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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Continua a crescere il nome del Pipita mentre torna in auge Michel Bastos viste le recenti dichiarazioni del suo agente. La redazione sportiva di Sky dà per caldi e interessanti questi due nomi anche se alla Juventus si vuole attendere e valutare con calma ogni situazione e porta di mercato. Così come il duo dell'Udinese, Sanchez ed Inler con quest'ultimo che appare in toto il più vicino di tutti all'approdo in bianconero anche se con le zebrette ci saranno nuovi incontri per definire meglio la situazione sul fronte prezzo.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Di fatto da dieci giorni sono iniziate ufficialmente le grandi manovre in casa Juventus per l'edizione 2011/12, già tanta carne al fuoco nonostante siamo agli albori di un'estate che deve ancora iniziare ma che si preannuncia decisiva nell'immediato futuro di Madama a caccia di recuperare l'antico splendore. Tre mesi intensi attendono Beppe Marotta, pronto alla sua seconda stagione juventina dopo aver lasciato particolarmente perplessi un po' tutti alla luce delle operazioni svolte un anno fa e lo scorso inverno. Tanti dubbi ma anche giustificazioni, dalla prima esperienza in una big all'imminente preliminare di Europa League fino al compito di rivoluzionare una rosa vecchia e dagli ingaggi pesanti, tutto vero ma anche vero è che gli obiettivi sportivi sono stati falliti in toto e dell'enorme quantità di giocatori acquistati tra giugno e gennaio ben pochi hanno reso. Marotta sa benissimo cosa non deve rifare ma se per caso se lo dimenticasse gli proponiamo un veloce vademecum sulle 10 cose che non deve o ripetere o permettere che accadano in questa torrida e lunga estate di mercato.
1) Contraddizioni sugli obiettivi - Qui partiamo già male, troppe contraddizioni in questi mesi su quali possano essere realmente obiettivi di mercato della Juventus. Dai quattro top-player si è scesi fino a due per poi risalire a tre per poi ricorreggere martedì il tiro parlando di varie difficoltà nel portare a termine tali obiettivi dopo aver detto nemmeno una settimana prima che i grandi giocatori erano attratti sotto tutti gli aspetti dalla casacca bianconera. Forse è meglio prendere una linea e tenere quella, i tifosi sono già abbastanza esasperati da continui obiettivi al ribasso che difficilmente tollererebbero nuovi ripieghi sul mercato dopo aver detto cose in contrasto tra loro come sta accadendo da qualche mese a questa parte.
2) Top-player "secondo me" - Un forte timore dei tifosi juventini è la visione abbastanza casereccia di Marotta sul calciomercato e sulla bravura dei giocatori, saremo brevi e sintetici su questo punto ma presentarsi con Gilardino e Montolivo, con tutto il rispetto per loro, e spacciarli per tali sarebbe una di quelle cose da evitare. Che poi i due viola siano nazionali italiani è un altro discorso, questo non li eleva a livelli di veri top-player come possono essere Tevez o Mascherano.
3) Poca discrezione - Il Marotta della scorsa stagione ha troppe volte sventolato ai quattro venti gli obiettivi di mercato, da Dzeko a Krasic l'idea non è di quelle migliori visti gli avvoltoi pronti a darti noie e i club che appena sentono bussare alla porta un dirigente juventino improvvisamente alzano le richieste (vedi Udinese e caso Inler). Forse non dire i nomi per via diretta sarebbe una buona idea, l'esperienza dell'anno scorso deve insegnare qualcosa.
4) Continuare con il made in Italy - Volendo possiamo riagganciarci al punto 2 ma l'idea di Marotta e Agnelli di creare una Juve italiana al momento pare un'idea perdente visto il momento storico e la qualità carente del nostro calcio. Giocatori italiani si ma si punti su quei pochi di qualità, di quantità ce n'è fin troppa.
5) Non allargare i confini - Un altro punto di critica che i tifosi bianconeri muovo verso Marotta è la poca attitudine a guardare oltre confine, aldilà delle Alpi dove vi sono anche soluzioni a minor prezzo ma a maggior rendita. Una Juve che vuole tornare a vincere non può restare a guardare solo quel che avviene nel nostro campionato.
6) Non assecondare l'allenatore - Inutile soffermarsi troppo, costruire una squadra inadatta al metodo o al modulo preferito dall'allenatore in questione (Antonio Conte) sarebbe un delitto degno della gestione-Blanc.
7) Non ascoltare chi manovra il mercato - Non sarà un mostro di simpatia e avrà dei metodi poco eleganti ma in questo momento storico il re del calciomercato è il signor Mino Raiola, voler estraniarsi da lui come è stato fatto fino allo scorso inverno vorrebbe dire restare fuori dal circolo dei giocatori migliori e rinunciare ad ottimi affari.
8) Continuare con chi non si è dimostrato all'altezza - Molti giocatori di questa Juventus non sono all'altezza tecnica e non hanno personalità per proseguire in bianconero, altri sono ormai in imminente scadenza (2012), non facciamo nomi su questi ma non dovranno far parte della futura Juve. L'anno scorso Salihamidzic e Grosso furono messi fuori rosa per aver rifiutato di lasciare Torino, non è il massimo della correttezza ma c'è chi deve capire che le sue chance e il suo tempo in bianconero è finito nel caso non volesse schiodarsi.
9) Arrivare all'ultimo giorno di mercato con lacune - Basti ripensare a cosa avvenne l'anno scorso quando si cercò con insistenza un attaccante (Borriello) e non arrivò, quando si cercarono dei completamenti per la rosa e arrivarono Rinaudo e Traorè. Meglio non aggiungere altro.
10) Continuare il silenzio nei confronti di chi denigra l'operato bianconero sul mercato - Questo è un fatto recente e abbiamo accolto con disappunto delle frasi gravi di alcuni noti giornalisti dell'ambiente napoletano che hanno accusato di scorrettezza o previsto annate disastrose per la Juvenuts solo per aver avuto la "colpa" di essere interessata a Gokhan Inler. Non sapevamo che il giocatore fosse esclusiva dei partenopei, se non fosse così però sarebbe ora di rispondere piccati ai commenti di questi signori che non perdono occasione di sputare sulla correttezza o altro dei colori bianconeri.

© foto di Federico Gaetano

Alexis Sanchez (22), talento dell'Udinese, è sicuramente uno dei giocatori più richiesti nel mercato europeo. Il suo nome è stato accostato alle società più importanti del vecchio continente, Juventus, Inter, Manchester City e Barcellona in primis. Dal ritiro della nazionale cilena, El Nino Maravilla, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo futuro, alla rivista ufficiale del sindacato dei calciatori cileni (Sifup): "Il Barcellona è un club fantastico. Credo di aver ottenuto una bella considerazione nel mondo del calcio, sono molto orgoglioso. Tutti vogliamo migliorarci, giocare e vincere cose importanti, e in generale queste cose si ottengono giocando per le squadre più forti del mondo, quindi mi pare logico aspirare a giocare in uno di questi club, è quello che spero per il mio futuro. Per ora non sto pensando al mercato e tantomeno ho scelto dove andare".

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Dopo un lungo silenzio, il talento argentino dell'Atletico Madrid Sergio Aguero (23), torna a parlare del suo futuro. Lo ha fatto nel giorno del suo ventitreesimo compleanno, in un'intervista concessa all'emittente televisiva argentina Tyc Sports: "Ho detto chiaramente che me ne voglio andare dal club e spero che l'Atletico lo capisca. Mi piacerebbe giocare nel campionato spagnolo, visto che ci gioco da 5 anni e lo conosco bene,  ma mi piacerebbe giocare anche nel campionato inglese o in quello italiano, ancora non so niente. Bisogna vedere che offerte ho ricevuto. Ho lasciato la porta aperta a qualsiasi club che sia interessato a me". Dichiarazioni che lasciano ancora le porte aperte ad un approdo alla Juventus. Come dichiarato più volte dall'ad dei colchoneros, la situazione di Aguero deve essere archiviata entro il 15 giugno, quindi tra pochi giorni verrà svelata la destinazione del talento della nazionale albiceleste.

© foto di Alberto Fornasari

Secondo il tabloid britannico Daily Mirror, la Juve offrirà al Liverpool per il riscatto di Alberto Aquilani (26), solamente 6 milioni di sterline, circa 8 milioni di euro. I Reds speravano che i bianconeri esercitassero il riscatto fissato a 16 milioni di euro entro la scadenza del 15 maggio. La Vecchia Signora però, non ha rispettato la scadenza e ha annunciato alla dirigenza del club inglese di essere disposta a versare nelle casse del Liverpool 6 milioni di sterline per acquisire tutto il cartellino dell'ex centrocampista della Roma. Il Liverpool potrebbe anche accettare, visto che hanno appena portato a termine la trattativa per il sostituto di Aquilani,  individuato in Jordan Henderson, centrocampista ex Sunderland.

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ormai pare quasi certo: Gokhan Inler non vestirà la maglia del Napoli la prossima stagione. Il centrocampista dell'Udinese, infatti, è vicinissimo alla Juventus con la quale ha trovato l'accordo da tempo e alla ricerca di elementi di qualità per il prossimo campionato. Ecco che cosi la società partenopea avrebbe individuato già l'alternativa allo svizzero. Si tratta di Wilson Palacios, metronomo del Tottenham che potrebbe arrivare alla pendici del Vesuvio molto presto. Secondo il Corriere dello Sport il club di De Laurentiis offrirebbe 7 milioni di euro, contro i 10 richiesti dagli "Spurs". Le prossime ore potrebbero essere decisive per la fumata bianca dell'affare.

La Commissione Disciplinare Nazionale si riunirà lunedi' 6 giugno alle ore 11, presso l'Hotel Parco dei Principi a Roma, per discutere la proposta di radiazione nei confronti di Luciano Moggi. Giovedi' 19 la Commissione Disciplinare aveva rigettato l'istanza di ricusazione proposta dallo stesso Moggi. Paco D'Onofrio, uno dei legali dell'ex direttore generale bianconero, presenta così l'importante appuntamento: "Lunedì sarà una giornata fondamentale in Figc, perchè discutere l'assurda richiesta di radiazione di Moggi, vuol dire rivedere l'intero impianto accusatorio, infondato, di Calciopoli", ha scritto sul suo profilo facebook l'avvocato D'Onofrio.

© foto di Alberto Fornasari

Bentornato a casa Capitano.

Non avevo dubbi che saresti riuscito nell’impresa di diventare l’allenatore della Juventus.

Ricordo ancora la tua convinzione quando 5 anni fa, con la Juventus in serie B, ho avuto il piacere di conoscerti ed intervistarti.

Nel tuo futuro da allenatore vedi una panchina juventina?
Si. Il mio obiettivo è quello. Lo dico senza mezzi termini. Io sono convinto di esser un predestinato. Quella panchina sarà mia.

Non c’era assolutamente presunzione nelle tue parole ma solo grande convinzione delle proprie capacità, perchè lavorando bene e duro si può ottenere qualsiasi risultato se lo si desidera davvero.
Ed allora un grande in bocca al lupo per questa tua nuova avventura, certo che prima ancora dei risultati ti batterai per far tornare nella Juventus quello spirito indomabile e vincente che ha reso la squadra bianconera unica ed invidiata negli anni.

Come d’altronde augurasti quel giorno a tutti i tifosi bianconeri in piena depressione Post-Calciopoli
Sono orgoglioso di voi. Alla faccia di tutti quelli che dicevano che i tifosi juventini tifano solo perché vincono sempre. Avete dimostrato a tutti cosa vuol dire esser bianconeri. Nella disgrazia avete dimostrato il vostro attaccamento. Le difficoltà invece di allontanarvi dalla Juve, hanno cementato il rapporto. Avete vinto ancora una volta. Vi auguro di tornare presto ad esser invidiati.

Ecco il tifoso juventino non chiede altro se non di tornare presto ad esser antipatico e vincente come e soprattutto ai tuoi tempi, con titoli guadagnati sul campo con grande sudore ed umiltà che tu hai sempre difeso in tutte le sedi possibili.

Quanti sono gli scudetti della Juventus?
Risposta scontata: 29. 5 portano anche la mia firma.

Che idea ti sei fatto di Calciopoli?
Chi come me ha avuto modo di conoscere il direttore sa quanto gli piacesse chiacchierare.
E’ un millantatore. Ma quello che è emerso dalle intercettazioni sono semplicemente “stronzate”, scusate il termine. Assolutamente chiacchiere da bar. C’è la sudditanza psicologica e quella ci sarà sempre per tutte le squadre. Ma se dalle intercettazioni emerse si è provveduto a revocare 2 scudetti, allora andrebbero revocati gli scudetti degli ultimi 50 anni come minimo....

Caro Antonio Il popolo bianconero crede in te, non accettare mai compromessi perchè “alla Juve l’unica cosa che conta è vincere, non partecipare!”. 

Ma tanto, conoscendoti bene, so che non serviva nemmeno ricordartelo....

LEGGI l'intervista integrale del 2007 http://stefanodiscreti.blogspot.com/2007/04/juvervista-antonio-conte.html

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