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Messaggi del 09/06/2011

Juventus andra' in ritiro a Pinzolo...

Post n°4885 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

Sara' la 5/a volta per Vecchia Signora in localita' trentina
Fonte: ANSA
foto ANSA

(ANSA) - TRENTO, 9 GIU - Per il quinto anno consecutivo la Juventus tornera' in ritiro estivo a Pinzolo, in Trentino. Lo rende noto Trentino Marketing, che in una nota sottolinea come in questi anni Trentino e Juventus siano stati fianco a fianco in numerose iniziative: dalla presenza comune alla Bit di Milano al Salone del Gusto di Torino, dal Cibus di Parma al Vinitaly di Verona, fino alle giornate trascorse dai giocatori a Sant'Orsola, patria dei piccoli frutti.

 
 
 

Trovato l'accordo per il riscatto di Matri. Immobile, Marrone e Pasquato al Cagliari...

Post n°4884 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

Portato a termine il primo dei riscatti da esercitare per la dirigenza bianconera.
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

L'ufficialità arriverà nei primi giorni della prossima settimana ma oggi pomeriggio la Juventus e il Cagliari han trovato l'accordo per il riscatto di Alessandro Matri che passa così a titolo definitivo in bianconero. Secondo quanto riferito dal sito spaziocalcio.com e ripreso dai colleghi di TuttoCagliari.net il ds dei sardi Francesco Marroccu avrebbe ottenuto il pagamento di 10 milioni anzichè i 15 precedentemente pattuiti a gennaio ma in cambio avrà un terzetto di giocatori di scuola juventina, ovvero il centrocampista Luca Marrone (quest'anno a Siena), il fantasista Cristian Pasquato (stagione trascorsa a Modena) e l'attaccante Ciro Immobile (reduce dagli ultimi sei mesi giocati a Grosseto) con il secondo sicuramente in comproprietà mentre per gli altri due si troverà la soluzione nelle prossime ore.

 
 
 

Interessava solo la Juventus...

Post n°4883 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

di F. Zagari

Lo scrivo dal dicembre del 2007, ne ho avuto la conferma (carte alla mano) dal luglio del 2006, lo penso (e purtroppo non mi sono sbagliato) dal 7 maggio del medesimo anno: Calciopoli è stata, è, e per sempre sarà, la più grande buffonata che la giustizia sportiva (per quella ordinaria abbiamo ancora tempo) abbia mai creato. Qualche giorno fa, nelle stanze dell’hotel Parco dei Principi trasformato in aula come nel processo di Calciopoli di cinque anni fa, si è celebrata l’udienza per la radiazione di Luciano Mog¬gi. Ma rispetto a quella che, il 19 maggio, ha visto sul banco degli imputati Anto¬nio Giraudo (assente) e In¬nocenzo Mazzini, c’è stata una fondamentale novità: nel procedimento sportivo ir¬rompono le prove emerse nella fase dibattimentale del processo di Napoli. Inoltre, la giornata è stata caratterizzata dalla dichiarazione spontanea di Moggi che ha definito "da Scherzi a parte" l'ipotesi della radiazione. E come dargli torto.

Le sentenze del 2006 si basarono esclusivamente sulle informative dei CC, figlie di indagini che non hanno tenuto conto di quanto era presente negli atti, questa non fu autonomia della legislazione sportiva, ma autarchia.
Non ci fu nessun accertamento, non si tenne conto del materiale d'indagine, ci fu solo ed esclusivamente la caccia alla Juventus , a Moggi, un procedimento disciplinare che si mosse su indagini selettive.
Parole che furono dette da Auricchio: "Le indagini si erano mosse solo ed unicamente verso Moggi"
Gli episodi sul tema non mancano. Rosario Coppola si presentò dai carabinieri per raccontare le pressioni subite per modificare il referto arbitrale, e gli venne detto che la cosa non interessava, che a loro non risultava nulla. I carabinieri dissero questo, i carabinieri che avevano già migliaia di telefonate dicevano quello.
Nella sentenza della CAF fu scritto a chiare lettere dell'esclusivo rapporto coi designatori da parte di Moggi, di cene, d'aver interferito nella composizione delle griglie, d'aver fatto regali ai designatori, d'aver avuto conversazioni riservate, d'aver usato i media per condizionare, d'aver minacciato in conversazioni telefoniche. Nella sentenza della CAF fu scritto che solo la Juventus esercitò un'influenza sul settore arbitrale, solo la Juventus.
E allora viene difficile comprendere come mai vennero occultate le conversazioni fra Bergamo e la Fazi in cui Bergamo riferì di recenti telefonate ricevute da Moratti e dell'invito a cena con Facchetti, oppure delle conversazioni con Moratti sulle designazioni arbitrali.
E poi ancora: Facchetti che raccomanda una persona a Lanese; Moratti e Bergamo che s'incontrano per un pranzo a Forte dei Marmi; Bergamo che tranquillizza Cellino sulle fasce arbitrali; Foti e Bergamo che discutono sugli arbitri; Galliani che si sente con Puglisi; Bergamo che tranquillizza Facchetti sul momento delicato dell'Inter; Meani che chiede a Bergamo gli assistenti da mandare, che si confrontano per le griglie; Collina e Meani che si accordano per una cena nel giorno di chiusura del ristorante; Bergamo e Facchetti che parlano di Bertini, di smuovere la casella giusta dell'ormai tristemente famoso "4-4-4"; Bertini che si lamenta con Bergamo per l'ingresso nello spogliatoio da parte di Facchetti prima dell'inizio della gara.
E ancor più difficile rimane comprendere come si sia potuto giustificare quelle sentenze con la storiella che solo la Juventus intratteneva rapporti di abitualità con i designatori, dove ci possa essere stato vantaggio da parte della società bianconera quando tutti, ed è bene ribadirlo: tutti, intrattenevano rapporti con i designatori, e non solo.
E allora perché la CAF ebbe a disposizione solo le telefonate (si parla di 21 intercettazioni su di un totale di 180.000) della Juventus e di Moggi e non di tutti?
Se la CAF avesse avuto tutte le telefonate, avrebbe potuto scrivere che c'era un illecito strutturale?
Com'è stato possibile dare cinque anni a Moggi e Giraudo scrivendo a nove colonne che l'unica società ad avere un esclusivo rapporto con i designatori arbitrali era la Juventus? Com'è stato possibile mandare la Juventus in serie B basandosi sui copia-incolla delle telefonate da parte dei Carabinieri? Com'è stato possibile sbattere in prima pagina un sequestro di persona (Paparesta n.d.r.) quando la Procura di Reggio Calabria ci mise un niente ad archiviare la storia dello spogliatoio del Granillo? Com'è stato possibile costruire un illecito sportivo quando l'Ansa comunicò gli arbitri alle 11:21, e Moggi si vantò di conoscerli ricevendo la telefonata della propria segretaria alle 11:53?

Lo scrissi nel 2007, ne ebbi sentore nel 2006, lo ribadisco oggi, giugno 2011: "Calciopoli rimane una pagina nera della Giustizia Italiana, e poco importa che si tratti di giustizia sportiva o ordinaria, quello che tutt'oggi resta evidente è l'aborto giuridico di quella fattispecie di processo mediatico avallato dal sentimento popolare, il danno incolmabile che tutt'oggi la Juventus come società sportiva e come milioni di azionisti/tifosi si porta dietro, ed è deplorevole ascoltare un Procuratore Federale dichiarare: "Che ci siano state altre persone colpevoli non significa nulla".
Eh già, a loro non interessavano gli altri eventualmente colpevoli, a loro interessava SOLO la Juventus.

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1656


 
 
 

Lotito a SKY - "Vogliamo accontentare Lichtsteiner, ma c'č la clausola. Mauri? Nessuna offerta"

Post n°4882 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Federico Gaetano

Claudio Lotito, presidente biancoceleste, intervenuto a Sky ha parlato del futuro di Lichtsteiner, dato come prossimo bianconero:

Chiederei di Lichtsteiner al presidente. Sembra fatto il suo passaggio alla Juventus...
"A me non risulta. Sorrido, perchè io sto qui in Consiglio federale e l'unico che ha poteri di firma sono io nella Lazio, quindi non è stato fatto nulla. C'è una trattativa in corso.... O meglio, voi sapete che Lichtsteiner non è stato messo sul mercato da parte della Lazio. C'è una richiesta da parte di un paio di società, c'è una clausola rescissoria che prevede la possibilità per il calciatore di liberarsi. La Lazio ha presentato agli interlocutori questa possibilità e adesso vedremo se si troveranno degli accordi e se si troverà la possibilità di esaudire i desideri del calciatore. Non è certo la volontà della Lazio quella di voler alienare il calciatore, anzi, tutt'altro".

Perchè l'agente di Lichtsteiner ha detto che è praticamente fatta...
"L'agente di Lichtsteiner non ha parlato con me, quindi probabilmente firmerà lui il contratto. Io sorrido... Sicuramente ho un buon rapporto con Lichtsteiner: si è sempre comportato in modo corretto con la società e altrettanto la società con lui. C'è una grande stima, una grande considerazione, quindi, proprio sulla base di questo, la società farà di tutto per contemperare le esigenze di Lichtsteiner e della società stessa che rappresento, sulla base di quelli che sono gli aspetti contrattuali e sulla base di quelle che sono le prospettive per la società di trovare soluzioni alternative che siano altrettanto valide".

Mauri è un giocatore che piace tantissimo. Può andare via? Ha un prezzo?
"Le posso dire che tutte le notizie che avete diffuso sono totalmente destituite di fondamento. La Lazio non ha mai avuto nessuna richiesta per Mauri nè da parte della Juve, nè da parte dell'Inter, ne da parte della Fiorentina. Sono cose totalmente destituite di fondamento. Peraltro Mauri ha un buon rapporto con noi e soprattutto con me, ha un ottimo rapporto. C'è stima reciproca e non abbiamo mai pensato di metterlo sul mercato. Sono tutte considerazioni mediatiche".

Marchetti e Konko?
"Sembra di essere al supermercato...".

Non in una gioielleria?
"Non ho questa presunzione, non faccio l'orafo o il gioielliere. Io parto da un presupposto molto diverso. Intanto Muslera è un giocatore della Lazio e fino a quando è un giocatore della Lazio, la Lazio farà in modo di tutelare il proprio patrimonio. E' chiaro che nel momento in cui Muslera dovesse decidere di non far più parte dello staff della Lazio, la Lazio dovrà valutare qual è l'alternativa. Noi abbiamo all'interno un giocatore come Bizzarri e ci sono sul mercato diversi giocatori che potrebbero sostituire egregiamente Muslera".

Marchetti le piace?
"Marchetti ha fatto il portiere della Nazionale e sicuramente è un giocatore che ha le caratteristiche tecniche per poter militare nella Lazio, ma non è il solo. Tutto il resto, ad oggi, sono chiacchiere da bar o da corridoio. Il mercato si fa con i contratti firmati e depositati. Io mi porrò il problema dei sostituti di Muslera e Lichtsteiner nel momento in cui Muslera e Lichtsteiner non dovessero più far parte dell'organico della Lazio".

 
 
 

I danneggiati dalle sensazioni...

Post n°4881 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

Immagine IPB

Scommessopoli non è come calciopoli. Già dalle prime battute si intravede una linea di condotta completamente diversa da quella forcaiola del 2006.

Le prese di posizione arrivano dalle massime autorità calcistiche, come il comunicato emesso dalla Lega calcio:
“La Lega di Serie A esprime grande preoccupazione per le supposizioni, le illazioni e i sospetti che vengono fatti gravare sulle proprie società. La Lega, certa che le inchieste in corso procederanno con rigore ad accertare ogni responsabilità e sostenendo la necessità che le sanzioni sportive siano rese le più efficaci ed afflittive possibili, ritiene invece inaccettabile il rincorrersi di sospetti generici e generalizzati che, senza individuare responsabilità specifiche, determinano solo il rischio che il massimo campionato italiano, e le società che lo disputano, subiscano ingiusto pregiudizio e danni gravi, anche in termini di immagine. Il grande calcio di Serie A è una realtà importante dal punto di vista sportivo, economico e delle passioni. Non si sottrae a nessuna indagine, ma non può certo accettare di essere danneggiato sulla base di sensazioni” .

E lo stesso Andrea Monti, quello che sa di condizionare l’opinione pubblica, si sbilancia:
Speravamo che l’interrogatorio del dentista-scommettitore Marco Pirani portasse qualche certezza nel marasma del calcio tarocco. Che la polvere si posasse per un attimo consentendo a noi che scriviamo e a voi che leggete almeno di intravedere la sostanza dei fatti. E invece, ecco il procuratore di Cremona Roberto Di Martino uscirsene con una dichiarazione, per così dire, sensazionale. Testualmente: “La sensazione è che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati. È una sensazione, e una sensazione senza riscontri non è una prova. Ma la sensazione è che in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le società”. Tombola!
Ora, al contrario dei magistrati (visto il tenore delle dichiarazioni, è probabile che abbiano altre carte in serbo) non ho elementi per giudicare se non quelli del giornalismo d’inchiesta e delle sue regole. Il calcio italiano è certamente bulimico e malato, ormai lo scriviamo ogni giorno.
Ma prima di distruggere irrimediabilmente il giocattolo che tanto ci appassiona, la credibilità delle società eventualmente coinvolte, oltre alle vite e alle carriere di chi sarà chiamato in tribunale, occorre che le sensazioni diventino fatti concreti e riscontrati. I media, almeno quelli seri, devono impegnarsi a non pubblicare spifferi e boati - e quanti ne circolano in queste ore! - ma non possono certo mettere la sordina alle notizie.
Agli inquirenti si richiedono poche cose che stanno alla base di ogni giustizia: chiarezza, celerità, prove provate, consapevolezza - mi si perdoni la battuta - dell’enorme posta in gioco.
E magari un po’ di quella doverosa prudenza che fa male a noi giornalisti, ma può far molto bene alla verità.


A firma di Ruggiero Palombo, il commento sull’ex p.m. di calciopoli, Narducci, che ha deciso di affiancare De Magistris come assessore al comune di Napoli:
Cinque anni di Calciopoli, caro assessore, meritavano un po’ più di rispetto.

Non si smentisce nemmeno Galdi, che esce con il “titolone ad effetto”, giocando sulla diversa linea difensiva intrapresa dai due ex-amministratori juventini.
Moggi a Giraudo: «Non sapevi delle schede?»
«Non erano mie, ma della Juve. E non servivano a parlare con gli arbitri...»
.
Articolo dal contenuto fuorviante, in cui trovano spazio le parole del super procuratore Palazzi (poteva essere il contrario?):
«Tutti colpevoli, nessun colpevole. Questa è la linea dei difensori del signor Moggi. E non può avere cittadinanza giuridica».
Perché il coraggioso giornalista non si spinge a spiegare il motivo per cui Prioreschi grida l’innocenza del suo assistito? Forse non si possono scrivere certe cose sulla gazzetta? Forse danneggiano il marchio di qualche società che sponsorizza?

Senza mezze misure Nicchi:
“Se c’è un miserabile fra noi siamo pronti a fargli anche la spesa, per dargli da mangiare: ma, attenzione, perché se ha fatto qualcosa di grave allora deve lasciare la tessera da arbitro...”.

Nulla da calciopoli è cambiato per Lepore:
“Col processo di Calciopoli abbiamo evidenziato molte cose che non andavano, abbiamo dato la possibilità alla Federazione Italiana di cambiare qualcosa ma non è cambiato nulla. Da quando sono venute fuori le scommesse, la criminalità organizzata, che ha buon fiuto, ha cercato di sfruttare la situazione. Abbiamo cominciato ad indagare non tanto sul gioco del calcio ma quanto sulle scommesse”.

Ma la chicca più bella è quella rilasciata da Abete, l’uomo che non prende mai decisioni, che colleziona fallimenti su fallimenti, ma ottiene avanzamenti di carriera. Ecco, Abete chiede che venga meno “l’omertà delle società italiane” e si definisce “amareggiato e sgomento” per il nuovo scandalo, ribadendo la necessità “di fare al più presto luce sui fatti. Dobbiamo garantire la partenza regolare della stagione 2011-2012, la giustizia sportiva deve fare in modo veloce e fare bene”. Un bel colpevole per il popolino, la giustizia sportiva non perde ulteriormente la faccia e i campionati ricominciano senza ritardo: mica male come soluzione!

E poi ancora Macalli:
“L’inchiesta sia giusta e non affrettata. Siamo sotto accusa impropriamente, queste sono accuse troppo facili”. Per come vengono condotte certe situazioni, di “improprio” c’è anche il ruolo che molti politicanti continuano ad occupare…

Beretta, l’uomo dai mille conflitti di interesse:
“Quello che deve valere sono i fatti certi. Le indagini devono essere fatte con rigore ed in tempi stretti ma bisogna distinguere le cose reali dai polveroni che rischiano di danneggiare la serie A”. La seria A è stata danneggiata gravemente cinque anni fa: far finta di saperlo non è una giustificazione.

Tommasi:
“Si sta rincorrendo lo scoop. Mettere sullo stesso piano persone estranee ai fatti, come Totti e De Rossi, con altri che sono indagati non fa altro che alimentare confusione. Mi sembra si stiano cercando dei nomi per regalarsi le prime pagine dei giornali”. Chi rappresenta Tommasi?

E il sempreverde Sandulli (ricordate?):
“Come indicato dal presidente della Federcalcio, la giustizia sportiva ha l’esigenza che i campionati partano regolarmente, quindi entro agosto dobbiamo avere le idee sufficientemente chiare”.
“All’inizio di ogni campionato serve la certezza di eventuali penalizzazioni, altrimenti si alterano i risultati”, “Il tempo a disposizione non mi spaventa, e lo dimostrano anche le sentenze del Tar che hanno confermato i giudizi della giustizia sportiva su Calciopoli”
.

Tolleranza zero anche dalla Uefa:
“In ogni caso l’importante è che passi il messaggio della tolleranza zero. Come proprio di recente l’Uefa ha dimostrato con la radiazione di due arbitri nell’Intertoto, per il semplice fatto di non aver denunciato di aver subito un tentativo di approccio da individui del mondo delle scommesse illegali. Ci sono state anche altre prove del fatto che qualcosa si muove, come la condanna a cinque-sei anni di due persone in Germania; ora vedremo a che cosa porterà l’inchiesta in Italia”. I successi della “specificità dello Sport”: ditelo a Platinì!

Qui non si tratta di falsa moralità, tantomeno possiamo parlare di etica. Questo è un fallimento totale di tutto il sistema , che non esclude nemmeno noi tifosi.

È di cattivo gusto la continua falsa moralizzazione di giornalisti e politicanti del pallone, che cercano di restare a galla aggrappandosi una volta al giustizialismo e l’altra al garantismo.
Perché c’è chi oggi paga per le sensazioni che alcuni media, come la super attiva gazzetta, hanno ben indirizzate nel 2006, scandalizzandosi e rivendicando fatti concreti nel 2011.

Il processo di Napoli ha scoperchiato troppi altarini. Galdi continua a cavalcare l’onda, pensando di dare meno spazio alla cronaca dell’udienza (forse per vergogna) e infiammando il presunto dualismo Moggi-Giraudo. Ma ancora non basta? Qualche altro verbale da sistemare Signor Galdi?

Palombo si spinge a dire che calciopoli dopo ben cinque anni meritava un maggiore rispetto. Caro Palombo, ma la Juventus, dopo anni di onorata storia, forse non era meritevole dello stesso rispetto?

Lasciamo poi senza giudizio (nemmeno quello meritano) Abete e Petrucci: due rappresentanti inutili di due istituzioni inutili; incapaci di dare una qualsiasi forma di credibilità al nostro calcio. Lo scempio lo stiamo vedendo tutti, cosa inventeranno adesso?

L’ultimo commento va dedicato a Palazzi, forse la più chiara espressione del “potere” che nulla ha a che fare con la giustizia. Non solo la giustizia sportiva non dà la certezza del rispetto di regolamenti e normative sportive, ma è lo strumento del “potere”, quello usato per colpire e favorire chi vuole imporsi “vincendo ad ogni costo”. Con quale coraggio ci si può fidare di questa giustizia e con quale coraggio viene ancora permesso a Palazzi di mantenere questo potere?

http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/...lio.asp?id=1655


 
 
 

BUFFON: "Pirlo grande acquisto. Melo critica? Non siamo arrivati settimi per caso..."

Post n°4880 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ieri Gianluigi Buffon si è intrattenuto a parlare delle vicende di casa Juventus, a margine della presentazione del nuovo assetto societario del gruppo tessile Zucchi, di cui è uno dei principali azionisti. La Gazzetta dello Sport riporta stamane le dichiarazioni rilasciate dal portiere bianconero ai microfoni di Mediaset e 7 Gold: "Ho fiducia nella mia società - ha detto il portierone bianconero -. Il nostro presidente ha vissuto l’epopea bianconera...".
Gigi commenta quindi gli ultimi rumors che vorrebbero la Juventus fortemente interessata a Giuseppe Rossi, suo compagno in azzurro: "Non ho parlato con lui in Nazionale, anche perché davo per scontato che andasse al Barcellona. A saperlo, gli avrei fatto qualche carezzina in più".
Il numero uno della Juve e della Nazionale spegne invece le voci di mercato che lo riguardano: "Io alla Roma? Impossibile al momento".
Fanno ancora discutere le frasi di Melo, che ha parlato di giocatori non da Juve: "Il parere degli altri va sempre rispettato - osserva Buffon -. Non siamo arrivati settimi per caso, il fatto che non abbia fatto dei nomi è giusto. Usciamo da due anni difficili, la Juve ha il dovere di fare meglio".
Poi Gigi promuove l'acquisto di Andrea Pirlo: "Un vero campione. Sa infondere sicurezza e tranquillità ai compagni di squadra, rendendo tutti più forti. Dà fiducia a chi gioca vicino a lui. Per le sue caratteristiche può giocare ancora 4-5 anni, è stato un grandissimo acquisto". Infine una battuta su Cassano: "Antonio è molto più equilibrato di me. Con gli anni è riuscito a placarsi di più, è maturato. La sua presenza non è mai inosservata, ma costruttiva e positiva. Mette allegria. Ha imparato a non eccedere".

 
 
 

TRA PIAZZALE LORETO E...

Post n°4879 pubblicato il 09 Giugno 2011 da nadir63l
 

 

© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Ieri ci siamo passati, per Piazzale Loreto, siamo andati a vedere chi ci fosse: c'erano il giornalaio, il tassista, il barista, il manager. lo studente, la casalinga... insomma persone normali. C'erano persone normali che leggevano giornali normali su cui c'erano scritte notizie "anormali". Eh si anormali, perchè non è cosa "normale" leggere quei titoli sui giornali che vogliono "distruggere il calcio". E lo fanno con leggerezza... con semplicità. La stessa semplicità e falicioneria letta nel 2006 e mai smentita oggi che i fatti sono ridimensionati. Allora il lattaio, il droghiere, il giornalaio, la casalinga furono irrorati di notizie che ci dicevano che Moggi era colpevole, la Juventus la bestia nera e il male del calcio. Oggi non c'è la Juventus, ci sono gli scommettitori, i truccatori e tutto il resto, ma comunque c'è lo stesso sentimento popolare giacobino.

Il 2006 non ha insegnato nulla. Si continua a bucare il pallone e sgonfiarlo allegramente e poi qualcuno si chiederà come mai il calcio italiano fa schifo e da qua se vanno tutti.

La parole di Buffon di ieri, sono reali, l'Italia è quella di Piazzale Loreto....:"Siamo sempre l'Italia di piazzale Loreto, basta un nome in prima pagina e tutto viene infangato, quando il fatto per ora non è chiaro. Bisogna stare molto attenti a dare giudizi troppo veloci: anni fa ci sono passato anch'io, infangato in prima pagina per una cosa nella quale non c'entravo per niente: per ora stiamo facendo solo questo, cioè una grande pubblicità a uno scandalo dove per ora non c'è nulla di concreto.  Alcuni calciatori "vengono additati come farabutti, perchè chi vende una partita e ci scommette sopra è un farabutto e deve essere radiato a vita. Ma mi sembra che di queste persone non ce ne sia neanche una, quindi andiamoci piano. Mi sembra che si vogliano far emergere nomi che non c'entrano: giocare sulla pelle e sulla dignità delle persone" è inqualificabile. Si deve far parlare del calcio anche quando la stagione è finita e c'è poco da dire, ma così c'è il rischio di compromettere tutto questo mondo e il business che gli ruota attorno, così c'è il rischio di finire in prima pagina con accuse vergognose e poi finire in ultima con un trafiletto se tutto dovesse rivelarsi infondato".

Ha ragione Buffon, ma il caro Gigi dovrebbe ricordarsi anche di come sta finendo a tarallucci e vino il tanto chiaccherato processo 2006, Tarallucci e vino, nel senso di dimenticatoio e come i fatti siano oggi molto diversi da come erano stati descritti.

Il caro Gigi, ha invitato in passato a metterci una pietra sopra, ma perchè mettere una pietra sopra qualcosa che ti ha distrutto quando ora si cercano di scoperchiare le pentole su certi argomenti.

Ci vorrebbe coerenza da parte di tutti, siamo convinti che questa bolla di sapone non sarà tale solo se ci saranno prove e dati certi, Per Farsopoli non è stato così e il processo ha dimostrato oltre ragionevole dubbio che il processo sportivo del 2006 è stato un grosso errore, soprattutto per come si è svolto, senza andare ad analizzare i fatti completi e soprattutti senza testimoni. Per cambiare l'Italia di Piazzale Loreto ci vorrà tempo ma forse non basteranno altri 5 anni...

 
 
 

     

 

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