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Messaggi del 05/06/2011

Ag. Mauri: "Inter e Juve sul giocatore, ma chi lo vuole dovrà parlare con Lotito"

Post n°4867 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico Gaetano

Arriva ai microfoni di Sky Sport 24, la conferma della sfida tra Juve e Inter per il laziale Stefano Mauri (31). La conferma arriva per bocca dell'agente del centrocampista,Tiziano Gonzaga, il quale ha parlato delle voci che vogliono il suo assistito vicino alla Juventus ma anche sotto osservazione da parte dell'Inter: "Domani incontrerò il presidente Lotito in Lega a Milano, discuteremo di tante cose, quello della Juventus sarà un discorso che i bianconeri dovranno fare con il presidente. L'Inter? Come la Juve apprezza il giocatore, il ragazzo ha fatto un campionato straordinario, credo possa essere ambito da squadre di un certo livello. E' chiaro che chi lo vuole dovrà parlare con Lotito perché ha un contratto ancora di due anni. E' difficile dire che non faccia piacere essere ambiti da Inter e Juventus, ma Mauri sta molto bene a Roma dove è capitano della Lazio. Un'offerta già da 6 milioni dalla Juve? Voi siete bravi... ora vedremo, le squadre dovranno parlare con Lotito e poi si parlerà di accordo con le società, la valutazione è intorno ai 6 milioni".

 
 
 

PIRLO: "ROSSI ALLA JUVE? SAREBBE BELLO. A TORINO SFIDA AFFASCINANTE E VOGLIO FARE BENE"

Post n°4866 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

Dal ritiro della Nazionale, Andrea Pirlo esprime il desiderio di vedere in maglia juventina il suo compagno di Nazionale "Pepito" Rossi: "Giuseppe Rossi alla Juve? Sarebbe bello, e' un grande giocatore e lo ha dimostrato in questi anni - ha spiegato il neo centrocampista bianconero -. Mi auguro che Rossi possa arrivare in un grande club - continua - ovunque andrà, farà le fortune del suo club".
La Juventus sta operando bene in sede di mercato, ma secondo Andrea Pirlo serviranno ancora grandi colpi per raggiungere il livello del Milan campione d'Italia: "Per poter arrivare al pari dei rossoneri bisogna comprare campioni, trovare continuita' e fare stagioni per puntare a vincere. Ci sono tutte le premesse per riuscirsi - sottolinea Pirlo fiducioso - faremo un grande anno".
Il regista bresciano è quindi tornato sul suo addio al Milan, dopo dieci anni di onorata militanza: "E' stata una scelta mia e della societa'. Sarà il campo a dire se sarà stata una scelta giusta mia oppure una scelta giusta del Milan. Rivincita? No, rivincita no, ho fatto dieci anni fantastici, ho vinto tutto quello che dovevo vincere, ma dopo dieci anni sentivo il bisogno di affrontare un'altra sfida e quella della Juve è una sfida che mi affascina e sicuramente è una cosa che voglio portare avanti bene".
Inevitabile un commento sullo scandalo scommesse: "Lo scandalo scommesse rappresenta una pagina bruttissima per tutto il calcio italiano, siamo ancora tutti scossi. Aspettiamo gli sviluppi, certo che è una cosa molto brutta per noi, per tutto l'ambiente, per i tifosi, in particolar modo per i bambini che iniziano a giocare a calcio - ha sottolineato Pirlo - chi è coinvolto è più stupido o delinquente? Io dico che chi gioca a calcio è già un privilegiato e quindi non si ha bisogno di fare certe cose per guadagnare di più. Sta all'intelligenza delle persone comportarsi in un certo modo. Troppe società in Italia? In Italia ci sono sempre stati tanti club, penso alla B, alla serie C - ha commentato Pirlo - vero che ci sono tanti calciatori, ma come ho detto sta all'intelligenza di ciascuno di noi comportarsi in un certo modo e decidere cosa fare".

 
 
 

FELIPE MELO APRE A NUOVI SCENARI...

Post n°4865 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico Gaetano

Come riporta l'edizione odierna di Tuttosport Felipe Melo ha rilasciato un intervista alla Tv "Sport tv news"  dove fa il punto della situazione in vista della prossima stagione, quella del rilancio bianconero.

Tra i temi trattati tre sono quelli principali: la permanenza in bianconero, l'eventuale partenza verso altri lidi e infine i giocatori emergenti brasiliani.

Sul primo tema, Felipe conferma di essere felice a Torino, ma di non escludere, come detto anche in passato nuovi scenari lontano da Torino: "Il mio futuro? alla Juventus sto bene, li sono felice ma nel calcio mai dire mai. In passato Mourinho e Wenger hanno speso belle parole per me, vuol dire che qualcosa di buono ho fatto".

Marotta, sa che da Felipe può arrivare quel tesoretto per portare a casa un nuovo campione di centrocampo.

Ma Felipe non parla solo di mercato o meglio di mercato legato a lui, introduce anche alcuni dei campioni brasiliani e punta su Lucas del San Paolo: "I talenti del Brasile? Neymar può essere l'anti Messi ma per me il migliore resta Lucas del San Paolo."

Chissà se Neymar mai raggiungerà Torino, difficile, visto il costo, nel frattempo da qui a breve sapremo se Felipe farà parte o meno della rosa di Conte e soprattutto se Inler o chi per lui lo farà rimpiangere o meno.

 
 
 

Nuovi guai per Balotelli: i carabinieri indagano per rapporti con camorra...

Post n°4864 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di ALBERTO LINGRIA

Mario Balotelli, attualmente attaccante del Manchester City, la mattina dell'8 giugno 2010, si trovava all'interno del rione dei Puffi, nel quartiere napoletano di Scampia, "in compagnia di due elementi di spicco di due dei più potenti clan della periferia nord di Napoli, ovvero Salvatore Silvestri, del clan Lo Russo, e Biagio Esposito, del clan degli Scissionisti". E' quanto riferisce un'informativa consegnata alla Dda di Napoli dai carabinieri del gruppo investigativo di Castello di Cisterna e di cui parla oggi il quotidiano Il Mattino.

L'informativa si basa sulle rivelazioni di una fonte fiduciaria "la cui attendibilità risulta essere già provata. La fonte asseriva che proprio il Balotelli - scrivono i carabinieri - che si trovava a Napoli in occasione del premio Golden Goal, aveva chiesto di visitare i famigerati luoghi dello spaccio di Scampia tanto pubblicizzati nelle cronache e che per soddisfare la sua richiesta la 'paranza' dei Puffi gli ha mostrato le modalità con cui si consuma lo spaccio quotidiano".

Inoltre, successivamente Balotelli sarebbe stato "ospitato in una dependance del rione per scattare delle foto ricordo con il Silvestri, con l'Esposito e con altre persone ivi presenti".

 
 
 

Juve, per Giuseppe Rossi è sfida con Inter e Barcellona...

Post n°4863 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico De Luca

La Juventus dovrà vedersela con Inter e Barcellona se vorrà riuscire ad aggiudicarsi il cartellino di Giuseppe Rossi, attaccante 24 enne del Villareal e della nazionale azzurra, andato in gol nel match giocato venerdi sera dagli uomini di Prandelli contro l'Estonia. Secondo quanto riportato dal "Corriere dello Sport", la Juve e l'Inter starebbero seriamente pensando di riportare il giocatore in Italia, soprattutto alla luce della sua grande vena realizzativa, ma il club favorito al suo acquisto sembra essere al momento il Barcellona, che segue Rossi da qualche mese, e vorrebbe inserirlo in un reparto offensivo fatto di "piccoletti", che conta già la presenza in rosa di giocatori del calibro di Messi, Villa e Pedro.

 
 
 

Il bianconero e gli atti di vandalismo...

Post n°4862 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB


di L. Basso

E' di qualche giorno fa la notizia secondo cui Pazienza, giocatore del Napoli in predicato di passare alla Juventus, avrebbe avuto la sgradita sorpresa di trovare il lunotto della propria autovettura sfondato.

Ovviamente le reazioni a questa notizia possono essere molteplici. Innanzitutto qualcuno sarà tentato di sdrammatizzare con una facile battuta: “Beh, con quello che guadagna, non si arrabbi tanto e porti pazienza!"
La maggioranza, invece, cercherà di ricondurre il fatto al normale degrado delle nostre città, alla micro-criminalità che imperversa. Per carità, verissimo... io stesso, tempo fa, mi sono trovato con un vetro del 206 spaccato. Con l'aggravante che era un giorno di pioggia e che ho gli interni in pelle. Vi lascio immaginare gli “Inni Sacri” che ho intonato mentre ero intento a raccogliere i chicchi di vetro uno a uno nella macchina ridotta a un acquitrino.
Pazienza, pertanto, potrebbe essere soltanto la sfortunata ennesima vittima della delinquenza urbana, e che la sua vettura sia stata danneggiata per portare via un giubbotto o un navigatore o per puro, immotivato vandalismo.
Come spesso avviene, però, non è tutto così semplice.

Anche prendendo per buona questa ipotesi, e lasciandoci influenzare dagli scontatissimi luoghi comuni secondo cui Napoli sarebbe la culla della delinquenza (giusto per capirci: il mio 206 era parcheggiato a Torino, quartiere Crocetta, mica a Secondigliano o a Scampìa) alcuni inquietanti precedenti non mi permettono di credere a questa semplicistica ricostruzione.
Il giocatore, da quando è al centro di alcune voci di mercato che lo vorrebbero in procinto di lasciare il Napoli per accasarsi a Torino, avrebbe già ricevuto alcune minacce da parte dei tifosi del “ciuccio”.
Ma c'è di più.
Fabio Quagliarella, il nostro valido ma sfortunato attaccante, è stato oggetto di una simile trattativa di mercato nella scorsa estate. E -caso strano- di simili atti di vandalismo. Per dirla breve si ritrovò con la barca sfasciata.

Allora a questo punto penso che si debba fare maggiore chiarezza su di un paio di cose.
Prima di tutto: in nome di quale diritto io, tifoso, mi sento in diritto di fracassare la macchina ad un giocatore solo perchè passa dalla mia squadra del cuore ad un'altra? Anche perchè nel momento in cui accettiamo questi episodi con un'alzata di spalle, accettiamo anche che stavolta sia la macchina, la prossima volta possa essere la casa, e la prossima volta ancora la testa del giocatore. Perchè no?

Secondo punto: ogni anno, due volte all'anno, migliaia di giocatori cambiano casacca. Gente che dal Nord passa al Sud, dal Sud al Nord, dall'Italia all'estero (pochi) dall'estero in Italia. “Comparse” o “Bandiere”, campioni del Mondo o bidoni colossali vengono comprati, prestati, ceduti, girati, svincolati in un immenso mercato delle figurine.
E non succede niente. Come è giusto che sia. Loro sono professionisti del pallone, e il professionista presta la sua opera oggi qua, domani là.
Certo, potrei capire la rabbia dei tifosi -ad esempio- romanisti se domani si annunciasse la cessione di Totti e De Rossi alla Lazio. O se Del Piero firmasse per il Toro. Potrei capirla, perchè sarebbe la rabbia dell'innamorato tradito, ma non accettarla. Io stesso ebbi un brivido quando si vociferò di un passaggio di Pavel Nedved all'odiata squadra di Milano, ma -appunto- si trattava di un giocatore “simbolo” e comunque, pur trattenendo la lacrimuccia a stento, non sarei andato ad incendiare cassonetti in giro per Torino.
E allora perchè qualcuno si è preso la briga di sfasciare la barca di Quagliarella e la macchina di Pazienza?

Con tutto il rispetto umano e professionale per i due giocatori, e pur riconoscendone l'indubbio valore (Fabio, torna presto!!) non mi sembra che siano personaggi entrati in modo indelebile nella storia del Napoli come ad esempio un Maradona.
E allora, se il motivo non sono i giocatori, non rimane che la squadra.
Già. Quagliarella e Pazienza sono stati ceduti (o quasi) alla Juventus. Il Male incarnato, questa specie di Azathoth dai 14 milioni di accoliti empi e blasfemi.
E, da che mondo è mondo, il bene combatte il male. Lo va a snidare dagli abissi oscuri in cui si nasconde, ne estirpa l'infame radice e la brucia.
E da sempre, peggio ancora del male e delle sue armate sono i traditori. Chi si lascia sedurre dalle lusinghe del demonio, chi a lui si prostra tentato dal dio-denaro (come se poi il Presidente del Napoli De Laurentiis fosse un ospite fisso della mensa della Caritas e non Mister Cinema Italiano).
E perciò sfasciare la macchina di Pazienza non diventa più vandalismo ma un atto di Giustizia Suprema.
Ma d'altro canto ci siamo abituati.

All'Olimpico di Roma da tempo campeggia la gigantografia di un ragazzo ucciso dalla polizia mentre i suoi amici facevano il loro “dovere di bravi cittadini”. Vale a dire aggredivano a sassate un gruppo di tifosi bianconeri all'autogrill.
Stesso discorso per quel tifoso “ucciso a Parma da un autobus di tifosi juventini”. Peccato che l'autista non stesse giocando alla versione “live” di Grand Theft Auto, ma stesse cercando di sfuggire ad un vero e proprio “assalto alla diligenza”, tutelando se stesso e i suoi passeggeri.

Purtroppo questo è il messaggio. Tutto quello che è bianconero -o minaccia di diventarlo- deve essere messo all'indice, punito, eliminato.
Non solo. Il cattivo, il male, il lato oscuro deve essere messo nell'impossibilità di agire, confinato nel proprio abisso buio e tetro per non poter più nuocere a nessuno e lasciato lì a consumarsi nel proprio odio e nel proprio rancore.

E' di poco fa, infatti, un'illuminante intervista di un dirigente del Napoli.
Riguardo alle trattative di calciomercato che vedono protagonista Inler, che parrebbe conteso tra l'ombra del Vesuvio e quella della Mole, il suo parere è chiaro: la Juve non deve permettersi di intervenire nel calciomercato, di trattare con giocatori già nel mirino di altre squadre.

Ragazzi, benvenuti nella Geenna. Fate come foste a casa vostra.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1645


 
 
 

Scommesse, Preziosi e il calcio pulito...

Post n°4861 pubblicato il 05 Giugno 2011 da nadir63l
 

Il calcio pulito del nuovo millennio...
© foto di Alberto Mariani

Qualche tempo fa Luciano Moggi, colui che viene indicato come l'autore di tutte le nefandezze del mondo, a cui mancano oramai l'associazione da parte dei media ad Al Qaeda, come vero capo dei gruppi terroristici del fu Bin Ladin, e la creazione del nazismo ben prima della sua nascita, con Adolf Hitler in realtà suo sottoposto, per completare il quadro diffamatorio che si dipinge di lui da diversi anni, ebbe a criticare i pacchiani "errori" arbitrali che casualmente e in buona fede, come amano sottolineare a più riprese su Sky e in Lega, finivano per favorire però sempre e solo l'Inter. Apriti cielo!

Come spesso accade quando Moggi apre bocca, nemmeno non dovesse avere per legge la facoltà di esprimere un parere, qualcuno trovò modo di polemizzare con lui e di offenderne la dignità anche in quella occasione. “Ma come,” dissero i paladini della disinformazione, “proprio lui parla? Il Satana vivente? L'Anticristo del calcio?”

Gazzettari, farsopolisti convinti di tutta Italia, redazioni giornalistiche composte da ultrà, fecero la solita, squallida e patetica levata di scudi in nome di un finto moralismo morattiano contro l'ex DG della Juventus.

Ieri l'altro, invece, come del resto avvenuto sempre in questi ultimi due anni, silenzio assoluto su una vicenda e su un personaggio, che per quello che ha fatto avrebbe richiesto quantomeno un trattamento simile se non peggiore rispetto a quello riservato a Moggi. Peggiore, ovviamente, in rapporto a quanto fatto contro l’ex DG bianconero, sia chiaro.

Sulle vicende del calcio scommesse scoppiate in questi giorni è intervenuto difatti anche Enrico Preziosi, presidente del Genoa. “Se sono state truccate tutte le partite che abbiamo visto, allora i campionati sono falsati. Però, qui ci sono parecchie cose insieme, una sorta di minestrone." ha tuonato.

In preda alla foga ha poi continuato: "Alcuni giocatori non si rendono conto di commettere un reato gravissimo. Poi, c'è gente che crea una rete, un'associazione a delinquere. Non voglio criminalizzare Signori, mi chiedo solo quale motivazione potesse spingere un calciatore a pensare a questo tipo di situazioni o operazioni. Viene tristezza, posso capire che lo faccia un disperato, il che sarebbe comunque deprecabile. Un giocatore che ha sempre guadagnato fior di soldi evidentemente lo fa per un misto di avidità, ignoranza e leggerezza.”

E in un crescendo finale morattiano: “ Dietro, poi, c'è evidentemente la strumentalizzazione di gente che è abituata a delinquere e che organizza qualcosa al di là della nostra immaginazione. E' giusto che si faccia pulizia e che si guardi fino in fondo."

Notate qualche stonatura? Come dite? Preziosi è lo stesso che ha patteggiato davanti al tribunale di Como una condanna di 23 mesi di reclusione (pena indultata) per il reato di bancarotta fraudolenta riguardante il fallimento del Como Calcio? Che è stato condannato a quattro mesi, poi condonati, per frode sportiva in merito alla vicenda del presunto accordo sull’esito della partita Genoa-Venezia, nel campionato di serie B 2004-2005? Che è stato squalificato prima per cinque anni con proposta di radiazione pur apparendo su tutte le televisioni e portando avanti i suoi affari nel calcio come nulla fosse, e successivamente per sei mesi per le cessioni di Milito e Tiago Motta?

Si, è proprio lui. Come dite? Verrebbe voglia di rispondergli "da che pulpito viene la predica"? Qualcuno lo avrà fatto sicuramente, vi starete rispondendo. Vuoi mettere i cronisti d’assalto di Sky, sempre presenti ovunque e attenti a ogni spiffero di vento. Magari lo ha bacchettato Fabio Caressa in persona, quello che per anni si esaltava osannando la forza e la classe dei giocatori della Juventus quando ne faceva le telecronaches, salvo poi saltare il fosso dopo i 2066 dicendo che la Juve rubava.

Ma si, sicuramente questi impavidi giornalisti che vigilano sullo sport più amato dagli italiani avranno detto qualcosa, avranno sottolineato le stonature citate prima.

Invece niente. Silenzio assoluto. Il fedele amico di Moratti, non può evidentemente essere toccato. Forse perché in fondo anche lui è unto dal Signore, Massimo l'Onesto. E in quanto tale gli va perdonato tutto. Bontà del calcio pulito del nuovo millennio... Quello, come detto in un altro articolo tempo fa, sporco di fango.

 
 
 

     

 

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