LA NUOVA CASA BIANCONERA
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«Il vantaggio di dodici punti, che a fine campionato diventerà di quindici, non può essere frutto di null’altro che non il fatto che eravamo più forti. Una grande squadra che quella sera, il 12 febbraio 2006, di fatto si portò a casa il ventinovesimo scudetto. La medaglia ce l’ho ancora casa. E non la restituisco. »
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Messaggi del 06/06/2011
La Juventus, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, "comunica di aver avviato le procedure di notifica, presso i competenti organi di giustizia sportiva, delle proprie difese in relazione alla richiesta di danni notificata la scorsa settimana dal Chelsea FC circa il tesseramento del calciatore Adrian Mutu". |
I pm partenopei intenderebbero avanzare richiesta di atti ai magistrati di Cremona. L'attenzione dei magistrati sarebbe concentrata, tra l'altro, su alcuni soggetti destinatari delle perquisizioni svoltesi nel capoluogo partenopeo nell'ambito dell'inchiesta cremonese. Il medico ontoiatra Pirani nomina cinque squadre di A: Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. CREMONA, 6 giugno - Nuova giornata e nuove rivelazioni sulla vicenda del calcioscommesse. La più clamorosa è quella legata al possibile coinvolgimento di alcune squadre di Serie A citate dal medico odontoiatra Marco Pirani che ha fatto il nome di Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Ma a far clamore è anche una nuova inchieste, sempre relativa alle partite truccate, aperta dalla procura di Napoli. AGGIORNA LA DIRETTA 20.10 AVV. PIRANI: CHIEDERO' DOMICILIARI Il difensore di Marco Pirani, l'avv. Alessandro Scaloni, domani chiederà gli arresti domiciliari per il suo assistito, il dentista di Ancona che con le sue rivelazioni ha impresso un'accelerazione all'inchiesta sul Calcioscommesse aperta dalla procura di Cremona. Pirani, che ai magistrati ha parlato anche di cinque squadre di serie A (Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari), comparirà domani alle 12 davanti al pm Roberto Di Martino, per un nuovo interrogatorio. Ritenuto uno degli organizzatori della frode sportiva, è un elemento chiave dell'indagine. Nessuna disposizione è invece ancora giunta dalla procura cremonese alla Squadra mobile di Ancona per l'eventuale accesso alla cassetta di sicurezza di una banca di Camerano (Ancona), dove si sospetta che il professionista possa aver depositato denaro e assegni frutto degli accordi per truccare le partite. 19.45 TERMINATI INTERROGATORI GIOCATORI ASCOLI Hanno risposto entrambi alle domande del gip di Cremona, Guido Salvini, i giocatori dell'Ascoli Vincenzo Sommese e Vittorio Micolucci, ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate. L'avvocato di Micolucci, Daniela Pigotti, ha ribadito che il suo assistito "è sempre sceso in campo per vincere le partite e che non frequenta il mondo del calcio se non in campo, quindi non sa nulla del mondo veline calciatori". Un modo, in sostanza, per dire che ha respinto gran parte delle accuse. 19.00 CELLINO: CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE "Abbiamo preso le distanze da tutto questo. Ci costituiremo parte civile nei confronti di chi ha organizzato questo sistema perchè non è assolutamente bello. Come Lega chiederemo alla Federazione che faccia delle indagini accurate e approfondite. Vogliamo venire fuori da questa situazione e che ci sia chiarezza". Chi ha sbagliato deve pagare pene esemplari". È l'appello del presidente del Cagliari Massimo Cellino nell'inchiesta cremonese sulle partite truccate, distingue "responsabilità oggettive" dei club da "casi specifici" e nota che "fra i calciatori c'è sicuramente qualcuno marcio". "Per quanto mi riguarda io non ho mai giocato nemmeno una schedina", ha sorriso Cellino, notando che "ci sono responsabilità oggettive e casi specifici. Se una società ha dei dubbi e ne trae benefici ha la responsabilità oggettiva, ma se alcuni giocatori si studiano il 5-5 o il 4-5, che cosa c'entrano i club?". "Noi presidenti siamo qui a tirare la carretta, fra i calciatori sicuramente c'è qualcuno marcio altrimenti non sarebbe successo tutto questo, è giusto che paghino, anche nell'interesse dei calciatori seri che vanno tutelati", sottolinea Cellino che vuole eliminare ogni ombra dalla sfida fra Lecce e Cagliari in cui la sua squadra si è fatta rimontare dal 3-1 al 3-3 negli ultimi minuti. "Io avevo fissato un milione di euro di premio salvezza... Vincevamo 3-1 - ricorda Cellino -. L'arbitro ha fischiato la fine 45 secondi oltre il termine, e uno del Lecce ha trovato il pareggio con una rovesciata all'incrocio dei pali. Mi è caduta addosso una cascata ghiacciata. Se sono bravi a fare queste cose sono maghi...".. 18.45 CALCIOSCOMMESSE: LEPORE, NON E' CALCIOPOLI2 "Non ho mai usato l'espressione Calciopoli 2": lo precisa il procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, commentando alcune notizie di stampa relative alle inchieste napoletane sul calcio scommesse. "Le vicende che stiamo seguendo - ha spiegato Lepore all'ANSA - sono molto diverse da quelle emerse nel corso dell'inchiesta nota come Calciopoli. Non sono coinvolti arbitri, per esempio, e anche i nomi dei calciatori che potrebbero avere avuto un ruolo negli illeciti non sono ancora certi". Il procuratore si riferisce all'inchiesta dei pm Pierpaolo Filippelli e Claudio Siragusa sul giro di scommesse clandestine che portò lo scorso ottobre all'arresto dell'attaccante Cristian Biancone, che ha giocato nel Sorrento e nell'Avellino, e all'iscrizione nel registro degli indagati del portiere Vitangelo Spadavecchia, ex Sorrento e Andria. È a uno stadio ancora iniziale, ha spiegato invece Lepore, l'indagine per frode sportiva avviata dal pool di pm che si occupano di reati da stadio. "La nostra indagine - ha infine sottolineato il procuratore - riguarda in particolare l'attività di agenzie di scommesse, a livello nazionale e internazionale". 17.48 COMUNICATO FIORENTINA La Fiorentina è "estranea a qualsiasi ipotesi di illecito" ed "esclude in modo categorico il proprio coinvolgimento" nella vicenda dell'inchiesta sulle scommesse. Lo rende noto un comunicato della società. Nella stessa nota la Fiorentina "auspica che le indagini vengano fatte con rapidità e meticolosità in modo da fornire un quadro chiaro e reale della situazione". La Acf Fiorentina - si legge nella nota - apprende dagli organi di stampa che è emerso il proprio nome nell'indagine condotta dalla Procura di Cremona in merito a presunte partite truccate. Rispetto alla vicenda oggetto di indagine, la Società, sin da subito, si dichiara estranea a qualsiasi ipotesi di illecito ed esclude in modo categorico il proprio coinvolgimento nella stessa. Della vicenda, infatti - prosegue il comunicato - la Società non ha alcuna diretta e specifica conoscenza. La Società auspica che le indagini vengano fatte con rapidità e meticolosità - conclude la nota in modo da fornire un quadro chiaro e reale della situazione". 17.45 PARLA PETRUCCI "Chiedo a noi sport italiano e a noi mondo del calcio di smettere di parlare solo di soldi. È questo il problema, e lo scandalo che ci troviamo di fronte è legato ad un'attività criminosa, alla malavita". È un richiamo all'etica e un appello ai dirigenti sportivi quello lanciato dal presidente del Coni Gianni Petrucci in merito alla bufera del Calcioscommesse che ha travolto il mondo del pallone e che rischia di avere conseguenze pesantissime per squadre e campionati. "Sono naturalmente preoccupato - ha aggiunto Petrucci - oggi è un tirare al bersaglio, ma bisogna credere anche a chi dice che in questa vicenda non c'entra nulla". Petrucci al termine della giunta ha detto di aver firmato una lettera indirizzata a tutti i ministri coinvolti (Economia, Interno e Giustizia) per attivare quella task force a tutela del mondo del pallone. "È una nostra richiesta - ha spiegato Petrucci - il fenomeno calcio è troppo importante per il nostro Paese". 17.35 CELLINO SI INFURIA "Chi ha fatto il nome del Cagliari ne pagherà le conseguenze. In 20 anni di presidenza ho sempre lasciato fuori la mia squadra dalla m... del calcio". Massimo Cellino, raggiunto telefonicamente dall'ANSA, commenta con sdegno le dichiarazioni del medico odontoiatra Marco Pirani che nell'interrogatorio davanti al Gip ha tirato in ballo cinque squadre di serie A, compreso il Cagliari. "Va bene che il cornuto è sempre l'ultimo a sapere le cose - sbotta Cellino - ma se per caso fosse successa una cosa del genere state certi che l'avrei saputo. Lo escludo. Il Cagliari è la mia società, la rappresento io e che la infanga ne pagherà le conseguenze. Facciano parlare le persone titolate - conclude il presidente rossoblù - e che possano rispondere dei danni che fanno, non il primo quaquaraquà". 17.30 - PARLA ABETE "Altre partite di A? Al momento le gare sono le 18 evidenziate dalla Procura di Cremona e che hanno portato ad arresti e 28 indagati. Meglio non fare confusione". Il presidente della Figc Giancarlo Abete si dice "attento e vigile" sullo scandalo del Calcioscommesse, ma proclama prudenza sull'allargamento dell'inchiesta anche a Napoli. Al termine della Giunta del Coni, Abete ha ribadito le richieste della federazione di inasprimento delle pene e di tempi brevi nei processi in materia di scommesse 16.30 - NAPOLI CONTATTA CREMONA A quanto si è appreso, i magistrati hanno già avuto contatti telefonici con i colleghi della procura di Cremona, titolari dell'inchiesta sull'ultimo scandalo relativo al calcioscommesse. I pm partenopei intenderebbero anche a breve avanzare richiesta di atti ai magistrati di Cremona. L'attenzione dei magistrati di Napoli sarebbe concentrata, tra l'altro, su alcuni soggetti destinatari delle perquisizioni svoltesi nel capoluogo partenopeo nell'ambito dell'inchiesta cremonese. 16.00 PARLA L'AVVOCATO DI MICOLUCCI Si sente "tirato in mezzo" Vittorio Micolucci, il giocatore dell'Ascoli arrestato nell'ambito dell'inchiesta cremonese sulle partite truccate e che sarà interrogato nel pomeriggio dal gip di Cremona, Guido Salvini. Lo ha spiegato, in attesa dell'interrogatorio, il suo avvocato, Daniela Pigotti, secondo la quale Micolucci "ha sempre giocato per vincere". "Anche durante Livorno-Ascoli (una delle gare contestate, ndr) il gol è nato da una sua punizione", ha spiegato Pigotti. "È una persona seria, con una compagna che ama ed è fuori dal giro veline-calciatori, ecc.", ha proseguito l'avvocato, secondo il quale, il calciatore dell'Ascoli "chiarirà tutto". "È vero che era molto corteggiato e, dalle intercettazioni, si capisce che spesso non si faceva trovare - ha concluso il legale -. In quell'ambiente spesso ci sono dei millantatori". Nel frattempo, è in corso l'interrogatorio di Vincenzo Sommese, già capitano dell' Ascoli, anch'egli ai domiciliari come Micolucci. 15.30 - LA SENSI: «ROMA SOCIETA' SERIA» "La Roma è una società seria e pulita". "Allibita e infastidita", Rosella Sensi difende così la Roma, finita nelle cronache sull'indagine sul calcioscommesse per una rocambolesca sconfitta per 4-3 contro il Genoa. "Lascio gli inquirenti fare il loro dovere, ma prego gli organi di informazione di non mettere tutti nel calderone", ha aggiunto Rosella Sensi parlando da "presidente uscente" ai microfoni di Sky, e difendendo anche Daniele De Rossi: "Mi dà fastidio quando si parla della Roma e di De Rossi in maniera sbagliata. Daniele è indignato e dispiaciuto. Io ora sorrido, ma provo una grandissima rabbia". 14.50 - LA PROTESTA DEI TIFOSI ATALANTA I tifosi dell'Atalanta scenderanno in piazza giovedì sera a Bergamo per sostenere la società, coinvolta nell'inchiesta sul Calcioscommesse. La mobilitazione annunciata nelle scorse ore è stata ufficializzata dai tifosi, con un comunicato. "Tiriamo fuori orgoglio e dignità, rispondiamo a questo massacro mediatico", scrivono i supporter dell'Atalanta. L'appuntamento è per giovedì 9 giugno, con ritrovo alle 20.30 al piazzale della Malpensata. Centinaia di persone sfileranno per le vie della città, fino a piazza Matteotti, per far sentire la loro voce, al fianco di presidente e giocatori. "Non ci stiamo ad essere già condannati dalla stampa nazionale - scrivono ancora i tifosi - Siamo per il calcio pulito e per la giustizia che si basa sulle prove provate. Stanno facendo della Dea il capro espiatorio di tutta questa sporca vicenda, correndo così il rischio che la sentenza sia già stabilita da giornalisti senza scrupoli". I tifosi chiamano a raccolta i componenti della Curva, il Club amici, gli ex giocatori, i rappresentanti delle istituzioni e tutti coloro che simpatizzano per i colori nerazzurri atalantini. 14.30 LA DENUNCIA La procura della Federcalcio è a conoscenza dal 25 maggio della denuncia fatta da Massimo Erodiani, gestore di alcune ricevitorie in Abruzzo, sulla figura dell'ex portiere della Cremonese, Marco Paoloni. Lo si apprende in ambienti federali, nei quali si precisa che "il collaboratore dell'Ufficio indagini al quale Erodiani fece la telefonata di cui oggi parla 'la Repubblica', inviò una mail alla procura in quella data". "È già nell'agenda del procuratore Stefano Palazzi un incontro con Erodiani", concludono in Figc, chiarendo però che il totoricevitore, in quanto non tesserato, non è obbligato al confronto 13.30 INCHIESTA NAPOLI Una nuova inchiesta sul calcioscommesse è stata aperta dalla procura della Repubblica di Napoli. L'indagine, secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari, è stata avviata di recente per l'ipotesi di reato di frode sportiva. Il fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Gianni Melillo, è affidato al pool di magistrati che si occupano da oltre un anno di "reati da stadio", Antonello Ardituro, della Dda, Danilo De Simone, Vincenzo Ranieri e Paolo Sirleo. 13.00 SOMMESE E MICOLUCCI Risponderanno alle domande del Gip Guido Salvini, Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese, i due calciatori dell'Ascoli ora ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sulle partite truccate. Lo hanno spiegato i loro legali e l'interrogatori dei due è atteso nel pomeriggio. Entrambi sono accusati di aver truccato svariate partite cercando di coinvolgere anche qualche compagno di squadra. 12.45 BERETTA Dalle vicende legate alle scommesse, il calcio può solo perderci in credibilità. Di sicuro, anche quando tutto andasse per il verso di una assoluta regolarità, il calcio italiano, e in particolare la serie A, dalle scommesse non guadagna nulla. "Va fatta una riflessione ampia e di carattere generale - dice arrivando all'assemblea il presidente della Lega di A Maurizio Beretta -. Anche se per ora non ci sono vicende specifiche che riguardano la serie A, il mondo del calcio è danneggiato da rischi reputazionali di questo genere: si scommettono sul calcio cifre molto importanti su di noi senza che a noi venga un centesimo da queste attività". "Io credo - ha aggiunto Beretta - che si debba trovare risorse e motivazioni per rafforzare tutti i controlli e i meccanismi preventivi e a questo proposito ho sentito anche questa mattina il ministero dell'Interno che sta partendo con una iniziativa molto radicata e che ritengo molto efficace. Col presidente Abete e con la federazione invece condividiamo l'idea di un inasprimento di sanzioni dirette anche a colpire chi non denuncia vicende delle quali è venuto a conoscenza". Ma non c'è sensazione che ci sia poco da fare e che il calcio in fondo starebbe meglio senza le scommesse? che c'è la sensazione che il calcio sia vittima di un meccanismo che è troppo difficile controllare? "Proibire le scommesse sul calcio è al di fuori delle nostre competenze. La serie A - è la risposta di Beretta - assicura uno spettacolo straordinario e di grande trasparenza sportiva. In prospettiva stiamo lavorando per rafforZare delle attività di prevenzione e controllo nei confronti di piccolissime minoranze di comportamenti contrari ad ogni etica e deontologia, ma quello che è importante sapere è che quando si scommette sul calcio c'è un mondo che genera risorse molto importanti e non c'è, per il sistema sportivo del calcio italiano nessun tipo di rapporto, noi non incassiamo un centesimo da questo giro d'affari e il fatto che possano avvenire vicende di questo tipo rappresenta solo un rischio di danno potenziale. Dobbiamo pretendere da chi è direttamente coinvolto strumenti molto più efficaci di controllo e di prevenzione". 12.30 SQUADRE DI A Il medico odontoiatra Marco Pirani, nel suo interrogatori davanti al Gip, ha parlato di cinque squadra di serie A che potrebbero essere coinvolte nella vicenda delle partite truccate. Si tratta di Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Ha così trovato conferma l'anticipazione di Repubblica che ha fatto i nomi dei cinque club, anche se in ambiente giudiziario viene spiegato che Pierani ha fatto riferimento a queste squadre in relazione a notizie che non aveva di prima mano e senza, quindi, circostanziare le occasioni in cui sarebbero accadute le possibile combine. È questo, quindi, un capitolo che necessiterà per inquirenti e investigatori cremonesi di ulteriori approfondimenti per capire quale sia la consistenza delle dichiarazioni del medico che domani sarà sentito dal procuratore Di Martino dopo che aveva reso il suo interrogatorio, nei giorni scorsi, davanti al gip Guido Salvini. |
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