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Messaggi del 01/05/2011

Juventus, calorosa accoglienza in aeroporto a Roma...

Post n°4618 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

Fonte: Repubblica.it
© foto di Giacomo Morini

Bagno d’affetto per Alessandro Del Piero e la Juventus all’aeroporto Leonardo da Vinci a Fiumicino. A tributarlo, decine di tifosi bianconeri in attesa della squadra, che domani sera affronterà la Lazio all’Olimpico. Ai supporter della Juve, d’improvviso, si sono uniti decine di ‘Papa Boys’ in partenza dopo la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Dopo le richieste di autografi e le foto ricordo ai giocatori, in particolare a Gigi Buffon e Felipe Melo, c’è stato un lungo applauso quando nella hall è apparso Del Piero: a quel punto il capitano è stato circondato dalle decine di persone radunatesi, mentre i più fortunati sono riusciti a strappargli l’autografo. Quando Del Piero è riuscito a salire sul pullman è scattato un coro ripetuto più volte: “C’è solo un capitano, c’è solo un capitano”.
Prima della partenza del pullman, ci sono stati incitamenti anche ad Aquilani, Buffon, Krasic e altri.

 
 
 

Delneri convoca 19 bianconeri: torna Chiellini. Fuori Marchisio, Storari e Grygera...

Post n°4617 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Al termine della seduta di rifinitura, il tecnico della Juventus, Gigi Delneri, ha diramato la lista dei convocati per la gara contro la Lazio, in programma lunedì sera all’Olimpico di Roma. Come previsto, torna a disposizione Giorgio Chiellini, che ha ormai recuperato dall'infortunio patito in Nazionale lo scorso 29 marzo, nel match contro l’Ucraina. Domani Il difensore toscano scenderà in campo dal primo minuto. A fargli posto - ha anticipato nel corso della conferenza stampa il tecnico bianconero - sarà uno tra Barzagli e Bonucci. Non partiranno per la Capitale, invece, Marchisio, Storari e Grygera. "Il centrocampista - si legge sul sito ufficiale del club - non è a disposizione a causa dei postumi del trauma al piede destro rimediato nel match contro il Catania, il portiere ha accusato, nella giornata di oggi, un attacco di lombalgia acuta, mentre il difensore ha riportato nel nel corso dell'allenamento odierno un trauma distorsivo al ginocchio destro".

In tutto sono 19 gli uomini a disposizione di Delneri:

1 Buffon
2 Motta
3 Chiellini
4 Melo
6 Grosso
7 Salihamidzic
10 Del Piero
13 Manninger
14 Aquilani
15 Barzagli
17 Traore
19 Bonucci
20 Toni
23 Pepe
27 Krasic
32 Matri
36 Giandonato
43 Sorensen
44 Kirev

 
 
 

Conte: "Sono bianconero a prescindere..."

Post n°4616 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Antonio Conte-Juventus: un legame forte e indissolubile che prima o poi, ne siamo certi, si riunirà. Ad accrescere questa convinzione le sue parole nel post partita di Novara-Siena: "Sono bianconero a prescindere - ha dichiarato l'ex capitano della Vecchia Signora -  a Torino ci torno", precisando poi : "Ho la residenza a Torino, la città di mia moglie e dove è nato mio figlio". Senza dubbio il tecnico del Siena, grazie al duro lavoro e all'attenzione ai minimi particolari sta dimostrando di meritare una piazza importante e chissà che non sia proprio la sua ex squadra a concedergli questa chance.

 
 
 

Seria A, risultati finali: i viola asfaltano l'Udinese. Lazio, Roma e Juve ringraziano. Milan ad un punto dallo scudetto

Post n°4615 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Marco Iorio/Image Sport

Altra brusca frenata dell'Udinese nella corsa Champions: i friulani crollano a Firenze 5-2 e rischiano di essere ripresi in classifica dalla Roma, impegnata stasera a Bari. Il Milan, invece, supera di misura il Bologna grazie ad un gol di Flamini ed è ormai ad un passo - o meglio ad un punto - dallo scudetto. Male anche il Palermo, che fallisce l'aggancio alla Juventus perdendo 3-1 a Parma.

Ecco i risultati ed i marcatori delle gare giocate nel pomeriggio:

CHIEVO – LECCE 1-0
58' Rigoni (C)

FIORENTINA – UDINESE 5-2
9' Vargas (F), 22' D'Agostino (F), 29' Pinzi (U), 51' D'Agostino (F), 58' Asamoah (U), 71' Cerci (F), 87' Cerci (F)

SAMPDORIA – BRESCIA 3-3
50' Eder (B), 55' Pozzi (S), 58' Caracciolo (B); 63' Tissone (S), 84' Caracciolo (B), 91' Mannini (S)

PARMA - PALERMO 3-1
2' Dzemaili (Par), 18' Modesto (Par), 56' Pastore (Pal), 89' Candreva (Par)

CATANIA – CAGLIARI 2-0
78' Silvestre (Cat), 82' Bergessio (Cat)

MILAN – BOLOGNA 1-0
8' Flamini (M)

BARI - ROMA (questa sera alle 20.45)

LAZIO – JUVENTUS (domani alle 20.45)

Giocate ieri

CESENA – INTER 1-2

NAPOLI – GENOA 1-0

 
 
 

DELNERI: "A Roma per far punti e rimanere in quota. Champions? Nulla č scontato.

Post n°4614 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

Europa League obiettivo importante. Agnelli ci ha stimolato a fare bene. Marchisio out. Torna Chiellini"
Il tecnico in conferenza stamoa: "In difesa starà fuori uno tra Bonucci e Barzagli. In attacco giocheranno Del Piero e Matri"
© foto di Giacomo Morini

Alla vigilia della trasferta di Roma contro la Lazio, l'allenatore della Juventus, Gigi Delneri, si è presentato nella sala stampa del Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei giornalisti. La redazione di TuttoJuve.com ha seguito in diretta la conferenza:

Una domanda su questa settimana: se è stato più complicato tirar su il morale dei giocatori dopo quello che è successo con il Catania, quindi alla luce dell'addio definitivo al quarto posto. E' stata una settimana come tutte le altre?
"Tornare indietro non è che si possa....Questo pareggio è venuto in un momento particolare, dove si poteva ....(pausa, ndr) fermo restando che dovevamo comunque andare a Roma a giocarci la partita, perchè non è che facendo due punti in più si costruiva qualcosa di preciso e di risolutore. Sapevamo che vincendo col Catania dovevamo comunque andare a Roma a giocarci la partita. E' chiaro che ha complicato un po' le cose questo gol all'ultimo secondo, quindi è stata una settimana un po'....non diversa....con la voglia di dare il massimo in campo in queste ultime quattro partite, lasciando perdere quello che è accaduto domenica. La squadra si è allenata bene. Abbiamo avuto qualche problema, però la voglia di far bene c'è sempre, a prescindere dal 2-2 col Catania".   

Volevo una sua riflessione su due statistiche: la prima è che quella con il Catania è stata la settima rimonta che ha subito la Juventus quest'anno. E poi se si analizzano le ultime otto partite, dal Chievo al Bari, la Juventus ha lasciato per strada 21 punti, che sono poi curiosamente quelli che separano la Juventus dal Milan. Volevo capire che significato può dare a questi numeri...
"Il significato che la Juventus ha sempre affrontato squadre motivatissime, magari ha trovato dei momenti di difficoltà numerica, perchè se io analizzo le partite nelle quali abbiamo lasciato punti contro squadre magari più abbordabili, sono state affrontate anche con una squadra che ha avuto grandi problemi di organico in quel momento. Quindi è tutto da mettere sul conto del bilancio. Certe volte abbiamo sopperito alla mancanza di organico, anche battendo il Milan con Pepe terzino, con Legrottaglie, con fuori Martinez, fuori De Ceglie. In tante altre partite abbiamo sofferto questa mancanza di ricambi. E certe volte abbiamo anche fatto giocare dei giocatori ancora non in perfette condizioni fisiche, proprio per mancanza di uomini. Quindi, certo, 21 punti persi lì hanno determinato chiaramente il nostro cammino, ma mi sembra che tutte nell'arco del campionato abbiano perso dei punti importanti con squadre anche cosiddette abbordabili, che poi in effetti tante volte sono meno abbordabili di quello che si pensa".

Ha ricevuto attestati di stima dallo spogliatoio, soprattutto da Buffon e Del Piero. Poi ci sono stati i "no grazie" di Mancini e Villas Boas, due candidati a raccogliere la sua eredità. E poi Elkann ha chiesto stabilità, dicendo che cercheranno di non fare grandi cambiamenti. Cosa le ha fatto più piacere di tutto questo?
"Gli attestati fanno sempre piacere, il modo di parlare fa sempre piacere. Noi abbiamo il dovere di fare il nostro lavoro, fatto bene, con coerenza, con coscienza giusta, cercando di dare il massimo in ogni settore dove si va a operare, il settore dello spogliatoio, il settore del rapporto verso la società, il rapporto dove alleni, cerchiamo di fare il massimo. Fa piacere perchè la stima dei giocatori è importante. Io ho letto un articolo dove l'allenatore per avere la stima dei giocatori deve andarci a cena o deve essere loro amico: io sono uno che non va a cena con i giocatori, non sono amico dei giocatori, sono uno che tutela i giocatori, ma con rispetto, con quello che è il rapporto fra i settori di lavoro. Loro hanno fatto questo verso di me durante l'anno, io ho fatto questo verso di loro durante l'anno, comportandomi sempre in modo corretto, loro anche, quindi mi sembra che in questo senso questo tipo di atteggiamento mio verso di loro, e loro verso di me, sia assolutamente normale". 

Volevo chiederle come stanno Melo, Marchisio e Manninger...
"Melo è stato a riposo precauzionale. Marchisio è out per una botta al piede rimediata domenica all'ultimo secondo e non ha ancora recuperato. Manninger ha recuperato, pensiamo di verificarlo oggi, ma penso che non verrà via neanche lunedì. Si parlava prima di infortuni....arrivano sempre....Questo non è un infortunio dovuto al lavoro, ma dovuto ad un trauma fisico. E quest'anno conviviamo con questo, oltre alle altre situazioni".

Che Juve ci vuole per battere la Lazio? All'andata è stata una delle vittorie più sofferte, forse anche più belle...
"Sofferta... mi sembra che la Lazio sia una squadra che ha fatto un campionato eccellente. Non siamo solamente noi che abbiamo sofferto. Mi sembra abbastanza logico. Mi sembra che la Lazio sia una squadra che lotta per un posto importante in Europa e noi abbiamo il compito di andare lì e giocarci la partita come se avessimo battuto il Catania. Quindi il compito nostro è quello di andare a Roma e cercare di far punti, anche perchè vogliamo rimanere in quota e vedere vedere quello che riusciamo a fare fino in fondo. La squadra arriva da sei risultati utili consecutivi nell'ultimo periodo. A Cesena si parlava di uscita anticipata dalla lotta per la Champions ed invece non era vero. Quindi non bisogna dare niente per scontato nel mondo del calcio. Non si sa mai quello che può accadere. Quindi tentare il massimo per ottenere il massimo dei punti da qui alla fine".

Quali sono stati gli input che ha ricevuto ieri dal presidente Agnelli, se ha magari ribadito l'importanza di centrare un posto in Europa League...
"Il presidente ha sempre parole importanti per noi, ci stimola a fare sempre bene, quindi cerchiamo di dargli soddisfazioni. Certe volte ci riusciamo, certe volte meno, però l'impegno non è mai mancato. Il colloquio con il presidente....ci siamo sentiti anche a Pasqua con il presidente, non è che debba venire proprio al campo per potermi sentire. Quindi devo dire che c'è un rapporto giusto. Ci ha stimolato a fare bene da qui alla fine, come è giusto che una squadra di calcio faccia, che non molli, che creda nelle sue possibilità e che dia il massimo, perchè il calcio è fatto per andare in campo  e cercare di ottenere il massimo da tutte le partite. Questa mi sembra sia una cosa abbastanza scontata".

Ha parlato dell'importanza dell'Europa League?
"Ha parlato dell'importanza della partita, delle partite. Dopo Cesena dicevano che non c'era la possibilità di andare in Champions League ed invece non era vero niente. Noi come giocatori, come gruppo, abbiamo il dovere di non lasciare niente di intentato e magari cercare di recriminare un po' meno in queste ultime partite. Anche L'Europa League mi sembra un obiettivo importante".

Le chiedo se a livello di formazione ha ancora dei dubbi. In difesa rientra Chiellini, quindi sta fuori uno tra Bonucci e Barzagli....
"Sicuramente uno dei due".

In attacco Del Piero e Matri?
"Non sono mica tanti. I dubbi...ce n'è ancora uno".

Toni...
"Mi sembra che Matri e Del Piero formino un'ottima coppia in questo momento. Giocheranno loro".

In difesa, invece, tra Bonucci e Barzagli chi sta fuori?
"Decidiamo domani mattina".(redazione TuttoJuve.com)

 
 
 

I 100 Giorni Che Sconvolsero Il Mondo Del Calcio....

Post n°4613 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB
di Giusy

Nel 2006 accadde qualcosa che sconvolse il mondo del calcio. Scoppiò lo scandalo denominato calciopoli. Che causò l’uscita di scena non solo dal campionato italiano, ma anche dalle competizioni europee di quella che era stata una delle protagoniste più forti e assidue degli ultimi anni. La Juventus fu accusata, nelle persone dei suoi massimi dirigenti, di aver fatto ricorso a sistemi che esulavano da comportamenti etici e sportivi per vincere il campionato 2004/’05. Di esercitare una sfera di influenza in grado di condizionarne gli esiti. Attraverso un’immaginaria associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva denominata allusivamente cupola e costituita da dirigenti sportivi, designatori arbitrali e arbitri.

Le prime pagine delle maggiori testate giornalistiche sportive e non si riempirono per mesi di titoli che diedero per scontata una realtà ancora tutta da decifrare. Il processo mediatico che ne derivò scrisse immediatamente le condanne. Senza tenere conto che la presunzione d’innocenza è un principio del diritto per il quale un imputato è innocente fino a prova contraria e l’onere della prova compete alla pubblica accusa.

Né alla Juventus, né alla Triade, fu riconosciuto il diritto a questo principio. Giornalisti e televisioni si scatenarono in un massacro mediatico senza precedenti.

Il 14 maggio 2006 la Juventus si aggiudicò lo scudetto 2005/’06, vincendo l’ultima partita del campionato di serie A a Bari per 2 a 0, con reti di Trezeguet al 23’ e Del Piero al 90’. Si trovava in testa alla classifica da 76 giornate consecutive.

Il 2 maggio erano state pubblicate su alcuni giornali alcune intercettazioni di un’inchiesta archiviata dal tribunale di Torino. Giorno dopo giorno un ossessivo martellamento mediatico portò all’uscita quotidiana di ulteriori intercettazioni facenti parte di un’inchiesta ancora in corso presso la procura di Napoli. Il 7 maggio si giocò a Torino Juventus Palermo 2 – 1 (Nedved 31’, Godeas 62’, Ibrahimovic 51’). Prima della partita Andrea Agnelli andò a stringere la mano ai dirigenti e a Fabio Capello, mentre il cugino John Elkann rilasciò queste dichiarazioni davanti alle telecamere: “Tutta la vicenda non ci ha lasciato indifferenti, ma ci sono le sedi opportune per discuterne e per risolverle… siamo vicini alla squadra e all'allenatore...”.

Giraudo, Moggi e Bettega si dimisero l’11 maggio. Il 28 maggio la FIGC dichiarò che Luciano Moggi era soggetto a radiazione. A tutt’oggi non è stato radiato. Il giorno prima Marcello Lippi, ct della nazionale, aveva dichiarato: "In Italia chi è indagato figura come un condannato”.
Il 9 luglio 2006 la nazionale azzurra, nella quale tra italiani e francesi finalisti si contavano 17 tra calciatori, allenatori e vice allenatori che avevano militato, militavano o avrebbero militato nella squadra bianconera, vinse i mondiali di calcio in Germania, battendo la Francia ai rigori dopo che i supplementari erano finiti per 1 a 1.

Il 14 luglio 2006 la sentenza di primo grado della Commissione d'Appello Federale sullo scandalo del calcio condannò la Juventus alla serie B e alla revoca degli scudetti 2004/’05 e 2005/’06.

Sono passati 5 anni e il processo della giustizia ordinaria che si sta celebrando a Napoli ha riservato numerosi colpi di scena, scrivendo con nuove scottanti prove e indiscutibili fatti un’altra storia. Come sarebbero andate le cose se da quella primavera estate del 2006 a oggi i giornali italiani ne fossero stati a conoscenza? Con lo stesso piglio scandalistico e accusatorio, quali sarebbero stati i titoli e quali i termini atti a censurare e coprire di vergogna i comportamenti antisportivi e sleali, ma anche qualche illecito da addebitare ad altri dirigenti di altre squadre? Non sappiamo se mai li leggeremo, ma poiché, come ha osservato Victor Hugo, “la libertà comincia dall’ironia”, possiamo provare a immaginarli. Con immutato rancore.



(Prossimo appuntamento: “pallina al centro”)

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1567


 
 
 

Juve, lotta per i diritti tv...

Post n°4612 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

La contesa vede opposte due fazioni: da una parte le cinque big, guidate dalla Juve, dall'altra tutte le altre squadre della serie A, con Lazio e Chievo in testa
Fonte: Tuttosport 01-05-2011
© foto di Daniele Buffa/Image sport

Dal 2010/2011 è entrato in vigore un nuovo regolamento riguardante i diritti tv, che ne prevede la ripartizione collettiva. Si tratta di un business che vale circa 930 milioni, da spartirsi tra le squadre come segue: il 40% in parti uguali, il 30% in base ai risultati ottenuti dal 1946 ad oggi, il restante 30% da spartirsi in base al bacino d’utenza. Proprio su questo 30% è iniziata la lotta tra le cinque big da una parte (Juve, Inter, Milan, Roma, Napoli) e le restanti quindici squadre di serie A. Il criterio del bacino d’utenza dovrebbe premiare i club che vantano il maggior numero di tifosi in Italia. Ed è proprio su come contare i tifosi che le due fazioni non riescono a trovare un accordo. I numeri lanciati ieri da “Il Sole 24 Ore”, che vedrebbero l’Inter in vantaggio sulla Juve per numero di tifosi, con 7,5 milioni contro 7 milioni, sono solo un esempio di quanto siano complicate simili statistiche. La soluzione sembrerebbe allora quella di affidare il conteggio a delle società specializzate. Il gruppo dei quindici propone un accordo con tre società del settore: Doxa, Crespi e Flexi Group. Ma le cinque grandi temono che questa sia una scelta di parte. Ed è proprio Andrea Agnelli, spalleggiato dall’avvocato bianconero Michele Briamonte (33), a guidare le cinque big nelle azioni legali intraprese contro le “piccole”. Nel caso in cui non si raggiungesse un accordo, le big possono sfoderare un’arma micidiale. La legge Meandri- Gentiloni infatti non obbliga le società a mettere nel pacchetto dei diritti collettivi il pre-partita, il post-partita e l’intrattenimento nell’intervallo. I 5 club potrebbero vendere questi diritti singolarmente, intascando così cifre più alte. Il pacchetto collettivo andrebbe così ad impoverirsi a danno delle piccole. Ma per ora resta una eventualità remota.

 
 
 

Agnelli vuole sia Pastore che Aguero..

Post n°4611 pubblicato il 01 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image sport

Alla Juventus c'è voglia di cambiare . I tifosi bianconeri sono stufi di continuare a lottare per un posto in Europa League e temono che la Vecchia Signora possa diventare una nobile decaduta del calcio europeo. Insomma, che possa fare la fine dell'Ajax o del Nottingham Forest. Il popolo juventino vuole un segnale forte dalla proprietà, vuole nomi che possano riaccendere lo spirito del tifo bianconero. Secondo la Gazzetta dello Sport, il presidente Agnelli vuole far tornare grande la sua Juventus con un doppio colpo tutto argentino: Sergio Aguero (22) e Javier Pastore (23). Il massimo dirigente bianconero non si accontenterebbe di uno solo, ma li vorrebbe tutti e due. Secondo il quotidiano rosa, la maxi operazione per portare i due talenti sudamericani sarebbe agevolata per il primo, dall'incontro previsto a breve con l'IGM, società che gestisce il suo cartellino, mentre per il fantasista del Palermo la buona riuscita dell'affare potrebbe essere aiutata dai buoni rapporti che intercorrono tra il d.g. Marotta e il presidente rosanero Maurizio Zamparini.

 
 
 

     

 

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