosa. Al termine di quella giornata si ritrovò terza, a soli sei punti di distanza dai rossoneri in vetta alla classifica.

Passata in svantaggio a causa di un’autorete di Motta, riuscì a raggiungere i gigliati grazie al goal di Pepe su punizione nella seconda frazione di gioco. L’aspetto positivo di quella serata, esito finale a parte (l’incontro terminò col risultato di 1-1), fu rappresentato dalle dichiarazioni rilasciate nel dopo gara da parte di alcuni tra i protagonisti bianconeri. Si passò dal rammarico dello stesso Pepe per il mancato successo ("Stavolta ci serviva una vittoria con la Fiorentina per avvicinarci al Milan. Quando ho visto che il pallone entrava mi sono detto "sbrighiamoci a esultare e andiamo a vincere". E' ancora presto per parlare di scudetto, ma dobbiamo pensare in grande") al dispiacere del tecnico di Aquileia per aver sciupato una ghiotta occasione per avvicinarsi alla formazione di Allegri, fermata anch’essa a Genova dalla Sampdoria: "Per come abbiamo giocato sono due punti persi. La classifica in questo momento non ci interessa, ci deve interessare la prestazione. La classifica la guardiamo a maggio". Queste erano parole di chi non si accontentava di un pareggio, di un misero punticino.
Mihajlovic, conscio dei pericoli che Krasic avrebbe potuto creare alla sua squadra, chiese ai suoi uomini di sbarrargli la strada per tutti i novanta minuti di gioco, limitandogli notevolmente il raggio d’azione. Pasqual lo ammise ad incontro concluso: "Sapevamo che la Juve spinge a destra, abbiamo raddoppiato le marcature e limitato i danni".

Fiorentina e Juventus si sono ritrovate domenica scorsa dopo essersi rese protagoniste - nel frattempo - di un’altra annata fallimentare: i viola, ad oggi, hanno accumulato tre punti in meno rispetto a quanto fatto nel campionato precedente; i bianconeri, dal canto loro, uno soltanto in più. Le parole di Pepe, a gara terminata, questa volta avevano un sapore completamente diverso dal passato e rendevano omaggio ad una Vecchia Signora dall’atteggiamento eccessivamente prudente in una giornata nella quale il successo andava cercato a tutti i costi: "Un pò di rammarico c’è, ma con zero punti sarebbe stato peggio". Questa è la famosa teoria del bicchiere "mezzo pieno": quella con la quale si cammina, ma non si correrà mai.
Sotto la Mole passano i giocatori, i dirigenti, le persone, il club - invece - rimane. Così come la sua storia, le tradizioni e quella mentalità vincente alla base di tutti i propri trionfi. Essere riusciti a disperderla nel corso delle ultime stagioni rappresenta uno dei delitti più grandi da imputare alla proprietà del club. A Torino sono transitati negli anni campioni che non hanno avuto difficoltà nel riconoscere quanto appreso durante la loro militanza in bianconero: da Zinedine Zidane ("La mentalità vincente l’ho imparata alla Juve") a Pavel Nedved ("La Juventus mi ha dato tutto. Qui ho acquistato la mia mentalità vincente, quella che ti fa dire che ogni partita è una battaglia"), la lista è lunghissima.

In passato è capitato spesso che la formazione bianconera ad inizio campionato non presentasse in assoluto il miglior parco giocatori tra le squadre presenti ai nastri di partenza: in quei casi più volte sono subentrati aspetti umani e psicologici che le hanno consentito di colmare - o limitare - le lacune esistenti rispetto alle avversarie.

Non si potrebbe spiegare altrimenti come la Juventus allenata da Dino Zoff nella stagione 1989-90 riuscì nell’impresa di conquistare coppa UEFA, coppa Italia e di arrivare terza in classifica (a pari punti con l’Inter dei tedeschi di Trapattoni) dietro al Milan olandese di Sacchi e al Napoli di Maradona vincitore dello scudetto. Tricella, Nicolò Napoli, Galia, Angelo Alessio, Zavarov, Alejnikov, Marocchi, Dario Bonetti e Rui Barros: nessuno di loro era un fuoriclasse. Al tecnico bastarono pochi calciatori di valore in grado di giocare per mesi su altissimi livelli (come Schillaci, ad esempio) per costruire una squadra di successo. L’anno precedente, con una formazione tecnicamente più debole, si piazzò comunque quarta. Con avversarie, per inciso, di un livello tecnico nettamente superiore a molte di quelle con le quali deve confrontarsi la Juventus attuale.
Anche quando il vestito non era dei più belli, e la qualità scarseggiava, la Vecchia Signora non si faceva molti problemi: si sedeva comunque al tavolo dei vincitori e prendeva tutto quanto le era possibile racimolare in quel momento, non vergognandosi di raccogliere anche le briciole.

In un’intervista rilasciata a "La Repubblica" nel mese di ottobre del 1985, nel corso dell’ultima stagione trascorsa a Torino prima del suo approdo all’Inter, Giovanni Trapattoni raccontò alcuni aneddoti della sua esperienza nel mondo del pallone, sia come calciatore che da allenatore. Si scoprì così che aveva l’abitudine di portare avanti una tradizione che gli insegnò Nereo Rocco, ai tempi della sua permanenza al Milan: uscito Boniperti dagli spogliatoi, dopo aver provveduto a distribuire le magliette era solito mettere la mano sulla parete urlando "Ragazzi, siamo qui, ma dobbiamo arrivare quassù!", colpendo poi - con una manata - un punto superiore rispetto al precedente di una trentina di centimetri.

Alla Juventus attuale, ancor più che in passato, serve una robusta iniezione di uomini vincenti come lo furono loro, per ricreare nel tempo quella mentalità che le è sempre stata propria e che adesso è andata persa.
Ora non si cerchino più scuse: durerebbero soltanto qualche mese.
Il campo, d’altronde, non mente mai.
 

 
 
 

Quagliarella a Vinovo: «Dopo Pasqua torno ad allenarmi»

Post n°4546 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
L'attaccante in visita alla squadra: «Il recupero? Procede bene, sono soddisfatto». Dopo le feste tornerà ad allenarsi, anche se ancora a parte. Intanto Storari si ferma per un attacco influenzale
TORINO, 20 aprile - Sole, tanti tifosi sugli spalti, una partitella a ranghi misti 11 contro 11 senza dover ricorrere ai prestiti della Primavera. E a rendere ancora più speciale la mattinata di mister Del Neri e della squadra, a Vinovo c’è stata una visita speciale: quella di Fabio Quagliarella. Accompagnato dal padre, l’attaccante partenopeo si è presentato allo Juventus Center per assistere a parte dell’allenamento, in compagnia di Fabio Paratici, e per salutare i compagni. L’occasione per tornare a respirare il profumo dei campi di Vinovo, in attesa del ritorno. Ritorno, almeno allo Juventus Center, che è ormai prossimo. «Dopo Pasqua riprenderò a lavorare qui – ha confermato Quagliarella in esclusiva a Juventus.com -, anche se ancora da parte. Io sono sempre presente all’Olimpico per le partite, quindi i miei compagni li vedo spesso, ma mi ha fatto piacere porterli salutare qui. Il recupero? Procede bene, sono soddisfatto».

STORARI OUT PER INFLUENZA - Dopo il lavoro prettamente atletico di ieri, nell’allenamento sostenuto questa mattina dalla Juventus, il pallone è tornato protagonista. La squadra è scesa in campo alle 11.00, presentando il gruppo praticamente al completo, con le sole eccezioni di Storari, colpito da influenza, di Iaquinta, che ha comunque lavorato in differenziato, e dei lungodegenti Rinaudo, Sissoko e Quagliarella, con quest’ultimo comunque presente a bordo campo per assistere alla seduta e salutare i compagni. Al termine del riscaldamento Del Neri ha subito distribuito le pettorine, facendo disputare prima una sfida a pallamano e una a campo ridotto senza portieri, quindi un esercizio di possesso palla. L’ultima parte dell’allenamento è stata dedicata alla partitella a campo ridotto 11 contro 11. Con le casacche arancioni si sono schierati Buffon in porta, Motta, Barzagli, Chiellini e Traore in difesa, Salihamidzic, Giandonato, Aquilani e Pepe a centrocampo e Matri e Del Piero in avanti. In maglia bianca hanno invece giocato Kirev tra i pali, Sorensen, Grygera, Bonucci e Grosso nella difesa a quattro, Krasic, Marchisio, Melo e De Ceglie in mediana e Martinez e Toni coppia d’attacco. La sfida in famiglia è terminata 3-1 per i “bianchi”, con reti di Toni, pregevole il suo colpo di tacco, Krasic e Marchisio, mentre il gol degli “arancioni” è stato messo a segno da Barzagli. Domani altra seduta mattutina, con inizio dei lavori fissato ancora per le 11.00.

 
 
 

Sala della memoria Heysel, lettera aperta a Stefano Cecchi (La Nazione): "39 buone ragioni per restare in silenzio"

Post n°4545 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

Domenico Laudadio, custode del Museo Virtuale Multimediale dedicato alle vittime dell'Heysel, ha scritto al giornalista del quotidiano toscano

Egregio Stefano Cecchi,
ho letto nei giorni precedenti la partita fra Fiorentina e Juventus il suo vademecum, tra il serio ed il faceto, per un modello di anti-juventinità pocket del tifoso viola medio, consapevole del suo possibile effetto degenerativo nella mente deficitaria di quelli soliti all'insulto delle vittime dell'Heysel, dai solonici rappresentanti dell'intellighentia giornalistica e dal governo del calcio italiano, condannati, semmai, soltanto a parole, minimizzandone il numero e favorendone puntualmente l'impunità..
Delle masturbazioni cerebrali sull'esistenza medesima della Juventus nel mondo del calcio, sinceramente non sono interessato più di tanto, perché non soffro di complessi d'inferiorità davanti a nessuno, tranne che al padre eterno e di conseguenza per il valore della vita umana. Il suo “pezzo” di giornalismo potrebbe risultarmi anche simpatico nel clima festaiolo delle taverne o di una fiera di paese, ma sembra che a Firenze facciate a gara, sindaco in testa, ad aizzare le masse con certe elucubrazioni semiserie prima delle partite con la squadra bianconera, mischiando la farina del diavolo con il lievito della satira. Panem et circenses ? “Qui ventum seminabunt et turbinem metent...” E' scritto anche nella Bibbia...
Mi permetta di domandarle, a riguardo, soltanto una cosa... La notte, oltre a sognare gli “impuniti soprusi” di quel cattivone di Furino, ha mai rivolto un pensiero per le vittime dello stadio Heysel di cui la tifoseria, a lei affine, insozza la memoria da ventisei anni ? Il coretto che fa rima con laghetto di domenica pomeriggio che ha profanato la memoria di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri li ha sentiti anche lei o il suo insegnante di catechismo era lo stesso che non ammetteva Roberto Bettega fra i figli di Dio ? E' forse il diavolo, lo stesso che dovrebbe vestire “Prada e non in bianco e nero”, fra l'altro da sempre riconosciuti come i colori antesignani dell'eleganza, quello che ha soffiato gli ululati nel vento a Felipe Melo o il suo “civilissimo e sportivissimo pubblico” ?
Sa qual è il vero problema, Cecchi, se fosse davvero il bene a vincere sempre, oggi dovremmo commentare una squalifica dell'Artemio Franchi... Potrei, però, sempre rivolgermi a Paperinik...
Concludendo, per quanto riguarda i 15 comandamenti per rinnegare la Juventus, nulla da eccepire, ma la prossima volta, a poche ore dalla partita le consiglio 39 buone ragioni per restare in silenzio e 2 preghiere da innalzare al cielo...
Rocco Acerra, Bruno Balli, Alfons Bos, Giancarlo Bruschera, Andrea Casula, Giovanni Casula, Nino Cerullo, Willy Chielens, Giuseppina Conti, Dirk Daenecky, Dionisio Fabbro, Jacques François, Eugenio Gagliano, Francesco Galli, Giancarlo Gonnelli, Alberto Guarini, Giovacchino Landini, Roberto Lorentini, Barbara Lusci, Franco Martelli, Loris Messore, Gianni Mastroiaco, Sergio Bastino Mazzino, Luciano Rocco Papaluca, Luigi Pidone, Benito Pistolato, Patrick Radcliffe, Domenico Ragazzi, Antonio Ragnanese, Claude Robert, Mario Ronchi, Domenico Russo, Tarcisio Salvi, Gianfranco Sarto, Giuseppe Spalaore, Mario Spanu, Tarcisio Venturin, Jean Michel Walla, Claudio Zavaroni...Alessio Neri e Riccardo Fieramosca...
...perché, vede, caro Cecchi, è storia, il cielo, prima o poi, restituisce tutto...
“Intelligenti pauca”...

Domenico Laudadio
Custode Museo Virtuale Multimediale

www.saladellamemoriaheysel.it

 
 
 

Juve attenta, il Napoli č su Poli

Post n°4544 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Se la Juve vuole Poli, deve fare in fretta, anche il Napoli è su di lui. Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, sul centrocampista della Sampdoria si sarebbe fatto avanti anche il club di De Laurentiis, alla ricerca del sostituto di Gargano, che interessa al Villareal. Poli, 22 anni a settembre, è un uomo cardine del centrocampo della squadra blucerchiata, ma in caso di retrocessione di quest'ultima potrebbe finire sul mercato. Il suo valore si aggira attorno ai 15 milioni di euro.

 
 
 

Juve, anche la Lazio su Hernandez

Post n°4543 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
© foto di Federico Gaetano

Un'altra rivale per la Juvenus nella corsa ad Abel Hernandez, attaccante uruguaiano 21 enne in forza al Palermo. Dopo i rumors di mercato che volevano il giocatore nel mirino della Roma, sembra che anche l'altra squadra della capitale, la Lazio, si stia interessando al forte attaccante, come sottolinea il quotidiano "Il Tempo". Il ds laziale Tare, infatti, sarebbe propenso ad investire parte degli introiti derivanti dalla partecipazione del club biancoceleste alla prossima edizione della Champions League proprio sul giovane talento uruguaiano, che, dal canto suo, sarebbe allettato dalla prospettiva di giocare la massima competizione europea per club la prossima stagione. La Juve, che pensa al giocatore già da qualche settimana, dovrà stare attenta all'evolversi della situazione se non vorrà vedere Hernandez giocare sulle rive del Tevere.

 
 
 

Juve, su Constant anche gli occhi del Milan

Post n°4542 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di FEDERICO DE LUCA

Con il suo primo gol in Serie A, arrivato domenica contro il Bologna, Kevin Constant ha confermato di essere uno dei migliori giocatori di questo campionato. Arrivato per pochi euro dai francesi dello Châteauroux, lo scorso giugno, il centrocampista del Chievo si è subito ritagliato un ruolo importante nella squadra clivense. Su di lui oltre a Juventus, Roma e Inter, ci sarebbe anche il Milan, che vuole ringiovanire la rosa, considerata ormai avanti con l'età. Secondo il sito Sportmediaset, le possibilità di vedere in rossonero il giocatore classe 87' sono reali. Constant viene valutato dai dirigenti del Chievo circa 5 milioni di euro.

 
 
 

Juve, Bronzetti esclude un passaggio di Amauri alla Fiorentina

Post n°4541 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

La notizia apparsa questa mattina sul Corriere dello Sport-Stadio, circa l'interessamento della Fiorentina nei confronti di Amauri, non trova conferme. Infatti, Ernesto Bronzetti, uno dei procuratori dell'italo-brasiliano, al portale Violanews.com ha escluso l'ipotesi viola: "Ho letto la notizia, ma non c'è nulla di vero, anche se il giocatore viene sempre accostato alla Fiorentina. Firenze è una piazza importante, ma Amauri guadagna 3,8 milioni a stagione, non penso che la Fiorentina possa permettersi un ingaggio del genere, in virtù della loro politica sugli stipendi. Escludo un suo passaggio in maglia viola". Parole che di fatto chiudono le porte a un futuro viola per l'attaccante di proprietà della Juventus, ma in prestito al Parma.

 
 
 

Juve: č certo, il Parma riscatterą Giovinco

Post n°4540 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico Gaetano

Ormai pare certo, il futuro di Giovinco sarà lontano dalla Juventus. Secondo la Gazzetta dello Sport, il Parma riscatterà per intero il cartellino della "formica atomica", in rete contro l'Inter nel match di sabato. Il numero uno della società ducale, Tommaso Ghirardi, stravede per il giocatore che cosi rimarrà diventerà un giocatore del Parma a tutti gli effetti. A Giovinco era interessato anche il Villareal, ma in caso di salvezza da parte della squadra gialloblu, il giocatore rimarrà almeno un altro anno in Emilia.

 
 
 

Juve, Menez verso la Spagna

Post n°4539 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Jeremy Menez lascerà quasi sicuramente la Roma e…l'Italia. Secondo il giornale francese France Football, il giocatore francese piace anche a Valencia e Siviglia, che sarebbero disposte a offrire circa 15 milioni di euro, pur di vedere Menez con la loro casacca. La prestazione di ieri sera contro l'Inter in Coppa Italia, in aggiunta a quella contro il Palermo in campionato, ha di fatto chiuso il suo capitolo in maglia giallorossa. Al Nazionale transalpino classe 87', è da tempo interessata la Juventus, alla ricerca di uomini di qualità nel reparto offensivo.

 
 
 

PIACE A TUTTI.. TRANNE A TE

Post n°4538 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

"Giovinco per caratteristiche tecniche mi piace molto": queste le parole del diesse del Villareal. Parole simili avevano espresso i dirigenti del Valencia. Chissà cosa ne pensano gli altri dirigenti di serie A. Sicuramente Ghirardi vuole trattanerlo.come lui Leonardi: "Per Giovinco la nostra intenzione è quella di esercitare il diritto di riscatto, c'è anche la volontà del calciatore di continuare a giocare nel Parma e questo è importantissimo". Ci sarebbero poi almeno altre 6-7 società interessate,

L'unico a cui non sembra interessare Giovinco è Marotta, che dopo averlo ceduto (in prestito...vero) in estate non sembrerebbe intenzionato, a meno di cambi di rotta, a inserirlo nella rosa della prossima stagione.

Considerando i 12 milioni spesi per Martinez, rimaniamo un pò amareggiati per la mancanza di occasioni per un giocatore italiano, tecnico e che mezza serie A invidia. Giovinco, inserito in rosa permetterebbe di dare quella qualità che viene sbandierata ai quattro venti in queste settimane. Un Giovinco in più, permetterebbe di avere ulteriori soluzioni offensive e di vedere i difensori preoccupati non solo per Krasic, ma anche per la piccola formica atomica che sarà piccolo, forse fragile, ma ha mostrato una tecnica degna di nota.

La domanda però viene spontanea: quanto costerebbe alla Juventus il controriscatto della metà di Giovinco? Azzardiamo non tantissimo, forse basterebbe cedere al Parma la metà di quel Martinez che doveva essere un valore aggiunto e invece si è dimostrato un grande peso.

Per questo, Giovinco piace a molti, forse non a tutti, ma a molti si. Perchè non dargli una chanche estiva? Del resto se Martinez ha avuto un campionato a Giovinco non possono essere concessi due mesi?

 
 
 

TASTIERA VELENOSA: NON E' MAI TROPPO TARDI.... (PER TOGLIERE UNO SCUDETTO E DARNE INDIETRO DUE...)

Post n°4537 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Non è mai troppo tardi era un programma condotto dal maestro e pedagogo Alberto Manzi, che ne era stato anche l'ideatore, e aveva il fine di insegnare a leggere e a scrivere agli italiani che avevano superato l'età scolare.

Non è mai troppo tardi: vorremmo oggi utilizzare questa espressione perchè per cambiare il corso degli eventi (da Farsopoli in poi) Non è mai troppo tardi.

L'intervento della Juventus al processo di Calciopoli, dimostra in modo tardivo che ci si muove e forse non è mai troppo tardi per trovare la strada della verità. 

Le parole dell'avvocato bianconero Vitiello, di ieri sono tardive, ma non è mai troppo tardi: «Sono inammissibili le senteze Gea con rito abbreviato, quei processi erano fatti noti e andavano chiesti prima. Consideriamo anonimi e dunque inutilizzabili tutti i documenti riportati perchè nessuno di loro è sottoscritto, non si fa riferimento alle fonti di prova dai quali sono tratti e quanto agli articoli di stampa è ancora peggio: sono riportati riguardo ai commenti sulle partite di calcio addirittura le citazioni, ad esempio, dei siti dei tifosi della Lazio a commento di una partita della loro squadra contro la Juve. E su un Inter-Juventus le dichiarazioni a mezzo stampa di un direttore tecnico dell'Inter. E che prova è, la voce pubblica diventa mezzo di prova? E su Lecce-Juve riecco dichiarazioni di Zeman, ma Zeman è stato testimone dell'accusa e non gli sono state fatte domande su questo punto. E a proposito degli articoli di stampa penso che i tifosi della Juventus si potrebbero ben lamentare dell'assenza di Tuttosport da questa rassegna stampa, magari per un banale concetto di par condicio lo potevano inserire (....) ». 

Non è mai troppo tardi, se lo ricordino i giornalisti che hanno smesso di scrivere. Non è mai troppo tardi per raccontare la verità e smetterla con le mezze verità e le cose dette e non dette. Non è mai troppo tardi per la Gazzetta dello Sport di virare verso la realtà dei fatti, lasciando spazio al lettore critico di valutare le cose. Non è mai troppo tardi per alcune tv, di smentire quello detto in passato e di far vedere qualche testimonianza del processo Farsopoli.

Non è mai troppo tardi per la Federazione per togliere lo scudetto a chi è arrivato terzo e darlo a chi è arrivato primo. Non sarà mai troppo tardi per i tifosi bianconeri che da 5 anni continuano nel carcare con la lanternina come Diogene la verità. Non sarà mai tardi per coloro che vogliono arrivare alla fine del processo, per chi ha "il coraggio" di rinunciare alla prescrizione per arrivare alla verità, perchè sa che è innocente. Non è mai troppo tardi per chi accusa di chiedere scusa e cercare di salvare il salvabile.

Sarà troppo tardi per chi ha perso la squadra del 2006, quello si, ma non sarà mai troppo tardi per riconquistare l'onore quello che si che non è mai andato perso.....

 
 
 

MARCHISIO: "Juve, vinciamo le ultime 5 e chiudiamo alla grande la stagione"

Post n°4536 pubblicato il 20 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Claudio Marchisio non ci sta. Il centrocampista 25 enne della Juventus e della nazionale azzurra, intervenuto ieri sera all'inaugurazione dello Juventus Club Doc di Trino vercellese intitolato a Gaetano Scirea, non vuol sentir parlare di una Juve ormai senza obiettivi dopo lo scialbo pareggio di Firenze, e rilancia, dichiarando di volere 5 successi nelle ultime 5 partite di campionato: "Lo dicevamo già prima di Firenze e a maggior ragione dobbiamo ribadirlo ora - spiega Marchisio ai microfoni di Juve Channel -, le gare che restano vanno vinte tutte. Solo in questo modo potremo continuare a sperare, avendo fatto il nostro dovere. Certo, siamo delusi dal risultato di Firenze, ma dobbiamo anche pensare di aver centrato nelle ultime gare un buon filotto di punti. Ora ci aspetta il Catania e non sarà una gara semplice: loro sono reduci dalla pesante sconfitta contro la Lazio e non sono ancora sicuri della salvezza, ma noi dovremo dare tutto, perché ogni punto è buono per tenere vive le speranze". Il centrocampista bianconero poi si sofferma brevemente sui tifosi, che incoraggiano sempre la squadra nonostante la stagione non proprio esaltante vissuta dalla squadra, e sulla nascita del suo sito internet, che aprirà a breve: "E’ sempre bello vedere tanto calore intorno a noi, anche in una stagione come questa, avara di grandi soddisfazioni. Il sito internet verrà lanciato il 3 maggio. E’ da un po’ che avevo in mente questa idea e sono felice che ora si parta. Per i tifosi abbiamo previsto tante sorprese e credo che ne rimarranno soddisfatti".

 
 
 

     

 

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