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Messaggi del 12/05/2011

BUFFON: "RESTO ALLA JUVE"

Post n°4711 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Giacomo Morini

"Ci sarò anche l'anno prossimo". Così Gigi Buffon a Sky sport, una risposta condita anche dall'ironia: "Non dovrò fare come l'anno scorso, quando non sono stato presente alla foto di gruppo...". La stagione della Juventus, viene definita "deludente, con la classifica che parla chiaro e troppe occasioni sprecate", ma il portiere precisa che "per amor proprio e dignità non dovremo tirare i remi in barca".
Buffon non ha nemmeno negato di essere a conoscenza del viaggio-shopping di Marotta a Madrid, ma se l'é cavata di nuovo con una battuta: "Lo sapevo che andavano a trattare Ronaldo.
Sarà veramente una Juve in grande...".

Ecco l'intervista integrale, trascritta da TuttoJuve.com:

Chiediamo subito a Buffon se sapeva di questo blitz dei dirigenti della Juventus a Madrid...
"Sì, lo sapevo, perchè mi avevano avvertito dell'interessamento per Cristiano Ronaldo (ride, ndr). Il fatto che loro fossero lì ci fa capire che sarà una grande Juve".

L'anno prossimo per trovare la figurina Panini di Buffon bisogna andare sotto la "J" di Juventus o no?
"Sicuramente, l'importante è essere presente quando faranno la foto, perchè quest'anno mancavo ed è successo un caos incredibile (ride, ndr). Per cui il prossimo anno sarò presente e mi troverete".

Volevamo chiederti di Delneri, perchè tu, Del Piero, Krasic, avete rivolto degli attestati di stima nei confronti dell'allenatore. La colpa non può essere solo dell'allenatore per questa stagione. Una stagione che definiamo come?
"Una stagione sulla falsariga di quella dell'anno scorso, per cui deludente. I risultati e i punti che abbiamo parlano chiaro. Più che altro le occasioni che abbiamo sprecato...".

Mancano due partite al termine della stagione. Non c'è il rischio che i giocatori della Juve tirino un po' i remi in barca? L'Europa è difficile da raggiungere, ma è ancora alla portata...
"Sì, ma al di là ormai di questo obiettivo minimo che matematicamente potremmo ancora raggiungere, credo che anche per amor proprio, per una questione di dignità, sarebbe un errore clamoroso e imperdonabile pensare di tirare i remi in barca in questo momento, soprattutto dopo che vieni da una partita nella quale hai dilapidato due punti abbastanza importanti".

Quando sei stato male, Ancelotti quante volte ti ha telefonato?
"Ancelotti? No, non ci siamo mai sentiti per quel che riguarda questioni calcistiche. Normali telefonate di routine, come è sempre accaduto, ce ne sono state parecchie".

Il rapporto con Ancelotti è molto buono?
"Sì, il rapporto con Ancelotti è un rapporto ormai quindicennale, di grande stima e di grande rispetto, perchè alla fine è stato colui il quale ha avuto il coraggio di lanciarmi da titolare nel grande Parma che era all'epoca. Gli ho dato molto, però penso di dovergli essere sempre riconoscente per il coraggio che ha avuto".

Pare ci sia un interessamento dell'Arsenal per Ancelotti. Ora, notoriamente, non è che l'Arsenal abbia mai brillato nel ruolo di portiere....
"Sicuramente il discorso è un discorso che fila, che ritorna, a voi, per mettermi in imbarazzo. Ma in imbarazzo, alla fine, non mi mettete perchè non credo che ci sia questo tipo di possibilità; insomma, ad oggi, è una possibilità nulla, perchè l'intenzione mia e della società è quella di continuare".

Ma se Ancelotti dovesse andare all'Arsenal guarderà prima di tutto al ruolo del portiere...
"Ho capito, però non penso che l'Arsenal e Ancelotti chiameranno direttamente me. Al limite, se vogliono sapere come sto e hanno interesse nei miei riguardi, chiameranno e avvertiranno la nostra proprietà".

Hanno già chiamato: hanno proposto uno scambio alla pari con Vito Mannone, ma alla Juve hanno attaccato il telefono...
"(ride, ndr). Nel calcio ci sta tutto, per cui non mi sorprenderebbe neanche questo".

Gigi il 20 giugno si sposa...
"Prima, il 16".

E' contento perchè si sposa a Praga, così dei preparativi se ne fa un baffo, visto che stanno facendo tutto le donne...
"Certo che sì, infatti è di un nervoso...".

Il tuo abito da sposo come sarà? Sappiamo che ti piace...
"Sicuramente è una cosa alla quale tengo tantissimo e che mi auguro cambierà ancora in meglio, se possibile, la mia vità. Però sono più per le cose concrete. L'abito alcune volte fa il monaco, altre volte no. La cosa importante è che possiamo dare ai nostri figli degli insegnamenti importanti, un futuro di unione, da famiglia, cosa che magari ultimamente, soprattutto in Italia, non esiste quasi più. Certi valori e certi capisaldi come la famiglia spesso e volentieri vengono meno".

La figurina Panini di Gigi Buffon è quella più amata degli ultimi 50 anni. Come riserva hai un certo Dino Zoff...
"Come ho detto in precedenza, se si comporta bene e ha rispetto del sottoscritto, dieci minuti alla fine glieli faccio giocare".

C'è questa querelle tra Gattuso e Leonardo. Anche tu in gioventù qualche cavolata l'hai fatta. Hai sentito Gattuso in questi giorni? Cosa pensi di tutto questo bailamme?
"No, non l'ho sentito perchè non lo chiamo di certo per una questione simile. Sicuramente, conoscendo alla perfezione il personaggio e il ragazzo, sa già da solo come si è comportato ed il possibile errore che ha commesso. E secondo me sa già come si dovrà comportare in futuro. Ci tengo però a precisare che tutto è nato in una situazione di grande esaltazione, nel quale si festeggiava uno scudetto, si era in mezzo ai tifosi, e per cui credo che alcune volte sia anche bello lasciarsi andare. In questo caso, diciamo, è da stigmatizzare l'accaduto perchè magari si è offesa una persona, però delle volte in certi contesti non ti accorgi neanche di quello che stai cantando, perchè la gioia non ti fa ragionare".

 
 
 

TONI: "Voglio rimanere qui. La Juve ha bisogno di almeno tre campioni"

Post n°4710 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Marco Iorio/Image Sport

“Quest’anno ci sono stati sicuramente dei problemi, evidenziati soprattutto nelle ultime partite casalinghe in cui ci siamo fatti raggiungere nonostante il doppio vantaggio. Io non credo che questa squadra vada smantellata, però ha bisogno di tre o quattro campioni in grado di farle fare il salto di qualità”. Ha le idee chiare Luca Toni, ospite della video-chat con gli iscritti al progetto Juventus Membership. L'attaccante modenese, nello Juventus Store di via Garibaldi a Torino, ha risposto a numerose curiosità e, ai giornalisti presenti, ha anche parlato del proprio futuro: “Mi sarebbe piaciuto dare di più a questa squadra. Purtroppo sono stato condizionato dall’infortunio iniziale e quando sono rientrato – ha spiegato - ho giocato alcune partite non al massimo della condizione. Arrivare alla Juve per me è stato un sogno e spero che questo sogno prosegua. Mi piacerebbe tanto poter giocare nel nuovo stadio. Io non sarò mai un peso per questa società, quindi se la decisione sarà quella di non puntare su di me, andrò via senza polemiche. Ma il mio desiderio è quello di restare qui”.
L'Europa, dopo il pareggio-beffa con il Chievo sembra essere sempre più lontana, ma i restanti punti in palio Toni li vuole conquistare tutti. “A Parma andremo per cercare di vincere. Sappiamo che non sarà una partita facile, ma vogliamo giocarci tutte le chance di andare in Europa. Ci servono questi tre punti – ha fatto notare -
e poi quelli contro il Napoli la settimana prossima. Facciamoli e poi speriamo in qualche passo falso di chi ci sta davanti”.

 
 
 

Calciopoli: il teorema che rimane teorema...

Post n°4709 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

Giulemanidallajuve su CALCIO GP


Immagine IPB


Ho sempre pensato che per giustificare cinque anni di processo, sarebbe stato necessario arrivare a provare la fondatezza delle accuse.

Se la giustizia sportiva, nella sua autonomia, ha fatto fronte al più grande scandalo del calcio italiano attrezzandosi alla meno peggio, arrivando ad una sentenza e relativa penalizzazione senza provare colpe o dolo, ma sposando il solo sentimento popolare, conscia in questo modo di abbracciare le aspettative dell’intero mondo antijuventino, scopriamo che anche la giustizia penale, ha ancora bisogno di appoggiarsi allo stesso teorema.

Ascoltando la prima parte della requisitoria di Narducci, quello che colpisce è la mancanza di una qualsivoglia prova a sostegno delle teorie che ripropone come se in cinque anni tutto fosse rimasto al 2006, quando agli imputati non fu concessa la possibilità di difendersi.

Il processo è stato un processo mediatico, arrivato al numeroso popolo dei tifosi nel modo necessario per avere anche il loro appoggio, contando sul sentimento antijuventino e sullo stesso appoggio mediatico su cui si regge ancora oggi, finendo per essere l’unico reale appiglio in mano all’accusa.

Non hanno trovato riscontri oggettivi che dimostrassero, contro ogni ragionevole dubbio, il vantaggio che la cupola, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto far conseguire alla Juventus e ai suoi "alleati", e la formula sembra essere più o meno la stessa: sono colpevoli perché sono colpevoli.

Il PM Narducci ha parlato per cinque ore riproponendo, con un linguaggio sicuramente colorito in modo da dare enfasi alle sue teorie, quanto è stato ampiamente superato con le testimonianze raccolte durante il processo. Rinnovare i dubbi inculcati nel 2006, è servito per permettere ai media di riproporre l’argomento calciopoli, sposando la linea colpevolista che li ha sempre contraddistinti.

Perché una cosa l’abbiamo capita dopo cinque anni di processo: non ci sono statistiche che tengono, non ci sono risultati concreti atti a dimostrare la fondatezza dei teoremi, rimane l’idea di condizionamento sapientemente inculcata, anche senza provare niente, anche senza tener conto della parola di chi ha testimoniato sotto giuramento, quello che conta è non arrivare alla reale ricostruzione di quando accaduto. Sarebbero in tanti, in troppi, a dover dare spiegazioni e sono enormi gli interessi in ballo.

Non so come terminerà questo processo, so soltanto che avere una giustizia come questa serve solo a proteggere una casta che ha tutto l’interesse a preservare questo stato di cose, nell’indifferenza di chi si accontenta di sognare il prossimo campione…

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1589

 
 
 

Juve, addio Aquilani? Con 12 milioni si può prendere Montolivo

Post n°4708 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di FEDERICO DE LUCA

Il calciomercato è fatto di opportunità, che vanno colte al volo. Questo è probabilmente ciò che i dirigenti della Juventus stanno pensando riguardo la situazione di Alberto Aquilani, centrocampista arrivato quest'estate dal Liverpool in prestito con diritto di riscatto, diritto che, con ogni probabilità, non verrà esercitato dal club bianconero. La Juve infatti non è disposta a spendere i 16 milioni richiesti dal club inglese per confermare il giocatore anche la prossima stagione, e a questo punto, l'ipotesi di rivedere il centrocampista romano in Inghilterra è molto concreta. L'opportunità che Agnelli e Marotta sperano di cogliere è quella legata all'acquisto di Riccardo Montolivo, centrocampista 25 enne della Fiorentina, che, in virtù della sua situazione contrattuale, potrebbe arrivare a Torino a un prezzo inferiore rispetto a quello chiesto dal Liverpool per Aquilani. Montolivo potrebbe diventare bianconero per una cifra che oscilla tra i 10 e i 12 milioni di euro, Inter permettendo La Juve riuscire a cogliere l'opportunità?

 
 
 

Juve, è sfida tra "grandi" per Vertonghen

Post n°4707 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Federico de Luca

La Juventus dovrà vedersela con le milanesi se vorrà riuscire ad arrivare a Jan Vertonghen, difensore 24 enne dell'Ajax e della nazionale belga. Sul giocatore c'è anche l'interesse di Liverpool e Manchester City, che hanno visionato più volte il giocatore. Secondo indiscrezioni provenienti dall'Olanda, riportate da "Calciomercatoweb.it", l'Inter ha già chiesto informazioni all'Ajax sulla disponibiltà a cedere il difensore belga, anche se, al momento, nessuno dei club interessati al giocatore, ha avanzato un'offerta ufficiale al club olandese. Juve ancora in corsa per Vertonghen quindi, che per età e qualità fisiche e tecniche potrebbe rappresentare una buona soluzione per rinforzare il reparto arretrato della squadra.

 
 
 

KRASIC: "Col Chievo partita incredibile. Speriamo che la prossima stagione sia migliore"

Post n°4706 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Daniele Buffa/Image sport

"Quella contro il Chievo è stata una partita incredibile, terminata come nessuno si aspettava". E' l'amaro commento di Milos Krasic, intervenuto a margine dell'inaugurazione della mostra fotografica dedicata ai lavori del nuovo stadio della Juventus.
"Spero che la prossima stagione sia migliore di quella che si sta concludendo e che potremo batterci per qualcosa di importante - ha proseguito l'esterno serbo -. Del resto quest’anno con un allenatore e tanti giocatori nuovi era normale che si presentassero delle difficoltà".
 

 
 
 

LA JUVENTUS NON E' UN CIMITERO DI ELEFANTI

Post n°4705 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Nei mesi scorsi avevamo scritto: "niente pirlate su Aquilani". Purtroppo oggi come oggi la situazione è più ingarbugliata che mai e la Juventus non eserciterà l'opzione di acquisto a 16 milioni entrando nella pericolosa dinamica d'asta che prevede entrare anche i concorrenti, primi tra tutti Milan, Inter  e Roma. Sarà difficile per i bianconeri spuntare un prezzo migliore di 15 milioni.

Il giocatore visto a sprazzi andrebbe confermato. Aquilani è stato uno dei pochi a offrire continuità di rendimento e per la prima volta non ha subito infortuni di rilievo. In una squadra con il centrocampo a tre e senza problemi di copertura il suo apporto potrebbe diventare certamente ancora più determinante.

Vi parliamo di Aquilani perchè ci sembra sempre più certo che Aquilani si possa alternare con Andrea Pirlo nella linea mediana bianconera. Il risparmio sul giocatore romano verrebbe investito sul quasi ex milanista.

Costo dell'ingaggio quasi uguale con un triennale da 3/3.5 milioni di euro a stagione e risparmio del cartellino da investire su un altro mediano (vedi Montolivo) all'interno di un'operazione di scambio giocatori. Tutto bene, tutto bello, se non che Pirlo ha 32 anni, è un campione indiscusso con ben dieci stagioni vissute da protagonista e un recente scudetto in cui però non ha è stato protagonista (complici anche gli infortuni) con soltanto 16 presenze e 1 gol per lui in campionato quest'anno.

Un po pochino, anzi troppo poco per definirlo un top player. La Juventus non è un cimitero di elefanti. Ci vogliono giovani campioni, non campioni che ormai possono offrire forse 1-2 anni di livello, dove il forse è relazionato agli infortuni. Un giocatore come Pirlo sarebbe perfetto in una rosa completa come alternativa di lusso da far giocare nelle coppe e per insegnare ai giovani cosa vuol dire essere campioni. Questo è il ruolo che ci aspettiamo per l'eventuale arrivo di Pirlo, porlo come uomo immagine da porre sulla bandiera per la piazza sarebbe un grave errore, paragonabile a quello dell'arrivo di Miroslav Klose. Per fortuna la Juventus non è un cimitero di elefanti... speriamo che la cosa sia chiara a tutti.

 
 
 

DLIN...DLON... SI E' SVEGLIATO GALLIANI...

Post n°4704 pubblicato il 12 Maggio 2011 da nadir63l
 

 

© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Abbiamo assistito ieri, con la votazione per la definizione dei bacini di utenza a una spaccatura netta di cui parliamo da almeno 1 anno. Ne parlavamo da un anno perchè eravamo consapevoli che la Legge Melandri era stata fatta senza cognizione di causa. Era stata fatta senza indicare quali fossero i paletti e le regole per definire in modo chiaro i bacini di utenza.  Era stata fatta nel 2006 sull'onda di Farsopoli quando le decisioni venivano prese quasi senza pensare. Oggi in molti parlano e dicono che il sistema Italia con la contrattazione collettiva si adegua alle altre realtà come Bundesliga, Premier, Liga e Ligue1, vero ma nessuno ha considerato la conformazione alquanto diversa della tifoseria italiana che è molto diversificata e delocalizzata. Che nelle altre nazioni esiste un'equilibrio dei ricavi con fonti da stadio, merchandising tutelato e che in questi paesi i media e i ricavi advertising sono maggiormente equilibrati e non tv oriented come in Italia.  Insomma non è stato fatto uno studio di settore adeguato.

Le difficoltà della valutazione dei bacini di utenza, che onestamente è molto difficile da fare, riporta alla guerra tra piccole e grandi. Dare di più ai piccoli per togliere alle grandi sta portando a conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, vale a dire la poca competitività delle grandi in Europa e il livellamento verso il basso del calcio italiano.

Ieri Agnelli ha detto: "Dobbiamo porci delle serie riflessioni, abbiamo le cinque squadre che investono di più nel sistema calcio e che rappresentano il 75% dei tifosi che si trovano in maniera precostituita sempre a subire sempre le conseguenze degli altri.  Viviamo un momento di estrema difficoltà, dove le società che non investono decidono del futuro del calcio italiano".
Le parole di Andrea Agnelli erano state precedute da quelle di Galliani: "Beretta se ne assumerà le responsabilità anche patrimoniali. Smentendo se stesso, dopo essersi astenuto nell'ultimo consiglio, ora si è schierato con una delle parti. È un presidente da tempo lavora a Unicredit da mattina a sera e in Lega non c'è mai. Ognuno nella vita fa ciò che vuole ma si assume le responsabilità".

Fortunatamente si è svegliato anche Galliani che con Giraudo aveva capito almeno 10 anni fa come gira la ruota del sistema. Un sistema che rischia seriamente di scoppiare, dove c'è un presidente di Lega che lavora in Unicredit in chiaro stato di conflitto di interesse (indovinate voi come e perchè)... c'è una spaccatura senza regole, c'è un incremento di ricavi che ha giovato solo ai piccoli e dove ciliegina sulla torta è stato il fallimento di Dhalia ha testimoniato che una tv senza le grandi fa una e una sola fine

 
 
 

     

 

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