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Messaggi del 01/06/2011

Moggi: " Calcio scommesse? Alcune squadre si sono vendute punti in Champions"

Post n°4844 pubblicato il 01 Giugno 2011 da nadir63l
 

Moggi: "Calciopoli? Sono pronto a dire cose che nessuno ha rivelato"

© foto di Micri Comunication

In un'intervista rilasciata all'edizione serale del Tg1, l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, dopo la richiesta di condanna a 5 anni e 8 mesi da parte dei pm Stefano Capuano e Giuseppe Narducci al processo di Napoli, ha annunciato di avere nuove rivelazioni che fanno già tremare il mondo del calcio. Moggi ha rilasciato anche alcune clamorose dichiarazioni sul caso del calcio scommesse scoppiato questa mattina. Secondo Moggi, lo scandalo riguarderebbe addirittura alcune partite della Champions League: "Calciopoli? Sono pronto a dire cose che finora nessuno ha ancora rivelato. Calcio scommesse? Ci sono squadre che addirittura si sono vendute punti in Champions League per avere in cambio giocatori. Adesso però se ne sentiranno delle belle. Metterò in mostra quello che non è stato ancora mostrato".

 
 
 

Tuttosport - 53 milioni per Sanchez ed Inler. L'Udinese apre l'asta..

Post n°4843 pubblicato il 01 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

La casa d'aste di Via Candolini 2 (sede dell'Udinese) avvisa i pezzi che saranno banditi nel corso di tutta l'estate: Alexis Sanchez e Gokhan Inler sono quelli più pregiati. Le richieste di partecipazione sono molte, sicuramente Marotta ha già una "paletta" in mano. Il problema potrebbe arrivare invece dagli altri agguerriti partecipanti tra cui spiccano sicuro l'Inter e il Real Madrid che di appeal ( partecipazione alla Champions League e portafoglio consistente) ne hanno da vendere e non sono di certo i rivali che uno vorrebbe avere di fronte. La Juventus dal canto suo potrebbe avere però una corsia "preferenziale", vista la volontà dichiarata dei due "oggetti" del desiderio ( Sanchez ed Inler appunto) di rimanere in Italia anche per il prossimo anno. Oggi però c'è stato forse un piccolo malinteso: ci si sarebbe dovuti incontrare a Milano, ma Gino Pozzo ha negato l'esistenza dell'incontro: "Siamo qui per altre cose".
Secondo Tuttosport, le richieste dell'Udinese per i suoi gioielli sarebbero molto elevate. Per Sanchez, i vertici del club friulano chiedono 35 milioni di euro. I bianconeri di Torino potrebbero far leva sulla volontà del giocatore che arriverebbe alla Juve come top player e godrebbe di una visibilità continuata per tutto il campionato, cosa che forse non potrebbero garantirgli il Real e l'Inter. Così facendo magari anche il club friulano deciderebbe di sedersi e discutere sulle possibilità economiche per portare a termine la trattativa. Discorso diverso invece per Inler: il prezzo iniziale di 18 milioni è eccessivo per la Juve che potrebbe tentare di trattare ad un doppio arrivo(con Sanchez) inserendo contropartite tecniche e sperando in uno sconto data l'elevata cifra complessiva in ballo. A Conte e Marotta il compito di fare l'offerta migliore e chiudere l'asta con direzione Corso Galileo Ferraris. 

 
 
 

Vai avanti tu che mi vien da ridere...

Post n°4842 pubblicato il 01 Giugno 2011 da nadir63l
 


Immagine IPB

di L. Basso

“Vai avanti tu che mi vien da ridere”. Questa celebre battuta da cabaret sembra essere, negli ultimi tempi, il motto della FIGC e di tutti gli Enti che ruotano intorno al pianeta Pallone.
Pare infatti che, a partire dai salotti della Federazione fino alle Aule del Tribunale di Napoli, passando per gli Uffici dei procuratori, normali o “super” che siano, sia scoppiata un'epidemia di “attesa degli eventi”. Nessuno vuole prendere una decisione, nessuno vuole fare il primo passo e apporre la propria firma su di un qualsiasi foglio che costituisca un primo, benchè minuscolo, punto fermo nel minestrone che ribolle nel grande pentolone farsopolistico.

Chi deve radiare Moggi aspetta la decisione di qualcun altro. Chi deve far restituire l'inopportunamente battezzato “scudetto dell'Onestà” attende gli sviluppi del processo di Napoli. Chi deve pronunciarsi sul processo di Napoli attende quello a Giraudo. E, già che ci siamo, io che devo andare dalla vicina del terzo piano aspetto che suo marito esca per andare al lavoro.
Tutti hanno paura di fare la prima mossa, perchè sanno benissimo che, qualsiasi essa fosse, innescherebbe un domino colossale di mosse successive.
E, quindi, nessuno vuole essere additato come responsabile; tutti preferiscono di gran lunga il più comodo ruolo di quello che ha dovuto fare una “scelta obbligata”, a seguito delle decisioni prese da qualcun altro.

E' un raffinato gioco di equilibrio. Tutti hanno iniziato marciando a grandi passi in avanti. Poi, man mano che la fine della strada si avvicinava, e facendosi via via più chiaro cosa li attendeva laggiù in fondo, tutti hanno cominciato a rallentare. A temporeggiare. A fermarsi per allacciarsi una scarpa (anche se portavano mocassini) nella speranza che qualcun altro li superasse.
E ora siamo davanti al baratro. Pochi centimetri separano ormai questi signori dall'orrido che si spalanca davanti ai loro piedi.
“Ma prego, prima lei...” “Ma si figuri, prima lei...” “Ci mancherebbe, dopo di lei” “Ah no, guardi che mi offendo, prima lei!”
Tutto nella speranza che, prima o poi, qualcun altro sia costretto a fare quel passo fatale, o che dall'esterno intervenga qualche “elemento” che sparigli le carte e cambi la situazione.

E così Petrucci, intervistato in merito, lascia che sia Abete a pronunciarsi sulla rilettura di Farsopoli, i PM cercano di allungare all'infinito i tempi del Processo di Napoli sperando che, magari, nel frattempo la Dottoressa Casoria sia ricusata o le prenda un coccolone, Abete e -ahimè- A. Agnelli aspettano invano che dal suddetto processo venga fuori qualcosa che li autorizzi a prendere posizione...

Tutti fermi. Con la segreta speranza che la situazione all'improvviso cambi. O -piuttosto- che non cambi, e che il tempo porti la pace dell'oblìo su tutte queste vicende, che cada tutto nel dimenticatoio Maximus come del resto avviene tradizionalmente in Italia per tutte le vicende scomode. Terremoti. Stragi. Vicende poco chiare...
Forse a lorsignori andrà bene anche questa volta. Forse il popolo-ovino si lascerà condurre verso nuove direzioni e dimenticherà.
Ma non dimenticheremo noi.
Noi rimaniamo seduti qui, sulla sponda del fiume. Con una cassa di birra in fresco.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1636


 
 
 

CALCIO - SCOMMESSE, MA PERCHE'?

Post n°4841 pubblicato il 01 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Alberto Fornasari

Ci sono mali che purtroppo non se ne vogliono andare. Si annidano, si nascondono. E poi escono fuori. Mostrandosi crudamente per quello che sono. Il male in questione si chiama calcio - scommesse. Non appena si inizia a parlare di Sport, di emozioni, di ideali, di lealtà sportiva escono come un boomerang notizie che lasciano basiti. Sembra fatto apposta. Sembra uno strano scherzo del destino. E invece non lo è. E' la realtà. Cruda. E' notizia recente l'arresto di 16 persone indagate per calcio - scommesse, decisione a tavolino dei risultati, manipolaggio del reale andamento degli incontri, oltraggio al principio di correttezza e lealtà sportiva. Ai domiciliari anche Beppe Signori. Ma è proprio così malato il nostro calcio? Perché dobbiamo assistere a spettacoli di questo tipo? Ora la giustizia non può assolutamente lasciare nulla al caso. Occorre estirpare alla radice il problema, lottare, far vincere la giustizia. Non si riesce a credere che sia inevitabile il dover convivere con manifestazioni di questo tipo. Perché questo non è sport. E' delinquenza. E i delinquenti vanno puniti. E non si venga a parlare di mentalità che non si può cambiare, di discorsi utopistici, di sistema malato. Basta! Lasciamo sognare quei bambini che si affacciano ora al mondo dello sport, al calcio. Lasciamoli vivere nella speranza di realizzare i loro sogni. Che poi sono anche i nostri. Il calcio è emozione, lo Sport è vita. Torniamo a credere in questo. La mentalità, il sistema lo possiamo cambiare solo noi. Se vogliamo. E Vogliamo.

 
 
 

     

 

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