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© foto di ALBERTO LINGRIA

Il mercato non finisce mai, ecco quindi che è già cominciata la rincorsa al Milan neo-campione d'Italia. Ma anche i rossoneri non rimarranno a guardare, visto che il presidente Silvio Berlusconi ha promesso un grande colpo. Doveva essere il brasiliano Ganso, ma il nuovo infortunio dell'asso del Santos, che ora rischia di perdere anche la Coppa America, ha fatto sì che i rossoneri prendessero altre strade. Come nuovo extracomunitario arriverà il difensore Taiwo, che non ha ancora ricevuto il passaporto francese, per il resto si vedrà. Ganso intanto potrebbe rimanere per altri sei mesi in Brasile, visto che il Santos punta a vincere sia la Coppa Libertadores che il campionato nazionale brasiliano. Intanto l'ad Galliani ha chiarito che Cassano rimarrà a Milanello. Nell'altra Milano, quella nerazzurra, si prende atto che Tevez avrebbe deciso di rimanere al Manchester City. Per il centrocampo interessa fortemente Montolivo (ma in corsa c'é anche la Juve), per il resto il dg Branca cerca elementi buoni da subito per la formazione titolare, anche se Leonardo ieri ha fatto presente che secondo lui non c'é da cambiare molto. Andrebbe risolta la questione Sneijder, visto che non è detto che l'olandese rimanga, specie se il Manchester United fosse davvero disposto a fare follie per lui. Piace sempre molto l'udinese Sanchez, ma bisogna vedere che piega prenderà la vicenda dei diritti televisivi, ovvero se le grandi decideranno davvero di non fare affari con le piccole. In corsa per il talento cileno ci sarebbe anche il Napoli, che però, come del resto l'Inter, non è in grado di reggere la concorrenza del Manchester City se lo Sceicco Mansour, su richiesta di Mancini, deciderà di farsi avanti con l'Udinese. De Laurentiis sta portando avanti con l'Udinese anche il discorso per Inler, mentre sembra destinato ad andarsene Gargano. Per l'attacco è pronto Matavz, sloveno d'Olanda. Dal Brasile danno Vagner Love in marcia verso la Roma ("sarebbe il secondo componente dell' 'Impero dell'amoré ad andare lì dopo Adriano", ha scritto oggi 'Globoesporte') ma non sembra un affare possibile, visto che a Trigoria hanno altri obiettivi, primo fra tutti il duo del Palermo Hernandez-Pastore. Continua anche la trattativa per Buffon, con Handanovic prima alternativa. Doni dovrebbe andare al Galatasaray. Per la difesa il sogno è Kjaer, ma il Wolfsburg non vuole cedere il danese. Fabio Simplicio è stato richiesto dal Corinthians, mentre per Juan c'é sempre in prima fila il Flamengo, se il difensore dovesse rescindere con il club giallorosso. Guberti ha fatto sapere che vorrebbe rientrare alla base dopo l'esperienza, e la retrocessione, alla Sampdoria. Dalla Spagna arrivano nuove voci su una nuova richiesta del Real Madrid per De Rossi. Alla Lazio è stato offerto l'attaccante cileno Munoz, che però è più una seconda punta: Reja preferirebbe un centravanti autentico. Per il portiere c'é stato un sondaggio con il doriano Curci, ex Roma, ma tutto è legato alla vicenda del rinnovo di Muslera. Alla Juve Andrea Agnelli minaccia una nuova rivoluzione ("molti non hanno capito che cos'é questa società"), intanto cerca di risolvere il problema dell'allenatore: il sogno rimane Villas Boas, ma la soluzione più probabile è quella di Antonio Conte. Andrea Pirlo è vicino alla firma con i bianconeri, per 4 milioni l'anno, mentre dall'Inghilterra si riparla di un nuovo interessamento per Dzeko, deluso dall'esperienza nel Man City, visto che Mancini lo manda quasi sempre in panchina. In Portogallo si scrive che per Rolando del Porto Marotta è in netto vantaggio rispetto a tutti.

© foto di Alberto Fornasari

"E' molto, molto probabile che Antonio Conte possa essere il nuovo allenatore della Juventus". Secondo quanto riferito da Sky Sport 24, "ieri sera, dopo la gara del Tardini, è avvenuto un incontro tra Conte e i dirigenti bianconeri, nella fattispecie con il direttore generale Marotta ed il direttore sportivo Fabio Paratici. Un incontro nel quale la Juve ha voluto conoscere e studiare da vicino quello che era uno dei candidati alla successione di Delneri - spiega il giornalista Gianluca Di Marzio -. Probabilmente il tecnico pugliese non era il favorito, ma lo è diventato dopo questo incontro. L'impressione avuta dalla Juventus è stata ottima. Marotta e Paratici, chiaramente, non potevano conoscerlo come Agnelli e Nedved, che oggi lo ha sponsorizzato pubblicamente. Da questo incontro, dunque, Antonio Conte è uscito forte, molto forte, con una percentuale a questo punto altissima, che sfiora l'80-85% di possibilità. La Juve vuole avere comunque un ulteriore colloquio con Villas Boas, vuole parlare ancora con il tecnico portoghese che era stato contattato già nei giorni scorsi e che deve affrontare due finali: una di Europa League il 18 maggio e l'altra di Coppa del Portogallo il 22. Ma è molto difficile che Villas Boas possa liberarsi dal Porto. Mazzarri credo sia definitivamente uscito dalla lista della Juventus. Ci sono pochissime percentuali, ma davvero pochissime, per Roberto Mancini. E' stata vagliata anche la candidatura di Deschamps, però, ripeto, Antonio Conte è il super grande favorito per la panchina della Juventus. Il tecnico ha già parlato con i dirigenti del Siena di questo incontro avuto con la società juventina".

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Secondo la maggioranza delle testate giornalistiche e degli esperti di mercato, Antonio Conte potrebbe essere il nuovo allenatore della Juventus per la prossima stagione. Il mister leccese avrebbe ormai superato l'allenatore del Napoli Walter Mazzarri nell'elenco delle preferenze della dirigenza bianconera, pronte a riportare a Torino, il perno del centrocampo della Juve di Lippi. Il Siena è disponibile a lasciarlo libero, ma come dichiarato questa mattina dal d.s. dei toscani Giorgio Perinetti prima di entrare nella sede della Lega Calcio ai giornalisti presenti, il club piemontese deve prendere alla svelta una decisione: "Mi auguro che una decisione sia presa nei primi giorni di questa settimana, anche perché noi abbiamo una programmazione da fare. Il presidente si è detto disponibile a far realizzare il sogno di Antonio, nel caso arrivasse la chiamata, ma spero che tutta si risolva entro breve tempo. So che allenare la Juve è il suo sogno, se si realizza subito meglio per lui, ma noi dovremmo risolvere la situazione presto".

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Andrea Agnelli e Beppe Marotta hanno reagito malissimo all'ennesima sconfitta stagionale della Juventus. Il presidente ed il direttore generale del club bianconero - riporta stamane "La Gazzetta dello Sport - hanno lasciato lo stadio furibondi, evitando telecamere e taccuini. Arrabbiati in particolare con i giocatori. I vertici del club non hanno digerito il totale calo di tensione e hanno ritenuto inaccettabile il modo in cui è scivolata via la partita contro il Parma: zero orgoglio, gambe molli, a tratti vera e propria rassegnazione. Facile immaginare - scrive il quotidiano milanese - una sonora strigliata prima dell’allenamento di domani.

Anche secondo il "Corriere dello Sport" il primo, vero obiettivo dei bianconeri per la panchina sarebbe Villas Boas. In effetti, l’allenatore del Porto sembra avere tutte le caratteristiche per essere l’uomo giusto per ricostruire una squadra le cui carenze sono state non solo tecniche, ma anche caratteriali. Alla Juve serve un trascinatore, qualcuno capace di scuotere gli animi. Ma per avere una risposta da parte di Villas Boas, bisogna aspettare la finale di Europa League che attende il Porto. Quindi, sarebbe proprio questa la ragione dei tentennamenti bianconeri. Mazzarri, da quando ha percepito la possibilità di un trasferimento in bianconero, sta facendo di tutto per svincolarsi da Napoli, nonostante il presidente De Laurentiis lo voglia trattenere fino al termine del contratto, che lo lega ai partenopei per un altro anno. Mezzaroma, il presidente del Siena, libera Conte, dicendo “Parte solo se va alla Juve”. Eppure ancora non si è deciso nulla. La Juventus infatti, dopo la finale di Europa League, vuole tentare un ultimo assalto al giovane allenatore, che ha lavorato per tanti anni con Mourinho. Ma le condizioni per portare Villas Boas a Torino restano molto difficili: innanzitutto l’allenatore è legato al Porto da una clausola rescissoria di 15 milioni, e inoltre che attrattiva può avere per lo special two una Juventus senza Europa? Marotta lo sta corteggiando con un contratto quinquennale molto esoso, per lui e per il suo staff, che preveda anche una notevole autonomia nell’indirizzare le scelte di mercato. Ma le possibilità di farcela restano scarse.