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Messaggi del 22/04/2011

Blitz Juve, presi Gabriel e Guilherme Appelt Pires..

Post n°4555 pubblicato il 22 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
Il dg bianconero ha centrato due colpi per la prossima stagione spendendo tre milioni di euro. Gabriel, classe '93, è stata la rivelazione fra i difensori del campionato carioca; il fratello Guilherme, attaccante classe '92, è stato inserito nell'affare  
TORINO, 22 aprile - Gabriel Appelt Pires è un giocatore della Juventus. Con un blitz in piena regola, infatti, il dg bianconero Marotta è riuscito a strappare il giovane difensore mancino brasiliano del Resende all'Inter. L'affare è stato portato a conclusione nella sede della Juventus, a Torino, grazie ad un incontro fra il padre del giocatore 17enne e lo stesso Marotta. Il calciatore, di origini portoghesi, ha passaporto comunitario ed è la rivelazione del campionato carioca. Il suo nome è finito nei taccuini dei principali club europei grazie al suo indiscusso talento, messo in mostra in una partita contro il Flamengo di Ronaldinho. Nella trattativa è stato aggiunto anche il fratello, l'attaccante Guilherme Appelt Pires, veloce seconda punta alla Del Piero. La Juventus ha speso tre milioni ed ora dovrà decidere se aggregare i giocatori - che arriveranno a Torino a luglio - nella Primavera o lanciarli direttamente in prima squadra.

 
 
 

Pirlo-Juve sempre più vicini e il Milan pensa al sostituto...

Post n°4554 pubblicato il 22 Aprile 2011 da nadir63l
 

Aumentano sempre più le possibilità del regista in bianconero.
© foto di Federico Gaetano

Di giorno in giorno crescono le possibilità che vedono Andrea Pirlo dal prossimo luglio alla Juventus. Il trentaduenne regista di centrocampo bresciano difficilmente rinnoverà il contratto in scadenza con il Milan il 30 giugno di quest'anno e i bianconeri sembrano la soluzione preferita dal giocatore, una situazione che i rossoneri hanno già assorbito e dato il loro benestare tanto che sul mercato stanno già scandagliando i possibili sostituti, meno tecnici ma più dinamici secondo il nuovo dettame di Max Allegri. Secondo calciomercato.com al posto di Pirlo in rossonero potrebbe approdare almeno uno tra Sandro, Poli e Palombo con questi due in prima fila vista la drammatica situazione della Sampdoria sempre più vicina alla B, eventualità che costringerebbe i blucerchiati a privarsi dei pezzi migliori.

 
 
 

Juve, cos’è cambiato?

Post n°4553 pubblicato il 22 Aprile 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di M. Lancieri

Sempre più frequentemente, si sente parlare in casa Juve di una nuova “rivoluzione”: via Delneri, via alcuni giocatori che hanno deluso e avanti forze fresche. È pericoloso basare il proprio giudizio sulle illazioni giornalistiche, ma se davvero l’ennesimo turnover dell’era post-farsopoli vedesse arrivare alla Juve quel Roberto Mancini che fu tra i protagonisti nerazzurri della stagione dei furti nella bacheca juventina, ci sarebbe da ridere (o da piangere). Qualche anno fa, il popolo juventino si ribellò, quando fu paventato l’arrivo di Stankovic. Va detto, ad onor del vero, che almeno quel giocatore era e rimane innegabilmente un campione, al contrario di Mancini (allenatore), che ha vinto solo una serie di campionati fasulli, fallendo invece in qualsiasi altra stagione. Ma anche se Stankovic era un giocatore di altissimo profilo, poco importava agli juventini: portarlo a Torino sarebbe stato un vero e proprio affronto da parte di Blanc, Cobolli e Secco. E così i tre dirigenti, che magari non brillavano per juventinità o capacità, scelsero comunque la via della “vita tranquilla” e desistettero.
Un anno fa, quando fu annunciato l’arrivo di Andrea Agnelli come nuovo presidente, molti di noi (compreso chi scrive) festeggiarono: finalmente uno juventino purosangue! Sarebbe sorprendente che proprio con lui al vertice dovessimo assistere all’approdo sulla nostra panchina di un allenatore che, oltre ad avere palesato un odio estremo nei confronti dei nostri colori, si è anche dimostrato mediocre nel proprio lavoro.

Domanda: cos’è cambiato in quest’ultimo anno?

A proposito di cambiamenti, l’abitudine ai progetti ed alle rivoluzioni sembra essere la medesima, ma c’è anche un altro simbolo di continuità, da non sottovalutare: Jean Claude Blanc. Si era detto che il motivo per cui non era stato cacciato era da ricercarsi in una clausola che avrebbe costretto la Juve a sborsare un bel mucchio di soldi in caso di allontanamento anticipato. A parte il fatto che i danni arrecati da un amministratore delegato incapace sono molto più consistenti di un paio di milioni di buonuscita, la cosa preoccupante è che in un secondo momento si sia dato come nuovo limite quello della conclusione dei lavori allo stadio (e anche qui c’è da chiedersi quale sia il criterio di affidare un investimento che impatterà nei bilanci societari per molti anni ad un dirigente di cui ci si vorrebbe, almeno in teoria, liberare). Ma ancora meno tranquillizzante, per noi poveri rancorosi che mai si accontentano, è constatare che
di Blanc ormai non si parla quasi più: lo vediamo seduto sempre in tribuna, come parte dell’arredamento, e stiamo imparando a sorbircelo senza neppure criticarlo eccessivamente.

Stessa domanda: cos’è cambiato in quest’ultimo anno?

Dal punto di vista sportivo, abbiamo visto quante affinità con la precedente gestione (che poi è parzialmente tuttora attiva) siano ancora in piedi: tante promesse, tante delusioni, progetti accantonati, nuove rivoluzioni, nuovi progetti. Ma l’aspetto più inquietante è proprio quello che per noi ha più importanza: il rapporto con la storia recente. Appena insediatasi, la nuova dirigenza dimostrò immediatamente un cambio di rotta relativamente a farsopoli: non ci si vergognava più di dire che quella fu, per la Juve, un’autentica truffa. Ci fu anche chiesto di attendere, perché i tempi non erano ancora maturi per la restituzione dei nostri scudetti. Noi, che certo non difettiamo di pazienza, decidemmo di aspettare e di sospendere il nostro giudizio. Ora però c’è da registrare un dato di fatto: da allora, in un anno di gestione, l’unico atto concreto compiuto dalla Juventus F.C. è ancora quell’esposto che non ha avuto alcun seguito. Tutto il resto del mondo, in particolare quello mediatico, continua a gettare sterco sulla nostra maglia e sul nostro passato, definendoci “ladri” senza alcuna remore, con l’assoluta consapevolezza che nessuno chiederà conto di queste dichiarazioni. Perché? Perché si chiede conto a Tuttosport di notizie sul calciomercato non sempre attendibili (ma quando mai lo sono state, su qualsiasi giornale sportivo?) e si continua a fingere che testate come la Gazzetta (oltretutto in buona parte controllata da Exor!) non facciano campagna mediatica contro la Juve pre-2006? Si è detto ripetutamente che la Juve è anche la sua storia, ma le parole, da sole, non contano nulla: nessuno sente il dovere di difendere seriamente la nostra maglia?

Noi siamo abituati a combattere da soli e continueremo a farlo, qualsiasi cosa accada, ma la nostra speranza era che questo nuovo ciclo fosse diverso dal precedente. Il giudizio resta ancora sospeso, ma il dubbio che l’unica vera differenza sia una questione d’immagine e di cognome si fa sempre più drammaticamente palese. Certo, la speranza è sempre l’ultima a morire, ma talvolta occorre alimentarla con qualche gesto concreto, altrimenti si trasforma in disillusione. E allora sono guai. In una parola: SVEGLIA!!!

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1550

 

 
 
 

Menez: "Roma basta, me ne vado!". Zidane: "Juve, prendilo!"

Post n°4552 pubblicato il 22 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico Gaetano

L'ultima disavventura che ha vissuto a Roma lo ha convinto ancora di più e gli ha dato l'alibi, poco discutibile francamente, per lasciare una piazza che non lo tollera più e dove lui non ha più stimoli. Jeremy Menez sta attraversando un momento assolutamente negativo e ha deciso di chiudere, a fine stagione, la sua esperienza nella capitale, dopo essere stato aggredito, al termine della gara di Coppa Italia contro l'Inter, da un gruppo di teppisti che -svela la "Gazzetta dello Sport"- ha lanciato un sasso contro la sua auto, frantumando il parabrezza: "E' una città di pazzi, basta! Me ne vado", lo sfogo del giocatore a caldo. Il transalpino ha vissuto attimi di terrore e ha poi proseguito la nottata in commissariato dove avrebbe dichiarato: "È una città di m...., come si fa a vivere qui?". Il giorno dopo, tra l'altro, il trequartista è arrivato tardi e svogliato all'allenamento, causando l'ira di mister Vincenzo Montella che è sfociata in una lite abbastanza accesa tra i due. Insomma, pare ormai chiaro che il futuro dell'ex Monaco non sarà più alla Roma. Su di lui, com'è noto, c'è anche il forte interessamento della Juventus, alla ricerca di "piedi buoni" per la prossima stagione. Questi recenti episodi potrebbero convincere il direttore generale ed amministratore delegato della Vecchia Signora, Beppe Marotta, ad avviare dei contatti con la società capitolina per cercare di capire le basi su cui iniziare la trattativa. Menez, approdando a Torino, potrebbe rivivere lo stesso percorso che Marotta "studiò" per Cassano alla Samp: prendere un grande giocatore in caduta libera, soprattutto psicologicamente, e rigenerarlo facendolo sentire fondamentale all'interno della squadra. Inoltre, come avvenuto settimane fa, è tornato a farsi sentire monsieur Zinedine Zidane che ha dato la sua "benedizione" per l'eventuale operazione-Menez. Zizou, si sa, è grande sponsor del trequartista dei galletti francesi. Il suo parere è tutt'altro che trascurabile in quanto a segnalazione di nuovi talenti e merita la giusta considerazione da parte della dirigenza di Madama, anche per ciò che l'ex numero 21 bianconero ha dato alla causa juventina. Tra l'altro, la stima dell'ex pallone d'oro nei confronti di Menez va anche ricondotta al fatto che Alain Migliaccio, procuratore del giallorosso, è lo stesso che per anni ha gestito proprio l'ex fantasista della Juventus. "Jeremy ha classe e anche una certa esperienza, adesso. Lo vedrei bene alla Juve - spiega Zizou a 'Tuttosport' - dove segnala un'altra promessa -: Hazard? E’ un buonissimo giocatore, ma ancora non so se diventerà il mio successore. Sicuramente rappresenta il craque del futuro. E’ molto rapido, è assai abile e può diventare un grande". Se Zidane è bravo a dare consigli come lo era a tenere la palla incollata al piede, a dribllare avversari e a segnare, beh ... allora che qualcuno in società lo ascolti e trasforma in acquisti queste ipotesi di mercato! A Torino è tempo di rivivere magiche notti europee come ai tempi dell'amato Zinedine!

 
 
 

CHI HA RAGIONE? CHI TAGLIA O CHI VUOLE CUCIRE?

Post n°4551 pubblicato il 22 Aprile 2011 da nadir63l
 

 
© foto di Alberto Fornasari

Il prossimo calciomercato potrebbe essere un mercato sartoriale. Ci sarà chi dovrà tagliare ingaggi pesanti e chi potrebbe, invece, investire su qualche giocatore importante per rilanciare le proprie ambizioni.

Il caso più eclatante alla voce riduzioni sarà sicuramente quello di Andrea Pirlo, che ha attualmente un ingaggio da oltre 6 milioni di euro e che sembra ampiamente oltre i parametri che al Milan Galliani ha in testa per il futuro. Un Galliani travestito da sarto con il mano le forbici per qualche taglio estivo, quindi. Tra i papabili oltre a Pirlo i vari Seedorf, Jankulovski, Oddo...

Dalla parte opposta della barricata, chi invece vorrebbe sfruttare la voce parametro zero per portare a Torino grandi giocatori (anche se non di primo pelo) come Pirlo. Marotta è affascinato dall'idea di portare l'ex campione del mondo a Torino per formare un centrocampo italiano con l'esperienza del milanista. L'ostacolo, come sempre è rappresentato dall'ingaggio. Pirlo chiede almeno 4 milioni di euro per il primo anno e un contratto dal biennale in su. Parametri difficili nella nuova Juventus.

Chi lo accoglierebbe volentieri è Alberto Aquilani: "Che ne penso di Pirlo? Sarebbe fantastico averlo qui. E’ un top player, uno dei grandissimi a livello internazionale. Giocargli accanto mi aiuterebbe a crescere ancora di più".

 
 
 

     

 

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