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Messaggi del 24/04/2011

La Repubblica - Delneri, tempo scaduto. Agnelli al lavoro

Post n°4565 pubblicato il 24 Aprile 2011 da nadir63l
 

Fonte: di Emanuele Gamba per "La Repubblica"
© foto di PHOTOVIEWS

La Juventus non ha più niente da dire, da dare, da chiedere e anche questa stagione sta ormai per rantolare senza neanche un abbaglio di illusione. C'erano briciole di sogni che sono state spazzate dalla punizione di Lodi all'ultimo secondo di un recupero troppo lungo, i bianconeri si sono giustamente arrabbiati per il comportamento di Bergonzi ("Ha fatto danni", ha riassunto Delneri) e per i suoi fischi strampalati di cui, per altro, neanche il Catania è rimasto soddisfatto, ma il 2-2 di sabato sera è la sintesi dell'impotenza juventina, è l'immagine della sua debolezza. Ed è, al tempo stesso, la linea di confine tra il passato e il futuro: contro il Catania si sono consumate per intero le possibilità che Delneri resti sulla panchina bianconera ed è ufficialmente cominciato il progetto di rifondazione, che parte però con la concreta possibilità che la Juve venga esclusa da qualunque tipo di Europa.

Delneri è stato molto critico tanto con l'arbitro quanto con i suoi giocatori, definiti egoisti. Altre cose deve averle pensate, ma non le ha dette. Però deve avere passato una notte insonne ripensando ai difetti della sua squadra, ai limiti tecnici di chi non sa completare un contropiede o gestire con un minimo di lucidità la fase di possesso palla, ai limiti psicologici di un gruppo che si spaventa anche di fronte alla disperazione di una squadra che si dimena per evitare la retrocessione.

Marotta e Agnelli stanno cercando un allenatore, Delneri li ha delusi non tanto per la gestione tecnica del gruppo (giudicata anzi piuttosto buona), quando perché non ha saputo trasmettere personalità alla squadra e lui stesso non ha manipolato con freddezza i momenti di maggiore pressione. Presidente e direttore generale vogliono un allenatore che abbia curriculum, esperienza e mentalità vincente e hanno inviduato tre nomi con queste caretteristiche: Spalletti, Mazzarri, Mancini. Tutti e tre sono però sotto contratto, tutti e tre potranno essere svincolati solamente attraverso laboriose trattative e uno dei tre (Spalletti) sembra sia già stato considerato irraggiungibile, perché i russi dello Zenit non intendono liberarlo. Si tratta di obiettivi ambiziosi e non facili, ma la Juve è convinta di avere gli strumenti, anche economici, per convincere uno di loro. La quarta scelta è Conte, che è anche il preferito della curva: sarebbe un ripiego, ma farebbe contenti gli ultrà. Il tempo di Delneri, invece, sembra proprio scaduto: l'orizzonte della Juve non va oltre il settimo posto, posizione che oggi non garantisce nemmeno i preliminari di Europa League. Un fallimento.

 
 
 

SKY - "Martina ha annunciato ufficialmente a Marotta che Buffon vuole lasciare la Juve"

Post n°4564 pubblicato il 24 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Castellani / De Luca

Secondo il giornalista di Sky Sport, Alessandro Alciato, intervenuto nel corso di una delle tante edizioni pomeridiane di Sky Sport 24, Gianluigi Buffon lascerà la Juventus al termine dell'attuale stagione. Il numero uno bianconero, attraverso il suo procuratore Silvano Martina, avrebbe fatto sapere al direttore generale del club, Beppe Marotta, di non voler proseguire il rapporto con la Vecchia Signora. Gigi - secondo le indiscrezioni raccolte dal collega - potrebbe trasferirsi all'estero e non - come ipotizzato da più parti nelle ultime settimane - alla nuova Roma di DiBenedetto. Ecco l'intervento di Alciato, trascritto integralmente da TuttoJuve.com:

Gianluigi Buffon è uno straordinario personaggio. Lo vedresti bene tra i gladiatori? Lì al Colosseo, una passeggiatina ai Fori Imperiali...
"Si sarebbe visto bene sino a qualche giorno fa, a qualche settimana fa. Non so adesso se si vedrebbe altrettanto bene. Quando si è iniziato a parlare di un possibile futuro di Buffon alla Roma, non si trattava di invenzioni o di frasi buttate lì. Gigi, infatti, ha avuto problemi seri con la dirigenza della Juventus in questa stagione e, soprattutto, lui era rimasto molto colpito dalla Roma. Era il momento in cui si parlava dell'arrivo di DiBenedetto e di tutti suoi soci, i quattro salvatori - tra virgolette - della società giallorossa. Quindi sono iniziate anche le trattative, con Buffon che aveva parlato direttamente con Montali. Non tanti giorni fa, Sabatini, che entrerà nell'organigramma della Roma, ha parlato con il procuratore di Buffon, Silvano Martina, ma da quell'incontro, il portiere juventino ed il suo agente non sono usciti contenti come avrebbero voluto e potuto, perchè il futuro a livello di mercato della Roma non è così designato e disegnato come poteva pensare o sperare Buffon. Le potenzialità della nuova società giallorossa sono alte, ma non altissime; magari per prendere Buffon ci vorrebbero più soldi di quelli che può spendere la Roma, soprattutto se il club giallorosso non dovesse andare in Champions League. In tal caso il progetto cambierebbe e anche Buffon vorrebbe la Champions League. Questo per dire che le quotazioni di Buffon alla Roma sono in discesa. Però sono in netta discesa anche quelle di Buffon che resta alla Juventus, perchè dopo quell'incontro con Sabatini, Silvano Martina ha incontrato Beppe Marotta, direttore generale della Juventus. E l'agente di Gigi ha detto qualcosa in particolare: cioè, ha comunicato ufficialmente che Gigi Buffon vuole lasciare la Juventus alla fine della stagione. Quindi c'è da trovare una squadra per Buffon, c'è da trovare una squadra che possa garantirgli un certo stipendio e soprattutto che possa pagare il cartellino alla Juventus. E a questo punto siamo proiettati verso l'estero. Lo United aveva già fatto offerte e discorsi ufficiali, ma Gigi Buffon non vuole andare a Manchester. O meglio, non vorrebbe portare la famiglia, non vorrebbe portare i figli. E andar da solo non è il massimo della vita, perchè vuole la famiglia vicino. Resta l'Arsenal, che è un'opzione vera, di cui si parlerà in questi giorni o nei prossimi giorni, perchè manca poco alla fine della stagione. Sicuramente lui è un portiere, un simbolo, lontano, sempre più lontano dalla Juventus, dalla sua maglia. Ricordiamo che è uno di quelli che è sceso in serie B, che ha deciso di non andar via e di sposare il progetto, ma quest'anno per lui è stato troppo pesante sotto diversi punti di vista, soprattutto si aspettava un pochino di considerazione in più dalla società".

Forse è stato trattato male...
"Si parla di problemi con Delneri, ma se ci sono stati io credo non ci siano più. Credo che i due vadano d'accordo".

I problemi quindi sono con altri...
"Con la società".

 
 
 

ESCLUSIVA TJ - Quagliarella: "Torno presto"

Post n°4563 pubblicato il 24 Aprile 2011 da nadir63l
 

Il calciatore è stato avvicinato da Domenico Aprea nell'intervallo di Juve Stabia-Taranto
© foto di ALBERTO LINGRIA

Agli appassionati bianconeri, negli ultimi mesi, manca incredibilmente, perché, da quando si è infortunato lui, le cose alla Juventus non girano affatto bene. Ma c'è una città, la sua città, che da sempre lo ama, senza se e senza ma: Castellammare di Stabia coccola, ogni volta che può, il "figlio" della sua terra, Fabio Quagliarella. L'attaccante della Juventus era presente allo stadio "Romeo Menti" per seguire da vicino la squadra della sua città natale nel turno di campionato: prima dell'inizio della partita, il numero 18 bianconero ha effettuato un giro di campo constatando sulla sua pelle il calore dei suoi compaesanei tifosi, come lui, della Juve Stabia dove Fabio, un giorno, vorrà concludere la sua carriera agonistica. In casa Juventus, naturalmente, si augurano che l'evento accada il più lontano possibile perché un attaccante come Eta Beta serve necessariamente, come il pane alla Vecchia Signora, che attende ansiosa il suo ritorno. Quagliarella, avvicinato in esclusiva da Tuttojuve nell'intervallo della gara di prima divisione tra Juve Stabia e Taranto (terminata 3-0 per i pugliesi), ha rilasciato una breve dichiarazione rassicurando tutti sul recupero dal gravissimo infortunio al ginocchio avvenuto nella gara tra Juve e Parma di inizio gennaio. "Se sto tornando? Sì, lo farò presto", ha dichiarato il bomber bianconero. Ma il regalo più grande per tutti i suoi fans e tutti i tifosi della Juve sarebbe rivedere "Quaglia" in campo prima della fine del campionato. Sull'argomento il giocatore dice: "Vedremo se riuscirò a giocare qualche partita; tutto dipende da come reagisce il ginocchio". Quagliarella trascorrerà la Pasqua in famiglia per fare poi ritorno a Torino lunedì 26.

 
 
 

CHE VERGOGNA!

Post n°4562 pubblicato il 24 Aprile 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La Juventus fa l’ennesima pessima figura dell’anno, stavolta contro il Catania e fallisce una grande occasione per portarsi a meno cinque dalla zona Champions League. Una vittoria che inizialmente sembrava non troppo difficile contro avversari messi subito in ginocchio dal micidiale uno-due di Alex Del Piero, uno che per classe e mentalità da Juve andrebbe clonato (come i Nedved, i Conte). Ma che poi, come sempre, grazie alla solita difesa bianconera (Marchisio addormentato sul primo gol) e alle scelte di Delneri, si complicava maledettamente con il gol di Gomez, e un finale di gara che ha visto una squadra, il Catania, in versione Real Madrid, e un’altra, la Juventus, in versione Sampdoria, come spesso abbiamo visto quest’anno. Fino al pareggio.

Adesso ci auguriamo che Delneri abbia la decenza di tacere, così come ci auguriamo ce l’abbia Marotta, che negli ultimi tempi fa a gara come il miglior (peggior) Blanc nel dichiarare sciocchezze alla stampa su stadio, grandi campioni e successi futuri frutto della programmazione (quale??). E che magari abbiano la decenza tutti e due di andarsene via da Torino. Così ci auguriamo che il signor John Elkan e il signor Andrea Agnelli decidano finalmente cosa vogliono fare di quella che fu la Juventus: o la smettono di prendere in giro la gente e si decidono a investire, sul serio, come devono. Oppure facciano un regalo a sé stessi e ai tifosi juventini: vendano la squadra a chi l’ama e a chi è disposto a riportarla dove merita. O in terza battuta, le cambino almeno nome e colore delle maglie, ne creino una da zero, tutta Made in Italy, come piace tanto a loro e alla FIAT.

Ma per favore, basta con questo scempio. Si abbia la decenza, per una volta, di vergognarsi di ciò che è stato fatto e si fa da cinque anni a questa parte, alla più gloriosa squadra italiana. Indifesa dai media antijuventini, dagli arbitri, dal palazzo, e pure dagli avversari, a cui non pare vero di trovarsi di fronte modesti giocatori e allenatori, laddove erano abituati prima a vedere campioni di ogni tipo, e a farsela sotto dalla paura di doverci giocare contro.

I tifosi, la storia del club, Gianni e Umberto Agnelli, non meritano questo schifo.

 
 
 

Lettera ad uno juventino mai nato...

Post n°4561 pubblicato il 24 Aprile 2011 da nadir63l
 

glmdj


Immagine IPB

di G. Galazzo

Se fossi nato, calcheresti qualche campetto spelacchiato della provincia; saresti, quasi sicuramente, come era tuo padre:corri, corri, due piedi di marmo, confusionari e con una voglia matta di tuffarti nel fango.

Chi l’avrebbe sentita la mamma, colpa mia, non c'è alcun dubbio.
Quello sciagurato di tua padre, avrebbe girato tante scuole calcio fino a che non ne avrebbe trovata una in cui la divisa di gioco fosse rigorosamente a strisce verticali e non serve specificare i colori.

Quello sciagurato di tuo padre, avrebbe tremendamente faticato a non rubarti la maglietta, l'uovo di pasqua, il pallone che lui stesso ti avrebbe regalato e se giocando alla playstation, avessi fatto perdere la Juve, sarebbe stata una bella lotta per capire chi dei due era il bambino con il broncio.

Ed in quel campetto spelacchiato, giocando con gli amici, l'orgoglio ferito del padre a vederti con la maglia numero 10, avrebbe soffocato qualche tuo timido timore: “papà,papà perché mi dicono che Del Piero ormai é vecchio? Papà, papà, perchè tanti altri bambini hanno la maglia di Pato e Ibra, di Eto, Maicon e Milito? papà!!! uno ha pure la maglia di un giapponese!”
“Papà, perché quando mi scalciano a terra e grido rigore, mi rispondono in coro: alzati che la Juve ruba?”
“Papà, papà, perche la Juve non vince più? Perche siamo Juventini?

Quello sciagurato di tuo padre, con gli occhi velati di lacrime, ma con il sorriso che si deve ad un bambino, ti avrebbe raccontato del suo gioco più amato sin da quando era lui il bambino, di quando gioiva per un cross di Causio e la testa di Bettega, di quando piangeva per una coppa perduta, di quando ha capito il significato della parola "tragedia".

Ti avrebbe raccontato di quando cantava festante su un terrazzo, con una bandiera cinque volte più grande di lui; di quante volte è successo, sino a che era lui più grande di quella bandiera.

Ti avrebbe raccontato che, quando eri ancora a lottare con le parole e barcollavi timoroso sulle gambe, quella stessa bandiera, intrisa di storia, gloria, tradizione, è stata stracciata, sporcata, derisa, distrutta.

Se fossi nato, lo sciagurato di tuo padre ti avrebbe raccontato di un gruppo di amici che si sono uniti per quella bandiera affinché anche tu potessi gioire e soffrire con l'orgoglio di poterlo fare, come lo faceva tuo padre ed assieme a tuo padre.
Ti avrebbe fatto conoscere il significato di passione, giustizia, rivendicazione, amore, lotta, speranza..

Ti avrebbe taciuto, quello sciagurato di padre, il significato della parola delusione e tradimento perché non ora, non adesso, più avanti ...

“Papà, papà, ma quel principe azzurro che chiamavi per nome?”
Ti avrei raccontato di un padre qualunque che non vorrebbe mai dirti: ho creduto alle favole.

Glmdj:die hard

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