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Messaggi del 18/05/2011

Vucinic-Roma, č finita. Juve pronta ad approfittarne...

Post n°4754 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

Addio scontato del montenegrino che gradirebbe l'ipotesi bianconera.
© foto di Alberto Fornasari

Non c'è l'ufficialità ma pare ormai cosa certa che tra Mirko Vucinic e la Roma il rapporto è destinato a concludersi. Domenica il montenegrino dovrebbe con ogni probabilità disputare la sua ultima partita in giallorosso, secondo quanto sostiene calciomercato.com, dato che anche la nuova società americana, presieduta da Thomas Di Benedetto, avrebbe dato il benestare alla partenza richiesta dall'ex leccese che avrebbe più volte manifestato la volontà di partire già a gennaio dalla Capitale anche per motivi familiari e cattivi rapporti con la piazza. Il prezzo fissato dai giallorossi è di 15 milioni, cifra che alletta parecchio la Juventus che ha in Antonio Conte un suo grande estimatore, bianconeri che però dovranno battere la concorrenza di Tottenham e Inter ma la volontà del giocatore sarebbe alla fine quella di restare in Italia con Madama proprio in cima alla lista delle squadre preferite.

 
 
 

Platini, Juve non puo' che migliorare...

Post n°4753 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

Ex bianconero e presidente Uefa, non possiamo fare cosi' male
Fonte: ANSA
foto ANSA
foto ANSA
(ANSA) - ROMA, 18 MAG - ''Se posso promettere uno scudetto alla Juventus nei prossimi 4 anni, visto che ho un nuovo mandato? Ci vuole qualche mandato in piu'...''. Michel Platini, intervistato a Dublino (dove si trova per la finale di Europa League) da Mediaset Premium, sfodera una delle sue battute per commentare l'attuale situazione della squadra bianconera che lui rese grande quando giocava. ''Bisogna essere positivi: non possiamo fare cosi' male, quindi possiamo solamente migliorare''.

 
 
 

PARLA CAPELLO: "Conte, scelta coraggiosa"

Post n°4752 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Capello approva la scelta di Antonio Conte come successore di Luigi Delneri sulla panchina bianconera: "E' un'idea giovane, come fu Guardiola per il Barcellona. E a lui auguro lo stesso successo", spiega l'ex allenatore bianconero. "Quando lasciai la Roma per Torino, venivo da quattro anni di panchina giallorossa, e in quelle condizioni o si rivoluziona tutto o si rischia di essere una minestra riscaldata", ha aggiunto Capello, che ha anche rivelato di aver ricevuto in passato "segnali e proposte per la panchina della nazionale azzurra, ma di non aver mai sentito grande trasporto per quell'incarico, mentre da giocatore avrei dato tutto per la maglia azzurra". "Scelsi l'Inghilterra - ha spiegato Capello - perché era una sfida più difficile e più stimolante".
Il ct della nazionale inglese ha poi parlato di alcuni protagonisti della serie A. "Mazzarri ha portato il Napoli in Champions, ha giocatori molto interessanti e con qualche rinforzo sarà sicuramente molto competitiva anche in Europa. La trattativa con De Laurentiis? La Champions è una vera e propria banca, un moltiplicatore di entrate. Credo che l'allenatore chieda delle garanzie, ma vedrete che alla fine si metteranno d'accordo".
Complimenti ad Allegri, "che ha mostrato coraggio e personalità nelle scelte, e questo i giocatori lo percepiscono subito": perché lo scudetto del Milan non è, come detto in una recente intervista, il primo "vero" titolo del dopo Calciopoli, ma il secondo: "Avevo dimenticato che lo scorso anno Roma e Milan erano state competitive. Ma dopo il 2006, sparite Juventus e Milan, non c'era competizione". Poi una frecciata a Montella. "Quando guidavo la Roma, giocavo con Delvecchio, Batistuta, Montella e Totti: e a quei quattro attaccanti dicevo 'uno di voi puo' rientrare a dare una mano ai centrocampisti?'. Sentirlo ora che nelle interviste dice la stessa cosa delle sue punte, mi fa effetto: ecco, vedi, mi dico, ripete quel che gli chiedevo io...".

 
 
 

QUAGLIARELLA: "Tradito dal Napoli, migliaia di falsitą sul mio conto. La Juve crede in me. "

Post n°4751 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

  Mi hanno dato in pasto ai lupi.

© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

In una lunga intervista rilasciata a Sky Sport, l'attaccante della Juve, Fabio Quagliarella (28), ha approfittato per lanciare alcune frecciate alla sua ex-squadra e per confermare la voglia di restare in bianconero. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com: "Il Napoli non mi ha sorpreso, ha fatto un campionato eccezionale. Sono contento. Se doveva andare qualcuno in Champions, una volta che noi eravamo tagliati fuori, sono contento sinceramente che sia andato il Napoli. Poi ci sono tante cose...Mi piacerebbe tornare al mercato dell'anno scorso, dove praticamente di me si è detto un po' di tutto giù a Napoli. Essendo io napoletano e vivendo giù, ho sentito tante falsità, ma migliaia e migliaia di falsità, cose non vere. E dopo un anno forse è giusto parlarne. E' giusto che io dica qualcosa. Non è bello sapere che durante il Mondiale la società stava trattando col Rubin Kazan e praticamente mi aveva venduto. Sono loro che hanno tradito me. Poi ritorno dal Mondiale e i dirigenti in tutte le interviste dicevano che se fosse arrivata una proposta per Quagliarella l'avrebbero valutata; questo dopo avermi detto di trovarmi una squadra. Queste sono cose che non sono mai uscite, non sono mai state dette. Si è detto di tutto e di più, che litigavo con i miei compagni di squadra, che arrivavo tardi agli allenamenti, praticamente assurdità. Potete chiedere a tutti i miei ex compagni di squadra, da dieci anni a questa parte: non ho mai avuto discussioni con un mio compagno di squadra. Mi faccio sempre voler bene dal gruppo, sono un tipo allegro. E queste sono state cose brutte. Quando una squadra mi dice che devo andar via, sicuramente non vado al Rubin Kazan. Una volta che sono stato messo sul mercato, ho scelto io. Sapevo che la Juventus mi voleva e sono venuto alla Juve. Poi la società per difendersi dalla piazza, senza dare una motivazione, ha buttato me in pasto ai lupi. Questa sinceramente è tutta la verità. Queste sono cattiverie gratuite sul mio conto, perchè la verità è solo quella: loro non mi volevano più e ho deciso di andare via, perchè comunque ad un certo punto pensi alla carriera. Mi dispiace, ma ora io sono in un grandissimo club. I tifosi quando sono arrivato mi hanno accolto benissimo, come vi avevano accolto quelli di Napoli. Ma qui la società ha puntato su di me, mi sono stati vicini anche dopo l'infortunio, cosa che non hanno fatto nell'altra società. Questi sì che ti fanno sentire il loro affetto, mi proteggono in tutte le cose. L'anno scorso, qualsiasi cosa succedeva a Napoli era colpa di Quagliarella. Mi squalificavano e non facevano mai ricorso. Comunque, questa è solo ed esclusivamente la verità. Era giusto mettere il punto alla fine, perchè poi non voglio parlarne più. E poi sicuramente voglio fargli i complimenti per la Champions".
DELNERI - Fabio Quagliarella ha difeso quindi il criticatissimo tecnico bianconero Gigi Delneri: "Tutta la squadra è con Delneri. Noi sinceramente sappiamo che il mister è un grandissimo lavoratore. Le cose non sono girate bene a lui come a noi. Tra tanti infortuni...non è facile ogni domenica dover cambiare formazione. Poi sono scelte che spettano alla società, sono loro che devono fare le valutazioni. Però una cosa è certa, noi col mister stiamo bene" 
L'INFORTUNIO - Quaglia parla quindi del suo infortunio e della lunga riabilitazione: "Quel giorno, contro il Parma, ho sentito un crack al ginocchio e ho capito subito la gravità dell’infortunio. Non me la potevo certo prendere con qualcuno, non c’era stato un fallo, ho fatto tutto da solo...Dopo l’intervento, il primo mese e mezzo è stato duro. Ho passato ogni giorno, tre ore al mattino e tre al pomeriggio, a rimanere concentrato sul ginocchio, facendo attenzione alle sensazioni durante i vari esercizi... Certe volte non ce la fai davvero più a ripetere le stesse cose per tanto tempo. Per uno abituato ad andare sempre a 1000 all’ora, rallentare così di colpo, non è facile". Dopo quel maledetto 6 gennaio il telefono di Fabio è stato letteralmente preso d’assalto dalle telefonate e dai messaggi di auguri: «Ne ho davvero ricevuti una marea. Il più inaspettato è stato quello di Leonardo, che non conoscevo personalmente, se non per esserci incrociati durante le partite. Pensavo fosse uno scherzo, invece poi l’ho incontrato a Milano e ha avuto modo di ringraziarlo. Mi ha fato davvero piacere. Devo ringraziare lui, ma anche tutti gli altri che mi sono stati vicino".
IL RITORNO - Il ritorno a Vinovo è stato uno dei momenti migliori di questo periodo: «Tornare a spogliarmi davanti al mio armadietto, sentire i discorsi dei compagni nei giorni precedenti alla partita, soprattutto ricominciare a correre su un campo vero... Capisci che sei quasi alla fine del tunnel. Tutto questo mi ha rigenerato e mi ha dato una carica in più". In questi mesi Fabio ha sofferto tante volte davanti alla tv o in tribuna: "Credo di non aver mai visto tante partite seduto in poltrona come questo periodo... Il campo mi manca è brutto non poter dare una mano ai compagni. Questo è stato un anno difficile: siamo stati più volte vicini a fare il salto di qualità, ma non ci siamo riusciti. A volte non si riesce a spiegarne il motivo. Senza il mio infortunio le cose sarebbero andate in modo diverso? Beh, al mio posto non sono andati in campo dei ragazzini, ma grandi giocatori e forse anche con me non sarebbe cambiato nulla".
COMPAGNI D'ATTACCO - Non c’è ancora stato modo di vederli insieme, ma Matri e Quagliarella là davanti, promettono meraviglie: "E’ un giocatore che mi piace moltissimo e credo che potremo trovarci bene, come del resto è accaduto anche quando ho giocato con Iaquinta o con Del Piero. Non ho mai avuto problemi con i compagni di reparto, so adattarmi piuttosto bene".
PORTE APERTE AI CAMPIONI - Inevitabilmente in questi giorni il mercato è al centro delle attenzioni e sono molti gli attaccanti accostati alla Juve in vista della prossima stagione: "Ben vengano i grandi campioni, è giusto che ci sia concorrenza. Mi piacerebbe però vedere con il reparto attuale, senza infortuni, dove potremmo arrivare".
NIENTE NAPOLI, ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA STAGIONE - Fabio scalpita, ma per il suo ritorno in campo si dovrà attendere il nuovo campionato: "Come dicevo sto bene, ma sono ancora giù di condizione. D’accordo con lo staff medico e la società abbiamo deciso di non forzare i tempi e di recuperare con calma, in modo da essere pronto per luglio, quando inizierà il ritiro. Non vedo l’ora...".

 
 
 

DEL PIERO: "Siamo arrabbiati e delusi"

Post n°4750 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di PHOTOVIEWS

"A scuola con i Campioni". Così è intitolato lo speciale di Sky Sport in onda domani alle 19 al quale è intervenuto un divertito Alessandro Del Piero. Il capitano bianconero messo vis-à-vis con bambini doverosamente "istruiti" dal conduttore Bonan ha risposto a diverse domande non esimendosi dal fare un punto sulla stagione che sta per terminare:  "La colpa - dice - non è di Delneri. Quando una squadra non va bene è un discorso generale. Non siamo né soddisfatti né felici di questa stagione. Ora cerchiamo di finire la stagione nel miglior modo possibile, dopo di che cominceremo a lavorare per la prossima. Siamo arrabbiati, delusi, in primis noi. Ci sentiamo anche molto responsabili di quello che è accaduto quest'anno".  "Quello della Juventus - continua il capitano bianconero - è un ambiente abituato bene, a vincere, e dopo quello che è successo nel 2006 (calciopoli, ndr) si fa fatica. Abbiamo avuto, dalla Serie B in avanti, un'escalation importantissima ma quando dovevamo fare il salto di qualità si è rotto qualcosa. Abbiamo mancato tutti, non è soltanto un problema di allenatore".
L'avvicendamento in panchina è però certo: "Succede così. Quest'anno la Juventus ha cambiato dieci giocatori, ma è più facile cambiare l'allenatore che i giocatori. Poi, io la vivo da calciatore e non da dirigente che analizza le cose in maniera diversa. La prima frase che dirò al nuovo tecnico? Benvenuto alla Juventus! Se ci sarà un nuovo allenatore, naturalmente".
Del Piero ha appena prolungato fino al 2012 il contratto con la Vecchia Signora. Ma non ha ancora deciso cosa farà al termine della lunghissima avventura bianconera: "Penso e spero di giocare ancora. Poi dipende. Sebbene io sia tremendamente giovane - sorride - vedremo tra un anno quello che accadrà. Gli Stati Uniti? E' una possibilità, nel senso che mi piace molto l'America e mi piacciono molto i Lakers. Ci sono già stato ed è un ambiente divertente. Poi, sul giocare, vedremo dove, come e perché".".
 

 
 
 

Moratti c'č!.......glmdj...

Post n°4749 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB


di P.Cicconofri

L’ennesima intervista di Moratti, questa volta alle Iene, dove sfoggia tutto il suo migliore repertorio e dove ritroviamo tutto il marcio che ha portato a calciopoli e che ha fatto perdere credibilità a tutto il movimento.

Dice Moratti: "Magagne anche prima di calciopoli? Può darsi di sì. Le magagne durante calciopoli c'erano sicuramente, ragion per cui li hanno beccati, e forse ci saranno state anche prima, avevano la fortuna che nessuno li intercettasse. Con la Juventus tutto bene? Con l'attuale società sì. Bianconeri zero titoli? Più che essere stato contento, mi ha meravigliato che non sia arrivata nemmeno in Europa League. Andrea Agnelli? È un ragazzo molto preparato, molto serio e quindi gli auguro di rimanere sempre sereno perché è una cosa necessaria per superare i momenti di difficoltà. Vuole indietro i due scudetti? No, è un nostro scudetto. Ne scelga un altro, non quello lì”.

Io non voglio commentare le parole di Moratti, io oggi mi chiedo perché è ancora permesso che si possa “sputare” su tutti, mostrando in modo evidente tutta la povertà di un certo modo di far rappresentare il nostro calcio. Le magagne, le intercettazioni, gli scudetti “scelti a tavolino” …. è l’immagine che rappresenta lo stato di questo sport e Moratti il personaggio che meglio la impersona.

Ma dove vogliamo andare con questa gente e con questa mentalità? In Italia va ancora bene, fin quando qualcuno “ci mette i soldi”, sono capaci di far vincere i campionati a tavolino, di aggiustare i regolamenti ed anche inventare soluzioni creative per arrivare ad eliminare qualche scomodo avversario, ma all’estero ci schifano come è giusto che sia.
Con le parole sono tutti bravi poi i fatti mostrano un’impietosa realta. Proprio ieri sono stati pubblicati da un’indagine della Deloitte i risultati economico-finanziari della Serie A per la stagione 2009-2010 e scopriamo che il risultato d'esercizio del massimo campionato di calcio è peggiorato del 51% (superati i 250 milioni di euro di perdita netta) e l’ indebitamento, delle società di Serie A ha toccato quota 611 milioni di euro crescendo ulteriormente.
Complimenti! Una politica che anno dopo anno non fa che premiare il nuovo calcio italiano portandolo in fondo al baratro.

Ma c’è un altro aspetto che fa più male in tutta questa vicenda. Siamo ancora noi juventini quelli che devono pagare per le “magagne” di altri e siamo sempre noi quelli che vengono “spremuti” per raggiungere qualche altro accordo e per “fruttare” qualche altro spicciolo.
E’ vero, ci sono dei momenti in cui è necessario tenere una condotta distaccata, magari anche rimanere in silenzio, ma è anche vero che in altre situazioni una parola potrebbe in parte lenire questo senso di abbandono in cui ci troviamo dal 2006. I rappresentanti della Juventus si sono venduti anche la lingua?

Dove è scritto e per quale motivo dobbiamo essere offesi per ogni cosa? Andiamo a Firenze e sputano sui nostri morti nel silenzio generale; siamo bersaglio degli ultrà da tastiera in ogni momento ed anche per motivi futili accendono e rimarcano l’odio antijuventino. Perché nessuno si sente in dovere di difenderci almeno da questo? Anche in questo caso c’è da rispettare un accordo?

Non si costruisce niente agendo così, ma si continua a distruggere una passione. Forse – fa male scriverlo - questo è il silenzio di chi ne condivide i contenuti e i metodi. Ad un certo punto, lo dico umanamente, non è più corretto continuare ad essere la discarica di Moratti, che da buon “italiano” continua a farsi grande nell’unico modo che ha sempre conosciuto, cioè mostrando come il con potere è stato in grado di sconfessare uno sport. E’ questo l’insegnamento e il dato da trarre dallo sport? E’ questo che tutti vogliono continuare a sostenere e sponsorizzare?
Fin quando ci sarà la convenienza è chiaro che Moratti potrà continuare a sputarci addosso.

Conclude così la sua intervista Moratti: “Cosa mi fa incazzare nel calcio? La falsità…che molte volte si esprime con molta scena” .
Parole da condividere; siamo circondati da molta scena e da molta falsità, qualcuno poi ne è rappresentante ufficiale come il patron nerazzurro, altri ancora, con il loro silenzio, sono degli accompagnatori - complici senza titolo.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1601


 
 
 

ANDREA ESCI ALLO SCOPERTO..

Post n°4748 pubblicato il 18 Maggio 2011 da nadir63l
 

© foto di PHOTOVIEWS

Caro Andrea, siamo arrivati al capolinea. Le parole di Massimo Moratti di oggi manifestano che ancora una volta si intende infangare deliberatamente la storia bianconera. Noi non ci stiamo, domani pubblicheremo una protesta sentita, con numeri e motivazioni contro chi spara all'aria senza prove.

Delle frasi espresse oggi un paio sono inaccetabili.

«Perché ci ho messo 10 anni per vince­re lo scudetto? Non era facile, c’erano delle ma­gagne durante Calciopo­li, ragion per cui li han­no beccati, e forse ci sa­ranno state anche pri­ma, ma avevano la for­tuna che nessuno li in­tercettasse». 

Come si può accettare la parola magagne. Ma quali magagne. Perchè Moratti non sintetizza il concetto con le prove, che prove ha? Nessuna....come nessuna ha la federazione che con un processo basato sui si dice e con un presidente di federazione che è tutto un programma ha effettuato una manovra fraudolenta ai danni di una società, che non è l'Inter ma la Juventus.

"Quello scudetto è nostro, ne scelga un al­tro, non quello lì. Ho dimentica­to i nomi degli acquisti pessimi; l’affare di cui vado più orgoglioso è la vendita di Ibrahimovic; Benitez alla fine mi ha fatto arrabbiare un po’...

La frase sullo scudetto è veramente pessima. Come fa a dire che quello scudetto è suo? Da quando chi arriva terza merita il titolo? Le parole su Ibrahimovic poi sono veramente il meglio... come arrivò e grazie a cosa Ibrahimovic all' Inter...indovinate?

Andrea Agnelli non può stare in silenzio ancora. Gli chiediamo una mossa forte. L'unica possibile è rivolgersi all'Uefa con tutti i carteggi per dimostrare come sono andati veramente i fatti. Chiediamo la risposta all'esposto entro giugno a costo di bloccare i campionati. Questa volta non lo chiediamo, lo pretendiamo perchè Moratti non solo offende la storia della Juventus, offende tutti gli juventini e l'intelligenza di tutti i tifosi bianconeri che non sono stupidi e a differenza sua hanno seguito e bene il processo di Napoli e che fortunatamente non hanno mai speso 1,000 miliardi prima di vincere e tutti sappiamo come.

 
 
 

     

 

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